POLITICA- Pagina 13

Ravinale – Cera (AVS): “Parco Salute, Giunta gioca a Risiko?”

Nella commissione sanità abbiamo finalmente potuto ottenere l’informativa urgente richiesta in aula due settimane fa sullo scorporo del Sant’Anna da Città della Salute e l’accorpamento con il Regina Margherita, e sull’ubicazione dei due ospedali nel Parco della Salute.
Ne emerge un quadro inquietante, con decisioni che appaiono del tutto irrazionali: il Regina Margherita doveva originariamente essere trasferito nel Parco della Salute; a seguito dello scorporo voluto nel primo mandato di Cirio, allo scopo ormai chiaro di consentire al Regina Margherita di tentare il percorso per diventare IRCCS, è stato escluso che il Regina Margherita venisse fisicamente spostato nella nuova struttura; ora, ci vengono a dire che invece è necessario trasferirlo, costruendo ex novo un’altra struttura, che l’assessore Riboldi ha definito kafkianamente “non-torre”, in un’area non meglio identificata vicino a quella ex Avio in cui dovrebbe sorgere il Parco della Salute, perchè c’è un problema di inadeguatezza al rischio sismico della struttura in cui si trova oggi l’ospedale infantile (rischio noto almeno dal 2016 e per il quale, a quanto pare, non è stato fatto nulla).
In tutto questo, soltanto ad ottobre 2024 era stato escluso dal direttore La Valle lo scorporo del Sant’Anna da Città della Salute, mentre oggi l’assessore Riboldi conferma che si sta procedendo in quella direzione. Ma con almeno due interrogativi che restano senza risposta. Il primo è che senso abbia accorpare il Sant’Anna, che verrà trasferito all’interno del Parco della Salute, al Regina Margherita, che sarà comunque in un altro edificio. Il secondo e più grave ancora è come sia possibile ragionare di questo accorpamento visto che per lo scorporo del Regina Margherita non sono ancora stanziate le risorse necessarie e dunque stiamo parlando di pie illusioni.
E’ uno scherzo? Come è possibile avere le idee così confuse su opere che costano centinaia di milioni di Euro e da cui dipende il diritto alla salute, in particolare per donne e bambini? Davvero la sanità piemontese può permettersi di raddoppiare i costi amministrativi e di gestione per sdoppiare aziende sanitarie che sono destinate ad operare nello stesso posto, rendendo meno accessibili e integrati i servizi per le pazienti?
La salute delle donne quindi sarebbe dentro il Parco della Salute a livello immobiliare, fuori da Città della Salute a livello di servizi e cure, escludendo la necessaria integrazione con altre specialità: il problema di questo scorporo resta infatti quello di non avere idea di cosa sia la medicina di genere e i bisogni complessi di salute femminile.
Alice Ravinale capogruppo AVS Regione Piemonte
Valentina Cera consigliera AVS Regione Piemonte

“Dalla parte degli animali”, interrogazione di Pompeo (Pd)

“Abbiamo appreso da un’inchiesta della trasmissione “Report”, andata in onda il 2.2.2025 su Rai 3, che la Regione Piemonte finanzierebbe il programma tv “Dalla parte degli animali” condotta da Michela Vittoria Brambilla su Rete 4, con uno stanziamento di circa 60 mila euro destinato ad avere, durante il programma, spazi sui luoghi pet friendly del Piemonte. Ho presentato un’interrogazione per fare chiarezza su questa decisione, dal momento che non capisco l’effettiva ricaduta in termini di interesse pubblico” dichiara la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“La tutela degli animali è un tema molto importante, ma è doveroso verificare come vengono impiegati i soldi pubblici. Chiedo alla Giunta di chiarire quali siano le motivazioni e i criteri adottati per il finanziamento di questo programma e se siano stati rispettati i principi di trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse regionali” prosegue la Consigliera regionale Pd.

“Voglio capire – precisa Laura Pompeo – quanto la Regione abbia effettivamente stanziato, con quali modalità siano stati assegnati i fondi e quale sia il ritorno effettivo per il Piemonte in termini di promozione territoriale o di altre finalità di pubblico interesse. Non vorremmo trovarci di fronte all’ennesimo caso di utilizzo disinvolto delle risorse pubbliche per finalità poco chiare. I cittadini piemontesi meritano trasparenza e rispetto e occorre capire come vengono spesi i loro soldi”.

Parco della Salute di Torino, Pd: “tanti interrogativi aperti”

Si è tenuta oggi, in IV Commissione, un’informativa dell’Assessore alla Sanità sul Parco della Salute di Torino. Per il Gruppo del Partito Democratico sono intervenuti la Presidente del Gruppo Pd Gianna Pentenero, il Vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle e le Consigliere regionali Pd Monica Canalis e Nadia Conticelli che stanno portando avanti un lavoro di squadra di analisi sui singoli aspetti del progetto del Parco della Salute.

“Molte sono le questioni che restano aperte sul Parco della Salute e insieme ai colleghi del Partito Democratico abbiamo voluto evidenziare come la strada riguardante progettazione e organizzazione sia sempre più in salita.  Ci sembra che l’Assessore Riboldi, ogni volta, si limiti a annunciare la realizzazione di nuovi edifici all’interno del Parco, ma non parli di una loro gestione e soprattutto non ci presenti un’analisi globale, un progetto di insieme. Continuano a essere evocati investimenti INAIL, ma siamo sicuri che possano coprire ogni cosa? Siamo di fronte a una progettualità caratterizzata da uno spezzettamento nella gestione e questa è una direzione completamente sbagliata” dichiara la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero.

“Inail pare essere diventata la bacchetta magica che finanzia tutti i sogni della Regione, ma dopo 7 anni di Cirio non si è ancora visto un mattone targato Inail (in Piemonte come nel resto d’Italia, salvo un solo caso). L’aumento nel 2024 del finanziamento Inail serviva per sostenere l’aumento dei costi e il dietrofront sui partenariati di Cuneo e Alessandria: dovrà dunque aumentare ancora? E come lo restituiremo?” interviene il Vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle.

“Lo slittamento a fine 2025 del termine della bonifica smentisce le precedenti previsioni e condiziona la realizzazione dell’opera. A forza di spostare in avanti le scadenze il progetto rimarrà sulla carta” afferma Monica Canalis che ha chiesto spiegazioni sulle tempistiche di bonifica dei lotti di Città della Salute.

“Accorpare le aziende ospedaliere Sant’Anna e Regina Margherita significa disinvestire sulla salute della donna, sulla prevenzione e sulla cura ginecologica, ma anche sulla neonatologia. L’assessore Riboldi oggi in commissione ha confermato la volontà di unire i due ospedali in un’unica azienda, separandola da Città della Salute, e riportando indietro al materno infantile queste aziende, rispetto agli importanti progressi per la prevenzione e il trattamento di malattie ginecologiche, come i tumori dell’utero, delle ovaie e della mammella. In questo modo si indebolirà anche il settore dell’ostetricia, ma poiché invece oggi si va sempre di più verso gravidanze ad alta complessità, con l’aumento dell’età delle partorienti, oltre al progresso della medicina che consente di affrontare la gravidanza anche a donne con patologie” conclude Nadia Conticelli.

Merlo: Governo, battere la ‘via giudiziaria al potere’ per una vera democrazia

“Che ci siano forze non riconducibili alla politica e al Parlamento che vogliono mandare a casa il
Governo Meloni è ormai quasi una non notizia perchè è noto anche ai sassi. Semmai, oggi, la vera
sda democratica è quella di battere alla radice quel vizio della ‘via giudiziaria al potere’ che,
purtroppo, caratterizza il dibattito politico nel nostro paese da oltre 40 anni. Cioè da quando il Pci,
all’inizio degli anni ‘80, avanzò il progetto politico “dell’alternativa morale al sistema di potere della
Democrazia Cristiana’. Insomma, si tratta di un tic che fa parte a pieno titolo del codice
deontologico della sinistra ex e post comunista e che, purtroppo, si è protratto sino ai giorni
nostri.

Un vizio che inquina la politica e che, al contempo, indebolisce la qualità della democrazia e la
stessa credibilità delle nostre istituzioni democratiche. Oltre all’ecacia dell’azione di governo.

E battere, oggi, la scorciatoia della ‘via giudiziaria al potere’ è, forse, la vera priorità per far sì che
possa decollare una vera e credibile democrazia dell’alternanza. Che è fatta di progetti politici
alternativi ma senza ricorrere a forze esterne alla politica per battere gli avversari/nemici”.

Giorgio Merlo, Presidente Scelta Popolare.

Giachino, sì Tav: “Lo Stato reagisca con forza agli attacchi al cantiere”

Di fronte alla contestazione di una minoranza del Parlamento subalpino alla approvazione del progetto del primo Traforo del Frejus Cavour rispose: “Maestà dobbiamo governare anche per quelli che non capiscono”
Ricordo che il Parlamento italiano ha dichiarato la TAV un’opera strategica e di interesse nazionale. Chi l’ha  rallentata ha arrecato un grave danno alla economia e al lavoro  valsusino e a quella nazionale.  Logistica e Turismo valgono il 25% del PIL del nostro Paese.  Sulla TAV viaggeranno meglio passeggeri e merci e si toglierà traffico dalle strade , migliorando la mobilità su gomma e diminuendo l’inquinamento. Dal versante francese passano 45 milioni di Tonnellate di merci e milioni di passeggeri per un totale di import export di 150 miliardi di euro l’anno.
In questi anni di opposizione alla TAV , la bassa Valle di Susa e’ stata trascinata al declino e oggi ha un PIL procapite pari alle regioni del Sud. E’ ora di interrompere il divertimento domenicale dei NOTAV violenti e dei loro  alleati di Askatasuna usando il DASPO e quant’altro o trasferendoli nel centro albanese. Mi aspetto una ferma presa di posizione da parte della Schlein e dell’on. Conte altrimenti tutte le polemiche sull’andamento della economia non sono credibili. Ricordo a tutti che quando di fronte alla contestazione di una minoranza del Parlamento subalpino alla approvazione del progetto del primo Traforo del Frejus Cavour rispose: Maestà dobbiamo governare anche per quelli che non capiscono”.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO

Il ritorno del Pci: una serata con la meglio gioventù degli anni ’70

Che serata.  Di quelle che accadono ogni 50 anni. Quasi tutti  “Figiciotti “.  1975, forse il più bell’anno di tutta una vita. Almeno per il sottoscritto,  dopo la nascita delle miei figlie, l’anno più bello. Retoricamente esaltante, bello perché compivo 18 anni e per la prima volta votavo.
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Appositi studi sostennero che il Pci ottenne dai giovani molto di più del 50% . Il mondo nelle nostre mani con l’esaltante 1 maggio a Saigon, dove  stanno sfilando i Vietcong. Il piccolo popolo del Vietnam del nord aveva sconfitto la tigre di carta degli Usa. Appunto avevano il mondo in mano e invece questo presente sembra, anzi è lontano anni luce da allora.
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 Il 31 gennaio scorso c’erano proprio tutti i dirigenti del PCI di Torino come Lorenzo Gianotti diventato senatore della repubblica ed ora ottimo e brillante storico e  intellettuale. Ma non me ne vogliano… mi concentrerò su noi ragazzotti ai primi anni di politica attiva.  Poi eravamo più di 220, impossibile citarli tutti. Diverse tavolate formatesi sui vecchi ruoli di allora. Dirigenti della federazione ubicata in via Chiesa della salute alle zone di partito.
Si pensi che solo nella città di Torino c’erano 60 sezioni e tutte le città del circondario con almeno 5 o 6 sezioni. Tempi passati. Ma allora perché ritrovarci? Perché passando il tempo, troviamo la dimensione di ciò che siamo stati, di ciò che volevamo essere e di ciò che siamo diventati.  Magari non tutto è stato portato a casa ma poi alla fine siamo diventati quello che volevano essere.  Mi pare soprattutto le donne… pardon le compagne come Livia Turco ministro  e poi tante altre come la Presidente della Fondazione Nilde Jotti.
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La  segretaria provinciale dal 1976, Patrizia Alfano, per me decisamente di più di una compagna di lotte. Tutto cominciò l’8 marzo del 1975: non durò tantissimo ma che intensità. Donna e compagna sempre in pista da quasi cinquanta anni dirigente provinciale, regionale e nazionale della Uisp. Attualmente ancora attiva L’avvocato ed onorevole Anna Rossomando, Vicepresidente del Senato. Allora era tra le più piccole ma sicuramente più promettenti e di fatto si è visto. Con le due pasionarie di Barriera di Milano la professoressa Silvia Ristori e la sodale Laura Tori dirigente dell’assessorato alla Cultura del comune di Torino.
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O la più solida coppia che io abbia conosciuto nella mia vita Flavia Bianchi e Claudio Malacrino entrambi architetti ed entrambi assessori alla casa o urbanistica. Poi la mia tavolata con Beppe Fogliati e Marco Moratto alti dirigenti della Regione Piemonte. L’inseparabili amico di una vita Renato spatola che passò da lavare il pullman a diventare professore. Uno a cui la vita non ha regalato nulla. E poi Umberto Radin. Qui gli anni di conoscenza sono addirittura 62.  Alunni nella stessa scuola alla Gabelli. Da alcuni mesi in pensione dopo oltre 40 anni di sindaco. Carriera tutto tondo fino ad essere segretario provinciale  filcams Cgil.
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Ed Enzo Bellini, compagni di banco al liceo Scientifico A. Einstein.  Professore di lettere e latino in pensione. Ebbene sì, raccontandoci per allora ci siamo “raccontati ” di essere riusciti nella vita. Vero che questa società non l’abbiamo cambiata ma almeno ci abbiamo tentato.  E poi, al netto di capelli bianchi o della irrinunciabile pelata e la pensione all’inizio del mese. ” Siamo ancora tutti quanti bellissimi, di una bellezza inebriante ed interiore “. Magari tanti sbagli ma sempre in buona fede. Siamo stati la meglio gioventù.
Lo testimoniano i nostri figli e figlie che sono migliori di noi.
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Patrizio Tosetto