“OGGI L’ASSOCIAZIONE MARCO PANNELLA E GLI ISCRITTI TORINESI AL PARTITO RADICALE INSIEME ALLA COMUNITA’ DEI RUSSI LIBERI TERRANNO ALLE ORE 15 UNA MANIFESTAZIONE INSIEME AD ALTRE ORGANIZZAZIONI PER DENUNCIARE I CRIMINI DEL REGIME RUSSO”
Torino, 17 febbraio 2024 – Riceviamo e pubblichiamo
L’Associazione Marco Pannella e gli iscritti torinesi al Partito Radicale parteciperanno oggi alle ore 15 alla manifestazione Sit-in che si terrà in Piazza Carignano alle ore 15 contro le violenze del regime russo di Putin. La morte di Alekseij Navalny è solo l’ultima di una serie di oppositori eliminati con violenza. La dittatura e la guerra di aggressione di Putin sono una involuzione gravissima sul piano dei Diritti e della Democrazia.
I Radicali ricorderanno tra i tanti anche l’assassinio di Andrea Tamburi attivista del Partito Radicale nonviolento che nel 1994 fu trovato morto in una strada di Mosca e Antonio Russo inviato di Radio Radicale che fu assassinato nel 2000 in Georgia perché denunciava i crimini dei russi contro il popolo ceceno.
Oggi lo ricorderemo insieme alla Comunità dei Russi Liberi in Piazza Carignano.
Siano introdotti anche in Piemonte programmi museali dedicati ai pazienti e ai loro familiari: altre Regioni, Toscana in testa, stanno dimostrando la fattibilità e l’efficacia di simili iniziative. L’Ordine del Giorno a mia firma che ne propone l’adozione anche nella nostra Regione è stato inserito tra i temi da trattare in Consiglio Regionale.
La morte di Ugo Intini mi ha rattristato. Lo conobbi in Liguria molti anni fa dopo la caduta del Psi e dovetti discutere con lui che voleva ottenere la firma di Mario Soldati presso cui trascorrevo un fine settimana. La petulante insistenza con Soldati mi indusse a intervenire e ad alzare la voce, invitandolo ad uscire dalla villa di Tellaro perché Soldati molto deluso di Craxi non voleva più sentire parlare di manifesti politici né per Craxi , né per i post comunisti, né per Mani pulite che detestava: voleva stare tranquillo a casa sua, era rimasto vedovo da poco. Ma la morte di Intini ha rimesso in campo anche il figlio di Craxi come testimone storico, si fa per dire.
