POLITICA- Pagina 13

Ospedale Settimo, Pentenero – Valle (Pd): “Maggioranza a pezzi”

Un nuovo balletto intorno all’ospedale di Settimo nel corso della discussione sulla variazione di bilancio.

La settimana scorsa, dopo settimane di discussione in commissione senza nessuna avvisaglia, la Giunta ha presentato un emendamento che prevedeva 15 milioni di euro per acquisire e internalizzare le attività di SAAPA spa, la società misto pubblico-privato sociale che gestiva le attività della struttura, ora posta in liquidazione.

L’annuncio aveva portato la scorsa settimana a interrompere anticipatamente il Consiglio per una commissione bilancio con l’assessore Tronzano che spiegasse la ratio dell’emendamento, seguita poi, alcuni giorni dopo, da una Quarta commissione dove l’assessore Riboldi è tornato sul tema, rassicurando la commissione sull’intenzione di riportare nel sistema pubblico l’ospedale.

Ieri un nuovo colpo di scena. L’assessore Tronzano ritira l’emendamento e ne presenta uno nuovo che non prevede più l’internalizzazione delle attività e prevede un generico impegno a “garantire le attività” e “tutelare i lavoratori”.

A quel punto, di fronte alla richiesta del PD di sospendere il punto e di avere spiegazioni, la maggioranza dà il via a un balletto di telefonate e colloqui, al termine del quale, nel pomeriggio, l’obbiettivo di “acquisire e internalizzare” le attività torna nell’emendamento.

Al momento del voto la Lega si smarca dando la presenza e non votando a favore, chiedendo inoltre al presidente di procedere alla votazione per appello nominale, con lo scopo neanche troppo recondito di spaventare con profili di responsabilità i colleghi della propria maggioranza.

Non è la prima volta che tra la Lega e il resto della maggioranza emerge una profonda diversità di visione sulla relazione tra il sistema pubblico e il sistema privato (basti ricordare le recenti polemiche sui partenariati di Alessandria e Cuneo e sull’apertura di un pronto soccorso privato in Torino o i frequenti riferimenti al modello lombardo). Nel momento in cui ci avviamo alla riforma del piano sociosanitario piemontese la maggioranza di centrodestra dovrebbe chiarirsi le idee e presentarsi con una voce unica al confronto, senza contare sempre sul nostro senso di responsabilità. Noi siamo per il sistema pubblico, senza esitazioni: la giunta Cirio può dire lo stesso? Oggi no.

Gianna PENTENERO, Presidente del Gruppo Pd Consiglio regionale

Daniele VALLE, Vicepresidente Commissione Sanità del Consiglio regionale

Regione, approvata la variazione di Bilancio

Tronzano: “ Dobbiamo pensare che i prossimi anni saranno complicati perché l’Europa richiama al rigore e così lo Stato e la Regione si devono adeguare. I conti pubblici vanno gestiti con serietà e attenzione”

Palazzo Lascaris, sede dell'Assemblea legislativa piemontese
Palazzo Lascaris, sede dell’Assemblea legislativa piemontese

La variazione di Bilancio è stata approvata con 28 voti favorevoli e 18 contrari, nella seduta odierna del Consiglio regionale presieduta da Davide Nicco. L’assessore al Bilancio Andrea Tronzano spiega che: “La mia responsabilità è mantenere i conti in ordine e garantire alla giunta e ai consiglieri il loro legittimo spazio politico. Con questa variazione procediamo in tale direzione. Dobbiamo pensare che i prossimi anni saranno complicati perché l’Europa richiama al rigore e così lo Stato e la Regione si devono adeguare. I conti pubblici vanno gestiti con serietà e attenzione”.

Si tratta di una variazione che ammonta a circa 80 milioni, di cui 50 milioni per la sanità e gli altri 30 milioni per sostenere – ad integrazione di quanto già stanziato con il bilancio di previsione 2025/2026 – interventi per la promozione e il potenziamento dell’offerta turistica piemontese, per il settore culturale nei confronti degli enti partecipati e convenzionati, nel campo dell’istruzione (Edisu) per l’esercizio delle funzioni in materia di diritto allo studio e per gli assegni di studio, nel campo dello sport per la promozione della pratica sportiva. Ci sono poi altre compensazioni di natura tecnica.

Quanto all’emendamento sull’ospedale di Settimo Torinese, è stata concordata e approvata una modifica: il testo definitivo, approvato all’interno della variazione facendo riferimento a somme ulteriori già nella disponibilità di cassa, recita che “la Giunta regionale informa la Commissione consiliare competente in merito a un progetto di piano industriale, corredato dalle valutazioni clinico-gestionali, dalle perizie di convenienza economica, finalizzato a garantire le attività e i posti letto gestiti dalla società Saapa Spa in liquidazione e tutelare tutti i lavoratori impiegati nelle medesime attività”. Il secondo comma conferma gli oneri finanziari nell’importo massimo di 15 milioni di euro a valere dall’esercizio finanziari 2024-26.

Sono stati presentati oltre 200 emendamenti da parte delle opposizioni, alcuni ritirati e altri non illustrati, e quattro da parte del gruppo Lega, tutti respinti dall’Aula per il parere negativo della Giunta.

Al termine della seduta sono stati presentati molti ordini del giorno, di cui alcuni approvati, vale a dire quello a firma Fabrizio Ricca (Lega) con parere contrario della Giunta, a sostegno dell’attività sportiva, mentre con parere favorevole della Giunta quelli di Simona Paonessa (Pd) per l’istituzione del trasporto pubblico gratuito per gli under 26; di Daniele Valle (Pd) per la sperimentazione della telemedicina nella Casa circondariale Lo Russo e Cutugno di Torino; di Roberto Ravello (Fdi) sul monitoraggio delle disposizioni in materia di tasse automobilistiche; di Sarah Disabato (M5s) affinché la Regione garantisca in tempi certi sull’erogazione dei fondi a favore della Cultura.

 

Giulia Marro (Avs) al presidio Diageo di Santa Vittoria d’Alba

Il parlamentare Marco Grimaldi deposita un’interrogazione alla Camera dei Deputati. AVS a livello locale e nazionale a fianco dei lavoratori e lavoratrici e contro un sistema di sviluppo economico che non tutela il territorio: Non possiamo più accettare un sistema che mette il profitto sopra la dignità delle persone” 
 
Santa Vittoria d’Alba, 26 novembre 2024 – Oggi Giulia Marro, Consigliera Regionale Piemonte, ha preso parte alla manifestazione indetta dalle sigle sindacali a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici dello stabilimento Diageo di Santa Vittoria d’Alba, che vedranno il loro posto di lavoro entro giugno 2026 con la chiusura dell’impianto. Con la decisione di fermare le attività produttive e amministrative dello stabilimento Diageo si consumano ancora una volta gli effetti di un sistema che mette il profitto delle grandi aziende al di sopra della vita delle persone e delle comunità.
“Quello che viviamo oggi è il risultato di un sistema economico che consente alle aziende, soprattutto multinazionali, di decidere liberamente dove produrre, dove licenziare, dove tagliare posti di lavoro, senza alcun vincolo che le costringa a considerare gli interessi delle persone e delle comunità che, per anni, hanno alimentato la loro ricchezza. La nostra Regione e i nostri territori sono lasciati in balia delle scelte di multinazionali che privilegiano i guadagni a breve termine, senza alcun rispetto per la dignità dei lavoratori e la sostenibilità delle comunità”, commenta la Consigliera Marro, “Stamattina ho parlato con operai che lavorano nell’azienda dal 1988, da quando sono nata. Una vita passata a costruire l’impresa, che ora li abbandona. Mi hanno raccontato quanto, nel tempo, la loro condizione sia cambiata: da lavoratori e lavoratrici considerati persone, con un nome e un ruolo all’interno della comunità, a numeri in un sistema aziendale che li ha ridotti a semplici ingranaggi. Le parole di queste persone mi hanno fatto riflettere ancora di più sulla connessione tra le diverse lotte: un tempo le merci venivano spostate sui binari, contribuendo a sostenere il territorio, mentre oggi si preferisce il trasporto su gomma, più inquinante e dannoso per la viabilità; un tempo le cantine della Cinzano erano un patrimonio culturale che faceva parte dell’identità di Santa Vittoria, che oggi è lasciato a marcire”. 
Continua Marro: “Il Presidente Cirio nel suo intervento di oggi ha ricordato ciò che fece nel 2017 in Commissione Europea per salvare l’azienda dalla chiusura, ottenendo un accordo che limitava i licenziamenti e garantiva una buonuscita dignitosa. Ma non possiamo accettare che il destino del nostro lavoro e dignità dipenda dalla buona volontà di un singolo rappresentante delle istituzioni, che ha il potere di salvare o abbandonare interi territori. Non possiamo più tollerare un sistema che non mette in discussione le sue logiche di sviluppo, ma si preoccupa solo di proteggere gli interessi di chi comanda, a discapito delle persone. Oggi, più che mai, è necessario un cambiamento radicale. Non possiamo più permettere che le nostre comunità vengano svendute a logiche di profitto. Dobbiamo dotarci di strumenti e politiche nuove, capaci di fronteggiare le decisioni unilaterali delle multinazionali e di difendere il nostro lavoro e il nostro futuro” .
 
L’attivazione sul territorio è sostenuta a livello nazionale dal Parlamentare di AVS Marco Grimaldi: “Ho depositato un’interrogazione alla Camera che dimostra, ancora una volta, l’assenza di responsabilità sociale da parte di aziende che delocalizzano non per cali produttivi, ma in cerca di lavoro a basso costo e maggiori margini di profitto. La decisione di Diageo colpisce centinaia di famiglie e un’intero territorio. Serve un intervento deciso del Governo contro le delocalizzazioni arbitrarie”.
 
Concludono entrambi: “AVS sarà al fianco dei sindacati in questa battaglia, per evitare la chiusura dello stabilimento Diageo e proteggere i posti di lavoro. Ma il nostro impegno non si fermerà qui: lavoreremo affinché la Regione Piemonte e il Parlamento si facciano promotori di una strategia più forte contro le delocalizzazioni e le chiusure indiscriminate, per difendere il lavoro e la dignità delle persone contro l’abuso del potere delle multinazionali”.

 

Fdi, Auto, Ravello: “Sinistra si riscopre paladina della mobilità privata”

Esprimo sorpreso compiacimento per il ravvedimento di una sinistra che, dall’ oggi al domani, si riscopre paladina della mobilità privata. Siamo di fronte a uno spudorato cambio di pelle”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vide-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.

Sono gli stessi – attacca Ravelloche hanno demonizzato le automobili e gli automobilisti per decenni tra targhe alterne, domeniche ecologiche, blocchi del traffico, e che hanno invaso la città di piste ciclabili, non solo peggiorando le condizioni del traffico ma anche rendendo meno sicura la viabilità, sia per chi viaggia in auto sia per gli stessi ciclisti. Non solo: sono i paladini, insieme ai sodali europei, dell’elettrificazione spintanea del comparto automotive, un colpo esiziale per la nostra industria dell’auto, per l’indotto e, indirettamente, per il nostro territorio. Credo che la sinistra, cheerleader della città senza auto, sul tema farebbe meglio a tacere. Anche le frottole, a raccontarle, producono polveri sottili”.

Le parole del vice-Capogruppo Ravello arrivano in risposta “agli strali delle opposizioni sulle modifiche alle agevolazioni del bollo auto in seno ai lavori del Consiglio Regionale”.

Ponte Preti: Governo nega proroga. Bartoli: “Un’occasione persa per il territorio e la sicurezza”

“Una grave occasione persa per il nostro territorio, la sicurezza delle infrastrutture e la tutela dei cittadini.” È il commento di Sergio Bartoli, consigliere regionale, dopo la decisione del Governo di non concedere una proroga per l’aggiudicazione degli interventi relativi al Ponte Preti, opera cruciale per il collegamento tra Ivrea e il Canavese occidentale.

Bartoli si era fatto promotore di un ordine del giorno nei confronti del Consiglio Regionale, che impegnava la Giunta a intervenire presso il Governo nazionale per ottenere una proroga utile a preservare i fondi ministeriali destinati alla messa in sicurezza dei ponti piemontesi. Tra questi, il Ponte Preti riveste un ruolo strategico fondamentale. L’iniziativa del consigliere regionale è stata affiancata dall’intervento dell’onorevole Daniela Ruffino, che ha presentato un question time al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per sensibilizzare il Governo sull’urgenza della questione.

Nonostante queste sollecitazioni, la risposta del Governo è stata negativa: non ci sarà alcuna ulteriore proroga oltre il termine del 31 dicembre 2024. “Questa decisione penalizza non solo il Piemonte, ma soprattutto le comunità che dipendono quotidianamente da queste infrastrutture – dichiara Bartoli –. Il mancato intervento sul Ponte Preti, unica via di collegamento verso servizi essenziali come ospedali e tribunali, rappresenta un colpo pesante per la sicurezza e la mobilità del nostro territorio.”

Il Ponte Preti, situato sul torrente Chiusella, è da tempo al centro delle preoccupazioni degli amministratori locali e delle popolazioni interessate, che ne chiedono la ricostruzione per evitare un peggioramento delle condizioni viarie, ambientali ed economiche. Il rischio di perdere i fondi assegnati per colpa di ritardi burocratici, sottolinea Bartoli, aggrava una situazione già critica: “Questo immobilismo burocratico rischia di mettere a repentaglio non solo la sicurezza delle persone, ma anche il futuro economico e sociale di un’intera area.”

Pur riconoscendo il limite imposto dal Governo, Bartoli conferma l’impegno a continuare a battersi per il Ponte Preti e per tutte le infrastrutture piemontesi a rischio. “Non ci fermeremo. Con il sostegno delle amministrazioni locali e delle comunità coinvolte, esploreremo ogni strada possibile per trovare soluzioni che garantiscano la sicurezza e lo sviluppo del nostro territorio.”

Sergio Bartoli, Consigliere Regionale Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale – Presidente V Commissione Ambiente

Le risposte che Torino non riesce a dare ai giovani e neanche alla Chiesa

Caro Direttore,
Ieri ho assistito  all’incontro molto interessante tra un gruppo di giovani del mondo cattolico torinese con il Sindaco Lorusso, l’Assessore Tronzano e l’Arcivescovo Repole che faceva seguito all’incontro tenutosi a inizio d’anno al Teatro S. Giuseppe . Mentre i ragazzi erano molto preparati e dotati di un bel documento . Molto  meno preparati  o convincenti mi son parsi gli interlocutori politici.  Importante il ruolo di stimolo dell’Arcivescovo e del Direttore del settimanale diocesano La Voce e il Tempo.
Nell’incontro I problemi di Torino sono stati messi tutti sul tavolo. Al Teatro S. Giuseppe il sociologo DAVICO aveva esordito dicendo che a Torino 3 giovani su 4 sono precari come dato che esplicita il maggiore dei problemi della Città, il lavoro. Ieri i ragazzi hanno parlato apertamente delle forti diseguaglianze che ci sono in Città, della Sicurezza che manca , del trasporto pubblico locale e della casa che i giovani fanno fatica a trovare anche perché i grandi eventi come le ATP fanno lievitare i prezzi cosicché ci sarebbe più convenienza a affittare ai turisti che non ai giovani. Se dopo 26 anni di amministrazioni di sinistra , con l’appoggio di una parte consistente del mondo cattolico, inframmezzati dai 5 anni della Appendino , Torino non è più la Città fabbrica ma sono aumentate le diseguaglianze il bilancio non puo’ essere positivo.
Il Sindaco non vuole ammettere che tutti questi problemi nascono dalla bassissima crescita economica della nostra Città che da  24 anni cresce meno della media nazionale come ho detto io per primo nel 2009 ma come ormai certifica regolarmente Banca d’Italia. Le conseguenze della bassa crescita si vedono dal fatto che Torino e’ ai primi posti per disoccupazione giovanile in Italia così nella graduatoria della Università della Sapienza relativa alla disoccupazione Torino si trova attorno alla sessantesima posizione.
La metà della Città che sta male , la famosa definizione dell’Arcivescovo a Nosiglia, oggi sta peggio. D’altronde nella graduatoria del PIL procapite il Piemonte , condizionato dalla economia torinese, che nel 2003 era 120 sulla media europea fatta a 100,  oggi è sotto i cento. Lorusso invece , colpito da un dato di Banca d’Italia secondo la quale a Torino vi sarebbero oltre 100 miliardi di capitali privati investiti in Borsa o comunque nella finanza , ha detto che Torino non si può definire povera.  Se alla Scuola di formazione politica della Margherita gli avessero cantato  la canzone degli Araba de Palo laddove dice che “da che punto guardi il mondo tutto dipende” avrebbe capito che se Torino la guardi dal centro , che vota PD, dici che è una bella Città con tanti patrimoni investiti dalle Banche d’affari o dalle fiduciarie. Così Torino vista alle prime dell’opera o del TFF e’ la dimostrazione plastica della metà della Città che sta bene, che chiede la messa in scena di spettacoli e di mostre per non annoiarsi mangiando caviale e al caldo del cachemire.   Ma se Torino la guardi dalla Parrocchia della Pace in Barriera di Milano capirai che devi intervenire con urgenza contro lo spaccio, contro la violenza che impedisce alla gente di uscire di casa quando fa buio, contro la disoccupazione e contro la difficoltà per molte famiglie a mettere insieme il pranzo con la cena.
Se si guarda la Città dai dati della crescita economica e del lavoro povero avresti capito già nel 2008 che anche con le Olimpiadi Torino non riusciva a cresce più della media nazionale e così avrebbe difeso meglio il settore auto e indotto in Italia e in Europa. Se si guardasse la Città con la sensibilità umana e sociale della buona politica nel 2009 si sarebbe dovuto accelerare la costruzione della TAV e il progetto della Linea 2 che serve proprio a dare alla periferia la opportunità di lavorare in Centro o di usufruire dei servizi migliori della Città a partire dalle Università che si trovano proprio in centro. Da almeno dieci anni propongo di dar vita agli Stati Generali della Città proprio per chiedere a tutti i torinesi di buona volontà ,,a partire da quelli che detengono i 130 miliardi depositati nelle finanziarie a investire nella Città e non solo nelle start-up che sono importanti ma che a breve non creano grandi occasioni di lavoro .  Il Sindaco di S.Agata bolognese quando i nuovi azionisti tedeschi volevano trasferire la produzione in Germania si oppose e si fece aiutare dal Governo cosicché oggi la Lamborghini è’ rimasta a S.Agata dove si sta facendo un nuovo investimento che occuperà 250 Ingegneri.
Il Sindaco è la persona più adatta a invitare i detentori dei famosi  130 miliardi a investirli a Torino e a portare qui nuove occasioni di lavoro. Torino è bella non solo per le sue eccellenze storiche e culturali ma anche per le opportunità di lavoro nelle aziende più avanzate e competitive. Questo è il compito della politica . Le forze politiche e il mondo della informazione non si sono mai domandate perché la più grande Manifestazione della Società torinese contro la Decrescita e per il lavoro non nacque dai partiti o dal sindacato ma dal sottoscritto e dalle madamin? Ricordo  a chi ha capitali frutto del lavoro di Torino ciò che disse l’Avvocato Gianni Agnelli in Senato quando , citando Paolo VI , disse che il significato della parola pace e’ sviluppo . Solo dallo sviluppo nasce il lavoro. Solo con lo sviluppo si potrà diminuire il Debito pubblico, solo con lo sviluppo si creeranno le risorse per far uscire dal degrado tante zone della Città e della Bassa Valle di Susa. Prima lo capiscono il Sindaco e il campo largo della Schlein tra cui i Notav e prima ci sarà la speranza per i giovani e per la metà della Città che sta male .
Mino GIACHINO 
Associazione SITAV SILAVORO

Pentenero, Calderoni e Canalis (PD): a fianco dei lavoratori Diageo

 “La fabbrica non deve chiudere”

“Sosteniamo con forza l’impegno in difesa del posto di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori Diageo di Santa Vittoria d’Alba che oggi hanno saputo della chiusura entro il 2026 del loro stabilimento a seguito dell’incontro svolto questa mattina tra le rsu, le organizzazioni sindacali e la direzione aziendale” affermano la Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale del Piemonte Gianna Pentenero e la Consigliera regionale Pd Monica Canalis.

“Sono a rischio 380 posti di lavoro tra operai e impiegati – aggiunge il Consigliere regionale Pd Mauro Calderoni eletto in provincia di Cuneo – loro e le loro famiglie chiedono a noi, a tutta la politica, di farsi sentire per evitare questo nuovo trauma occupazionale nella nostra regione. Per questo chiediamo agli assessori regionali competenti di aprire al più presto un tavolo”.

“Siamo a fianco delle sigle sindacali Fai Cils, Flai Cgil e Uila Uil e Ugl – continuano Pentenero, Calderoni Canalis – che hanno dichiarato una giornata di sciopero di otto ore per ogni turno di lavoro per la giornata di domani, mercoledì 27 novembre. Una flessione dell’1,4% nel primo semestre del 2024 su un del fatturato di 20,3 miliardi di dollari non può diventare il pretesto per una chiusura della produzione”.

Diageo, multinazionale leader mondiale nel settore delle bevande alcoliche, è il colosso britannico che produce tra gli altri il whisky Johnnie Walker, la birra Guinness e la vodka Smirnoff.

Lista Cirio: Approvazione Variazione al Bilancio è passo avanti importante

L’approvazione della Variazione al Bilancio discussa oggi è un passo avanti importante in molti ambiti. Prima tra tutte la Sanità, su cui la Giunta e in particolare l’Assessore Riboldi stanno attuando azioni volte a risolvere questioni nodali, come l’Ospedale di Settimo Torinese. Crediamo che la scelta di ridurre l’imposizione fiscale sul Terzo Settore, con l’agevolazione IRAP estesa a tutte le Organizzazioni di Volontariato e IPAB iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, sia un passo importante nella direzione giusta, così come lo sono l’esenzione dal bollo auto per tutti gli scuolabus appartenenti a Comuni, Unioni di Comuni e Comunità Montane e la spinta verso la digitalizzazione nei processi delle entrate tributarie.

In questa legislatura, già dal prossimo bilancio preventivo, come gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, lavoreremo insieme alla Giunta e alle altre componenti della Maggioranza per incrementare le azioni previste in questa Variazione, a partire dalle agevolazioni per il Terzo Settore e dall’attenzione nei riguardi di Comuni ed Enti Locali. Siamo sicuramente disponibili a un dialogo aperto con tutte le Componenti del Consiglio su alcuni elementi emersi durante il dibattito: sostegno alle famiglie e alle politiche per la natalità, iniziative per la tutela delle persone fragili, per la formazione professionale e il diritto allo studio, interventi in materia di assistenza socio-sanitaria e misure per le imprese.

Silvio Magliano, Capogruppo
Sergio Bartoli
Mario Salvatore Castello
Elena Rocchi
Daniele Sobrero

Nallo (SUE): “Caos vaccini, la Regione non abbandoni i pediatri”

Question Time in Consiglio Regionale

“È inaccettabile che famiglie e bambini siano vittime della disorganizzazione delle campagne vaccinali, con ritardi e carenze nelle forniture ai pediatri di vaccini contro il VRS e l’influenza”, dichiara la Consigliera regionale Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa per il Piemonte).

Nallo ha presentato un’interrogazione all’Assessore competente per chiarire come la Regione intenda risolvere i problemi di approvvigionamento e i ritardi segnalati, che stanno costringendo molti pediatri ad annullare appuntamenti già programmati. Con una copertura vaccinale antinfluenzale pediatrica al 7,39% nella campagna 2023/2024 e segnalazioni di appuntamenti annullati per mancanza di dosi, Nallo denuncia una gestione insufficiente che mette a rischio la salute dei bambini. “Chiedo alla Giunta di intervenire subito per garantire la distribuzione dei vaccini e il supporto necessario ai pediatri, già gravati da carichi di lavoro eccessivi.”

“La salute dei bambini deve essere una priorità. Non possiamo tollerare ulteriori ritardi o inefficienze,” conclude Nallo, annunciando che continuerà a monitorare la situazione per ottenere risposte concrete.