POLITICA

Osservatorio Tav: “Un incontro positivo”

Dichiara Mino Giachino, presidente della Associazione SITAV SILAVORO che sei anni fa organizzò la grande Manifestazione SITAV di piazza Castello contro la Decrescita infelice:  Il tratto nuovo che andrà in galleria verso l’Interporto di Orbassano togliendo trasporto merci dalla vecchia tratta migliorerà di molto la puntualità per i passeggeri. Sulla tratta nuova velocità 240 km orari . Nel resto della vecchia tratta verso la Francia sara sistemata . Sulla linea potranno transitare 92 treni merci al giorno per un totale di 25 milioni di tonnellate anno, più della metà dell’attuale traffico merci verso la Francia. Si dimezzeranno i TIR, diminuirà l’inquinamento e la incidentalità stradale. Sono esterrefatto per il giudizio negativo della Unione montana che esprime la posizione antistorica veterocomunista contraria anche alla autostrada del Sole. Gli unici ambientalisti NoTav sono quelli torinesi e valsusini. Avete bloccato un’opera per dieci anni e ora costa quasi il doppio mentre la Bassa Valle ha perso tantissimi posti di lavoro e ha un PIL che è allo stesso livello delle regioni del sud. Sono contento per la grande attenzione di Cirio e Salvini alla importanza di far fermare il TGV anche a Bardonecchia”.

Indicatori demografici  preoccupanti: necessarie iniziative strutturali per la famiglia

 Magliano (Lista Civica Cirio Presidente PML): “Lavorare insieme per ius familiae”

Il Piemonte tra le Regioni più anziane d’Italia: la popolazione attiva (15-64 anni) è inferiore al 62%, la natalità è a 1,14, entrambi i dati sono al disotto della media nazionale che è rispettivamente del 63,4% e 1,18. Silvio Magliano, Capogruppo della Lista Civica Cirio Presidente PML in Consiglio regionale: “Inutile strapparsi le vesti per le stabilizzazioni degli insegnanti se non ci saranno alunni per formare le classi, così come lottare per mantenere l’età pensionabile se mancheranno i contributori che garantiscano la tenuta del sistema: è necessario attuare quanto prima una serie di interventi seri e strutturali per le famiglie”.

I dati presentati dall’Istat sugli indicatori demografici del 2024 delineano una situazione sempre più complessa per il nostro Paese: diminuiscono le nascite, il numero di figli per donna e le persone in età attiva (tra i 15 e i 64 anni), aumentano le famiglie composte da una o due persone e i giovani che lasciano l’Italia per altri paesi. In molti di questi indicatori, il Piemonte fa peggio della media nazionale: per quanto riguarda la popolazione attiva, nella nostra Regione è il 61,9% contro il 63,4% dell’Italia, la natalità si attesta a 1,14 figli per donna, contro l’1,18 nazionale; il tasso migratorio è del 5,3 per mille contro il 4,1 della media del Paese. Sempre più giovani scelgono la via dell’emigrazione per il proprio futuro personale e professionale.

“E’ evidente che è necessaria un’azione decisa e strutturale per aiutare le famiglie – commenta il Capogruppo della Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale in Consiglio regionale, Silvio Magliano -; le politiche dei voucher vanno bene ma non bastano, bisogna andare oltre con misure che da una parte garantiscano l’accesso ai servizi, come gli asili nido e le scuole materne, per esempio, e la conciliazione tra lavoro e vita famigliare e dall’altra istituiscano sensibili incentivi fiscali, tanto da rendere appetibile per i nostri giovani restare qui e formare una famiglia e costituire anche un volano per l’economia, dal momento che una famiglia con figli deve affrontare molte spese”.

Conclude Magliano: “Difendere le pensioni e l’età pensionabile non serve, dal momento che non terrà il sistema previdenziale per carenza di contributori, battersi per la stabilizzazione degli insegnanti non è decisivo se non vi saranno alunni per formare le classi. Non è più il momento di stracciarsi le vesti per battaglie di retroguardia nel breve termine, ma di lavorare insieme per una riforma strutturale che porti a quello che Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Famiglia, definisce ius familiae, un modello che renda il nostro paese ambito per chi cerca stabilità”.

Giachino a Susa per la campagna Sì Tav

Buona accoglienza stamane al Mercato settimanale nella grande Piazza d’Armi di SUSA.  Una sola persona ha rifiutato il volantino una sola persona si è dichiarata NoTav.
Con la TAV si rilanceranno la economia e il lavoro a partire dalla ValdiSusa a Torino dove è previsto l’arrivo di oltre un milione di turisti esteri così come in Valle dove ci sarà la Stazione internazionale.
Certo occorre accelerare i lavori perché i ritardi dovuti al blocco decretato dai governi di Conte sia quello giallo verde che quello giallorosso han fatto perdere tre anni . L’aumento dei costi è molto alto e lo pagheranno tutti gli italiani sia i Sitav che i Notav.
Gli unici a non pagare gli esponenti di Askatasuna che non pagano neanche quando tirano pietre o altro al cantiere e ai mezzi del cantiere.

Mino Giachino

“Oggi butta bene!”, gli interrogativi di Scanderebech

In Consiglio Comunale, la Capogruppo di Forza Italia, Federica Scanderebech, ha sollevato il tema della gestione delle deiezioni canine ponendosi interrogativi sull’efficacia della campagna “Oggi butta bene!” lanciata dal Comune di Torino in collaborazione con Amiat e Gruppo Iren.

Dichiara SCANDEREBECH (FI): “Mentre la nostra città continua a sperperare risorse in campagne comunicative che rischiano di non avere alcun impatto, altre città italiane hanno già intrapreso azioni decisamente più efficaci. A Borgomanero, Bari e San Severo, la Polizia Municipale opera in abiti borghesi, sanzionando i trasgressori che non raccolgono le deiezioni. A Napoli e a Carmagnola, si è sperimentata l’analisi del DNA per identificare i proprietari incivili, mentre a Trento, Pordenone e Reggio Emilia sono stati installati distributori gratuiti di sacchetti e borracce per la pulizia, con controlli mirati per chi porta a passeggio il proprio cane senza strumenti adeguati.”

 “Con ben 85.000 cani censiti a Torino, l’Assessora in aula presenta numeri decisamente imbarazzanti: le sanzioni per comportamenti non corretti dei conduttori di cani, infatti, sono drammaticamente basse: 48 nel 2021, 13 nel 2022, 16 nel 2023, solo 4 nel 2024 (a fronte di 2.344 servizi delle ‘pattuglie decoro’) e appena 8 nei primi mesi del 2025. Inoltre, nel Piano di lavoro attualmente in vigore, non è prevista alcuna attività contrattuale specifica tra Amiat e la Città per la gestione delle deiezioni canine e il costo per la pulizia e la disinfezione di 248 aree ammonta a 1.800.000 euro. Come può Torino considerarsi davvero attenta a questo problema? È evidente che la Città abbia bisogno di una presenza costante della Polizia Municipale, soprattutto nelle ore più critiche, come il mattino presto e la sera, con controlli rigorosi e, se necessario, sanzioni adeguate, nonché di un piano d’azione serio e mirato per garantire decoro, igiene e sicurezza.”

 ” Non possiamo più accontentarci di slogan vuoti che non si traducono in cambiamenti concreti. È il momento che l’Amministrazione locale prenda esempio dalle città che hanno già dimostrato che è possibile fare la differenza. E’ indispensabile utilizzare le risorse in modo più virtuoso, indirizzandole verso iniziative che portino a risultati tangibili. È fondamentale investire in una città più pulita, più civica e più rispettosa dell’ambiente, dando il giusto esempio alle future generazioni. Non servono più parole, ma azioni concrete per migliorare la qualità della vita di tutti. “, conclude la consigliera.

Askatasuna, Montaruli (FdI): sentenza conferma pericolosità dei militanti

“Contrarietà alla sanatoria del centro sociale. Il sindaco Lo Russo non può piegare l’intera città alla violenza di Askatasuna”
“Chi usa la violenza come strumento di lotta, ideologica e politica, chi si professa fuori da ogni regola, assurgendo a professionisti del disordine, minaccia le istituzioni, devasta la città, i beni della cittadinanza e il patrimonio, così come chi aggredisce le forze dell’ordine, non può mai essere un interlocutore dello Stato e pertanto delle amministrazioni degli enti locali. Le 18 condanne ai militanti di Askatasuna emesse dal tribunale di Torino oggi, lo confermano, anche se cade l’associazione a delinquere: non cambia la sostanza e anzi questa prima sentenza lo certifica in pieno. La pericolosità degli esponenti di Askatasuna resta ed è molto grave, proprio perché i militanti, pur condannati, sono fieri dei loro comportamenti. Questo è un segnale chiaro a tutta la cittadinanza e al sindaco di Torino: senza alcun ravvedimento, pentimento e messa in discussione di quanto finora fatto da Askatasuna, va confermata la contrarietà a qualsiasi forma di sanatoria del centro sociale e dei suoi attivisti. Il Comune di Torino non può piegarsi alla violenza, all’illegalità esibita con orgoglio, perché è un messaggio contro tutti i cittadini che rispettano le regole. Torino non deve essere ostaggio”. Lo dichiara il vicecapogruppo di Fdi alla Camera Augusta Montaruli.

Askatasuna, Avs: “Il teorema era infondato”

“Infine è avvenuto ciò che speravamo e ci aspettavamo: è caduta in primo grado l’accusa di associazione a delinquere per 16 membri del centro sociale Askatasuna e del Movimento No TAV, nonostante le condanne, comunque molto ridotte rispetto alle richieste della Procura, per alcuni singoli imputati per gli altri capi d’accusa. Abbiamo sempre pensato che l’accusa di associazione a delinquere fosse frutto di un teorema del tutto infondato, completamente fuori luogo per persone che con i loro atti non si sono arricchite né avvantaggiate in nessun modo. Che le iniziative del centro sociale per il contrasto alla precarietà abitativa, la promozione dello sport popolare, la distribuzione di cibo e tamponi durante il lockdown, i corsi di italiano per stranieri non siano mai state una maschera per altre finalità. Le responsabilità penali sono sempre personali e non è mai esistito un nucleo che architettasse un programma criminoso. Di fatto non accolta in questa sede anche la richiesta monstre di risarcimento del danno: dovrà essere provato davanti al Tribunale Civile. Come abbiamo sempre detto, Askatasuna non è un covo criminale e continuerà a esistere, anche come bene comune. Ci aspettiamo delle scuse da chi, da destra, aveva dimenticato ogni garantismo e attaccato pesantemente in questi mesi imputati e solidali e auspichiamo che ora si apra una riflessione sull’uso sproporzionato del diritto penale contro il dissenso e i movimenti sociali.” – lo dichiarano il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi, la Capogruppo di AVS in Piemonte,Alice Ravinale, e la Capogruppo di Sinistra Ecologista al Comune di Torino, Sara Diena.

Fdi, fine Ramadan ‘festeggiato’ bruciando l’immagine della Meloni

 Con la benedizione del Sindaco Lo Russo

Binzoni, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia: “Quanto avvenuto ieri non ha nulla di pacifico né di democratico. Inquietante che da parte dei ‘democratici del Pd’ non vi sia stata alcuna presa di distanza”

Quello che è andato in scena ieri, in occasione della celebrazione di chiusura del Ramadan – dichiara Alessandra Binzoni, vice Capogruppo di Fdi in Consiglio Regionale – non ha nulla di pacifico né di democratico. Abbiamo assistito a scene che sono in aperto contrasto con le parole pronunciate dal Sindaco Lo Russo, all’insegna dell’inclusione, della pace e della condivisione.

Allahu Akbar ripetuto svariate volte, i soliti slogan contro Israele, gli insulti all’Italia oltre alle tante donne presenti segregate e sepolte sotto i burqua sono la rappresentazione plastica di un islam radicale che ha concluso il Ramadan dando alle fiamme l’immagine del Presidente del Consiglio Meloni. La cosa inquietante – prosegue Binzoni è che tutto questo è avvenuto sotto gli occhi e con la benedizione del Sindaco di Torino. Inoltre, a distanza di ore, non ho ancora letto alcuna presa di distanza da parte dei ‘democratici del Pd’ né alcuna condanna da parte delle pseudo femministe di sinistra”.

E’ evidente che l’inclusione cara al Pd e al Sindaco Lo Russo prevede la sottomissione e l’islamizzazione della società. A questa idea di Torino cara a tutta la sinistra rispondiamo con una difesa dei nostri valori e della nostra cultura. Non vi può essere vera inclusività in assenza di rispetto reciproco, di tolleranza tra diverse sensibilità religiose o politiche, e di rispetto della donna che non può essere in alcun modo trattata come un oggetto” conclude Binzoni.

Pompeo (Pd): “Aggiornare soglia esenzione ticket sanitario”

 “Ho presentato un’interrogazione alla quale, data l’importanza del tema, auspico di avere una risposta in tempi stretti, per sapere dall’Assessore regionale alla sanità se sia stato valutato l’impatto dell’inflazione sulla soglia di reddito per l’esenzione dal ticket sanitario, se intenda farsi portavoce presso il Governo della richiesta di un aggiornamento della normativa vigente, adeguandone la soglia ai livelli attuali di reddito e costo della vita, e se la Regione abbia intenzione di prevedere misure per mitigare l’effetto dell’erosione del potere d’acquisto sulle fasce di reddito più basse e sui soggetti più vulnerabili della popolazione al fine di garantire un accesso equo alle cure” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Le attuali soglie di esenzione dal ticket sanitario – prosegue la Consigliera regionale Pd – risalgono a normative degli anni ’90 e non sono state adeguate all’inflazione e all’aumento del costo della vita. Negli ultimi anni la difficile congiuntura economica e sociale, fortemente influenzata dalla pandemia, ha colpito duramente molte persone e non possiamo permettere che famiglie con redditi medio-bassi subiscano un ulteriore aggravio delle proprie spese sanitarie. Il mancato aggiornamento della soglia rischia di escludere numerosi cittadini che, pur superando di poco il limite, versano in difficoltà economiche”.
“Il mancato aggiornamento della soglia di esenzione e le liste d’attesa sempre più insostenibili rischiano di aumentare la percentuale dei coloro che sceglieranno di non curarsi, esponendosi al rischio di un aggravamento delle condizioni di salute, con un conseguente peggioramento della qualità della vita e delle capacità lavorative. Nella salute non può e non deve esistere disuguaglianza e compete alle istituzioni garantire a tutti le cure adeguate” conclude la Consigliera Laura Pompeo.

Tav: quanto costano i ritardi e gli attacchi al cantiere?

 

Caro direttore,
quanto costano i RITARDI e gli ATTACCHI al CANTIERE TAV sia per quanto riguarda il notevole incremento dei Costi, che pagheranno sia i SITAV che i NoTAV, salvo quelli di Askatasuna, sia i gravissimi ritardi nella realizzazione di un’opera che darà’ grandi benefici ‘ al territorio che da oltre vent’anni ha una bassa crescita economica  e sociale. 
 
Malgrado gli insulti ricevuti sabato mattina da Askatasuna e le minacce sul web , noi SITAV SILAVORO  gireremo i mercati torinesi e della Valle di Susa con il Volantino allegato.
Il Sindaco Lorusso e I partiti valutino il significato degli insulti dei componenti di Askatasuna per impedire la consegna dei volantini nella zona di corso Regina e S. Giulia si rapporti  e valutino la concezione demiocratica e violenta di persone con le quali  il Comune di Torino vorrebbe fare la pace.
Il PD che sta con i piedi sia nelle scarpe dei SITAV che dei NOTAV si interroghi su quanto è costata al Paese e al Piemonte la sua doppiezza.
L’appello alla TELT e alle imprese private impegnate a fare meno convegni e più lavori e a aumentare la collaborazione con i lavoratori e le aziende locali.
Dalla grande Manifestazione SITAV di piazza Castello dalla parte italiana si è fatto troppo poco. Apprezziamo il lavoro del Governo che sta credendo nelle Infrastrutture.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO