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Sanità regionale, la parola d’ordine è programmazione

Chiamparino: credo sia la prima volta che le Regioni riescono a mettersi d’accordo autonomamente sul riparto, senza che il Governo debba intervenire. Un segnale importante di come le Regioni possano rappresentare ancora un tassello fondamentale dell’architettura dello Stato

 

chiampa gofaloneNon accadeva da molto tempo, ma d’ora in poi per la sanità della Regione Piemonte la parola chiave diventa “programmazione”, sia per la parte restante del 2014, sia per i prossimi due anni.

 

E’ questa una delle risultanze dell’accordo siglato a Roma dalla Conferenza delle Regioni presieduta per la prima volta da Sergio Chiamparino per il riparto del fondo sanitario:

 

“Vorrei premettere – ha dichiarato il Presidente Sergio Chiamparino – che sono molto soddisfatto di come è andata ieri la discussione in Conferenza delle Regioni, sia per gli esiti delle decisioni sul riparto sia per quanto riguarda l’approvazione del regolamento che accompagna il patto sulla salute. Credo sia la prima volta che le Regioni riescono a mettersi d’accordo autonomamente sul riparto, senza che il Governo debba intervenire. Un segnale importante di come le Regioni possano rappresentare ancora un tassello fondamentale dell’architettura dello Stato. Per quanto riguarda invece il Piemonte, –  aggiunge Chiamparino– sono molto soddisfatto del lavoro fatto in questi due mesi dall’assessore Saitta e mi pare che stiamo dando segnali di governo forte in un settore che ne aveva davvero bisogno.”

 

 “Oltre al piccolo incremento per il 2014 – spiega l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta –  abbiamo già indicazioni certe sul +2% circa all’anno sia per il 2015 che per il 2016, un dato che prudenzialmente ci farà ragionare di ulteriori 150 milioni di euro in più per ognuno dei prossimi due anni, considerando che a settembre ci riuniremo per concordare già il riparto Regione per Regione per il fondo sanitario del 2015”.

 

Ripartire il prossimo fondo con tanto anticipo (soprattutto considerando le tempistiche per l’anno in corso)  sarà la chiave di volta per scelte strategiche che la Regione Piemonte dovrà attuare a breve: lo hanno annunciato questa mattina l’assessore Saitta e il direttore generale della sanità Fulvio Mirano incontrando i direttori di Asl e Aso: una riunione prima della breve pausa di Ferragosto per assegnare quelle che potremmo definire le letture dell’estate, in particolare il contenuto del cosiddetto regolamento Balduzzi approvato ieri dalla Conferenza Stato Regioni e di immediata applicazione. 

 

I Ministeri della salute e dell’economia – ha detto Saitta – da tempo contestavano al Piemonte la necessità che i budget di spesa vengano determinati sulla base di un’effettiva ed accurata programmazione annuale della domanda sanitaria e della relativa offerta. Se consideriamo che la sanità in Piemonte (budget complessivo annuo circa 8 miliardi e 400 milioni) destina oggi l’8% del fondo regionale ai privati (pari a circa 630 milioni di euro l’anno) ci rendiamo facilmente conto dell’assoluta necessità di rispondere a queste indicazioni nazionali, prima che sia troppo tardi. Per questo, la Regione Piemonte si riprende il proprio compito di autonomia nella programmazione della rete ospedaliera: lo fa nel rispetto dei parametri e dei vincoli imposti dal patto della salute (di recente siglato a livello nazionale) e del Regolamento, atteso da almeno due anni, che è stato ufficializzato ed approvato proprio in queste ore dal Ministero al tavolo della Conferenza Stato-Regioni per diventare la cornice entro la quale muovere le nostre scelte”. 

 

La prima azione concreta è stata la sospensione formale della delibera approvata dalla Giunta Cota il 21 maggio, a poche ore dall’apertura delle urne per le elezioni regionali: questo riporta l’orologio indietro nel rapporto sia con Asl e Aso, sia con il privato della sanità piemontese, sospendendo anche otto precedenti delibere e cinque determine dirigenziali degli ultimi anni: l’atto del 21 maggio conteneva vizi nel contratto tipo con i privati (troppo vago), in particolare per quanto riguarda la definizione del fabbisogno per disciplina.

 

Mancando di fatto una vera analisi programmatoria, la Regione Piemonte non decideva e si riduceva a non fare scelte. 

 

Queste le prime ricadute della nuova impostazione: 

 

  1. la revisione delle modalità di rendicontazione del ticket sanitario riscosso da parte dei soggetti privati per conto del Sistema sanitario nazionale, che secondo i nostri calcoli costituiva un vero e proprio extrabudget pari almeno al 10-15% 
  2. si torna al passato per quanto riguarda il numero di posti letto: per i presìdi pubblici tornano ad essere esattamente quelli precedenti il 21 maggio scorso, mentre per i soggetti privati accreditati-Irccs si blocca la scelta di nuovi posti letto con autocertificazione, che costituiva una vera e propria fuga in avanti senza programmazione. Entro la fine del 2014 avremo il nuovo provvedimento di programmazione 
  3. si bloccano le nomine di nuovi primari, si torna cioè alla situazione di fatto del 10 febbraio 2014 e se i direttori non hanno ancora firmato eventuali nuovi contratti, le eventuali autorizzazioni di questi ultimi mesi sono da considerare annullate 
  4. si sospende la norma per cui dal 1 gennaio 2014 si poteva accedere ai ricoveri nelle strutture private accreditate senza privilegiare i casi delle dimissioni post acuzia; a far data dal prossimo 1 settembre cioè solo il 20% di ricoveri può provenire da casi che non siano dimissioni post acuzie. Di fatto la Regione Piemonte sceglie di garantire maggiormente (all’80%) la continuità assistenziale. 
  5. Nel rapporto con i privati, le nuove scelte della Regione Piemonte confermano i tetti di spesa ma definiscono internamente (dopo molto tempo!) i volumi per tipologia di prestazione. Questa nuova impostazione dovrà consentirci di chiedere ai soggetti privati accreditati di essere maggiormente al servizio delle esigenze reali degli utenti della sanità piemontese: dovranno garantire più visite specialistiche (per le quali nella sanità pubblica le liste d’attesa sono infinite) e molte meno analisi di laboratorio, per le quali in Piemonte registriamo sovrabbondanza di offerta.   

 

Storie di carta e di latta

La mostra “Eccellenze del Piemonte. Vecchie pubblicità di carta e di latta: 1900 – 1960”, in corso nella sede della Biblioteca della Regione Piemonte (via Confienza 14 a Torino), sarà aperta fino al 15 ottobre


mostra carteScatole di latta, disegni, colori, etichette, targhe pubblicitarie. Gli involucri dei prodotti sono il primo aspetto che accende il nostro interesse quando scegliamo che cosa acquistare, da qui l’importanza e il conseguente studio dei contenitori più adatti sia per l’impatto visivo che per la conservazione del prodotto. Le scatole e le targhe che compongono questa interessante esposizione sono tutte caratterizzate dai nomi delle aziende e delle città che in più poco più di un secolo hanno reso famoso il Piemonte a livello internazionale.

Si tratta in particolar modo di contenitori per i prodotti dolciari, etichette dei vermouth, scatole per caramelle, biscotti, caffè, cacao, per la frutta candita e per gli aromi (Talmone, Venchi, Martini e Rossi, Cinzano, Amaro Cora e molti altri) che hanno allietato le tavole di mezzo mondo, portando il nome e la fama della nostra regione anche molto lontano da qui. Ma non solo.

Ci sono anche i grandi nomi dell’industria manifatturiera piemontese, delle assicurazioni (da Fiat a Borsalino, dalla Reale Mutua alla Toro Assicurazioni, le scatole delle carte da gioco, i vassoi da bar), le immagini e i nomi delle nostre montagne che hanno contribuito a far conoscere un territorio ricco di ambienti naturali apprezzati ancora oggi dai turisti di tutto il mondo.

Mostra e catalogo sono a cura di Silvie Mola di Nomaglio, Pia Dominici Sancipriano e Maria Erbi. Le tre collezioniste, durante la conferenza di presentazione che si è svolta nel Giardino di Palazzo Sormani adiacente alla Biblioteca, hanno raccontato come, in anni di attente ricerche, hanno composto le loro preziose collezioni: “Queste scatole sono al tempo stesso ricordo del passato ma anche un tocco di colore e di vivacità nelle nostre abitazioni di oggi”.

(fcalosso – www.cr.piemonte.it)



I fatti in breve

Mostra scatole di latta dal 1900 al 1960
Targhe, etichette, oggetti pubblicitari di aziende piemontesi
Mostra aperta fino al 15 ottobre, in via Confienza 14 (piazza Solferino)
Orario: lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16, il mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Ingresso libero

Lapidazione? Non è una burla. La rivolta delle donne Pd torinesi

FRAME da Video Contro La lapidazione - PakkianoLe consigliere intendono sporgere denuncia allo Iap, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria

 

 

l’intento dell’azienda era di fare scalpore (e farsi pubblicità in modo virale sui social network) e c’è riuscita. ma l’idea non è piaciuta alle consigliere comunali del Pd torinese. “Uno spot privo di buon senso e di rispetto della dignità umana”. Così la pattuglia femminile democratica in Sala Rossa descrive il video della ditta d’abbigliamento di Treviso che propone una donna in chador minacciata di lapidazione da un gruppo di musulmani. 

 

Le consigliere intendono sporgere denuncia allo Iap, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, e chiedono a  tutti di boicottare i prodotti di questa azienda che “Mette in ‘burla’ un dramma presente in molti Paesi musulmani”.

 

Il video è del marchio “Pakkiano” di Motta di Livenza. Il filmato è uscito sabato e sta  circolando sul web. I contenuti forti stanno spaccando l’opinione pubblica, tra divertiti e offesi. Tra questi ultimi gran parte del mondo musulmano che non ha accolto di buon grado la pubblicità.

 

La scena iniziale inquadra una donna musulmana, completamente coperta da un burqa nero. Si trova in una pietraia, a fare da ambientazione allo spot, la Ghiaia Tonon di Motta. La giovane è distesa a terra, di fronte a lei ci sono una decina di uomini (tutte comparse scelte tra i residenti). Si sta per assistere a una lapidazione in piena regola. Improvvisamente sul posto irrompe un altro uomo che ricorda a tutti i presenti che la donna «veste Pakkiano».

 

A quel punto i “giustizieri” si trasformano in ballerini. La finta adultera si alza in piedi, toglie il burqa e si mette a danzare. Una bellezza bionda, più nordica che medio-orientale, vestita in modo provocante con t-shirt e pantaloncini corti. Stampata sulla maglietta, la scritta: «Sono ancora vergine».

 

Trovata di cattivo gusto che ben si addice al nome della ditta. Certamente la pubblicità è garantita.Bene o male, purchè se ne parli.

 

http://video.ilgazzettino.it/index.jsp?videoId=38194&sectionId=65&t=lapidazione-in-diretta-lo-spot-choc-di-pakkiano

 

 

Fca, il nuovo Lingotto ha gli occhi a mandorla

fiat lingottoPeople’s Bank of China entra ufficialmente nel capitalismo italiano, passando da Torino. Il gruppo cinese possiede il 2,001% di Fca e il 2,018% di Telecom

 

Prima le beghe di mercato. Una nota ufficiale di Fiat  assicura che l’azienda non ha ricevuto “alcuna dichiarazione di esercizio del diritto di recesso”.

 

Il crollo del titolo in borsa era legato, infatti,  secondo voci,  al tema del possibile esercizio di recesso conseguente all’operazione di fusione avvenuta nell’assemblea straordinaria dello scorso primo agosto.

 

Secondo Fiat, va tutto bene e si tratta di una semplice indiscrezione di mercato “destituita di ogni fondamento”, lanciata in pasto ai media.

 

Ma la vera notizia in casa Fca è che People’s Bank of China entra ufficialmente nel capitalismo italiano, passando dal Lingotto. Il gruppo cinese possiede il 2,018% di Prysmian e, da pochi giorni il 2,001% di Fca e il 2,018% di Telecom.

 

La ” lunga marcia” cinese per entrare negli affari tricolori è sempre più serrata. La novità è scaturita dalle comunicazioni Consob. Consob. Il presidente John Elkann aveva salutato l’ingresso dei cinesi come “è una manifestazione di quanto Fca sia in grado di attirare investitori da tutto il mondo”. Magari.

 

(Foto: il Torinese)

Lotta alle punture con l’Istituto al mare

zanzareIniziativa dell’istituto zooprofilattico di Torino rivolta ai turisti in Liguria

 

Torna l’estate e con lei l’emergenza zanzare. Le principali preoccupazioni sono legate alla presenza della zanzara tigre Aedes albopictus e della zanzara comune Culex pipiens, possibili vettori di malattie che possono colpire anche l’uomo.

 

Proseguono le attività dell’Istituto Zooprofilattico di Torino legate al progetto REDLAV. Oltre alla cattura di zanzare e alle analisi virologiche, sarà riservata grande attenzione alle attività di comunicazione e di sensibilizzazione degli amministratori, delle scolaresche e della popolazione locale, sia residente che turista.

 

L’Istituto sarà presente con un punto informativo itinerante destinato alla distribuzione di materiale scientifico, divulgativo e ludico in occasione dei principali avvenimenti estivi del 2014 della provincia di Imperia, meta di tanti turisti torinesi.

 

Ecco alcuni appuntamenti in cui sarà presente lo stand:

– 9 agosto Sanremo P.zza Borea d’Olmo (davanti al Teatro Ariston)

– 10 agosto  Bordighera all’interno  della manifestazione “Giornata Commerciale del Ribasso”

 

Sotto le stelle del Planetario fino al 10 agosto

planetarioDalla rassegna Cinema sotto le stelle, a Lo Spazio ai bambini il primo weekend del mese

 

L’estate di Infini.to, il planetario di Torino ha preso il via con un calendario ricco di eventi.

 

Fino a domenica 10 agosto sono numerosi gli appuntamenti per grandi e piccoli.

 

Dalla rassegna Cinema sotto le stelle, a Lo Spazio ai bambini il primo weekend del mese.

 

E ancora le Serate Osservative e gli incontri con gli esperti. Al via anche i lavori di riallestimento museale, che si concluderanno a fine settembre, quando è prevista l’inaugurazione.

Il relax è Golden nel cuore della metropoli

Un vero e proprio rifugio dopo l’incontro di lavoro o la passeggiata turistica, l’ampia GoldenSPA dispone di 1.200 mq tra reception, boutique, piscina, zona relax, docce con getto a cascata e a nebbia fredda

 

GOLDEN POOLNon solo hotel e ristorante extralusso: il Golden Palace di Torino è anche Tempio del benessere. Un elegante angolo di relax dove si possono assaporare momenti di serenità, dimenticando persino di essere nel cuore pulsante della grande città.

 

Un vero e proprio rifugio dopo una giornata stressante, l’incontro di lavoro o la passeggiata turistica, l’ampia GoldenSPA dispone di 1.200 mq tra reception, boutique, piscina, zona relax, docce con getto a cascata e a nebbia fredda, bagno turco, sauna, area trattamenti e area fitness con le più aggiornate attrezzature Technogym.

 

L’accesso alla GoldenSPA, Via Lascaris 8 – Torino, è consentito ai ragazzi di età superiore ai 15 anni.

 

Orario: Area gym dalle 7.00 alle 22.00

Centro Benessere: dalle 9.00 alle 20.00

La Golden SPA la domenica osserva il seguente orario: dalle 10.00 alle 19.00

La dinastia Agnelli difenderà quel che resta di Fiat. Parola di Elkann

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fiat fcafiat lingottofiat cancello logofiat 500Il Lingotto mantiene un legame affettivo con la città della Mole: sarà il solo sponsor della Juventus fino al 2021. Il resto sarà cronaca. O storia?
   

“Voglio confermare qui il mio impegno personale e della mia famiglia per continuare a sostenere Fca, a maggior ragione ora che si profilano all’orizzonte grandi opportunità.Fiat è tra le società più innovative e la componente italiana era da più di vent’anni che non riusciva ad esprimere prodotti come la Maserati e la Ghibli. Sono molto orgoglioso come presidente e anche come ingegnere di fare parte di questa società”. Così il sito dell’Ansa riporta le dichiarazioni del presidente della Fiat, John Elkann, in occasione di questo venerdì storico in cui si consuma l’ultimo atto torinese della GrandeFabbrica: l’assemblea al centro congressi del Lingotto, l’ultima a tenersi qui in città.

 

La globalizzazione di Fiat è confortata dai dati positivi che giungono dagli Usa. Chrysler ha venduto 166.667 auto negli Stati Uniti a luglio, con una crescita del 20% rispetto all’analogo precedente periodo. Ma un legame con Torino, almeno, resterà. Fiat, infatti,  sarà l’unico sponsor di maglia della Juve fino al 2021. La sponsorizzazione è stata prolungata grazie a un totale annuo, dal 2015-2016,  di 17 milioni di euro. L’accordo prevede, inoltre, l’utilizzo di auto promozionali del Gruppo Fiat e premi in base ai risultati. Fiat ha già elargito al club bianconero un bonus di 6 milioni di euro, motivato dai successi sportivi conseguiti.

 

Il resto è cronaca. O storia? Dopo ben 115 anni di vita indissolubilmente legata alla città, Fiat lascia Torino. La nuova FCA – Fiat Chrysler Automobiles avrà sede in Olanda. Anche se dal Lingotto fanno sapere che Fiat non lascerà l’Italia e, dice il sito web della società “Le attività italiane del Gruppo e un impegno generale nei confronti del paese rimarranno immutati”. Staremo a vedere . Intanto oggi si tiene  la storica l’assemblea degli azionisti convocata per l’ultima volta a Torino.

 

Le motivazioni per cui la sede è trasferita in Olanda sono puramente di carattere organizzativo e fiscale, pare di capire. E a difesa di un immutato impegno anche sul suolo italiano si sono espressi in più occasioni anche l’ad Sergio Marchionne e il presidente John Elkann.

 

Il consiglio di amministrazione  “ha concluso all’unanimità che i benefici attesi dall’operazione sono maggiori delle possibili conseguenze negative e dei possibili rischi”. La doppia quotazione alla borsa di New York e  di Milano, secondo l’azienda aumenterà la liquidità delle azioni e “consentirà di avere accesso a una più ampia gamma di fonti di finanziamento, sia di capitale sia di debito”.

 

Dopo quella di oggi le prossime  assemblee di Fca si svolgeranno ad Amsterdam poichè per legge le  società olandesi devono riunire i propri consigli di amministrazione sul territorio nazionale. E Torino starà a guardare.

 CB

(Foto: il Torinese)
   

Assicurazioni, il museo è Reale

Attraverso la visita è possibile ripercorrere due secoli di storia di Torino e del periodo risorgimentale  che hanno inizio nel Regno di Sardegna e che vedono  la nascita dello Stato italiano e di tutte le regioni  partendo proprio da Torino. E’ un patrimonio di cultura, di lavoro e di idee

 

reale2Fu in seguito ad un incendio a casa Savoia che il Re Carlo Felice decise di costituire una Compagnia assicurativa  in forma di mutua che tutelasse i sudditi del Regno di Sardegna contro i danni causati dagli incendi. A quell’epoca il fuoco era largamente impiegato nei mestieri della vita quotidiana, e bastava una scintilla per mandare in fumo fabbriche, botteghe , abitazioni e naturalmente perdere numerose vite umane. 

 

Il 31 dicembre del 1828 nacque in Piemonte la Società Reale Mutua Assicurazioni, una nuova forma di tutela e protezione voluta proprio da Re Carlo Felice  nei confronti dei numerosi danni incendiari a cui la popolazione doveva far fronte.

 

E nel 185esimo anniversario che ricorre nel mese di maggio 2014,  della stipula della prima polizza della Società Reale Mutua di Assicurazioni, nella coreografica Sala delle Colonne di Palazzo Aldobrandini  Biandrate di San Giorgio , in via delle Orfane 6 a Torino, edificio acquistato nel 1877 dalla stessa Società di cui ne fece sede fino al 1932, è stato allestito il nuovo percorso museale  interamente dedicato all’archivio storico e alle iniziative intraprese nel corso degli anni dalla Reale Mutua.

 

reale 1Attraverso la visita del museo è possibile ripercorrere due secoli di storia della città e del periodo risorgimentale  che hanno inizio nel Regno di Sardegna e che vedono  la nascita dello Stato italiano e di tutte le regioni  partendo proprio da Torino. E’ un patrimonio di cultura, di lavoro e di idee che oggi la Reale Mutua ha scelto di mettere a disposizione di tutti, attraverso la divulgazione di documenti fondamentali, manifesti e polizze dell’epoca , sentenze del Tribunale di Torino e autografi di personaggi illustri che hanno fatto la storia della prima e più grande Compagnia assicurativa del nostro paese. Si narra la Storia anche attraverso supporti multimediali, fotografie e filmati di ieri e di oggi per raccontare la nascita della Compagnia e dell’Italia.

 

Ricordare i tempi di una Torino che non c’è più per proiettarsi verso un futuro di risultati come la Compagnia della Reale Mutua ha sempre garantito ai propri Soci. L’ingresso al museo è gratuito e per informazioni si può consultare il sito www.realemutua.it.

 

Clelia Ventimiglia

 

(Foto: il Torinese)

HelpDonna e SmsHelp per chiedere aiuto

Un modo facile e sicuro per chiedere aiuto, in grado di far intervenire guardia medica,  ambulanza, forze dell’ordine, parenti o amici

 

HELPLa Regione Piemonte ricorda che è sempre possibile iscriversi gratuitamente a HelpDonna e SmSHelp, studiati per dare aiuto alle donne e alle persone ultre65enni che si vengono a trovare in una situazione di emergenza o pericolo.

 

 Cos’è SMShelp!

Un servizio di teleassistenza per le persone oltre i 65 anni residenti in Piemonte.

Un modo facile e sicuro per chiedere aiuto, in grado di far intervenire guardia medica,  ambulanza, forze dell’ordine, parenti o amici.

Un servizio di assistenza che in caso di bisogno non lascia nessuno solo, 24 ore su 24,  tutti i giorni dell’anno.

Un servizio gratuito garantito dalla Regione Piemonte adatto a qualunque telefonino con carta SIM attiva e chiamata rapida.

Per maggiori informazioni su come richiedere  il servizio SMShelp! chiama il Numero Verde gratuito della Regione Piemonte     800.333.444

 

(www.regione.piemonte.it)