“Il dato non cambia e questo non può che essere un campanello d’allarme. Se ancora oggi, ed è così da troppo tempo, un passeggero su tre non paga il biglietto, significa che è stato fatto troppo poco in tal senso e che urge un repentino cambio di rotta. La sostenibilità finanziaria di Gtt e, più in generale, del Tpl passa inevitabilmente da un’operazione ‘portoghesi zero’, non più procrastinabile o rinviabile”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.
“Qualsiasi strada – continua Ravello – è auspicabile: dal potenziamento del servizio di controllo, prediligendone l’internalizzazione, all’estensione dei tornelli sui mezzi, non è un problema di forma ma di sostanza: il servizio non può reggere se tutti i fruitori non contribuiscono ai costi dello stesso. E’ un dogma finanziario, oltre che culturale”.