LIFESTYLE- Pagina 400

Torino capitale del ‘fai da te’

ManualMente raddoppia con l’edizione primaverile. Saranno due gli appuntamenti annuali della Rassegna della Manualità Creativa

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ManualMente giunge alla tredicesima edizione e raddoppia. All’ormai consueto appuntamento di settembre si aggiunge infatti quello primaverile, in programma dal 15 al 17 aprile 2016 nel Padiglione 5 di Lingotto Fiere di Torino. Un passo importante per la Rassegna della Manualità Creativa, che nel 2015 ha superato i 17.000 visitatori e che, con questa novità, risponde all’esigenza di un pubblico appassionato, alla ricerca di idee, tecniche e materiali per il “fai da te” in tutti i periodi dell’anno. Se l’edizione di settembre è tradizionalmente dedicata a temi prettamente invernali, dove le decorazioni natalizie, addobbi e idee regalo la fanno da padroni, il nuovo appuntamento di aprile porta una ventata di freschezza e di primavera. Spazio dunque a tessuti leggeri, come il cotone e l’organza, e alla metà più chiara e brillante della tavolozza dei colori, per una tre giorni interamente dedicata alla creatività femminile.

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La primavera e l’estate, stagioni predilette per feste, cerimonie, vacanze e giornate all’aria aperta, sono la fonte d’ispirazione di quest’edizione che traccia come percorsi tematici Matrimonio e le cerimonie, Festa della mamma, Voglia di Shabby Chic, Gipsy, Country e Rococò Style, Vacanze al mare e tempo libero, Venerdì dei piccoli. Le attività proposte da creativi e operatori, le tecniche scelte e i materiali sono infatti pensati per soddisfare le esigenze di chi è alle prese con l’organizzazione di un evento, per fornire nuovi stimoli creativi e suggerire i trend più interessanti. Se la bella stagione fa da ispirazione, il motore di ogni proposta rivolta ai visitatori è la personalizzazione: creazioni uniche per momenti unici.

La presenza, tra gli espositori, di alcuni dei più importanti distributori del settore, consente di trovare materiali e tecniche per tutti i settori creativi e la possibilità di conoscere le ultime tendenze. Una panoramica ampia e completa che abbraccia tutte le tecniche del ‘fai da te in rosa’: cucito creativo, crochet, knit, quilt, home decor, ricamo, bijoux, scrapbooking, stamping, cartonaggio e molto altro ancora.

La "Bella stagione" in piazza Carlo Felice

AL GIARDINO FORBITO SAMBUY
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 “Bella stagione”, la primavera forbita dei Giardini Sambuy presenta l’inaugurazione della rassegna musicale proposta dal Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino fino alla fine di maggio, tutti i sabati.  Fedele alla sua vocazione, il gazebo dei giardini torna a vibrare e ospita alle ore 18 il primo concerto del variegato programma con “ffforttissimo Guitar Quartet” eseguito da Arturo Mariotti, Daniele Ligios, Paolo Bianchi, Cristiano Arata – chitarra. Scuola: Dora Filippone. Alle ore 17.30 con Giardino forbito presenterà il calendario del Conservatorio il direttore Marco Zuccarini con il presidente Valentino Castellani, in un confronto costruttivo sul futuro e sulle possibili felici e rinnovate sorti di uno dei giardini più storici della città con una rappresentanza di residenti e il comandante Polizia municipale sezione Centro Maurizio Berini, il presidente della Circoscrizione 1 Massimo Guerrini, l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta, un rappresentante di Consulta per la valorizzazione dei beni culturali e artistici di Torino e il sindaco Piero Fassino, che assisterà a seguire il concerto.  Nell’ambito del programma “sostenibilità e cultura” di Giardino forbito già dalle ore 15, i Giardini Sambuy saranno animati dal progetto #TorinoaLED che inizia qui una serie di appuntamenti, sparsi per la città, per far conoscere da vicino il nuovo sistema di illuminazione a LED, e alle ore 15.30 dall’incontro “Donne forbite, appuntamenti in giardino” tra Enrica Tesio e Vittoria Baruffaldi. Presentando Esercizi di meraviglia – fare la mamma con filosofia (Einuadi) e La verità, vi spiego, sull’amore (Mondadori), Vittoria e Enrica dialogano sull’esperienza di essere donne madri amiche e scrittrici nei tempi moderni. Da ottobre 2015 l’associazione culturale Giardino Forbito, patrocinata e sostenuta dalla Circoscrizione 1 e dall’assessorato all’Ambiente, dalla Fondazione Torino Smart City e dalla Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino, prova a dare una risposta alla necessità di riqualifica degli storici Giardini davanti alla Stazione Porta Nuova di Torino, sala d’attesa e salotto prestigioso della città. Lo fa con un concept innovativo, inclusivo e etico, nato per promuovere stili di vita e consumi consapevoli, invitando contemporaneamente alla sostenibilità e alla cultura con una proposta trasversale e partecipata da tutte quelle realtà cittadine e del territorio in filosofia e già attive.

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PROGETTO TORINO A LED – Il Progetto Torino a Led consiste nella sostituzione di 55mila lampade, pari al 55% dei lampioni dell’illuminazione pubblica attualmente in funzione su tutto il territorio cittadino. Le luci a led, con metà della potenza impiegata rispetto a una lampada tradizionale, consumano un terzo di energia in meno e offrono una maggior resa, abbattendo l’inquinamento luminoso. Questa nuova tecnologia non è soltanto un cambiamento strutturale importante, grazie al quale il risparmio energetico sarà evidente già dalle prime accensioni, ma è anche un salto culturale, un cambiamento nelle abitudini che riveste ogni aspetto della nostra esistenza. In aggiunta si sta investendo molto sull’analisi dei consumi di numerosi edifici, uffici, scuole e luoghi di aggregazione della città, affinché altrettanti numerosi siano gli interventi di efficientamento energetico”. A oggi sono state sostituite oltre 40mila lampade, con un risparmio nei costi energetici di 3,3 milioni di euro. Entro pochi mesi il programma sarà portato a termine.

 

BIOGRAFIE DELLE SCRITTRICI:
Vittoria Baruffaldi, nata a Torino nel 1977, è professoressa di filosofia e storia al liceo. È autrice del blog La filosofia secondo babyP, nato come riflessione filosofica sulla maternità. Ha pubblicato qualche racconto su riviste, tra cui «Inutile» e «Nazione Indiana».
Enrica Tesio, blogger e scrittrice torinese, ha due figli e due gatti, e ha un mutuo.
Laureata in Lettere con indirizzo cinematografico, fa la copy da quando aveva vent’anni. Nel 2015 è uscito per Mondadori La verità, vi spiego, sull’amore.
 

(foto: il Torinese)

Da Alberto Marchetti il gelato è slow

 

Un cono gratis per i soci Slow Food in occasione del trentesimo compleanno dell’Associazione

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Prosegue e si consolida il legame tra Alberto Marchetti e la Fondazione Slow Food. Per celebrare anni di percorso comune, condivisione e obiettivi raggiunti, ed il trentesimo compleanno dell’Associazione, il maestro gelatiere torinese ha deciso di dedicare una giornata, sabato 16 aprile, a tutti i soci Slow Food che potranno assaggiare gratuitamente il suo gelato presso i negozi di Torino, Milano e Alassio.Un appuntamento gourmet di degustazione ma anche un’occasione di incontro e confronto tra amici, un omaggio al gelato così come Alberto lo intende: BUONO, PULITO e GIUSTO, perfettamente in linea con la filosofia di Slow Food. Buono perché sono buone le materie prime, selezionate con cura e attenzione dai migliori produttori, pulito perché fatto con ingredienti naturali, pochi, semplici e sempre dichiarati, giusto perché nelle scelte e nei metodi di produzione si tiene conto della tutela della biodiversità e delle microimprese, nel rispetto delle persone e della natura.Alberto Marchetti per il suo impegno quotidiano nella difesa della qualità e nella selezione degli ingredienti, è diventato per la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus una figura di riferimento fondamentale per tutto ciò che ruota intorno all’universo del gelato. In coerenza con queste scelte, il maestro ha da tempo scelto di acquistare i prodotti direttamente dai produttori dei Presidi e di devolvere una parte del ricavato per sostenere lo sviluppo della Fondazione Slow Food. Sono nati da questa collaborazione i gelati dei Presìdi: la robiola di Roccaverano, la farina bòna, la fragola di Tortona e il ramassin della Val Bronda, alcuni dei quali potranno essere assaggiati sabato 16 aprile nelle gelaterie di Alberto Marchetti in occasione di questo appuntamento.

Nella foto il maestro gelatiere Alberto Marchetti e il presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Piero Guidi. Foto credits: © Marcella Foccardi – Canon

 

 

Messer Tulipano porta la primavera a Pralormo

XVII edizione dal 2 Aprile al 1 Maggio 2016
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Dal 2000 nel parco del castello medievale di Pralormo, nel cuore del Piemonte, la straordinaria fioritura di oltre 75.000 tulipani e narcisi annuncia la Primavera. Tra le varietà più curiose selezionate per la primavera 2016, una collezione di tulipani neri, i nuovissimi tulipani pop up che sembrano coni gelato, i parrot e gli eleganti viridiflora; i tulipani stellati; i frills, dai bordi sfrangiati e tanti altri.

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Ogni anno la mostra propone nuovi allestimenti a tema. Per l’edizione 2016, l’argomento collaterale sarà “il linguaggio dei fiori”. Nel parco storico, nell’antica Orangerie e nella serra ottocentesca del castello, scenografie, mostre ed esposizioni offriranno spunti nel campo della moda, dell’arte e del flower design proposti da collezionisti, artisti, stilisti, paesaggisti, vivaisti, chef, maître pâtissier, ballerini e flower designer.

A Vinitaly la prima volta del Vermouth Torino 1857

Un’eccellenza tutta torinese che sarà ospitata, prima volta per un vermouth, all’interno dell’area collettiva Unioncamere Piemonte Regione Piemonte e Piemonte Land of Perfection

Torino vecchia

Presso l’area collettiva Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte e Land of Perfection, sarà presentato il nuovo marchio di vermouth tutto torinese Sarà la 50esima edizione di Vinitaly, il più importante salone dedicato al vino, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile, a “battezzare” ufficialmente Torino 1857, il nuovo brand di Vermouth creato dai produttori che, negli anni scorsi, avevano riscoperto Vermouth Anselmo. “Il marchio – commenta Giustino Ballato, tra i produttori di Torino 1857 – vuole essere un omaggio alla città che ha dato i natali a questo vino e a Carlo Anselmo che, proprio nel 1857, quasi 160 anni fa, fondò nel cuore di Torino la ditta “C. Anselmo & C.ia. Un prodotto di qualità, nel solco di una tradizione pluricentenaria e di una magnifica storia artigianale e industriale”. Un’eccellenza tutta torinese che sarà ospitata, prima volta per un vermouth, all’interno dell’area collettiva Unioncamere Piemonte Regione Piemonte e Piemonte Land of Perfection, in compagnia della grande varietà di vini doc e docg, patrimonio del territorio. Proprio in quest’area, lunedì 11 aprile, si terrà l’evento “E’ l’ora del vermouth oltre 200 anni di storia, dal vino vermut al Vermouth di Torino protagonista della miscelazione contemporanea” a cura della Camera di commercio di Torino. Un’occasione unica per festeggiare il nuovo marchio e scoprirne, in anteprima, l’intenso sapore, a cui prenderanno parte, oltre a Giustino Ballato, anche Guido Cerrato, dirigente Area Sviluppo del territorio Regolazione del Mercato e Michele Marzella esperto di mixologia. Durante l’incontro, saranno serviti drink 100 % torinesi, miscelando il vermouth con i migliori vini docg e doc della provincia di Torino. “Il fatto che la Regione Piemonte abbia voluto ospitare il vermouth insieme agli altri vini del territorio all’interno della propria area – prosegue Ballato – ci inorgoglisce e ci fa capire come questo prodotto stia tornando ad essere apprezzato e conosciuto per il suo giusto valore”. Durante i giorni di Vinitaly si potrà scoprire Torino 1857 presso il Padiglione 10 stand H3 -9.

Primavera torinese alla scoperta di parchi e giardini storici

giardini reali2VALENTINO3Gran Tour nel Piemonte, un “pacchetto”  di 40 itinerari

Gli splendidi giardini storici e parchi naturali torinesi e piemontesi sono il filo conduttore dell’edizione primaverile del Gran Tour nel Piemonte, un “pacchetto”  di 40 itinerari promosso dall’Associazione Torino Città Capitale Europea con  la collaborazione di Regione, Città di Torino, Fondazione Crt e Compagnia di San Paolo. Prenotazioni già avviate per il primo itinerario del  9 aprile alla  scoperta della riserva naturale Le Vallere a Moncalieri. Poi, a Torino I Giardini Reali riaperti a Pasqua dopo i lavori di restauro e, in tutta la regione,  itinerari tra le “terre d’acqua’ novaresi e vercellesi, i giardini dei castelli del Monferrato, le colline del Gavi, la serra morenica di Ivrea, i giardini privati nel Saluzzese, fino al lago Maggiore. Quote di partecipazione comprese tra i  7 e i 30-40 euro.

(Foto: il Torinese)

Più 5 per cento i turisti italiani e stranieri che scelgono Torino per le vacanze di Pasqua

turistiGRAN MADREegizio llperna foto mole mongolfieraTra le attrazioni che i turisti potranno ammirare in questi giorni la Reggia di Venaria che ha riaperto dopo la pausa invernale, con una mostra all’insegna del made in Italy e i Giardini reali riaperri in piazza castello dopo dieci anni

Turismo a gonfie vele a Torino. Alle buone performance di Natale si sommano le presenze del capoluogo piemontese per il ponte di Pasqua, in aumento del 5% grazie alla scelta di trascorrere il periodo pasquale sotto la Mole da parte di numerosi visitatori italiani (per il 60%) e stranieri, provenienti soprattutto da Francia, Svizzera e Inghilterra. Gli esercizi commerciali, la pasticceria e la ristorazione registrano l’aumento delle prenotazioni, stimato tra il 5% e l’8%. Maria Luisa Coppa, la presidente di Ascom Confcommercio Torino, che ha presentato i dati. afferma che “Torino si conferma come una importante meta del turismo nazionale e internazionale. Dalla nostra indagine fra gli associati è evidente che si rafforza il clima di fiducia delle nostre imprese e occorre proseguire nella collaborazione fra pubblico e privato per continuare a promuovere la città”. Tra le attrazioni che i turisti potranno ammirare in questi giorni la Reggia di Venaria che ha riaperto dopo la pausa invernale, con una mostra all’insegna del made in Italy.  ‘Fatto in Italia. Dal Medioevo al made in Italy’ è la nuova mostra che apre la stagione 2016 della residenza reale. Sarà visitabile fino al 10 luglio nella Sala delle Arti. Infine, dopo dieci anni, sono stati riaperti i giardini reali dietro piazza Castello.

(Foto: il Torinese)

La primavera del turismo torinese inizia ai "nuovi" Giardini Reali

giardini reali3La riapertura interessa un’area di cinque ettari dei sette complessivi: l’intervento è stato realizzato grazie alle risorse del Programma Operativo Regionale, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007/2013, con una spesa effettiva di circa 1,5 milioni di euro

In primavera tornano a risplendere gli spazi verdi che abbracciano i Musei Reali: da giovedì 24 marzo sono nuovamente visitabili i Giardini Reali. Lunedì 28 marzo grande festa di inaugurazione. L’ingresso gratuito per i primi due mesi. Dopo una grande attesa tornano a essere patrimonio dei visitatori e della città i Giardini Reali di Torino, lo spazio verde che abbraccia e completa lo straordinario complesso dei Musei Reali. Da giovedì 24 marzo sarà nuovamente disponibile al pubblico il nucleo più antico a nord di Palazzo Reale mentre ci si avvia al completamento del recupero: il 3 aprile sarà avviato il cantiere di restauro delle statue e della Fontana dei Tritoni che terminerà in giugno, restituendo alla città uno spazio di grande bellezza e un vero e proprio polmone giardini reali1giardini reali5verde nel centro storico. Il ripristino di questa area perfeziona il progetto dei Musei Reali, ora “ricuciti”
dai Giardini: non solo ne sono parte integrante, ma completano anche l’offerta culturale dei Musei stessi, che da oggi sono più che mai un’esperienza culturale da vivere in un’intera giornata di visita. L’apertura dei Giardini inoltre permette di attivare il nuovo ingresso alla Galleria Sabauda che non avverrà più da via XX Settembre, ma proprio attraverso i Giardini. La riapertura interessa un’area di cinque ettari dei sette complessivi: l’intervento è stato realizzato grazie alle risorse del Programma Operativo Regionale, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007/2013, con una spesa effettiva di circa 1,5 milioni di euro. Inoltre questo avvenimento segna l’avvio della collaborazione con il Touring Club, che fornirà dei propri volontari come personale di supporto al pubblico.I Giardini apriranno al pubblico giovedì 24 marzo; la grande festa inaugurale si terrà nel giorno di Pasquetta, lunedì 28 marzo dalle 10,30 alle 18, in collaborazione con la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino. I Giardini reali sono aperti al martedì alla domenica dalle 9 alle 19. Per i primi due mesi l’ingresso sarà gratuito. Ingresso consentito ai cani (al guinzaglio).

(Foto: il Torinese)

GIARDINI REALI Storia e recupero

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Il primo impianto del giardino risale all’epoca di Emanuele Filiberto, che dopo il trattato di Cateau-Cambrésis (1559) trasferì la capitale del ducato sabaudo da Chambéry a Torino. Alla fine del Cinquecento il Giardino era caratterizzato da uno spazio regolare, tagliato in diagonale dalle mura dell’antica cinta romana della città. Il suo arredo comprendeva fontane, grotte, peschiere e gabbie per animali esotici, con piante di aranci e limoni coltivate in vaso. Nel 1584 il Giardino fu ristrutturato e sul bastione degli Angeli fu edificato il Garittone, l’attuale Bastion Verde. Nel 1673, con il tracciato delle nuove fortificazioni volute da Carlo Emanuele II e progettate da Amedeo di Castellamonte, lo spazio quadrato del “Giardino Bastion Verde” si allarga fino a includere il Bastione San Maurizio. A questo momento risalgono i contatti con il celebre André le Nôtre, per un nuovo disegno degli spazi. La ristrutturazione si attua nel 1685, sotto la reggenza di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemour, ed è affidata a Henri Duparc. Nasce un progetto del tutto innovativo: un grande miroir d’eau definisce il nuovo asse di simmetria per l’area ad est, mentre la parte del Bastion Verde è riservata al “Giardino dei fiori”
con aiuole quadrate e due piccole fontane. Tra il 1755 e il 1758 prende forma la grande Fontana dei Tritoni su progetto dello scultore Simone Martinez. L’ultimo intervento di rilievo si ebbe tra il 1886 e il 1905 ad opera dei fratelli Marcellino e Giuseppe Roda, con il disegno definitivo dell’area intorno al Bastion Verde. L’intervento di restauro ha interessato un’area di circa cinque ettari: il Giardino Ducale, il nucleo più antico a nord di Palazzo Reale; il Giardino delle Arti, situato a est e risultante dall’ampliamento della città voluto da Carlo Emanuele II (1634-1675); il Boschetto, nel settore nord-est, di matrice ottocentesca.
Nell’area del Giardino Ducale i lavori hanno recuperato l’ultima fase storica, ossia il progetto dei fratelli Roda, promosso da Umberto I nel 1886, probabilmente in occasione delle nozze del fratello Amedeo Ferdinando con Maria Letizia Napoleone. Questo intervento è documentato da una perizia conservata all’Archivio di Stato di Torino e da un disegno di Alfredo D’Andrade del 1889 che riproduce il parterre tripartito con disegno neobarocco, ripreso verosimilmente dall’elaborato di Marcellino Roda.giardini reali 4
Nel Giardino delle Arti, il restauro ripropone invece l’impostazione assiale di viali e prospettive ideata da André Le Nôtre (1613-1700), il progettista dei giardini di Versailles. È stato mantenuto il disegno mistilineo dei parterre, recuperando la completezza del disegno, con particolare attenzione agli allineamenti di partenza, alle visuali laterali, agli assi compositivi, e riproponendo l’ingresso quadrato davanti allo scalone dell’appartamento di levante del Palazzo. Nell’area del Boschetto, infine, sono stati attuati interventi di pulizia e di messa in sicurezza delle alberature, con la sistemazione dei percorsi pedonali e veicolari interni e la realizzazione dei nuovi sottoservizi (impianti fognari, idrici, antincendio ed elettrici). Il restauro riprenderà a partire dal 4 aprile, con una seconda fase di lavori dedicata agli interventi conservativi degli apparati lapidei: la fontana dei Tritoni di Simone Martinez (1756), i vasi dei fratelli Collino (1769-1773), le statue di foggia seicentesca e le panchine di Amedeo Rizzi e Carlo Antonio Giudice (1767-1771). La conclusione prevista è per giugno prossimo. Accanto a ippocastani, platani e tigli, i Giardini Reali ospitano esemplari di aceri montani, noci neri e olmi campestri, faggi e querce rosse, oltre a tassi, frassini, ginkgo biloba, pini bianchi. L’intervento è stato realizzato grazie alle risorse del Programma Operativo Regionale,
finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007/2013, con una spesa effettiva di circa 1,5 milioni di euro.

 

Pasquetta al castello di Masino

Grande picnic di primavera con stand gastronomici e torneo dei “giochi dimenticati” 

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Anche quest’anno il Castello e Parco di Masino, bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), resterà aperto in occasione della Pasquetta, lunedì 28 marzo 2016. Per festeggiare il Lunedì dell’Angelo, il romantico parco all’inglese sarà animato da un grande picnic di primavera, con stand gastronomici, attività per tutta la famiglia, e dai giochi di strada di un tempo. Grazie all’associazione sportiva Easydoor, infatti, si inaugurerà quest’anno il primo torneo amicale dei “giochi dimenticati” del Castello di Masino, dove i visitatori suddivisi in squadre si sfideranno a palla prigioniera, tiro alla fune, rubabandiera, tutti giochi dell’antica tradizione oggi a rischio oblio. Ogni squadra, composta di 7/8 partecipanti, potrà gareggiare in diverse discipline: sarà sufficiente iscriversi al torneo dalle ore 10.30 fino a esaurimento posti. Ai vincitori di ogni singola disciplina verrà offerta una gustosa merenda sulle terrazze panoramiche della caffetteria del castello. Per la gioia dei palati sarà presente un mercatino gastronomico di prodotti canavesani, dove si potranno acquistare direttamente dai produttori locali gustose pietanze cucinate sul posto, con le quali arricchire il proprio cestino da picnic. Moltissime le attività per grandi e piccini nel corso di tutta la giornata, come la tradizionale Caccia al tesoro, uno speciale itinerario a tappe alla scoperta della Torre di Arduino, del Giardino dei Folletti, della Stanza del Sole e della Torre dei Venti, in compagnia di tanti simpatici personaggi come la fatina giardiniera Maflora e il folletto Maprican. Tappa finale: l’area-gioco Masino-Bambino con la riproduzione del castello in miniatura. Grazie alla collaborazione con l’azienda agricola La Cascinassa, adulti e bambini potranno partecipare a laboratori didattici agresti di avvicinamento ai temi dell’ambiente e dell’alimentazione sostenibile. Per i più piccoli si terranno laboratori ludici e attività come baby dance, truccabimbi e bolle di sapone. Sarà inoltre possibile visitare liberamente alcune aree del castello, come le sale monumentali del piano superiore e dell’appartamento del Vicerè e con un integrazione al biglietto si potranno effettuare visite specialistiche fino a esaurimento posti.

 
Castello e Parco di Masino, Caravino (TO)
lunedì 28 marzo 2016, dalle 10 alle 18

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Per il ristoro saranno presenti bar, stand gastronomici con piatti della tradizione canavesana  e mercatino enogastronomico del territorio

Con il Patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino. Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2016”, è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, al prezioso contributo di PIRELLI che conferma per il quarto anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione e Cedral Tassoni, azienda amica dal 2012 e importante marchio italiano che per il quinto anno ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.

Orario: dalle ore 10 alle 18.

Ingresso alla manifestazione e visita al castello (ingresso al castello fino ad esaurimento posti): Intero 11 €; Ridotto (Ragazzi 4-14 anni): 5 €; Iscritti FAI e Residenti nel Comune di Caravino: 4 €; Biglietto Famiglia (2 adulti + 4 bambini): 27 €

 

Per informazioni: Castello e Parco di Masino, Caravino (TO) tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

 

 

 

Stress, ansie e fobie del cane

cani9TU PORTI LUI O LUI PORTA TE?!
Di Enrico Coscarelli
 
 

Buongiorno carissimi lettori, oggi vediamo come stress,cani96 ansie e fobie possono rovinare la vita del cane, dei padroni e l’idea dell’animale domestico. A riguardo c’è una premessa da fare, la maggior parte dei miei colleghi tende a dare la colpa a qualsiasi atteggiamento strano, o poco normale, a queste cause: stress, ansia e fobia; a parer mio è esagerato dal punto di vista del comune proprietario, perché ci sta che quest’ultimo non abbia le capacità ed il tempo che necessita per curare ogni minimo dettaglio, un minimo di stress si può accettare se gestibile, ma se diventa troppo devo acconsentire. Lo stress subentra quando il cane non è in grado di saper far fronte a ciò che lo circonda, l’ansia è lo stadio successivo allo stress, la fobia è l’insieme della paura, del terrore e del panico, il peggior stato che si può raggiungere, e per forza di cose il più difficile da recuperare. Io sono per il benessere del cane, allo stesso tempo capisco i proprietari, ma è fondamentale che imparino a gestire il proprio compagno, e quindi ipotizziamo, un cucciolo arriva in una casa e comincia a mordicchiarci, è normale, si deve fare i denti ed è tutto da scoprire agli occhi suoi, ma il proprietario la mette sul ridere, poi cresce ed inizia a parlarci, no, dai, basta, ma senza ottimi risultati, comincia a mangiucchiare i mobili di casa in nostra presenza e soprattutto non, ed infine il cane è adulto, ognicani9 2 oggetto a portata di bocca è suo, provi a sgridarlo ti mostra i denti, cominci ad intimorirti, e la situazione è fuori controllo, perché non si è stati in grado di spiegare a modo suo che era sbagliato. Tra gli esempi più comuni possiamo citare, il guinzaglio tutto rovinato in passeggiata, il cane che non si rilassa mai, il mordersi fino a ferirsi, il grattarsi in maniera eccessiva, queste sono azioni causate da stress e dove per certo posso pensare che il nostro fedele amico non sta bene, negli ultimi due esempi, la soluzione non sono i farmaci! I motivi possono essere innumerevoli, per poi passare all’ansia dove il cane inizia ad ansimare, sbavare, fino a rimettere. Il padrone tende sempre a dare una giustificazione a questi sintomi, se ansima è perché ha caldo, se sbava è perché ha particolarmente appetito e se rimette è perché ha mangiato qualcosa che non gli ha fatto bene, ma la verità è che per il bene del cane è sempre meglio sentire il parere di un esperto, a maggior ragione se il veterinario vi dice che è in salute.cane coscar3

Infine la fobia, il concentrato di paura, terrore, e panico, nei confronti di oggetti piuttosto che di persone, non solo si fanno vivere momenti tremendi al cane, ma possono portare ad avere disturbi neurologici, il che è davvero qualcosa di indecente che nessuno dei nostri quattrozampe merita.

Potremmo davvero andare avanti per molto tempo con storie realmente accadute ed esempi, ma finchè ogni singolo proprietario non cerca di essere obbiettivo e disponibile ad un po’   di autocritica non finiremo mai. Sono tutti bravi a postare foto e dichiarazioni d’amore superbe sui social-media, essere distrutti quando purtroppo arriva il giorno della loro “fine”, ma l’unico modo per ripagarli di tutto quello che ci donano è garantirgli una vita serena. Arrivederci alla prossima puntata, con le differenze di comportamento tra casa e fuori.

Enrico Coscarelli

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enrico.coscarelli87@gmail.com