Un quintetto d’archi di eccellenza di Pinerolo, che ha collaborato con Africa Unite e con il regista Peter Greenaway. Un duplice concerto su musiche del Settecento irlandese, di Corelli e Vivaldi
Il Piemonte, che vanta una tradizione musicale d’eccellenza, ha anche il primato di aver visto la nascita di uno dei primi Quintetti d’archi, gli Architorti, di formazione classica, formato da due violini, una viola, un violoncello e un contrabbasso. Il Quintetto vanta un vasto repertorio di brani originali e trascrizioni tratte da ogni genere musicale, ad opera del violoncellista Marco Robino.
“Proprio le trascrizioni – spiega Marco Robino – costituiscono il punto di forza e la peculiarità della nostra formazione. Il quintetto nasce alla fine degli anni Novanta, con sede a Pinerolo, dalla sinergia di circa trenta musicisti, che hanno voluto far convergere proprio in una formazione musicale insolita rispetto al quartetto d’archi un repertorio di musica classica, etnica, punk, rock e contemporanea. Sono, infatti, quasi nulle le composizioni per quintetti d’archi rispetto a quelle per quartetto, per trio con pianoforte e altre formazioni di vario genere. All’inizio del Duemila abbiamo avviato un’intensa attività concertistica basata sulla rielaborazione di brani tratti dal genere punk, tecno, fino alla musica antica, da film e da tradizione. Abbiamo anche intessuto una interessante collaborazione, a partire dal 2003, con il gruppo Africa Unite, e dal 2004 con il regista inglese Peter Greenaway. L’attività di produzione e incisione di musica avviene spesso in funzione della realizzazione di installazioni multimediali, opere cinematografiche e teatrali. La tecnica di ripresa audio da noi utilizzata è in sovraincisione a tracce separate, per realizzare orchestre virtuali e per effettuare ristrutturazioni e destrutturazione dei brani musicali composti. Per il regista Peter Greenaway abbiamo realizzato, tra l’altro, la colonna sonora del film “Goltzius and the Pelican Company””.
“La colonna sonora di questo film – aggiunge Marco Robino – non è l’unico frutto della sinergia avviata con Peter Greenaway. Abbiamo, infatti, realizzato anche musiche originali per “The Tulse Luper Suitcases”, “The European Showerbath” e “Peopling the Palaces” alla Reggia della Venaria Reale.
Con il gruppo Africa Unite abbiamo collaborato alla realizzazione degli album “Vibra”, “Twenty War”, “Quando fuori piove” e “BiogrAfricaUnite”, e alla trascrizioni di loro brani, con le voci di Buda e Mada, nell’ambito del progetto ” Corde in Levare”, risalente al 2003. Alla fine degli anni Novanta abbiamo avviato un progetto con Madaski, che ha portato alla realizzazione di un documentario dal titolo “Madaski versus Architorti” per un documentario Rai. Con Madaski abbiamo inoltre partecipato, nel 2000, a un’entusiasmante tournée a Roma, Firenze e in Basilicata, nell’ambito del progetto “Le macchine contro le corde”. Il nostro repertorio si è anche aperto alla musica neoclassica, con la rassegna dal titolo ” Anticando” , nel 2005, in cui il neoclassicismo è stato espresso dalle corde d’archi”.
“Architorti – spiega Marco Robino- è anche attento al tema della formazione musicale. Dal 2002 realizziamo laboratori musicali per le scuole nel Pinerolose, in collaborazione con la Fondazione Cosso con sede al castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo, e con la Comunità Montana del Pinerolese. Abbiamo anche avviato una collaborazione con l’Accademia Musicale di Pinerolo. Lunedì 14 e martedì 15 dicembre prossimi sono in programma due concerti con musiche dell’irlandese Carolan, risalenti al Settecento, affiancate a quelle di compositori italiani suoi contemporanei, Corelli e Vivaldi. Tra gli esecutori l’artista celtico Enrico Euron e il flautista traverso Filippo Mangiardino.
https://www.youtube.com/watch?v=9l7C9u7ybcc
Mara Martellotta




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