LIFESTYLE- Pagina 405

2016 l’anno che verrà: vinceranno gli economisti, i liberi pensatori o gli astrologi ?

fuochi stellaferrareseL’angolo del Private Banker /

di Fabio Ferrarese

 

Perché siamo incapaci di prevedere cosa succederà in futuro? In primis dobbiamo prendere consapevolezza che in un mondo fatto di incertezze è inevitabile commettere errori quando si formulano previsioni. In secondo luogo, si deve pensare che ci sono altri elementi che condizionano il risultato finale

 

Cosa succederà all’economia mondiale nel 2016? I tassi d’interesse verranno mantenuti su livelli eccezionalmente bassi ed è possibile che vengano introdotte ulteriori misure di stimolo. Nelle banche centrali, infatti, è ormai insito il pensiero che il pericolo di fare troppo poco sia peggiore del danno che si potrebbe attuare nel fare troppo. In questo contesto occorrerà prestare molta attenzione ad uno dei rischi più difficili da valutare in ambito finanziario: quello valutario, con possibili tensioni nel corso dell’anno che verrà. Infine, molto probabilmente, dopo i tristi fatti di Parigi, assisteremo a una revisione della storia recente, sia da un punto di vista sociale, sia economico.

 

Riconoscere un problema, dunque, è il primo passo per risolverlo. Quali sono allora le supposizioni che questa consapevolezza ci consente di fare per il 2016? Non seguire le previsioni, ma cambiare il proprio modo di approcciare gli investimenti. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ci ricorda che esistiamo contro ogni probabilità e pertanto dobbiamo guardare al futuro con positività. Dobbiamo fare lo sforzo di correggere le distorsioni del nostro comune modo di pensare, o quanto meno provarci. Prendere in considerazione non soltanto le previsioni in sé e per sé, ma anche il corollario di rischi annessi.

 

Evitate dunque l’eccesso di fiducia che avete nelle vostre capacità previsionali, non minimizzate però la probabilità di alcuni eventi ed evitate di seguire il “gregge”. Warren Buffet, uno degli uomini più ricchi al mondo, non investì nelle aziende della bolla dot.com perché non era in grado di capirne il modello di business e di conseguenza di valutarle. Fu aspramente criticato dalla stampa e da molti operatori del settore, ma il tempo gli ha poi dato ragione.

 

All’inizio del 2015 gli economisti hanno formulato le loro previsioni per l’anno che si sta concludendo. A quasi dodici mesi di distanza le stime riguardanti la crescita globale sono state riviste al ribasso ed il tasso di inflazione nelle economie avanzate risulta essere a livelli inferiori rispetto a quanto previsto.

 

A memoria non si ricorda che qualche economista il primo di gennaio del 2015 avesse preventivato un possibile ulteriore calo delle materie prime o l’aumento spropositato dei flussi migratori verso l’Europa: due temi che hanno impattato in modo significativo sull’anno che volge al termine.

 

Recentemente molti liberi pensatori hanno evidenziato come i pronostici degli economisti vengano ormai percepiti da molti alla stessa stregua delle previsioni messe in atto da astrologi o meteorologi. Senza voler assolutamente assimilare le tre categorie dobbiamo però tenere ben presente il monito lanciato dal FMI, il quale ha fatto notare che gli economisti, nonostante pratichino una scienza inesatta, tendono a essere eccessivamente ottimisti riguardo al futuro, tanto da aver sovrastimato in modo sistematico i tassi di crescita per tutto il periodo 1990-2007.

 

Perché siamo incapaci di prevedere cosa succederà in futuro? In primis dobbiamo prendere consapevolezza che in un mondo fatto di incertezze è inevitabile commettere errori quando si formulano previsioni. In secondo luogo, si deve pensare che ci sono altri elementi che condizionano il risultato finale: non considerare alcune variabili o anche solo il pesarle in maniera non corretta, quando si costruisce un modello previsionale, potrebbe portare a nuovi colpi di scena in ambito economico-finanziario che sono ben descritti da Nassim Nicholas Taleb nel suo libro il cigno nero.

 

Per curiosità ed approfondimenti potete scrivere a fabio.ferrarese @yahoo.it

DOVE PATTINARE SUL GHIACCIO A TORINO

ghiaccio22La “notte su ghiaccio” per chiudere l’anno la sera del 31

 

In piazza Carlo Alberto ritorna la meravigliosa atmosfera della pista di pattinaggio su ghiaccio. Esperienza unica, arricchita da momenti di animazione, spettacolo e intrattenimento, da vivere in una delle più incantevoli piazze della nostra città. Da non lasciarsi sfuggire la Festa di Natale del 25 dicembre, la “notte su ghiaccio” per chiudere l’anno la sera del 31 dicembre e l’animazione dedicata ai piccoli pattinatori nella …giornata dell’Epifania.

 

Info orari: http://www.comune.torino.it/…/patt…/pattinaggio_ghiaccio.htm

 

(Foto: il Torinese)

Gisella Floreanini. La storia di una “madre” della Repubblica

floreanini2floreanini1Una donna che ha attraversato da protagonista il “secolo breve” ( nata nel 1906, morta nel 1993 ), riempiendo la sua vita di passioni e scelte

 

Io sono diventata ‘ministro’ dell’Ossola quando ancora le donne non avevano diritto di voto (che venne dato nel gennaio ’45 soltanto, dal luogotenente Umberto di Savoia)… Anche questo fatto la storia deve esaminare: perché una donna per la prima volta nella storia del nostro Paese, una donna che non fosse una regina, una principessa o una badessa, è diventata una dirigente di governo; quali sono state le ragioni che mossero questi uomini che hanno accettato la proposta, compiendo, a mio parere, un atto nuovo e unico nella storia d’Italia. Ed è per questo fatto che porto in me questo patriottismo ossolano“. Così scriveva Gisella Floreanini, a cui è stato dedicato il secondo volume della collana “Novecentodonne”, edita da Unicopli. Antifascista da subito, con una ricca biografia che  – con grande intelligenza – la storica Antonella Braga mette in luce in questo libro, parlando del prima e del dopo la scelta resistenziale che ha sempre rappresentato il lato pubblico più conosciuto della Floreanini. Quella di Gisella è una storia davvero importante. Una donna che ha attraversato da protagonista il “secolo breve” ( nata nel 1906, morta nel 1993 ), riempiendo la sua vita di passioni e scelte. Ricca di fascino, intelligente, nata a Milano in una famiglia borghese dove imparò laicità e senso civico, musicista colta, militante e dirigente prima socialista e poi comunista ( una scelta alla quale non venne mai meno anche se dovette”ingoiare molto vetro” per reprimere il dissenso), la storia di Gisella Floreanini – in un’epoca di “passioni tristi”, restituisce il senso pieno dell’agire politico. Gisella( con i suoi nomi di battaglia: “Falciatrice”, “Edvige”, “Amelia Valli”), attiva nell’antifascismo già negli anni Trenta, nell’autunno del 1944 diventò commissaria di governo durante i quaranta giorni della Repubblica dell’Ossola: fu la prima donna a conquistare una carica politica rilevante in Italia. Fu anche l’unico esponente dellaGiunta provvisoria di Governo di Domodossola e della Zona liberata che – alla caduta della repubblica – continuò la lotta partigiana in Valsesia.  Presidente del CLN di Novara dopo il 25 aprile ( dove trattò la resa dei nazisti)  fu Medaglia d’Oro della Resistenza ed eletta alla Camera dei deputati per due legislature tra il 1948 e il 1958. Dirigente dell’Unione Donne Italiane, dal 1962 al 1972, prestò la sua attività nel Comitato dell’ANPI. Fu anche consigliere comunale, sempre tra le file del Partito Comunista Italiano, a Domodossola e a Milano. Gisella Floreanini morì il 30 maggio 1993. Il funerale si tenne il 1 giugno a Domodossola, dove è sepolta. Il libro curato da Antonella Braga, oltre a proporne la biografia è corredato da molti “frammenti”delle lettere a Vittorio Della Porta e dei discorsi fatti in Parlamento e in altre occasioni, oltre che dalle foto ed alcune testimonianze. Un volumetto agile ma veramente molto bello, documentato e non agiografico, utile e sotto certi aspetti necessario per chi vuole conoscere la storia di una delle più straordinarie figure femminili del Novecento.

 

Marco Travaglini

La Regione per i malati di Alzheimer

asl sanitaC’è l’impegno a predisporre entro il mese di gennaio i provvedimenti attuativi del Piano nazionale e ad istituire un tavolo specifico sulle demenze

 

Dare rapidamente attuazione al Piano nazionale demenze e istituire uno specifico tavolo di confronto: questi gli impegni assunti dall’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta che ieri sera, insieme al dottor Vittorio Demicheli, responsabile del settore Assistenza sanitaria e Socio sanitaria territoriale, ha incontrato i rappresentanti del Coordinamento delle Associazioni Alzheimer Piemontesi (AFA VCO – AIMA Biella Cuneo Vercelli – AMA Chieri Novara Rivoli – Alzheimer Asti, Borgomanero, Vercelli, Vergante – Alzheimer Piemonte).

 

“Quello delle demenze e dei malati di Alzheimer è una problematica che ha tutta la mia attenzione. Sono consapevole della necessità di recuperare un certo ritardo relativo all’applicazione del Piano nazionale delle demenze, ritardo dovuto alle urgenze che l’assessorato ha dovuto affrontare in questi ultimi mesi per completare gli atti necessari a consentire al Piemonte di uscire dal piano di rientro dal debito sanitario. Ho assunto l’impegno a predisporre entro il mese di gennaio gli attesi provvedimenti attuativi del Piano nazionale e ad istituire un tavolo specifico sulle demenze allo scopo di confrontarci sui contenuti degli atti di attuazione, di monitorarne l’applicazione, dando così vita a un continuo confronto con il mondo associativo che si occupa delle problematiche dei malati e delle loro famiglie”.

 

“Ho grande stima per il lavoro svolto dalle associazioni – ha aggiunto l’assessore Saitta – non solo perché puntuali nel segnalarci le criticità che si possono verificare sui diversi territori, ma perché possono fornire alla sanità piemontese conoscenze e competenze preziose in un momento storico in cui i livelli di assistenza assicurati ai malati non possono essere considerati del tutto soddisfacenti”.

 

La ricca stagione al teatro Concordia

Un teatro che cresce. Una città che cresce

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Una stagione ricca di appuntamenti. Com’è nella tradizione del teatro Concordia il cartellone 2015 – 2016 mantiene le peculiari caratteristiche  di eterogeneità della programmazione che ne hanno fatto uno dei punti di riferimento metropolitani per lo spettacolo dal vivo. Tutto ciò è possibile grazie alle sinergie e collaborazioni che caratterizzano, anche quest’anno, il cartellone. Con la Fondazione Piemonte dal Vivo, in particolare, la collaborazione diventa sempre più significativa e fondamentale sottolineando in tal modo il forte radicamento del Concordia nel tessuto teatrale della regione e dell’area metropolitana. Grandi protagonisti anche quest’anno calcheranno le scene del Teatro con spettacoli di prosa, cabaret, lirica, danza, circo contemporaneo e teatro ragazzi.  Un cartellone completato da diversi, grandi concerti.

 

Ed è proprio con un grande concerto che inizia la stagione 2015 – 2016: il rock progressive di Godspeed you Black Emperor. La stagione dei concerti prosegue poi con l’appuntamento pop con Briga e con un concerto straordinario per la qualità e la fama del gruppo “The Cinematic  Orchestra”. Un grande evento tira l’altro ed ecco a dicembre il grande ritorno al Concordia in doppia data di “Subsonica”.

 

Un filone che sarà protagonista nel corso della nuova stagione del Concordia sarà sicuramente quello dedicato al teatro canzone con l’omaggio ai grandi cantautori italiani. Tangram Teatro porta in scena uno dei suoi lavori di maggior successo con “Qualcuno era …Giorgio Gaber”. Appuntamento con Fabrizio De Andrè e l’omaggio che gli tributano l’Accademia dei folli in “Attenti al Gorilla”. Un ritorno al passato con la riscoperta di un grande autore degli anni ‘50 e ‘60, Domenico Modugno, nello spettacolo “Io provo a volare” portato in scena da Gianfranco Bernardi e Gabriella Casolari. L’omaggio ai grandi cantautori è completato dallo spettacolo tutto teatrale dedicato ad uno dei capolavori di Guccini: “Via Paolo Fabbri 43” e messa in scena dalla compagnia Santibriganti.  Il teatro canzone è indubbiamente una delle forme di spettacolo più frequentate da artisti di diversa estrazione ed origine. Il programma del Concordia dedicato a questo genere è perciò completato con uno degli artisti che meglio oggi lo rappresenta: Rocco Papaleo nello spettacolo: “Una Piccola Impresa meridionale”.

 

Non mancano ovviamente i grandi appuntamenti con la prosa e il grande teatro. Ecco quindi Juri Ferrini in uno straordinario “Cyrano de Begerac” e il grande ritorno a Venaria, la città della Reggia, di Paolo Rossi e il suo personalissimo “Moliére: la recita di Versailles.” Il circo contemporaneo è ormai divenuta una forma di spettacolo vero, teatrale. Ormai non manca stagione dove non ci sia spazio per uno o più spettacoli di questo genere che tiene insieme destrezza, fisicità, danza, narrazione e musica. Il Concordia è stato tra i primi teatri a crederci. Così, grazie alla collaborazione con FLIC – scuola di circo di Torino è nata Cité – rassegna internazionale di circo contemporaneo giunto alla terza edizione. Tre appuntamenti da gennaio ad aprile con compagnie dalla Francia e dalla Spagna. Il 23 gennaio “Pop Corn Machine” con la compagnia francese Mylaika, il 12 marzo “Six Pieds sur Terre” della compagnia transalpina Lapsus e infine una anteprima nazionale con “In Tarsi” della compagnia spagnola EIA.

 

Il teatro comico e il cabaret sono da sempre tra i generi caratterizzanti la programmazione del Concordia. La stagione 2015/2016 vede alcuniconcordia teatro graditi ritorni: Dado, l’11 dicembre, apre il cartellone comico, per continuare a ridere o sorridere con i Panpers e con il nuovissimo show di Mr. Forrest. Tutti spettacoli realizzati con la preziosa collaborazione di Eventiduemila. Gli appuntamenti con la comicità sono completati da una esilarante commedia: “Grasse risate, lacrime magre” della compagnia Blusclint.

 

La stagione 2015/2016 si caratterizza inoltre per gli appuntamenti con la danza. Danza Classica sulle note dei “Carmina Burana” e con il ritorno, dopo un anno di pausa, delle pillole di danza che, prima di alcuni spettacoli, presenteranno, presso la sala foyer, le novità sulla danza contemporanea. Il tutto grazie al sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo.

 

Due sono gli appuntamenti con la Lirica: il 6 dicembre con il Barbiere di Siviglia di G.Rossini e ad aprile con la Bohéme di Puccini. Due spettacoli con cui prosegue, grazie all’ottimo riscontro di pubblico e di critica avuto lo scorso anno,  la collaborazione con una giovane realtà lirica del Piemonte come l’Orchestra della Regione Piemonte.

 

 

Il Concordia conferma e rafforza la programmazione dedicata ai più piccoli e alle famiglie con cinque appuntamenti, la domenica pomeriggio, dove storie e divertimento sono assicurati: le belle e intramontabili favole di Cenerentola in una rappresentazione prodotta dal Teatro Stabile di Torino e la Pimpa che si fa “Cappuccetto Rosso” con la compagnia genovese dell’Archivolto. L’animazione in forma di musical per bambini ritorna con la compagnia VerdeBlu e  personaggi tipici dell’immaginario infantile come Ercules e il Peter Pan dell’ “Isola che non c’è”. Da non perdere davvero è uno straordinario spettacolo di giocoleria per i più piccini della famosissima compagnia Gandini Juggling: “Smashed” in programmazione il 20 marzo. E, come sempre, merenda per tutti i bambini prima dello spettacolo. Completano la programmazione due novità. Per la prima volta sul palco del Concordia un appuntamento con il mentalismo di Marco Bellantuono con lo spettacolo ”Al di la del vero e del falso”.  A conferma dell’attenzione del teatro sulla nostra storia la stagione si conclude con uno spettacolo, mai come in questo periodo concordia papaleosignificativo, sulla migrazione dal Piemonte verso l’America in cerca di fortuna dalla fine dell’800 in poi: “Un biglietto per la merica” della compagnia I retroscena

 

Il teatro Concordia ha sempre posto particolare attenzione al mondo della scuola offrendo loro un variegato programma per ogni livello scolastico. Una stagione di spettacoli realizzata in stretta collaborazione con gli istituti scolastici e l’assessorato all’istruzione certamente con intenti didattici condivisi, ma anche per educare i ragazzi, ovvero il pubblico del futuro, al teatro in teatro.. Anche quest’anno sarà una stagione ricca di appuntamenti che si svilupperà attraverso una proposta di spettacoli in teatro e con appuntamenti, in particolare per i più piccoli, in biblioteca. A questa attività si aggiunge una politica dei prezzi particolarmente agevolata per gli studenti delle scuole superiori che volessero partecipare ad eventi serali in stagione.

 

Non resta che augurare  a tutti buon divertimento, buon spettacolo in un teatro che cresce. In una città che cresce.

Le aziende acquisite da investitori stranieri: opportunità o sconfitta?

lavoroSi è aggiunta da pochi giorni Pininfarina all’elenco delle illustri e storiche società piemontesi che cambiano proprietà, sede, lingua

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

Si è aggiunta da pochi giorni Pininfarina all’elenco delle illustri e storiche società piemontesi che cambiano proprietà, sede, lingua. La Pincar, la holding della famiglia che controlla il 76% di Pininfarina, ha firmato un accordo di investimento con gli indiani. Nel dettaglio, Mahindra & Mahindra e TechMahindra acquisteranno tutte le azioni ordinarie Pininfarina detenute da Pincar, per 1,10 euro per azione, per un totale di circa 25 milioni di euro; le azioni sono attualmente in pegno alle banche e saranno liberate da tale vincolo alla chiusura dell’accordo. Gli investitori lanceranno quindi un’offerta pubblica totalitaria sulle azioni ordinarie Pininfarina sul mercato, allo stesso prezzo di compravendita delle azioni detenute da Pincar, raggiungendo circa 30 milioni. Si è trattato di un investimento estero, arrivato in soccorso di una situazione critica per l’azienda di Cambiano: la logica è, quindi, quella di salvataggio e di recupero di aziende in crisi.

 

impreseDi tutt’altra finalità l’investimento in Pirelli da parte dei Cinesi: dopo il passaggio dagli azionisti italiani al gruppo statale cinese Chemchina. L’operazione ha una struttura complessa con scatole societarie e con diversi scenari legati all’incognita dei risultati dell’offerta pubblica di acquisto che dovrebbe scattare obbligatoriamente. In questo caso, ci sarà un trasferimento all’estero di know how tecnologico, che indebolirà il territorio piemontese, a vantaggio della CinaItaldesign è ormai tutta tedesca: non c’era necessità di vendere perchè l’azienda non era in difficoltà, il rischio concreto è di trasferire il know how (la conoscenza acquisita), perdendone la parternità.

 

Sotto il profilo economico-aziendale, valutare gli investimenti da parte di cordate estere sulle aziende piemontesi, e più in generale, italiane, implica considerare il riconoscimento del valore italianità: quanto incide negli investimenti, la valutazione delle competenze maturate e della creazione del valore in senso ampio. La logica dell’investimento deve seguire criteri di sosteniblità, non solo sotto l’aspetto economico-finanziario, ma anche sotto il profilo di impatto e crescita dei territori coinvolti.

 

Questa logica di investimento è un “must” da parte degli investitori provenienti dai Paesi del Golfo, che puntano non tanto alla perfomancepininfarina delle aziende su cui investire, ma alla valorizzazone dei vantaggi per i territori. Ne è un esempio, l’investimento del Fondo Bareihn su Dainese, lo storico marchio italiano di abbigliamento sportivo protettivo, passa nelle mani del fondo di private equity del Bahrein InvestCorp, che, assistito nell’operazione da Mediobanca, ha acquisito l’80% dell’azienda veneta. La presenza globale e il network commerciale di Investcorp supporteranno l’espansione internazionale dell’azienda e la sua continua innovazione nei prodotti offerti, riconoscendo il valore e le competenze made in Italy. Plauso, dunque, a investimenti esteri che siano a supporto della piemontesità e dell’italianità delle nostre aziende.

 

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

“Lou Dalfin – Vita e miracoli dei contrabbandieri di musica occitana”

Oggi ad Avigliana

 

lou-dalfinIl 18 dicembre , alle ore 18, presso l’Ostello del Conte Rosso di Avigliana si svolge un evento in cui verrà presentata la pubblicazione intitolata “Lou Dalfin – Vita e miracoli dei contrabbandieri di musica occitana” con la presenza dell’autore, Paolo Ferrari e di Sergio Berardo, il leader della band piemontese che eseguirà anche alcuni brani in versione acustica. L’evento chiude la mini rassegna cinematografica e culturale “Io sto con il Valsusa Filmfest”.

 

Lou Dalfin sono il gruppo più rappresentativo della musica e della cultura delle valli occitane subalpine, nonché un nome di punta del rock indipendente nazionale già vincitore della Targa Tenco. La loro musica ribelle, con più di 1.300 concerti, 11 album, incontri e lezioni impartite ogni anno a centinaia di allievi, ha conquistato i festival rock e folk di tutta Europa, i principali club italiani, le piazze dei paesi, i centri sociali, i network e il mondo del cinema.

 

Guida la band Sergio Berardo, interlocutore privilegiato per narrare una storia di confine e di confini: il margine tra montagna e pianura, lo spartiacque tra Italia e Francia, la dialettica tra strumenti e strutture della tradizione e vissuto quotidiano sostanzialmente rock’n’roll, l’occitanismo e la politica ufficiale.

 

Una biografia romanzata punteggiata da fatti, luoghi, personaggi ed emozioni in grado di informare, coinvolgere, stimolare e far riflettere non solo la galassia occitana da cui Lou Dalfin provengono, ma tutti coloro che abbiano interesse per la musica ribelle, le minoranze culturali, lo sviluppo sostenibile, il viaggio, la montagna, il circuito alternativo, la canzone d’autore, l’identità concepita come base di partenza per il dialogo con l’altro. Tutto accompagnato dal primo cd antologico nella storia dei Lou Dalfin e da un ricco apparato fotografico.

 

Massimo Iaretti

 

 

Lavagno (Pd): "Assistenza agli eredi dei malati d'amianto"

Si prevede che l’accesso alle prestazioni sia garantito agli eredi delle vittime di mesotelioma che non avevano presentato istanza

 

eternit bandiereIl Governo, nel suo pacchetto di emendamenti alla legge di stabilità ha preso atto della situazione relativa al pagamento delle prestazioni assistenziali agli eredi dei malati di mesotelioma. Con questa misura, dunque, si prevede che l’accesso alle prestazioni sia garantito agli eredi delle vittime di mesotelioma che non avevano presentato istanza, riconoscendo il ritardo di emanazione del decreto interministeriale che ne stabiliva la modalità. Commenta il deputato del Pd Fabio Lavagno: “Avevo rappresentato la necessità di rimediare alla situazione che si era creata, durante un incontro al ministero del Lavoro cui ho partecipato, insieme ai rappresentati delle associazioni dei famigliari, delle sigle sindacali del Fondo nazionale e ad altri colleghi parlamentari. Pur nei limiti di una fase sperimentale si ristabilisce un punto importante riconosciuto nella Legge di stabilità dello scorso anno, ovvero che venga riconosciuto un risarcimento non solo alle vittime professionali legate all’amianto, ma anche a quelle cosiddette ambientali.

 

Massimo Iaretti

“Facciamo ripartire il cuore” festeggia il Natale

Il Comitato  a Torino con la donazione di un defibrillatore alla Scuola Media Don Bosco

 

cuoreTrasferta prenatalizia per il Comitato romano “Facciamo ripartire il cuore – Lorenzo Marcucci – Onlus”: giovedì 17 dicembre  a Torino, per la donazione alla Scuola Media Don Bosco, di un defibrillatore semiautomatico.

 

Il prezioso strumento salvavita “cardioproteggerà” la Scuola e gli altri istituti e luoghi di devozione che fanno parte della grande Casa Madre dei Salesiani del capoluogo piemontese.

 

La consegna, al direttore della Scuola don Alberto Martelli, si svolgerà in occasione dello spettacolo “Natale, tutti i colori del mondo”, creato ed interpretato dal gruppo teatrale studentesco, in scena al Teatro Valdocco, alle ore 20.30.

 

 

Per il Comitato, interviene il vicepresidente Giorgio Lo Surdo, che spiegherà l’importanza della rianimazione cardiopolmonare e della defibrillazione precoce, da parte di soccorritori occasionali non sanitari opportunamente preparati.

 

“Grazie alla generosità di Soci e simpatizzanti  – dichiara la presidente di Facciamo ripartire il cuore, Rossella Lorenzotti – il nostro piccolo Comitato è arrivato a donare il decimo defibrillatore, a farne acquistare tanti altri, a sensibilizzare e formare interlocutori nel mondo della cultura, dello sport, della scuola, delle imprese. E, come in questo caso, a suscitare attenzione anche oltre la realtà romana e laziale”. 

 

“La scuola – prosegue Lorenzotti – come luogo di formazione di tutti i cittadini, è un punto di riferimento fondamentale per far crescere la cultura della cardioprotezione”.

NATALE AL MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO

APERTURE ED INIZIATIVE 

risorgimento museorisorgimento museo 3Sabato 19 dicembre
, ore 15: Laboratorio di lettura per bambini fino agli 11 anni


“Storia di Natale al Risorgimento. La curiosa avventura di un Babbo Natale molto particolare” 


Costo 4,50 € a bambino; senza prenotazione, con registrazione in biglietteria qualche minuto prima.


I genitori o gli accompagnatori potranno visitare il Museo con biglietto scontato a 5 €. Chi lo desidera può partecipare alla visita guidata delle 15.30 al costo complessivo (biglietto + guida) di 9,00 € a persona.

 

Giovedì 24 dicembre: apertura fino alle ore 13

 

Dal 26 al 31 dicembre e dal 2 al 6 gennaio: apertura tutti i giorni ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17) con visite guidate alle ore 15.30

 

Chiusure: 25 dicembre e 1 gennaio

 

Visite guidate nelle date indicate


modalità: senza prenotazione, con registrazione in biglietteria 15 minuti prima dell’inizio della visita, fino ad esaurimento posti;
costi: 4€ da aggiungere al biglietto di ingresso ridotto (in totale 12 euro); per i possessori di “Abbonamento Musei Torino Piemonte” e “Torino Card” il costo è solo quello della guida
durata: un’ora e mezza circa

 

(Foto:  il Torinese)