LIFESTYLE- Pagina 66

Piazza Vittorio sboccia a settembre con Agriflor

Domenica 22 settembre, dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino, torna l’appuntamento mensile con Agriflor, il mercatino di piante, fiori e prodotti agroalimentari artigianali organizzato da Orticola del Piemonte.

Un vero e proprio “antipasto” all’insegna della Natura in vista di FLOReal, una delle principali manifestazioni florovivaistiche piemontesi e italiane, in programma dall’11 al 13 ottobre nella splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Agriflor settembre metterà come sempre in piazza una rappresentanza di alcuni dei migliori vivaisti e produttori agricoli piemontesi: circa una trentina di espositori con le loro eccellenze vivaistiche e alimentari per offrire una giornata di svago immersi nel verde e nel sapore anche in centro città.

Attenti allo smishing

Assistiamo periodicamente alla nascita di neologismi, specie in campo tecnologico, senza capirne il più delle volte il significato e, soprattutto, la portata dell’eventuale rischio. Cos’è lo smishing?

Il termine è stato coniato intorno alla parola SMS (SMiShing) perché è proprio attraverso SMS ed altri messaggi (whatsapp e simili) che viene perpetrata la truffa.

Quante volte riceviamo messaggi nei quali ci viene segnalato che un pagamento non è andato a buon fine e che contengono un link della sedicente banca che ci invita a ricontrollare le nostre credenziali?

E’ palese che, se davvero fosse la banca ad averci contattato, il messaggio conterrebbe l’invito a recarsi in filiale o, quantomeno, a contattare la nostra agenzia.

Oppure ci avvisano che la nostra carta di credito è stata bloccata e nel messaggio è presente, anche in questo caso, un indirizzo sul quale cliccare; superfluo dire che se compiliamo i campi che compariranno a quell’indirizzo avremo consegnato i nostri dati (magari anche codice fiscale, indirizzo, ecc) consentendo ai truffatori di agire con semplicità.

Lo smishing è la forma “telefonica” del phishing, perpetrato questo via mail; considerato che il 95% circa dei messaggi viene letto contro un 6% appena delle mail, è evidente come lo smishing sia il mezzo che consente ai cyber truffatori di agire quasi impunemente.

Dico quasi perché, se in alcuni casi è possibile fermare sul nascere un tentativo di truffa telematica (sovente sono gli stessi istituti di credito che bloccano transazioni sospette), il furto di identità può venire scoperto solo molto tempo dopo quando i danni sono ormai avvenuti: ecco quindi che, a nostra insaputa, è stata acquistata un’auto a nostro nome, è stato aperto un conto in banca o acceso un prestitooppure è stato, comunque, compiuto un atto a nostro nome ma a nostra insaputa.

Una versione più recente dello smishing è lo smishing affettivo: vediamo cosa sia.

Può capitare di ricevere sul proprio smartphone un messaggio del tipo “Ciao papà, ho perso il telefono; puoi scrivermi su whatsapp a questo numero?” Non c’è nulla di allarmante, ma l’atto successivo sarà la richiesta di fare una ricarica su questo numero “perché il mio amico me lo lascia usare ma devo ricaricarlo” o scuse simili.

Si tratta, in altre parole, di una vera e propria frode che si basa sulla manipolazione della vittima prescelta mediante l’utilizzo di piattaforme come whatsapp, telegram o altre.

Peggio ancora se alla richiesta di ricarica si sostituisce una richiesta di denaro tiposono fuori città e non ho soldi per la benzina”.

Nei casi più sofisticati, al destinatario della truffa viene inviato un link, attraverso il quale il malcapitato compilerà i propri dati aprendo le porte del proprio conto ai truffatori.

In molti casi, i truffatori sembrano conoscere molto bene i nostri nomi e le nostre abitudini, ma i responsabili siamo noi; come ho avuto modo di scrivere altre volte, quanti di noi applicano sul retro dell’auto gli autoadesivi con la sagoma di mamma, papà, figli e cane con il loro nome sotto? I social, poi, fanno il resto. Basta poco per scrivere al papà dicendo “papà, sono Marco, questo è il numero di un amico perché mi hanno rubato il telefonoecc ecc.

Come difendersi, quindi? Non comunicare mai informazioni personali o dati come codici di accesso, PIN, password, dati bancari e della carta di credito per telefono, via SMS o whatsapp; le banche non si sognerebbero mai di chiederci quei dati. In ogni caso, meglio recarsi in banca per verificare, prima, che alla stazione Carabinieri per denunciare la truffa, dopo.

E’ in ogni caso meglio evitare di conservare le credenziali (password, PIN, codici) dei conti bancari o delle carte di credito sul propriosmartphone; un eventuale malware penetrato nel medesimo consegnerebbe tutti i dati ai malintenzionati.

Per finire abbiamo lo smishing romantico. I truffatori cominciano a messaggiare con la vittima riuscendo a stabilire con essa una relazione di fiducia, iniziando dopo un tempo variabile a chiedere favori, prestiti o, peggio ancora, coinvolgendola in attività fraudolente (intestandole un’impresa criminale, per esempio).

Sembrerebbe inutile dirlo, ma evitate di dare confidenza eccessiva e di rivelare i vostri dati privati (finanziari, anagrafici, ecc) a chi non avete mai visto neppure una volta; non basta farsi inviare la foto per dire “si vede che ha una faccia onesta”: siete sicuri che la foto riproduca le sue fattezze? E non basta neppure che dica “frequento la parrocchia”, oppure “faccio volontariato” e cose simili: Giuda Iscariota frequentava persone irreprensibili ma guardate cos’è stato capace di fare.

SERGIO MOTTA

Paolo Desana padre della Doc tra i grandi raffigurati sui muri di Barolo

Una tavola artistica da esterno dedicata a Paolo Desana, il senatore “papà “ della Denominazione di origine controllata, la Doc dei vini,  sarà inaugurata ed inserita sul muro del comune di Barolo tra i vigneti verso la fine del mese di ottobre.

   La tavola, che avrà la  dimensione di 4 x 2,5 metri,  è stata realizzata dall’artista torinese Jargon Urban Artist voluta dal comune di Barolo dal titolo “Hope DOC Paolo Desana 2024” e sarà inaugurata insieme ad altre tavole artistiche dedicate a Luigi Einaudi, Adriano Olivetti, Michelangelo Abbado, Giacomo Morra e Juliette Colbert.

Taste Alto Piemonte: alla conquista di Milano

Milano, 16 settembre Milano per la prima volta Taste Alto Piemonte, la più grande manifestazione dedicata ai vini dell’Alto Piemonte a Milano. L’evento, organizzato dal Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte in collaborazione con AIS Milano, si è svolto presso l’Hotel Westin Palace ed ha offerto d’immergersi nell’eccellenze vitivinicole dell’Alto Piemonte potendo incontrare i produttori e degustare una selezione delle ultime annate delle 10 denominazioni DOC e DOCG: Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Gattinara, Ghemme, Lessona, Sizzano e Valli Ossolane.

Il Piemonte nord-occidentale è frequentato soprattutto dal turismo dei laghi e delle montagne; con questo evento si è riusciti a mettere un accento sulle storiche produzioni vinicole, offrendo l’opportunità di scoprire da vicino le aziende del territorio .
Dal 1999, il Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte promuove e valorizza i vini delle province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Attraverso la tutela e la diffusione delle denominazioni di origine, il Consorzio sostiene le aziende della regione, che comprendono sia storiche realtà locali sia nuove iniziative, spaziando da grandi produttori a piccole aziende artigianali.
In aggiunta ai banchi d’assaggio, l’evento ha promosso masterclass di approfondimento, intitolati “Excursus Alto Piemonte”, offrirendo un viaggio dettagliato attraverso il territorio e le sue denominazioni, svelando alcune caratteristiche peculiari di questa affascinante zona vitivinicola. Le masterclass sono state condotte da Mauro Carosso, Presidente di AIS Piemonte, e Altai Garin, Sommelier della delegazione AIS Milano .

Masterclass “Excursus Alto Piemonte”

Partiamo dai vitigni: il nebbiolo e la Vespolina. per poi esplorare le sabbie di Lessona, i suoli vulcanici di Gattinara e i porfidi di Boca
1. I Dof Mati Viticultrici – Colline Novaresi Vespolina DOC, “Bona”, 2022
2. Cantina La Smeralda – Colline Novaresi Nebbiolo DOC, 2020
3. Enrico Crola – Colline Novaresi Nebbiolo DOC, “Giulia”, 2020
4. Cantine Garrone – Valli Ossolane Nebbiolo Superiore DOC, “Prunent 10 Brente”, 2020
5. Clerico Massimo – Lessona Riserva DOC, “Vigna Gaja”, 2015
6. Antoniolo – Gattinara Riserva DOCG, “Osso San Grato”, 2019
7. Podere ai Valloni – Boca DOC, “Vigna Cristiana BIO”, 2015
Le storiche denominazioni della collina fluvio glaciale novarese, Fara, Sizzano e Ghemme
8. Boniperti Gilberto – Fara DOC, “Barton”,2021
9. Cantina Comero di Cominoli Paolo – Sizzano DOC, 2020
10. Platinetti Guido – Ghemme DOCG, “Vigna Ronco al Maso”, 2020
11. Vigneti Costacurta – Ghemme DOCG, 2020
12. loppa – Ghemme DOCG, “Santa Fe”, 2018
13. Torraccia del Piantavigna – Ghemme DOCG, “Vigna Pelizzane”, 2017

Degustazione tutta alla cieca dov’è è stato possibile “giocare” e sviluppare le proprie conoscenze dei vini.
Il viaggio è stato condotto in maniera magistrale dai due sommelier sopra citati facendo perdere la cognizione del tempo agli astanti pur mantenendo altissimo il coinvolgimento tecnico e passionale.
Qualità media e pulizia dei vini elevatissima .
Davvero una bella serata.
Bravi !!!

Ecco alcuni vini assaggiati ai banchi che mi sono particolarmente piaciuti:

CANTINE GARRONE
PRUNENT
DIECIBRENTE 2020
VALLI OSSOLANE
NEBBIOLO SUPERIORE
Terreni argillosi nella parte alta e terreno subacido scheletro e sabbia , disgrego glaciale, vigna di 90 anni ,versante ovest , vinificato in acciaio poi 24 mesi di botte francese da 2600
Naso: fantastico, erbaceo, erba mentolata
Bocca: complessa, persistente LT , sentori di Roccia ,Vino di Montagna, sentori di menta fresca, bell’equilibrio nel finale .
Fantastico! Grazie Marco !

CARLONE DAVIDE
BOCA 2020
Da cloni autoctoni veramente rari di Nebbiolo, 85% Nebbiolo 15% Vespolina
Versante Sud-Ovest ,400-460 mt
Vigne 0,5 ettari 50 anni; 2 ettari 15 anni
Terreno ricco di porfidi che donano un suolo acido e sterile
15 gg sulle bucce, vinificato in acciaio, 34 mesi di cui almeno 18 in botti di rovere di Slavonia. Affinamento in bottiglia per almeno 4 mesi.
Naso: fantastico Roccia sangue, mentolato leggero, erbe officinali ,viola e menta
Bocca: pulito ,bellissimo finale armonico e persistente che ricorda un vino di terreno acido.
Grazie Michela e Davide !

LE PIANE
MIMMO 2020
80% Nebbiolo 15% croatina 5% vespolina
24 mesi di botte grande di Slavonia da 5000 e 8000
Naso: sentori d’amarena e piccoli frutti rossi , sentori di timo , erbe balsamiche e note di sottobosco
Bocca: è croccante, minerale con tannino setoso.

LE PIANE
VINO ROSSO 2021
le vigne migliori di Croatina ( circa 100 anni )
Vinificato in acciaio poi 12 mesi di tonneaux e 12 mesi di botte di Slavonia di varie dimensioni
Naso: profumi di frutti rossi maturi, note di spezie ed erbe officinali con un finale minerale
Bocca: Aromi di bacche scure, ciliegia, tabacco e frutto maturo con pienezza sapida. Finale molto elegante e piacevole.
Grazie Christoph !

ANTONIOTTI ODILIO
BRAMATERRA 2020
Vigne di 40 anni e metri 400/450, terreni porfirici di origine vulcanica
24 giorni sulle bucce, vinificato in tini vetrificati sotto terra che mantengono una temperatura di 15 gradi, 34 mesi botti francesi di Allier da 1000 e 2500
Naso: pulito con sentori molto ben identificabili
Bocca: grandissima eleganza e un finale che conserva durezza per un fantastico long time , balsamico e frutta di sottobosco.
Grazie Odilio e Mattia !

ANTONIOLO
SAN FRANCESCO
GATTINARA
RISERVA 2019
Gattinara da Vigne di Spanna al 100%
Terreni porfirici ,di origine vulcanica con meno ferro, vinificato in acciaio, poi 18 mesi tonneaux poi 18 mesi di botte grande e poi 12 mesi di bottiglia
Naso: profumo fruttato e speziato, con sentori di frutti rossi, pietra focaia, rosa e vaniglia
Bocca: fresco, balsamico ed elegante che conserva un formidabile timbro minerale vulcanico
Grazie ad Elio Camperi per le sempre precise indicazioni !

PIETRO CASSINA
BRAMATERRA LEO 2018
Nebbiolo 80%, Vespolina 10%, Croatina 5%, Uva rara 5%. Affinamento per 5 anni botti di rovere svizzero.
Naso: Violetta e frutti rossi maturasono con una componente vegetale ( peperone)
Bocca: pulizia fantastica, mineralità che fa da cornice al corredo aromatico. Il tannino è molto armonico ,acidità ben presente, così come la sapidità. Ritorni vegetali ,balsamici, leggermente dolci tipi della botte usata .
Grazie Pietro !

PODERI AI VALLONI
GRATUS 2018
Vigne di 35 anni, terreni di origine vulcanica porfidi di colore rosso violaceo
85% Nebbiolo, 15% Vespolina , 8 giorni sulle bucce, vinificato in acciaio, 12 mesi in botte di rovere di Slovenia da 2500
Naso: sentore di lampone e pepe tipiche della vespolina
Bocca: equilibrio ed eleganza dominano con un bel finale persistente . Bella beva .
Grazie Anna !

TENUTE SELLA
LESSONA 2019
Terreno di formazione di glaciale e morenica del Monte Rosa( sabbie marine di colore giallo aranciato)
Vigneti oltre 55 anni , mt 300 ,
85% Nebbiolo 15% Vespolina, 20 giorni sulle bucce, vinificato in acciaio , 24 mesi di botte di Slavonia da 2500
naso: fantastico equilibrio, con sentori terziari ben definiti
bocca: eleganza e persistenza di note balsamiche ,di frutti rossi e di sottobosco
Grazie per la simpatica chiacchierata a Gioachino Sella !

DOF MATI
BONA
VESPOLINA 2021
Omaggio a Bona di Savoia ( Regina dello Scacchiere)
terreni calcareo argillosi, vigne 1999 ,vinificato in acciaio per 18 mesi
Naso: profumi intensi, fresca e morbida con note speziate di pepe al fondo erbaceo.
Bocca: pulito ,armonico, bella beva con forte persistenza di Pepe nel finale.
Grazie Sara !

Perfetta organizzazione Ais Milano ( tutti Sommeiller gentili e sorridenti) ,bella location funzionale e vicino alla stazione .

Alla prossima.

LUCA GANDIN

Bonollo 1908: “Bene il rilancio di Ballor”. E il nuovo design di Of Amarone punta ai mercati internazionali

Di Maurizio Tropeano

Ricerca e innovazione. Bonollo 1908 celebra i 25 anni di OF Amarone Barrique – “ Nel 1999 abbiamo rotto gli schemi di un settore tradizionalmente molto restio al cambiamento. Fino ad allora la grappa era diffusamente considerata un prodotto contraddistinto da un carattere forte, duro, non elegante. Con OF le cose sono cambiate ed oggi esiste una nuova categoria di grappe, quelle eleganti, invecchiate in barrique…. ” – e guarda con ottimismo al percorso iniziato due anni fa con il rilancio sul mercato dei prodotti di Ballor, lo storico brand nato a Torino nel 1856 e che i cinefili hanno conosciuto attraverso la Prunella, il liquore della disastrosa serata del trio Fantozzi, Filini e Calboni all’Ippopotamo nel Secondo Tragico Fantozzi. “Ad ora, però, – spiega Elvio Bonollo, quarta generazione (nel consiglio d’amministrazione con il padre Bruno, il fratello Filippo e il cugino Luigi) alla guida dell’attività – il liquore che nasce dalla macerazione delle bacche di prugnolo selvatico non rientra nei nostri piani che sono ispirati all’entusiasmo dei fondatori negli anni della Ballor di fine Ottocento. Ci siamo innamorati della loro passione per la qualità assoluta delle ricette che ritroviamo anche nella nostra passione famigliare tesa al continuo perfezionamento dei nostri liquori e dei nostri distillati”.
Dal suo punto di vista “non si tratta di un’operazione vintage ma di una precisa scelta industriale maturata a partire dal 2015 quando abbiamo acquisito il marchio che punta a conquistare una generazione di consumatori tra i 30 e i 40 anni”.

 


Ricerca e innovazione, dunque. “A New York abbiamo trovato un libro usato dai barmen del 1908 dove nel Brooklyn Cocktail si suggeriva di utilizzare il vermouth Ballor. In questa lunga ricerca abbiamo recuperato anche altro materiale storico che abbiamo iniziato a catalogare e che prima o poi esporremmo. Questa ricostruzione, che andrà ancora avanti, ci ha permesso di recuperare delle ricette che i nostri maestri distillatori e liquoristi hanno iniziato a reinterpretare con la stessa ossessione per la qualità, ma in chiave anni Venti del Duemila”.
E così sono stati rilanciati il Vermouth, il Gin e, da meno di un anno, l’Amaro unendo il meglio della tradizione storica con la più evoluta esperienza e capacità liquoristica dell’azienda padovana.

Bonollo 1908, rafforza la sua presenza nel mondo dei liquori e dei distillati con un’incidenza sui mercati internazionali pari al 20%. Nel 2023 i ricavi complessivi aziendali hanno evidenziato una crescita sull’anno precedente superando gli ottanta milioni di euro.
Il distillato di punta è OF: “Con il nostro lavoro siamo riusciti a sdoganare la grappa dal concetto di inferiorità proprio del passato, promuovendo un modello di consumo che valorizza la sua più entusiasmante caratteristica: il suo incredibile potenziale edonistico”. Un modello che sarà “sempre più centrale per il futuro”. Per celebrare questo primo quarto di secolo, l’azienda nata nel 1908 e localizzata a Mestrino e Conselve, in provincia di Padova, ha lanciato il nuovo design di OF e un nuovo motto – Taste OF Beauty – “che riflette l’evoluzione dell’esperienza multisensoriale di OF”.
Protagonista del restyling – un lavoro lungo tre anni realizzato in collaborazione con Robilant Associati – è l’intera collezione OF. C’è un nuovo decanter “dalle linee morbide ma decise, che custodisce l’eleganza e la ricchezza sensoriale di ogni prodotto”. E un codice cromatico personalizzato legato all’essenza dello specifico distillato: “Il ramato delicato per OF Amarone Barrique, l’arancione per OF Dorange che richiama la solarità siciliana e l’arancia che ne esalta la ricetta, il verde per celebrare le note fresche e balsamiche di OF Amaro”.

Per fare grappa “non serve consumare suolo perché utilizziamo ciò che resta dopo l’ottenimento del vino: nella vinaccia c’è ancora un’incredibile ricchezza aromatica che può essere trasformata in un distillato entusiasmante. OF nasce soprattutto da un lavoro appassionato di ricerca e innovazione”. Una filosofia che è stata applicata nel rilancio di Ballor e che in questi anni ha portato ad investimenti significativi anche sull’economia circolare, dalla produzione di energie rinnovabili, grazie al recupero del biogas generato dai residui di distillazione e della lavorazione delle vinacce nell’impianto di Conselve, alla costruzione di un innovativo magazzino automatico al servizio della logistica a Mestrino.

Venerdì nell’orto e yoga nel parco al Castello di Miradolo

Dal parco alla luna. Una giornata spaziale a Villa Lascaris

Domenica 22 settembre sarà un’intera giornata dedicata allo spazio, a Villa Lascaris, con ingresso da piazza SS Pietro e Paolo, a Pianezza. Da mattina a sera inoltrata un ampio ventaglio di appuntamenti, di eventi, mostre, esperienze e laboratori per bambini, dialoghi e racconti con il naso all’insù, per conoscere e esplorare i nuovi mondi e le nuove frontiere dell’umanità. Sarà anche presente una sezione Food & Wine.

Nato dalla collaborazione tra Villa Lascaris, casa di spiritualità e cultura dell’Arcidiocesi di Torino e il giornalista, scrittore e G Astronauta Maurizio Maschio, con il patrocinio del Comune di Pianezza, il supporto di Altec e Thales Alenia Space, si svilupperà il festival G Astronomico dal titolo “Dal parco alla luna e oltre”, nelle Sale auliche di Villa Lascaris e in diverse sezioni del suo grande parco, dove si terranno incontri con importanti ospiti del mondo scientifico, culturale e aerospaziale, mostre e esperienze per tutte le età. Si tratta di un programma che si propone di far conoscere, in modi diversi e con differenti linguaggi, lo stato dell’arte dell’esplorazione spaziale e della colonizzazione di Marte, l’importanza del settore spaziale per la vita di tutti i giorni qui, sulla Terra, ma anche come l’uomo racconti e immagini l’universo.

Non mancheranno laboratori per bambini, per giocare con le stelle pur essendo su un prato, libro e dialoghi tra il pubblico e i ricercatori per conoscere quando arriveremo a costruire una base su Marte e come sarà possibile abitare il pianeta rosso. E ancora vi saranno lo space food e un’area mostre in cui verranno esposti modelli di ogni dimensione di rover marziani, razzi, shuttle, navette spaziali e splendide illustrazioni realizzate da un maestro del genere fantascientifico. Nel prato centrale di Villa Lascaris durante il giorno sarà possibile partecipare a laboratori di robotica LEGO e divertirsi a completare un campo marziano.

Durante tutta la giornata uno spazio food & wine sarà presente immerso nel verde, per riposare e ristorarsi insieme a tanti produttori della provincia di Torino che si distinguono, oltre che per la qualità dei loro prodotti, per la filosofia che rispetta il pianeta e le tradizioni del nostro territorio, assieme ai vini tipici della provincia di Torino presentati nelle 4 Denominazioni di Origine Controllata, dall’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino.

Al tramonto un aperitivo spaziale nel parco con sfiziosi piatti e i vini dell’Azienda Agricola Silvano Bormida di Monforte d’Alba saranno accompagnati dalla musica a tinte cosmiche di Lhasa Società per ammirare la bellezza del sole che scende dietro le montagne della val di Susa, guardando la Sacra di San Michele. Tra coperte stese sull’erba e cuscini sui quali distendersi a guardare il cielo saranno presenti anche due telescopi per osservare da vicino la luna, la stella e i pianeti, raccontati e spiegati nella loro bellezza dagli astrofili di Celestia Taurinorum.

MARA MARTELLOTTA

Nocciolini in festa: il dolce più piccolo del mondo

I Nocciolini di Chivasso aggregano la cultura, la storia, il commercio e l’enogastronomia di un territorio che ha voglia di crescere ancora.

Tre soli ingredienti, zucchero, albume e nocciole, e appena un grammo di peso. È il Nocciolino di Chivasso, il dolce più piccolo del mondo, ma il più grande nell’aggregare cultura, storia, commercio ed enogastronomia di un territorio che ha voglia di crescere ancora.

Protagonista della Nocciolini Week (14 – 22 settembre), il celebre dolce chivassese sarà il filo conduttore della 28° edizione della Festa dei Nocciolini di Chivasso, che animerà il territorio con il programma di eventi e iniziative più ricco di sempre da venerdì 20 a domenica 22 settembre.

Presentata oggi in Ascom Confcommercio Torino e provincia, la Festa dei Nocciolini è organizzata da Ascom Confcommercio Chivasso in collaborazione con il Comune di Chivasso e con il supporto della Camera di commercio di Torino. La Festa offrirà al pubblico il meglio del commercio con le eccellenze enogastronomiche del territorio, la mostra mercato, i produttori di nocciolini, le cene speciali dei ristoranti, lo street food, il cooking contest, musica, giochi, intrattenimento e cultura per tre giorni. Momento culminante, domenica 22 con la consegna del Nocciolino d’Oro al ristoratore Gian Luigi Giachino e del Nocciolino ’d Tola al funzionario della Commissione Europea a Bruxelles Massimo Gaudina.

«Il Nocciolino è molto più di un semplice dolce: è un simbolo identitario importante della comunità chivassese attraverso quasi due secoli di storia – ha sottolineato la Presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa –. Questo piccolo dolcetto ha assistito ai cambiamenti, alle sfide e alle trasformazioni della nostra città, dalle guerre ai grandi mutamenti sociali, rimanendo sempre un saldo punto di riferimento per l’identità culturale del nostro territorio. Con la Festa dei Nocciolini celebriamo non solo la nostra tradizione dolciaria, ma anche la forza di una comunità che trova in questo dolce il simbolo della sua storia e del suo futuro. Il Nocciolino, oggi come allora, continua a rappresentare l’anima autentica di Chivasso, portando con sé i valori di accoglienza e condivisione che da sempre ci contraddistinguono».

 

«La Festa dei Nocciolini – ha commentato il sindaco di Chivasso Claudio Castello – è un momento di consapevolezza per un settore nevralgico dell’economia chivassese che mette insieme intraprendenza commerciale e cultura agroalimentare, entrambe cresciute nella tradizione storica che va dalla pittura di Demetrio Cosola ai nuovi investimenti dell’imprenditoria. La collaborazione con Ascom, la nascita del Distretto Urbano del Commercio, il riconoscimento del “valore storico di tradizione” ottenuto dal “Gran Mercato del Mercoledì” sono tappe rilevanti di una vivacità mai sopita del commercio chivassese. Questo appuntamento ci spinge a proseguire lungo questa strada, motivando ogni operatore commerciale ed ogni testimone di questo territorio a diventare potenziali destinatari del Nocciolino d’oro e del Nocciolino ’d Tola, aspetti salienti di un evento che varca ogni anno di più i confini cittadini e metropolitani».

L’enogastronomia è protagonista venerdì 20 e sabato 21 con le Cene dei Nocciolini, che vedono per la prima volta 5 ristoranti fare rete – Ristorante GiachinoOsteria San MarcoLocanda del SoleRistorante Pesci Vivi e Ristorante La Fortezza -, per proporre intriganti menù a base di nocciolini e dei loro ingredienti accompagnati dall’Erbaluce di Caluso.

Via Torino sarà la cornice della Mostra Mercato delle eccellenze enogastronomiche locali e delle regioni italiane, dove si potranno trovare le proposte dei Maestri del Gusto, progetto della Camera di commercio di Torino, con le loro specialità e un esclusivo aperitivo servito a mezzogiorno in punto. Dalle 10:00 di sabato alle 20.00 di domenica.

 

Largo al divertimento serale, venerdì in via Po con il dj set di Just 4 Deejays, e sabato in piazza del Castello la musica indie di Polinesia.

«Una ricorrenza istituzionalizzata – ha evidenziato l’assessore al Commercio e Turismo del Comune di Chivasso Chiara Casalino -, entrata ormai a pieno titolo nel cuore dei chivassesi e non solo, la Festa dei Nocciolini si conferma prestigioso palcoscenico della nostra tradizione pasticcera, accendendo i riflettori anche sul commercio ed il turismo. Gli eventi promossi in collaborazione con Ascom Confcommercio offrono infatti al territorio l’opportunità di conoscere o riscoprire le qualità materiali ed immateriali di Chivasso, valorizzando il Distretto Urbano del Commercio e l’incantevole capoluogo. Musica, spettacoli, approfondimenti sapranno attrarre anche quest’anno un pubblico sempre più in crescita e fidelizzato ai nostri commercianti».

«Chivasso ha una ricchissima e variegata offerta di negozi, un mercato settimanale secolare, ristoranti eccellenti, bar e pasticcerie di pregio; da qui, grazie a molti collegamenti stradali e ferroviari si possono visitare castelli, laghi, colline – ha commentato il presidente di Ascom Confcommercio Chivasso Carlo Nicosia –.  La città, sempre più consapevole della propria attrattività, polo commerciale per il territorio chivassese e anche punto di partenza per il turismo in Canavese e nel Monferrato, si presenta con la 28° edizione della Festa dei Nocciolini, ricca di eventi focalizzati sull’accoglienza. La lungimiranza di Ascom, che nel 1995 ha scelto come protagonista il “dolce più piccolo del mondo”, il sostegno di Comune e sponsor privati, il patrocinio di Regione e Città metropolitana fanno sì che la Festa dei Nocciolini sia davvero la vetrina della città e l’occasione annuale di riflessione sul futuro. Vi aspettiamo a Chivasso!».

Sabato 21 e domenica 22, in Piazza della Repubblica, si terrà l’attesa Rassegna della Liquoristica Piemontese e del Vermouth, e il Festival del Gelato Artigianale di Rivara si presenterà quale ospite della rassegna. Negli stessi giorni, dalle 16 alle 19 va in scena “Cuochi a-tipici del Canavese”, il cooking contest degli Chef emergenti di Chivasso e del Canavese, tra tradizione e innovazione. In via Torino per tutto il sabato e la domenica ci sarà GiocaChivasso, giochi di ruolo, da tavolo, card games, miniature e videogame per tutta la famiglia.

Non mancherà lo street food di qualità. Via Po ospiterà, infatti, una decina di postazioni di street food provenienti da tutto il Piemonte e dall’Italia, con una vasta offerta culinaria per tutti i gusti. Da non perdere gli agnolotti della Pro Loco di Chivasso, presente con uno stand nella via.

Il ricco programma di eventi collaterali, iniziato sabato 14 settembre con la Nocciolini Week, che prosegue fino a domenica 22, vede tra le numerose proposte, ‘Sgranocchiamo Nocciolini’, dove i tre produttori di nocciolini chivassesi ospitano i Sindaci di Moncrivello, San Sebastiano da Po e Agliè per raccontare al pubblico i castelli dei loro Comuni.

Ed è, infine, grande l’attesa per l’Erbaluce Day, giovedì 19 settembre, che vede 21 bar ed enoteche chivassesi impegnate in menù e degustazioni di Erbaluce in collaborazione del Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini docg di Caluso e doc di Carema e Canavese.

 

La rassegna è realizzata grazie al supporto di Camera di commercio di Torino, in collaborazione con i Maestri del Gusto, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Chivasso, Distretto Urbano di Chivasso.

Foto credits Mario Sofia

“Festa degli Orti”. Ritorna a “Casa Lajolo” di Piossasco

 

Il grande “appuntamento orticolo”, simpatica tradizione di fine estate

Sabato 21 e domenica 22 settembre

Piossasco (Torino)

Orti in festa, come da tradizione ai primi segnali autunnali, nella settecentesca dimora storica di “Casa Lajolo” a Piossasco (Torino). Promossa dalla “Fondazione Casa Lajolo”, con il patrocinio della “Città di Piossasco”, la Festa si terrà nel weekend di sabato 21 e domenica 22 settembre, ruotando, quest’anno, attorno al quanto mai significativo tema de “Le nostre radici”. L’obiettivo vuole essere, infatti, per l’edizione 2024, quello di “guardare – affermano gli organizzatori –  a questi organi sotterranei che svolgono funzioni vitali per le piante, osservando cosa accade sotto di noi per comprendere e ammirare questi apparati in grado di sorreggere, dare vita e creare riserve”. “Incontrando – proseguono – vivaisti, studiosi, autori, partecipando ai talk, camminando a piedi nudi nell’erba ma anche cenando nel grande cortile antistante la villa ci si metterà, dunque, alla ricerca delle radici che ci sostengono, che siano fisiche, geografiche o perché no, mentali”.

In agenda: incontri, letture, talk, laboratori per grandi e piccini, degustazioni, oltre alla mostra mercato di prodotti di qualità.

Anche quest’anno, inoltre, non mancheranno ospiti di rilievo, da Alessandro Chiolerio – fisico, ricercatore e scienziato – ad Alessia Bellone, architetto ed esperta di giardini storici, per continuare con Fortunato Amarelli, della storica “ditta di liquirizia”, con il giornalista e scrittore Fabio MarzanoFulvio Piccinino ( studioso, docente e ambasciatore del vermouth”) fino al vivaista Marco Gramaglia con il collega Renato Ronco, la fiorista torinese Maria Cecilia Serafino e altri.

 

I giochi si aprono dunque sabato 21 settembre,dalle 10 alle 18, con ingresso libero. Per tutta la giornata sarà possibile visitare “Casa Lajolo” e il suo caratteristico giardino “a tre gradoni” al costo di 8 Euro (necessario prenotarsi: info@casalajolo.it).

Alle 9,30 in giardino Giorgio Ducco, psicodrammatista diplomato alla “Scuola di Psicodramma” di Torino, condurrà i partecipanti in un momento curioso e inedito di “psicodramma guidato” sulle radici personali e famigliari dei partecipanti.  Alle 11,30, sotto il Cedro “deodara” (specie di cedro nativo del versante occidentale dell’Himalaya il cui nome deriva dal sanscrito “devadar” o “albero degli dei”), si terrà la presentazione del libro di Giorgio Volpi“La Natura lo fa meglio (e prima)” (Aboca Edizioni). L’autore dialoga con il giornalista e scrittore Fabio Marzano, durante un brindisi inaugurale con servizio a cura degli allievi dell’“Istituto Alberghiero Prever” di Pinerolo. Degna di nota nel pomeriggio, alle 16,30 (dopo “Riparti dalle radici”, passeggiata “slow forest” a piedi nudi nel prato), l’inaugurazione, nella “Sala Scuderia”, della mostra “Altre connessioni naturali” a cura dell’artista Andrea Guerzoni, mentre alle 17,30, in “Sala Boschera, avrà luogo “L’organismo foresta: dalle connessioni invisibili a quelle visibili”, talk-show con Alessandro Chiolerio, scienziato ricercatore all’“Istituto Italiano di Tecnologia”, con Loïc Maurice Mingozzi, responsabile botanico e Fabio Marzano, giornalista. La giornata si concluderà alle 20, nel piazzale di “Casa Lajolo”, proprio di fronte al “giardino formale”, al boschetto di tassi e all’“orto-giardino” trasformati e impreziositi per l’occasione da un nuovo sistema di illuminazione artistica, con “Alle radici del gusto”, la “cena a tema” preparata dal Ristorante “Civico22”.

Domenica 22 settembre l’apertura è dalle 10 alle 18, con ingresso a 10 Euro. Sarà allestita la “Mostra Mercato” con aziende e produttori selezionati, cui seguiranno talk a tema (“Le nostre radici. La cura del verde tra tradizione e cambiamento”) ed incontri-laboratorio (“Missione polline: le piante e i loro impollinatori”, seguito, alle 14,30, da “Alle radici dell’arte del bonsai”) conclusi da Fortunato Amarelli dell’“Azienda Amarelli Liquirizia”, storica azienda di Rossano Calabro, dove dal 1731 la famiglia Amarelli produce, con metodi esclusivi, liquirizia di altissima qualità.

Per i più piccoli, dalle 14,30 alle 18, “Tutti sostenibili!”, laboratorio con i “Lego” a cura di “Brick4kidz”, mentre alle 16 “Tutti connessi”, “laboratorio artistico” per bambini guidato dall’ artista Andrea Guerzoni. In contemporanea, “I gioielli della natura” con la fiorista Cecilia Serafino, “laboratorio creativo” per grandi e piccini.

Per concludere, alle 18,30, “brindisi in musica” nel magnifico giardino.

 

Per info e programma in dettaglio: www.casalajolo.it

 

g. m.

 

Nelle foto: logo manifestazione e immagini di repertorio