Forza Italia: Tajani, continuità con Berlusconi
“Auguro buon lavoro al neo segretario nazionale Antonio Tajani. La sua elezione da parte del Consiglio nazionale oltre ad essere il giusto riconoscimento per una persona che ha contribuito a costruire con il Presidente Berlusconi gli ideali e i valori di Forza Italia è anche un chiaro segno di continuitá del Berlusconismo. Ora completiamo tutti insieme il lavoro avviato da Silvio e realizzaziamo il suo sogno di un nuovo miracolo italiano”. Ad affermarlo in una nota il vicecoordinatore regionale del Piemonte, il senatore Roberto Rosso.
Giustizia, “Mani Pulite” è solo un ricordo
Non credo che possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una nuova ed inedita “questione
morale” nel nostro paese. E non si percepisce, almeno per il momento, quella furia giustizialista
che ha caratterizzato la stagione di “mani pulite”. Certo, persiste la tentazione in alcuni settori
politici di dare una “spallata giudiziaria” alla maggioranza politica sgradita di turno appoggiata da
alcuni organi di informazione contigui alla sinistra. Come, del resto, non è facilmente smontabile la
tesi dei soliti noti di percorrere la “via giudiziaria” per conquistare il parere. Era una prassi
perseguita ieri e, purtroppo, continua ad essere praticata anche oggi. È una sub cultura che
accomuna tutti coloro che hanno la singolare concezione di coltivare una “superiorità morale” nei
confronti degli avversari/nemici politici da un lato e un approccio populista nei confronti delle
istituzioni democratiche e della politica in generale dall’altro. E il dibattito di questi ultimi giorni lo
conferma in modo persin plateale, al di là dei singoli casi che sono sotto le lenti di ingrandimento
della magistratura.
Ma dobbiamo dire con altrettanta chiarezza che non siamo di fronte ad uno scenario che prelude
ad una furia giustizialista che potrebbe portare ad un rivolgimento del quadro politico generale.
Proprio in questi giorni abbiamo riletto, dopo la scomparsa dell’ultimo grande leader della Dc,
Arnaldo Forlani, i passi salienti di quella drammatica stagione. E, su tutti, la liquidazione di una
intera e storica classe dirigente accompagnata da una liquidazione di tutti i partiti di governo. Una
pagina che, al di là del mistero che ancora la avvolge, difficilmente si può ripetere a cuor leggero.
Ma è indubbio, almeno così pare, che quella stagione dei primi anni ‘90 è destinata ad essere
collocata in quella precisa fase storica della politica italiana e che non può essere replicata
banalmente. Una osservazione che mi porta a dire che “mani pulite” va storicizzata e che non può
ripetersi, seppur sotto altre sembianze.
Ora, però, credo che, al di là dell’azione della magistratura e dei suoi rapporti con la politica e i
vari governi, quello che va sottolineato e fortemente richiamato è che va spezzata quella spirale
che porta alcuni settori della politica italiana a perseguire con tenacia la scorciatoia della “via
giudiziaria al potere”. Perchè anche se non viene predicata apertamente, è noto a tutti che chi
continuamente trasmette alla pubblica opinione la propria “superiorità morale” nei confronti dei
propri avversari – che, di conseguenza, sono dei nemici da abbattere e da annientare – non fa altro
che strumentalizzare la stessa azione della magistratura a fini politici. Una tesi, questa, che
storicamente appartiene al campo della sinistra e alle sue 100 sfumature di rosso e, per una certa
fase, anche ad alcuni settori della destra italiana. Al riguardo, forse è bene sottolineare con forza
che l’unico modo per evitare che si ripropongano corto circuiti tra il ruolo della magistratura e il
compito della politica e dei partiti, è quello di piantarla di finalizzare il tutto alla conquista del
potere. Perchè è di tutta evidenza che così facendo, oltre ad alterare la normale e fisiologica
dialettica politica, si corre anche il rischio di perpetuare una profonda distorsione nello stesso
rapporto tra la magistratura e la politica nella sua complessità.
Ecco perchè, come sempre, molto se non tutto dipende anche dal concreto comportamento delle
forze politiche. Soprattutto di quei partiti e di quelle culture che pensano che il potere si possa
conquistare a prescindere dalla politica e dai programmi ma solo attraverso le disgrazie altrui,
opportunamente e volgarmente strumentalizzate.
Giorgio Merlo
”per gli animali d’affezione delle fasce sociali più deboli”
«Sono orgoglioso che il Piemonte sia la prima Regione in Italia a offrire questa prestazione sanitaria a favore degli animali da compagnia – evidenzia Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte -. L’iniziativa, voluta dall’assessore regionale leghista al Benessere animale Chiara Caucino, si pone come un fiore all’occhiello per il Piemonte e, allo stesso tempo, una pietra miliare nel sostegno alle persone svantaggiate, per le quali un’animale di affezione rappresenta molto più di un amico, ma un vero e proprio compagno di vita che dona amore e affetto con comprovati effetti anche terapeutici sull’umore e contro il senso di solitudine».
Inaugurato a Settimo Torinese, in via Regio Parco 64, l’ambulatorio sociale veterinario, che offre un servizio gratuito per curare gli animali d’affezione che vivono con le persone in carico ai servizi sociali.
«Gli ambulatori veterinari sociali in Piemonte si trovano in quattro aree interaziendali, alle quali si aggiungono le Asl TO3 e TO4, e garantiscono prestazioni sanitarie gratuite a favore degli animali di proprietà delle persone in carico ai servizi sociali. Ogni area ha una Asl capofila che gestisce il progetto. Gli ambulatori servono le circa 260.000 persone in carico ai servizi sociali, buona parte delle quali possiede un animale d’affezione, garantendo le prestazioni di base – dichiara Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -. Nei giorni scorsi è stato, inoltre, sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e il presidente della Lega Antivivisezione Gianluca Felicetti, in base al quale gli utenti degli ambulatori veterinari sociali dislocati in Piemonte potranno avvalersi, oltre a quelli già previsti, di ulteriori servizi, come la sterilizzazione chirurgica e l’inoculazione del microchip per i gatti, presso cliniche veterinarie convenzionate con le sedi locali della Lav. I volontari delle sedi locali agevoleranno il trasporto di cani e gatti delle famiglie non auto munite e verificheranno la necessità di ulteriori beni di prima necessità, come i cibi medicati per animali affetti da particolari patologie».
Gli obiettivi di questa misura sono molteplici: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia del proprio animale, evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà.
2 euro troppi per servizi attuali
“Bene che si sia evitato l’aumento delle tariffe degli abbonamenti, tutelando fasce deboli e utenti abituali, grazie alla nostra proposta sull’aumento dei parcheggi in zona blu, che va anche nella direzione di disincentivare utilizzo dell’auto”, afferma la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale. “Bene anche che il Sindaco e le assessore Nardelli e Foglietta abbiano ribadito nella discussione di questi giorni che va esclusa la privatizzazione di GTT”.
“Resto convinta che 2 Euro per il servizio attuale siano troppi – continua – È urgente migliorarlo, per incentivare l’uso del TPL che è necessario per la transizione ecologica: i passaggi dei mezzi devono diventare più rapidi, con corsie protette e precedenza semaforica, con un servizio di alta qualità in tutte le aree di Torino. E poi la metro resti aperta più a lungo, come avviene nelle grandi città”, conclude Ravinale.
Le risposte di Nordio non convincono.
Roma – “Il governo ha accolto il mio ordine del giorno alla delega fiscale che lo impegna a valutare interventi contro lo spopolamento delle aree interne e montane, sia pure compatibilmente con i saldi di finanza pubblica”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “E’ un tema di grande rilevanza, che ho già posto più volte e che non esiterò porre ancora, ma di cui il governo continua a disinteressarsi, non ritenendo evidentemente che sia una priorità. Occorre intervenire e occorre farlo subito, per fermare la desertificazione economica e sociale di aree sempre più estese del Paese. C’è bisogno urgente di misure, anche di natura fiscale, a sostegno delle famiglie che vivono nelle aree interne e montane, nonché di incentivi per chi voglia trasferirsi nei comuni periferici e ultraperiferici, dove ci sono meno opportunità di lavoro e dove c’è carenza di servizi, compresi quelli sociali, educativi, culturali, scolastici. Valuteremo i fatti, ma non si può continuare a nascondere la polvere sotto al tappeto. Queste – conclude Ruffino – sono le nuove periferie, il governo ne prenda atto e agisca di conseguenza”.
Cristina Zaccanti (PdF): “In Piemonte pronti a nuove sfide per la causa della Famiglia“
“In Piemonte siamo pronti a nuove sfide per la causa della Famiglia“ afferma Cristina Zaccanti, di Ivrea, Coordinatrice regionale del Popolo della Famiglia (PdF), commentando il serrato confronto in videoconferenza dei membri del Coordinamento regionale avvenutovenerdì 7 luglio 2023; e spiega: “dopo la mia introduzione, Carlo Bravi, delegato del PdF Piemonte per i rapporti con l’area del dissenso, ha rappresentato la situazione attuale e le prospettive per il prossimo anno a livello sia locale sia regionale. Dopodiché ognuno dei presenti ha potuto esprimersi al riguardo“.
“Ne è nato un confronto franco e immediato – ha proseguito Zaccanti – in particolare sull’opportunità che il Popolo della Famiglia si presenti alle competizioni elettorali da solo con il proprio simbolo, ovvero in coalizione con altri. In conclusione, tirando le fila, è emerso che una maggioranza dei membri del Coordinamento (in rappresentanza di tutti i tesserati del PdF Piemonte) è cautamente favorevolead alleanze con altri ed in particolare con le forze dell’area del dissenso, con speciale riferimento al progetto ‘Insieme liberi Piemonte 2024‘ in corso di definizione in questi mesi; ovvero a coalizioni con altre formazioni dell’area d’ispirazione cristiana e popolare“.
“Da parte di tutti è stato ribadito – ha puntualizzato Zaccanti – che condizione imprescindibile affinché il Popolo della Famiglia possaaderire a coalizioni con altri è il rispetto da parte di tutti dei valori (non negoziabili) della famiglia, della vita e della libertà educativa, che sono valori fondanti per lo stesso PdF. Tale ‘rispetto’ potrà essere declinato con sfumature diverse da eventuali partner di coalizione, con modalità per le quali lo stesso Bravi ha coniato il termine di ‘Programma a geometria variabile‘, che è stato apprezzato dai partecipanti e che potrà essere uno strumento utile nelle eventuali trattative“.
Ianno’: “Discarica abusiva in via Passo Buole”
Torino – “Rumenta, pattume, immondizia di ogni genere e forse, anche rifiuti speciali hanno trovato casa tra via Passo Buole e corso Caio Plinio, precisamente vicino al centro sociale El Paso e nei pressi della ex bocciofila.
Una grande discarica dove è stato abbandonato materiale di risulta di cantiere e sicuramente qualcuno che ha ristrutturato uno stabile, ha pensato che fosse sicuramente più comodo abbandonare il tutto, senza andare in discarica.
I cittadini lamentano di un via vai di furgoni, che indisturbati hanno tagliato la rete di recinzione e depositato ogni sorta di rifiuti.
Amministrazione qualcuno vi ha segnalato la situazione della discarica e pensate di chiudere la recinzione e prendere provvedimenti?
E’ mai possibile che ogni volta bisogna presentare un’interpellanza su problematiche che potrebbero essere risolte in breve tempo?”
Pino Ianno’
Libero Pensiero