POLITICA- Pagina 138

Forza Italia: abbiamo spinto Lo Russo a partecipare a un blitz della polizia

SICUREZZA, ROSSO, FONTANA E PETRARULO (FI): SE CON UNA RICHIESTA DI CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE APERTO LO RUSSO PARTECIPA AI BLITZ DELLA POLIZIA SIAMO PRONTI ANCHE A CHIEDERE UN CONSIGLIO APERTO

“Se solo attraverso la richiesta di un Consiglio Circoscrizionale aperto abbiamo spinto il Sindaco Lo Russo a partecipare ad un blitz della polizia, in pieno stile sovranità come ci hanno sempre raccontato dal PD, allora siamo pronti a rilanciare e domandare anche un Consiglio Comunale Aperto sul tema”. La chiosa arriva dai coordinatori provinciale e cittadino di Forza Italia il senatore Roberto Rosso e Marco Fontana e dal responsabile cittadino del Dipartimento Sicurezza Raffaele Petrarulo.

“Sinceramente non è nello stile di Forza Italia partecipare ai blitz delle forze dell’ordine. Abbiamo un altro senso delle istituzioni. Annotiamo che prima la nostra conferenza stampa e poi l’esito nefasto del sondaggio di gradimento del sindaco lo hanno portato a tentare di uscire goffamente dall’angolo. Non è con la spettacolarizzazione di un intervento degli agenti che si risolvono anni di inerzia sul tema della sicurezza. Serve un cambio di passo totale, per esempio bisognerebbe spostarsi dalla comfort zone dove ha deciso di compiere la sua passerella Lo Russo e spostarsi in via Montanaro, Largo Giulio, Via Santhià, Largo Palermo, piazza Bottesini, Corso Vercelli solo per citare alcuni esempi. Ancora uno sforzo signor sindaco che magari riusciamo a rimettere in sicurezza una porzione di Torino!”. Concludono gli esponenti azzurri.

 Preioni (Lega): “valutazioni ambientali  con una norma semplificata e pragmatica”

Il Consiglio regionale del Piemonte ha votato a favore delle nuove disposizioni riguardanti le valutazioni ambientali strategiche, l’impatto ambientale e le autorizzazioni ambientali integrate.
“Le norme proposte sono volte a semplificare e uniformare il quadro normativo – ha commentato Alberto Preioni presidente dal Gruppo consiliare regionale della Lega Salvini Piemonte – riguardante le autorizzazioni di valutazione di impatto ambientale e  strategica.
Le ricadute di questa legge si faranno sentire sia sulle imprese sia sui cittadini. Per quanto riguarda le aziende con questo nuovo regime garantiremo costi minori rispetto ad altre regioni italiane, che hanno oneri di istruttoria più elevati. Pertanto, investire in Piemonte risulterà meno oneroso rispetto ad altre regioni.
I cittadini godranno di una semplificazione delle procedure burocratiche legate alle valutazioni ambientali. Un impianto moderno e pragmatico, che mira a favorire lo sviluppo sostenibile della Regione, garantendo un equilibrio tra gli interessi economici e quelli ambientali attraverso semplificazione, chiarezza normativa, trasparenza con lo scopo di far diventare il Piemonte più attrattivo e competitivo”.

Gallo (Pd): “La maggioranza assente in Consiglio regionale”

“ MANCA IL RISPETTO PER L’ISTITUZIONE”

11 luglio 2023 – “La seduta di Consiglio regionale, fortemente voluta dal centrodestra per procedere alle nomine e approvare provvedimenti urgenti non è riuscita a decollare fino quasi alle ore 12 a causa dell’impossibilità da parte della maggioranza di garantire il numero legale. Un fatto assurdo che si è ripetuto durante l’intera legislatura e che denota mancanza di interesse per i lavori dell’Aula e per l’Istituzione. A questo si aggiungono anche le continue assenze degli Assessori. Oggi i Consiglieri regionali si sono trovati senza interlocutori della Giunta con i quali confrontarsi. E purtroppo non è stata la prima volta” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

Radicali, coltivazione di cannabis in casa

CUNEO, I RADICALI BLENGINO E FIORITO: “LA DERIVA PROBIZIONISTA E ANTISCIENTIFICA DI QUESTA DESTRA DI GOVERNO VA OSTEGGIATA”

Con due video pubblicati su YouTube il ventitreenne Filippo Blengino, Segretario di Radicali Cuneo “G. Donadei” e vice-Presidente del Comitato nazionale di Radicali Italiani, e il trentatreenne Raffaele Fiorito, Presidente di Radicali Cuneo, hanno annunciato di aver iniziato una “disobbedienza civile” in casa. Nel video i due radicali hanno seminato una piantina di cannabis con THC (il principio attivo) e annunciato di voler portare avanti la coltivazione. È la seconda volta per i radicali cuneesi: già nel 2021 Blengino aveva coltivato pubblicamente cannabis in casa ed era stato denunciato dalla Polizia di Stato, dopo essere comparso in video per annunciare un corso di autocoltivazione, per istigazione al consumo di sostanze stupefacenti. Il procedimento venne archiviato dal GIP per non aver commesso reato, ma Blengino era stato ammonito dalla Prefettura di Cuneo.

“Coltiveremo in casa le nostre piante documentando periodicamente la loro crescita – hanno dichiarato in una nota i due esponenti-. Davanti ad un sistema proibizionista che intasa i tribunali, riempie le carceri, rovina vite e toglie libertà a fronte di una sostanza che è meno pericolosa di altre droghe legali, come alcol e tabacco, non possiamo che violare la legge per denunciare l’insensatezza di un sistema proibizionista fallimentare. Lo facciamo, assumendocene tutte le responsabilità, perché in Italia ci sono circa sei milioni di consumatori di cannabis che vogliono smettere di regalare miliardi di euro alle mafie ogni anno. Vogliamo una norma che regoli l’autocoltivazione domestica, ma anche la produzione. La legalizzazione porterebbe nuovi posti di lavoro, garantirebbe prodotti sicuri e controllati, darebbe alle Forze dell’ordine più risorse per la lotta al crimine vero. Gli esempi dei Paesi che hanno legalizzato sono lampanti. Eppure, questa destra di Governo che fa della demagogia e dell’atteggiamento antiscientifico il proprio mantra, proprio non vuole capirlo. Per questo abbiamo dato il via a questa disobbedienza civile, a cui si aggiungeranno altre iniziative a partire dalle prossime settimane. Siamo convinti che sia fondamentale accendere il dibattito e smontare tutte le frottole propagandistiche che siamo costretti a sentire ogni giorno – concludono.-”

Sole 24 Ore, Fi: “Crollo Lo Russo causato da politiche Pd”

“Il crollo di 5,7 punti percentuali nell’indice di gradimento dei Sindaci italiani incassato quest’oggi da Stefano Lo Russo è la dimostrazione che non era una nostra percezione il fallimento delle sue politiche nel capoluogo torinese ma che anche i torinesi stanno comprendendo che l’Amministrazione torinese è completamente allo sbando. Più attenta a ‘fare politica’ su temi nazionali ed etici che non ad affrontare i veri nodi irrisolti della Città. Il sindaco continua a non occuparsi infatti dei problemi reali che affliggono le famiglie torinesi: l’aumento del numero di reati denunciati polarizzato in alcuni quartieri in particolare, il senso di abbandono delle periferie dove è più alta la percezione di insicurezza, le nuove povertà, la fuga verso la prima/seconda cintura dei residenti e delle aziende, il proliferare di norme che penalizzano commercianti e automobilisti, la mancanza di attenzione verso le famiglie e i loro figli, il crescere dei tempi di percorrenza da una parte all’altra dell’agglomerato urbano, l’aumento del regime sanzionatorio e delle norme contro il commercio in particolare di prossimità, l’aumento della tassazione e delle multe e infine una gestione del verde pubblico sempre più approssimativo quando invece ancora pochi anni fa era fiore all’occhiello della città. Si tratta di un disastro le cui fondamenta erano già state messe in piedi già nell’ultimo Chiamparino e poi con Fassino, peggiorate con Appendino, ma che Lo Russo ha amplificato con la sua inazione o con la scelta di manager per le participate e assessori che continuiamo a ritenere non all’altezza perchè dettati da questioni di equilibri interni al Partito Democratico. Torino merita di meglio” è questo il commento del Senatore Roberto Rosso e di Marco Fontana rispettivamente coordinatore provinciale e comunale di Forza Italia a Torino dei dati pubblicati dal Sole24Ore.

Nella classifica di sindaci e governatori Lo Russo scende e Cirio sale

/

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo è sceso al 47º posto tra i sindaci italiani nella classifica Governance Poll2023, realizzata dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore. In Piemonte la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero è invece  all’ottavo posto, nella top ten.

 

Per quanto riguarda i governatori, Alberto Cirio, presidente del Piemonte aumenta di gradimento e sale al sesto posto.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è  il sindaco più amato d’Italia con un consenso del 65%, superando Marco Fioravanti di Ascoli Piceno (64,5%) e Antonio De Caro di Bari (64%).Primo tra i governatori  Stefano Bonaccini dell’Emilia Romagna forte del 69%, piazzatosi al primo posto davanti a Luca Zaia del Veneto.

Giachino (Fdi): “Torino ora rivendichi Expo 2033”

Sarà  l’anno dell’arrivo della TAV. Varrà 10 volte le Olimpiadi del 2006 
Torino valorizzi di più la presenza della Autorità dei Trasporti che insieme ad un gruppo di parlamentari portammo a Torino nel 2013, con i suoi duecento posti di lavoro . Dopo la decisione del Governo sulla Autorità Antiriciclaggio , Cirio e Lo Russo candidino Torino a ospitare EXPO 2033 , l’anno dell’arrivo della TAV.
EXPO 2033 per 6 mesi vedrà Torino al centro dell’interesse mondiale e avrà una ricaduta dieci volte superiore alle Olimpiadi invernali 2006 .
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti FDI

Se l’Italia piange Torino non ride

Giorgetti è stato sconfitto. Sul Mef se ne riparla a settembre. Perso un anno e la situazione è disperata e disperante. Mandare a casa Mario Draghi è stata la stupidità del secolo, ma come diceva la mia mamma: piangere sul latte versato è inutile. E poi la “borgatara” di Garbatella è incriticabile. Quando le parte l’embolo ritorna ad essere “briosa” come un tempo. Gli italiani ci hanno votato, voi opposizione muti. I bene informati sostengono che sia  prigioniera dei suoi vecchi e sodali amici. Possibile. Sul fronte Ucraino Putin è decisamente in difficoltà. Non riesce a fermare il Pazzo della Wagner che ottiene l’immunità dopo il tentato golpe. Ed intanto continuano a morire come mosche soprattutto i civili che nulla possono. Sull ‘ immigrazione nulla di nuovo se non l’aumento degli sbarchi. Unica a star peggio  dell’Italia è la nostra Città. Ora,  addirittura la Juventus cambierà padrone. Magari …forse finita la guerra…oligarchi russi o più probabilmente qualche multinazionale cinese. Le altre “cose” di Torino languono con i ministri piemontesi fanno finta di non conoscere Torino ed il Piemonte.
Vero, aumentano produzione ed esportazioni, ma lo si deve al libero mercato ed alla bontà dei nostri prodotti. In altre parole la politica e i politici dove non toccano il boccino fanno l’unica cosa giusta.
Mala tempora currunt? Direi proprio di sì e diffidate di chi dice che tutto è sotto controllo. Sicuramente mente sapendo di mentire.

PATRIZIO TOSETTO

Assunzioni in sanità, Pd: “Speriamo sia la volta buona”

Che al Piemonte serva un piano straordinario di assunzioni lo diciamo da inizio legislatura. E lo chiediamo con ancora più forza dopo la pandemia da Covid. Il problema, però, è per la Giunta Cirio siamo rimasti sempre agli annunci.

A giugno 2022 Cirio prometteva 1137 nuove assunzioni, stabilizzando oss e infermieri.

Un vero peccato che il 2022 si sia chiuso poi (dati forniti dalle aziende sanitarie) con un saldo negativo del personale sanitario regionale pari a 1003 unità. Dati confermati dai sindacati, che han parlato pochi mesi fa, in una conferenza stampa unitaria, di un risparmio di 50 milioni di euro sulla pelle dei piemontesi.

Con l’estate torna il tempo delle promesse, e dopo la manifestazione di fine maggio occorre rilanciare ancora di più. Quest’anno dunque la promessa di Cirio vale 2000 assunzioni.

Ci auguriamo col cuore che diventino realtà, ma è il caso di sottolineare che non coprirebbero neanche le diminuzioni di personale di 2021 e 2022 ( -1154 e -1003 unità di personale). La Giunta Cirio ha garantito il turnover solo nel 2019 ed è questo il problema vero del nostro sistema sanitario e che fa sì che il Piemonte sia secondo solo alla Sardegna per rinunce alle cure da parte dei cittadini. Perché tornare ad assumere solo a ridosso delle elezioni?

In ogni caso a fine 2023, come sempre, saremo pronti a verificare i numeri. Ma già in autunno chiederemo una verifica puntuale in Commissione sanità.

Nell’accordo si parla anche di reinternalizzazioni, obiettivo che condividiamo. Solo poche settimane fa Icardi respingeva la possibilità di reinternalizzare un servizio, nevralgico, come il Cup Regionale, i cui dipendenti sono costretti a contratti part time e a precariato costante. E se partissimo da questo servizio, visto che a breve è prevista la nuova gara?

E intanto ci chiediamo: quante ne prometterà Cirio l’anno prossimo?

 

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale

Domenico Rossi

Segretario PD Piemonte e consigliere regionale PD

Popolari, ora parte la “ricomposizione” politica e organizzativa

Con l’iniziativa di “Tempi nuovi-Popolari uniti” che si terrà a Roma venerdì 14 luglio parte,
finalmente, il processo di ricomposizione politica, culturale ed organizzativa dell’area popolare e
cattolico sociale nel nostro paese. Un processo che, purtroppo, da troppo tempo è fermo ai nastri
di partenza e che ha contribuito a ridurre la stessa cultura popolare a giocare un ruolo puramente
marginale nella politica italiana. E, di conseguenza, nei partiti e negli stessi schieramenti politici.
Certo, nel frattempo non sono mancate le novità politiche. E, per fermarsi solo agli ultimi mesi, si
tratta di novità anche profonde e destinate, comunque sia, ad incidere in profondità negli stessi
equilibri della politica italiana. Perchè se è vero, com’è vero, che ci troviamo di fronte ad una
ricomposizione del campo delle sinistre – quella radicale e massimalista della Schlein, quella
populista e “per caso” di Conte e di Grillo e quella ideologica ed estremista di Fratoianni e Bonelli
– è pur vero che anche nel campo della destra registriamo una forte novità rispetto al passato. E
cioè, rispetto alla geografia politica del centro destra prima del voto del 25 settembre scorso.
Anche se, su questo versante, non possiamo sottovalutare o ridimensionare la cultura di governo
e la tendenza a spostarsi sempre più al Centro manifestato in questi ultimi tempi dalla Premier
Giorgia Meloni.
Al riguardo, è di tutta evidenza che, di fronte alla difficoltà di riorganizzare un’area centrale e
centrista nel nostro paese dopo il fallimento dell’ex terzo polo, la spinta che può arrivare da un
filone di pensiero e da una cultura che storicamente hanno giocato un ruolo importante e decisivo
nelle dinamiche politiche del nostro paese su questo versante, non può che essere un fatto
positivo e forse anche incoraggiante. E questo per la semplice ragione che la presenza dei
cattolici democratici e popolari nei partiti e nei rispettivi schieramenti è oggi del tutto pleonastica
per non dire ornamentale. Cioè politicamente e culturalmente sterile ed improduttiva. Ma una
cultura come quella del cattolicesimo popolare e sociale, per la storia concreta che ha avuto nella
nostra vicenda democratica, non può ridursi ad avere un ruolo puramente ancillare. Una sorta,
cioè, di presenza testimoniale e del tutto personale nel campo della destra e una banale riedizione
dei “cattolici indipendenti” nel campo della sinistra. Ruoli che, come ovvio, sono del tutto estranei
ed esterni alla grande, nobile e qualificata storia dei cattolici impegnati in politica.
E, pur senza assecondare alcuna regressione nostalgica, è indubbio che la ricomposizione
politica ed organizzativa dell’area Popolare, seppur nel rigoroso rispetto del pluralismo che
attraversa anche questo mondo, può rappresentare un sussulto di maggior responsabilità e di
protagonismo di questo filone di pensiero.
E la manifestazione di venerdì 14 luglio a Roma, promossa dall’Associazione “Tempi NuoviPopolari Uniti”

e coordinata da Beppe Fioroni, può rappresentare quindi un primo passo per ridare
slancio, vigore e vivacità ad un pensiero politico che, malgrado tutto, ha conservato una
straordinaria modernità ed attualità nella cittadella politica italiana. Una iniziativa aperta a tutti,
come ovvio, per la semplice ragione che inizia un processo costituente per favorire una libera e
disinteressata ricomposizione di quest’area culturale.

Giorgio Merlo