INTERROGAZIONE URGENTE IN REGIONE
“Se la notizia sulla futura chiusura del centro ‘Transitional Care’ dell’Ospedale Molinette di Torino fosse vera saremmo di fronte all’ennesimo abbandono di questa amministrazione dei pazienti piemontesi” lo dichiara in una nota il presidente del gruppo consiliare del Movimento Nazionale per la Sovranità della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale che sul merito ha presentato un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale. “Il Transitional Care – spiega – , istituito per garantire una continuità assistenziale ai pazienti nel delicato passaggio dall’età pediatrica a quella adulta, è divenuto negli anni un punto di riferimento per centinaia di pazienti, per lo più bambini e giovani, affetti da patologie rare. Chiuderlo significa lasciare orfane di cura centinaia di famiglie che in questi anni hanno potuto contare su cure e assistenza adeguate che altrimenti avrebbero faticato ad avere”. “L’appello sulla chiusura dell’ambulatorio – aggiunge Vignale –, è arrivato da due madri con figli affetti da malattie gravissime, ma alla loro voce se ne stanno aggiungendo molte altre. Basta leggere le loro parole per capire quanto sia fondamentale questo ambulatorio e quanto sia irrazionale e grave la scelta di chiuderlo”. “Tra l’altro – conclude -, a quanto pare, il centro chiuderà perché il dirigente medico andrà in pensione e la Regione non ha ancora provveduto alla nomina di un sostituto. Questo significa che, ancora una volta, l’incapacità programmatica e gestionale di Chiamparino e la sua giunta si ripercuotono sui cittadini, distruggendo anche le eccellenze create”.
PALAZZINE EX MOI, DIBATTITO IN AULA



“Se all’Amministrazione interessa davvero combattere la malamovida in Vanchiglia, ci auguriamo che lo dimostri impedendo nuove aperture indiscriminate”
Secondo voci insistenti sta per aprire in Santa Giulia un nuovo locale di somministrazione al civico 10 D. L’ennesimo che, a quanto risulta, venderà anche alcolici. I residenti, che anche questa mattina si sono svegliati dovendo vedere lo scandaloso spettacolo dei “resti” lasciati dalla notte di malamovida, non ne possono più. Ci chiediamo se all’Amministrazione interessi davvero, o solo a parole, combattere questo fenomeno, ormai sfuggito di mano. La Giunta dimostri le sue positive intenzioni impedendo l’apertura indiscriminata di nuovi locali. Diversamente, serviranno a poco tutte le altre misure, compreso l’impegno relativo ai livelli rilevati dall’Arpa.Sembra quasi che ormai chiunque si senta di improvvisarsi barista o gestore di locali. È ora di iniziare ad applicare daspo urbani.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Ferdinando D‘Apice, Coordinatore II Commissione, Circoscrizione 7.
“Se all’Amministrazione interessa davvero combattere la malamovida in Vanchiglia, ci auguriamo che lo dimostri impedendo nuove aperture indiscriminate”
Secondo voci insistenti sta per aprire in Santa Giulia un nuovo locale di somministrazione al civico 10 D. L’ennesimo che, a quanto risulta, venderà anche alcolici. I residenti, che anche questa mattina si sono svegliati dovendo vedere lo scandaloso spettacolo dei “resti” lasciati dalla notte di malamovida, non ne possono più. Ci chiediamo se all’Amministrazione interessi davvero, o solo a parole, combattere questo fenomeno, ormai sfuggito di mano. La Giunta dimostri le sue positive intenzioni impedendo l’apertura indiscriminata di nuovi locali. Diversamente, serviranno a poco tutte le altre misure, compreso l’impegno relativo ai livelli rilevati dall’Arpa.Sembra quasi che ormai chiunque si senta di improvvisarsi barista o gestore di locali. È ora di iniziare ad applicare daspo urbani.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Ferdinando D‘Apice, Coordinatore II Commissione, Circoscrizione 7.
Calenda, torna il fronte popolare
Dunque, l’alto borghese Calenda ha riproposto un progetto che periodicamente si affaccia nella politica italiana dal secondo dopoguerra. Ovvero, Il cosiddetto “fronte popolare”
Cambiano le fasi storiche, cambiano gli attori politici, cioè i partiti, cambiano – come ovvio – le classi dirigenti ma le proposte sono sempre quelle. Adesso, per tornare all’oggi, l’ex braccio destro di Montezemolo ha lanciato un appello. In sintesi, per difendere i ceti popolari, gli ultimi, i ceti disagiati, l’Occidente,
l’Europa e forse anche le radici cristiane, parte la proposta di un listone per le ormai prossime
elezioni europee. Proposta legittima, come ovvio, ma che richiede qualche precisazione.
Mi limito a farne tre. Innanzitutto i fronti popolari in Italia non hanno mai avuto una grande fortuna. E questo per un motivo molto semplice. Nascono e decollano sempre “contro” qualcuno e quasi mai “per” qualche progetto specifico. Non a caso il fronte, o l’ammucchiata o il cartello elettorale, non possono essere portatori di un disegno politico proprio perché si deve assommare tutto e il contrario di tutto pur di battere i “barbari” di turno. Ci vuol poco a capire che proposte di questo genere sono perfettamente funzionali a chi si vuol distruggere. Nel caso specifico, la Lega di Salvini che cresce esponenzialmente in tutti i sondaggi e gli indici di gradimento personale. In secondo luogo e’ francamente curioso, molto curioso, che un partito come il Pd, in preda ad una crisi di identità politica e di consensi sempre più forti, il giorno dopo la celebrazione del suo
congresso sia tutto sommato – stando alle dichiarazioni dei due candidati alla segreteria più
accreditati – d’accordo a dar vita ad un listone. Cioè, di fatto, a cancellare il logo e il simbolo del partito dalla scheda elettorale per le elezioni europee. Un fatto curioso e singolare perché il tutto avverrebbe a poche settimane dalla celebrazione del congresso per rilanciare il progetto e il ruolo del Pd dopo il disastro – da quasi tutti condiviso – della gestione renziana. Valli a capire… In ultimo, e’ del tutto evidente che le ammucchiate elettorali sono destinate ad offuscare il progetto politico e la prospettiva politica di quel listone se non quello di esaltare lo scontro violento e senza esclusione di colpi contro il “nemico da abbattere”. Che, nello specifico e’ sempre e solo la Lega. Forse sarebbe opportuno, per contrastare seriamente il sovranismo e la deriva nazionalista, mettere in campo le culture politiche, i partiti, le varie sensibilità democratiche funzionali a creare un arco di forze, e quindi una coalizione, capace di essere realmente alternativa a chi si vuol democraticamente combattere. Il progetto dell’ex braccio destro di Montezemolo forse sarebbe opportuno lasciarlo ancora un po’ nell’ assetto. Sempreche’ il Pd non pensi di chiudere anticipatamente la sua esperienza politica,
elettorale e anche di governo



“Solidarietà alle studentesse e agli studenti silenziati con forza dalla polizia”
Nella tarda mattinata di giovedì, gli studenti e le studentesse di Unito, hanno inscenato una forma di protesta contro la recente apertura nei locali dell’Univeristà di una catena internazionale di ristorazione fast food. Il falsh mob organizzato è stato duramente silenziato dalla polizia che ha allontanato con forza chi pacificamente protestava. Rifondazione Comunista Torino sostiene le ragioni della mobilitazione, è inaccettabile che nei locali universitari venga data concessione ai privati, mentre gli studenti e le studentesse non riescono a trovare posto nelle aule studio, devono convivere con quotidiani disagi di affollamento e congestione delle aule, non vengono forniti locali adeguati per la ristorazione. Ci opponiamo con forza alla svendita dell’Università, frutto di anni di politiche di privatizzazione che hanno profondamente mutato i luoghi del sapere, luoghi che dovrebbero essere liberi da ogni forma di profitto e mercato.
La Segreteria Provinciale Prc
“Solidarietà alle studentesse e agli studenti silenziati con forza dalla polizia”
Nella tarda mattinata di giovedì, gli studenti e le studentesse di Unito, hanno inscenato una forma di protesta contro la recente apertura nei locali dell’Univeristà di una catena internazionale di ristorazione fast food. Il falsh mob organizzato è stato duramente silenziato dalla polizia che ha allontanato con forza chi pacificamente protestava. Rifondazione Comunista Torino sostiene le ragioni della mobilitazione, è inaccettabile che nei locali universitari venga data concessione ai privati, mentre gli studenti e le studentesse non riescono a trovare posto nelle aule studio, devono convivere con quotidiani disagi di affollamento e congestione delle aule, non vengono forniti locali adeguati per la ristorazione. Ci opponiamo con forza alla svendita dell’Università, frutto di anni di politiche di privatizzazione che hanno profondamente mutato i luoghi del sapere, luoghi che dovrebbero essere liberi da ogni forma di profitto e mercato.
La Segreteria Provinciale Prc
La Lega annuncia fondi per i comuni piemontesi
Dal Ministero dell’Interno oltre 52 milioni di euro per i comuni del Piemonte con meno di 20 mila abitanti. Matteo Salvini: “Coordinamento sempre più stretto con gli enti locali”. Riccardo Molinari (capogruppo Lega alla Camera): “Promessa mantenuta, e vero cambio di passo per le autonomie locali” 52,28 milioni di euro per i 1.150 comuni del Piemonte con meno di 20 mila abitanti, che potranno immediatamente utilizzarli per mettere in sicurezza strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale in genere. Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha mantenuto appieno la promessa, e il Viminale ha già sbloccato gli stanziamenti, scrivendo a tutti i sindaci dei comuni destinatari dello stanziamento per segnalare anche la pubblicazione sul sito www.interno.gov.it di una apposita sezione con le risposte alle domande più frequenti (Faq), relative all’applicazione pratica delle norme contenute nel decreto. ”Per le amministrazioni locali del Piemonte – afferma il Ministro Salvini – credo sia davvero una bella occasione. Voglio inaugurare un nuovo corso di sempre maggior coordinamento e dialogo tra il ministero dell’Interno e gli enti locali”. Altrettanto soddisfatto è Riccardo Molinari, Capogruppo della Lega alla Camera, e Segretario Nazionale della Lega in Piemonte: “Una misura importantissima che segna il cambio di passo rispetto all’atteggiamento del Governo precedente, per cui le autonomie locali erano quasi un fastidio. Per noi i piccoli comuni sono presidi fondamentali sia per lo sviluppo economico che per l’identità dei territori. Soprattutto nel nostro Piemonte, la Regione con il numero più alto di piccoli e piccolissimi municipi in tutta Italia”.
(foto: il Torinese)
Ecco il dettaglio degli stanziamenti per il Piemonte, suddiviso per province:
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Alessandria 184 comuni (7.780.000 euro complessivi)
Asti 117 comuni (5 milioni di euro)
Biella 73 comuni (3,28 milioni di euro)
Cuneo 241 comuni (10,83 milioni di euro)
Novara 84 comuni (4,05 milioni di euro)
Torino 297 comuni (14,56 milioni di euro)
Verbano-Cusio-Ossola 73 comuni (3,23 milioni di euro)
Vercelli 81 comuni (3,55 milioni di euro).
In totale, i benefici ricadranno su una popolazione di 2.262.358 cittadini piemontesi.
Torna a scaldarsi il dibattito sulla Tav. Il vicepremier Salvini, senza se e senza ma, si dichiara a favore dell’opera: “sarò a Chiomonte dove le forze dell’ordine si trovano da mesi per difendere un cantiere spesso oggetto di violenze. La Tav va assolutamente fatta anche perchè costa più non farla che farla”. E’ una rottura definitiva con M5S i cui esponenti politici continuano a sostenere che se i costi saranno superiori ai benefici la Torino – Lione non si deve realizzare.