POLITICA- Pagina 119

Trasporti, Panza (Lega): Bene Salvini su valichi alpini

 “Ringrazio il ministro Salvini per la sensibilità dimostrata sull’importanza dei valichi alpini, che sono un punto di giuntura tra l’Italia e il resto d’Europa e che rivestono un’importanza fondamentale, a partire dal Brennero, ma anche Monte Bianco, Frejus, Sempione, e tutte quelle infrastrutture che hanno lo scopo di unire parti importanti del nostro continente, sia dal punto di vista produttivo che culturale e turistico – dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza -.

L’impegno del ministro Salvini contro i limiti assurdi imposti dall’Austria per i mezzi che transitano dal Brennero è un segnale importante, una risposta concreta alle esigenze delle categorie produttive e dei cittadini trentini. Serve più attenzione da parte di tutti gli Stati che si affacciano sulle Alpi per garantire un transito migliore e sicuro e garantire alle zone che ospitano queste infrastrutture il doveroso riconoscimento per il ruolo cruciale che svolgono”.

Così in una nota l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali.

“#Famiglia e #denatalità – da dove ripartire”

Silvio Magliano ha moderato venerdì 22 settembre scorso l’incontro  sul tema “#Famiglia e # denatalità – da dove ripartire”, nell’ambito degli appuntamenti  di Together- Protagonisti all’Opera, che si sono tenuti presso la Tecnostruttura di piazza dei Mestieri

“Ho affrontato- spiega Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati in Consiglio Regionale – , dialogando con i due relatori, uno dei temi insieme più cruciali e meno puntualmente approfonditi, troppo spesso a livello politico. Con me sul palco Roberto Gontero, Presidente del Forum Famiglie Piemonte, e Adriano Bordignon, Presidente Nazionale del Forum delle Associazioni Familiari.

Nel corso dell’incontro, co-organizzato dall’associazione Nuova Generazione per il Bene Futuro e dall’Associazione Difendiamo il futuro Polis Policy, abbiamo affrontato il tema demografico dal punto di vista economico, del welfare sociale e fiscale, e per quanto riguarda le competenze e le misure nazionali e le politiche regionali, comunali e locali.

Molti dei risultati ottenuti in questi anni, a partire dell’Assegno unico, si devono all’impegno delle Associazioni familiari”.

Merlo: Elezioni Piemonte, è necessario far vincere una politica di centro

Contro il populismo e il massimalismo

“Le prossime elezioni regionali piemontesi sono anche, e soprattutto, una grande occasione per
rafforzare e qualificare una ‘politica di centro’ a livello locale. Una presenza politica importante che
si può e si deve concretizzare solo in una coalizione che respinga in modo fermo e determinato
qualsiasi forma di massimalismo e di populismo. A livello locale, nel caso specifico a livello
regionale, vanno premiati quindi il buon governo, la concretezza dell’amministrazione, un progetto
riformista e, in ultimo, ma non per ordine di importanza, uno ‘stile’ che non scivoli nel populismo
anti politico, demagogico e qualunquista che abbiamo sperimentato in questi ultimi anni a livello
nazionale.
Per questi motivi, semplici ma essenziali, è decisivo che anche in Piemonte si affermi una ‘politica
di centro’ in modo visibile e concreto. Senza massimalismi radicali e richiami populisti. Sotto
questo versante i Popolari daranno il loro contributo politico, culturale e programmatico”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale “Tempi Nuovi-Popolari uniti”.

Magliano, come a Milano: affitto e scuola guida gratuita per salvare GTT


La carenza di autisti sta mettendo in gravissima difficoltà il Gruppo Torinese Trasporti: ma le nuove assunzioni possono essere agevolare con misure quali i contributi per la frequentazione dei corsi per il conseguimento della patente D e i voucher per il pagamento del canone d’affitto: l’esperienza dell’Azienda Trasporti Milanesi dimostra che si può fare, con un investimento ragionevole.

Difficoltà nel trovare autisti, turnover continuo, dimissioni improvvise: tutti fenomeni ben noti in GTT, con conseguenze dirette sul servizio e sulla copertura dei turni. Che sia necessario rendere più allettante la prospettiva di farsi assumere come conducenti presso il Gruppo Torinese Trasporti è un dato di fatto. Ci sono almeno due misure che possono essere utili per raggiungere l’obiettivo, già applicate da ATM (Azienda Trasporti Milanesi): proporremo in Consiglio Regionale del Piemonte che anche GTT si faccia carico del costo dei corsi per il conseguimento della patente D e metta a disposizione un sistema di agevolazioni per i candidati che, risiedendo oltre una certa distanza dal luogo di lavoro, siano comunque intenzionati ad accettare l’impiego.

Sono attualmente, in GTT, almeno 200 le unità che mancano in organico, rendendo strutturale il ricorso agli straordinari per garantire la continuità del servizio, talvolta a scapito della qualità del servizio stesso e della vita dei dipendenti. La controllata del Comune di Milano investirà, per la misura sopra descritta, mezzo milione di euro, con l’obiettivo di trovare candidati per le attuali 600 posizioni aperte. Un investimento (in efficienza, prestigio, credibilità e qualità, ma anche nella creazione di nuovi posti di lavoro) più che una spesa, la cui replica suggeriamo di prendere seriamente in considerazione anche per GTT.

Attraverso un accordo stipulato con alcune scuole guida convenzionate, ATM finanzierà per l’intero costo del corso per il conseguimento della patente D a 150 candidati, facendo risparmiare a ciascuno circa 2.500 euro. Il rimborso per i candidati che conseguiranno il corso per la patente D in scuole guida non convenzionate potrà arrivare a 1.500 euro.Tutti i candidati conducenti già in possesso delle patenti e che abbiano superato l’iter di selezione potranno ricevere 33 voucher dal valore complessivo di 3mila euro lordi, erogabili direttamente in busta paga, come contributo-casa per chi risiede fuori dall’Area Metropolitana di Milano.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

I Moderati aprono al centro e incontrano Letizia Moratti

Un dibattito con il pubblico alla Casa dei Moderati di Torino  

 

I Moderati torinesi aprono al centro e invitano per un confronto a Torino Letizia Moratti, protagonista della vita imprenditoriale e politica milanese. Tanti gli incarichi da lei ricoperti dalla presidenza della RAI nei lontani 1994-96 al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca sotto il governo Berlusconi nel 2001/2006 e poi nel 2006/2011 l’incarico forse più  prestigioso a Sindaco di Milano,  seguendo Gabriele Albertini e precedendo Giuliano Pisapia. Nel gennaio 2021- 2 novembre 2022 ha ricoperto, nel delicato periodo Covid, gli incarichi di Vicepresidente della Regione Lombardia e Assessore al Welfare.

Diverse sono le sfide che Letizia Moratti ha individuato nel suo dialogo di fronte a un folto pubblico, con, al suo fianco, Mimmo Portas, capo del partito dei Moderati.

Il primo progetto di cui ha parlato è  quello  che si chiama “centro”, lontano da visioni sovranistiche e populistiche. Si tratta di un concetto piuttosto ispirato a quelle formazioni che hanno fatto la storia del territorio.  Non bisogna partire dal Parlamento o dall’alto, ma dalle sfide che provengono dai cittadini. Si devono costruire, quindi, una politica e un centro che partono dal basso.

I problemi individuati da Letizia Moratti  sono stati, tra gli altri, quello energetico, che si riversa sul caro bolletta, e il problema migratorio, che non è,  per Moratti, un problema emergenziale, ma strutturale.

Un tema da non trascurare è poi quello degli accordi bilaterali per il rimpatrio e non può certo esserne una risposta ignorare il tema della ridistribuzione dei migranti in Europa.

Un altro tema da affrontare è  quello del caro energia, accanto a quello della Sanità,  che va potenziata,  ma occorrono degli investimenti che sono, invece, nell’ultimo anno calati dal 7 al 6 %.  Deve essere affrontato il problema delle liste d’attesa, che sono assurde sia nelle grandi città  sia nei piccoli Comuni, che  soffrono della carenza di medici e infermieri.

Un’altra tematica che è  stata affrontata da Letizia Moratti è  stataquella del progresso tecnologico, esemplificato dalla citazione dell’Environment Park a Torino, da lei visitato, e dell’Istituto Nazionale di Tecnologia di Genova, che è  stato fondato venti anni fa. Il tema della ricerca e dell’istruzione sono, secondo lei,strettamente connessi e richiedono delle competenze che debbono essere spese anche sul mercato del lavoro.

Per questo Letizia Moratti risulta convinta che anche la formazione debba cambiare e che sia preoccupante la presenza, a livello nazionale, del 19,8% di neet , persone che non seguono una formazione e non hanno un impiego. L’orientamento deve essere fatto anche con la collaborazione di soggetti del terzo settore, creando delle partnership pubbliche e private imprenditorialidisposte a investire anche sugli studenti.

Un altro tema che va affrontato è quello dello sviluppo sostenibile, senza che la risoluzione a tale problema metta in ginocchio il settore del packaging.

L’europeismo è  un’altra tematica che sta molto a cuore ai Moderati, che vogliono essere il pilastro della nuova Europa e che nel loro simbolo hanno  presente quello dell’Europa. Letizia Moratti si è  espressa a favore di un’Europa più  forte, sottolineando l’importanza del lavoro della diplomazia e dell’alleanza in particolare con la Francia e la Germania.

Mara Martellotta

Un atto rivoluzionario? Fare i congressi democratici nei partiti

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

A volte gli atti rivoluzionari che possono cambiare il destino della politica e del suo modo d’essere
nella società sono rappresentati da gesti apparentemente normali e del tutto scontati se non
addirittura banali. E, di conseguenza, antichi se non vecchi. Mi riferisco, nello specifico, alla
celebrazione dei congressi dei partiti. Attenzione, non mi riferisco a quei congressi dove vige la
regola non scritta della “democrazia dell’applauso”, come la definiva con precisione molti anni fa
Norberto Bobbio. Ovvero, congressi dove “il capo” si può solo applaudire e venerare salvo
l’emarginazione prima e la sostanziale espulsione poi dal partito stesso di chi osa dissentire o
contestare il “verbo” del capo.
Certo, non è affatto facile invertire la rotta e tornare a partiti autenticamente democratici e
realisticamente contendibili al proprio interno; a partiti dove c’è rispetto e tolleranza per la
minoranze e, in ultimo, ad una selezione democratica e trasparente delle varie classi dirigenti a
livello nazionale e a livello locale. Tasselli, questi, che appaiono quasi lunari da raggiungere in un
contesto dove prevalgono altri disvalori e altre prassi. E cioè, dal criterio della fedeltà assoluta al
capo partito al sostanziale annullamento della dialettica politica interna; dalla presenza di sole
correnti di potere – come capita prevalentemente nel Pd – alla cronica assenza di un “pensiero
lungo” che anima il confronto e il dibattito; dalla nomina centralistica dei vari dirigenti al cambio
repentino della strategia del partito perchè sempre in balia dell’umore del capo. Il tutto, come
ovvio, sacrificato sull’altare dei partiti personali, o del capo, o proprietari, o familisti. E, di
conseguenza, il dibattito politico non può che essere compresso e drasticamente limitato.
Ora, se interpellati, i vari capi partito giurano che i prossimi congressi – democratici e partecipativi
– scioglieranno tutte le contraddizioni che hanno caratterizzato in questi ultimi anni i vari soggetti
politici e assisteremo, quindi, ad assise democratiche, trasparenti e caratterizzate da metodi
ispirati alla meritocrazia, al consenso e alle regole. Presumibilmente, regole democratiche e
realmente partecipative. Come ovvio, si tratta di promesse che sino ad oggi non hanno avuto una
significativa traduzione nella prassi concreta della vita dei vari partiti nel nostro paese.
Ecco perchè, in assenza di segnali concreti e tangibili, forse è arrivato il momento che, al di là
delle dichiarazioni pubbliche e solenni che vengono quotidianamente pronunciate, è appena
sufficiente copiare – sì, copiare – quello che nella prima repubblica capitava nei congressi dei
partiti democratici. Cioè in quei partiti, la Dc soprattutto, dove la regola democratica era il
principio aureo che disciplinava e caratterizzava la celebrazione dei congressi interni. E q u e s t e
regole democratiche caratterizzavano la vita interna di quasi tutti i partiti, Pci escluso, perchè in
quel grande partito vigeva quel “centralismo democratico” che era la perfetta antitesi rispetto ad
una procedura e ad un metodo autenticamente democratici.
Per questi semplici motivi, e al di là dei solenni pronunciamenti, si tratta banalmente di
scopiazzare ciò che capitava nella Dc e in altri partiti per restituire i soggetti politici contemporanei
– ormai diventati prevalentemente cartelli elettorali – alla democrazia e ad una cultura fatta di
trasparenza e di collegialità. Al punto in cui siamo, però, conteranno solo i fatti, i comportamenti e
gli atteggiamenti concreti. Tutto il resto appartiene solo alla propaganda, alla demagogia e,
soprattutto, alla ipocrisia di chi dice una cosa e ne fa esattamente un’altra.
Giorgio Merlo

Trasporti scuola, Pd: “Caos anche a Vinovo”

Il consigliere regionale Alberto AVETTA e il responsabile Trasporti della Segreteria Pd Piemonte Federico FERRARA sollecitano un intervento della Regione: “Possibile che non si riesca a garantire passaggi che tengano conto degli orari scolastici?”

 

“Tutto come previsto: con la riapertura delle scuole assistiamo a disagi nel trasporto pubblico locale un po’ in tutto il Piemonte. Ritardi, sovraffollamenti, persone lasciate “a terra”. La situazione che riguarda Vinovo e i collegamenti nell’area Torino Sud è surreale: ci sono studenti che devono assentarsi, uscendo prima della fine delle lezioni, per non perdere il bus. E tutto questo nella consueta inerzia da parte della Regione Piemonte. L’inizio dell’anno scolastico non è un evento improvviso e inatteso, pertanto com’è possibile che la Regione non riesca a svolgere un ruolo di regia e di raccordo sui vari territori tra la programmazione scolastica delle ore di lezione e gli orari dei passaggi dei bus, così da garantire passaggi più confacenti alle uscite da scuola? E anche le richieste avanzate dalle famiglie e dagli amministratori locali non hanno ricevuto risposta. è naturale che di fronte a tali criticità non resti che il ricorso all’auto, con tanti saluti alla mobilità sostenibile e green».

Cerutti (Lega): “Ottimismo per Venaria Città europea dello sport”

Il Consigliere Regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte Andrea Cerutti ha espresso profondo ottimismo riguardo alla candidatura di Venaria come Città Europea dello Sport per il 2025.

Venaria, con il suo eccezionale patrimonio di eccellenze sportive che annovera atleti di fama internazionale come Alessia Maurelli e una serie di associazioni sportive di grande successo, ha dimostrato un impegno straordinario nel panorama sportivo, non solo a livello regionale, ma anche nazionale e internazionale.

Il Consigliere Regionale Cerutti ha dichiarato: “Come venariese e Consigliere Regionale, non potrei essere più orgoglioso di sostenere questa candidatura. Sono fiducioso che in autunno riceveremo la tanto attesa notizia del riconoscimento di Venaria come Città Europea dello Sport”.

Foto Mario Alesina

Ivrea, Grimaldi (Verdi Sinistra): il Governo metta la Procura in condizione di lavorare

Per garantire giustizia alle famiglie degli operai morti a Brandizzo
“Preoccupano le parole del Procuratore generale di Torino sulla drammatica situazione della Procura di Ivrea: senza una dotazione di risorse proporzionata alle competenze, al territorio, alla popolazione e ai procedimenti pendenti, come pensiamo si possa operare su un’area così vasta e interessata da una forte penetrazione della criminalità organizzata? Parliamo della Procura che ha avviato l’indagine sulla strage di Brandizzo. Se intende garantire giustizia alle famiglie di quei lavoratori, il Governo metta la Procura in condizione di lavorare” – così il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, che ha depositato un’interrogazione sul tema.