Bruxelles – 03-04-2024- Si delinea con chiarezza un intricato scenario di potere e favoritismi dietro l’acquisto dei vaccini Pfizer nell’Unione Europea. L’inchiesta in corso della Procura europea (European Public Prosecutor’s Office o EPPO) sul Pfizergate solleva dubbi cruciali riguardo alla trasparenza e all’integrità delle istituzioni europee. Le pesanti accuse di interferenze nelle funzioni pubbliche, distruzione di prove, corruzione e conflitto di interessi rivolte alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, richiedono una risposta immediata e inequivocabile – dichiara l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza, che nel marzo del 2022 era intervenuto in merito al Parlamento europeo -.
Mentre la Commissione rimane in silenzio, come era rimasta durante il mio intervento in aula, chiediamo un’indagine approfondita e trasparente, affinché coloro che hanno commesso eventuali illeciti siano chiamati a rispondere delle proprie azioni senza alcuna remissione – conclude Panza.
“Non bastava l’annullamento dei sopralluoghi ad Askatasuna. Il Comune di Torino ha annullato anche la commissione di Controllo di Gestione convocata per questa mattina che avrebbe dovuto affrontare il tema dell’emendamento anti-Askatasuna del Dl regionale sui Beni Comuni, da poco entrato in vigore a tutti gli effetti” ad annunciarlo è l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone, dopo la comunicazione da parte del Comune di Torino secondo cui “la presidente del Consiglio Comunale non ha autorizzato” la commissione che di fatto avrebbe dovuto chiedere conto al sindaco Lo Russo e agli uffici tecnici dell’applicazione della norma. “È palese che il Comune stia fuggendo dal problema per il grosso imbarazzo in cui si trova – prosegue Marrone -. Il fatto però che si impedisca lo svolgimento di una commissione di controllo di gestione è particolarmente grave, dal momento che si tratta di un organo presieduto dalla minoranza proprio con il compito di verificare la corretta applicazione delle norme da parte del Comune.




Che la scuola italiana sia da gran tempo in crisi è cosa ovvia. Sono troppi anni che non si fa nulla per rendere la scuola italiana almeno non troppo distante dallo standard europeo. Con i docenti indottrinati che ha, più interessati alla Palestina che all’uso del congiuntivo, non risulta semplice, ma anche chi governa oggi la scuola non si rivela capace di provvedimenti di svolta che diano segnali di speranza. Nella seconda repubblica ci saranno anche state delle buone intenzioni volte finalmente cambiare la scuola italiana , ma nulla è stato fatto per far rinascere in Italia una nuova scuola dopo le macerie del ‘68. Ci sono stati interventi intesi a privatizzare la scuola pubblica, volta ad avvantaggiare la scuola cosiddetta paritaria che continua però a vivacchiare.