LIFESTYLE- Pagina 484

Uisp, un weekend ricco di eventi

uisp corsaSport, spettacolo e vita all’aria aperta

 

 

Sabato 25 a Nichelino il Centro culturale giovanile Factory di via del Castello 15 festeggia il primo anno di attività. Dalle 16 alle 24 ci saranno letture incantate per i più piccoli, teatro, mostre, una spaghettata, parole e musiche da cantare insieme. Sarà l’occasione per ricordare il 70° anniversario della Liberazione.

 

Cultura della fertilità e biodiversità della Terra, uno stile di vita sano, attivo e rispettoso dell’ambiente saranno i principali temi, che caratterizzeranno domenica 26 aprile 2015 la prima Festa di Primavera – Semi, fiori e sport, promossa dalle Associazioni Progetto Sport di Borgata e Casematte.  Dalle 10 alle 18 in via Massari tra via Massa e via Giacomo Grosso si articolerà una giornata interamente dedicata a laboratori, esperienze, dibattito, mercato florovivaistico, mostre fotografiche e spettacoli con un unico denominatore comune, l’ambiente e il verde.

 

Il teatro Marchesa di corso Vercelli 141 a Torino ospita domenica 26 aprile il concorso Giovani talenti – futuri ballerini, organizzato dalla Lega Danza Uisp Piemonte. Nella giuria ci sarà l’etoile internazione Liliana Cosi con i maestri Maura Cantarelli e Marco Ferrini. Saranno assegnate borse di studio per la Scuola Balletto Classico di Reggio Emilia.

 

Domenica 26 aprile dalle 9 alle 17 a Beinasco nella palestra Serao di via delle Fornaci 4 si terrà il 3° trofeo Promo Primavera Gym 2014 di ginnastica artistica femminile e maschile, curato da Concertosport. Parteciperanno 160 atleti provenienti da Piemonte e Valle d’Aosta, che si sfideranno a corpo libero, trave, volteggio e trampolino.

 

Non è un evento del fine settimana, ma interesserà almeno 250 atleti, provenienti anche dall’estero. E’ il  Black Cat Turin Tournament, che si svolgerà dal 30 aprile al 3 maggio, organizzato dal Gatto Nero, la 10^ edizione del torneo sportivo gay e friendly Le discipline previste quest’anno sono: pallavolo maschile, pallavolo misto (almeno tre donne), calcio a 5 maschile, tennis (uomini e donne).

Quando Cupido colpisce al banco surgelati

In 72 supermercati sparsi fra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, in tanti si sono presentati, nella fascia oraria indicata, con un fiocco rosso annodato nella parte anteriore del carrello, per guardarsi intorno e ricercare altri fiocchi rossi desiderosi di fare nuove amicizie

 

cuoreLei che spinge il carrello arraffando confezioni monoporzione di qua e di là, lui intento a scegliere il vino. Uno sguardo, un sorriso, un timido tentativo di conversazione e poi boom, di colpo l’amore. Quante volte abbiamo visto questa scena in una classica commedia romantica o magari abbiamo immaginato l’intera situazione mentre aspettavamo un po’ annoiati in coda alla cassa del supermercato. Se nei film e nella nostra fantasia il tutto risulta molto romantico e soprattutto facile da realizzare, nella realtà in molti si domandano come fare e in pochissimi (anzi forse nessuno) riescono.Per questo motivo l’esperto organizzatore di eventi, Roberto Dellanotte (noto ai più esperti per “La cena degli Sconosciuti” già nel 2002), ha pensato ad un esperimento sociale per mettere in contatto persone interessate a fare nuove conoscenze. Il 23 aprile, in 72 supermercati sparsi fra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, in tanti si sono presentati, nella fascia oraria indicata, con un fiocco rosso annodato nella parte anteriore del carrello, per guardarsi intorno e ricercare altri fiocchi rossi desiderosi di fare nuove amicizie. Un modo semplice ed originale per conoscersi che non richiede alcun tipo di iscrizione o obbligo e che può evitare l’imbarazzo di approcciare con persone non interessate o addirittura già impegnate. Fiocco rosso equivale alla dichiarazione di essere liberi da legami sentimentali e di aver voglia di conoscere nuove persone anche solo per allargare la propria compagnia di amici e se si è fortunati, anche la possibilità di trovare la “propria anima gemella”.In Piemonte l’iniziativa è stata attiva a Torino, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Verbania e Vercelli, mentre per conoscere i punti vendita aderenti all’iniziativa (con annessi i rispettivi orari) e tutti i dettagli dell’evento, è stato predisposto sito www.laspesadeisingle.it. “L’amore non si compra, ma lo trovi al supermercato” è lo slogan dell’iniziativa che comparso all’interno degli iperstore coinvolti, per avvisare sia la solita clientela, sia nuovi clienti recatisi apposta per prenderne parte. E chi lo sa, magari da oggi, grazie a Dellanotte e al suo evento, due fiocchi rossi potrebbero trasformarsi in futuro in un fiocco rosa o azzurro.

 

Simona Pili Stella

La magia del violoncello di Sol Gabetta

Sol-Gabetta

All’Auditorium Rai di Torino, nell’esecuzione delle musiche di Camille Saint-Saens

 

 

La celebre violoncellista argentina Sol Gabetta,  che negli ultimi anni ha conquistato i palcoscenici di tutto il mondo, proporrà stasera e domani sera,  23 e 24 aprile, alle 21,  all’Auditorium Rai di Torino, il Concerto n. 1 in la minore op. 33 per violoncello e orchestra di Camille Saint-Sains. Sul podio il direttore d’orchestra ucraino Kirill Karabits,  Direttore principale della Bournemouth Symphony Orchestra, che, in apertura di concerto, dirigerà la Sinfonietta in la maggiore op. 5/ 48 di Sergej Prokof’ev.  La chiusura del concerto è affidata alla Sinfonia n. 3 in re maggiore op.  29 di Petr Il ‘ic Cajkovskij,  il cui sottotitolo, Polacca, è dovuto al ritmo caratteristico di danza nel finale. Prokof’ev compose la Sinfonietta a soli diciotto anni, quando stava completando la sua formazione al Conservatorio di Mosca. La Sinfonietta op. 5, collocata al momento iniziale di un’attività compositiva che si sarebbe di lì a poco amplificata, incidendo profondamente sui mutamenti della musica del Novecento, non avrebbe dovuto superare, secondo l’opinione dei più, i limiti di una sbagliata ambizione. Invece non fu così.  Il primo movimento,  un Allegro Giocoso, è siglato da una maliziosa proposizione di un clarinetto solo. Prokof’ev usa in modo programmatico uno stile privo di trucchi tecnicistici,  che vuole essere un omaggio alle tradizioni ormai consolidate della Scuola russa. D’altronde assistiamo al tempo stesso a una semplificazione,  che verrà impropriamente definita “musica della realtà”, che poi ritornerà a essere presente nell’ultimo Prokof’ev, e che, per la Sinfonietta n. 5, è stata definita ” programmatica semplificazione della linea melodica, sobria e lineare,  sorretta da una limpida e essenziale chiarificazione della base armonica, associata a una razionale e lucidissima esplicazione dell’idea tematica”. Il secondo movimento è un Andante, il terzo un Intermezzo  (Vivace), il quarto uno Scherzo fondato su un Allegro risoluto, cui segue il quinto movimento finale dell’Allegro giocoso.

 

Mara Martellotta

 

 

Il concerto viene replicato venerdì 24 aprile  alle 20.30 all’ Auditorium Rai in piazza Rossaro.

Il Tartufo al Carignano, con Moliere si riflette su ipocrisia e stupidità

teatri

Una regia innovativa di Marco Sciaccaluga per  il grande capolavoro provocatorio nella Francia del re Sole. Tullio Solenghi e Eros Pagni danno il volto nel Tartufo alla sempre attuale dialettica tra ipocrisia e stupidità

 

Due interpreti di eccezione per la messinscena al teatro Carignano di Torino del capolavoro di Moliere,  il Tartufo: Eros Pagni e Tullio Solenghi, che danno vita alla sempre attuale dialettica fra  ipocrisia e stupidità.  Quando Moliere mise in scena  per la prima volta il Tartufo, nel 1664, dovette fronteggiare la famigerata “cabala dei devoti” che, a quel tempo, infestava la corte del re Sole e che riuscì a far bandire per diversi anni la commedia. Non ci si deve stupire del fatto, perché il drammaturgo francese proponeva la storia di un sepolcro imbiancato,  un falso devoto, un baciapile bugiardo che, dietro false pie sembianze, nascondeva, invece, una natura ben diversa, che lo portava a circuire il ricco e fin troppo ingenuo Orgon, per spogliarlo dei beni e approfittarne della moglie. Il regista Marco Sciaccaluga, portando in scena un testo sempre attuale, nella nuova traduzione di Valerio Magrelli, attenua però i toni cupi e le ostentazione devote del protagonista,  prediligendo il registro farsesco, che risulta perfetto per mettere alla berlina le umane debolezze. “Il Tartufo – spiega Sciaccaluga –  è la tipica commedia strutturata a suspense, in cui il pubblico, come quasi tutti i personaggi, ha la consapevolezza chiara di chi sia l’assassino;  ma, attraverso il registro comico, è costretto a vivere nell’angoscia, perché proprio colui che detiene il potere in quella casa non riesce a accorgersene,  conducendo cosi la famiglia alla rovina”.approfittarne

 Mara Martellotta

Teatro Carignano,  dal 21 aprile al 3 maggio

Torino, il Jazz Festival guarda a Expo

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La rassegna festeggia  con un’Anteprima – il Jazz della Liberazione –  la  ricorrenza del 25 aprile per il Settantesimo

 

Presso i Murazzi Student Zone è stata presentata la quarta edizione del Torino Jazz Festival che si svolgerà dal 28 maggio al 2 giugno in concomitanza con l’Expo 2015, e festeggia – con un’Anteprima – il Jazz della Liberazione, la fondamentale ricorrenza del 25 aprile per il Settantesimo. Il TJF – che oltre a essere un festival musicale è un grande racconto sul jazz dove si incontrano musica, arte, danza, libri e tanto altro ancora – si inaugurerà il 28 maggio con il Sonic Genome del maestro Anthony Braxton che in prima europea guiderà al Museo Egizio una grandiosa performance di otto ore con 70 musicisti. In questa edizione gli appuntamenti principali del main festival si svolgeranno in piazza San Carlo e quelli del Fringe ai Murazzi lungo il Po e nei locali vicini.

 

Molti gli appuntamenti all’interno dell’anteprima Jazz Festival. Oltre al Jazz della Liberazione e ai concerti in programma per la Giornata Internazionale Unesco del Jazz ricordiamo: il 4 maggio la Biblioteca Civica Musicale Andrea Della Corte (Villa Tesoriera) ospiterà il pluripremiato pianista Guido Manusardi che interpreterà Standard ed Evergreen della Tradizione Afro-Americana. Il 12 maggio al Circolo dei Lettori, (via Bogino 9) sarà presentata l’autobiografia di un protagonista assoluto del jazz italiano, Gaetano Liguori. Il pianista e compositore sarà intervistato da Franco Bergoglio. Il 23 maggio al Centro Giovani Factory di Nichelino si terrà Le Maleteste Sbanda, produzione originale in occasione del centenario della grande guerra e al Palazzo Santa Chiara di Chivasso il concerto di Elisabetta Antonini. Saranno in programma anche tre spettacoli musicali all’Expo 2015 di Milano: l’8 maggio Furio di Castri & Fringe All Stars e il 14 Maggio Emanuele Cisi NY3 al The Waterstone by Intesa Sanpaolo; il 12 maggio Enrico Rava Meets “Soupstar” all’Auditorium.

 

(Fonte: www.spaziotorino.it – Foto: Piazza-Vittorio, by Luigi Ceccon)

23 aprile, il giorno del Bardo

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In quella data, nel1564, nacque William Shakespeare e, nel medesimo giorno, cinquantadue anni dopo, morì ( correva l’anno 1616) quello che per tutti è uno dei più illustridrammaturghi e poeti d’ogni tempo

 

Il 23 aprile si potrebbe, volendo, definire come il “giorno del Bardo”. Infatti, in quella data, nel1564, nacque William Shakespeare e, nel medesimo giorno, cinquantadue anni dopo, morì ( correva l’anno 1616) quello che per tutti è uno dei più illustridrammaturghi e poeti d’ogni tempo. Tutto accadde, l’inizio e la fine della vita del più grande “bardo” della Gran Bretagna,  nello stesso paese a nord-ovest di Londra, Stratford-upon-Avon. Ad essere sinceri sui suoi dati biografici c’è parecchia incertezza. Addirittura, il periodo successivo al matrimonio con Anne Hathaway (da cui ebbe tre figli: Susannah e due gemelli, Hamnet e Judith) viene definito dagli studiosi con il termine  “lost years”, gli “anni perduti”, per l’assenza di documenti certi sulla sua vita. Resta il fatto che il suo nome cominciò ad essere popolare in ambito teatrale verso la fine del Cinquecento, periodo a cui risalgono anche i primi poemi come  “Venere e Adone” e “Il ratto di Lucrezia”, e l’inizio dei Sonetti. La fama che lo ha fatto conoscere in ogni angolo del mondo è legata all’ampia produzione teatrale, che conta circa 11 tragedie, 16 commedie e 10 drammi storici, pubblicate tutte nell’arco di un ventennio. Capolavori immortali, tradotti in tutte le lingue, assolutamente straordinari e ricchi di fascino al punto da rappresentare una parte fondamentale del repertorio classico universale: dal dramma storico Enrico VI (1588) alla commedia Sogno di una notte di mezza estate (1595), passando per le famose tragedie di Romeo e Giulietta (1594-1596), Amleto (1600-1602) e Otello (1604). Per non parlare poi  del Giulio Cesare o di Macbeth e la Tempesta. Shakespeare  contribuì, con le sue espressioni linguistiche entrate nell’inglese quotidiano, ad innovare la lingua del paese su cui sventola l’” Union Jack”.

 

Marco Travaglini

Ecco gli idonei a direttore generale Asr

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La commissione selezionatrice ha agito nella massima indipendenza dalla politica

 

Il direttore generale dell’Assessorato alla Sanità, Fulvio Moirano, ha pubblicato il 21 aprile la determina che recepisce i 50 candidati idonei all’incarico di direttore generale delle aziende sanitarie piemontesi, che saranno deliberati dalla Giunta nella riunione del 27 aprile. Il presidente Sergio Chiamparino l’ha definita “una lista di buona qualità, ed è significativo che molti nomi siano da fuori Piemonte. La commissione selezionatrice ha agito nella massima indipendenza dalla politica. Adesso dovremo valutare i candidati. Non c’è sapore di procedura preconfezionata, questo è il motivo per cui molte domande sono esterne al Piemonte. A questo punto – ha concluso – aspettiamo le proposte di Fulvio Moirano. saremo attenti al merito, non abbiamo avuto alcuna pressione, né io né l’assessore Saitta siamo in alcun modo disponibili alle pressioni”. Leggi l’elenco

 

(www.regione.piemonte.it)

l'Aida di Friedkin apre la stagione al Regio

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A inaugurare la ricca stagione 2015-16  sarà l’Aida per la regia di Friedkin, regista anche dell’Esorcista. Il Regio si apre ai giovani proponendo il celebre musical Cats

 

“Apri gli occhi e sogna”. Non si tratta in realtà dello slogan di una pubblicità,  ma dell’invito agli appassionati  amanti della musica e melomani a seguire la prossima stagione lirica 2015-2016 del Teatro Regio di Torino.  Alla presenza del nuovo direttore artistico Gaston Fournier-Facio, del sovrintendente  Walter Vergnano, del direttore musicale Gianandrea Noseda e del sindaco torinese Fassino, sono stati annunciati i 14 titoli che comporranno la prossima stagione lirica, articolati in nove opere, due balletti, una cantata lirica, un musical e il Gala di danze, articolati poi in diversi progetti culturali.

 

L’inaugurazione sarà affidata mercoledì 14 ottobre prossimo alla celebre opera verdiana Aida, in una riproposizione del teatro Regio di Torino,  per la regia di William Friedkin, regista premio Oscar e autore di film come l’Esorcista. Si tratta di un titolo omaggio al museo Egizio, nell’anno della sua rinnovata riapertura. Si proseguirà con Didone e Enea di Henry Purcell, nell’ambito del progetto Opera Barocca. Anna Karenina e Evgenij Oneghin saranno i titoli dei due balletti, il primo su musiche di Cajkovskij e basato sull’omonimo romanzo di Lev Tolstoj, il secondo un balletto in due atti, basato sul romanzo in versi di Aleksandr Puskin, entrambi eseguiti dall’Eifam Ballet di San Pietroburgo.  Quindi seguiranno i Carmina Burana di Carl Orff,  presentati in forma teatrale, mentre dal 28 dicembre il Regio ospiterà quattro appuntamenti con le Etoile Roberto Bolle. Una grande novità della stagione operistica sarà rappresentata dal musical “Cats” di Andrew Lloyd Webber, in scena dal 25 al 28 febbraio, operistica che vuole rappresentare un invito rivolto ai giovani a frequentare sempre più il teatro Regio.

 

A gennaio prenderà avvio il progetto Janacek-Carsen, per proporre i capolavori del compositore moravo,  uno dei capisaldi e padri del linguaggio musicale contemporaneo. Nei giorni 9-12 febbraio 2016 andrà in scena la Tosca con allestimenti provenienti dal Giappone, dal 15 al 24 marzo Cenerentola, e dal 14 al 24 marzo La donna serpente.  Non mancherà un omaggio a Donizetti con la messinscena del suo più celebre capolavoro,  la Lucia di Lammermoor,  dall’11 al 22 maggio in prima nazionale.  Approderà per la prima volta a Torino Pollicino (28-31/5), omaggio al composito Hans Werner Henderson.  A chiudere la stagione operistica sarà grandiosa Carmen,  il capolavoro di Bizet (22 giugno-3 luglio).

 

Mara Martellotta

I "Puritani" composti a Parigi e tanto amati dalla Regina Vittoria

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Nel nuovo allestimento del Maggio Musicale Fiorentino la più romantica delle opere di Vincenzo Bellini

 

In scena da martedì 14 aprile, alle 20, al taetro Regio di Torino una delle opere più romantiche, ma meno rappresentate, di Vincenzo Bellini, I Puritani, nel nuovo allestimento in coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino, per la regia di Fabio Ceresa. Protagonisti Desireé Rancatore nei panni del soprano, Olga Peretyatko in quelli di Elvira, figlia di lord Valdon, e  Dmitry Korchak in quelli del cavaliere, Lord Arturo Talbo. Fu l’ultima opera del compositore catanese, che sarebbe stato stroncato per un’infezione a soli 35 anni. Fu composta a Parigi per un pubblico essenzialmente francese.

 

Felice Romani, il proprio librettista favorito,  non fu più ingaggiato. Bellini, invece, incontrò, nei salotti di Cristina Trivulzio di Belgioioso, fuggita in Francia in seguito ai suoi contatti con la carboneria,  il conte Carlo Pepoli. E Proprio lui sarebbe stato il librettista dei Puritani. Pepoli si trovava anch’egli in esilio e si riteneva un poeta. Ricavò dal dramma storico Tetes rondes e Chavaliers di Jacques Francois Ancelot e Joseph Xavier Boniface uno dei libretti più  scombinati della storia del melodramma. Tuttavia Bellini a Parigi ebbe la fortuna di disporre di voci davvero eccezionali. Dopo una prima versione, ne scrisse una seconda per il San Carlo di Napoli, adattando i registri (in particolarer quello della protagonista, da soprano a mezxza soprano).

 

L’opera fu rappresentata per la prima volta a Milano, al teatro La Scala, il 26 dicembre 1835, tre mesi dopo la morte di Bellini, avvenuta il 23 settembre. Presenta una scrittura orchestrale di grande importanza. A differenza di altre composizioni liriche di Bellini si tratta di un’opera densa di presagi che la avvicinano molto al movimento romantico francese, e non solo di supporto al belcanto. Il libretto narra di amori, intrighi, tradimenti e pazzia, che si intrecciano ai tempi delle guerre di Cromwell con gli Stuart, con  un colpo di scena finale a lieto fine. Un celebre allestimento fu firmato da De Chirico.  Interpreti molto applaudite dell’opera sono state Joan Sutherland e Maria Callas, molto apprezzate nell’aria “O rendetemi la speme”. La regina Vittoria era molto legata a quest’opera che definiva affettuosamente “I nostri cari Puritani”.

 

(Foto: il Torinese)

Mara Martellotta

Arrivano 700 profughi, Chiamparino: "Problema di portata europea"

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marroneProfughiMaurizio Marrone: “I nuovi 700 profughi imposti da Alfano alla nostra Regione si aggiungono ai 2.800 già presenti in questo momento nel sistema dell’accoglienza piemontese pagato con i nostri soldi, 1.128 solo a Torino!”

 

 AGGIORNAMENTO La dichiarazione del presidente della Regione, Sergio Chiamparino: “Dopo l’incontro con il Ministro Alfano ci siamo impegnati a fare fronte a una situazione che sta diventando una vera e propria emergenza umanitaria, con l’obiettivo di non lasciare le regioni rivierasche del Sud ad affrontare da sole questo fenomeno. Una risposta che è e deve essere corale e che presuppone una reale collaborazione tra Stato, Regioni ed enti locali. Per quanto riguarda il Piemonte, stiamo già collaborando con tutte le Prefetture  per dare in tempi rapidi una risposta che è prima di tutta umanitaria, ci auguriamo che anche le altre autorità dello Stato collaborino attivamente per trovare soluzioni efficaci. Dobbiamo comunque tenere presente che il problema profughi ha un’ampiezza tale da imporre un’urgente presa in carico a livello europeo, sia nella fase del contrasto al traffico di esseri umani, sia per quanto riguarda l’accoglienza e l’inserimento di queste persone.”

 

“In Piemonte sono in arrivo 700 profughi e la Regione farà la sua parte nell’accoglierli”. Così l’assessore all’Immigrazione, Monica Cerutti. “La Regione deve fare la sua parte nell’accoglienza – spiega –  ma la nostra richiesta è di una maggiore programmazione, per poter garantire una sistemazione dignitosa e ben distribuita sul territorio”. Il 40% dei profughi sarà destinato Torino, mentre il 60% nel resto del territorio regionale.

 

<<Proprio nel giorno in cui il Ministero degli Interni comunica alla Regione Piemonte l’imposizione di nuovi 400 profughi da ospitare nel nostro territorio, ho avuto dalla Giunta regionale i numeri precisi degli ultimi arrivi e dei rifugiati attualmente presenti nelle nostre città, a partire dal Capoluogo: dati che mettono i brividi, cifre insostenibili per il nostro welfare già allo stremo, insufficiente già a sostenere gli Italiani in difficoltà>> attacca Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Regione e Comune di Torino.

 

Spiega: <<I nuovi 700 profughi imposti da Alfano alla nostra Regione si aggiungono ai 2.800 già presenti in questo momento nel sistema dell’accoglienza piemontese pagato con i nostri soldi, 1.128 solo a Torino! Nell’ultimo anno sono arrivati in Piemonte ben 7.110 profughi, di cui 2.563 solo a Torino.Ora basta! Il Piemonte ha già dato con un intero ghetto abusivo nato a Torino alle palazzine olimpiche dell’ex MOI, occupato da un migliaio di immigrati già scaricati dal welfare piemontese: di fronte alla macelleria sociale annunciata nel bilancio regionale 2015 è il caso di pensare prima agli Italiani, imporremo a Chiamparino lo stop a qualsiasi ulteriore accoglienza con una mozione in Consiglio Regionale!>> annuncia Marrone.