TORINO OVER
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 65 sono gli anni quando si diventa anziani.
Un’altra metodologia utilizzata per parlare delle diverse fasi dell’anzianità è stata la suddivisione in quattro sottogruppi, “giovani anziani” (persone tra i 64 e i 74 anni), anziani (75 – 84 anni), “grandi vecchi” (85 – 99 anni) e centenari
Ma sono convinta che siano fattori molto individuali, ci si può sentire vecchi superati i 40 anni , mentre ci sono ottantenni che
potrebbero competere con dei 30enni per energia e determinazione.
Ma per evitare queste suddivisioni più scientifiche che reali noi tratteremo tutti come over indipendentemente dallo spirito di ognuno di voi…
Ci sono però delle soglie di età per ottenere alcuni vantaggi.
Ad esempio esenzione ticket sanitario si ottiene al superamento del 65esino anno di età e un reddito familiare non superiore ai €36.151.98 annui , con una semplice autocertificazione presso l’ ASL o online sul sito Tu Salute Piemonte si può richiede il codice di esenzione E01.
Anche per ottenere vantaggi sui mezzI di trasporto con Gtt la soglia è 65 anni e quattro fascie in base al reddito
Annuale “Over A” – Gratuito (spese pratica € 3,00) in possesso di certificazione ISEE valida non superiore a € 7.000,00.
Annuale “Over B” – € 118,00
In possesso di certificazione ISEE valida compresa tra € 7.000,01 e € 12.000,00.
Annuale “Over C” – € 155,00
ISEE valida compresa tra € 12.000,01 e € 20.000,00.
Annuale “Over D” – € 188,00
in possesso di certificazione ISEE valida compresa tra € 20.000,01 e € 50.000,00
Gli abbonamenti validi sulla rete urbana di Torino per un anno dal mese di rilascio sono caricati sulla carta Bit con microchip , così come è possibile richiedere l’abbonamento Over 65 mensile al costo di € 20,00 con isee entro i € 50.000.
GABRIELLA DAGHERO
Gli spiedini che vi propongo questa settimana sono ideali come finger food per un aperitivo o come antipasto per un menu’ a base di pesce. Le polpettine, croccanti fuori e morbide dentro, si adattano ad essere preparate con diversi tipi di pesce, sono semplici e gustose, ottime servite calde o tiepide.
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Ingredienti
300gr. di filetti di nasello
1 fetta di pancarre’
2 uova
2 cucchiai di pecorino grattugiato
Latte q.b.
Prezzemolo q.b.
Succo di 1/2 limone
Olio per friggere
Sale e pepe q.b.
Pangrattato q.b.
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Cuocere a vapore i filetti di nasello acidulati con il succo del limone poi frullarli con la fetta di pancarre’, precedentemente bagnata nel latte, il pecorino, il sale, il pepe, il prezzemolo tritato e l’uovo intero. Con il composto ottenuto preparare delle piccole polpette che passerete prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato. Friggere in abbondante olio caldo, sgocciolare su carta assorbente ed infilzare sullo spiedino. Servire subito. Delicate e deliziose.
Paperita Patty
L’amico è…
Nel 1983 Dario Baldan Bembo, mostrandosi poeta prima che autore, scrisse la canzone “Amico è (L’inno dell’amicizia)”.
E’ l’amico è
una persona schietta come te
che non fa prediche
e non ti giudica
fra lui e te divisa
due la stessa anima
Però lui sa
l’amico sa
il gusto amaro della verità.
Ma sa nasconderla
e per difenderti
un vero amico anche bugiardo è.
Ma parliamo, appunto, di quarant’anni fa; nell’epoca attuale, al contrario, l’amicizia è stata citata a sproposito, sminuita dai social, vanificata da smartphone e tecnologia, cercata solo da chi segue ancora valori tradizionali.
Il proverbio “L’amico si vede nel momento del bisogno” si presta bene anche ai nostri tempi: solo che oggi va interpretato come una persona che non vedi per lungo periodo ma quando ha bisogno si ricorda di te e si fa nuovamente vivo.
Chi mi conosce sa che io periodicamente faccio un inventario delle amicizie: se sono degne di tale nome rimangono tali, altrimenti sono destinate a finire in cantina: non vengono dimenticate, ma diventano presto inutili.
Nel mio libro “Ventiquattro sfumature di vita” parlo proprio di questo: amicizia intesa come rapporto di scambio tra quanti sono come noi, hanno le nostre stesse vedute e ci danno ragione; l’amicizia, in realtà, è l’esatto opposto. De Andrè, Guccini e Bertoli nelle canzoni (ma non sono gli unici), Don Gallo nelle prediche hanno saputo testimoniare tutto ciò distinguendosi dalla massa.
Nel capitolo sull’amicizia parlo proprio di come nei decenni io abbia scremato le amicizie, talvolta mettendo alla prova i “candidati” per capire se fossero interessati alla mia amicizia o ad avere qualche servo sciocco in più.
Con alcuni mi sono finto sciupafemmine, squattrinato, senza auto, etilista e, com’era prevedibile, molti di loro si sono allontanatiperché non rispondevo ai loro canoni, non ero “utile” e non facevo fare loro bella figura in società.
Chi, al contrario, cercava una persona che li ascoltasse, con cui passare un week end al mare, o una serata al pub o anche solo due chiacchiere in famiglia mi è rimasto vicino perché quello potevo offrire loro: dopo 40, 50 e in alcuni casi 56 anni molti di loro sono ancora miei amici.
L’esempio eclatante è quello di un amico la cui figlia di chiamò dicendo che il padre era a casa con la febbre altissima, non poteva fare nulla da solo ma lei era in ferie (200 km) e non poteva venire; andai tutti i giorni per una settimana a portargli la spesa, cercandodi alimentarlo, cambiai le lenzuola sudate e arieggiai la casa fino a quando fu autosufficiente. Svariati anni dopo, rientrato lui in Italiadopo alcuni anni di lavoro all’estero, scoprii che si sarebbe sposato di lì a poco e mi invitò “verbalmente”; nel periodo del matrimonio mio padre si aggravò (e morì poco dopo) e non potei partecipare al suo matrimonio: non mi perdonò e chiuse ogni rapporto con me. Di certo se lo incontro per strada agonizzante, lo scavalco.
Poi c’è ancora un’altra sottospecie di amico d’interesse: quello che sta con te fin quando pensa di primeggiare nel confronto, che pensa di uscirne vincente nelle uscite a due, perché vali meno di lui, sei meno bello, meno ricco, meno tutto. Quando poi si sveglia dal sogno e si rende conto che hai molti altri valori per i quali, e grazie ai quali, lo hai spodestato dal trono di paglia allora ti blocca su whatsapp, si cancella dal gruppo di compagni di scuola e, in generale, sparisce da ogni forma di socializzazione.
Ai tempi del liceo, in particolare, ero circondato da figli della Torino bene che potevano spendere cifre enormi in una sera, guidare a 20 anni auto di lusso e, in generale, permettersi un tenore di vita lontano dai miei standard. Quando, a distanza di pochi anni, ci siamo rincontrati il loro atteggiamento è diventato di chiusura, di blocco non potendo più mostrare la loro superiorità economica e sociale (su quest’ultima nutro ancora oggi seri dubbi)e realizzando che io avevo raggiunto molta più fama e notorietà diloro.
Una riflessione, dolorosa ma oggettiva, mi ha portato a considerare con spietata lucidità che non erano veri amici, che non avevo perso nulla di importante, che anche il miglior divertimento offerto con secondi fini diventa pessimo rispetto ad un’offerta sincera, anche se molto umile.
Ho quindi coltivato le amicizie meritevoli, divertendoci nei momenti lieti e prestandoci mutuo soccorso in quelli tristi,provando gioia per le amicizie autoeliminatesi che non sanno cosa si sono perse.
Con gli anni ho imparato ad apprezzare gli inviti sinceri, il bicchiere di vino offerto senza fronzoli su una tovaglia rammendata, piuttosto che l’evento che dimostra palesemente di essere stato organizzato “pro domo sua” e non capisci quando scatterà la trappola.
I social hanno veicolato un concetto di amicizia lontanissimo dall’accezione originale del termine: basta chiedere l’amicizia a qualcuno e che quel qualcuno la accetti per essere classificato“amico” pur non conoscendosi e non avendo mai scambiato due parole e ciascuno non sa nulla dell’altro, nemmeno se la foto del profilo corrisponda realmente all’identità dichiarata.
I genitori dovrebbero, intanto, non portare all’esasperazione i figli mettendoli in continua competizione (sportiva, scolastica, sociale) con i propri compagni facendoli diventare “homo homini lupus”; poi noi stessi dovremmo renderci conto che lo specchio mostra soltanto il nostro aspetto esteriore, non quello che gli altri percepiscono: se pensiamo di essere “l’ombelico del mondo” mentre siamo soltanto “l’ano del quartiere” continueremo a infilare una delusione dietro l’altra.
Siamo davvero sicuri di essere meglio di chi ci circonda? Siamo realmente convinti che gli altri possano solo essere nostri allievi anziché i nostri insegnanti, magari in qualcosa di importante?
Sergio Motta
Al Forte di Fenestrelle si può partecipare al più grande gioco di ruolo d’Italia tipologia Terra di Mezzo” il 31 agosto e l’1 settembre
Sabato 31 agosto e domenica primo settembre è fissato l’appuntamento a Fenestrelle per gli amanti di un tempo mitico con “La Terra di Mezzo”, che consente di vivere in un mondo fantastico dove draghi e umani convivono, e dove a regnare è la magia, con paesaggi incredibili e personaggi mitologici, oltre a tracciati popolati da creature fantastiche. La Terra di Mezzo consente ai visitatori di vivere nel più grande universo fantasy d’Italia, e sarà possibile girarlo liberamente attraverso un percorso in cui si indosseranno i panni dei propri eroi preferiti, diventando parte attiva della narrazione. Ci si potrà trasformare in elfi, guerrieri, fate, maghi e streghe, ascoltare le note dell’arpa celtica e sorseggiare idromele. Terra di Mezzo è visitabile presso il Forte di Fenestrelle sabato 31 agosto e domenica 1 settembre a partire dalle ore 11. Si richiede il biglietto stampato in formato digitale, risultando valido per la giornata selezionata. Non è necessario effettuare prenotazione.
Mara Martellotta
“Ti capiva fin dove volevi essere capito, credeva in te fin dove ti sarebbe piaciuto credere in te, e ti assicurava di avere ricevuto da te esattamente l’impressione migliore che speravi di dare” diceva Francis Scott Fitzgerald. Questa è l’empatia, l’ inestimabile capacità di accogliere e sentire l’altro, di comprendere le sue emozioni e conoscere la sua esperienza senza calarsi nel giudizio o attivare una valutazione.
E’ una facoltà abbastanza in controtendenza con il contemporaneo, in contrasto con uno scenario sociale e culturale dove l’autocelebrazione, la continua competizione e l’egocentrismo sono le nuove virtù di riferimento e dove ascoltare l’altro anteponendo i suoi bisogni ai nostri, seppur episodicamente, sembra un indicatore di antiquata debolezza. Tuttavia qualcosa si è mosso, proprio in questo ultimo periodo questa gentildonna vestita di altrui sensazioni e conoscenza si è presentata alla nostra porta. L’esperienza di questo virus vissuta in condivisione, la chiusura, il senso di impotenza, l’incertezza e il disorientamento che questo “veleno” ha portato con sé hanno stimolato la nostra capacità di “coinvolgimento empatico”. Eravamo tutti lì, e parzialmente lo siamo ancora, a riorganizzarci la vita, il tempo, il lavoro, praticando rinunce e aspettando pazientemente che tutto finisse. Questa avventura ci ha costretto a “sentirci” di più, ci ha messo in una inedita posizione di comprensione.
Sapevamo perfettamente cosa provavano gli altri, in che situazione fossero, quali erano le difficoltà giornaliere da affrontare, sia emotive che pratiche. Bisogni, speranze, frustrazioni e nuove strategie di sopravvivenza ci hanno unito inevitabilmente e collocato sulla stessa lunghezza d’onda.Ecco cosa è l’empatia, non solo la capacità di “mettersi nei panni dell’altro”, ma avere ugualmente cognizione di ciò chel’altro sta vivendo, possedere le informazioni necessarie che ci garantiscano di poter comprendere appieno la sua condizione di vita. Non solo implicazioni di tipo emotivo o sentimentali dunque, ma anche un impegno di tipo cognitivo, come afferma Lori Gruen autrice del bellissimo libro “La terza via dell’empatia”, e un lavoro continuo di aggiustamento e “calibrazione” del nostro esercizio empatico.
Pensare infatti che l’attività percettiva di cui siamo detentori sia innata o esclusivamente connaturata è un errore, quest’ultima necessita di un lavoro giornaliero di ricerca, di sintonizzazione e rivisitazione, questo per non cadere in una eccessiva complicità sensoriale, tipica delle persone molto sensibili, o scadere, al contrario, nella completa e mancata identificazione e immedesimazione con il prossimo. Questa “percezione morale” va alimentata dunque, nutrita e sviluppata. Una mano ce la possono dare gli animali afferma la Gruen,che, capaci molto più di noi di entrare in comunione percettiva con i loro simili, sono in grado di partecipare emotivamente alla loro vita soddisfacendo così bisogni di assistenza e vicinanza. La loro spiccata predisposizione all’osservazione del comportamento altrui e la conseguente spinta all’ identificazione li rende maggiormente empatici degli appartenenti alla categoria del genere umano.
Dalla nostra storia recente dunque, dai fatti che ci hanno reso protagonisti involontari e impauriti, si rende necessario comprendere che abbiamo bisogno di empatia, di reciprocità, di scambio emotivo e conoscitivo. Al netto di ogni retorica e lungi dal conseguimento di facili adesioni cariche di sentimentalismi, dobbiamo convincerci che viaggiare abbandonati sul nostro binario, escludendo dalla nostra vita ogni corrispondenza con l’altro da noi, non può che portaci ad una malinconica solitudine.
Maria La Barbera
Le selezioni di Miss Italia Piemonte e Miss Valle d’Aosta 2024 si sono concluse mercoledì 28 agosto scorso nella splendida cornice di Barbaresco, terra patrimonio dell’UNESCO, la medesima che l’anno scorso ha incoronato Francesca Bergesio, Miss Italia attualmente in carica.
Il tour di Mirella Rocca ha toccato in tre mesi circa 24 località e le iscrizioni del casting sono state da record. Francesca Spinelli è stata proclamata Miss Piemonte, ha 19 anni ed è di Viù, 1.83 di bellezza ed eleganza, e Chiara Frezza, Miss Valle d’Aosta, ha 22 anni ed è di Carmagnola. Entrambe sono torinesi.
Francesca e Chiara accederanno direttamente alla finale nazionale e all’Academy di Miss Italia in programma nelle Marche, il 4 settembre a Fano.
Francesca, oltre ad essere imprenditrice con la famiglia nel settoredella ristorazione sogna di fare cinema, mentre Chiara studia management imprenditoriale e vorrebbe realizzare un suo brand.
La cerimonia è avvenuta nella piazza principale e vi hanno partecipato migliaia di persone, tra cui in prima fila il sindaco Mario Zoppi, che ha fortemente voluto l’evento per il secondo anno consecutivo, ospiti d’onore Francesca e Chiara. Le ragazze hanno sfilato per Barbaresco già dal mattino e sono stati ospiti della celebre cantina della famiglia Giacosa, tra i produttori più importanti del Piemonte.
“Sono soddisfattissima anche di questa edizione di Miss Italia, che ha registrato in Piemonte un record di numeri per quanto riguarda la partecipazione delle ragazze. Nel corso dell’estate abbiamo attraversato la regione per un totale di 24 tappe, portando bellezza e divertimento – spiega Mirella Rocca agente regionale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta- Dopo aver vinto lo scorso anno, spero di ripetere il trionfo anche nel 2024. Le ragazze sono state selezionate e preparate direttamente da me, dal primo casting alle finali. Ho scelto le migliori, miss belle e preparate. Ognuna di loro possiede un talento, cantano, ballano, recitano e sono riuscita a mettere in scena il musical Grease. Fosse stato per me le avrei premiate tutte”.
Mara Martellotta
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Pigiama party all’Ikea di Collegno
IKEA Torino invita tutti a un grande pigiama party di fine estate, dando il via a un anno dedicato all’importanza di un buon sonno
Sabato 31 agosto si terrà un evento all’insegna del divertimento e di offerte speciali. Dresscode? Rigorosamente in pigiama.
Una buona notte di sonno è essenziale per una vita quotidiana migliore. Dormire bene e dedicare al riposo il tempo necessario è fondamentale per ricaricare le batterie, migliorare la concentrazione e affrontare le giornate con energia e vitalità. Una recente ricerca del report Life at Home di IKEA rivela infatti che il 55% delle persone considera il sonno come l’attività più importante per il proprio benessere a casa. Tuttavia, numerosi studi dimostrano che un adulto su due dichiara di essere insoddisfatto del proprio sonno, il che influisce sul funzionamento quotidiano e sulle prestazioni lavorative.
Per celebrare l’importanza di un buon riposo, IKEA ha pensato di organizzare un grande evento che coinvolgerà tutti i suoi store, in Italia e nel mondo, e invita grandi e bambini a prenderne parte: sabato 31 agosto le persone che visiteranno il negozio di Torino indossando il pigiama avranno la possibilità di partecipare ad attività speciali e trovare interessanti offerte. Un team di esperti accompagnerà i visitatori alla scoperta dei vantaggi di un buon sonno, condividendo consigli su come dormire meglio e prestare attenzione al proprio benessere.
Tutti coloro che si presenteranno in pigiama riceveranno un buono sconto da spendere il giorno stesso in negozio e una colazione gratuita per iniziare la giornata con energia.
Per i bambini la giornata sarà ancora più speciale: colazione e menù bimbi a pranzo gratuiti, ma soprattutto iniziative pensate apposta per loro. Dall’incontro con l’orso mascotte FABLER, di cui potranno ricevere in omaggio una piccola riproduzione, alla possibilità di vivere, direttamente nel reparto IKEA dedicato ai più piccoli, l’attimo più atteso prima di andare a dormire, la favola della buonanotte. Un momento magico pensato per stimolare la loro fantasia.
Per festeggiare questa occasione inoltre, a Torino saranno allestiti punti selfie in cui i clienti potranno scattare foto e immortalare momenti divertenti e originali da condividere sui social.
Per maggiori informazioni: ikea.com/it
Ingresso gratuito Sabato 7 e domenica 8 settembre – Piazza Caduti per la Libertà, Barolo
FESTA DI BAROLO
Insieme in piazza all’insegna della musica e dell’enogastronomia
Torna per la sua seconda edizione anche Collisioni Circus fra magia, giocoleria, arti di strada e spettacolo |
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Sabato 7 e domenica 8 settembre Barolo si accende con due grandi serate di festa all’insegna della musica e dell’enogastronomia, in Piazza Caduti per la Libertà (piazza del Municipio).
Sonia De Castelli insieme alla sua orchestra sarà protagonista sabato 7 settembre di una serata dedicata al liscio e alla musica tradizionale che infiammerà la pista da ballo. A partire dalle 19.30, sarà inoltre possibile degustare in piazza ravioli del plin artigianali, con battuta al coltello, insieme ai piatti della tradizione, grazie agli stand organizzati dalla Pro Loco di Barolo in collaborazione con Macelleria Sandrone. Savonese doc, cantante, intrattenitrice e presentatrice da 18 anni del fortunato programma televisivo del martedì Ballando Le Cupole, Sonia Castelli dopo alcuni anni in cui si è dedicata alla carriera televisiva, ha lanciato oggi una sua Orchestra che proprio in virtù della sua popolarità, ha subito raccolto grandi consensi, senza trascurare una produzione discografica, apprezzata in Italia e all’estero.
Domenica 8 settembre, alle ore 16, torna per la sua seconda edizione anche Collisioni Circus: il festival dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie, con una giornata di magia, giocoleria, arti di strada e spettacolo dal titolo ‘The Incredible Magic Show’ insieme ad alcuni protagonisti d’eccezione. Con la regia di Davide Demasi (in arte Mr David), fra gli ospiti troveremo Piero Osella (in arte Mago Budiní) Mago e prestigiatore influenzato dal cabaret tra i più apprezzati e amati in Piemonte, che come il budino può adattarsi a qualsiasi contenitore e al pubblico di ogni età. Ma anche Francesco Giorda, stand up comedian e comico torinese che da oltre 20 anni porta i suoi spettacoli nei teatri di tutta Europa. Alp King, performer e busker italiano, capace di creare bombe sonore interattive con il pubblico mixando irresistibili gag al rap e al freestyle. Ultimo, ma non per importanza, il grande Mago Contini, tra magia e cabaret che fa dell’interazione con il pubblico dei più piccoli il suo vero punto di forza. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito. Per riservare i tavoli in occasione della serata di sabato 7 settembre con Sonia De Castelli, o riservare posti a sedere per la giornata dedicata ai più piccoli domenica 8 settembre, scrivere a: prenotazioni@collisioni.it Oppure scrivere su whatsapp al numero 375 824735
Ufficio Stampa Collisioni Veronica Sisinni |347 0681604 | veronica.sisinni@gmail.com Alessia Belli | 331 9844524 | alessiabelli.press@gmail.com
Sabato 7 settembre Sonia De Castelli orchestra |
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Savonese doc, cantante, intrattenitrice e presentatrice da 18 anni del fortunato programma televisivo del martedì Ballando Le Cupole, la sua prima esperienza con un’orchestra professionista arriva da giovanissima quando, a Reggio Emilia, entra a far parte della formazione guidata dal grande Maestro Learco Gianferrari per poi trasferirsi a Piacenza, dove canta nell’Orchestra di Mauro Rizzi. Ma è nel 2000 che la sua carriera ha una svolta con il debutto come principale interprete femminile dell’Orchestra di Omar Codazzi.
Dopo alcuni anni in cui si è dedicata alla carriera televisiva, oggi Sonia ha lanciato una sua Orchestra che proprio in virtù della sua popolarità, ha subito raccolto grandi consensi, senza trascurare una produzione discografica, apprezzata in Italia e all’estero. A Barolo sabato 7 settembre Sonia sarà in concerto con la sua orchestra, protagonista di una serata a cui tutti gli appassionati del ballo liscio non potranno mancare.
Domenica 8 settembre Collisioni Circus ’The incredible Magic Show’ |
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Torna per la sua seconda edizione il festival gratuito che Collisioni ha voluto dedicare ai più piccoli e che lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre mille bambini con le loro famiglie. Sempre per la regia di Davide Demasi (in arte Mr David) alle ore 16 di domenica 8 settembre prenderà vita un intenso spettacolo di magia, circo, giocoleria e arti di strada con alcuni protagonisti d’eccezione.
Fra gli ospiti Piero Osella (in arte Mago Budiní) Mago e prestigiatore influenzato dal cabaret tra i più apprezzati e amati in Piemonte, che come il budino può adattarsi a qualsiasi contenitore e al pubblico di ogni età. Ma anche Francesco Giorda, stand up comedian e comico torinese che da oltre 20 anni porta i suoi spettacoli nel nei teatri di tutta Europa. Alp King, performer e busker italiano, capace di creare bombe sonore interattive con il pubblico mixando irresistibili gag al rap e al freestyle. Ed ultimo, ma non per impoirtanza, il grande Mago Contini, tra magia e cabaret che fa dell’interazione con il pubblico dei più piccoli il suo vero punto di forza.
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