POLITICA- Pagina 562

Umbria, 5 stelle, Conte e la Dc

Com’è veloce la politica italiana. Com’è rapido il cambiamento. E, soprattutto, com’è svelto il
tramonto delle leadership. Nei partiti e fuori dai partiti. Il voto dell’Umbria ha travolto, o meglio ha
fortemente incrinato, alcune pseudo certezze che erano state costruite però sulla sabbia.
A cominciare anche dalla valenza strategica dell’alleanza tra il Partito democratico e il movimento
di Grillo e Casaleggio. E’ del tutto evidente che due elettorati storicamente, politicamente e
culturalmente agli antipodi difficilmente potevano integrarsi a livello popolare nell’arco di pochi
mesi. E questo perché le operazioni di palazzo non sempre, anzi quasi mai, sono accompagnate
da adesioni popolari e da emozioni da consenso. Il più delle volte si trasformano in autentici
boomerang per chi le promuove e per chi le teorizza. Ora, nessuno sa come procede la strada
dell’accordo politico ed elettorale tra i il Pd e i 5 stelle a livello regionale e a livello nazionale. Certo,
diventa francamente difficile nonché imbarazzante dare una valenza strategica a questa alleanza,
fuorche’ si pensi che si possa andare avanti a prescindere dall’impatto politico, culturale, elettorale
e di empatia tra i due elettorati storicamente conflittuali. Probabilmente, adesso, si tratta di porre al
centro dell’attenzione politica la questione di come si ricostruisce, seriamente, una coalizione di
centro sinistra. Ma un centro sinistra serio, riformista, di governo, popolare e non frutto di
invenzioni a tavolino e prodotto di una vera cultura politica. E’ possibile dar vita ad un progetto
politico e di governo che non sia la ripetizione di un agglomerato elettorale che manifesta, com’è
evidente, tutta la sua fragilità e la sua inconsistenza?
In secondo luogo il rapido tramonto delle leadership. Per alcuni giorni abbiamo assistito al racconto
virtuale di una somiglianza politica tra il Presidente del Consiglio Conte e la Democrazia Cristiana.
E ad alcuni suoi esponenti storici. Addirittura ad Aldo Moro… Per fortuna e’ intervenuto Ciriaco De
Mira che, con la consueta lucidità ed intelligenza, ha semplicemente detto che, al netto del
paragone, “Moro merita più rispetto…”. Ricordo questo particolare per arrivare alla conclusione che
anche nei paragoni storici e politici occorre avere maggior prudenza e un pizzico memoria prima di
avventurarsi in giudizi che rischiano di essere smentiti addirittura nell’arco di pochi giorni. I
confronti e i paragoni con la Democrazia Cristiana sono del tutto fuori luogo. E diventa anche
stucchevole continuare a dipingere in modo caricaturale l’esperienza quasi cinquantennale della
Dc. Il sentirsi “tutti democristiani” da un lato o confondere alcuni atteggiamenti opportunistici e di
mera convenienza personale e politica di oggi con lo “stile” e il “comportamento” dei dirigenti e
degli statisti democristiani dall’altro, e’ perlomeno bizzarro se non addirittura ridicolo. Evitiamo di
continuare a ridicolizzare l’esperienza della Dc che, essendo un “fatto storico” come diceva
recentemente un grande leader di quel partito come Guido Bodrato, non può che appartenere alla
storia. E, detto tra di noi, non c’è alcun confronto o alcun paragone possibili tra quella classe
dirigente, tra quel partito, tra la qualità di quel gruppo di statisti con l’attuale classe dirigente. Ad
ognuno il suo, verrebbe da dire.
In ultimo, forse è giunto anche il momento per far ritornare protagonisti la politica, il pensiero
politico e una rinnovata qualità della classe dirigente. Non si può non riprendere le recenti
esortazioni di due grandi “saggi” del passato – anche se, con le loro opinioni, esprimono una
bruciante modernità e una straordinaria capacità di analisi e di proposta – come Ciriaco De Mita e
Emanuele Macaluso. Ovvero, non si può costruire il futuro senza un pensiero politico, senza una
strategia di lungo termine e, soprattutto, senza una classe dirigente realmente attrezzata, radicata
nel territorio e con un briciolo di competenza. Senza queste precondizioni di base difficilmente si
uscirà dalla latitanza della politica, dalla difficoltà di non saper creare una visione del futuro e da
una classe dirigente alquanto approssimativa ed improvvisata. Dopo la sberla dell’Umbria – per
l’alleanza Pd e 5 stelle, com’è ovvio – non può non partire una accelerazione. Politica. Senza la
quale la caduta sarà ancora più rovinosa.

Giorgio Merlo

Multe ai monopattini

Ho inviato all’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale della Città di Torino un’interpellanza per comprendere meglio il come si sia giunti a questo punto.
È alquanto ridicolo il fatto che questa amministrazione, che si è sempre vantata di voler far progredire la Città in ambito tecnologico e poi vada a mutare i cittadini perché girano con il monopattino elettrico. La colpa è della Giunta che non è stata capace di regolamentare. Il governo “Conte I” a giugno aveva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il “DM micromobilità” attraverso un ministro della stessa bandiera politica dell’attuale amministrazione cittadina, eppure la giunta a 5 stelle ha fatto finta di niente.
Aumentano i pericoli all’interno della città, aumentano le multe, ma non aumenta l’impegno di questa giunta per la città.
Emanuel Cosmin Stoica

Radicali italiani a congresso

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL 18° CONGRESSO NAZIONALE DI TORINO CON LA SEGRETARIA SILVJA MANZI
Si svolgerà domani, giovedì 31 ottobre 2019 alle ore 10:00, a Torino, presso la sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, in via San Dalmazzo 9/bis/b, la conferenza stampa di presentazione del 18° congresso nazionale di Radicali Italiani che si terrà a Torino presso il Centro Congressi Pacific Hotel Fortino, in Strada del Fortino 36, dal 1 al 3 novembre.
Alla conferenza stampa interverrà Silvja Manzi, segretaria nazionale di Radicali Italiani.
I lavori cominceranno alle ore 17 del 1 novembre con le relazioni della segretaria Silvja Manzi e della tesoriera Antonella Soldo ma saranno preceduti, alle ore 15, da una tavola rotonda sullo Stato di Diritto in Italia e in Europa, alla quale interverranno Emma BONINOMaurizio MOLINARI (Direttore de La Stampa), Gian Domenico CAIAZZA (Presidente dell’Unione Camere Penali) e il costituzionalista Fabrizio CASSELLA.

Roberto Rosso: “Appendino promuove monopattini e vigili li multano con 1000 euro” 

Riceviamo e pubblichiamo
“Chiara Appendino, sindaco di Torino, ha promosso personalmente l’uso dei monopattini in città. Ha fatto annunci, video, ha spiegato che quello sarà il futuro, con grande risonanza sui mezzi di comunicazione. Risultato: la città è invasa da monopattini, come vediamo tutti. Un pericolo ambulante, mezzi che sfrecciano ai 25 l’ora sui marciapiedi, per strada, sotto i portici. Senza luci, senza casco, senza sicurezza, senza regole. Chissà perché, ieri è arrivata la prima multa, nemmeno piccola. Mille euro, con svariate violazioni del codice della strada contestate. Perché è illegale circolare con i monopattini, ma evidentemente i vigili se ne sono accorti soltanto ieri”: Roberto Rosso, capo gruppo in Comune di Fratelli d’Italia, commenta la prima multa comminata ieri a un ragazzo che percorreva corso Principe Oddone su un monopattino a cui è seguita una seconda sanzione inflitta questa mattina in largo Brescia. “Quello che politicamente rilevo – prosegue Rosso – è l’assoluta superficialità della Appendino: promuove una pratica illegale, la fa testare con un evento a San Salvario, il suo assessore spiega che è tutto pronto per partire e poi i vigili, che dovrebbero parlare con i vertici comunali, sferrano una multa stratosferica a un poveraccio evidentemente tratto in inganno da tanta approssimazione amministrativa”.

Cavallerizza, FdI: “Fuori gli occupanti”

Riceviamo e pubblichiamo

MONTARULI-MARRONE : “5 MILIONI VINCOLATI AD UN PIANO. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE. BASTA SCHIAFFI AI TORINESI”

“Il Ministero vincoli i 5 milioni per la Cavallerizza ad un piano di gestione chiaro e ad un’assegnazione degli spazi trasparenti. Fuori per sempre gli occupanti”, vanno all’attacco la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e il capogruppo di FDI in Regione Piemonte Maurizio Marrone, dopo le notizie riguardo ad un “piano” del Comune di Torino per ricostruire gli spazi della Cavalleria Reale distrutti dall’incendio della scorsa settimana e poi riassegnarli agli occupanti. “Nella giornata di oggi – ha spiegato Montaruli – ho presentato alla Camera un’interrogazione al Ministro dei Beni Culturali per fare luce su quello che pare l’ennesimo schiaffo ai cittadini torinesi e alle associazioni che da anni attendono degli spazi pubblici. Riassegnare la Cavallerizza agli occupanti che ne hanno contribuito in maniera determinante al degrado è una vera assurdità offensiva. Come Fratelli d’Italia chiediamo pertanto che i fondi per i restauri siano vincolati ad un bando pubblico e ad un piano di gestione che tenga fuori in maniera definitiva chi occupando ha contribuito al degrado di questi anni “. “Appendino – ha dichiarato Marrone – vorrebbe fare il solito regalo ai centri sociali. Noi ci opporremo in ogni modo. La Cavallerizza deve tornare più bella di prima ed essere a disposizione dei torinesi, non un parco giochi per qualche figlio di papà”.

Al consolato cileno presidio Prc-Se: “solidarietà con i popoli in lotta”

Riceviamo e pubblichiamo

“Oggi a Torino,  contro le politiche di guerra e di oppressione. Incontrato il console cileno”

Questo pomeriggio, alle ore 15,30, davanti al consolato del Cile, si è tenuto un presidio di Rifondazione Comunista in segno di protesta contro la brutale repressione del popolo cileno in rivolta contro le politiche di impoverimento sociale portate avanti dal governo neoliberista Pinéra. Una repressione che ci riporta ai tempi bui di Pinochet, che finora ha mietuto 19 morti, 600 feriti, migliaia di arresti. Il presidio è stato anche l’occasione per esprimere solidarietà a tutti i popoli in lotta in diverse parti del mondo contro l’oppressione e l’iniquità del sistema neoliberista, oltre che solidarietà al popolo curdo vittima delle mire espansionistiche e degli attacchi armati della Turchia di Erdogan, paese aderente alla Nato. Contro la repressione a mano armata, le guerre scatenate contro popoli inermi, per una politica di pace e di giustizia sociale Rifondazione Comunista è scesa  oggi in piazza a Torino. Una delegazione di Rifondazione Comunista, tra cui il segretario provinciale Prc Ezio Locatelli, è stata ricevuta dal console onorario cileno a cui è stato chiesto di trasmettere all’ambasciata cilena in Italia il senso della protesta contro la repressione in atto in Cile.

                                              Segreteria provinciale Prc-Se Torino 

La sberla dell’Umbria e il futuro di Torino

In Umbria Di Maio e Zingaretti si sono presi una sonora sberla. Il consenso pentastellato si è
dimezzato. Il PD tiene sulle Europee ma se non si dà una mossa la vedo molto ma molto dura
per la tenuta del partito. Ancora due votazioni e Giggino sarà leader di movimento 5stelle all’
uno percento. Obbiettivo centrato ( viceversa ) per sinistra sbrindellata: dove ci sono loro
sconfitta assicurata. Così potranno fare i loro convegni sulla crisi della sinistra mondiale. Manca
solo l’ Emilia Romagna e il cappotto salviniano sarà trionfalmente completato. I pentastellati si
abbarbicheranno al governo e saranno cavoli amari per Zingaretti come utilizzare questa paura. Per
ora non l’ ha fatto. Non è nel suo stile. Il PD tiene nonostante i renziani fuori e dentro. Se valgono il
5% i conti sono presto fatti.
Vittoria del centrodestra scontata ma non in quelle proporzioni o perlomeno sperata non in quelle
proporzioni. I pentastellati sono un buco nero sia a Perugia sia a Roma come a Torino.
La vedo dura la riproposizione di Chiaretta come candidata a Sindachessa.
Ultimamente grandi discussioni, sono 40 anni che la sinistra  perde colpi. Concretamente dopo i 35 giorni
alla Fiat ed i 24 mila in cassa integrazione la chiusura ( di fatto ) produttiva. Sia ben chiaro che la
colpa non è della Famiglia Agnelli o della Fiat stessa. Loro hanno fatto quello che potevano per salvare
sé stessi . È arrivato Msrchionne ed il miracolo è diventato realtà. È diventato realtà per Fiat ed
Agnelli. Il disastro per Torino. Responsabile è la classe politica che da 25 anni ha governato
Torino e la Regione. Responsabilità definibili in un solo modo : sono stati a guardare dicendo
che nel mentre facevano . Falso, ma molto più comodo. Fatto società per acquisire parte degli
stabilimenti Mirafiori con l’ unico scopo di dare un mucchio di soldi a Fiat affinché restituisse i
soldi alle banche. Salza presidente, Intesa San Paolo ringraziava, anzi per maggiormente tutelarsi ha
prodotto questa nuova classe politica codista verso Fiat. Con un elemento di novità rispetto agli
anni 60. Quasi tutti i nuovi protagonisti politici di questa stagione di governo arrivano dal
PCI.
Poi bisogna uscirne in qualche modo. Ecco all’orizzonte Chiara Appendino, pure figlia di quel mondo imprenditoriale che aveva
confezionato queste scelte.
Chi meglio di lei per addossare tutte le responsabilità di ciò che era accaduto.
Ligia al mandato avuto, tra le prime cose realizzate una polemica ( perdente ) con Milano. Da quel
punto in avanti sempre un tornare indietro fino al blocco operativo dell’anagrafe, suggellando la
più radicale incapacità. Non brillando per efficienza, visto che l’efficienza e’ conseguenza della
conoscenza che lei non ha avuto e che non vuole conoscere.
Il vento di Venaria che aveva travolto Torino incoronandola Sindachessa ora ha cambiato
direzione, un vento che arriva dalla lontana Umbria. Terni fieramente e saldamente comunista ora
è fieramente e saldamente leghista. In Umbria manco il ballottaggio avrebbe salvato il candidati
perdenti. E poi un 20 % di differenza sono tantissimi voti . 57 % , vittoria schiacciante e 37 sconfitta
schiacciante.
Il vento 3 anni fa promosse Chiaretta. Ora se si presenterà seguirà l’ orma del suo ex collega Sindaco di
Livorno che non è neanche andato al ballottaggio , se ballottaggio ( appunto ) ci sarà. E sempre l’
insegnamento dell’ Umbria  dice che Meloni e Salvini non hanno più bisogno di Berlusconi. Speriamo almeno
una cosa: i candidati dei vari schieramenti, a Torino abbiano due fondamentali requisiti.
Conoscere palmo a palmo la nostra città e non essere compromessi con un passato troppo
negativo per la città stessa. Cortesemente lasciateci almeno questa tenue speranza.

 

Patrizio Tosetto

Foto M. Bursuc

Gallo (PD): “Appendino fermati”. No alle strisce blu nelle zone ospedali.

 “Nel luglio di quest’anno la Città di Torino ha avviato l’ampliamento del parcheggio a pagamento nella Circoscrizione 4 e, in particolare, nella zona dell’Ospedale Maria Vittoria, senza, peraltro, dare ascolto ai lavoratori di quel presidio che nutrivano perplessità sulla scelta. Inoltre, è stato annunciato un nuovo provvedimento che amplierà le strisce blu anche nella zona compresa tra la Città della Salute e il presidio ospedaliero Sant’Anna. Si tratta di decisioni che penalizzano e penalizzeranno lavoratori e pazienti, che non garantiranno una soluzione ai problemi di traffico e sosta e che sembrano prese, esclusivamente, per fare cassa” ha spiegato il Consigliere regionale Pd Raffaele Gallo.

“L’ordine del giorno che ho presentato in Consiglio regionale e che sarà discusso nelle prossime settimane – ha proseguito Gallo – ha lo scopo  di dichiarare la totale contrarietà a questo provvedimento e di prevedere azioni per arginare le decisioni del Comune, con agevolazioni economiche per pazienti, residenti e lavoratori dell’area già interessata dall’ampliamento delle strisce blu e, se l’annunciata estensione fosse confermata, anche per quelli della zona tra la Città della Salute e l’Ospedale Sant’Anna in alternativa la sospensione dell’ampliamento fino alla messa in esercizio del prolungamento della metropolitana 1”.

Nello stesso ordine del giorno il consigliere regionale Gallo chiede di continuare a dare seguito a un impegno assunto dal Consiglio nella precedente legislatura a favore delle Associazioni di Volontariato.

“Le Associazioni di Volontariato che si occupano di trasporto e accompagnamento di anziani e malati soli – ha concluso Raffaele Gallo – avevano, già in passato, denunciato il grave problema dei parcheggi e della sosta e, con un ordine del giorno, approvato nel 2018, avevo chiesto che i Direttori generali di Asl e ASO prevedessero almeno uno spazio fruibile per le Associazioni, all’interno delle aree di loro proprietà.  Si tratta di un atto dovuto nei confronti di queste realtà e chiedo alla Giunta regionale di proseguire nell’impegno”.

L’ordine del giorno a prima firma Gallo è stato sottoscritto da tutti i consiglieri di Torino del centrosinistra.

Tribunale Brevetti, FI sostiene candidatura di Torino

 BILETTA: “PRESENTATO ODG IN REGIONE” 
“Abbiamo presentato un ordine del giorno per impegnare la Giunta regionale ad avviare e sostenere la candidatura di Torino quale città ospitante una delle sedi del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB)”. Ad annunciarlo la vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Alessandra Biletta.
“Come è noto infatti – spiega la consigliera azzurra – ad oggi è necessario trovare una sede alternativa del TUB a seguito della Brexit visto che proprio Londra doveva ospitare la sezione dell’organismo specializzata in brevetti chimici e farmaceutici. Dopo lo scippo dell’Ema l’Italia dovrebbe esercitare tutte le pressioni del caso per evitare l’ennesima beffa. Torino avrebbe le carte in regola per potersi candidare. Ospita infatti i più importanti studi nazionali di brevetti, è sede di importanti Centri di Ricerca e Innovazione privati (quali TLab, GM, FCA product development e CRF, Innovation Center Intesa) e pubblici (Politecnico di Torino, Università degli Studi, Fondazione Isi). Oltretutto il capoluogo piemontese, essendo stato riconosciuto quale area complessa di crisi, necessita di investimenti che in parte TUB potrebbe portare visto che le proiezioni fatte dall’UE parlano – in via prudenziale – di ricadute per oltre 200milioni di euro. E’ evidente che sarà una partita difficile e con molti concorrenti che però la politica non può permettersi di non giocare. Il Gruppo di Forza Italia confida che il presidente Alberto Cirio si impegnerà in tal senso, accettando l’ennesima sfida per riportare il Piemonte al centro dell’Italia e dell’Europa”.

FdI: “Unione Montana ha finanziato no Tav per cesoie usate al cantiere?”

MONTARULI-MARRONE (FDI): “ECCO VERO VOLTO DEL PD, QUESTI AL GOVERNO CON M5S DOVREBBERO GARANTIRE TAV?”

“L’Unione Montana della Bassa Valsusa, quando era presieduta dall’allora Sindaco PD di Susa Sandro Plano, ha finanziato ai No Tav l’acquisto delle lame circolari. Queste sarebbero state usate per tagliare le reti del cantiere dell’Alta Velocità durante gli assalti violenti? Seguendo le segnalazioni di nostri amministratori comunali della valle ci viene più di un dubbio, poiché il progetto finanziato con 9.500 euro dall’Unione Montana per sostenere l’edizione 2018 del Festival Alta Felicità, organizzato ogni anno dai No Tav, presenta la fattura di acquisto di mole abrasive per il taglio del ferro nel rendiconto di spesa, che peraltro è firmato e depositato da Andrea Bonadonna, storico leader del centro sociale antagonista Askatasuna, arrestato questa estate per gli scontri al G7 di Venaria” denunciano Augusta Montaruli, parlamentare torinese di Fratelli d’Italia, e Maurizio Marrone, capogruppo FDI in Regione Piemonte, che attaccano “Ecco il vero volto del PD, che a Roma e con le categorie produttive si proclama Sì Tav, ma che con i suoi sindaci della Valsusa sostiene le frange più violente del movimento No Tav. Uno schiaffo vergognoso alle Forze dell’Ordine e agli operai che subiscono continui assalti nel cantiere con pietre, esplosivi e altre armi improprie.
Sarebbero questi ‘democratici’ quelli che al governo insieme ai grillini dovrebbero assicurare garanzie sulla realizzazione dell’Alta Velocità Torino-Lione? Fortunatamente li abbiamo sconfitti alle amministrative di Susa, travolti alle regionali del Piemonte e di tutte le più recenti elezioni, li cacceremo fuori anche dal Governo, così da completare la TAV una volta per tutte senza ambiguità”.