Per un valore superiore ai 3 milioni di euro
“Nei Pronto soccorso degli ospedali piemontesi non si registrano situazioni di emergenza; per prevenire i sovraffollamenti del periodo natalizio ed i ricoveri collegati ai picchi influenzali, la Giunta regionale vara una delibera che contiene un piano di interventi straordinari, per un valore superiore ai 3 milioni di euro, che l’assessorato predispone da diversi mesi, e che sarà attivo dal 15 dicembre 2015 al 15 marzo 2016”: lo anticipa l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta. “La situazione di emergenza che si verificò lo scorso inverno in diversi Pronto soccorso – aggiunge Saitta – aveva evidenziato la necessità di predisporre per il futuro di un piano di emergenza per governare i flussi, evitare il concentrarsi delle criticità su singole strutture e scongiurare che i pazienti siano costretti a rimanere per ore in barella nei corridoi. La proposta in Giunta prevede, infatti, una serie di interventi straordinari per rispondere in modo appropriato ed efficiente alle prevedibili criticità che si verificano nel periodo invernale e all’incremento degli accessi ai Pronto soccorso”.


GTT ha gentilmente decretato che – causa cattiva qualità dell’aria – i mezzi pubblici di Torino circoleranno gratis per due giorni. Un gesto di generosità di cui, a memoria, non si ricordano precedenti. E che, a pensarci, ha anche poco senso.
Anche per la stagione A/I, come per la P/E, i capelli corti si impongono tra le tendenze: abbiamo già visto i tagli corti più belli sfoggiati dalle star, ora vediamo insieme le collezioni proposte dagli hair stylist. Scopriamo insieme i vantaggi di un taglio corto. I capelli corti sono sinonimo di comodità: i tempi di asciugatura si riducono drasticamente. Corto significa originalità e carattere, perché, se una chioma lunga è come una coperta di Linus, il corto ci scopre mettendo in risalto il viso e chi non ha paura di mostrarsi dimostra di essere sicura di sé. Questo stile vi permetterà di sperimentare molto col make up e mettere in risalto gli occhi..Infine, chi l’ha detto che si possono realizzare delle acconciature diverse solo con una chioma lunga?
Era il 14 dicembre del 1944 e faceva un freddo boia a Callabiana, nel biellese, tra le valli Mosso e Sessera. Mancavano meno di due settimane a Natale ed era il secondo, duro inverno per i partigiani che avevano scelto di battersi contro tedeschi e fascisti. Ad un certo punto della giornata, verso sera, chi poteva disporre di una radio poté udire le prime dieci note di “Fischia il vento”, eseguite alla chitarra ( “Soffia il vento, urla la bufera. Scarpe rotte eppur bisogna andar… a conquistare la nostra primavera..”) e subito dopo una voce annunciare: “Radio Libertà, libera voce dei volontari della libertà“. Era il segnale della prima e unica emittente radiofonica rivolta al pubblico (e che avesse quindi una funzione non direttamente militare) gestita dai partigiani nel corso dei venti mesi della Resistenza. Le prime trasmissioni avvennero dalla frazione Trabbia e proseguirono per diverse sere, , entrando nelle case dei biellesi. Ma facendosi sentire anche a Milano, Torino, Aosta e Firenze. Poi, nel gennaio del 1945, a causa dell’accresciuta minaccia nemica, la radio fu trasferita a Sala Biellese.
raggiungere i reparti partigiani, passando dall’altra parte della barricata. I partigiani, tra l’estate e l’autunno del 1944, avevano già cercato di installare un’emittente radiofonica sul Monte Cerchio. La cosa, però, non aveva funzionato. Così l’imprenditore Filippo Maria Trossi decise di intervenire. Riuscì a procurarsi un apparecchio trasmittente, smontato da un aereo all’aeroporto militare di Cameri e lo fece arrivare al comando partigiano. Iniziò così la vita dell’emittente ribelle. Durante le prime trasmissioni, dopo le note musicali e il primo annuncio, veniva aggiunta una precisazione: “Non abbiano dubbi coloro che ci ascoltano, siamo partigiani, veri partigiani. Lo dice la nostra bandiera: Italia e libertà. Lo dice il nostro grido di battaglia: ‘Fuori i tedeschi, fuori i traditori fascisti’. Ecco chi siamo: null’altro che veri italiani. Le nostre parole giungeranno, valicando pianure e montagne, a tutti i compagni patrioti della Liguria, della Toscana, del Piemonte, della Lombardia, dell’Emilia, del Veneto, a tutti coloro che combattono per la nostra stessa causa. Viva l’Italia! Viva la libertà!“.
A Natale una serata al Regio è un regalo indimenticabile. In occasione delle prossime feste natalizie è possibile, per la prima volta, regalare i biglietti e far scegliere a chi si ama lo spettacolo che più l’appassiona
Stagione teatrale organizzata da ACTI Teatri Indipendenti