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Marino (Pd): “Che succede a San Salvario?”

salvario“Come riportato dai media, la situazione di San Salvario, negli ultimi mesi, ha subito una degenerazione rispetto ai risultati ottenuti, con fatica, negli anni passati”. E’ quanto afferma il Sen. Mauro Marino, presidente della Commissione Finanze e tesoro”. “La microcriminalità – continua Marino – sta tornando di moda, così come i fenomeni di spaccio e abuso, all’aria aperta, di droghe. Il fenomeno dello spaccio, purtroppo, nonostante i tanti allarmi lanciati in questi anni, non aveva mai abbandonato il marino mauroquartiere, sebbene si fosse spostato, soprattutto, lungo l’asse di via Ormea. Oggi, però, è necessario che l’amministrazione, in collaborazione con le forze dell’ordine, intervenga per contrastare questa nuova degenerazione e risolvere il problema che affligge il quartiere una volta per tutte: quella di San Salvario è diventata un’area di riferimento per i giovani, un punto di divertimento e, soprattutto, di socializzazione. Non è accettabile – conclude Marino – tornare alla situazione pre-olimpica, né posso francamente immaginare o accettare che l’amministrazione abbia come priorità assoluta quella di intensificare i controlli delle auto in sosta tra corso Marconi e via Madama, ignorando ciò che avviene a pochi metri e, di conseguenza, la sicurezza dei nostri ragazzi e dei residenti di San Salvario”.

 

BOETI: “IL FUTURO È DEGLI OSPEDALI GREEN”

vesime boetiSANITÀ: “BENE L’INVESTIMENTO DEL PIEMONTE PER IL RISPARMIO ENERGETICO”

I 16 milioni stanziati dalla Regione Piemonte per interventi mirati al risparmio energetico negli ospedali rappresentano un significativo primo passo verso un’edilizia sanitaria più moderna e sostenibile. Molti ospedali piemontesi sono vecchi ed energivori, soprattutto a causa di impianti obsoleti. I futuri ospedali dovranno essere a bilancio energetico pari a zero, e dove il raffreddamento ed il riscaldamento dovranno essere garantiti dalle più innovative tecnologie del settore. Non è più accettabile avere reparti in cui non vi sono impianti di climatizzazione costringendo così d’estate i pazienti e il personale ospedaliero a boccheggiare, così come non è più tollerabile che vengano sprecate ingenti risorse per riscaldare o raffreddare vecchie strutture ospedaliere. Abbiamo bisogno di ospedali green, capaci di garantire un miglior confort ai pazienti e al personale, liberando così preziose risorse da destinare alle cure e all’assistenza,

 

Nino BOETI

Vice Presidente Consiglio Regionale del Piemonte

Immigrazione e accoglienza in Piemonte, dibattito a Palazzo Lascaris

consiglio lascarisAlla vigilia dell’incontro tra la Conferenza delle Regioni e il ministro dell’Interno Marco Minniti sui temi dell’immigrazione e nell’imminenza del varo del Piano di distribuzione dei migranti su tutto il territorio nazionale, realizzato dal Ministero in collaborazione con l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), l’assessora regionale all’Immigrazione Monica Cerutti, su richiesta del capogruppo di Sel Marco Grimaldi, ha svolto – martedì 24 gennaio in Aula – una comunicazione sullo stato dell’arte dell’accoglienza in Piemonte.

L’intervento dell’assessora

“L’accordo Stato-Regioni assegna al Piemonte il 7,2% di tutte le persone accolte, anche se al momento ne ha in carico un po’ di più perché sta sopperendo a parte delle quote assegnate alle regioni colpite dal terremoto – ha esordito l’assessora -. Si tratta di poco più di 14.000 persone – di cui appena 1.270 legate al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) – il 40% delle quali ospitate nella Città metropolitana di Torino e il 60% nelle province rimanenti. Il Piano Anci intende proporre una ripartizione il più possibile equilibrata tra i Comuni: un elemento importante se si pensa che in Piemonte ben 902 Comuni non sono interessati ad alcun tipo di progetto in materia”.

“Grazie agli incentivi destinati ai Comuni ospitanti – ha continuato Cerutti – stanno arrivando in Piemonte 7 milioni di euro che potranno essere usati dai sindaci a favore di progetti rivolti a tutta la comunità. Oltre all’accoglienza, obiettivo fondamentale è l’integrazione, portata avanti attraverso progetti con reg lascarisdi volontariato civico che permettano alle amministrazioni di coinvolgere i richiedenti asilo e di farli incontrare con la comunità”.

“Il sistema dei Centri d’identificazione ed espulsione (Cie) – ha concluso l’assessora – non funziona a causa della mancanza di accordi con i paesi da cui provengono i richiedenti asilo e sarebbe necessario, per abbreviare i tempi e non costringere le persone a una doppia detenzione, provvedere alle pratiche di riconoscimento già in carcere. Per quanto mi riguarda, infine, mi sento di escludere che il Cie di Torino verrà ampliato”

Il dibattito in Aula

Il dibattito è stato aperto dal consigliere Maurizio Marrone (FdI), che ha sottolineato “il pericolo che i clandestini, privi di controllo, vengano lasciati liberi di circolare sul territorio: una situazione che in un periodo come quello attuale non ci possiamo permettere. Riteniamo che, finché i Cie serviranno, vadano costruiti e ampliati, magari non all’interno delle città ma fuori dai centri urbani. È necessario, inoltre, rivedere la normativa per impedire a queste persone di vivere nel limbo dei ricorsi che non costituiscono titolo di rifugiato e non garantiscono l’integrazione”.

Per il gruppo Lega Nord sono intervenuti Alessandro Benvenuto e Gianna Gancia, che hanno espresso il proprio disappunto per quanto fatto in questi mesi in Piemonte.

“Chiediamo al Governo un cambio di posizione – ha affermato Benvenuto – e che prenda atto del fatto MIGRANTI MAREche solo il 5% delle persone sbarcate in Italia sono veri profughi”.

“Non è un fatto di pietas o di cristianità – ha aggiunto Gancia – Madre Teresa non ha mai detto ai poveri dell’India di andare in Europa. Non possiamo rischiare una guerra civile perché non siamo in grado di gestire un dramma umanitario”.

Per il Movimento 5 Stelle la consigliera Stefania Batzella e il consigliere Gian Paolo Andrissi hanno evidenziato la necessità di darsi da fare “facendo di tutto per coinvolgere anche i Comuni più restii a impegnarsi”.

“Se quando sono stati ‘inventati’, a metà degli anni ‘90 del Novecento, i Cie potevano essere necessari per trattenere gli stranieri destinati all’espulsione che si trovano in situazioni d’irregolarità, oggi non possiamo non osservare che sono strutture che non rispettano la dignità e i diritti della persona”, ha osservato Batzella.

consiglio X 1“Purtroppo è pratica comune prima vendere le armi e poi creare i profughi – ha denunciato Andrissi -. Non possiamo non prendere atto che un gran numero di profughi è conseguenza della crescita delle esportazioni di armi di cui anche l’Italia si è resa colpevole per destabilizzare l’Africa, l’Oriente e l’est Europa”.

Per il consigliere Gian Luca Vignale (FI) “delle quattro rotte dell’immigrazione verso l’Europa solo quella italiana ha visto incrementare il numero degli sbarchi, a differenza di quelle spagnola, greca e balcanica. È necessario stipulare un accordo con la Libia e penso sia sbagliato non aprire i Cie perché entro la fine dell’anno ci saranno tra i 2.000 e i 4.000 migranti che diventeranno clandestini e magari mano d’opera, in Italia o all’estero, per la criminalità organizzata”.

“I migranti sbarcati sulle nostre coste – ha sottolineato Grimaldi (Sel) – sono 181mila e molti di loro pagheranno le nostre pensioni. Una cosa di cui il nostro paese non può vergognarsi è il fatto di accogliere. I Cie sono nati per identificare ed espellere e il loro fallimento è un termometro di disumanità certificato da Commissioni d’inchiesta. Chiediamo a gran voce il superamento di quelle strutture perché non hanno più senso di esistere”.

La consigliera Nadia Conticelli (Pd) ha dichiarato che “si potrebbero semplificare alcuni passaggi consiglio campanaburocratici, come l’identificazione, espletata magari nel momento della detenzione” e ha lodato “la strada intrapresa dal Governo per coinvolgere l’Ue al di là dell’Italia e della Grecia per attivare un modello di accoglienza europeo. Raccomandiamo, nell’incontro di domani al Ministero, di porre il problema dei minori che, al compimento del diciottesimo anno, vedono interrompersi bruscamente i progetti di educazione e di formazione”.

La replica del presidente della Giunta

Al termine del dibattito il presidente della Giunta Sergio Chiamparino ha sottolineato di credere “di essere nel giusto nell’aver preso una posizione diversa rispetto a quella delle Regioni che sono per il no all’accoglienza” e di sentirsi onorato “di essere presidente di una Regione in cui gruppi di richiedenti asilo sono andati a prestare soccorsi sui luoghi del terremoto o in molte zone del Piemonte nei giorni dell’alluvione”.

La Lega Nord per l’elezione diretta nei Comuni e nelle Province

molinari-nuovaI parlamentari piemontesi della Lega Nord hanno illustrato a Palazzo Civico una proposta di legge per trasferire le competenze del prefetto in parte al presidente della Provincia e in parte al questore. Hanno presentato l’iniziativa  Stefano Allasia e Roberto Simonetti, con il segretario nazionale della Lega Nord Piemont Riccardo Molinari. L’intento è di tornare all’elezione diretta del presidente e dei consiglieri provinciali e del sindaco e consiglieri metropolitani. “Noi siamo sempre stati contrari alla riforma Delrio, che aveva come presupposto la riforma costituzionale – commenta  Molinari -. Ora ci troviamo in un momento di vuoto normativo ed è necessario quindi che il Parlamento intervenga per tornare a un sistema di autonomie locali scelte dai cittadini”.  La Lega sostiene che l’amministrazione provinciale, dovrebbe occuparsi  della sicurezza e della gestione dell’emergenza immigrazione e accoglienza, mentre oggi “vengono prese decisioni dall’alto senza coinvolgere i territori. Pensiamo che a essere ridimensionate e razionalizzate dovrebbero essere le competenze delle prefetture e non quelle della provincia”, conclude Molinari.

RADICALI: CON GRILLO “L’ALTERNATIVA E’ SCURA”! SINDACO APPENDINO PRENDA POSIZIONE

GRILLO 5Sui maggiori organi di informazione sono usciti i virgolettati di Beppe Grillo che prende posizione in seguito all’insediamento del nuovo Presidente degli USA Donald Trump. Si dice che la “Politica internazionale ha bisogno di uomini forti come Trump e Putin”; che il “Protezionismo è modello da imitare”; che “Trump sembra moderato, i media hanno deformato il suo punto di vista”.I Radicali chiedono al più amato sindaco d’Italia, il fiore all’occhiello dei 5 stelle, di prendere posizione sulle dichiarazioni di Beppe Grillo.

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Dichiarazione di Igor Boni e Silvja Manzi (Direzione nazionale Radicali Italiani) e Laura Botti (Coordinatrice Associazione radicale Adelaide Aglietta)

“Il Sindaco più amato d’Italia, a quanto si legge dai giornali, il fiore all’occhiello dei 5 stelle, che guida uno dei comuni più europeisti del nostro Paese, che più volte ha votato nel suo Consiglio comunale documenti che chiedono di procedere verso gli Stati Uniti d’Europa e contro le violazioni dei diritti dei cosiddetti ‘diversi’ in Russia, in Asia, in Africa e in ogni parte del mondo, non può non prendere posizione di fronte a queste clamorose dichiarazioni del leader del suo non-partito.

Chiara Appendino è d’accordo che la politica internazionale ha bisogno di uomini forti come Trump e Putin? E’ d’accordo su adottare politiche protezioniste nel nostro Paese che vive – come è noto – grazie all’importazione di gran parte delle materie prime? E’ d’accordo sulla definizione di ‘Trump cremlino russiamoderato’ dopo quello che abbiamo sentito dal candidato Trump in tema di donne, migranti e disabili? E’ d’accordo sulla cancellazione dal sito internet della Casa Bianca delle pagine dedicate al tema dei diritti Lgbt e della questione del cambiamento climatico?

Nascondersi dietro un opportunistico silenzio non è più possibile se non si vuole avere sulle spalle la responsabilità di un’alternativa che si prospetta scura e tetra come non mai”.

Montanari, il vice-Appendino all’assemblea degli elettori “critici”

montanariNon c’era la sindaca Appendino ma il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Guido Montanari, con i colleghi Marco Giusta e Stefania Giannuzzi, all’assemblea degli elettori critici sui primi mesi di operato dell’ amministrazione comunale subalpina. Il vicesindaco ha spiegato che le scelte di questo primo periodo di governo di governo sono state “sofferte” e dedicate  a risistemare il bilancio.A chi parla di semestre nero, Montanari risponde che “l’ amministrazione ha intenzione di portare avanti le aspettative dei cittadini, di chi è qui oggi”, anche se la situazione trovata in Comune è stata molto più complicata di quanto ci si aspettasse, per  i “30 mln di buco che abbiamo trovato e la soluzione era assumere delle decisioni o tagliare l’equivalente in servizi o non chiudere il bilancio è ciò significava essere commissariati”.

“Verso il decimo Congresso del Partito della Sinistra Europea”

bandiera_rossa“Verso il decimo Congresso del Partito della Sinistra Europea” è il filo conduttore dell’attivo provinciale che si tiene lunedì 23 gennaio, alle ore 20.45, nella sede del Partito della Rifondazione Comunista di Torino, in via Brindisi. Interviene il segretario nazionale del Prc e vice segretario del Partito della Sinistra Europea, Paolo Ferrero.

Massimo Iaretti

“Sai chi voti”: Riparte il Futuro incontra la sindaca

riparte futuroIl Movimento Consumatori,  Riparte il futuro, animatori, con altre 10 sigle, di Sai chi voti, giudicano positivamente l’incontro  con Chiara Appendino, che si è detta pronta a sottoporre al Consiglio comunale una proposta di modifica del regolamento attualmente in vigore che introduca le audizioni pubbliche per le nomine dei rappresentanti scelti dal Sindaco nelle società partecipate dal Comune. L’obiettivo condiviso è di avere audizioni pubbliche in vigore nella seconda metà del 2017.

 

“Sebbene in forte ritardo sulla tabella di marcia, siamo contenti che il Sindaco Appendino, da poco nominata anche miglior primo cittadino d’Italia secondo la classifica del Sole 24 Ore, abbia deciso di tener fede a un impegno preso coi suoi elettori. Da parte nostra, abbiamo dato piena disponibilità a collaborare affinché Torino abbia finalmente un regolamento sulle audizioni pubbliche che garantisca piena partecipazione ai cittadini, alla stampa, alla società civile organizzata, e che soprattutto contribuisca a scegliere i più competenti e integerrimi per gestire aziende partecipate dal Comune, senza fare ricorso, come spesso accade, a politici riciclati in cerca di poltrone”, ha dichiarato Federico Anghelé di Riparte il futuro.

‘Se a questa prima disponibilità, seguirà un serio e partecipato lavoro collegiale preparatorio di un nuovo regolamento comunale, possiamo davvero dire che la Città di Torino potrà confermarsi come città ‘laboratorio’, in questo caso anche di trasparenza e partecipazione. Seguiremo con attenzione i prossimi passi perchè tutto questo avvenga in tempi certi e rapidi- afferma Alessandro Mostaccio segretario generale del Movimento Consumatori.

 

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Nella foto da sinistra: Paolo Fiorio (Movimento Consumatori), Federico Anghelè (Riparte il futuro), Chiara Appendino, Priscilla Robledo (Riparte il futuro)

Consiglio regionale, confermati i vertici delle Commissioni

con reg lascarisIl 17 gennaio nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris si sono svolte le sedute delle sei Commissioni permanenti dell’Assemblea legislativa subalpina necessarie per il rinnovo, a metà Legislatura, dell’Ufficio di presidenza.

Come previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale, l’ufficio è composto dal presidente e da  due vicepresidenti, di cui uno espressione delle opposizioni.Sono stati confermati tutti i vertici eletti all’inizio della X Legislatura.

I Commissione: presidente Vittorio Barazzotto (Pd), vicepresidenti Elvio Rostagno (Pd) e Gian Luca Vignale (FI) (Programmazione; bilancio; patrimonio; organizzazione e personale, e-government; politiche comunitarie; enti strumentali e partecipazioni regionali, affari istituzionali, federalismo; enti locali; pari opportunità; polizia locale; controlli ai sensi dell’articolo 34 dello Statuto).

II Commissione: presidente Nadia Conticelli (Pd), vicepresidenti Antonio Ferrentino (Pd) e Federico Valetti (M5S) (Pianificazione territoriale; urbanistica; edilizia residenziale; trasporti e viabilità; espropri; OO.PP.; navigazione; comunicazioni).

III Commissione:  presidente Raffaele Gallo, vicepresidenti Giovanni Corgnati (Pd) e Claudia Porchietto (FI) (Economia; industria; commercio; agricoltura; artigianato; montagna; foreste; fiere e mercati; turismo; acque minerali e termali; caccia e pesca; formazione professionale; energia; cave e torbiere; movimenti migratori).consiglio lascaris

IV Commissione:  presidente Domenico Ravetti (Pd), vicepresidenti Davide Bono (M5S) e Domenico Rossi (Pd) (Sanità; assistenza; servizi sociali; politiche degli anziani.

V Commissione: presidente Silvana Accossato (Pd), vicepresidenti Francesco Graglia (FI) e Valter Ottria (Pd) (Tutela dell’ambiente e impatto ambientale;  risorse idriche; inquinamento; scarichi industriali e smaltimento rifiuti; sistemazione idrogeologica; protezione civile; parchi ed aree protette).

VI Commissione: presidente Daniele Valle (Pd), vicepresidenti Paolo Allemano (Pd) e Francesca Frediani (M5S) (Cultura e spettacolo; beni culturali; musei e biblioteche; istruzione ed edilizia scolastica; università, ricerca; politiche dei giovani; sport e tempo libero; cooperazione e solidarietà; minoranze linguistiche).

Nella composizione delle Commissioni vi sono alcune variazioni: in I entrano Nino Boeti, Valentina Caputo e Giovanni Corgnati (Pd), in II entraVittorio Barazzotto (Pd), in III entra Enrica Baricco (Pd), in IV escono Valentina Caputo e Giovanni Corgnati e in V entra Gabriele Molinari (Pd),

 

AB/EM -www.cr.piemonte.it

Foto: il Torinese

FIAT, Grimaldi (SEL): Appendino e Chiamparino ricordino a Marchionne che qui sappiamo fare auto

chiampa chiara marchionneIl Presidente Chiamparino e la Sindaca Appendino hanno visitato gli stabilimenti della FIAT Mirafiori – in particolare la linea del Levante, il nuovo suv Maserati – accompagnati da John Elkann e da Sergio Marchionne. A quanto riportano i giornali, Marchionne ed Elkann avrebbero ribadito il loro impegno a favore del territorio, sottoscrivendo un protocollo di intesa tra FCA e Fondazione per la Cultura a sostegno delle iniziative culturali di eccellenza della città (Salone del libro, Festival dell’estate, Artissima e Torino Film Festival). “Mi auguro che la Sindaca e il Presidente abbiano trovato il tempo anche di chiarire il punto di vista delle istituzioni locali sul futuro della GRIMALDIproduzione di FCA nel nostro territorio e sul pagamento dell’IRAP in Piemonte, nonché di richiedere impegni precisi su questi aspetti fondamentali, oltre che sulle sponsorizzazioni culturali” – dichiara il Capogruppo di SEL in Regione, Marco Grimaldi. – “Allo stato attuale non vi è ad esempio alcuna certezza, se non qualche auspicio, sulla possibilità di realizzare a Mirafiori un secondo modello e creare i 1.500 posti di lavoro necessari alla piena ripresa dell’attività, unica opportunità per porre fine alla cassa integrazione a rotazione che da tempo interessa tutti i dipendenti”. “Non è giunto anche il momento” – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana Grimaldi – “di investire diversamente fca lingottosull’ibrido, sull’elettrico e sull’idrogeno proprio qui, nella città che vanta tutt’ora più conoscenza e ricerca nell’auto di tutta Europa? Nonostante le note diffidenze di Marchionne verso il settore, egli stesso ha accennato alla possibilità di un futuro prossimo fatto finalmente anche di questi modelli. Torino e il Piemonte hanno ancora la forza di guardare la prima lettera della sigla ‘FCA’ e ricordare al mondo che qui sappiamo fare auto? Marchionne rimane della sua idea secondo cui ‘nessuno nel settore è capace di guadagnare un dollaro sull’elettrico e sull’ibrido’? Sarà vero che motori e batterie non sono più tecnologie e prodotti nelle mani dei costruttori, di certo non di FCA, ma siamo proprio sicuri che in questo Paese non ci siano le risorse per un progetto nazionale su questa frontiera? I rigori li sbaglia chi ha il coraggio di tirarli, Marchionne vuole uscire dalla storia di FCA senza aver tirato fuori una macchina elettrica da una carrozzeria italiana?”