LIFESTYLE- Pagina 44

Torino Over: settembre, il mese della ripresa

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Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’ età, dopo l’ estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità… Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…”

Così  descrive Francesco Guccini il mese della ripresa della riorganizzazione… e noi non saremo da meno, pronti ad archiviare le vacanze o pausa  forzata con caldo, rumore , zanzare ora il ritmo delle giornate siamo pronti a  gestirlo noi con i nostri interessi e curiosità. Per  i più attenti è  ora di pianificare  la stagione culturale andando a ricercare nei cartelloni gli spettacoli che non si vogliano perdere, prenotando per garantirsi i posti migliori.
Per chi è rientrato in città ed ha voglia di ripartire le offerte per viaggiare non mancano , così come  le occasioni per inventarsi un riempitempo per rendersi utile con il volontariato, ma una cosa che certo occorre fare è una bella pulizia della dispensa e una bella  spesa, a questo proposito andiamo a caccia di offerte non solo confrontando on line volantini dei negozi più comodi ma vi segnalo alcuni supermercati che praticano sconti agli over.
Tutti i giorni da Borello Supermercati uno sconto del 5% se hai superato i 65 anni sottoscrivendo una tesserina gratuita.
Mentre nei supermercati Carrefour che sia super market o express lo sconto è del 10% ma solo il mercoledì, anche qui è richiesta la tessera,ma basta aver compiuto 60 anni.
Imperdibile poi la passeggiata quotidiana al mercato rionale, che oltre alle sicure offerte di prodotti a km 0 con l’effetto camminata aiuta a combattere la sedentarietà.

GABRIELLA DAGHERO

Soffice torta di mele e albicocche

Delicatamente profumata da una nota agrumata ed arricchita dall’aggiunta di morbide albicocche

Chi resiste al profumo di una soffice torta di mele che cuoce nel forno? Le mele, particolarmente gradevoli e ricche di virtu’, sono magici ingredienti  per creare irresistibili dolci, tra questi, la regina e’ la torta di mele, il classico dolce che piace a tutta la famiglia qui riproposto in una versione insolita, delicatamente profumata da una nota agrumata ed arricchita dall’aggiunta di morbide albicocche.

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Ingredienti:

2 grosse mele Renette

10 albicocche secche

120gr. di burro

120gr. di farina 00

50gr. di fecola

100gr.di zucchero a velo

2 uova intere e 2 tuorli

1 limone

1 arancia

1 pizzico di sale

1 bicchierino di rum

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Lasciare in ammollo in acqua e rum le albicocche per almeno 12 ore. Sbucciare e tagliare le mele a dadini, grattugiare la scorza dell’arancia e del limone, strizzare e tagliate a pezzettini le albicocche, mescolare il tutto e lasciar di macerare con  il succo di mezzo limone. Nel mixer montare prima il burro con lo zucchero a velo e un pizzico di sale poi, le uova. Unire la farina e la fecola setacciate. Mescolare bene.  In un largo stampo foderato con carta forno versare il composto e sopra la frutta spolverizzata con zucchero a velo. Infornare a 180 gradi per 45 minuti poi, passare sotto il grill per altri 5/10 minuti. Lasciar raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

Paperita Patty      

La solastalgia, il disagio creato dai cambiamenti ambientali

Coniato dal filosofo Glenn Albrecht dell’universita’ di Newcastle in Australia, “solastalgia” e’ un neologismo che deriva dalla fusione di “solace” e “nostalgia”, che insieme creano  la nostalgia della conforto. È un termine che indica il senso di malessere che si genera quando l’ambiente circostante viene maltrattato, danneggiato e deturpato.  A dar vita a questa “patologia del luogo” sono fenomeni climatici estremi come tempeste e alluvioni, ma anche fuoriuscite di petrolio e altri disastri causati dall’uomo. Quando i territori a cui apparteniamo, quelli delle nostre radici, non sono piu’ riconoscibili ai nostri occhi e alla nostra memoria questo puo’ causare stress, ansia e malessere.

Ci si sente come se quei luoghi, che rappresentano la nostra identita’ ci fossero stati portati via, si crea un senso di smarrimento dovuto alla trasformazione della nostra casa, di quello spazio che ha la funzione di rifugio e di sicurezza sia fisica che psico-sociale. Albrecht comincio’ a parlare di solastalgiariferendosi alle vicende dell’ Upper Hunter Valley che vennemodificata, meglio dire stravolta, a causa delle  operazioni di estrazione mineraria  che avevano causato nei suoi abitanti importanti problemi di umore, rabbia e senso di frustrazione.


Gli interventi dell’uomo sull’ambiente naturale, sempre piu’spesso, hanno risvolti funesti non solo sul sistema ecologico, ma anche sugli esseri umani che lo vivono e che non lo riconoscono piu’ come loro habitat originario. Questo fenomeno nostalgico, sfortunatamente, non e’ piu’ ricollegabile unicamente a singoli eventi, ma  lo si puo’ trattare a livello globale a causa della massiccia attivita’ di antropizzazione che incede inarrestabile e di frequente in maniera irrispettosa. Quest’anno siamo rimasti tutti sorpresi dal caldo record e innaturalmente protratto al sud e dai violenti temporali al nord che hanno avuto il potere di distruggere paesaggi naturali e urbani; ognuno di noi guarda a questi fenomeni estremi con preoccupazione perche’ compromettono la possibilita’di previsione, di poter pianificare  molte attivita’, ma soprattutto creano la  sensazione di non essere al sicuro nel proprio ambiente.Si da’ origine cosi’ alla “ecoansia” che produce molti dubbi sul futuro, impedisce di progettare soprattutto ai giovani che gia’ da tempo hanno cominciano a ribellarsi. Diversi sono, infatti, gli interventi attivi di ragazzi, conosciuti e non, che alle conferenze dell’Onu o  alle manifestazioni in piazza con determinazionedenunciano lo sfruttamento del pianeta,  urlano la loro  paura per il futuro  chiedendo uno stop all’utilizzo indiscriminato e dannosodel nostro pianeta. Da una parte il progresso dall’altra la necessita’che questo sia sostenibile e riguardoso, generazioni a confronto sull’avvenire, ma di sicuro un malessere ecologico sempre piu’diffuso nel presente.

MARIA LA BARBERA

Conto alla rovescia per la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

La più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo in programma dal 30 agosto all’ 8 settembre 2024

 

Tutto pronto per la 75esima edizione la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola in programma da venerdì 30 agosto a domenica 8 settembre, un appuntamento cultural-gastronomico imperdibile per gli amanti dell’ottimo cibo.

Il primo week end della manifestazione si prospetta ricco di iniziative, l’inaugurazione prevista per venerdì 30 Agosto alle ore 21.00 sul Palco di Piazza Sant’Agostino sarà condotta dal noto presentatore e volto televisivo Nicola Prudente, in arte Tinto accompagnato dalla madrina dell’evento Matilde Brandi ballerina, showgirl, conduttrice televisiva e attrice teatrale, e dal padrino Sergio Mùñiz attore, cantante e modello spagnolo.

La Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola è molto più di un semplice evento gastronomico. È una celebrazione della cultura, della tradizione e dell’innovazione agroalimentare, con importanti ricadute positive per la città. Un format già molto apprezzato e consolidato, che per l’edizione 2024 si arricchirà ancora di più per coinvolgere il pubblico in un viaggio alla scoperta del peperone di Carmagnola.

Tra gli eventi della giornata inaugurale, dalle ore 21:00 al Villaggio “Viva la Puglia” nei Giardini Unità d’Italia sono in programma I Melannurca con Pizziche, Tammurriate e Tarantelle, e alle 21:30 sul palco di Piazza Sant’Agostino il concerto del Duo Diamanti, progetto artistico e musicale di Marta Cataldi e Jacopo Sgarzi per sola voce e contrabbasso/chitarra acustica.

Sabato 31 si entra nel vivo della manifestazione con showcooking, degustazioni, spettacoli itineranti ma anche premiazioni come il Peperone D’oro che verrà consegnato al M° Alberto Cipolla, orgoglio carmagnolese, compositore delle musiche di alcuni celebri musical e direttore in diverse occasioni della prestigiosa Orchestra del Festival di Sanremo.

Alle 21:30 in Piazza Sant’Agostino è in programma lo spettacolo di Leonardo Manera, tra i comici italiani più apprezzati dal pubblico, artista completo capace di spaziare con disinvoltura tra diversi generi. I suoi spettacoli sono sempre pieni di spunti di riflessione e attualità, ma non mancano mai momenti di grande divertimento.

Alle ore 22:30 seguirà il Radio Vida Network Pepper Party con le hit più suonate in radio, i divertenti speaker della radio, gadget e divertimento è assicurato.

Immancabile l’appuntamento con il Peperone Day per domenica 1 Settembre, una giornata speciale per festeggiare un prodotto unico nel suo genere con diverse iniziative, dai numerosi ristoranti in Italia e all’estero che aderiscono all’iniziativa realizzando un menù a tema peperone, allo storico Concorso del Peperone riservato ai produttori locali e presentato da Tinto, dove verranno premiati gli esemplari più pesanti delle quattro tipologie di peperone tra quadrato, lungo o corno di bue, trottola, tumaticot e quadrato allungato. Tutti i peperoni iscritti al Concorso verranno ritirati dal Comune di Carmagnola e lasciati in esposizione per tutta la giornata: questi saranno poi devoluti a O.A.M.I e FA.VOL.HA, due associazioni di volontariato carmagnolesi operanti a favore di persone disabili che beneficeranno del ricavato per le proprie attività e progetti.

A queste due associazioni andrà inoltre il ricavato del Pane della Fiera, buonissimo pane al peperone che viene prodotto tutti i giorni della Fiera da volontari e che quest’anno verrà venduto in corso Sacchirone, vicino al villaggio delle Pro Loco.

Ma anche il Peperone Urbano una competizione orticola ideata dal Consorzio del Peperone e dal Comune di Carmagnola che premierà i primi tre classificati che si sono cimentati nella coltivazione biologica del famoso prodotto orticolo nella propria casa, sul proprio terrazzo o giardino. Verranno inoltre premiate anche le scuole primarie e dell’infanzia che hanno partecipato alla sfida.  Nella stessa giornata si svolgerà anche l‘immancabile “Festa di Re Peperone e la Bela Povronera”, grande sfilata che vedrà protagonisti, insieme alle due maschere tradizionali carmagnolesi, circa 300 personaggi in maschera provenienti da diverse regioni.

La premiazione del Concorso del Peperone e del Peperone Urbano si svolgeranno alle ore 21.00 sul Palco istituzionale di Piazza Sant’Agostino, condotte da Tinto accompagnato da Il Trio Illogico.

Tra i numerosissimi eventi, alle ore 20:00 sul palco di Piazza Sant’Agostino viene presentato il libro “Peperone di Carmagnola – Coltivatori, colture e tradizioni”, realizzato con testi di Giovanni Cappello e fotografie di Cosimo De Santis e Giovanni Cappello. La storia del Peperone di Carmagnola attraverso gli occhi, il sudore, il cuore e la passione delle famiglie che lo coltivano, lo vivono, lo amano.

La giornata si concluderà, dalle ore 21:30 in Piazza Sant’Agostino con lo spettacolo di Franco Neri, torinese doc, attore comico e cabarettista che ha fatto delle sue origini calabresi un carattere distintivo e un bacino inesauribile di risate in numerose trasmissioni Tv e in tantissime piazze.

Non mancheranno installazioni instagrammabili come il Peperone 3D creato dall’artista madonnara Michela Vicini, una spettacolare opera realizzata a terra e raffigurante un enorme peperone che, se osservato e fotografato dalla giusta angolazione, darà l’illusione di camminarci sopra o addirittura di volare, .

Degustazioni guidate, showcooking, incontri culturali, musica e tanto altro in programma per la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola.

l pubblico potrà scoprire e assaggiare passeggiando tra le vie del centro storico, grazie ai 200 stand espositivi,  Piazza Mazzini si trasforma nella Piazza dei Sapori con il Mercato dei Produttori del Consorzio del Peperone e un enorme ristorante all’aperto, Piazza Bobba diventerà, invece, l’Osteria Italia. Mentre saranno via Bobba, Corso Garibaldi, i Giardini del Castello, via Silvio Pellico, Piazza Manzoni, Corso Sacchirone e i Giardini Unità d’Italia a ospitare i moltissimi stand di esposizione e vendita del peperone. Come ogni anno, viene allestita una grande rassegna commerciale con la migliore produzione ed il miglior commercio proponendo una vasta gamma di prodotti e servizi.

Appuntamento a Carmagnola con la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone dal 30 Agosto all’8 Settembre con ingresso gratuito. Una kermesse cultural-gastronomica organizzata dalla Città di Carmagnola e prodotta da Sgp Grandi Eventi.

Tutti gli spettacoli sono a fruizione gratuita.

 

Il programma dettagliato è reperibile in https://fieradelpeperone.it

L’alta sartoria di Ettore Berardi

 

Il sarto dal talento innato riuscì a trasformare in arte raffinata la moda maschile negli ateliers di Casale e Milano per mezzo secolo 

Negli anni ’60 le sue scelte provocanti ed esteticamente trasgressive abbracciarono le tradizioni dell’arte sartoriale italiana e la curiosità di grandi uomini dello spettacolo, politici, giornalisti e industriali. Le stoffe dalle tinte decise tra righe, quadri e fiori si trasformavano in veri capolavori e capi di altissimo profilo che il maestro cuciva loro addosso diventando immortali.

Il grande artigiano accompagnava ad ogni creazione incredibili cravatte e cappelli di spiccata originalità, spesso elaborati su fotografie in mancanza di clienti non sempre disponibili. Nei suoi ateliers passarono Pippo Baudo, Enzo Tortora, Corrado Mantoni, Mike Bongiorno, Fred Bongusto, Gianluigi Marianini, Alberto Lupo, Sergio Endrigo, Claudio Villa, Franco Franchi, Ugo Tognazzi e Vittorio De Sica. Confezionò lo smoking per il presidente degli Usa Richard Nixon e l’abito del presidente italiano Giuseppe Saragat, ricevendo lettera di ringraziamento.


Incontrò Carla Fracci, Ira Furstenberg, Wanda Osiris, Raf Vallone, Adriano Celentano, Ettore Andenna, Renato Pozzetto, Renato Rascel ed Ernesto Calindri. Partecipò a “Portobello”, trasmissione della Tv condotta da Enzo Tortora, ritrovando cappelli papali colorati di Pio XII°. Indubbiamente il promotore del sarto fu il torinese Gianluigi Marianini, autoironico intellettuale snob definito l’ultimo dandy e grande campione di “Lascia o Raddoppia”, il fenomeno mediatico della Tv italiana.


Prestigiosi riconoscimenti arricchirono la carriera del casalese Berardi, diplomi nella moda di successo, nella tecnica ed estetica assegnati ad Alessandria, Milano e San Remo, Forbice d’oro, Ago d’oro, Gesso d’oro e l’importante onorificenza di cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana conferita dal presidente Giovanni Leone. Importanti le sue iniziative, Oscar del Successo, Moda e Casa, Giro d’Italia Gastronomico. A Casale fu fondatore della Pro Loco, della Mostra di San Giuseppe, del Carnevale e della Stracasale, corsa notturna nelle vie della città e dirigente della Commissione Provinciale
dell’Artigianato.
A Sant’Evasio, patrono di Casale, intitolò il premio San Vas e fondò la Banda Musicale casalese “la Mounfrin’a”, confezionando le divise con i colori della città e sostenendo con le proprie stoffe la realizzazione dei costumi delle Majorettes guidate dalla capitana Gianna Sassone proiettata nel 1968 da Berardi a “Settevoci”, programma Tv condotto da Pippo Baudo, creando un risveglio musicale senza precedenti a Casale Monferrato.
Armano Luigi Gozzano

Molto più di una insalata di patate

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Un secondo fresco e sempre adatto

 Una preparazione semplice e sfiziosa che potete personalizzare secondo i vostri gusti per un piatto sempre diverso.
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Ingredienti:
3 grosse patate
1 scatoletta di tonno sott’olio
4 cucchiai di maionese
1 limone
1 pizzico di curcuma (facoltativo)
1 fetta spessa di prosciutto di Praga
Sale, pepe, prezzemolo o basilico
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Pelare le patate, tagliarle a bastoncini e cuocerle a vapore.
Frullare il tonno, mescolare alla maionese, aggiungere il succo del limone, il sale, il pepe, e la curcuma. Tagliare a listarelle il prosciutto privato dell’eventuale grasso, unirlo alle patate, aggiungere la salsa tonnata ed il prezzemolo. Mescolare con cura. Servire freddo guarnito con fette di limone.

Paperita Patty

Quintino e la “passione” per gli animali

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Vi ricordate del Quintino? Quello che era stato pizzicato dal maresciallo Valenti?! Ve lo rammentate? Beh, è stato visto dalle parti di Armeno. Ormai conduce una vita randagia. Un po’ qua, un po’ là, senza fissa dimora.

Quando gli riesce si fa ospitare da qualcuno che gli offre un piatto di minestra e lo fa dormire nel fienile o dentro alla stalla. Quando “marca picche”, invece, chiede la carità sul sagrato delle chiese e quand’è stanco s’infila in qualche androne con la sua coperta. Che vita grama…In fondo mi dispiace, ma guardate.. è meglio che stia lontano da qui perché di guai ne ha combinati tanti, troppi“.

Il macellaio Belmonti era ossessionato da Quintino. Da quando aveva rilevato l’attività del vecchio Aurelio, ritiratosi in pensione più per via dell’artrite che gli aveva deformato le mani che per l’età, si riforniva di carne bianca quasi esclusivamente dai “locali”. Cioè, per farvi capire meglio, da tutti quelli che allevavano polli, anatre, oche o conigli tra le farzioni di Stresa e Baveno. Principalmente si serviva dalla “signorina” Rosa Princisvalli, una donnetta secca e nervosa di quasi ottant’anni che viveva sola dopo che il marito – il droghiere Brunello Pinzocchi – non era più tornato a casa dopo essere uscito per prendere il giornale, una domenica mattina. Il fatto, accaduto più di trent’anni prima, aveva suscitato grande scalpore. E solo qualche tempo dopo si era saputo che il droghiere aveva lasciato la moglie per trasferirsi “oltralpe”, cioè in Francia. C’era chi giurava che si fosse invaghito di una trapezista del circo di Lione che aveva frequentato le piazze dei paesi affacciati sul lago Maggiore con qualche spettacolo.

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C’era chi era pronto a scommettere, invece,  che la “fuga” fosse stata l’epilogo di una lunga e mal sofferta convivenza con la “signorina” che non voleva sentir ragione di cedere alle lusinghe del povero commerciante. “Un matrimonio in bianco”, dicevano le malelingue. “E per di più con una donna dal carattere impossibile”, aggiungevano quelli che sapevano tutto di tutti. Così la nostra Rosa  Princisvalli finì con il restare ,per tutto il paese, “la signorina”. La poveretta si era così buttata, anima e corpo, nell’allevamento intensivo degli animali da cortile. Che, una volta raggiunta la “pezzatura” giusta, venivano ceduti ,a modico prezzo, al macellaio Belmonti. Tutto andava via liscio come l’olio finché non iniziarono i problemi. Era da un po’  che in località Viscania, tra la parte bassa di Oltrefiume e la massicciata della ferrovia, i pollai  – nottetempo – venivano visitati da faine o volpi. Erano vere e proprie razzie di polli. Sparivano, come d’incanto, quasi senza lasciar traccia, se si escludevano poche penne sparse qua e là. Un lavoro  fin troppo “pulito” che aveva suscitato molti dubbi e interrogativi. Poi erano iniziati a sparire anche i conigli. E questo sì che era un fatto molto, ma molto strano. Stavano rinchiusi nelle loro gabbie con tanto di chiavistello. Come facevano i predatori a ghermirli? “ Altro che faina o volpe. Qui i predatori sono sì dei gran animali, ma a due gambe. E, lo giuro sul Padreterno, se mi capitano a tiro di schioppo non ci metto neanche un attimo a premere il grilletto. Brutti manigoldi!  Guardate qui anche voi! Guardate che roba. Mi hanno fregato dieci conigli, tre anatre e una mezza dozzina di galline ovaiole. Delinquenti del boia!“.

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Amedeo Scozzari , che abitava vicino alla “signorina” Rosa, era stato “visitato” pure lui, ed era infuriato come un toro. Seduto al tavolo d’angolo del circolo operaio, raccontava la sua disavventura, rosso in faccia e in preda all’ira, stringendo il collo della bottiglia di Barbera quasi volesse strangolarla. Le denunce dei furti erano poi finite, in carta da bollo, sulla scrivania del maresciallo Ovidio Valenti che incaricò il brigadiere Alfio Birilli di effettuare i necessari sopralluoghi per avviare l’ormai inevitabile indagine. Del resto, di fronte alle denunce, l’Arma non poteva chiudere gli occhi. E così, dopo un paio di settimane di verifiche, controlli e appostamenti, il mistero venne svelato, smascherando i responsabili delle azioni criminose. Infatti, ottenuto un mandato di perquisizione, il maresciallo – accompagnato dal brigadiere e dall’appuntato Jannuzzi – si presentò alla porta di casa di Quintino, a fianco della foresteria di Villa Mussi. Al bussare insistente del maresciallo Valenti l’uomo non si fece pregare, aprendo la porta.

Agli occhi dei carabinieri, varcata la soglia, si presentò una scena incredibile. C’erano galline e conigli che scappavano in ogni angolo. Piume dappertutto e polli – defunti e spennati –  messi in fila sul tavolone di legno della grande cucina. Un paio di oche starnazzavano sul vecchio divano sfondato che metteva in mostra le sue molle. Persino un tacchino che, a occhio e croce poteva pesare una quindicina di chili, correva su è giù per la stanza goglottando. E Quintino? Con una flemma anglosassone guardò negli occhi il maresciallo e, indicandogli il cugino che stava seduto di fronte al lavello , colto di sorpresa mentre era tutto intento a spennare un’anatra, gli disse: “Maresciallo, è il quintino carabiniericielo che la manda. Mi aiuti lei a dire a mio cugino che non mi piace vedere tutti questi animali per casa. Io, per parte mia, gliel’ho rammentato un sacco di volte di non portare queste bestie in casa ma lui, niente. E’ un gran testone. Dice che gli piacciono tanto, che ama gli animali!”. I carabinieri ascoltarono attoniti e poi, pur tenendo conto della disarmante confessione di Quintino, non potendo far altrimenti, arrestarono entrambi, denunciandoli a piede libero come “ ladri di polli”. A sua volta, il giudice del tribunale di Pallanza che li giudicò per direttissima, pur condannandoli, inflisse loro la pena minima, con tutte le attenuanti: tre mesi, con la condizionale, una multa di centomila lire e la raccomandazione di non manifestare più in quel modo illegale la  “passione” per gli animali.

Marco Travaglini

 

Per palati raffinati l’insalata di pollo e avocado

Un abbinamento consolidato quello tra il pollo e l’avocado, semplice ma non banale, una ricetta decisamente light dal tocco esotico e sfizioso. L’insalata di pollo e’ una ricetta gustosa, una soluzione veloce e pratica, perfetta in qualsiasi occasione.

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Ingredienti

 

½ petto di pollo

1 avocado

1 lime

1 limone

Prezzemolo

Olio evo

Pepe, sale q.b.

Mandorle a lamelle

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Lessare il petto di pollo con una carota, un gambo di sedano, una foglia di alloro e poco sale. Lasciar raffreddare poi, tagliare a tocchetti. Pelare l’avocado, tagliarlo a dadi e spruzzarlo con il limone per evitare che annerisca. In una scodella emulsionare il succo del lime con 4 cucchiai di olio evo, il sale e il pepe. In una terrina, mettere il pollo, unire la polpa dell’avocado, condire con  l’emulsione di olio, mescolare bene e servire cosparso con mandorle a lamelle.

 

Paperita Patty

L’intelligenza emotiva

STARE BENE CON NOI STESSI

Le cinque competenze e abilità principali che nascono dalla nostra intelligenza emotiva sono 1) la consapevolezza di sé, collegata alla capacità di riconoscere le nostre emozioni e i punti di forza a queste legati, nonché la piena contezza delle varie abilità che possediamo.

E di essere consci delle nostre debolezze e dei limiti personali. 2) l’autoregolazione, collegata all’abilità nel gestire nel modo migliore sia le emozioni che i punti di forza e le debolezze, e di adattarli alle diverse situazioni in cui ci veniamo a trovare.

3) L’abilità sociale, che ci permette di gestire adeguatamente le relazioni con tutte le altre persone, nei vari contesti, familiari, sociali e lavorativi, e di indirizzare armoniosamente le loro decisioni e i loro comportamenti nella direzione del raggiungimento dei nostri obiettivi.

4) La motivazione, che ci aiuta a riconoscere i nostri pensieri negativi e a riuscire a trasformali, razionalmente ed emozionalmente, in corrispondenti e realistici pensieri positivi, attraverso i quali possiamo motivare noi stessi e le altre persone.

5) L’empatia, che ci permette di comprendere appieno e addirittura di percepire istintivamente e di sentire lo stato d’animo delle altre persone. E di comportarci, conseguentemente, in modo appropriato nelle varie situazioni.

La buona notizia è che tutte queste competenze, innate negli individui con spiccata e naturale intelligenza emotiva, possono essere da tutti noi apprese, migliorate, implementate e sviluppate, partendo dalla consapevolezza dell’importanza dell’intelligenza emotiva.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
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