Il Partito Liberaldemocratico di Torino, il Segretario provinciale Francesco Aglieri Rinella esprimono
preoccupazione per la gestione del caso Askatasuna di questi giorni.
«Lo sgombero di Askatasuna, il corteo e le violenze di ieri sera dimostrano anzitutto una cosa», ha
dichiarato il segretario provinciale, «lo scontro tra centro destra e centrosinistra, anche a livello
locale, genera cortocircuiti dannosi per tutti: entrambe le fazioni hanno preso la decisione giusta al
momento sbagliato. Da un lato abbiamo il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo che corregge solo ora
la decisione di collaborare con una realtà che da trent’anni penalizzava l’immagine di Torino e
vandalizzava proprietà pubbliche. Dall’altro abbiamo un governo e un ministro degli interni che
decidono di mettere in atto solo ora lo sgombero per danneggiare Lo Russo e la sua giunta. La
risoluzione di Piantedosi di sgomberare Askatasuna a pochi giorni dal Natale, nel week end che per
il commercio di prossimità rappresenta buona parte dei profitti dell’anno, danneggerà i
commercianti e cittadini dei quartieri limitrofi».
Il Partito Liberaldemocratico di Torino prende quindi atto delle conseguenze dannose della politica
di contrapposizione fra i due poli: 10 agenti feriti con pietre e bottiglie, scuole di quartiere chiuse e
i leader di Askatasuna che minacciano di invadere le strade nel periodo in cui la cittadinanza fa gli
acquisti di Natale. «I cittadini sono esasperati dai danni alle loro proprietà, agli immobili, alle
automobili e agli esercizi commerciali», continua Francesco Aglieri Rinella, «e sono stati frustrati sia
dalla proposta di accettare possibili collaborazioni con i responsabili di tali danni, sia dalla tempistica
con cui il Governo ha scelto di agire. Mentre la sede di Reale Mutua in Corso Siccardi si barrica
temendo i disordini dei prossimi giorni, noi ribadiamo con forza che la continua contrapposizione
tra destra e sinistra genera solo errori, e che le decisioni vanno prese non contro la parte politica
avversa, ma nell’interesse dei cittadini, e quindi al momento giusto».
Askatasuna: “Oggi Rifondazione in piazza”
POLITICA
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“Separazione delle carriere? Il giudice deve essere terzo”. Intervista a Tiziana Maiolo
Predicano il rispetto del (loro) diritto di espressione e poi scacciano chi la pensa diversamente. A raccontare questa storia è Mino Giachino, oggi commissario torinese dell’Udc, già sottosegretario alle Infrastrutture dal 2008 al 2011 nel governo Berlusconi e artefice della famosa manifestazione Sì Tav che portò decine di migliaia di persone in piazza Castello il 10 novembre del 2018. Il successo fu tale che, dicono le cronache, quel giorno il Cavaliere chiamò Giachino: “Confesso che ti ho invidiato”.

Ma veniamo ad oggi, allo sgombero di Askatasuna. Giachino sobbalza davanti alla tv nel vedere un giovane che parla, a nome del centro sociale, di “atteggiamento muscolare da parte delle forze dell’ordine” e “criminalizzazione del dissenso”.
“Ora so che si chiama Stefano – spiega l’ex sottosegretario – il ragazzo che la mattina di sabato 29 marzo 2025 era uscito dal palazzo occupato in corso Regina Margherita a dire a noi del gruppo Sì Tav – Sì Lavoro che eravamo lì davanti a dare volantini a favore dell’alta velocità, che era meglio sloggiare. Aveva anche un simpatico cane al guinzaglio. Tanto che gli agenti della Digos presenti ci consigliarono di lasciar perdere e ce ne andammo per evitare tensioni”.
Insomma, tutto bene per i militanti del centro sociale, finché non si sostiene un’idea diversa dalla loro e soprattutto se la si sostiene davanti all’edificio che ritenevano, almeno fino ad oggi, fosse casa loro.
“Da allora oltre alla lotta No Tav – conclude Giachino – mi pare si siano mobilitati non molto pacificamente a favore della Palestina, ad esempio assaltando La Stampa. Ora mi auguro che il Sindaco Lo Russo prenda davvero atto della situazione. Ho fatto bene a scrivere due settimane fa al Prefetto che la situazione era ormai intollerabile”.
(Nelle foto: Giachino e i Sì Tav davanti ad Askatasuna lo scorso marzo; la folla Sì Tav il 10 novembre 2018 a Torino)
“È inaccettabile che un intero quartiere sia svegliato all’alba da un’operazione di polizia giudiziaria che costringe 500 famiglie di bambini, che sarebbero dovuti andare a scuola, e restare fuori. Inaccettabile che una primaria e una scuola dell’infanzia vengano chiuse all’improvviso, a pochi giorni dalle feste natalizie. Un’operazione di spettacolarizzazione della forza che nessuna istituzione dovrebbe avallare. Il laboratorio repressione del Governo è in atto e mostra un volto dello Stato che fa male a tutti. Processi e indagini dovrebbero seguire il loro corso e accertare responsabilità individuali, i sigilli al centro sociale invece sarebbero solo un fallimento della politica e un atto cinico contro la città di Torino. Ma solidarietà, cultura e dissenso non si sgomberano con la forza” – lo ha dichiarato in aula il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi.
POLITICA
“L’attività di questi giorni per promuovere le ragioni del Sì al referendum sulla riforma della giustizia è grande e tocca diverse città. Sono stata a Palermo ospite del presidente Giorgio Mulè, oggi sarò a Macerata e poi andrò a Genova. L’impegno è totale, è un regalo che io devo fare a Tortora e sono determinata a mantenere questo impegno. Il comitato continua a respingere le falsità e il processo alle intenzioni che ormai usano i magistrati, o meglio tutti quelli del No. Questo un po’ mi stordisce, perché ormai ho capito che i magistrati hanno fatto davvero il partito del No. Usando però quelle sedi che sono state affidate loro come rappresentanza di una istituzione importante. Ma loro hanno ormai assunto la Cassazione, piuttosto che altri palazzi di giustizia, come sede del proprio partito. Questo è davvero fuori dalla Costituzione”.
Parola di Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora, senatrice per due mandati e oggi presidente del comitato Cittadini per il Sì in vista del referendum sulla riforma della giustizia.
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Una riforma in nome di Enzo Tortora. Intervista a Francesca Scopelliti
Un anno in Consiglio regionale
Un’attività intensa e concentrata soprattutto sull’aggiornamento, la semplificazione e sul riordino dell’impianto normativo esistente ha caratterizzato il lavoro consiliare nel 2025, svolto con continuità e carichi di lavoro significativi sia in aula sia nelle fasi istruttorie.
Nel corso dell’anno si sono tenute 49 sedute d’aula, per complessive 215 ore di discussione. Le leggi approvate sono state 22, mentre le delibere approvate hanno raggiunto quota 73, di cui 42 relative a nomine o designazioni di competenza consiliare.
L’attività ispettiva e di indirizzo si è mantenuta su livelli elevati: sono state presentate 306 interrogazioni e interpellanze e 300 interrogazioni a risposta immediata, mentre gli atti di indirizzo complessivamente depositati sono stati 329. Sul piano dell’iniziativa legislativa, i disegni di legge presentati sono stati 19 e le proposte di legge 34.
Particolarmente intenso il lavoro emendativo: in aula sono stati presentati 9.845 emendamenti su provvedimenti legislativi, con 197 approvati, ai quali si aggiungono 119 emendamenti su proposte di deliberazione, di cui 45 approvati.
Dal punto di vista dei contenuti, il 2025 è stato segnato in modo rilevante dalla legge regionale 9/2025, la cosiddetta legge di riordino, che con 148 articoli ha inciso in maniera trasversale sul corpus normativo regionale. A questa si affiancano altre otto leggi di modifica di normative preesistenti. Tra le leggi approvate, anche quella per ampliare la platea della Comunità energetiche, contro le truffe affettive e contro l’abbandono sociale.
Sul versante deliberativo, l’attività si è concentrata anche su importanti strumenti di pianificazione, tra cui il piano dei rifiuti speciali, il piano stralcio delle attività estrattive, il piano triennale per la cultura e il piano di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Nel corso dell’anno è stato infine portato a termine l’iter di discussione del piano socio-sanitario.
Anche le Commissioni del Consiglio regionale hanno registrato un’intensa attività, con 337 sedute complessive, dato che conferma la continuità e la produttività del lavoro istituzionale. Il numero legale è mancato solo due volte, segnalando una partecipazione costante dei componenti.
Le Commissioni si sono riunite 7 volte in sede legislativa, di cui 4 congiunte, mentre il lavoro istruttorio ha incluso 20 consultazioni online, 22 in presenza e 79 audizioni. Nel corso dell’anno sono stati assegnati 51 provvedimenti, tra cui 33 proposte di legge e 18 disegni di legge, oltre a 70 Proposte di deliberazione (PDCR). Molto significativo anche il numero degli emendamenti depositati, pari a 1000, che testimonia un approfondimento capillare dei testi. Sono stati espressi 30 pareri preventivi e licenziati 13 disegni di legge, 6 proposte di legge e 63 PDCR, mentre 2 proposte di legge sono state ritirate.
Gli uffici hanno supportato i consiglieri con 40 progetti di legge, 11 ordini del giorno e numerosi atti. Prodotte 125 schede legislative e 18 newsletter tematiche, oltre a 65 segnalazioni di novità giuridiche. Pubblicati tre numeri della rivista “Il Piemonte delle Autonomie”.
In generale, poi, l’Ufficio di presidenza ha svolto 49 sedute e assunto 317 deliberazioni.
Il Comitato delle Autonomie Locali nel 2025 ha svolto 16 sedute dell’Udp e 14 sedute dell’assemblea plenaria, tutte in videoconferenza, e ha reso 30 pareri su progetti di legge e regolamenti, tre dei quali con condizioni. Sono inoltre stati predisposti 8 pareri per la Corte dei Conti su richiesta dei Comuni.
La Commissione di garanzia ha operato con 7 sedute, nelle quali ha esaminato e valutato i profili regolamentari e procedurali delle questioni sottoposte, esprimendo 7 pareri formali. La sua attività ha riguardato il rispetto delle norme interne, la corretta applicazione dei regolamenti consiliari e la tutela della regolarità degli atti.
Sono oltre 30 milioni di euro gli investimenti già in corso per le ristrutturazioni del patrimonio immobiliare del Consiglio regionale, ai quali si aggiungono 5,6 milioni previsti nel 2026. Negli ultimi anni il fabbisogno del Consiglio è cresciuto dell’11%, a fronte di un aumento dei prezzi del 19,6%, mentre i trasferimenti regionali sono passati da 48,8 a 53 milioni tra il 2018 e il 2025. Le spese di investimento hanno registrato un incremento significativo, da 1,8 a 5,2 milioni in sei anni. Una quota rilevante riguarda i lavori edili e di ristrutturazione, come il restauro di Palazzo Lascaris (12,5 milioni), dell’ex BdS con la nuova biblioteca (7,2 milioni) e la riqualificazione di via Arsenale 14 (13,8 milioni). Parallelamente sono cresciuti gli investimenti in informatica, con spese in conto capitale salite fino a 1,8 milioni nel 2025. Importante anche l’impegno sulla formazione del personale, con oltre 1.500 giornate erogate nel 2025. La qualità dei servizi è confermata dalla nuova ricertificazione ISO 9001 senza rilievi. Infine, la rideterminazione dei vitalizi ha generato un risparmio annuo superiore ai 900.000 euro.
Tra le attività di rilievo, ricordiamo l’aggiudicazione alla Società Cooperativa Culture di Venezia la gestione della nuova Biblioteca “Umberto Eco”, che aprirà nel 2026 in via Alfieri. Avviato con successo il servizio di visite guidate a Palazzo Lascaris, affidato a Turismo Torino e Provincia, già confermato per il 2026. Presentata e adottata la quarta edizione del Manuale per la redazione dei testi normativi, con nuovi allegati e appendici per migliorare la qualità legislativa.
Nel 2025 il Consiglio regionale del Piemonte ha sviluppato un’intensa attività culturale, educativa e civica attraverso i suoi Settori e Organismi consultivi, con ricadute significative per cittadini, scuole e territorio, confermandosi un punto di riferimento culturale per tutta la regione, capace di valorizzare memoria, diritti, partecipazione e inclusione.
Al Salone del Libro il Consiglio ha promosso ben 28 eventi, molti dei quali rivolti ai giovani, e contribuito in modo decisivo alla realizzazione dello stand della Regione Piemonte.
Sono state allestite cinque mostre alla Galleria Spagnuolo – “Orizzonte bianco”, “La meraviglia Unesco di Langhe Roero e Monferrato”, “Il Piemonte all’opera”, “Donne e motori? Gioie e basta” e “Tormenti, visioni, evasioni” – che hanno registrato 405 visitatori.
Tre esposizioni hanno riguardato l’Urp, l’ufficio relazioni con il pubblico: “Alpini uomini di pietra”, “Sulle ali della Bora”, “Marionette da favola”) e accolto 409 cittadini, mentre la Biblioteca URP ha raggiunto 637 utenti.
Il progetto “Porte Aperte a Palazzo Lascaris”, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, è stato avviato nell’aprile 2025. Il servizio di visite guidate, affidato alle guide turistiche di Turismo Torino, ha coinvolto 50 istituti scolastici con 1.209 visitatori (di cui 1.065 studenti e 144 docenti). Sono state inoltre accolte 24 delegazioni per un totale di 466 cittadini, oltre a 330 visitatori nelle aperture straordinarie e 200 cittadini nelle aperture mensili. Complessivamente, nonostante i lavori in corso, Palazzo Lascaris ha registrato 2.205 visitatori nel 2025.
Tra gli eventi di rilievo figurano anche le frequenti visite di delegazioni straniere a Palazzo Lascaris.
Nel 2025 il Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili ha affrontato i temi della pace, delle persecuzioni e dei diritti civili con un ampio programma di iniziative. Ha aderito alla Marcia per la Pace di Assisi e promosso la Giornata per i diritti umani e civili e le resistenze dimenticate, con testimonianze da Iran, Kurdistan, Venezuela e Bielorussia. Ha organizzato la Giornata della libertà di stampa a Cuneo e sostenuto la mostra dedicata a Vasilij Grossman contro i totalitarismi. Con l’Associazione Vittime del Terrorismo ha ricordato le vittime della violenza politica. Sul fronte sociale ha partecipato al Forum Africane Italiane sulla cooperazione allo sviluppo. Infine, ha sostenuto il DisFestival della CPD, dedicato a disabilità e inclusione.
Nel 2025 la Consulta regionale europea del Consiglio regionale del Piemonte ha rafforzato la formazione europea dei giovani con la 41ª edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei”, che ha coinvolto 428 studenti, 22 istituti e 123 istanze, con viaggi studio a Strasburgo e Maastricht. Per il 2025 2026 è stata avviata la 42ª edizione, che ha registrato numeri record: 676 studenti, 28 istituti e 157 istanze, su temi come intelligenza artificiale e ripristino della natura. Rinnovata la Convenzione triennale con lo IUSE, conclusa la Fase 1 del progetto sulla governance partecipata e organizzati seminari con l’Università di Torino. La Consulta ha inoltre promosso l’incontro “È tempo di fare gli Stati Uniti d’Europa” con il Movimento Federalista Europeo. In ottobre ha collaborato al Convegno annuale dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti, che ha riunito 350–400 partecipanti da tutta Italia ed Europa. L’attività 2025 conferma la Consulta come punto di riferimento regionale per la cultura europea e la cittadinanza attiva.
Il Comitato Resistenza e Costituzione ha promosso numerose iniziative per le ricorrenze del 27 gennaio, 10 febbraio e 25 aprile, in collaborazione con il Polo del ’900, l’ANPI e l’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia. Sono proseguiti i progetti con scuole e istituti della memoria, con convegni dedicati a Salussola, Giorgio Amendola e figure del Risorgimento e della Resistenza. Al già citato Salone del Libro il Comitato ha organizzato tre incontri con autori e premiato i vincitori della 44ª edizione del Progetto di Storia contemporanea, che ha coinvolto 95 gruppi, 492 studenti e 35 istituti. Gli studenti hanno partecipato a viaggi studio, realizzando anche cortometraggi. Avviata la 45ª edizione del Progetto, dedicata ai minorenni nella guerra di Liberazione, con elaborati multimediali e dibattiti. L’attività ha rafforzato la diffusione dei valori costituzionali e della memoria civile nelle scuole e nella società piemontese.
La Consulta Femminile ha assegnato il Premio Marcellina Gilli e promosso iniziative per la parità di genere, tra cui Ottobre Rosa, “Lingua Madre” e campagne contro la violenza.
La Consulta delle Elette ha sostenuto gli appuntamenti dell’8 marzo e del 25 novembre, con il convegno “Lavoro al femminile” e la proiezione gratuita del film “C’è ancora domani”.
L’Osservatorio Usura ha coordinato il concorso “Ambasciatori del Consiglio regionale”, con 421 studenti e viaggi studio a Roma, affiancati da attività di educazione finanziaria.
Gli Stati Generali Prevenzione e Benessere hanno promosso iniziative su salute, sport e inclusione, tra cui “Play the Games 2025”, che ha coinvolto oltre 200 atleti con disabilità.
Nel 2025 l’ufficio stampa del Consiglio regionale del Piemonte ha intensificato la sua attività, pubblicando 542 comunicati e registrando 1,35 milioni di pagine viste sul sito istituzionale. L’Assemblea si conferma leader nella comunicazione social tra le istituzioni legislative regionali in Italia, con 90,8 mila follower su Facebook, 22 mila su X e 12 mila su Instagram. L’obiettivo è proseguire nell’impegno del Consiglio nel rendere l’informazione trasparente, imparziale e accessibile a tutti i cittadini.
Anche l’attività degli organi di Garanzia del Consiglio regionale del Piemonte ha registrato un’intensa attività a tutela dei cittadini. Il Difensore civico ha ricevuto 689 istanze, soprattutto su salute, disabilità, politiche sociali, ambiente e lavoro. Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza ha trattato 94 casi, legati a rapporti con i servizi sociali, adozioni, affidamenti e diritto allo studio. Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale ha gestito 218 istanze, riguardanti disagi detentivi, salute e trasferimenti. Il Garante per i diritti degli animali ha seguito 19 segnalazioni, relative a canili, colonie feline e condizioni di mantenimento.
Nell’ambito della Convenzione per i Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), sono state organizzate tre iniziative a Novara, Alba e Torino. La XII edizione del Corso per Tutori volontari ha registrato 98 iscritti, di cui 76 diventati tutori, rafforzando la rete di protezione dei minori vulnerabili.
Dall’Ufficio di presidenza sono stati concessi 386 patrocini gratuiti e, con la nuova formula a rendicontazione, oltre 150.000 euro di patrocini onerosi nei primi tre periodi. Le organizzazioni dirette hanno ricevuto circa 94.000 euro, mentre le partecipate hanno beneficiato di oltre 2,2 milioni di euro per 311 iniziative. L’attività ha valorizzato tradizioni, eccellenze e territorio, consolidando il ruolo del Consiglio regionale come promotore culturale e istituzionale.
Il Centro Gianni Oberto, dedicato alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale piemontese, è stato rafforzato dalle leggi regionali 15/2022 e 8/2022, che gli hanno attribuito nuovi compiti legati alla Festa del Piemonte e alla giornata del valore alpino. Dopo aver seguito soprattutto il percorso che ha portato, nel 2024, alla creazione dell’Inno del Piemonte “Ël Drapò a deuv vive”, ha avviato la definizione di un calendario di ricorrenze celebrative della storia e delle tradizioni regionali. Il Comitato quest’anno ha lavorato all’individuazione di nuove figure rappresentative dei valori piemontesi nel mondo. Il 29 ottobre 2025 si è insediato il nuovo Comitato Consultivo.
Dichiarazioni dell’ufficio di Presidenza
Davide Nicco (presidente)
“Facciamo il consuntivo di un anno di lavoro intenso, con 225 ore d’Aula, in crescita rispetto alle 215 registrate alla data di oggi nel 2023. Non prendo in esame i dati 2024, perché con le elezioni i numeri sono stati sensibilmente più bassi. Anche il numero totale dei provvedimenti approvati è in aumento, quest’anno sono stati sinora 95 e nel 2023 furono 84. Senza dimenticare le 337 sedute di Commissione svolte nel 2025, con tantissime audizioni e apertura a tutte le realtà piemontesi, nei vari campi.
Ma al di là della quantità di lavoro svolto, è la qualità che conta e la rilevanza dei documenti che abbiamo affrontato e votato, in ultimo il fondamentale Piano sociosanitario che è in discussione proprio in questi giorni.
Voglio dire inoltre che questa nuova biblioteca dove si tiene la conferenza stampa di fine anno, è un segnale ulteriore di impegno del Consiglio per il territorio. Nel 2026 dovrebbero concludersi anche i lavori di palazzo Lascaris e soprattutto quelli dell’Aula consiliare. Abbiamo affrontato questa grande ristrutturazione generale contenendo i costi generali: ieri è stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio, evitando anche quest’anno l’esercizio provvisorio, con il parere positivo del collegio dei revisori. Un risultato che conferma una gestione improntata a rigore, responsabilità e trasparenza. Negli ultimi sette anni la spesa corrente, in termini reali, è diminuita dell’8,6%, nonostante un periodo segnato da una forte crescita dei costi e dall’inflazione”.
In ultimo, desidero esprimere la vicinanza del Consiglio regionale alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo Gedi, per le vicende legate alla possibile cessione della società a investitori stranieri.
Francesco Graglia (Vicepresidente)
“Non posso che ammirare questi lavori splendidi che stanno per terminare. La biblioteca è splendida e sarà una ricchezza per il quartiere, la città di Torino e tutta la Regione. Sottolineo poi l’evoluzione positiva del lavoro della Consulta europea. La partecipazione degli studenti ai progetti è raddoppiata e dobbiamo ringraziare gli uffici e le scuole per questo ottimo risultato”.
Domenico Ravetti (Vicepresidente)
“Il ruolo di vicepresidente è istituzionale ma anche un’esperienza umana bellissima. Ringrazio il presidente Nicco di averci dato la possibilità di vivere questa esperienza nel migliore dei modi.
Quanto all’attività del comitato resistenza e costituzione, di cui sono presidente, abbiamo lavorato seguendo il calendario e le varie ricorrenze. Dal Giorno della memoria al il 10 febbraio giorno del ricordo, il 25 aprile, il 2 giugno festa della Repubblica.
Quest’anno mi piace ricordare Rivoli medaglia d’oro e un piccolo paese della provincia di Cuneo, Valdieri, dove gli studenti hanno piantato 12 alberi per ricordare 12 partigiani morti su quelle montagne e i primi 12 articoli della Costituzione, in occasione dell’80mo anniversario della Liberazione”.
Fabio Carosso (Consigliere segretario)
“La tradizionale conferenza stampa quest’anno si svolge in uno spazio nuovo, che non è solo un luogo ma un progetto e un’idea di comunità: la Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco”. Un ambiente che non custodirà soltanto libri, ma diventerà un crocevia di relazioni, conoscenza e dialogo.
Uno spazio moderno, aperto e inclusivo, in cui il Consiglio regionale mette al centro la cultura e la capacità di guardare lontano. Negli ultimi anni abbiamo portato avanti importanti lavori di ristrutturazione a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, per rinnovare la casa dei Piemontesi e renderla sempre più aperta alla comunità.
Lo scorso anno avevo anticipato il progetto sulla felicità: a novembre abbiamo coinvolto i giovani in una giornata alle OGR, pensata come momento educativo e motivazionale”.
Mario Salvatore Castello (consigliere segretario)
“Il 2025, anno di avvio della XII Legislatura, ci ha visti impegnati a rendere il Consiglio regionale del Piemonte una vera casa di tutti, fondata su equilibrio politico e stabilità istituzionale.
Al centro del lavoro c’è stata l’efficienza concreta nelle risposte ai cittadini, testimoniata dall’attività degli Organi di Garanzia, che hanno seguito centinaia di casi su salute, disabilità, diritti dei detenuti e tutela degli animali.
Abbiamo investito sull’eccellenza civica: decisivo l’impegno dell’Osservatorio contro l’usura e il sovraindebitamento, che ha coinvolto oltre 400 studenti in percorsi di legalità e attivato tutele per famiglie e rider. Progetti come Ragazzi in Aula e Ambasciatori del Consiglio Regionale confermano la scelta di puntare sui giovani come motore del cambiamento.
Chiudiamo l’anno su basi solide. Continuerò a lavorare con questo spirito: equilibrio politico, risposte efficaci ai cittadini e un impegno etico e sociale per rendere il Piemonte un’eccellenza a livello nazionale”.
Valentina Cera (Consigliera segretaria)
“L’anno di lavoro di questo Ufficio di Presidenza è stato intenso e ricco di contenuti: abbiamo condiviso numerose tematiche e, in particolare, mi sono occupata delle politiche per la parità. Creare pari opportunità tra donne e uomini è un obiettivo centrale del nostro impegno, che portiamo avanti in stretta collaborazione con la Consulta femminile.
Ci siamo occupati di contrasto alla violenza di genere e abbiamo accompagnato molti Comuni nella realizzazione di progetti rivolti anche alle giovani generazioni. Accanto a questo, non sono mancati momenti di sensibilizzazione e confronto: presentazioni, spettacoli e la partecipazione alla corsa Just the Woman I Am, che ci ricorda quanto sia ancora necessario “correre” per raggiungere una reale parità.
Ricordo inoltre la partecipazione al Salone del Libro e l’attenzione dedicata al tema delle discriminazioni che corrono sul web, spesso le più subdole e aggressive.
Anche il lavoro svolto con la Consulta delle Elette ha perseguito obiettivi analoghi, nella convinzione che la collaborazione e il confronto siano strumenti fondamentali per costruire una società più equa”.
Ufficio stampa CRP
Gli interventi per la ristrutturazione e l’ammodernamento dei Centri per l’Impiego, finanziati con risorse nazionali e PNRR, procedono nel rispetto delle scadenze, ma non è ancora chiara la riforma ventilata dall’assessore Chiorino
16.12.2025 – Nel rispondere al mio Question time odierno, l’assessore Chiorino ha rassicurato sui tempi di spesa delle risorse PNRR per i Centri per l’impiego e per il programma GOL entro la scadenza di giugno 2026, ma non ha offerto chiarimenti sulla riforma complessiva dei Centri per l’impiego, più volte ventilata.
Ad oggi sono stati impegnati 52 dei 68 milioni di euro, risorse nazionali e PNRR, per rafforzare la formazione degli operatori dei Centri per l’impiego, per i sistemi informativi e le infrastrutture.
Per quanto riguarda il programma GOL, al 30 novembre 2025, 165.632 persone hanno trovato lavoro e tutti i 294 milioni di euro assegnati sono stati impegnati.
Il nodo della riforma dei Centri per l’impiego sarà cruciale per garantire continuità ed efficienza: servono assunzioni di nuovi operatori e c’è un problema di sedi e di spazi fisici.
Monitoreremo che entro il 30 giugno venga conclusa la formazione delle restanti persone disoccupate e soprattutto che questa grande mole di fondi europei erogata in maniera straordinaria durante la pandemia abbia un seguito e non resti una cattedrale nel deserto.
Monica CANALIS – vice presidente commissione lavoro e attività produttive del Consiglio Regionale
«Dopo il question time, Regione già attivata: lunedì tavolo al Ministero»
Nel corso della risposta fornita al question time presentato da Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Consiliare – Ambiente, l’Assessore regionale Elena Chiorino, a nome della Giunta, ha confermato che la Regione Piemonte sta seguendo con attenzione la vicenda Konecta, annunciando una serie di iniziative conseguenti al confronto avvenuto in Aula.
In particolare, rispondendo all’interrogazione di Bartoli, l’Assessore ha comunicato che è stato programmato per lunedì 22 dicembre un tavolo di confronto presso il Ministero del Lavoro, con la partecipazione dell’azienda e delle organizzazioni sindacali. È stato inoltre precisato che, a valle dell’incontro ministeriale, la Regione promuoverà ulteriori momenti di consultazione, nell’ambito delle proprie competenze, partendo dalle basi condivise già definite.
«I lavoratori di Konecta e le loro famiglie non sono soli – commenta Sergio Bartoli –. La risposta della Giunta al mio question time conferma che la Regione ha rafforzato il proprio impegno su questa vertenza, assumendo un ruolo attivo di accompagnamento e tutela».
«Spostare la sede di lavoro di un numero così rilevante di dipendenti – prosegue Bartoli – ha una ricaduta concreta sulla qualità della vita delle persone, sulle loro famiglie e sull’intero territorio. Per molti lavoratori affrontare quotidianamente lunghi spostamenti verso il capoluogo significa rinunciare ad attività sociali e di volontariato, con un conseguente impoverimento del tessuto comunitario locale, già fortemente sotto pressione».
«La presenza della Regione, ribadita oggi in Aula – conclude Bartoli – rappresenta un elemento fondamentale di tutela per i lavoratori e per gli Enti Locali. Continuerò a seguire con attenzione questa vicenda affinché si costruiscano soluzioni equilibrate, capaci di difendere il lavoro e il territorio, nel rispetto delle legittime esigenze dell’azienda».