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Conto alla rovescia per la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

La più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo in programma dal 30 agosto all’ 8 settembre 2024

 

Tutto pronto per la 75esima edizione la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola in programma da venerdì 30 agosto a domenica 8 settembre, un appuntamento cultural-gastronomico imperdibile per gli amanti dell’ottimo cibo.

Il primo week end della manifestazione si prospetta ricco di iniziative, l’inaugurazione prevista per venerdì 30 Agosto alle ore 21.00 sul Palco di Piazza Sant’Agostino sarà condotta dal noto presentatore e volto televisivo Nicola Prudente, in arte Tinto accompagnato dalla madrina dell’evento Matilde Brandi ballerina, showgirl, conduttrice televisiva e attrice teatrale, e dal padrino Sergio Mùñiz attore, cantante e modello spagnolo.

La Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola è molto più di un semplice evento gastronomico. È una celebrazione della cultura, della tradizione e dell’innovazione agroalimentare, con importanti ricadute positive per la città. Un format già molto apprezzato e consolidato, che per l’edizione 2024 si arricchirà ancora di più per coinvolgere il pubblico in un viaggio alla scoperta del peperone di Carmagnola.

Tra gli eventi della giornata inaugurale, dalle ore 21:00 al Villaggio “Viva la Puglia” nei Giardini Unità d’Italia sono in programma I Melannurca con Pizziche, Tammurriate e Tarantelle, e alle 21:30 sul palco di Piazza Sant’Agostino il concerto del Duo Diamanti, progetto artistico e musicale di Marta Cataldi e Jacopo Sgarzi per sola voce e contrabbasso/chitarra acustica.

Sabato 31 si entra nel vivo della manifestazione con showcooking, degustazioni, spettacoli itineranti ma anche premiazioni come il Peperone D’oro che verrà consegnato al M° Alberto Cipolla, orgoglio carmagnolese, compositore delle musiche di alcuni celebri musical e direttore in diverse occasioni della prestigiosa Orchestra del Festival di Sanremo.

Alle 21:30 in Piazza Sant’Agostino è in programma lo spettacolo di Leonardo Manera, tra i comici italiani più apprezzati dal pubblico, artista completo capace di spaziare con disinvoltura tra diversi generi. I suoi spettacoli sono sempre pieni di spunti di riflessione e attualità, ma non mancano mai momenti di grande divertimento.

Alle ore 22:30 seguirà il Radio Vida Network Pepper Party con le hit più suonate in radio, i divertenti speaker della radio, gadget e divertimento è assicurato.

Immancabile l’appuntamento con il Peperone Day per domenica 1 Settembre, una giornata speciale per festeggiare un prodotto unico nel suo genere con diverse iniziative, dai numerosi ristoranti in Italia e all’estero che aderiscono all’iniziativa realizzando un menù a tema peperone, allo storico Concorso del Peperone riservato ai produttori locali e presentato da Tinto, dove verranno premiati gli esemplari più pesanti delle quattro tipologie di peperone tra quadrato, lungo o corno di bue, trottola, tumaticot e quadrato allungato. Tutti i peperoni iscritti al Concorso verranno ritirati dal Comune di Carmagnola e lasciati in esposizione per tutta la giornata: questi saranno poi devoluti a O.A.M.I e FA.VOL.HA, due associazioni di volontariato carmagnolesi operanti a favore di persone disabili che beneficeranno del ricavato per le proprie attività e progetti.

A queste due associazioni andrà inoltre il ricavato del Pane della Fiera, buonissimo pane al peperone che viene prodotto tutti i giorni della Fiera da volontari e che quest’anno verrà venduto in corso Sacchirone, vicino al villaggio delle Pro Loco.

Ma anche il Peperone Urbano una competizione orticola ideata dal Consorzio del Peperone e dal Comune di Carmagnola che premierà i primi tre classificati che si sono cimentati nella coltivazione biologica del famoso prodotto orticolo nella propria casa, sul proprio terrazzo o giardino. Verranno inoltre premiate anche le scuole primarie e dell’infanzia che hanno partecipato alla sfida.  Nella stessa giornata si svolgerà anche l‘immancabile “Festa di Re Peperone e la Bela Povronera”, grande sfilata che vedrà protagonisti, insieme alle due maschere tradizionali carmagnolesi, circa 300 personaggi in maschera provenienti da diverse regioni.

La premiazione del Concorso del Peperone e del Peperone Urbano si svolgeranno alle ore 21.00 sul Palco istituzionale di Piazza Sant’Agostino, condotte da Tinto accompagnato da Il Trio Illogico.

Tra i numerosissimi eventi, alle ore 20:00 sul palco di Piazza Sant’Agostino viene presentato il libro “Peperone di Carmagnola – Coltivatori, colture e tradizioni”, realizzato con testi di Giovanni Cappello e fotografie di Cosimo De Santis e Giovanni Cappello. La storia del Peperone di Carmagnola attraverso gli occhi, il sudore, il cuore e la passione delle famiglie che lo coltivano, lo vivono, lo amano.

La giornata si concluderà, dalle ore 21:30 in Piazza Sant’Agostino con lo spettacolo di Franco Neri, torinese doc, attore comico e cabarettista che ha fatto delle sue origini calabresi un carattere distintivo e un bacino inesauribile di risate in numerose trasmissioni Tv e in tantissime piazze.

Non mancheranno installazioni instagrammabili come il Peperone 3D creato dall’artista madonnara Michela Vicini, una spettacolare opera realizzata a terra e raffigurante un enorme peperone che, se osservato e fotografato dalla giusta angolazione, darà l’illusione di camminarci sopra o addirittura di volare, .

Degustazioni guidate, showcooking, incontri culturali, musica e tanto altro in programma per la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola.

l pubblico potrà scoprire e assaggiare passeggiando tra le vie del centro storico, grazie ai 200 stand espositivi,  Piazza Mazzini si trasforma nella Piazza dei Sapori con il Mercato dei Produttori del Consorzio del Peperone e un enorme ristorante all’aperto, Piazza Bobba diventerà, invece, l’Osteria Italia. Mentre saranno via Bobba, Corso Garibaldi, i Giardini del Castello, via Silvio Pellico, Piazza Manzoni, Corso Sacchirone e i Giardini Unità d’Italia a ospitare i moltissimi stand di esposizione e vendita del peperone. Come ogni anno, viene allestita una grande rassegna commerciale con la migliore produzione ed il miglior commercio proponendo una vasta gamma di prodotti e servizi.

Appuntamento a Carmagnola con la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone dal 30 Agosto all’8 Settembre con ingresso gratuito. Una kermesse cultural-gastronomica organizzata dalla Città di Carmagnola e prodotta da Sgp Grandi Eventi.

Tutti gli spettacoli sono a fruizione gratuita.

 

Il programma dettagliato è reperibile in https://fieradelpeperone.it

L’intelligenza emotiva

STARE BENE CON NOI STESSI

Le cinque competenze e abilità principali che nascono dalla nostra intelligenza emotiva sono 1) la consapevolezza di sé, collegata alla capacità di riconoscere le nostre emozioni e i punti di forza a queste legati, nonché la piena contezza delle varie abilità che possediamo.

E di essere consci delle nostre debolezze e dei limiti personali. 2) l’autoregolazione, collegata all’abilità nel gestire nel modo migliore sia le emozioni che i punti di forza e le debolezze, e di adattarli alle diverse situazioni in cui ci veniamo a trovare.

3) L’abilità sociale, che ci permette di gestire adeguatamente le relazioni con tutte le altre persone, nei vari contesti, familiari, sociali e lavorativi, e di indirizzare armoniosamente le loro decisioni e i loro comportamenti nella direzione del raggiungimento dei nostri obiettivi.

4) La motivazione, che ci aiuta a riconoscere i nostri pensieri negativi e a riuscire a trasformali, razionalmente ed emozionalmente, in corrispondenti e realistici pensieri positivi, attraverso i quali possiamo motivare noi stessi e le altre persone.

5) L’empatia, che ci permette di comprendere appieno e addirittura di percepire istintivamente e di sentire lo stato d’animo delle altre persone. E di comportarci, conseguentemente, in modo appropriato nelle varie situazioni.

La buona notizia è che tutte queste competenze, innate negli individui con spiccata e naturale intelligenza emotiva, possono essere da tutti noi apprese, migliorate, implementate e sviluppate, partendo dalla consapevolezza dell’importanza dell’intelligenza emotiva.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
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Volontario ma non troppo

Da circa cinquant’anni la figura del volontario, in Italia particolarmente ma non solo, è diventata parte integrante di ogni contesto sociale, dalle associazioni agli enti locali, dalla pubblica assistenza ad altri servizi essenziali.

La motivazione ufficiale è che il volontario sente il bisogno di offrire la propria opera, gratuitamente, a quanti ne abbiano bisogno: quella ufficiosa è che grazie ai volontari, le istituzioni risparmiano cifre da capogiro nonostante il gettito fiscale dei contribuenti permetterebbe, o richiederebbe, l’utilizzo di personale retribuito.

Ovviamente il volontario ha, rispetto ai dipendenti ed ai collaboratori retribuiti, una sola differenza: la retribuzione, appunto.

Per il resto è necessario sia assicurato contro gli infortuni, ed in alcuni casi contro patologie contratte in servizio, sia iscritto ad un apposito registro, venga periodicamente aggiornato e altro ancora.

Il problema è reperire le persone che vogliano, volontariamente appunto, offrire la loro opera: dopo alcuni decenni di sviluppo progressivo, il volontariato sta ora patendo la crisi dovuta ad alcuni fattori: in primo luogo il lockdown ha fortemente penalizzato le persone, volontari in primis, demotivandoli, disaffezionandoli dalla loro missione. La crisi di valore, poi, in cui la nostra società sta navigando ha fatto il resto: incapacità di socializzazione, di relazionarsi con altri, pigrizia diffusa, dipendenza da alcool rendono difficile mantenere gli impegni assunti, allontanando i volontari dall’ente in cui prestavano servizio.

Alcune associazioni, come i donatori di sangue, patiscono questa situazione in modo particolare: è palese che se il tuo stile di vita non è corretto non potrai donare il sangue, e questo è particolarmente vero per i giovani, nuove leve della donazione (a 65 anni non si può più donare).

Vi sono ovviamente alcune meritevoli eccezioni: i c.d. figli d’arte (figli di volontari del pubblico soccorso, dei Carabinieri o della Polizia di Stato) che prestano servizio volontario presso le varie Croce Verde, Rossa o Bianca, o l’Associazione Nazionale Carabinieri o della Polizia di Stato, orgogliosi di proseguire una tradizione ereditata; allo stesso modo alcuni ragazzi, di entrambi i sessi, capiscono l’utilità di prestare servizio presso questo o quell’ente, non soltanto per il senso civico connesso ma perché può di essere di aiuto nella carriera di studi.

Spesso, invece, si assiste a scimmiottature di volontariato in associazioni tipo proloco o che organizzano eventi di paese, che dovrebbero essere il fulcro di quell’evento, la macchina organizzatrice, ma sono soltanto un coacervo di elementi scarsamente produttivi, spesso in lite tra di loro, che creano solo confusione anziché risultati.

Anche in questo caso torniamo all’incapacità di relazione tra i giovani (che, diventando adulti, non la acquisiscono di sicuro), alla scarsa motivazione trasmessa dei genitori (e dagli altri educatori a seguire) che portano i ragazzi ad essere egoisti (nell’accezione originale del termine) o che qualsiasi cosa serva “c’è papà che paga”.

Fin dai tempi dello scoutismo ho percepito il lavoro di squadra, non solo in senso sportivo, come un vantaggio che ognuno di noi ha perché ci permette di valutare le nostre capacità e confrontarle con quelle degli altri, di paragonare le conoscenze ed acquisirne di nuove e, unendo le forze, moltiplicare il risultato atteso.

Ogni qual volta ho partecipato come volontario a qualche evento (terremoto in Irpinia, incendi in Liguria, frane in Piemonte o altro) ho percepito la mia partecipazione come un contributo, minimo, erogato alla comunità in cui ero in quel momento, senza riferimenti a denaro, etnie, ceti sociali o simpatie.

Ho valutato che queste persone, questi luoghi necessitassero di un intervento per scongiurare il peggio o per arginare il problema, e mi sono impegnato per quanto era in mio potere.

Consiglio ai genitori di far aderire i figli, fin da piccoli, a qualche forma di volontariato, dalla distribuzione di vestiti in chiesa alla raccolta di cibo nei supermercati, dallo scoutismo alla pubblica assistenza alla protezione civile o alla donazione di sangue: i bambini non si spezzano, non si ammalano più di chi sta tutto il giorno sulla poltrona, anzi, e non perdono di valore; gli adolescenti, poi, rischiano di diventare individui sociali, che sanno relazionarsi con i propri simili, che agiscono di concerto per la vita in società.

Ma il rischio maggiore è che diventino Persone con la P maiuscola e che possano essere migliori delle ultime generazioni.

Sergio Motta

Miriana Trevisan per la finale di Miss Italia Piemonte e Valle d’Aosta

Dopo un lungo tour, siamo arrivati alla Finalissima di Miss Italia Piemonte e Valle D’Aosta che si svolgerà il 28 agosto nella splendida cornice di Barbaresco, patrimonio dell’Unesco.

Madrina della serata sarà Miriana Trevisan, storica valletta tv, diventata oggi una splendida donna, mamma e scrittrice. Durante la sua carriera ha lavorato con Mike Bongiorno, Raimondo Vianello e Corrado: i grandi nomi della televisione italiana.
Le finaliste giungeranno a Barbaresco già dal mattino per trascorrere una giornata tra i vigneti e promuovere, con la loro bellezza, l’unicità di un territorio che tutto il mondo ci invidia.

Da qui, si passerà alle prove, poiché da quest’anno tutte le Miss sono impegnate in esibizioni di canto, di ballo e insieme interpreteranno “Grease” con tanto di look anni ’50. A volere questa prova è stata la stessa Mirella Rocca, agente regionale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che quest’anno si è resa promotrice anche di un’altra rivoluzione storica per quanto riguarda le selezioni di Miss Italia, ossia, il look della sfilata non più solo in costume da bagno ma in completo con camicia, cravatta e gonna nera. Un’iniziativa apprezzatissima dalla stessa Patrizia Mirigliani che adotterà la mise anche per la finale nazionale del concorso.
La nuova Miss non deve essere solo bella ma deve possedere qualcosa in più: il talento. Chi vincerà il titolo di Miss Piemonte e Miss Valle D’Aosta accederà alle Finali Nazionali e quindi direttamente all’Academy.
A presentare la serata saranno come sempre Luca e Max di Poltronissima, attesa anche Miss Italia in carica Francesca Bergesio.

“Sono molto soddisfatta di come sono andate le selezioni anche quest’anno. Si tratta di un impegno che ti travolge la vita, ma è bellissimo, è un’esperienza magica – racconta Mirella Rocca -. La nostra regione ha registrato un numero elevato di iscrizioni e in molte tappe le ragazze sono stato 50. Tutte entusiaste e tutte con gli occhi pieni di sogni. Miss Italia è il concorso più amato dalle ragazze, il più importante e, soprattutto, rappresenta un grande trampolino di lancio per coloro che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo, del cinema, della moda”.

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Smoky, il primo cane da terapia

 

Smoky era una yorkshire terrier nata nel 1943 che da adulta pesava appena quattro chili. All’inizio del 1944 venne trovata nella giungla della Nuova Guinea e diventò la mascotte della Quinta Forza Aerea degli Stati Uniti. Smoky collezionò una dozzina di missioni di mare, aria e soccorso, spesso riparata negli zaini dei soldati. Al termine della seconda guerra mondiale Smoky venne decorata non solo per la dedizione e il coraggio ma anche per l’abilità con la quale risollevava il morale dei soldati feriti negli ospedali che potevano contare, oltre a farmaci e infermieri, sull’affetto di questa piccola yorkshire terrier. Smoky, eroe a quattro zampe, balzò agli onori della cronaca grazie alla stampa americana che gli dedicò diversi articoli e foto, riconoscendole il ruolo di primo cane da terapia della storia che fece da apripista a questa eccezionale “professione” dagli effetti curativi miracolosi.

La cagnetta iniziò la sua attività terapeutica già nel corso del conflitto quando si unì agli infermieri dell’ospedale da campo che curarono le vittime e i feriti dell’invasione di Biak Island. Come cane da terapia Smoky dimostrò doti straordinarie offrendo per dodici anni compagnia e intrattenimento ai soldati feriti. Raggiunta la notorietà la piccola yorkshire viaggiò spesso con il suo padrone, il caporale William Wynn, partecipando a raccolte di beneficenza, spettacoli televisivi e al suo show personale “Castelli in aria” dando prova in diretta delle sue abilità sorprendenti. Smoky morì nel 1957 all’età di 14 anni e il suo padrone ne posizionò accuratamente il corpo in una scatola di munizioni calibro trenta per poi seppellirlo nel Rocky River Reservation nello stato dell’Ohio. Nello stesso luogo, vent’anni fa, venne eretta una statua di bronzo raffigurante Smoky accucciata in un elmetto per ricordare questa antesignana protagonista della pet therapy.

Marco Travaglini

Verrines di pesche, golosità nel bicchiere

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Da proporre come aperitivo chic o antipasto raffinato fresco e colorato servito in piccoli bicchieri monoporzione

Le pesche, fresche, succose e profumate possono dare origine a tante gustose preparazioni sia dolci che salate. La ricetta della settimana e’ semplicissima e velocissima, gli ingredienti sono tutti crudi, un’idea sfiziosa ed originale da proporre come aperitivo chic o antipasto raffinato fresco e colorato servito in piccoli bicchieri monoporzione.

Una valida alternativa al classico prosciutto e melone.

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Ingredienti per 8 bicchierini:

2 pesche noce

8 fette di prosciutto crudo dolce

100gr. di formaggio Feta o Quartirolo

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Lavare le pesche, asciugarle e tagliarle in 4 spicchi. Tagliare il formaggio a cubetti. Sistemare in ogni bicchierino una fetta di prosciutto crudo, guarnire con i cubetti di formaggio e lo spicchio di pesca. Detto, fatto.

 

 

Paperita Patty

Lo spezzatino, un classico sempre apprezzato

Un secondo completo, sano, sostanzioso ed economico, questo e’ l’intramontabile spezzatino di vitello con patate. Un piatto gustoso, autunnale, tipico della tradizione casalinga. Teneri bocconcini di carne di vitello che cuociono lentamente in un cremoso sughetto aromatico.

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Ingredienti

600gr. di polpa di vitello

400gr. di salsiccia

4 patate medie

1 carota

1 sedano

1 cipolla

1 spicchio di aglio

1 bicchiere di vino rosso

2 bicchieri di brodo

1 bicchiere di passata di pomodoro

Olio evo, sale, pepe q.b.

Erbe aromatiche q.b. (rosmarino, alloro, timo ecc.)

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In una padella con poco olio, preparare il soffritto con la carota, il sedano, la cipolla e l’aglio tritati. Aggiungere i bocconcini di carne e la salsiccia tagliata a pezzi, salare, pepare e rosolare a fuoco vivace poi, sfumare con il vino rosso. Lasciar evaporare il vino e coprire con il brodo caldo, aggiungere le erbe aromatiche e la passata di pomodoro. Lasciar cuocere a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto per almeno un’ora. Pelare e lavare le patate, tagliarle a tocchetti ed aggiungerle alla carne. Lasciar cuocere sino a quando saranno morbide, eventualmente aggiustare di sale. Servire caldo.

Paperita Patty