POLITICA- Pagina 640

Chiamparino: “Conti risanati. Ma presa d’atto della difficile crisi in Piemonte”

“Aver risanato il bilancio, impresa di cui ringrazio ancora il vicepresidente Reschigna e tutta la giunta per l’impegno, ed essere usciti da piano di rientro della Sanità, non significa solo aver messo questo veicolo in grado di camminare ma ha conseguenze ben più profonde”

Il presidente della regione Sergio Chiamparino, nel giorno dell’approvazione del bilancio di previsione è soddisfatto ma si dice consapevole della difficile situazione economica: “Mi sembra che non ci sia sufficiente consapevolezza della gravità della situazione economico-finanziaria della nostra regione, e degli sforzi che si sono dovuti fare per rimettere la nostra macchina amministrativa in grado di procedere. Un’impressione che mi viene anche da alcuni fatti che mi sono capitati e da persone con cui ho parlato: evidentemente la nostra serietà nel gestire l’emergenza in questi due anni ha trasmesso un messaggi positivo sulla situazione dei conti, però il risvolto negativo e che non c’è ancora una più diffusa sensibilità di quello che abbiamo dovuto e dovremo ancora affrontare. Lo dico con molta chiarezza: è uno scarto che sento e che non mi fa certo felice”. 

 Prosegue Chiamparino: “Aver risanato il bilancio, impresa di cui ringrazio ancora il vicepresidente Reschigna e tutta la giunta per l’impegno, ed essere usciti da piano di rientro della Sanità, non significa solo aver messo questo veicolo in grado di camminare ma ha conseguenze ben più profonde. Ad esempio: i fondi europei sono tutti cofinanziati, e riguardano lo sviluppo dell’innovazione, della coesione sociale, la crescita dell’ agricoltura; abbiamo in Finpiemonte uno strumento in più che facilita l’accesso al credito, e che ci permette di affrontare temi cruciali come il venture capital; abbiamo gli investimenti sugli ospedali piemontesi, progetti che, in diverse fasi di sviluppo, rispondono a quelle che riteniamo essere le esigenze del nostro territorio, e sono progetti che sono orgoglioso di poter lasciare da completare a chi verrà dopo di noi. 

Non sto facendo oggi un conto ragionieristico, e lo dico da ragioniere, ma sto descrivendo una situazione che ha ripercussioni importanti sul piano politico ed economico, perchè tutto questo è avvenuto senza ridurre, anzi aumentando la spesa sociale (ad esempio il fondo per la morosità incolpevole), sviluppando la programmazione ambientale, dando nuovo impulso al trasporto metropolitano con la procedura competitiva per il nodo ferroviario di Torino (e siamo la prima regione in Italia a seguire questa strada), organizzando con Toti e Maroni una cabina di regia sulla logistica che permetterà al Piemonte di avere un ruolo cruciale nello sviluppo del NordOvest. “

 

Un endorsement gli giunge dal capogruppo Pd e segretario regionale dem, Davide Gariglio:

“Abbiamo presentato un bilancio responsabile, senza tagli lineari ma con scelte politiche mirate”Come maggioranza abbiamo voluto sostenere alcuni settori che riteniamo fondamentali, tra questi: il diritto allo studio, i piccoli comuni, le politiche sociali, l’edilizia sociale, il fondo di morosità incolpevole che viene raddoppiato con 4 milioni e il trasporto pubblico su cui sono state aggiunte risorse per l’acquisto di nuovi bus. Rimediare ai guasti del passato – rimarca – era la missione di questo bilancio. Quanto fatto credo debba essere apprezzato: pagare i propri debiti non è solo un’esigenza etica, me è anche un fattore di sviluppo. Oggi possiamo dire finalmente di essere fuori dalle incertezze finanziarie – conclude – si tiene in piedi la macchina regionale e al contempo si creano le condizioni per dare risorse alla nostra comunità attraverso importanti investimenti”. 

Critiche le opposizioni: Dice la vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino (FI): “molti i piemontesi vivono sulla propria pelle gli effetti della crisi.La Regione e il Governo sono le istituzioni che più di altre devono mettere sul campo non solo risorse, ma soprattutto progetti che sappiano guardare avanti. Non è un buon segnale  il bilancio di previsione in aula in questi giorni in Consiglio regionale. E’ un bilancio senz’anima: al di là della freddezza dei numeri è privo di scelte e strategie per l’occupazione, l’innovazione, il rilancio economico attraverso la diversificazione che passa anche da cultura e turismo. Intanto  la situazione di crisi nelle aziende piemontesi si aggrava sempre più, così come non si intravedono inversioni di rotta nel campo della disoccupazione giovanile. La Giunta regionale deve decidere quali sono le priorità per la crescita del Piemonte, senza trincerarsi dietro alla carenza di risorse che rischia di produrre solo tagli (come avvenuto per alcune strutture sanitarie e nella cultura) che depauperano il territorio”.

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Sessantatre milioni di nuovi investimenti per il Piemonte. Questo, in sintesi, il frutto del lavoro svolto dal Consiglio regionale insieme con l’assessore al Bilancio Aldo Reschigna, che ha recepito prima in Commissione, poi in Aula, alcune delle istanze provenienti da maggioranza e opposizione. In tutto, il Bilancio di previsione finanziario 2017-19, sommando gli investimenti già previsti nel testo di Giunta, consentirà di assicurare un totale di 100 milioni di euro di investimenti aggiuntivi rispetto allo scorso anno, anche grazie all’uscita dal Piano di rientro dei debiti della sanità. (www.cr.piemonte.it)

 

(foto: il Torinese)

 

ORDINE DEL GIORNO CAPUTO-VALLE (PD): ASSISTENZA IN FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE

Con un ordine del giorno collegato al bilancio regionale di previsione 2017-2019, approvato nella seduta del Consiglio regionale del 12 aprile i Consiglieri regionali Valentina Caputo e Daniele Valle hanno impegnato la Giunta regionale a definire nuovi indirizzi in materia di interventi a favore delle persone disabili alle quali venga meno il sostegno familiare e a prevedere progetti personalizzati e co-progettati finalizzati a migliorare la qualità della vita di molte persone con disabilità e a realizzare, al contempo, ingenti risparmi in particolare in campo sanitario. “Con questo ordine del giorno – affermano Caputo e Valle – intendiamo favorire la sperimentazione e il sostegno di nuovi modelli operativi indirizzati al “percorso durante e dopo di noi”, anche attraverso progetti personalizzati e coprogettati per disabili gravi e gravissimi del Piemonte, utilizzando parte del finanziamento nazionale aggiuntivo del Dopo di Noi, e richiedere la definizione di nuovi indirizzi in materia allo scopo di rispondere al desiderio dei genitori di disabili di assicurare ai figli tutte le cure e l’assistenza di cui necessitino dopo la loro morte o, comunque, quando non siano più in grado di prendersi cura di loro”.“Il gruppo Pd ha chiesto alla Giunta di intervenire anche presso il Governo – concludono i Consiglieri Caputo e Valle – affinchè si prevedano interventi economici continuativi nel tempo a favore delle persone disabili prive di sostegno familiare per evitare sterili azioni di breve periodo”.

Ferma condanna del presidente Laus per la violazione dei diritti degli omosessuali in Cecenia

“Le notizie secondo le quali in Cecenia sarebbero stati arrestati più di cento omosessuali, alcuni dei quali probabilmente uccisi per il loro orientamento sessuale, testimoniano tristemente come, in alcune aree del mondo, la strada per l’affermazione della libertà sia ancora lunga e piena di ostacoli. È compito in primo luogo delle istituzioni contrastare fenomeni tanto gravi e battersi per l’affermazione dei diritti di tutte le persone”.

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato regionale Diritti umani, Mauro Laus, interviene così a proposito delle informazioni che giungono dalla Cecenia.

“E’ necessario che il nostro Paese, attraverso la Presidenza della Repubblica e il Ministero degli Esteri, assuma una posizione inequivocabile di condanna nei confronti di questa grave forma di persecuzione, che richiama alla memoria il cupo periodo nazista, durante il quale l’arresto e la deportazione degli omosessuali era una drammatica realtà”, aggiunge Laus.

“Il nostro Comitato regionale unisce con convinzione la propria voce ai numerosi interventi, interrogazioni e richieste che da ogni dove stanno pervenendo al Governo italiano e alle più alte cariche europee – afferma il presidente dell’Assemblea piemontese – in modo che l’opinione pubblica sia adeguatamente informata sulla gravità di tale situazione”.

“Dal Piemonte intendiamo anche far partire una forte sollecitazione al Parlamento e al Governo – conclude Laus – affinché chiedano alla Repubblica autonoma cecena e alla Federazione Russa di cui essa fa parte, di porre termine a questa inaccettabile violazione dei diritti umani”.

VIGNALE (MNS) : NUOVA TASSA SUI MEZZI AEREI A MOTORE. IL PARTITO DELLE TASSE PD-5 STELLE

“Maggioranza e Movimento 5 Stelle si alleano per aumentare le tasse ai cittadini e salvare le partecipate amiche” lo denuncia il consigliere regionale Gian Luca Vignale, capogruppo in Regione del Movimento nazionale per la Sovranità.

” Da domani – infatti – su proposta del Movimento 5 Stelle e con voto favorevole della maggioranza di centro sinistra anche in Piemonte arriverà la tassa per le emissioni sonore degli aeromobili”.

Vignale fa riferimento all’emendamento n. 197 al ddl 237 “Bilancio di previsione finanziario 2017-2019” che porta anche in Piemonte l’Iresa ovvero l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili.

” Si tratta  – prosegue il consigliere – di una tassa assurda che le compagnie aeree “scaricheranno” sui passeggeri e che porterà beneficio principalmente alle casse regionali e a Sagat. La riscossione dell’imposta avverrà necessariamente tramite le società di gestione aeroportuale, che casualmente è una società partecipata  dal Comune di Torino e dalla Città metropolitana, entrambe amministrate dal Movimento 5 Stelle”. 

“Ormai siamo arrivati, nel nuovo patto PD-5 Stelle, ad introdurre le tasse per chiudere i buchi di bilancio dalle amministrazioni “amiche” “.

ATTENTATI ISIS IN EGITTO, VEGLIA IN PIAZZA A TORINO CON COMUNITA’ COPTA PER RICORDARE CRISTIANI D’ORIENTE VITTIME DEL TERRORISMO ISLAMICO

MONTARULI (FDI-AN): VERGOGNOSO CHE LA CITTA’ DI TORINO NON ABBIA ORGANIZZATO COMMEMORAZIONE

<<Martedì 11 aprile  alle ore 20 saremo in piazza della Consolata a Torino insieme alla comunità copta per commemorare insieme le 47 vittime degli attentati ISIS contro le chiese egiziane di Tanta e Alessandria: sarà una veglia silenziosa di fronte al Santuario per esprimere vicinanza ai Cristiani in tutto il mondo, ma anche per ricordare le 14 vittime russe dell’attentato islamista alla metropolitana di San Pietroburgo.

Mentre i kamikaze dello Stato Islamico massacrano i Cristiani d’Oriente e mietono vittime ogni mese nelle capitali europee, gli USA e i governi dell’Unione Europea non pensano ad altro che attaccare la Siria di Assad e risvegliare una insensata guerra fredda contro la Russia guidata da Vladimir Putin.

A sottolineare questo vergognoso clima politico segnaliamo che la Città di Torino, amministrata dalla 5 stelle Appendino sempre prodiga a corteggiare l’Islam, non ha organizzato alcuna commemorazione istituzionale di chi ha perso la vita in questa Domenica delle Palme. Ci pensiamo noi>> afferma Augusta Montaruli, promotrice della veglia ed esponente dell’Esecutivo Nazionale di FDI-AN, insieme al consigliere regionale Maurizio Marrone e agli altri consiglieri di Circoscrizione e comunali della Provincia, che hanno già annunciato la loro partecipazione.

Rifondazione: “Dissennata la scelta sui centri commerciali”

“A Torino saranno costruiti quattordici nuovi grandi centri commerciali con il placet dell’amministrazione comunale a guida M5S. Centinaia di migliaia di metri quadrati di territorio consumato e cementificato a favore della grande distribuzione con tutti gli effetti indotti di polarizzazione commerciale, concentrazione del traffico, inquinamento, distruzione della rete dei negozi di prossimità. Il via libera alla realizzazione di nuovi centri commerciali costituisce uno scandaloso voltafaccia da parte di chi, sindaca Appendino e vicesindaco Montanari in testa, professava fino a ieri la propria contrarietà alla realizzazione di nuovi grandi insediamenti commerciali e al consumo di suolo pubblico. Come non detto, adesso si è maggioranza di governo locale. Quello che fa arrabbiare ancor più è il gioco allo scaricabarile, il tentativo di addossare tutta la responsabilità di scelte dissennate all’amministrazione comunale precedente come se la compagine amministrativa attuale non potesse fare alcunché. Frottole, nient’altro che frottole. La verità è che la Giunta Appendino ha deciso di fare, né più né meno, quello che faceva la Giunta Fassino, di fare cassa con le concessioni edilizie in una città impoverita e in piena crisi di consumi. Contro la proliferazione scriteriata dei grandi centri commerciali, la cementificazione del territorio, la distruzione di posti di lavoro e piccoli negozi va costruita l’opposizione alle scelte della Giunta Appendino nei quartieri della città. Rifondazione Comunista si impegnerà in tal senso”.

D’Alema in Piemonte. Placido: “Diamo al popolo di sinistra il riferimento politico che gli spetta”

In vista della visita di lunedì 10 aprile che vedrà Massimo D’Alema impegnato in diversi incontri in Piemonte, tra Collegno e Cuneo “Il Torinese” ha incontrato l’ex vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Placido, che ha recentemente abbandonato il Pd per aderire alla nuova forza politica Art. 1 Movimento Democratico Progressista.

– Perchè ha fatto la scelta di uscire dal Pd?

Per quanto mi riguarda è stato davvero molto faticoso per me uscire dal Pd, poiché oltre ad aver sempre creduto alle battaglie da esso sostenute, posso considerarmi uno dei fondatori di questo partito. Purtroppo però il Pd che c’è oggi, in questo momento politico, non è più quello di partenza in cui mi sono sempre sentito rappresentante ma soprattutto rappresentato. Per quanto mi riguarda  il Pd è diventato un partito personale, il Pdr, il partito di Renzi. Un partito populista ove vi sono regole democratiche minime e mal rispettate. Quasi mi dispiaccio nel dirlo, ma non sono l’unico a pensarla così visto che -dati alla mano- sono quasi 5 milioni gli elettori di sinistra che nel corso delle ultime elezioni hanno deciso di non dare più il loro voto e si sono letteralmente dissociati dal Partito Democratico.

 Il suo breve commento sul congresso vinto da Renzi ad ampia maggioranza.

Guardi la faccio molto breve con due semplici parole : vittoria annunciata. Mi dica lei dove si è mai visto un congresso di sola presentazione delle mozioni, senza dibattito e senza discussione. Fondamentalmente non interessava a nessuno; hanno votato ciò che gli è stato indicato dai “capi bastone”.

– Cosa ne pensa della sindaca Appendino e del suo programma?

Credo che sia una sindaca modesta e con un gruppo consigliare inadeguato; è come se si fosse cambiato tutto per poi non cambiare proprio nulla. Ritengo però che, finché il Pd non avrà imparato ad elaborare il “lutto” della sconfitta e non si sarà convinto a fare una ferma e valida opposizione, questa giunta possa avere strada facile nonostante i molti errori e nonostante siano presenti “assessori improbabili”.

 

– Un commento sulla visita di D’Alema a Torino.

D’Alema è stato invitato dall’Università di Torino per tenere una conferenza sul tema della politica estera. Essendo appunto il presidente della Fondazione culturale Partito Socialista Europeo, la sua visita  in Piemonte avrà anche due appuntamenti politici: uno alle ore 17e30 nella Sala Camera del Lavoro, a Collegno, l’altro alle 21.00 presso la Sala Incontri La Guida, a Cuneo. Sarà una giornata piena ed intensa, dove sarà più che interessante confrontarsi con un personaggio come lui.

– Quali sono i programmi e per così dire le speranze del Movimento Democratico Progressista?

Per quanto mi riguarda ritengo che ci siamo mossi e ci stiamo muovendo molto bene su tutto il territorio del Piemonte e di Torino. In questi giorni abbiamo in programma alcuni incontri nei comuni del Vercellese e del Cuneese, e nei giorni precedenti abbiamo in qualche modo sensibilizzato alcuni quartieri di Torino. Di speranze ne ho tante ma soprattutto più che la speranza ho la voglia che si incominci a fare qualcosa di concreto su quei temi come quello del lavoro, della buona scuola, dei diritti, dove fino ad ora è stato fatto male e poco. Il Pd è oramai un partito senza popolo, ed esiste un popolo di sinistra senza partito. Articolo 1 ha l’obiettivo  di diventare il partito di questo popolo di sinistra. Noi vorremmo fare il possibile per far ritrovare al popolo – e mi rivolgo anche a quei 5 milioni di elettori – il forte riferimento politico che si merita.

 

Simona Pili Stella

Davide Casaleggio: sulle orme di Olivetti con Grillo e Appendino alla conquista di Ivrea

Ivrea è il palcoscenico scelto da M5s per approfondire i temi  dell’innovazione, della nuova imprenditoria e della politica.   “Sum Capire Il Futuro” è la convention ospitata sabato 8 aprile nell’ Officina H della storica Olivetti. Presenti Beppe Grillo e Chiara Appendino, nomi della cultura e del giornalismo come Travaglio e Mentana, Freccero e il procuratore di Milano, Greco. Davide Casaleggio, che nel movimento sta assumendo un ruolo sempre più politico, sarà la star dell’iniziativa. Alcuni sostengono (ma i pentastellati smentiscono) che si tratti delle prove generali per diventare sindaco di Ivrea.  Casaleggio “figlio d’arte”  ha aperto un’associazione dedicata al padre Gianroberto. I saluti spetteranno a Beniamino de’ Liguori Carino, figlio di Laura Olivetti, nonché presidente della Fondazione intitolata ad Adriano Olivetti. In una intervista a “Repubblica”, l’ex patron di Bnl, Nerio Nesi, ha detto che la visone politica di Olivetti era tutt’altra cosa rispetto a quella dei 5 stelle. Certo si tratterà di un’occasione politica e culturale di rilevanza nazionale, sulla quale sono puntati tutti i riflettori dei media.

LEGA NORD, SABATO ALLA GAM: FUTURO E LAVORO CON SALVINI

 

Sabato 8 aprile, alla GAM di Torino, il convegno incentrato sul tema del lavoro organizzato dalla Lega Nord, a cui parteciperà anche il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini.

 

A presentare l’evento in conferenza stampa, il segretario nazionale della Lega Nord Piemont, Riccardo Molinari: “Un convegno dedicato al tema del lavoro organizzato non a caso nella città – Torino – simbolo dell’industria, del lavoro e della tutela dei diritti sociali. L’Europa ha tolto agli Stati la possibilità di avere un’autonoma politica economica, vincolando la possibilità di spesa, imponendo l’austerity e non difendendo il mercato interno dalla concorrenza sleale. L’Europa ha, quindi, grandissime responsabilità riguardo i problemi occupazionali del Paese e del Piemonte. Attraverso interventi di soggetti tecnici di altissimo valore, spiegheremo che tutto ciò che spesso viene etichettato banalmente come puro populismo, in realtà ha solide basi e valide argomentazioni”.

 

“La sinistra – ha aggiunto Molinari -, a livello sia nazionale che regionale, sta portando avanti riforme liberiste che non tutelano né il sociale, né il lavoro. Noi siamo l’unica forza che vuole puntare su una politica economica autonoma in grado di portare l’intero Paese verso una vera ripresa economica”.

“Quella di sabato sarà un’occasione importante – ha rimarcato il consigliere regionale della Lega Nord, Alessandro Benvenuto – per sottolineare che il Partito Democratico in questi due anni e mezzo alla guida della Regione ha fatto poco o nulla per rilanciare il Piemonte dal punto di vista sia industriale che occupazionale. Non esiste, oggi, grazie al Pd, una  politica regionale seria sul lavoro, quindi non c’è un vero piano di sviluppo”.

 

“Parlare oggi di lavoro a Torino – ha concluso Fabrizio Ricca, capogruppo del Carroccio in Comune – è, purtroppo, come parlare di acqua nel deserto. Un torinese su tre è senza occupazione, un giovane su due non  ha un impiego. Riportare l’attenzione su un tema come questo è il punto di partenza di una campagna elettorale, quella per le prossime regionali, che ci vedrà in prima linea, impegnati in azioni concrete”.

MNS, ALEMANNO IN VISITA IN PIEMONTE

Presentazione della raccolta  firme per modificare la legge sulla legittima difesa e visita al campo rom di via Germagnano

Venerdì mattina, 7 aprile 2017, il segretario nazionale del Movimento Nazionale per la Sovranità arriverà in Piemonte e a  Torino.

Fitta l’agenda degli appuntamenti previsti. Si inizierà alle ore 10.30 in via Garibaldi angolo piazza Statuto per l’avvio in Piemonte della raccolta firme di modifica della legge sulla legittima difesa presentata a Roma dal Movimento Nazionale per la Sovranità. Insieme al segretario nazionale, Gianni Alemanno, saranno presenti anche il coordinatore regionale del MNS, Marco Botta e Gian Luca Vignale, consigliere regionale in Regione Piemonte. Alle 12.30 i rappresentanti del Movimento si recheranno al campo rom di via Germagnano “ per dare un segnale forte – spiegano Alemanno, Vignale e Botta – ai cittadini che tra furti, scippi e campi rom abusivi si sentono sempre più soli e abbandonati dalle istituzioni. Siamo in una città dove si impongono domeniche a piedi e poi non si fa nulla per i roghi che inquinano, in una Regione che destina a bilancio 1 milione di euro per gli immigrati e non dà un solo euro ai sostegni alla natalità o alle famiglie. Il nostro  obiettivo è creare un movimento che ridia la parola ai tanti – troppi – italiani che ogni giorno vengono abbandonati da amministrazioni ipocriti e assenti”. Il tour del segretario nazionale del Movimento proseguirà poi nelle altre province piemontesi