POLITICA- Pagina 266

Fermata Frecciarossa, Colomb (Fi): successo per economia e turismo in Alta Val di Susa

Frecciarossa Milano-Parigi è ufficiale da dicembre una fermata in Alta Val di Susa a Bardonecchia

Il nuovo Frecciarossa Milano-Parigi dal prossimo dicembre è ufficiale fermerà in Alta Val di Susa alla stazione ferroviaria di Bardonecchia. Finalmente è arrivato il via libera alla Regione Piemonte lo scorso 28 settembre dopo una lunga e complessa trattativa con Trenitalia.

“È un grande risultato di cui vado personalmente fiero e orgoglioso – spiega Alberto Colomb esponente di Forza Italia che è stato grande sostenitore dell’iniziativa dal dicembre 2021 quando è partito il nuovo collegamento ferroviario ad alta velocità Milano-Parigi, con interlocuzioni dirette ai vertici nazionali di Trenitalia per chiedere di istituire una fermata del Frecciarossa in Alta Val di Susa. “Ringrazio il Governatore Alberto Cirio, l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi (FI) per il loro fondamentale appoggio e supporto dopo una lunga e delicata trattativa che ha visto protagonista la Regione Piemonte con numerose interlocuzioni e incontri con i vertici nazionali di Trenitalia. Non è stata semplice, confesso che ci sono stati momenti in cui sembrava impossibile portare a casa le nostre richieste ma alla fine l’abbiamo vinta la partita. Un successo straordinario per l’economia e per la promozione turistica dei comprensori di Bardonecchia e Vialattea che siamo sicuri porterà maggiori flussi turistici e maggiori collegamenti alle numerose località turistiche di villeggiatura dell’Alta Val di Susa e che le renderà ancora più attrattive e competitive a livello europeo e internazionale”.

Leo: “Sui giornali non una parola dedicata alle donne iraniane”

Caro direttore,

premetto sinceramente che quanto scriverò di seguito non è per esprimere una protesta o un disappunto ma esattamente un grande dispiacere. Mi riferisco al fatto che sulle cronache locali dei quotidiani cittadini non sia comparsa una sola riga a proposito della significativa e forte manifestazione a favore delle donne iraniane e della libertà in Iran, tenutasi ieri – sabato 1 ottobre – tra le h 16.00 e le h 18.00 in Piazza Carignano.

Stamane molte delle persone che hanno partecipato (se iraniane anche con rischio personale), hanno manifestato delusione e un po’ di scoramento, e mi hanno chiesto di trasmetterlo gentilmente a chi di dovere.

Delusione, perlatro derivante anche da convincenti e motivanti articoli – scritti da direttori dei giornali e/o da autorevoli commentatori degli stessi giornali – che invitavano a non far sentire sole le vittime di questi gravissimi soprusi, manifestando  in ogni modo e in ogni dove per la difesa dei loro sacrosanti diritti. Tali articoli lasciavano presagire dunque, una attenzione per le mobilitazioni anche locali, tanto più quando “come a Torino – fortemente partecipate.

Come detto in premesso, ovviamente ci rendiamo conto delle difficoltà dei giornali, che dispongono di poco personale, scarso spazio e sono sottoposti a mille sollecitazioni: quindi, da parte nostra nessun giudizio, ma solo un accorato appello.

Sempre sulla scia di “accorati appelli”, approfitto di questa missiva per inviarvi – con un certo anticipo – la locandina/invito ad un incontro testimonianza sul valore del dialogo interreligioso e sulle comuni iniziative rivolte al bene di tutti, che si terrà venerdì 7 ottobre sera, presso la Parrocchia di Santa Maria Goretti, che è una delle più vive e dinamiche della Diocesi di Torino.

Scusandomi per la lunghezza, ma sperando di aver portato un contributo di conoscenza delle opinioni di vari lettori, Vi saluto con tanta stima e con i migliori auguri di buon lavoro.

Giampiero Leo (portavoce del Coordinamento interconfessionale del Piemonte, Vice presidente del Comitato diritti umani della Regione).

Dago e Stecco (Lega): “Al lavoro con il neo Commissario Montani”

“Come Consiglieri regionali eletti nelle file della Lega nella XI legislatura nella provincia di Vercelli, intendiamo augurare buon lavoro al neo Commissario provinciale  Montani mettendoci a disposizione per tutte le attività future. Siamo e resteremo a disposizione del nostro partito e del Segretario regionale Molinari, nell’intento di rilanciare l’azione della Lega, continuando il lavoro sinora fatto collaborando in modo sinergico con i tanti nostri amministratori, sostenitori e militanti per un impegno continuo al servizio dei cittadini e della crescita del territorio”.

Così in una nota i Consiglieri regionali della Lega Salvini Piemonte Angelo Dago e Alessandro Stecco.

Al Centro Pannunzio il congresso dell’Associazione Marco Pannella

Si terranno domani, domenica 2 ottobre presso il Centro Pannunzio di Torino, Via Maria Vittoria, 35/H i lavori del IV Congresso dell’Associazione Marco Pannella di Torino, i lavori si svolgeranno dalle 9.30 alle 13.

Ai lavori, presieduti da Sergio Rovasio e Mario Barbaro, Presidente e Coordinatore dell’Associazione Marco Pannella, parteciperanno tra gli altri, il Direttore del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni, l’Avv. Bruno Segre, Angelo Pezzana, già parlamentare radicale, Gianpiero Leo, Vice Presidente Comitato Diritti Umani Regione Piemonte, avvocati, giuristi, e personalità di diverse organizzazioni politiche di Torino e del Piemonte.
I temi dei lavori, ai quali parteciperanno diversi avvocati e giuristi, riguarderanno le lotte che da sempre l’Associazione Marco Pannella insieme ad altre personalità e organizzazioni, in primis il Partito Radicale, promuovono localmente a Torino e in Piemonte: Giustizia giusta, Carceri, Diritti Umani, Diritti Civili, Antiproibizionismo, Libertà e Democrazia e Informazione.

I lavori saranno aperti dal saluto del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e da una introduzione del Prof. Pier Franco Quaglieni, Direttore del Centro Pannunzio.
In apertura si terrà un ricordo di Gianfranco Spadaccia a cura di Sergio Rovasio.

Previsti gli interventi di:

– Irene Testa e Maurizio Turco, Tesoriera e Segretario del Partito Radicale Nonviolento, Transnazione e Transpartito
– Avv. Bruno Segre;
– Angelo Pezzana, Fondatore del Fuori, già parlamentare Radicale;
– Claudio Desirò, Segretario nazionale di Italia Liberale e Popolare;
– Gianpiero Leo, Vice Presidente Comitato Diritti Umani Regione Puemonte, Portavoce del movimento intercofessionale Noi siamo con Voi;
– Valter Vecellio, direttore di Notizie Radicali e Proposta Radicale;
– Rita Bernardini, Presidente di Nessuno Tocchi Caino
– Albero Nigra, già parlamentare;
– Yoosef Lesani, Associazione Iran libero e democratico;
– Caterina Simiand;
– Tseten Longhini, Presidente Comunità tibetana in Italia;
– Edoardo Fiammotto, Scuola di Liberalismo;
– Simona Giannetti, Avvocato, Consigliere Generale del Partito Radicale, Comitato Promotore Referendum Giistizia;
– Pier Paolo Segneri, scrittore e regista;
– Avv. Gianluca Pescatori, Comitato Referendum Giustizia
– Avv. Fabio Fracon;
– Patrizia De Grazia, Associazione Adelaide Aglietta;
– Blanca Bicerno, Associazione Airesven;
– Avv. Davide Mosso;

Il programma dei lavori prevede:
– ore 9.30 apertura dei lavori con il saluto del Direttore del Centro Pannunzio Prof. Pier Franco Quaglieni;
– Intervento in ricordo di Gianfranco Spadaccia e Relazione del Presidente Sergio Rovasio;
– ore 9.45 intervento relazione del Coordinatore Mario Barbaro
– ore 10 intervento relazione del Tesoriere Daniele Robotti;
– ore 10.15 interventi degli ospiti e saluti esterni
– ore 11,45 Dibatttito generale (apertura iscrizioni a parlare dalle ore 9.30 presso il tavolo della presidenza);
– ore 12 proposte delle candidature per il nuovo anno associaativo e illustrazione
– ore 12.30 inizio procedure statutarie di eventuali proposte di modifica dello Statuto, illustrazione della Mozione congressuale, eventuali proposte di emendamento e relative votazioni della relazione del Tesoriere, degli emendamenti e della mozione generale e dei nuovi organi (Presidente, Coordinatore e Tesoriere).
– ore 13 conclusione dei lavori con l’elezioni degli organi dell’Associazione;
Invitiamo a preannunciare la propria partecipazione all’email:
radicaliprpiemonte@gmail.com

Medici in montagna 1/ : Avetta (Pd): riprendere progetti di Chiamparino

«La mancanza di medici di base nelle valli e nei piccoli Comuni è un’emergenza che non scopriamo certo ora, esiste da anni e su tutto il territorio nazionale. Più volte, quando ero Presidente di ANCI Piemonte, ho incontrato l’allora assessore alla Sanità Antonio Saitta, per trovare soluzioni a una carenza che penalizza tante famiglie nelle zone di montagna e di collina. Non solo si era riusciti ad ottenere risorse per finanziare borse di studio supplementari per i medici di famiglia, ma erano stati avviati interessanti progetti sperimentali in collaborazione con i Comuni (che mettevano a disposizione i locali per gli ambulatori) e studiati meccanismi incentivanti. Mi chiedo perché la Regione Piemonte non abbia voluto dare seguito a quanto fatto durante la Giunta Chiamparino. Si riparta da questi progetti sperimentali e si investa concretamente nella medicina territoriale, a cominciare dagli infermieri di comunità per arrivare alla telemedicina e alla diagnostica a domicilio. Molto è stato avviato in questo campo, ma, anziché ostinarsi a disfare il lavoro dei predecessori (come Cirio e Icardi hanno fatto nell’edilizia sanitaria, per cui oggi non c’è in cantiere nessun nuovo ospedale), bisognerebbe avere l’umiltà e la lungimiranza di riconoscere quanto di buono e utile è stato fatto e proseguire in quella direzione».

Alberto AVETTA, consigliere regionale Pd

Medici in montagna / 2 Merlo: adesso servono misure di emergenza 

“La garanzia e il mantenimento di un presidio sanitario nei territori montani è, oggi, la vera priorità per evitare la progressiva ed inarrestabile fuga dalla montagna da un lato e un profondo disservizio dall’altro. Se dobbiamo ringraziare la direzione dell’Asl TO 3 per la sensibilità e l’impegno dimostrato sino ad oggi per evitare l’assenza di medici nei territori montani, malgrado le oggettive difficoltà causa la sostanziale indisponibilità dei suddetti medici di recarsi in quei territori, non possiamo non evidenziare che siamo giunti ad un bivio. E cioè, o la direzione sanitaria di riferimento, o la Regione devono, stante le attuali difficoltà, assumere una iniziativa concreta – seppur nel rispetto delle leggi e dei relativi regolamenti di settore – che sia in grado di precettare il personale medico affinchè proprio i territori montani non siano pesantemente penalizzati dalle ‘non’ scelte dei medici di svolgere la loro professione in montagna.

Una iniziativa, cioè, che non esponga questo tema alla pura casualità o alla fortuna. Com’è capitato recentemente al Comune di Pragelato con la scelta, all’ultimo minuto utile, del Dott. Francis Dongmo di lavorare nella nostra comunità. Il problema, com’è ormai evidente a tutti, riguarda quasi tutti i territori montani. Per questi motivi, e di fronte ad una situazione emergenziale, non si può che affrontarla con strumenti eccezionali e altrettanto emergenziali. In discussione infatti, c’è il futuro della permanenza delle persone nei territori montani e, soprattutto, la garanzia di essere curati per l’attuale popolazione residente. Che, come tutti sanno, in molti casi è particolarmente anziana e che richiede, di conseguenza, maggiori cure e attenzione da parte del personale medico”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Torino per l’Iran libero. Se non ora quando?

“Sabato 1 ottobre manifesteremo in Piazza Carignano dalle 16 alle 18 al fianco dell’Associazione Iran libero e democratico di Torino in sostegno alle rivolte in Iran nate dalla morte di Mahsa Amini e che vedono un incredibile protagonismo femminile” così in una nota Andrea Turi, Beatrice Pizzini e Igor Boni, rispettivamente coordinatore dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, coordinatrice di +Europa Torino e Presidente di Radicali Italiani. “Il nostro impegno non nasce oggi, solo un anno fa manifestavamo a sostegno della rivolta contro Raisi e per parecchi anni abbiamo tenuto viva la speranza di un Iran libero e democratico, epurato dal regime degli Ayatollah”. Concludono “notiamo come ci sia molta indifferenza da parte della politica nel prendere posizione a favore delle donne iraniane che stanno protestando da 15 giorni e si contano oramai centinaia di morti in Iran. Di contro e fortunatamente la società civile italiana si è da subito mossa senza remore, manifestando piena vicinanza e solidarietà. Le cause della disaffezione alla politica del Palazzo vengono anche da qui. Invitiamo le istituzioni, i partiti politici e la cittadinanza torinese ad unirsi alla causa”.

 

Associazione Adelaide Aglietta 

Minori, Canalis (Pd): “Basta propaganda”

IN PIEMONTE IL 74% DEGLI AFFIDI A PARENTI O COL CONSENSO DEI GENITORI.

Sono soltanto 657 su un totale di 2.484 gli affidi giudiziali etero familiari.

 “Basta propaganda”, invoca la consigliera regionale e vice segretaria del Pd Piemonte Monica Canalis. “Da più di tre anni gli Assessori regionali Caucino e Marrone spargono menzogne e strumentalizzano le sofferenze dei bambini e delle loro famiglie. Adesso intervenga il Presidente Cirio per fermare il continuo attacco ai servizi sociali, alle famiglie affidatarie e alle autorità giudiziarie. Si ripristini il rispetto nei confronti del lavoro degli operatori, della generosità del volontariato e della professionalità della magistratura. In Piemonte la qualità dei servizi sociali, sanitari, educativi e giudiziari è di prim’ordine e quello che servirebbe non è un clima di discredito, ma un deciso incremento dei fondi per le assunzioni, per la psicologia delle ASL e la neuro psichiatria infantile e per i progetti di accompagnamento alle famiglie, oltre ad una maggiore omogeneità territoriale ed integrazione tra comparto sociale, educativo e sanitario. Se non si interviene in questa direzione gli allontanamenti rischiano di essere non eccessivi, ma piuttosto tardivi.

I dati aggiornati al 31.12.2021 smentiscono la tesi della destra secondo cui in Piemonte ci sarebbe un numero eccessivo di allontanamenti dalla famiglia d’origine, per di più fatti con troppa facilità e per ragioni esclusivamente economiche.

Gli allontanamenti in Piemonte riguardano fortunatamente una porzione molto piccola della popolazione minorile della regione, circa lo 0,23% (2020) e 0,24% (2021). Tra i minori in difficoltà il 98% viene seguito in famiglia o nella cerchia parentale. A differenza del trend nazionale che vede la ripresa degli inserimenti in struttura (che superano gli affidi familiari), in Piemonte continua a prevalere l’accoglienza in famiglia affidataria (56%).

Sui 623.114 minori residenti in Piemonte a fine dicembre, erano circa 53.000 quelli seguiti in famiglia e 2.484 quelli seguiti fuori dalla famiglia d’origine (Fonte Direzione Coesione Sociale della Regione).

  • Tra questi ultimi, 1.399 erano in famiglia affidataria (808 in affido etero familiare e 591 in affido intra familiare, cioè presso parenti) e 1.085 in comunità residenziale (1.027 in Piemonte e 58 fuori Regione)
  • 514 erano i Minori stranieri non accompagnati (quindi non allontanati con provvedimento giudiziario)
  • 512 i minori in comunità mamma-bambino
  • 287 gli affidi consensuali cioè avvenuti col consenso dei genitori
  • 1.112 gli affidi giudiziali

Il 74% degli affidi avviene all’interno della famiglia o con il consenso dei genitori. Caucino e Marrone vorrebbero impedire anche questi affidi?!?

Ricordiamo che il Ddl Allontanamento zero non mette nel bilancio regionale un euro in più per la tutela dei minori, è pieno di prescrizioni non attuabili, con l’imposizione di un PEF (Piano educativo Familiare) molto rigido e non soggettivo, che porterebbe in alcuni casi ad un ritardo negli interventi, con effetti molto gravi sul benessere dei minori, ed è fondato su convinzioni che ci portano indietro di almeno cinquant’anni nel dibattito culturale sulla tutela dei minori (prevalenza dei legami di sangue, prevalenza del diritto dell’adulto su quello del minore, attacco all’istituto dell’affido). Per non parlare del sostegno al provvedimento dato da realtà come Scientology, a fronte della ferma contrarietà di ordini professionali, sindacati, consorzi socio assistenziali, docenti universitari, associazioni, 45 comuni e città metropolitana di Torino.

Dietro i numeri ci sono i volti di bambini che soffrono. Il disagio minorile esiste, non va ignorato nè liquidato con l’offerta di un contributo economico. Occorrono più servizi a servizio delle famiglie e occorre il ritiro del Ddl Allontanamento zero.

Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale

La soddisfazione di Forza Italia per i risultati elettorali

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per gli importanti risultati che abbiamo ottenuto alle elezioni politiche in provincia di Torino. Grazie al lavoro delle decine di militanti e dirigenti di Forza Italia siamo riusciti a portare il viceministro uscente al Mise, Gilberto Pichetto, a riconquistare un seggio a Montecitorio; una presenza importante che garantirà continuità all’azione già avviata da Gilberto nel Governo Draghi ma con la spinta propulsiva di un esecutivo di centrodestra. Abbiamo poi ottenuto una grandissima vittoria nel Collegio uninominale di Moncalieri dove potremo contare sul nostro Roberto Pella, già vicepresidente vicario nazionale dell’Anci. Una vittoria che tanti davano in salita, ma quando presenti persone capaci e competenti, e lavori come una squadra coesa, i risultati arrivano. Da oggi possiamo contare quindi su due deputati che saranno un punto di riferimento per la nostra provincia, per tutti i sindaci e amministratori della zona”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris Paolo Ruzzola.

Nuovi parlamentari: chi pensa alla tutela degli animali?

ANCHE GLI ANIMALI VOTANO: IL BILANCIO DELL’INIZIATIVA DELLE TREDICI ASSOCIAZIONI PER LE ELEZIONI

 

9 deputati e senatori eletti hanno aderito al programma, mentre altri 8 sensibili al tema si faranno portavoci della tutela degli animali nel nuovo Parlamento

 

Roma, 29 settembre 2022 – I punti programmatici delle tredici associazioni promotrici del manifesto “Anche gli Animali Votano” (www.ancheglianimalivotano.it) – sottoscritti interamente da cinque forze politiche fra le quali M5S e Alleanza Verdi-Sinistra e ripresi in parte e per singoli obiettivi dagli altri partiti – saranno portati nel Parlamento che si insedierà il prossimo 13 ottobre da un gruppo di nove deputati e senatori che lo hanno sottoscritto personalmente (Bellucci-FdI, Bonelli-Verdi, Brambilla-Fi, Evi-Verdi, Lacarra-Pd, Rando-Pd, Zan-Pd, Zanella-Verdi, Zaratti-Verdi), al quale si aggiungeranno almeno altri otto parlamentari sensibili ai temi animalisti (Biancofiore-Noi Moderati, Costa-M5S, Dalla Chiesa-Fi, Di Lauro-M5S, Frassinetti-FdI, Maiorino-M5S, Rizzetto-FdI, Unterberger-Svp).

A loro vanno i complimenti e le speranze di Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals, con l’auspicio che si creino su ogni tema ampie maggioranze trasversali – come quelle che si registrano nel Paese fra i cittadini sulla tutela degli animali – a partire dai temi che hanno visto in campagna elettorale la convergenza degli impegni programmatici della maggior parte dei partiti: l’inasprimento e la maggiore efficacia delle sanzioni contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali, la prevenzione del randagismo e il sostegno alle adozioni responsabili di cani e gatti, la riduzione dell’IVA su cibo e prestazioni veterinarie oggi soggetti a tassazione come beni di lusso, l’istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali, la realizzazione di campagne di formazione e informazione sul rispetto degli animali e l’educazione ambientale. Le associazioni animaliste chiedono quindi che quindi questi temi si concretizzino al più presto in nuove ed efficaci Leggi.

Sono invece fortemente preoccupate per gli animali selvatici, “stretti” nel programma di Governo del centrodestra fra “la necessità della salvaguardia della biodiversità anche attraverso l’istituzione di riserve naturali” e la promessa di “interventi di contrasto alla proliferazione della fauna” come possibilità di estendere ancora di più la caccia – tanto più perché in contrasto con il nuovo articolo 9 della Costituzione che ha inserito tra i principi fondamentali della Repubblica la tutela della biodiversità, dell’ambiente e degli animali – nonché per l’impegno di questi partiti a incentivare i sistemi intensivi d’allevamento degli animali.

Già nelle prossime settimane e mesi, Governo e Parlamento dovranno comunque affrontare delle scadenze molto importanti su tutela degli animali e salute pubblica, sulle quali le associazioni richiamano l’attenzione della politica. Dalla scadenza per l’emanazione del Decreto Legislativo attuativo del Ministero della Cultura per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti ai Decreti ministeriali attuativi sulla Legge per la tutela degli animali esotici, dal divieto di triturazione dei pulcini maschi negli allevamenti avicoli al sostegno in sede europea alla prossima proposta della Commissione di Bruxelles per l’eliminazione progressiva delle gabbie negli allevamenti zootecnici, così come la sorte dei quasi 6000 visoni riproduttori chiusi negli aboliti allevamenti per pellicce.

Le associazioni firmatarie dell’appello #ancheglianimalivotano monitoreranno l’attività politica per rappresentare richieste legislative alle Istituzioni, verificare il rispetto degli impegni presi, contrastare eventuali minacce alla fauna selvatica e al benessere degli animali e continueranno con sempre più forza nelle attività che coinvolgono tutta la cittadinanza, per gli animali.

*Le associazioni firmatarie del manifesto #ancheglianimalivotano sono: Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals