«L’approvazione della legge istitutiva del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea è un risultato importante per Ivrea e l’eporediese che vede così concretizzarsi un progetto atteso da tempo. Nonostante la sciatteria delle destre (le cui divisioni si sono rivelate con tutta la loro forza!), grazie al contributo responsabile del Pd e delle opposizioni è stato varato un testo in grado di garantire un equilibrio tra l’esigenza della tutela naturalistica e quella altrettanto importante della fruibilità, aperta e sostenibile, di un’area di straordinaria bellezza e con grandi potenzialità dal punto di vista turistico. Una legge che ha avuto una gestazione lunga e complicata ma, grazie alla nostra perseveranza, alla fine siamo riusciti ad imporre la cosa giusta. Un risultato che premia chi ci ha sempre creduto, a cominciare dal sindaco di Ivrea Matteo Chiantore e dal sindaco di Cascinette Davide Guarino con tutti gli amministratori locali, oltre alle tante associazioni ed ai cittadini».
Alberto AVETTA
Consigliere regionale Pd
Vice Presidente Commissione Pianificazione Territoriale
Che Laura Pompeo sia candidata al Consiglio Regionale del Piemonte, dopo quasi dieci anni da assessore alla cultura e alle pari opportunità al Comune di Moncalieri, appare persino un’ovvietà. Nessuna donna o uomo è confrontabile a lei per cultura, impegno, intelligenza nel Pd in tutta l’area sud di Torino. Il suo è un lavoro quotidiano a cui ha sacrificato anche la carriera accademica di archeologa a fianco del suo maestro Giorgio Gullini. Eppure quello che sta accadendo è pura follia: nella stessa lista regionale c’è chi vorrebbe candidare altre due donne moncalieresi. Di follie e non solo follie se ne leggono tante: come il civico del Barolo Damilano che fugge da una candidatura europea appena si parla di Albertini in FI e vorrebbe imporre un suo dipendente candidato in Regione, malgrado il possibile conflitto di interessi con le acque minerali di cui è il re, sia lampante perché materia su cui legifera la Regione. Non c’è da stupirsi di nulla. La politica è diventata una maionese impazzita. Ma che il maschilismo moncalierese introduca il cannibalismo tra donne non era ancora accaduto. Non credo che questo sia femminismo: un eccesso di candidate donne porta solo confusione personalistica di bassissimo livello. La candidata legittima e titolata è una sola. Il Sindaco di Moncalieri dovrebbe capirlo o la candidata presidente o la segretaria del Pd dovrebbero farlo ragionare. Usare le donne per scopi strumentali è quanto di più lontano dalla parità. Le altre due candidate moncalieresi dovrebbero esse stesse fare una riflessione e capire che non possono accettare di farsi usare per scopi che hanno poco a che vedere con la politica.