Il nome del ristorante può trarre in inganno: sicuramente la cucina del territorio occupa buona parte della carta – e il dolce ne è la prova-, ma c’è tanto di più
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Il gianduiotto, il savoiardo, il vermouth. Tra i prodotti tipici torinesi questi tre spiccano in maniera
particolare. Il gianduiotto altro non è che un concentrato di piemontesità in due ingredienti base tipici del territorio: nocciole piemonte IGP e cioccolato. Il savoiardo è un biscotto il cui nome contiene già la perfetta geolocalizzazione: leggeri e friabili, nascono in quella che fu la regione della Savoia. Il vermouth è un prodotto che nasce a Torino duecentotrenta anni fa proprio a lato di Piazza Castello. C’è un racconto del territorio dietro questi tre semplici prodotti che vengono mescolati tra di loro per dare vita al Dolce Torino, il dessert proposto come alternativa al classico Bonèt presso L’Osto del Borgh Vej.

Il nome del ristorante può trarre in inganno: sicuramente la cucina del territorio occupa buona parte della carta – e il dolce ne è la prova-, ma c’è tanto di più. Le origini pugliesi dello chef Angelo Losito si sentono forti e chiare nella purea di fave, nella netta preferenza per l’utilizzo dell’olio d’oliva, nella presenza di tanti
piatti di pesce in menù. Non mancano, tuttavia, i classici agnolotti del plin al sugo d’arrosto, i tajarin, la battuta di fassona, il vitello tonnato preparato senza la maionese come vuole l’antica tradizione.La cantina dei vini è ben fornita e sembra un magnifico giro, in cui ogni regione d’Italia è adeguatamente rappresentata. Il locale, una trattoria elegante, si affaccia su una della piazzette più carine di Torino, Piazza IV Marzo, a pochi passi dal Duomo, centro nevralgico della movida della città. Buon appetito, quindi.
Elisa Speroni


Forum, coordinato dal team redazionale di Gambero Rosso. Sono 70 i relatori tra chef, maestri pasticceri e cioccolatieri, barman, pizzaioli e panificatori, ristoratori, comunicatori, come gli chef Davide Oldani, Igles Corelli, Giancarlo Perbellini, Giorgione, il maestro pasticcere Iginio Massari, il pizzaiolo Enzo Coccia.
TORINO: ATTIVITA’ FISICA E SPORTIVA IN CITTA’
raggiungibili in anni e anni di duro lavoro sportivo e sacrifici alimentari (cioè rendere sacro il momento di colazioni, pranzi e cene). Il dubbio mi assale quando chi si presenta di fronte non pratica sport agonistico, non ha gare, non muove null’altro che pochi pesi e si vanta di fare poco e apparire in “cotal guisa” per grazia ricevuta.














Dagli stellati più eleganti ai ristorantini con l’iconica tovaglia a scacchi: la guida è decisamente trasversale e racconta le diverse tavole come fossero capitoli di un romanzo utilizzando vari stili narrativi


Si inizia con le celebrazioni per i 60 anni della Fiat 500, diventata icona ‘cool’, e si finisce alla Jaguar Xkss, prima supercar al mondo. La 35/esima edizione prevede i festeggiamenti per i 70 anni della Ferrari 166 Spyder corsa e i 90 della Aston Martin International, gli incontri per appassionati di veicoli da corsa ed elaborazioni. Verranno anche festeggiati i 70 anni della Lambretta. Saranno esposte le auto e le moto più belle, grazie agli sponsor come Brc Gas Equipment, azienda leader di impianti a gas, e Pakelo Motor Oil. Automotoretrò è accompagnata per l’ottavo anno consecutivo dalla kermesse Automoracing, dedicata al mondo delle corse e delle alte prestazioni.