LIFESTYLE- Pagina 498

Ricerca tra studenti: le donne fumano di più

Indagine di AstraRicerche tra 900 studenti che hanno visitato la mostra “No Smoking Be Happy”, allestita dalla Fondazione Veronesi nella Sala Mostre del Palazzo della Regione Piemonte

 

FUMOFumare non porta ad un vero e proprio piacere sensoriale ed i motivi per cui ci si avvicina alla sigaretta sono sostanzialmente due: l’imitazione degli altri (“perché lo fanno tutti”, la voglia di essere accettati nel proprio gruppo, il presunto effetto socializzante) e la risposta all’ansia, allo stress, al nervosismo, ai piccoli e grandi dispiaceri della vita. Questi i primi risultati di un’indagine effettuata da AstraRicerche tra 900 studenti che hanno visitato la mostra “No Smoking Be Happy”, allestita dalla Fondazione Veronesi nella Sala Mostre del Palazzo della Regione Piemonte. I dati sono stati raccolti nel periodo tra il 5 ed il 16 maggio tramite questionari compilati in modo assolutamente anonimo e volutamente non assistito.

 

Tra i più giovani (15-24 anni) poco meno del 22% si dichiara fumatore nelle indagini condotte a livello nazionale. La rilevazione effettuata a Torino (come altre svolte da AstraRicerche per Fondazione Umberto Veronesi a Milano), mostra un dato una volta e mezzo superiore: i fumatori sono il 32.4%.Un secondo dato di rilievo è il “sorpasso” delle ragazze che fumano, il 35%, rispetto al 30% tra i ragazzi: un dato atteso in base alle rilevazioni precedenti, ma decisamente significativo e segno di un vero e proprio ‘sfondamento’ del tabacco presso le giovani. Non va inoltre dimenticato che l’età della prima sigaretta tende a essere più bassa proprio tra le ragazze in confronto ai ragazzi. La situazione è ancor più grave se si considera la crescita che avviene, di anno in anno, tra i 14 e i 18 anni d’età: si passa dal 14 al 57% di chi è entrato nella maggiore età.

 

Gli intervistati danno l’impressione che la realtà dei fatti possa essere anche peggiore di quanto rilevato dall’istituto di ricerca: per ben il 65% almeno la metà dei propri amici o conoscenti è fumatore (con un 13% che dichiara di avere quasi solo o solo compagni fumatori). D’altra parte il fumo di sigaretta non è diffuso solo nella propria compagnia di amici ma anche in famiglia: il 26% ha un padre fumatore che vive con il giovane intervistato, il 21% una madre fumatrice; non solo: tra coloro che hanno un fratello o una sorella, il 23% ne ha almeno uno che fuma. Il 48% dichiara di fumare quattro o meno sigarette al giorno. Il numero medio giornaliero è di 7 sigarette, in linea con precedenti rilevazioni di AstraRicerche e non troppo distante dalla media nazionale in tutte le fasce d’età di 10,6. Si tratta di una spesa annuale di circa 640 euro.

 

Durante la mostra gli studenti sono stati sollecitati a riflettere su quante attività diverse possano essere possibili in un anno avendo a disposizione tale quota; sono emerse molteplici risposte come l’acquisto di abiti, di prodotti musicali, l’accesso a numerosi concerti, più vacanze durante l’anno, una bicicletta, l’iscrizione in palestra, regali per sé e per amici.Alla presentazione dei risultati, sono intervenuti Anna Chiara Invernizzi, vice direttore generale della Fondazione Crt, Monica Ramaioli, direttore generale della Fondazione Umberto Veronesi, Cosimo Finzi, amministratore delegato e ricercatore di AstraRicerche. A riceverli Luciano Conterno, direttore del Gabinetto del presidente e della Comunicazione istituzionale della Regione.

 

La mostra è stata visitata da migliaia di studenti delle scuole piemontesi, accompagnati lungo un percorso educativo ideato dalla Fondazione Umberto Veronesi che permette ai ragazzi di identificare i danni fisici e psicologici provocati dal fumo di sigaretta al corpo umano. Si tratta della seconda edizione per le scuole della mostra laboratorio, nell’ambito dei programmi formativi del progetto Diderot della Fondazione Crt, che ogni anno propone alle scuole del territorio, a integrazione della formazione scolastica di base, corsi e approfondimenti, coinvolgendo ogni anno circa 50.000 studenti e 2.500 docenti, per 2.400 classi.

 

(rdutto – Ufficio stampa Regione Piemonte)

 

Rinnovo contratto: Fiat-sindacati, che rottura

La Grande Fabbrica che rappresenta il corpo e l’anima di Torino è  – e sempre sarà – nel bene e nel male, l’unica e indiscussa protagonista. E l’ultima notizia sulla rottura per il rinnovo del contratto non lascia ben sperare

 

fiat arancioDiversificazione produttiva, turismo, cultura. Ma poi sempre lì si va a finire. La FIAT, sempre la FIAT. La Grande Fabbrica che rappresenta il corpo e l’anima di Torino è  e sempre sarà – nel bene e nel male – l’unica e indiscussa protagonista. E l’ultima notizia è quella della rottura tra Fiat e sindacati sul rinnovo del contratto  degli 86mila dipendenti. Dopo una lunga e sudata trattativa, non si è trovato  l’accordo sull’entità dell’unatantum per i  lavoratori Fiat e Cnh, compresi i cassintegrati.

 

La cronaca, dallo storico  quotidiano (ora online) della Cisl Conquiste del lavoro: “Il confronto era ripreso stamattina alle 09:30 dopo una pausa di riflessione di qualche giorno richiesta dalla stessa azienda. Nel precedente incontro di giovedì scorso Fim, Uilm, Fismic e Ugl avevano accettato che per il 2014 gli 86.000 lavoratori di Fiat e Cnh Industrial, cassintegrati inclusi, avessero una ‘una tantum’ anzichè l’aumento in busta paga, ma sulla sua entità le posizioni erano, ed evidentemente sono rimaste, molto distanti: 200 euro per l’azienda, 390 per i sindacati”. FIAT FACCIATA

 

 Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim, alla vigilia dell’incontro, aveva detto: “Sul contratto ci aspettiamo che l’azienda faccia un passo avanti in direzione della nostra richiesta di 390 euro. Non vorremmo essere costretti a dichiarare una rottura del negoziato con un peggioramento delle relazioni sindacali nel gruppo. Sarebbe una scelta sciagurata subito dopo un importante piano di investimenti e un importante atto di responsabilità del sindacato che ha accettato una mediazione diversa rispetto a quanto richiesto nella piattaforma”.  E sciagura fu.

 

(Foto: il Torinese)

 

Elkann: “il futuro è nello smartphone”

 Il  World Newspaper Congress, 66a edizione del Congresso Mondiale dei giornali, è di scena a Torino.  Un migliaio i partecipanti tra direttori di testate ed editori

 

lingotto bandieraCrisi di copia, con una p sola: è quella della carta stampata, dei giornali che perdono lettori.  Il  World Newspaper Congress, 66a edizione del Congresso Mondiale dei giornali, è di scena da oggi al Lingotto. 

 

 Un migliaio i partecipanti tra direttori di testate ed editori, compresi  il presidente dell’Editrice La Stampa, John Elkann, il Ceo di Rcs MediaGroup Pietro Scott Jovane e il presidente del Gruppo L’Espresso, Carlo De Benedetti.

 

Elkann ha dichiarato il suo amore per lo smartphone, asserendo che “se un terzo della popolazione usa un tablet o un palmare, vuol dire che il futuro dell’editoria è lì”. Chissà che, discutendo di nuove tecnologie e prospettive del mondo dell’editoria, non si trovi qualche soluzione

 

Foto: il Torinese)

 

Anoressia e bulimia, c’è il progetto pilota

disturbi alimentariGeneralmente il percorso di cura è multidiscipinare e coinvolge il malato e la famiglia, che riceve il supporto psicologico adeguato a comprendere la malattia ed i sintomi correlati. Il centro è fornito, inoltre, di un accurato sito internet, da consultare come primo approccio, per ricevere informazioni utili e per prendere contatti

 

I disturbi del comportamento alimentare sono patologie che hanno avuto una crescita esponenziale negli ultimi due decenni. Il termine comprende diverse  patologie, quelle più note e radicate nella società moderna sono l’anoressia e la bulimia nervosa. Sulla cura di queste malattie è stato fatto un grosso passo in avanti, grazie soprattutto alla volontà stessa delle donne colpite a chiedere aiuto. Il livello di allarme, tuttavia, rimane molto alto, poiché l’età  iniziale dell’insorgenza dei sintomi è estremamente bassa; si parla di un range di età compreso tra i 10 e i 40 anni. La manifestazione lampante che accomuna queste patologie è un rapporto alterato nei confronti del cibo, dietro il quale solitamente si nasconde un alterato rapporto con la famiglia d’origine ed un’alterata percezione di se stessi. Curare e guarire dai disturbi del comportamento alimentare è possibile rivolgendosi a medici e centri specializzati, sempre più diffusi sul territorio nazionale.

 

A Torino è presente    il Centro Pilota Regionale per lo studio e la cura dei disturbi del comportamento alimentare (DCA), nato come distaccamento dell’ospedale “Le Molinette” e che ha sede in via Cherasco,11. Il Centro è una struttura a direzione Universitaria che ha come obiettivo curare e migliorare la conoscenza scientifica dei disturbi alimentari, vera e propria epidemia sociale. Negli ultimi anni, grazie all’interesse della Facoltà di Medicina dell’Università di Torino, dei Direttori dell’Azienda Ospedaliera ospitante, di fondi nazionali per la ricerca, il Centro ha potuto fornire un maggior numero di servizi a favore degli utenti. Esso infatti è composto da un Reparto per il trattamento in regime di ricovero, da un Day Hospital  terapeutico psichiatrico e da un Servizio Ambulatoriale.

 

Generalmente il percorso di cura è multidiscipinare e coinvolge il malato e la famiglia, che riceve il supporto psicologico adeguato a comprendere la malattia ed i sintomi correlati. Il centro è fornito, inoltre, di un accurato sito internet, da consultare come primo approccio, per ricevere informazioni utili e per prendere contatti.

 

www.centrodcapiemonte.unito.it

 

Angela Barresi

La ruba-mariti, evergreen a Hollywood ma non solo

Non sempre l’ uomo che ha spezzato il cuore di una donna ha i connotati di Brad Pitt e ancora meno probabile la donna-ammaliatrice che è riuscita a strapparlo alla moglie ha la bellezza, il fascino e il savoir-faire di una Angelina Jolie

 

RUBAMARITIIl tema delle ruba-mariti e’ un abietto evergreen che da sempre e tutt’oggi campeggia su giornali, paragrafi di libri che hanno come autori tanto di psicoterapeuti e non ultimi blog e gruppi sui social network dove si accendono vivaci discussioni sul tema , che inneggiano vendette o magre consolazioni,  con tanto di decalogo per riconoscere e annientare la ruba marito in agguato.  Non serve andare a Hollywood per citare l’avvincente trio Jennifer-Brad-Angelina che continuerà a far discutere in eterno. Molto spesso situazioni analoghe le si ritrova facendo due chiacchiere con l’amica sempre aggiornata su tutte le ultime novità , anche se non sempre l’ uomo che ha spezzato il cuore di una donna ha i connotati di Brad Pitt e ancora meno probabile la donna-ammaliatrice che è riuscita a strapparlo alla moglie ha la bellezza, il fascino e il savoir-faire di una Angelina Jolie.

 

Anzi, riportando un fatto tutto nostrano, mi viene ad esempio la situazione vissuta da una giovane moglie sposata da pochissimi mesi, di un’ incantevole bellezza, donna di gran classe, colta ed elegante, premiata anche da un’appagante carriera, costretta a veder letteralmente andare in fumo il suo matrimonio, il sogno di poter finalmente costruire una famiglia con un uomo amato da diversi anni, un amore  reciproco e complice, denso e al culmine di un percorso che li ha portati sino all’unione coniugale. Un legame andato in frantumi per la debolezza di un attimo del ” distratto” neo marito e per la lucida perfidia di una sedicente amica, oggettivamente e decisamente meno bella e interessante,rustica e grossolana, con doti però da allegra “compagnona”, che attraverso ingannevoli insidie cercava di carpire informazioni per studiare i punti deboli della coppia, coadiuvata da un ignaro compagno di copertura, per ottenere l’ oggetto della sua ossessione, nonché marito della sua invidiata  e goffamente imitata, rivale.

 

 E non volendo minimamente giustificare il marito fedifrago, ha peccato però tanto di tradimento quanto di  ingenuità dato che la liaison, con un’impeccabile calcolatrice, dopo esattamente 9 mesi, ha portato la cicogna. Il frutto dell’amore??  Ma davvero ambire ad uomo che appartiene letteralmente e felicemente ad un’altra donna può essere l’abbaglio per un futuro idilliaco e che insinua perennemente l’onnipotenza del proprio fascino?

 

RUBAMAT

 Davvero delle altissime aspettative personali possono far credere di appropriarsi della vita altrui , per poi negare di averlo fatto e reputarsi “uniche”, con una storia d’amore che nemmeno Walt Disney ha mai osato raccontare?  E se quando la ruota gira ci si rende conto che la vittoria porta con se tanto amaro, tanti rimorsi e pentimenti ? Perché la scappatella di qualche istante avvincente e divertente non sostituisce certo tutto l’amore, il sentimento e la convinzione di voler una donna per la vita tanto da decidere di sposarla.

 

 Tant’è che la mia lettrice e confidente, racconta delle innumerevoli visite del marito, e non del tutto ex dato che tenta in ogni modo di rimandare il divorzio, che ogni volta le ribadisce straziato di aver amato solo lei, che l’altra è’ stato il più grande errore della sua vita, che non è stato innamorato un solo istante di quella donna che ora gli sta accanto, e che vorrebbe risvegliarsi da questo lungo e brutto sogno, da prima di cadere nella trappola “d’amore”. Tesa da  colei che in effetti può camminare a testa alta, sollazzarsi di risatine di autocompiacimento e , soprattutto, un giorno  potrà certamente raccontare ai nipotini le follie d’amore che il nonno ha fatto per conquistare una fanciulla così riservata, onesta e per bene, una donna come poche, si spera.

 

   E per quanto chi ha rubato il marito , si affanni poi a strappare consensi tra le varie conoscenze, amici, lavoro, famiglia, e a mostrare a tutti quanto il suo “nuovo” compagno sia follemente innamorato e devoto, non riesce comunque a risultare credibile  a nessuno e nemmeno popolare, se non per le chiacchiere che si tira dietro. E perché lui, con la moglie, era davvero tutta un’altra, bella, storia.

Cento anni di Coni in un giorno di sport

sportTanti gli appuntamenti delle varie discipline, dalla pallavolo all’atletica.  Moltissimi i partecipanti iscritti

 

“Cento anni di storia, un giorno di sport”. E’ lo slogan della manifestazione sportiva di scena per tutta la giornata di domenica.

 

Punti di ritrovo al Palaruffini, al parco dello stadio olimpico, ai Murazzi, Borgaro, Torre Pellice  e Venaria per celebrare il secolo di vita del Coni.

 

Tanti gli appuntamenti delle varie discipline sportive, dalla pallavolo all’atletica.  Moltissimi i partecipanti iscritti, in particolare scolaresche e società sportive.

 

(Foto: il Torinese)

La Torino dei ricchi e quella dei poveri, una città divisa in due

mole p castelloIl Rapporto Rota mette in evidenza la città di chi sta meglio e quella di chi sta peggio: Mirafiori è decisamente peggiorata, rispetto a tre decenni fa. I quartieri del centro, invece, registrano per le persone benestanti un miglioramento in termini di ricchezza

 

Una città “doppia”. E’ il quadro che emerge dal Rapporto “Giorgio Rota”, la ricerca sulla situazione economica di Torino.  Esistono punti di eccellenza nella produzione ma permangono segnali negativi. Il tema che desta maggiore preoccupazione è il lavoro: il tasso di disoccupazione nel 2013 ha raggiunto l’11,4%, avvicinandosi ai livelli del Mezzogiorno italiano e superando tutte le città metropolitane del Centro e del Nord.

 

Molto critica la situazione della disoccupazione giovanile che il sindaco, Piero Fassino, ritiene essere il problerma principale, insieme con l’emergenza casa. Secondo il primo cittadino, però, “Torino ha saputo reagire e non si è fermata. Ma bisogna migliorare la coesione sociale, riducendo le differenze tra centro e periferia”.

 

La città di chi sta meglio e quella di chi sta peggio: Mirafiori è decisamente peggiorata, rispetto a tre decenni fa; i quartieri del centro, invece, registrano per le persone benestanti un miglioramento in termini di ricchezza. Insomma, il concetto è: poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi.

 

Il quadro di luci e ombre dipinto dallo studio mette in evidenza anche dati incoraggianti, come la crescita dell’export: quasi il 9%, o gli investimenti per la ricerca che, sul nostro territorio, sono i migliori a livello nazionale. E ancora, il processo di diversificazione economica che vede calare il peso della tradizionale grande industria dell’auto per puntare su nuove prospettive come il turismo, i servizi e la cultura.

 

Una città in difficoltà ma che, tutto sommato, sa reagire con determinazione.

 

(Foto: il Torinese)

Vacanze ad Amsterdam: Klm torna a volare nel cielo di Torino

 I due voli quotidiani, operativi da alcuni giorni, arricchiscono l’offerta di Caselle verso l’Europa

 

klmErano dieci anni ormai che Klm, la compagnia di bandiera olandese, mancava dalla nostra città.

 

 Oggi, grazie al collegamento con  Amsterdam – Schipol  gli aerei bianchi e celesti torneranno a volare nel cielo di Torino. Che ne direste di un weekend in Olanda?

 

Soddisfazione per i due voli quotidiani, operativi da alcuni giorni, da parte di  Peter Elbers, capo di Klm  e del sindaco di Torino Piero Fassino che hanno sottolineato come il nuovo collegamento arricchisce l’offerta dello scalo di Caselle.

 

Piergiorgio Minazzi

Pinguini a Torino? Li trovi al bioparco Zoom

Gli animali ospitati non sono catturati in natura, né acquistati da mercanti, ma provengono da zoo associati attraverso Eaza, il più autorevole ente europeo per la tutela delle specie animali e l’educazione ambientale

 

zoom

Lo chiamano bioparco “immersivo”, il primo a livello nazionale, e si trova a Cumiana: pinguini, falchi e tigri nati in cattività ora vivono in luoghi che ricreano il loro habitat naturale. la loro vita di tutti i giorni si può osservare senza gabbie. Ci si può  persino introdurre in una laguna, ammirare sott’acqua le evoluzioni delle creature marine o entrare (senza pericolo, ovvio) nella voliera dei rapaci.

 

Notevole la Baia dei Pinguini, che simula la Boulders Beach, la spiaggia sudafricana dove vivono in natura assieme agli uomini. Da vedere anche l’anfiteatro con 20 specie di rapaci, una fattoria con capre, cavalli, pony, anatre, oche, asini, muli, galline.  Poi ci sono le tigri e gli habitat della savana, del Madagascar, dell’America selvaggia. Ambienti reali, con animali veri, da vedere nella loro quotidianità.

 

Gli animali ospitati non sono catturati in natura, né acquistati da mercanti, ma provengono da zoo associati attraverso EAZA, il più autorevole ente europeo per la tutela delle specie animali e l’educazione ambientale. (Fonte:Piemonte Italia)

 

Zoom, il bioparco  Tel. +39.011.9070419 – Fax +39.011.9070763
E-mail: info@zoomtorino.it
www.zoomtorino.it
Strada Vecchia di Piscina, 36 – 10040 Cumiana (To)

Due ruote sulla città con [To]Bike

La bici a disposizione dove serve. Un mezzo pubblico che non va aspettato, che consente di arrivare prima ed è anche divertente e salutare. Attivo tutti i giorni 24 ore su 24. Libero da vincoli di tragitto, orario e attesa, il servizio garantisce comodità e flessibilità, coniugate alla salvaguardia dell’ambiente urbano

 

tobike

Molti torinesi, i più distratti, si chiedono ancora che cosa rappresentino tutte quelle bici gialloblu che sfrecciano per la città cavalcate da turisti o da uomini d’affari. Non sanno che si tratta del servizio di bikesharing messo a disposizione dalla Città, usufruibile non soltanto dai sempre più numerosi visitatori stranieri, ma anche da tutti i cittadini. Uno strumento comodo e utile per chi decide di andare a lavorare senza l’assillo del parcheggio e intende dare il proprio piccolo contributo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.

 

Qui di seguito la dettagliata illustrazione del servizio, descritta nel sito www.tobike.it

 

[To]Bike. Cos’è

116 stazioni per il bike sharing in città. 116 opportunità per spostarsi in modo veloce, autonomo e sostenibile. Una rete di collegamenti pensata per chi vuole vivere la città su due ruote, per chi preferisce sentirsi libero dal traffico cittadino. [To]Bike è il nuovo servizio di bike sharing di Torino e di tutti coloro che frequentano la città per lavoro, svago o turismo. Abbonandosi al servizio è possibile prelevare la bicicletta in una delle 116 stazioni presenti in città e depositarla in una qualsiasi, purché con parcheggi liberi. Pensato per gli spostamenti brevi, il bike sharing oggi rappresenta la forma di spostamento urbano più conveniente, sia in termini di tempo sia in termini economici. Grazie alla card elettronica potrai usare la tua bicicletta tutti i giorni 24 ore su 24 evitando traffico e problemi di parcheggio.

 

[To]Bike. Istruzioni per l’uso

1. Registrati sul sito e acquista l’abbonamento [TO]Bike.

2. Attiva online la tua tessera accedendo all’area riservata. Ora il servizio è nelle tue mani!

3. Raggiunta la stazione [TO]Bike più vicina e preleva la tua bici: ogni stazione è composta da una serie di colonnine cicloposteggio. Passa la tua card su una colonnina con bici disponibile, attendi il terzo bip, sganciala sfilandola verso destra, salta in sella e pedala!

4. Una volta a destinazione, riconsegna la bici in una stazione [TO]Bike: sulla colonnina ciclo posteggio libera, riaggancia la bici sollevandola leggermente. Verifica sempre che la procedura sia perfettamente riuscita.

 

[To]Bike. Consigli per l’uso

1. Utilizza la bici solo per il tempo necessario allo spostamento in città, potrai così usufruire sempre della prima mezz’ora gratuita.

2. Riconsegna la bici a destinazione raggiunta, potrai prelevarla nuovamente in seguito evitando di pagare inutilmente la tariffazione prevista per un utilizzo prolungato del mezzo.

3. [To]Bike è un servizio per te. Segnala anomalie o malfunzionamenti al servizio clienti, contribuirai a rendere il sistema più efficiente e intervenire tempestivamente per la risoluzione di inconvenienti.

4. [To]Bike è pensato per te, per rispondere alle tue esigenze di spostamento. Suggerisci nuove stazioni e opportunità di miglioramento del servizio. Il tuo contributo è fondamentale per lo sviluppo della progettazione futura.

[To]Bike. Regole per l’uso

1. L’abbonamento è personale e non può essere ceduto a terzi.

2. Il servizio non può essere utilizzato per più di 4 ore giornaliere, pena la disattivazione della tessera.

3. Il servizio non può essere utilizzato da minori di sedici anni. In caso di acquisto online, la card va ritirata presso l’ufficio di via Santa Chiara 26/f alla presenza di uno dei due genitori per la sottoscrizione di apposito modulo.

4. La bicicletta deve essere utilizzata nell’ambito dell’area metropolitana individuata dal servizio.

5. Ricorda, la bicicletta è un mezzo di trasporto, è necessario rispettare le normative vigenti del codice della strada.

 

(www.tobike.it)