Di Pier Franco Quaglieni
Le elezioni regionali si sono concluse quasi nel modo migliore possibile. Sottolineo il quasi perché la netta prevalenza leghista nella coalizione può sicuramente creare dei problemi al nuovo presidente Alberto Cirio che rappresenta una risorsa molto importante
Chiamparino ha chiuso la sua esperienza politica con cinque anni di grigiore e di errori, in primis i tagli troppo forti alla Sanità che hanno penalizzato i cittadini in un settore nel quale, specie per la sinistra, la salute dovrebbe essere un diritto assoluto. Chiamparino e’ riuscito a riemergere, dopo il deficit pauroso lasciato in Comune del quale pochi parlano, a causa della strumentalizzazione mediatica delle “mutande verdi” che ha interrotto la legislatura nel corso della quale il governatore Cota aveva dimostrato buone qualità di governo. A sua volta Cota aveva interrotto la non esaltante esperienza di Mercedes Bresso legata a sua volta allo scandalo altrettanto mediatico del Premio Grinzane Cavour e del povero Giuliano Soria , sicuramente un disonesto, ma un disonesto molto capace e intraprendente non solo per se’ ma anche per la cultura e il Piemonte. A sua volta la Bresso aveva posto fine al decennio di Enzo Ghigo, sicuramente il migliore presidente della Regione Piemonte insieme ad Aldo Viglione. Alberto Cirio, indimenticato assessore al turismo della Giunta Cota, rappresenta una svolta importante perché è uomo saldamente legato al territorio piemontese, come ha dimostrato il vastissimo consenso elettorale raccolto, che però guarda ai problemi del Piemonte dall’alto della sua esperienza di deputato europeo. Egli sintetizza nella sua persona il meglio della tradizione piemontese che ha sempre saputo guardare oltre le Alpi, una virtù che Chiamparino nel suo piemontesismo un po’ piemontardo di moncalierese doc non ha mai posseduto. Cirio significa Alba, ma anche capacità di guardare lontano in una dimensione internazionale che l’uomo di Moncalieri non ha mai posseduto. Nel Partito democratico spiccano il risultato importante di Mauro Salizzoni, grande chirurgo e scienziato che sarebbe stato sicuramente un ottimo assessore alla sanità e il successo di Daniele Valle, nonché quello di Monica Canalis, esponenti di un Pd senza derivazioni storiche dall’ ex PCI . Sicuramente manca un uomo come Boeti che anche nella nuova legislatura avrebbe portato una testimonianza civile e civica importante. E ‘ stato un grave errore della segreteria del Pd privarsi di persone come lui, anche se il distacco di voti tra i due schieramenti si è rivelato davvero incolmabile.
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Il Pd ha tenuto soprattutto a Torino, ma ha dovuto cedere nel resto del Piemonte . Il fenomeno grillino che sembrava inarrestabile e che ha portato a Torino ad un sindaco pentastellato rivelatasi inadeguata ed incapace ,sembra essersi bruscamente ridimensionato sia perché hanno pesato l’operato di Appendino, sia perché il governo giallo verde ha dimostrato l’incapacità a governare dei grillini. Tra il resto Appendino, visto il crollo dei voti a Torino, dovrebbe forse dimettersi come fece con grande sensibilità istituzionale il presidente del Consiglio D’Alema nel 2000 quando le elezioni regionali le vinse Berlusconi. I risultati non hanno premiato Forza Italia che è apparsa quasi anchilosata su se’ stessa, incapace di un adeguato impegno politico, malgrado l’alto numero dei parlamentari eletti in Piemonte solo lo scorso anno. E’ stata una presenza quasi inesistente sul territorio in particolare a Torino. Il più impegnato e’ stato l’ex governatore Ghigo che aveva abbandonato la politica attiva. La sinistra estrema si è rivelata del tutto marginale trascurabile. Anche le alleanze con Pizzarotti si sono dimostrate politicamente ed elettoralmente insignificanti. I moderati hanno dimezzato i seggi ed hanno eletto Silvio Magliano, re delle preferenze nel mondo cattolico, già pupillo di Gian Piero Leo che questa volta ha dato invece un contributo importante all’elezione di Cirio. L’esperimento elettorale di Portas e’ palesemente fallito e finirà nel nulla. Già nel 2016 l’elezione di un solo consigliere comunale a Torino era stato un campanello d’allarme. In queste elezioni abbiamo assistito ad un qualcosa di davvero curioso : l’assessore regionale in carica Giovanni Maria Ferraris, moderato, ha rotto con il suo gruppo schierandosi dall’altra parte. Ferraris potrebbe dire ciò che davvero e’ stata la Giunta Chiamparino perché quell’esperienza l’ha vissuta dall’interno.
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Gli elettori di “Fratelli d’Italia” hanno preferito l’ex Forza Italia Roberto Rosso che ha fatto una campagna elettorale sfarzosa, a Marrone, organico al partito. Non hanno comunque premiato in modo significativo – malgrado gli sforzi del capace coordinatore regionale Fabrizio Comba – la Meloni che sul Piemonte aveva contato molto. I tempi di An di Martinat e Ghiglia appartengono ad un’altra epoca. La Lega sarà il soggetto principale della prossima legislatura. La sua crescita in Piemonte e’ stata notevole, anche se la nuova classe dirigente rappresenta una scommessa perché le donne e gli uomini migliori sono a Roma o vanno in Europa come Gianna Gancia. Si vedrà se saprà essere una Lega capace di governare, partendo dall’onda del voto di protesta. Certamente molti “buonisti” che hanno inneggiato all’accoglienza comunque hanno sulla coscienza il successo di Salvini che ha vinto persino a Riace dove l’ex sindaco Lucano era stato beatificato dalla sinistra. Proprio l’esempio di Riace dovrebbe far riflettere molti che ritengono il politicamente corretto come una sorta di galateo. Il successo della Lega dimostra che il populismo e’ una realtà con cui fare i conti e che l’arroganza presuntuosa di quattro giornalisti come Lerner e Travaglio non serve affatto ad arginarlo .Non basta neppure l’impegno dei giornali del gruppo De Benedetti che si rivelano incapaci di affrontare la nuova realtà. Le censure non servono più . Un mio amico ha scritto su Facebook che Chiamparino che ha escluso dal Salone il libro di Salvini, e’ stato a sua volta escluso dalla Regione. C’è sicuramente un fondo di verità in questa battuta. Due ultime osservazioni. Più Europa della Bonino ha totalizzato un consigliere nella persona molto stimabile di Elena Loewenthal, scrittrice e giornalista ,lasciando fuori il faziosissimo ed assai poco laico , ex Lotta Continua, Silvio Viale non mai molto considerato da Pannella, a voler essere gentili. I radicali arrivarono in passato a far eleggere due consiglieri in Piemonte, oggi la Bonino ha dimostrato che, uscendo dal percorso pannelliano per seguire quello di Monti, non si può raccogliere un consenso ne’ Radicale ne’ tanto meno liberale. Un’ultima osservazione . L’assessore alla cultura della Regione Parigi con la sonora sconfitta di quello che molti chiamavano amichevolmente Sergio, non rientrerà più nel suo ufficio, malgrado, pur non candidata, abbia fatto animosamente campagna elettorale in modo vistoso in qualità di assessore. E’ un fatto molto positivo perché chi si occupa di cultura in Piemonte difficilmente potrà rimpiangere il suo protagonismo e la sua assai discutibile idea che la cultura debba essere un’impresa come il suo circolo dei lettori. E’ stata spesso settaria. La sua e’ comunque una storia che è finita definitivamente il 26 maggio 2019.
scrivere a quaglieni@gmail.com
ELEZIONI. BOETI : “LA POLITICA È CONFRONTO”
All’indomani del trionfo della destra populista, trovo singolare polemizzare contro i 5Stelle e la loro presunta identità politica. Distribuire patenti di destra e di sinistra, oltre a peccare di presunzione, potrebbe rivelarsi un esercizio sterile se non dannoso. Credo, invece, che in alcuni Comuni dove ci attende il ballottaggio sia scelta responsabile tentare di dialogare con i 5 Stelle, partendo da sensibilità e temi affini, a cominciare dall’ambiente e dalla difesa del territorio. Valori che mi paiono da sempre essere di sinistra. Ieri andavano bene i patti con Berlusconi e Verdini, mentre oggi si demonizzano i 5Stelle forse per affossare qualsiasi tentativo di confronto: la teoria delle due destre può avere solo una funzione, quella di alibi per le nostre sconfitte presenti e future. Compito della politica è costruire alleanze e progetti, non sostituirsi ai politologi. Chiudere la porta ad ogni dialogo con i 5Stelle significa una sola cosa: continuare a far vincere Salvini. Gli abbiamo consegnato il Paese, forse possiamo evitare di consegnargli anche molti Comuni. Altrimenti, da sconfitti e senza contare un bel niente, non ci resterà che stare a discettare tra chi è più di destra.
Nino Boeti
Presidente del Consiglio regionale
Quando in serata pare ormai certa la vittoria di Alberto Cirio, lo sfidante uscente, Sergio Chiamparino dichiara: “Mi sono sentito di combattere questa ultima battaglia e l’ho persa. E quando si perde è sempre il comandante dell’esercito che si assume la responsabilità. Valuterò le modalità con cui lasciare il seggio in Consiglio in modo che si trovino soluzioni che aiutino a portare energia nuova”. Lasciando il seggio che gli spetta di diritto come candidato alla presidenza, subentrerà un altro consigliere e Chiamparino potrebbe lasciare la politica. Cirio esprime apprezzamento per la figura dello sfidante. “E’ Una persona perbene, ci siamo sentiti e nei prossimi giorni avverrà il passaggio delle consegne. Io mi metterò subito al lavoro”, dice il nuovo presidente del Piemonte.
In base agli exit poll il candidato alla presidenza del Piemonte, Alberto Cirio, del centrodestra, otterrebbe un risultato compreso tra il 45 e il 49 per cento, e sarebbe così eletto come nuovo presidente della Regione, mentre il governatore uscente Sergio Chiamparino del centrosinistra si fermerebbe al 36.5 / 40.5, rispetto al 47,09 per cento del 2014. Il candidato del M5s, Giorgio Bertola otterrebbe un risultato tra il 12 e il 16 per cento. Infine Valter Boero, tra lo 0 e l’1%.
Notte elettorale al Polo del '900
– Ore 21.00: Saluti
Sergio Soave (Polo del ‘900)
Giulio Biino (Circolo dei Lettori)
– Ore 21.15: Introduzione
Collettivo Fridays For Future Torino – Italy
Alessandro Cavalli
Alba Garavet
– Ore 22.15: CORNER EXIT POLL
– Ore 22.30: Cultura
Christian Greco
Paolo Verri
Max Casacci
– Ore 23.15 – CORNER EXIT POLL
– Ore 23.30: Collegamento con Lorenzo Pregliasco
– Ore 23.45: Società
Carlo Greppi
Davide Mattiello
Lucio Levi
– Ore 00.30 – CORNER EXIT POLL
– Ore 00.45: Economia
Adriana Castagnoli
Flavio Brugnoli
Gianmaria Ajani
Lorenzo Vai
Piergaetano Marchetti (in collegamento)
Gianni Borsa (in collegamento da Bruxelles)
– Ore 1.30 – CORNER EXIT POLL
– Ore1.45: Informazione
Valentina Parasecolo (video)
Marinella Belluati
Christoper Cepernich
Marek Lenhert (in collegamento da Roma)
Steven Forti (in collegamento da Barcellona)
– Ore 2.45 – CORNER EXIT POLL
Animano il corner exit poll Fabio Cassanelli e Andrea Sorbello.
Conducono Riccardo Porcellana e Chiara Priante.
Per l’election day di lunedì 27 maggio la sede dell’Assemblea regionale sarà il centro operativo media
Qui tutte le informazioni sulle elezioni regionali.
Come si vota: qui il video e le istruzioni.
Qui tutte le informazioni sulle elezioni europee.
Ecco, in sintesi, alcuni dati statistici utili e le principali regole che porteranno all’elezione del nuovo Presidente piemontese e del Consiglio regionale
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ELEZIONI REGIONALI 26 MAGGIO 2019
MODALITÀ DI ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE
Il Consiglio regionale è composto dal Presidente della Giunta regionale e da 50 consiglieri.
E’ eletto Presidente della Giunta regionale il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale. 40 seggi sono assegnati nelle circoscrizioni provinciali col sistema elettorale proporzionale (quozienti interi e resti più alti). 10 seggi, corrispondenti ai candidati della lista regionale del Presidente regionale eletto, (listino regionale) sono assegnati col sistema maggioritario. Tale assegnazione maggioritaria si dimezza a 5 seggi (e cioè i primi 5 candidati del listino) nel caso in cui le liste provinciali collegate al Presidente eletto abbiano già ottenuto 25 dei 40 seggi proporzionali.
CIRCOSCRIZIONI |
Popolazione censimento generale
del 21 ottobre 2001 |
Seggi spettanti ad ogni circoscrizione |
Alessandria |
427229 |
4 |
Asti |
217573 |
2 |
Biella |
182192 |
2 |
Cuneo |
586378 |
5 |
Novara |
365559 |
3 |
Torino |
2247780 |
21 |
Verbano-Cusio-Ossola |
160264 |
1 |
Vercelli |
176941 |
2 |
TOT. |
4363916 |
40 |
L’assegnazione dei 40 seggi proporzionali è effettuata secondo le seguenti modalità:
– i voti di ciascuna lista circoscrizionale vengono divisi per un quoziente (totale dei voti di tutte le liste della circoscrizione diviso il numero dei seggi della circoscrizione aumentato di una unità). Il numero intero di tale divisione corrisponde ai seggi assegnati a quoziente intero alla lista.
– i seggi rimanenti vengono assegnati in un collegio unico regionale ai gruppi di liste, ovvero all’insieme delle liste provinciali presentate in tutte le circoscrizioni, con il sistema proporzionale dei quozienti interi e dei resti più alti sulla base dei voti residui di ciascun gruppo di liste, che corrispondono a quelli che non sono stati sufficienti per ottenere nelle circoscrizioni un seggio a quoziente intero o che eccedono quelli necessari alla sua conquista.
– sulla base di una graduatoria decrescente ottenuta dividendo i resti di ciascuna lista circoscrizione per il relativo quoziente circoscrizionale si procede all’assegnazione nelle circoscrizionI dei seggi ottenuti da ciascun gruppo di liste nel collegio unico regionale.
È prevista una soglia di sbarramento del 3% dei voti validi per il gruppo di liste provinciali, a meno che tale gruppo sia collegato a una lista regionale che ha superato la percentuale del 5%.
È anche eletto consigliere anche il candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato eletto Presidente. A tal fine viene riservato l’ultimo seggio assegnato alle liste circoscrizionali collegate al Presidente secondo classificato.
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DATI DEMOGRAFICI
POPOLAZIONE AL 01/01/2018 (dati fonte ISTAT)
Maschi 2.123.610
Femmine 2.252.255
Totale 4.375.865
POPOLAZIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI REGIONALI, SUDDIVISA PER GENERE, AL 1° GENNAIO 2018
Circoscrizioni |
Maschi |
Femmine |
Totale |
Torino |
1 096 998 |
1 172 122 |
2 269 120 |
Vercelli |
83 449 |
88 858 |
172 307 |
Novara |
179 715 |
189 880 |
369 595 |
Cuneo |
290 059 |
298 500 |
588 559 |
Asti |
105 529 |
110 355 |
215 884 |
Alessandria |
205 726 |
218 448 |
424 174 |
Biella |
84 921 |
92 146 |
177 067 |
Verbano-Cusio-Ossola |
77 213 |
81 946 |
159 159 |
Totale |
2.123.610 |
2.252.255 |
4.375.865 |
CORPO ELETTORALE (al 45° giorno antecedente quello delle elezioni – dati fonte Ministero Interni)
Maschi 1.752.600
Femmine 1.869.196
Totale 3.621.796
DICIOTTENNI PARTECIPANTI AL VOTO SUDDIVISI PER GENERE (dato aggiornato al 31/12/2018 – dati fonte Ministero Interni)
Maschi 9540
Femmine 9215
DATI SULLA PARTECIPAZIONE AL VOTO
ELEZIONI REGIONALI IN PIEMONTE
Anno | Elettori | Votanti | Percentuale |
2014 | 3.620.349 | 2.405.228 | 66,44% |
2010 | 3.635.069 | 2.338.487 | 64,33% |
2005 | 3.651.878 | 2.606.687 | 71,38% |
2000 | 3.671.146 | 2.641.647 | 71,96% |
ELEZIONI REGIONALI SVOLTE NEL 2019 (REGIONI A STATUTO ORDINARIO)
Regione Abruzzo Elettori 1.211.204 Votanti 643.87 pari al 53,11%
Regione Basilicata Elettori 573.970 Votanti 307.188 pari al 53,52%
NUMERO LISTE E CANDIDATI ALLE ELEZIONI REGIONALI
2019
Liste circoscrizionali 14
Candidati circoscrizionali 537
Candidati presidente e relative liste regionali 4
Candidati liste regionali (listino) 40
www.cr.piemonte.it
(foto: il Torinese)
TAVOLO ANIMALI & AMBIENTE: INCONTRI CON I CANDIDATI
Il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle associazioni ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia, ha incontrato i candidati alla Presidenza della Regione Piemonte e i singoli candidati al Consiglio regionale per confrontarsi sui temi del documento programmatico “Il Piemonte che sogniamo” già presentato a tutte le forze politiche. Ecco i risultati.
Il Tavolo si è incontrato con i 4 candidati alla presidenza: Sergio Chiamparino, Alberto Cirio, Giorgio Bertola, Valter Boero.
Sergio Chiamparino (Coalizione Centrosinistra) ha accolto a parole solo alcuni temi marginali della proposta delle associazioni. Nel programma regionale del PD, se si eccettuano alcuni richiami all’acqua pubblica e alla riduzione di consumo di suolo, non compaiono altri temi proposti dal Tavolo. La parola animali in tutto il programma non compare e non è stato inviato nessun riscontro sul recepimento del programma.
Alberto Cirio (Coalizione Centrodestra) ha dimostrato una personale attenzione verso diverse tematiche del documento “Il Piemonte che sogniamo” e sensibilità verso il benessere degli animali, tuttavia non c’è stata intesa sul tema dei metodi alternativi all’abbattimento dei cinghiali e dei caprioli. Non è stato inviato un riscontro sul recepimento del programma.
Al di là della sensibilità personale, è da segnalare che Cirio è sostenuto da liste manifestamente schierate a favore dell’attività venatoria.
Valter Boero (Partito della Famiglia) ha dichiarato fin dall’inizio dell’incontro, e in un documento successivo, la visione antropocentrica, sia personale sia del suo partito. Concezione secondo cui tutto ciò che è nell’universo è stato creato per l’uomo e per i suoi bisogni. Una visione pertanto molto lontana dallo spirito e dalle tematiche del Tavolo.
Giorgio Bertola (Movimento 5 Stelle) è stato il primo candidato presidente a incontrare il Tavolo. Ha dimostrato sensibilità per tutti i temi proposti che trovano spazio nel programma elettorale per le elezioni regionali del Movimento 5 Stelle. Nel suo programma si evidenziano le scelte energetiche, la tutela dei beni comuni a partire dall’acqua pubblica.
E’ l’unico candidato presidente che presenta un programma avanzato in difesa degli animali a partire da quelli negli allevamenti, passando per i laboratori di sperimentazione e per la drastica riduzione della caccia.
All’incontro era presente anche Francesca Frediani, candidata al Consiglio regionale, che ha sottoscritto tutti i punti del documento.
Segnialiamo inoltre che gli unici ad aver sottoscritto il punto sull’abbandono del progetto TAV Torino-Lione, questione centrale per le associazioni ambientaliste, sono stati i candidati 5 Stelle Bertola, Frediani e Disabato.
Nell’ambito dello “Sportello Animali & Ambiente” il Tavolo ha incontrato alcuni singoli candidati al Consiglio regionale che hanno richiesto di confrontarsi con le associazioni.
Stefano Chiariglione (Moderati per Chiamparino) ha dichiarato di condividere lo spirito e le idee del documento programmatico e se sarà eletto si impegnerà per portare avanti tutte le proposte delle associazioni, in particolare in tema di agricoltura e foreste, alimentazione, benessere animale, energia, fauna selvatica, parchi e aree protette, rifiuti, urbanistica e territorio.
Riccardo Gorrieri (Moderati per Chiamparino) ha inserito nel suo programma le proposte delle associazioni in tema di benessere animale, alimentazione e fauna selvatica.
Monica Cerutti (Italia in Comune) ha dimostrato sensibilità personale sui temi del documento, tuttavia nei 10 punti programmatici di Italia in Comune nessuno dei temi del Tavolo viene preso in considerazione.
Sarah Disabato (M5S) ha dimostrato grande sensibilità e disponibilità e ha sottoscritto interamente il documento programmatico, così come il movimento di cui fa parte.
Giuseppe Sammatrice (Liberi Uguali Verdi) ha dimostrato sensibilità personale e ha accolto nel suo programma molti temi del documento programmatico delle associazioni, relativi al benessere animale, all’ambiente, all’alimentazione, all’energia e alla fauna selvatica.
Per quanto riguarda il programma dei singoli candidati ci sembra opportuno precisare che sarà in ogni caso il candidato presidente a determinare il programma della coalizione e le politiche che verranno attuate dal vincitore.
Come già annunciato nella conferenza stampa della presentazione del documento programmatico “Il Piemonte che sogniamo”, dopo le elezioni il Tavolo Animali & Ambiente, nel corso della legislatura, monitorerà le adesioni di candidati e partiti alle proposte delle associazioni, in modo da avere un quadro di rispondenza dei comportamenti alle promesse e agli impegni. Allo stesso modo, verranno anche monitorate l’attività della Giunta, degli Assessori e dei Consiglieri regionali.
Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Rosalba Nattero
Presidente SOS Gaia
CENTROSINISTRA SERGIO CHIAMPARINO REPLICA A BERLUSCONI SULLA TAV
“Silvio Berlusconi mi confonde con qualcun altro. Io ho sempre sostenuto la necessità della Torino-Lione, lavorato per la costituzione dell’Osservatorio e della revisione del primo progetto, rivendicato i 2,4 miliardi che hanno permesso l’avvio dei cantieri che stanno per concludersi per il blocco della TAV. Se sulla Torino-Lione vuole prendersela con qualcuno, Berlusconi se la prenda con la Lega, azionista di maggioranza della coalizione che sostiene Alberto Cirio e protagonista, insieme ai 5Stelle, del blocco della TAV che sta mettendo in un angolo il Piemonte. Sui fondi europei, poi, noi ne abbiamo spesi più di altre regioni italiane e poco meno della Baviera, non c’è alcun rischio di doverli restituire. Anche per questo domenica è necessario dare il voto a chi è sempre stato per la Tav e per l’Europa”.
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CENTRODESTRA FDI: “FONDAMENTALE RECUPERO DELLE COMPETENZE PER IL RILANCIO DEL SISTEMA ITALIA”
Lo afferma Maurizio Scandurra, giornalista cattolico e imprenditore, da sempre vicino alla destra cristiana e liberale, intervenuto a un convegno promosso da Fratelli d’Italia, nella coalizione di Centrodestra che presenta Alberto Cirio candidato presidente . “Dopo un anno di governo promiscuo, sospeso sul filo di una bilancia pericolosissima che non concede sconti né tantomeno elargisce benefici e prospettive alla Penisola, assistiamo tristamente al declino dei settori-chiave come l’economia, la società, le prospettive di crescita e sviluppo, che appaiono per lo più appiattite, senonchè azzerate”, spiega Scandurra, che aggiunge: “Solo il risveglio delle professionalità, la ripresa di forza dei ruoli affidati in mano a gente che ne detiene tutte le abilitazioni per poterli ricoprire, potrà ridare alla povera Italietta dei litigi, delle turbolenze e delle incertezze la possibilità di risorgere a nuova vita. Basta incapaci e fancazzisti che non hanno mai eccelso né tantomeno lavorato, raccolti dalle strade al grido di ‘Cambiamo l’Italia’. E’ per colpa di questo insieme di inconcludenti che oggi il debito pubblico è letteralmente esploso. E le industrie, anziché triplicare i fatturati,
decuplicano le chiusure e le persone lasciate a casa. Motivo per cui, contro l’armata rosso-populista degna dei migliori film fantozziani – che, almeno, facevano ridere, mentre questi, invece, ahinoi, continuano a far spargere lacrime amare qua e là per il Paese – in Piemonte c’è bisogno di dare centralità a figure di comprovata esperienza come Roberto Rosso di Fratelli D’Italia alla Regione, e giovani professionisti già stimatissimi come Maria Araceli Meluzzi, anche lei in corsa per il partito di Giorgia Meloni nelle file che sostengono Claudio Campagnolo, persona perbene e professionista di successo, Candidato per il centrodestra a Sindaco per Chieri”.
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MOVIMENTO 5 STELLE GIORGIO BERTOLA A MONCALIERI
Il candidato presidente pentastellato scrive su Facebook: Per l’ultimo passaggio nei mercati di questa lunga campagna elettorale ho scelto #Moncalieri, la città in cui sono nato ed in cui vivo. Tra i banchi del mercato ho trovato mio padre ad aspettarmi. Voglio dedicare questo momento ai miei genitori . Non li ringrazierò mai abbastanza per ciò che hanno fatto per me e per ciò che mi hanno insegnato. Onestà, rispetto per tutti, impegno e spirito di sacrificio. Valori che porto con me e che cerco di mettere in pratica anche nella mia attività politica al servizio dei cittadini.
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POPOLO DELLA FAMIGLIA VALTER BOERO AL MERCATO DI PORTA PALAZZO
Commenta Boero: “Ecco la chiusura della mia campagna elettorale, a porta palazzo, il mercato all’aperto più grande d’Europa…quale posto migliore? W la FAMIGLIA che lavora, che fa la spesa, che educa i propri figli, che prega, si occupa dei genitori anziani, che aiuta il prossimo e che fa rinascere il Piemonte!!Tutto questo H24, perché non sostenerla in REGIONE e in EUROPA?”