LIFESTYLE- Pagina 78

Il “Pane” si veste a festa

A Savigliano è tutto pronto per l’inaugurazione ufficiale della dodicesima “Festa del Pane”

Sabato 5 e domenica 6 ottobre

Savigliano (Cuneo)

Scriveva Italo Calvino: “La fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane”. Brillante metafora. La “marmellata” come fantasia, come magia del sorprendere, di intriganti voli della mente; il “pane” come mestiere, come capacità di far partire da terra e di tenere insieme ben bene pensieri e parole. E vuoi mettere (sempre in metafora) la piacevolezza di una buona marmellata spalmata su una croccante o morbida (de gustibus …) fetta di pane, di quello buono e fatto ad arte? Diciamolo pure. Se hai davvero fame, fra “sola marmellata” e “solo pane”, che scegli? La risposta è scontata. Il pane. Che (e passiamo dalla metafora alla realtà) è il principe indiscusso e il più “antico” della tavola. Il “companatico” viene dopo. Sempre dopo. Perfino nelle caverne della preistoria si dice siano stati trovati residui di cereali che venivano schiacciati fra due pietre e mescolati con acqua. Anche ai nostri antichissimi avi, la carne o altro non andavano giù bene se non in compagnia di quel che era allora il loro pane, il “pane delle caverne”. E allora perché non pensare ad una vera e propria Festa per far onore al più “povero” e, insieme, al più “nobile” degli alimenti. L’idea è venuta anni fa in quel di Savigliano. A metterla in pratica la locale “Fondazione Ente Manifestazioni”, con il sostegno di numerosi Enti pubblici e privati, che quest’anno darà il via, sabato 5 ottobre (ore 12), presso l’“Area Forni” in Piazza del Popolo alla 12^ edizione della “Festa del Pane”.

Si alzerà così il sipario sull’evento biennale che, per un intero weekend, trasformerà il centro cittadino in un grande laboratorio a cielo aperto, con i profumi e i sapori unici del prodotto nobile della nostra tavola, nelle sue molteplici forme e declinazioni, il tutto immerso in un’atmosfera festosa e coinvolgente. La Festa, a ingresso libero e gratuito,sarà aperta al pubblico secondo i seguenti orari: sabato 5 ottobre, dalle 9 alle 24, e domenica 6 ottobre, dalle 9 alle 22. Per maggiori informazioni e dettagli sul programma, visitare il sito www.entemenifestazioni.com

Fra le principali novità della manifestazione di quest’anno proprio la location scelta per accogliere al meglio i visitatori: grazie al coinvolgimento di circa 60 panettieri, infatti, l’“Area Forni” è stata ampliata e affiancata da una zona “panetteria”, dedicata alla vendita del pane appena sfornato. Sotto l’Ala polifunzionale “Lorenzo Morello”, invece, sarà attiva un’altra golosa new entry, ovvero uno spazio tutto dedicato ai prodotti “gluten free”, realizzato in collaborazione con l’“Associazione Italiana Celiachia” e dove si svolgeranno tanti eventi e degustazioni dedicati agli intolleranti del “glutine”. Confermatissima, ancora, l’“Area Show Cooking”, dove famosi chef, esperti panificatori e realtà del territorio saranno protagonisti di numerosi appuntamenti culinari ed approfondimenti curiosi sull’universo dell’“Arte Bianca”. Fra le numerose attività collaterali, rivolte a tutte le età, si segnalano anche un “percorso fotografico sensoriale” dedicato al protagonista della Festa, il “Pane”, allestito sulla “Torre Civica” ed alcune “visite guidate” alla scoperta dei “luoghi simbolo” di Savigliano.

Per una pausa ristoro nei due giorni della Festa, infine, non ci sarà che l’imbarazzo della scelta grazie ad apposite “aree di sosta coperte” dedicate allo “street food”, dove trovare focacce liguri, farinata, hamburger, pesce fritto, panini con la deliziosa salsiccia di Bra, gnocchi fritti, cannoli siciliani, bomboloni e molto atro. Il tutto accompagnato da una vasta scelta di ottime birre artigianali.

Dice Aldo Lovera, presidente della “Fondazione Ente Manifestazioni”: “In città da giorni cresce l’attesa per la Festa che, un’edizione dopo l’altra, sta diventando sempre più un punto di riferimento per i tanti visitatori che giungono a Savigliano per godere di un evento unico nel suo genere”.

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

In bici con Turismo Torino

In bicicletta da Andezeno a Pino Torinese domenica 13 ottobre e a Chieri domenica 10 novembre

 

Dopo la pedalata di domenica 29 settembre a Marentino per la Fiera del Miele, Turismo Torino e Provincia, nell’ambito della promozione del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino, ha coordinato l’organizzazione di un calendario di pedalate cicloescursionistiche nell’Oltre Collina Torinese organizzate in occasione delle Fiere agricole e sagre enogastronomiche in programma pressoi Comuni aderenti. Gli itinerari sono ideati da Pistaaa! LA Blue Way Piemontese e le tracce del percorso sono disponibili sul portale Outdooractive.

Dopo la pedalata di Marentino per la Fiera del Miele, l’appuntamento è per domenica 13 ottobre con una biciclettata fra Andezeno e Pino Torinese, in occasione della Sagra del Cardo, della Bagna cauda e della Cipolla Piattellina ad Andezeno e della Festa dell’Autunno a Pino Torinese. Il ritrovo è alle ore 9 presso il campo sportivo strada della Faiteria 6, per una durata indicativa di 5 ore, soste incluse. L’itinerario è di circa 35 km con un dislivello di 590 metri. Si richiede un buon allenamento. Lungo l’itinerario si potrà ammirare la chiocciola di Andezeno, ovvero il nucleo originario del Comune posizionato sulla collina che sovrasta il territorio con un punto panoramico di pregio, per proseguire verso la cappella di Sant’Irene nel Chierese, circondata dai vigneti da cui si scorgono le colline torinesi, per raggiungere la località di Valle Ceppi, sede del Museo delle Contadinerie. È possibile con l’accompagnatore concordare una tappa alla Basilica di Superga con una breve deviazione di 4 km attraverso la strada panoramica, per ammirare la città di Torino e la corona delle Alpi dalla terrazza della chiesa.

Sulla via del ritorno verso Andezeno si transita da Chieri dove si trovano suggestivi punti di vista ad Airali e Tetti Canalone. Il tour si effettua con bici propria, si consiglia la MTB, la E bike e Gravel.

La pedalata successiva che chiuderà la stagione sarà domenica 10 novembre a Chieri in occasione della Fiera di San Martino.

Le escursioni sono gratuite con fee di prenotazione pari a 5 euro. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro per supportare le ricerche oncologiche dell’Istituto di Candiolo.

 

Mara Martellotta

Carlo Rosa, l’eleganza innata di un amante della cosmesi

RITRATTI TORINESI

Discendente dal ramo materno di Bernardino Drovetti, illustre collezionista d’arte che è ricordato per la raccolta di Antichità a cui si deve la creazione del Museo Egizio di Torino, Carlo Rosa è  presente oggi a Torino con la linea di cosmesi di alta qualità “Palazzo Rosa”, che ha ideato e fondato insieme al socio Eduardo Guarneschella, famoso cultore della cosmesi naturale.

Prima di fondare Palazzo Rosa, Carlo ha compiuto molte esperienze all’estero, lavorando  anche a Hong Kong, dove ha conseguito la sua seconda laurea, e poi in Svizzera e Polonia sui mercati internazionali.  È stato un periodo di viaggi intensi, solo nell’anno Duemila si contano 201 carte d’imbarco per trasferte lavorative. Nel 2005 ha fondato Gruppo Viva SpA, un’azienda che realizzava parti per la composizione di pentole, come coperchi, manici, dischi e vernici per pentole, vendendo sia in Italia sia in altri 64 Paesi esteri. In Europa aveva rapporti commerciali con Russia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Francia e Germania.

Carlo Rosa ha poi venduto l’azienda nel 2019, successivamente al rilevamento nel 2017 di un laboratorio di cosmesi sito in Liguria. Sua grande passione da sempre, ereditata dal ramo materno della famiglia, è  la cosmesi, anche ad uso personale. L’idea di dedicarsi totalmente alla bellezza attraverso materiali e ingredienti naturali l’ha portato a fondare la suddetta azienda Palazzo Rosa incentrata su di una linea di cosmesi di classe sensibile al tema green, i cui prodotti vengono realizzati e conservati con ingredienti e materiali di alta qualità,  tra cui il vetro e le serigrafie al posto delle etichette.

“Mia mamma Olga, cui è  dedicata anche una linea di Palazzo Rosa chiamata Donna Olga, aveva una grande passione per i cosmetici e per le rose in particolare – spiega Carlo Rosa- le rose sono presenti nella mia famiglia sotto diversi aspetti, non solo quella casuale del cognome. Gli aneddoti che riguardano il nostro rapporto con le rose sono principalmente due. Il primo riguarda un quadro ricevuto in dono dagli avi Genevieve Du Puy e Louis de la Rose, che raffigura una ragazza con in testa una rosa, simbolo della bellezza, che gioca con un uccello.

La storia vuole che questa ragazza raccogliendo i cinorrodi ( i falsi frutti della rosa) abbia tratto sollievo alle mani colpite da dermatite, malattia allora sconosciuta, grazie all’olio definito miracoloso contenuto nei cinorrodi. Il secondo aneddoto riguarda il matrimonio dei miei genitori nel 1961 e il desiderio di mia mamma di portare con sé da Palazzo Rosa una rara rosa damascena, ricevuta da Bernardino Drovetti, un fiore dalle proprietà emollienti, lenitive e con effetti neurocosmetici che inducono il benessere psichico.

Proprio per questo motivo tutti i prodotti di Palazzo Rosa contengono una base d’acqua di rosa damascena. La mia passione e l’amore per il giardinaggio mi hanno portato a conoscere meglio le piante, aspetto che mi aiuta all’interno di quella che è la produzione di Palazzo Rosa”.

Oltre ad essere un grande appassionato di viaggi, Carlo Rosa è un assiduo frequentatore di mostre di artisti contemporanei che in passato, alla guida di Viva Gruppo SpA, ha contribuito a sponsorizzare. Non è solito acquistare arte contemporanea in quanto occupato a curare una pinacoteca di duecento quadri ricevuta in eredità dalla famiglia.

Carlo Rosa è  inoltre presidente dell’Accademia della Cattedrale di San Giovanni, il duomo di Torino, che riunisce accademici dalla spiccata sensibilità culturale, che si prefigge come unico obiettivo l’interesse verso l’arte e la cultura e la loro divulgazione. Nel 2018 Carlo Rosa ha ricevuto la prestigiosa investitura dell’Ordine dei Cavalieri di San Maurizio e Lazzaro, ordine cavalleresco di Casa Savoia risalente al 1572.

Mara Martellotta

Moncalieri,  Gran ritorno del Gusto Festival

Un mese dedicato alla cultura gastronomica

Il mese di ottobre , dal 5 al 27 ottobre, al PalaExpo, in piazza del Mercato a Moncalieri , sarà caratterizzato da quattro weekend per assaporare il meglio delle eccellenze locali, dalal trippa al bollito al gran fritto alla piemontese, ai migliori piatti di street food, fino alle novità proposte dal Pro Loco Days. Con Gusto Off i sapori del Festival coinvolgono i ristoranti della città.

Dopo il successo della prima edizione, si accendono i riflettori sulla cultura gastronomica di un territorio ricco di storia e di tradizioni radicate nel tempo. Come l’anno scorso con il Gusto Festival al Palaexpo i prodotti del territorio moncalierese non solo saliranno sul red carpet ideale allestito per i buongustai, ma incontreranno la tradizione culinaria del Piemonte, di cui fanno parte a pieno titolo.

Il 5 e 6 ottobre si partirà con la Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri, seguita da Ottobeer & Street Food Fest dall’11 al 13 ottobre, una tre giorni a base di street food e birre artigianali del territorio.

Il Festival ospiterà poi il 20 ottobre un altro piatto forte della tradizione, Sua Maestà il Bollito, a cui farà da prelibato antipasto il Fritto Misto Piemontese, previsto per sabato 19. A concludere questo trionfo di sapori sarà la Pro Loco Days il 27 e 28 ottobre. Venti Pro Loco saranno ai fornelli per riscoprire i sapori più genuini della tradizione piemontese. Grande novità di quest’anno il gusto Off filiera di Moncalieri, progetto curato dalla città di Moncalieri insieme a Confesercenti per andare alla scoperta delle eccellenze del territorio, attraverso le proposte dei ristoranti della città, come trippa, bollito, lardo, cavolfiore di Moncalieri, peperone di Carmagnola, che sono alcuni dei prodotti che si potranno trovare nei ristoranti della città aderenti all’iniziativa.

Anche quest’anno Gusto Festival inaugura il suo programma con l’omaggio a un prodotto tradizionale che affonda le sue radici nel lontano Medio Evo. Torna la Fiera Nazionale della Trippa di Moncalieri, organizzata dall’Associazione per la valorizzazione della Trippa ‘d Muncalè, frutto della visione che ebbero alla fine del Novecento Luca e Paolo Casto, padre e figlio, imprenditori illuminati in un periodo in cui non si parlava ancora di turismo enogastronomico come chiave di sviluppo del territorio.

La Fiera, il cui legame con le origini è mantenuto vivo dalla vedova Ernestina Casto, si svolge sabato 5 ottobre dalle 11 alle 00.30 e domenica 6 ottobre dalle 10 alle 21. Nello stand della sua azienda produttrice la Trippa moncalierese verrà cotta nel Pentolo, un sistema di cottura dalla forma dondolante, mentre il salame di Trippa di Moncalieri farà sfoggio nella sua unicità. Il fiorentino Indro Neri, alle 17.30, tornerà al Palaexpo per presentare il suo volume “Trippa insolita. Ricette, luoghi usi inconsueti della Trippa nel mondo “. Nella seconda giornata della kermesse, le maestranze della storica azienda della Tripa ‘d Moncalieri inizieranno all’alba la cottura del prelibato quinto quarto, cotto alla Savoiarda nel famoso pentolone da 25 quintali. Per dare il via alla distribuzione dei piatti bisognerà attendere la tipica cerimonia dell’assaggio da parte della Confraternita de la Tripa, che ne decreterà il punto giusto di cottura, non prima delle 13.

Durante il Gusto Festival ritornerà Octobeer & Street Food Fest, la tre giorni ideata dalla Torino Wine Week e dedicata alla grande tradizione del cibo di strada e alla birra di alta qualità che si terrà venerdì 1 dalle ore 18, sabato 12 dalle ore 11 e domenica 13 sempre dalle ore 11. Non sarà soltanto l’occasione per conoscere birrifici, ma tanta musica, con spettacoli live e dj set, giocolieria di strada, mercatini e attività laboratoriali. Da Nanni Sapori Romaneschi all’hamburgheria piemontese La Madda 2.0, dai tortelli di Corezzo alle specialità di Stragood, dalla pizza di Tellia, premiata dal Gambero Rosso, a realtà internazionali come Authentic Thai Street Food, per tornare nel territorio di Moncalieri con i Taglieri di Egregio e il Gelato Silvano, maestro del gusto Slow Food.

La musica si differenzierà tra venerdì sabato e domenica, con venerdì i balli e le sonorità del Sud Italia, il sabato all’insegna del rock e la domenica un omaggio alla tradizione popolare piemontese.

Il 19 e 20 ottobre Gusto Festival ospiterà due capisaldi della tradizione piemontese, il gran fritto misto alla piemontese con una cena alle 20 a cura della Taverna di Frà Fiusch con lo chef Ugo Fontanone, e sua Maestà il Bollito.

Per la cena dal costo di 35 euro a persona è obbligatoria la prenotazione telefonando ai numeri 0116407428- 3349431539.

L’ultimo week end del Gusto Festival rappresenterà un viaggio alla scoperta dei sapori e delle eccellenze enogastronomiche di Torino e il Piemonte, in collaborazione con venti Pro Loco del Piemonte. L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Moncalieri.

 

Mara Martellotta

La Festa dei nonni

Diventare nonni è un’esperienza speciale ed unica, a cui non ci si può sottrarre, non dipendendo dalla nostra volontà, spesso accompagnata da una vasta gamma di emozioni e cambiamenti. Molti nonni descrivono questa fase della vita come un momento di gioia profonda, legata alla possibilità di vedere la propria famiglia crescere e trasmettere valori e tradizioni.
Si vivono amore e sentimenti mai vissuti prima e impOssibili da viversi in altre occasioni.
L’amore per i nipoti è sicuramente diverso da quello per i propri figli, più rilassato e privo delle preoccupazioni quotidiane.
I nonni possono diventare un’importante fonte di supporto pratico ed emotivo per i nuovi genitori, offrendo consigli basati sull’esperienza. Rispetto all’essere genitori, il ruolo dei nonni è spesso meno pressante, si ha la possibilità di godersi i nipoti senza l’onere diretto della disciplina quotidiana. Molti nonni vedono in questa fase un’opportunità per condividere con i nipoti esperienze di vita, storie familiari, tradizioni e insegnamenti preziosi.
Diventare nonni può anche comportare una riflessione su sé stessi, il proprio invecchiamento e il proprio ruolo all’interno della famiglia.
I nonni spesso hanno più tempo da dedicare ai nipoti rispetto ai genitori, il che consente loro di creare legami speciali attraverso giochi, attività e momenti condivisi, e anche quelli che di tempo non ne hanno, i brevi periodi trascorsi con i nipoti sono così intensi che lasciano tracce in entrambi.
In generale, diventare nonni può rappresentare una nuova fase di crescita personale, piena di amore, soddisfazione e scoperta.
Il 2 ottobre si celebra la Festa dei nonni in Italia, una ricorrenza istituita per onorare il ruolo fondamentale che i nonni svolgono nella famiglia e nella società. È una giornata dedicata a ringraziare i nonni per il loro amore, la loro saggezza e il loro supporto, riconoscendo l’importanza del legame tra le generazioni.
Dal 2005 in Italia è stata istituita la festa dei nonni che coincide con la ricorrenza dei Santi Angeli Custodi, sottolineando l’immagine dei nonni come “custodi” della famiglia.

Gabriella Daghero

RUBRICA TORINO OVER

L’Altra. Il libro di Raffella Borea e Laura Rivolta per affrontare le relazioni complicate

Il Turin Palace Hotel, con la sua eleganza, è stata la cornice ideale per la presentazione del libro “L’Altra. Tre, numero (im)perfetto” edito da Web and Magazine.

Le autrici sono Raffaella Borea e Laura Rivolta, una giornalista e l’altra psicologa, due voci che raccontano da due diversi punti di vista, chi, in una relazione, è l’Altra. Esiste, tuttavia, un lato positivo: le donne cercano di uscire dal circolo vizioso nel quale si sentono intrappolate, molto spesso con una psicoterapia che le aiuta a connettersi nuovamente con se stesse…

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Uno Stagionale unico per la Via Lattea e Bardonecchia

PER GLI APPASSIONATI DI SCI E DELLA TAVOLA 

Nella stagione invernale 2024-2025 gli amanti dello sci potranno usufruire anche di un solo e unico abbonamento stagionale valido nel comprensorio italo-francese della Via Lattea (Oulx/Sauze d’Ouxe, Cesana Torinese, Claviere, San Sicario, Sestriere, Pragelato, Monginevro) e sulle piste di Bardonecchia (Colomion-Campo Smith, Les Arnauds, Melezet, Jafferau)

Tutti al cancelletto di partenza! Dopo il refrigerio e le lunghe escursioni di quest’estate in montagna, sta per ripartire la grande stagione sciistica invernale sui monti che circondano il capoluogo piemontese e nelle valli che accolgono tradizionalmente il turismo subalpino, diviso perlopiù tra Bardonecchia e la Via Lattea. Ma quest’anno gli appassionati di sci alpino e i funamboli dello snowboard potranno usufruire e godere di una piacevole novità: con lo stesso stagionale avranno infatti la straordinaria occasione di lanciarsi sulle piste da sci (naturalmente sempre con buon senso e rispettando le regole per la sicurezza propria e altrui) dei due comprensori sciistici dell’Alta Valle di Susa, calcando le piste di Pragelato, Sestriere, Cesana, San Sicario, Claviere, Monginevro, Salice d’Ulzio e Bardonecchia.

E’ una fantastica novità resa possibile dalla presenza di un unico proprietario (il fondo Icon, già in possesso della Via Lattea, ha acquisito recentemente anche gli impianti di risalita di Bardonecchia), che mette così a disposizione di tutti gli amanti dello sci e dei rider della tavola uno dei comprensori più grandi in Europa (ovviamente rimane anche lo stagionale classico per un solo comprensorio). Un primo passo verso il tanto richiesto collegamento via gomma tramite navette, che portino, senza ulteriori costi e in tempi rapidi, gli sciatori nelle varie località.

Nella stagione invernale 2025/26 gli sciatori potranno poi disporre di un collegamento più veloce e sci ai piedi con il Monginevro. Sono infatti appena iniziati i lavori di trasferimento dell’impianto dal Col Saurel al Colletto Verde, operazione che permetterà di passare molto più velocemente da Sestriere al Monginevro (sempre via Cesana e Claviere), con un risparmio di tempo di circa 15/20 minuti.

Patrizio Brusasco