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Cala la cassa integrazione in Piemonte ma non sotto la Mole

Torino è sempre la provincia più cassaintegrata d’Italia

 

lavoro2Nei primi sette mesi dell’anno le ore di cassa integrazione in Piemonte – spiega il Rapporto della Uil – sono scese del 14,7% rispetto allo stesso periodo del precedente anno. La cassa ordinaria è calata del 6,7%, la straordinaria del 17,7%, quella in deroga del 29,8%. La nostra regione è ancora seconda in Italia per numero complessivo di ore richieste, e Torino è sempre la provincia più cassaintegrata d’Italia. Soltanto Asti fra le province piemontesi registra un aumento (+17,5%).

 

(Foto: il Torinese)

E' ancora festa de l'Unità, in Piazza d'Armi torna la storica kermesse che fu del PCI

unita benigniLA STORIA La guerra non aveva neppure svoltato l’angolo ed era forte il bisogno di stare insieme e far festa, pur mantenendo una forte impronta politica. L’idea era partita direttamente da Giancarlo Pajetta e dagli esuli che, l’anno prima,  avevano partecipato nella Parigi liberata alla festa de “L’Humanitè”, l’organo del Partito Comunista Francese. Milano era semidistrutta dalle bombe e si decise di trasferire l’iniziativa in una zona periferica

 

La festa annuale del Pd si tiene a Torino dal 27 agosto al 13 settembre in Piazza d’Armi e  torna a chiamarsi Festa dell’Unità. Il segretario provinciale Fabrizio Morri ha detto: “ci saranno meno dibattiti e più festa”. In programma film su Cuba, un torneo di calciobalilla e ci saranno anche un’enoteca di buon livello e un’ area bimbi. Tra gli ospiti:  Delrio, Orfini, Guerini, Serracchiani. Ripercorriamo i 70 anni di vita della storica kermesse popolare nell’articolo che segue, scritto per il “Torinese” da Marco Travaglini. 

 

 

“E fu subito Festa”, 70 anni di feste de l’Unità

 

di Marco Travaglini 

 

unita tavolataCadeva di domenica il 2 settembre 1945 quando, nelle brughiere ad ovest dell’abitato brianzolo di Mariano Comense, venne organizzata la prima festa de L’Unità. La guerra non aveva neppure svoltato l’angolo ed era forte il bisogno di stare insieme e far festa, pur mantenendo una forte impronta politica. L’idea era partita direttamente da Giancarlo Pajetta e dagli esuli che ,l’anno prima,  avevano partecipato nella Parigi liberata alla festa de “L’Humanitè”, l’organo del Partito Comunista Francese. Milano era semidistrutta dalle bombe e si decise di trasferireunita comense l’iniziativa in una zona periferica. Così la scelta cadde su Mariano Comense dove, dal 1944,  si erano insediate alcune industrie sfollate dal capoluogo lombardo e fra queste la Breda, dove tra gli operai si contavano molti militanti del Pci.  Lì, nei boschi tra la zona delle fornaci e Lentate sul Seveso, al “Casin del Porta”, si svolse la “Grande scampagnata de l’Unità”. Per «testimoniare la ripresa di una nuova e gioconda vita di popolo», come si poteva  leggere sul programma, si diedero appuntamento migliaia di lavoratori accompagnati dai famigliari.

 

 unita torino 2A Mariano giunsero con ogni mezzo di trasporto: dalla bicicletta ai treni delle Ferrovie Nord., dalle motociclette ai camion. “Un autocarro portava unita manifestosette botti di vino, da distribuire alla spina, con i bicchieri di vetro. E c’era anche qualcuno che provò a bere dalla bottiglia, a garganella”, ricordano i più anziani, quelli che “c’erano” quel giorno. “ E i salamini , le costine di maiale, una vagonata di michette e grandi pentoloni di pastasciutta al sugo di pomodoro. Che fame avevamo, e che voglia di far festa”.  I muri del paese erano tappezzati da manifesti che salutavano i partecipanti alla festa, firmati dal sindaco, il dottor Giovanni Del Curto, un galantuomo democristiano che venne eletto deputato alla Costituente. Oltre a mangiare, bere e ballare, il programma prevedeva un raduno ciclistico, corse podistiche, uno spettacolo teatrale per i bambini, incontri di pugilato, tiro a segno, alberi della cuccagna, corse nei sacchi, lotterie e una tombolata, con modesti premi, considerato che la guerra era terminata da poco. Poi c’era anche la parte politica, con gli interventi di Amendola, Sereni, “Cino” Moscatelli, Giancarlo Pajetta e Luigi Longo. Dalla tribuna prese la parola, salutando la folla,  anche un cappellano delle formazioni partigiane

 

Prendeva corpo la storia delle feste de L’Unità, un vero e proprio fenomeno di costume nell’Italia del dopoguerra, concepite come  momenti diunita ingresso padiglioni incontro sia festosi che culturali,dove si consolidava la coscienza popolare. Nulla era lasciato all’improvvisazione e l’appuntamento con la festa veniva preparato nei minimi particolari, con organizzazione, disciplina e la consapevolezza dell’importanza dell’avvenimento. Feste politiche, vetrina di una identità che andava affermata e resa “visibile”, quella del PCI, di quel “partito nuovo”, voluto da Togliatti nel 1944, con l’obiettivo di trasformare l’ossatura clandestina e resistenziale dell’organizzazione comunista in  un partito di governo, progressista e democratico. Ma, al tempo stesso, erano anche feste popolari, dove divertirsi e raccogliere i fondi necessari all’autofinanziamento. Per interi decenni, da quel giorno di Mariano Comense ad oggi, le Feste de L’Unità ( tornate alla loro denominazione legata dal giornale fondato da Antonio Gramsci, dopo la parentesi delle “feste democratiche”) hanno rappresentato uno straordinario appuntamento di popolo. Tra il fumo delle griglie e i mitici “tortellini”, i dibattiti e le danze al ritmo di polke e mazurke, sono passate da quelle feste intere generazioni.

 

unita berlinguerL’impegno dei militanti non si esauriva nella “gestione” durante lo svolgimento delle feste ma c’era anche un prima e un dopo, allestendole e poi smontandole (quando le strutture, come nella maggioranza dei casi, erano temporanee). Dietro alle quinte di ogni festa c’è sempre stato il sudore, la gioia, la fatica di  tanti volontari che, gratuitamente, hanno montato gli stand, avvolgendo i cavi degli impianti elettrici, acquistando i viveri, disponendo sedie o lavando enormi pile di piatti e tanti, tantissimi bicchieri e posate.  Le Feste de l’Unità sono state rappresentate anche in numerosi film, tra i quali, Prima della rivoluzione di Bernardounita locandina Bertolucci (1964), Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca(1970) di Ettore Scola,  Zitti e mosca (1991) di Alessandro Benvenuti. Vicende che racconta bene anche  Anna Tonelli nel suo libro “Falce e tortello. Storia politica e sociale delle Feste dell’Unità”, edito nel 2012 da Laterza. In quelle pagine, senza agiografie, prende corpo la storia di un pezzo d’Italia, di un grande fenomeno politico che si faceva tradizione popolare, fino a diventare patrimonio della democrazia e quindi, al di là delle idee, di tutti. Dalla “scampagnata” del ’45 , come momento di libertà e liberazione,  fino alle feste degli anni ’90 senza il Pci  ( diventato PDS e poi DS) a quelle d’oggi: ne è passata di acqua sotto i ponti e le feste, come l’Italia, sono cambiate molto. I ricordi di un anziano militante della provincia più a nord del Piemonte, quella di Verbania, rendono bene il clima e le differenze. unita novelli jotti

 

C’era voglia di vivere, e la Festa de L’Unità era uno specchio delle passioni. Anche il dissenso era sanguigno. Ricordo quando qualcuno del provinciale andava a fare il discorso alla Festa de L’Unità di S.Anna, a Pallanza. Se ai compagni andava a genio, tutto bene ma se non era gradito, apriti cielo: appena pronunciava una parola la festa s’animava in tutto e per tutto. L’orchestra provava i pezzi, dalla cucina cantavano, al bancone del bar pure, e le “comande” venivano fatte gridando come se tutti fossero diventati sordi. E così, all’oratore non gradito, non restava altro da fare che rimettersi i fogli in tasca e lasciar perdere. Ora, invece, chi non è d’accordo non lo dice nemmeno. Se ne vanno in silenzio, voltandoti le spalle. Escono dalla porta e non li vedi più. Anche le feste  non sono più come un tempo anche se, e meno male, continuano ad esserci”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

De profundis per il Summer Village

lingotto salone

conceptSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Il calendario del Lingotto Fiere ha all’incirca annualmente 50 eventi.  Gli esperti ci dicono pochi, come sono pochi gli eventi con risonanza internazionale e nazionale

 

Summer Village è ufficialmente chiuso. Dopo una riapertura in realtà molto effimera, la Festa Latina Americana ha chiuso i battenti. Giovedì Guardia di Finanza e Polizia giravano. Poche persone. Non che la voglia di divertimento sia venuta meno. Ancora alti i rumori. Sta di fatto che la poca gente non ha giustificato l’andare avanti. Noi informandoci, via internet, ci siamo imbattuti con chi gestisce Lingotto Fiere: Gl Events, intero capitale francese. L’informazione è diventata curiosità. Una considerazione-domanda: le responsabilità sono da ricercare solo all’interno dell’organizzazione Hjdra Service? Ricapitoliamo. Uno dei punti centrali è il forse arbitrario utilizzo della Sala Gialla come discoteca, (con i relativi problemi di abusivismo?) e rumore che hanno ossessionato i residenti. Ci risulta che la maggioranza dei fornitori erano presenti già gli altri anni. Fornitori che si sono sempre lamentati degli alti costi di affitto degli spazi. I vari organizzatori che si sono succeduti in questi anni si sono lamentati degli elevati prezzi praticati  da Lingotto Fiere.  Problema analogo, se non sbaglio, avvenuto tra il Salone del Libro e L’ente Fiera. Fugato (si dice momentaneamente) dal Sindaco Fassino. Il calendario del Lingotto Fiere ha all’incirca annualmente 50 eventi.  Gli esperti ci dicono pochi, come sono pochi gli eventi con risonanza internazionale e nazionale. Dal 2007 Gl Events è passata di mano. Dal bolognese Cazzola ad un gruppo francese leader mondiale nel settore.

 

La Fiat prima ha fatto una società con Regione Piemonte e Unione industriale. Non tornavano i conti e dopo alcune ricapitalizzazioni ha venduto a Cazzola che ha venduto ai francesi. Dunque? Siamo di fronte a società private che, giustappunto, fanno quello che vogliono. Dunque? Semplice, non abbiamo sempre detto che Torino ha cambiato pell? Da vocazione unicamente industriale, a terziario avanzato? Città bella, turistica e culturale. Dunque? Qui riportiamo (vedi tabella) dati economici riguardanti la ricaduta nell’indotto delle fiere. Dati importanti e significativi proprio per una città come la nostra. Dunque le politiche sui costi della Gl Events riguardano i cittadini. Come visitatori, ma sopratutto per ciò che concerne le ricadute di carattere economico. La Città può vivere anche il Festival Latino Americano, forse. Certamente deve continuare ad avere il Salone del Libro, il Salone del Gusto, Paratissima ed Artissima. Siamo edotti che si stanno cercando valide alternative. Ci permettiamo di suggerire che luoghi troppo decentrati  aggraverebbero il problema. Raggiungere Torino non è più un problema. Valorizziamo, valorizziamo, valorizziamo. Pensiamo positivo, pensiamo positivo, pensiamo positivo.  Il Lingotto, anche con il suo fascino, ci può e ci deve aiutare nella missione di valorizzare la città, nel pensare positivo.

Elisa, la nuova miss Piemonte ha 19 anni

miss piemonte 2015 elisa

Altezza 1,72, con capelli e occhi castani, nata a Savigliano,  è diplomata al liceo scientifico

 

Elisa Muriale, di Fossano, ha 19 anni ed è la nuova Miss Piemonte. E’ stata eletta ieri sera ad Asti. Altezza 1,72, con capelli e occhi castani, nata a Savigliano,  è diplomata al liceo scientifico. Nelle prossime settimane si iscriverà alla Torino Musical Academy. Il suo sogno? Ovvio, diventare showgirl. “Vado a Jesolo orgogliosa di rappresentare la mia città e la mia regione” ha commentato all’Ansa. Ha giocato anche a pallavolo a livello professionistico.

Alla scoperta del LISiN, una eccellenza del Politecnico

POLI NOE 2POLI NOE

Ingegneria del sistema neuromuscolare e della riabilitazione. Il settore e’ certamente uno dei piu’ affascinanti per i futuri bioingegneri, per i medici e per i terapisti della riabilitazione con orientamento “tecnologico”

 

Il Laboratorio di Ingegneria del sistema neuromuscolare (LISiN, www.lisin.polito.it) è stato creato dal Politecnico di Torino alla fine del 1996. Si occupa di studiare i meccanismi inerenti i muscoli e il controllo, da parte del cervello, delle loro contrazioni e quindi del movimento, in soggetti sani e patologici. Vi lavorano, in via Cavalli 22H, una dozzina di ingegneri ed esperti in scienze motorie, la cui attività è finanziata sia da contratti nazionali e internazionali e sia dalla Compagnia di San Paolo. 

 

 

Il sistema costituito dalla catena cervello, midollo spinale, nervi periferici, muscoli, sensori di posizione, forza e velocità, nervi periferici, midollo spinale e cervello non è così diverso dal sistema costituito da calcolatore, attuatori, sensori di forza e velocità, usato per controllare i movimenti di una macchina o un robot. Per questo se ne occupano gli ingegneri, utilizzando i metodi di studio propri della ingegneria.

 

Gli studi sono condotti con medici e fisiologi, prevalentemente appartenenti a strutture internazionali, tra cui il prestigioso Rehabilitation Institute of Chicago, diretto dal Prof Zev Rymer che terra’ una conferenza al Politecnico di Torino, insieme a colleghi italiani e americani, in inglese, giovedi pomeriggio 3 settembre sul tema “Surface electromyography advanced techniques : translational research from Torino to Chicago”. Sala Conferenze, al 5°

piano del Dipartmento di Elettronica e telecomunicazioni Politecnico di Torino, Corso Castelfidardo 42/A, Torino (ingresso sotto lo scavalco di corso Castelfidardo).

La partecipazione e’ libera e gratuita.

 

Il trasferimento di risultati scientifici e tecnologici a strutture sanitarie e industrie e’ particolarmente difficile in Italia ed e’ lusinghiero (per gli scienziati torinesi, ma non per il Paese) che esso avvenga verso istituzioni di grande prestigio internazionale che dall’Italia importano idee e ricercatori rivendendoci poi i prodotti commerciali che ne derivano. Da queste ricerche traggono vantaggio pazienti affetti da “ictus” e altre patologie ma l’obiettivo principale e’ la prevenzione di patologie posturali, da lavoro o da parto.

 

Le applicazioni sono solo moderatamente diagnostiche o “curative”. Esse sono principalmente preventive e di “monitoraggio” cioè di prevenzione di patologie da lavoro (incluse quelle dei musicisti), osservazione della evoluzione di patologie, della efficacia di farmaci o trattamenti, o di allenamenti sportivi. Particolarmente curiosi e divertenti sono i “giochi riabilitativi” sviluppati per bambini o adulti. Il settore e’ certamente uno dei piu’ affascinanti per i futuri bioingegneri, per i medici della riabilitazione e del lavoro, e per i terapisti della riabilitazione con orientamento “tecnologico”.

Carmagnola celebra Re Peperone

PEPERONI RIPIENI

Gli stand restano aperti dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 24, sabato dalle 16, domenica dalle 10

 

Ha preso il via  il 28 agosto la 66/a edizione della tradizionale sagra del peperone di Carmagnola. Da quest’anno ha fatto un restyling nel nome- si chiama  ‘Peperò’ –  e nel programma, più ricco di iniziative. Gli stand restano aperti dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 24, sabato dalle 16, domenica dalle 10, comprese le novità di show cooking, cene benefiche realizzate da chef stellati, e un ampio calendario di spettacoli e laboratori del gusto, l’area Street Food, la rassegna commerciale con più di 200 espositori, la Piazza dei sapori. ‘Peperò chiuderà i bettenti domenica 6 settembre.

Le donne lo sanno

Così presenti, profonde, complesse e irrisolte, incomprensibili e a volte, meravigliosamente leggere. Non so se un uomo potrà mai comprendere davvero cosa pensa una donna

  
donna jackieLe donne lo sanno. Hanno quella saggezza ancestrale, quell’istinto acuminato 
dentro che parla anche quando vorrebbero zittirlo. Di fronte a un problema, a 
una questione irrisolta, a un parto multiplo, a una cicatrice, hanno una 
scintilla di vita, qualcosa che le spinge ad andare sempre avanti, sempre un pò 
più in là, tessendo nell’umana stanchezza ragnatele di energia. E hanno un 
senso in più, quel senso che va oltre tutto e le guida, invisibile e potente.

La natura ci ha programmate per resistere al parto, per essere squarciate in 
due dal dolore e  nel mentre provare una gioia così grande. E se non 
partoriamo, se decidiamo di non farlo o la natura ha deciso che noi non 
possiamo, siamo sempre e comunque madri. Di un’idea, di un progetto, di un 
compagno, di una situazione, così protese in avanti, ramificate come alberi, 
con le radici salde nella terra.

donna bimboCosì presenti, profonde, complesse e irrisolte, incomprensibili e a volte, 
meravigliosamente leggere. Non so se un uomo potrà mai comprendere davvero cosa 
pensa una donna, come si approccia alla vita, di pancia di mente e di cuore, 
spalancata nel domani e sprofondata nel presente, qui e ora.

Le donne sono solide, sono solide le amiche le mamme e le nonne, a volte 
troppo presenti, troppo amorevoli, troppo piene di scuse per l’altra metà 
(quella maschile) del cielo.

 

Federica Billone

 

www.tuttigliuominidilola.it

Morino, primo chirurgo italiano nell'albo d'onore mondiale

molinette

Per la prima volta un italiano fa parte dell’Elsa, associazione leader nella chirurgia endoscopica

 

Un chirurgo italiano diventa per la prima volta membro d’onore della ELSA. Si tratta della più grande associazione mondiale di chirurgia endoscopica e mini invasiva. Il medico è Mario Morino, direttore Chirurgia Generale 1 delle Molinette. Nel 1990 fu lui a seguire la prima colecistectomia laparoscopica in Italia e nel 1993 il primo intervento laparoscopico su un paziente obeso al mondo.Il Centro che dirige alle Molinette è leader nei settori del cancro colon rettale e della chirurgia dell’obesità.

A settembre Torino è capitale dello Swing

NP BIG BAND , CANIBAL DANDIES, GATSBY ORCHESTRA, ACCORDI DISACCORDI, BOUNCING CATS, THE MUSETTES, OZ BIG BAND, MISTER DiP DJ SET, LINDY BROS DJ SET

 PERFORMER
TODD YANNACONE (US) &  ALICE MEI (FR)
VINCENZO FESI (IT) &  SIMONA POGOSIAN (LT)
ANNE-HELENE &  BERNARD CAVASA (FR)
ALEX MARINIS &  CHRISTINA LOUKAKI (GR)

Le iscrizioni ai corsi e alle competizioni sono aperte sul sito ufficiale

swing 

Torino Swing Festival celebra la sua terza edizione con big band e dj internazionali, classes, showcase, competizioni, battle of the bands, swingin’food, vintage market, social & marchin’dance nello Swingin’Hood, il quartiere più sincopato della città.Una line-up di oltre 40 musicisti, 8 insegnanti internazionali e side event quotidiani: le strade torinesi come palco, San Salvario come cuore palpitante animato da musicisti, professionisti del mondo swing, insegnanti e appassionati.

 

Torino città swing: dove e quando scatenarsi

 

Dal 10 al 13 settembre, a Torino, gli appuntamenti della terza edizione e gli eventi collaterali si svolgeranno in più location sparse per la città tra le quali lo Swingin’Hood (San Salvario: via Baretti, piazza Madama Cristina, Casa Del Quartiere), il Jazz Club Torino e Le Roi Music Hall. Scopri la storia delle location.
 

Classes, competitions, parties

Le iscrizioni ai corsi e alle competizioni e le informazioni su location, serate danzanti, info ticket ed eventi collaterali e gratuiti sono disponibili sul sito ufficiale.
 

Cos’è lo Swingin’Hood?

Swingn’Hood è lo storico quartiere torinese di San Salvario che per tutta la durata del festival si trasformerà in un’isola di concerti e street dance: marchin’band, spettacoli, formazioni musicali con special guest, musica swing in tutti i bar e ospiti internazionali. Storie ed esperienze si incroceranno tra le strade più vintage di Torino!

 

Guarda la mappa dello Swingin’Hood.

 

Special event: marchin’dance!

 

Lo Swingin’ Hood è ovunque: nelle viuzze, nei dehors dei caffè, nelle scuole di danza, nelle palestre e nei centri di quartiere, negli stravaganti locali della night life, sui palchi e nelle piste dei club. Ma lo Swingin’ Hood, soprattutto, è trascinare in strada la festa!Nella giornata di domenica 13 settembre, la marchin’ dance guiderà i lindy hopper per strade e vicoli da via Baretti fino al Jazz Club Torino per un’ultima notte brava!Tutti possono unirsi alla carovana: dì che ci sarai su Facebook

 

Lindy hopper dal mondo: meet the neighbors

I “vicini di casa”, abitanti dello Swingin’ Hood, accoglieranno il pubblico della nuova edizione. Si tratta di alcuni tra i migliori teacher della scena swing internazionale:Todd Yannacone (US) e Alice Mei (FR), Vincenzo Fesi (IT) e Simona Pogosian (LT), Anne-Hélène e Bernard Cavasa (FR), Alex Marinis e Christina Loukaki (GR). Le loro biografie sono disponibili sul sito ufficiale.
Molti altri ospiti saranno presto annunciati.
 

Competizioni e premi

Nei giorni 11, 12 e 13 settembre si svolgeranno le competizioni per le seguenti categorie:

Jack & Jill Open: si danza con partner diversi durante tutta la gara.

Jack and Jill Advanced: si differenzia per il livello tecnico dei ballerini partecipanti.

Invitational Strictly Lindy: “Invitational” perchè le coppie sono state selezionate tra i migliori lindy hopper italiani e invitate a sfidarsi sulla pista da ballo del festival.

 

Scopri i vincitori delle scorse edizioni
 

Swingin’Food

Per tutta la durata del festival i numerosi locali di via Baretti saranno pronti a soddisfare ogni palato, anche quello dei lindy hopper più voraci!

Sarà possibile gustare ogni giorno piatti diversi e di qualità: dalla tradizione piemontese allo street food, dall’etnico al vegano. Sulla scia del soul food americano degli anni 60′, lo swingin’food è ottimo cibo unito alla passione: nel cuore dello swingin’hood sarà possibile pranzare e cenare a suon di swing, partecipare ai numerosi aperitivi a tema, conoscere meglio i compagni di scorribande o semplicemente attendere il prossimo evento sorseggiando un cocktail e godendosi una selezione musicale ad hoc e blitz musicali a sorpresa.
Scopri i locali dello swingin’food
 

Programma

ATTENZIONE: per tutti gli iscritti ai corsi, il calendario delle lezioni con orari e location è disponibile sul sito ufficiale a questo link
 

GIOVEDÌ 10 SETTEMBRE

20.00 – 22.00
OPENING PARTY
Piazza Madama Cristina – open air
Battle of the bands: ACCORDI DISACCORDI vs THE BOUNCING CATS.
Possibilità di cenare o di fare aperitivo. Scopri i locali dello swingin’food

22.30
NIGHT PARTY
Jazz Club Torino – ingresso gratuito
Musica live
Dj set con i Lindy Bros

VENERDÌ 11 SETTEMBRE

18.30-21.00
SWINGIN’FOOD
Via Baretti
Aperitivo o cena swing nei locali di Via Baretti con blitz musicali dal vivo.
Scopri i locali dello swingin’food

21.30
NIGHT PARTY
Le Roi Music Hall – ticket 20€
Live show: CANIBAL DANDIES
Open Jack’n’Jill
Dj set di Mr DiP

SABATO 12 SETTEMBRE

18.30 – 21.00
SWINGIN’FOOD
Via Baretti
Aperitivo o cena swing nei locali di Via Baretti con blitz musicali dal vivo.
Scopri i locali dello swingin’food

21.30
NIGHT PARTY
Le Roi Music Hall – ticket 20€
Battle of the big bands: NP BIG BAND vs THE GATSBY ORCHESTRA.
Swingin’Hood Teachers Show
Advanced Jack’n’Jill
Dj set con Mr DiP

DOMENICA 13 SETTEMBRE

18.30 – 21.00
STREET DANCE PARTY
Via Baretti – open air
Live show: OZ BIG BAND

21.45
MARCHIN’DANCE
da Via Baretti al Jazz Club Torino – open air
Si va tutti insieme al Jazz Club Torino danzando tra le strade dello Swingin’Hood
Dì che ci sarai su Facebook

22.00
FAREWELL PARTY
Jazz Club Torino – ticket 20€
Live music
Invitational Strictly Lindy
Dj set con i Lindy Bros

"La Bella & la Voce" a Saint Vincent

bella e voce 2bella e voce

Per il nono anno consecutivo la sua Finalissima/Stage con la collaborazione del Casino de la Vallée e il Patrocinio della città di Saint-Vincent

 

“La Bella e la Voce 2015”, la cui organizzazione nazionale ha sede in Torino, sotto la guida di FRANCO GANCI è l’evento che per primo nel mondo ha raggruppato in una unica soluzione un concorso di bellezza (La Bella) e un concorso canoro (La Voce). Per il nono anno consecutivo la sua Finalissima/Stage con la collaborazione del Casino de la Vallée e il Patrocinio della città di Saint-Vincent si realizzerà tra il 27 e il 29 di agosto nell’esclusiva località valdostana. Per la sezione “La Voce” interagiscono con l’organizzazione RUSTY RUGGINENTI, titolare della “Rugginenti Editore – Milano” e dell’etichetta discografica “Rusty Records”, LORETTA MARTINEZ, la celebre vocal coach titolare di Accademie in Roma e Milano, concessionaria unica per l’Italia del metodo VMS, docente per corsi post laurea in varie università italiane, docente della facoltà “Arte & Spettacolo” all’Università Santa Rita di Firenze.

 

Loretta è stata tra l’altro nella Commissione Artistica del programma “Amici di Maria De Filippi”, il giornalista PAOLO GIORDANO, esperto per la musica leggera del quotidiano “Il Giornale”, Direttore Responsabile di “Area Sanremo” e membro della Commissione Esterna di “Amici di Maria De Filippi”, MASSIMO BETTALICO, discografico modenese e talent scout (tra le sue scoperte Andrea Bocelli), DAVIDE MAGGIONI, produttore discografico, musicista, autore, arrangiatore, ANDREA LEPROTTI, consulente musicale di programmi come “X Factor”, “Zelig”, Il Festival di Sanremo” e “Amici” In varie regioni italiane sono in corso selezioni e casting, curati per il Piemonte da Elisabetta Burduja, per il Veneto da Cristian Gallana, per la Liguria da Marco Zavagno e Riccardo Pellegrini, per la Puglia/Basilicata da Carmine Franchini, per la Sicilia da “Arte Spettacoli” di Barbara Cassisi (collabora Elio Ferraro) e per la Sardegna da Patrizia Cuccu. Il meglio di quanto ascoltato/visionato nel corso delle selezioni regionali sarà protagonista della fase di Finale Nazionale.

 

La Finale di sabato 29 agosto sarà presentata dalla giornalista Barbara Castellani e dal giornalista Rai Amedeo Goria. Per le miss il trucco è affidato a Vittoria Corona, titolare del Centro Estetico “Quinta SpA” a Moncalieri mentre le acconciature saranno curate da Mario Coletti, parrucchiere con saloni nell’elegante quartiere Crocetta di Torino e nella località sciistica di Sansicario. La regia e le corografie sono di LUIGI CASAVOLA. Affiancano “La Bella e la Voce” BERA VINI – Neviglie, i grandi vini della tradizione langarola, e FLORA NAPOLI di Mimmo Forte.

 

Per partecipare al concorso o info, inviare una email a angeliemusica@gmail.com