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Chef e Sommelier di livello mondiale premiano 2.200 prodotti

Gusto Superiore. Bruxelles, 1° giugno 2021. La giuria dell’International Taste Institute, riunitasi il 25 maggio e composta da alcuni dei migliori chef e sommelier del mondo, ha assegnato a 2.218 prodotti tra cibo e bevande il Superior Taste Award 2021.

In tutti i continenti, i produttori di alimenti e bevande stanno investendo enormemente nella qualità e nel gusto dei loro prodotti. Il 2021 ha mostrato un aumento del 45% nel numero di prodotti sottoposti alla nostra valutazione del gusto, con una massiccia crescita nella presentazione di prodotti correlati alla salute e alla sostenibilità.
La padronanza del gusto è più cruciale che mai. 2.218 prodotti hanno ricevuto il Superior Taste Award, una certificazione concessa a prodotti che soddisfano o superano (punteggio di degustazione superiore al 70%) le aspettative dei nostri Chef e Sommelier. I prodotti premiati sono ben fatti, equilibrati e deliziosi. Ogni anno vengono valutati migliaia di prodotti, vengono premiati solo prodotti molto buoni.
Un elenco dei prodotti premiati nel 2021 è disponibile sul sito web dell’International Taste Institute all’indirizzo www.taste-institute.com.
Oltre il 40% dei prodotti italiani premiati ha ottenuto le 3 Stelle, un dato ben superiore rispetto alla media globale. Dimostrando che, anche in un periodo di difficoltà, le aziende hanno lavorato su tutti gli aspetti organolettici dei prodotti non tralasciando gusto e qualità, elementi imprescindibili per i consumatori.
L’Italia si aggiudica importanti premi di eccellenza di Gusto
Caffè, pasticceria, liquori, creme e tante altre categorie di prodotti sono state premiate. Produttori di ogni dimensione e da ogni angolo di Italia hanno dimostrato dedizione e attenzione al gusto. Tra i vari premiati, la triestina Amigos Caffè, Acqua Dolomia dalla Sorgente Valcimoliana, i prodotti da forno della Dolciaria Acquaviva, i formaggi di Latterie Venete, il Pesto di Pra’ (Bruzzone e Ferrari), i salumi Raspini e la frutta di OpArmonia.
Quest’anno in tutto il mondo solo 29 prodotti hanno ricevuto il Crystal Taste Award e 10 prodotti hanno raggiunto l’esclusivo Diamond Taste Award. Questi sono premi speciali per i prodotti che conservano alti livelli qualitativi e gustativi per più anni.
Sono due i prodotti in Italia che hanno ottenuto i premi speciali Crystal Award. Lo Yogurt Colato Bianco Naturale della ligure Caseificio Val D’Aveto e il Brandy Stock 84 Gran Riserva 20Y di Stock Spirits, che hanno ottenuto per il terzo anno consecutivo 3 stelle e di conseguenza sono stati insigniti di questo speciale trofeo.
Alan Coxon, Presidente della giuria degli chef dell’International Taste Institute: “La qualità complessiva dei prodotti presentati nel 2021 è stata eccezionalmente alta. Siamo lieti di testimoniare che l’industria sta sviluppando sempre più prodotti più sani mantenendo una forte attenzione al gusto”.
Eric de Spoelberch, CEO dell’International Taste Institute: “Siamo estremamente orgogliosi che, nonostante la complicata situazione globale, siamo stati in grado di riunire chef e sommelier internazionali di altissimo livello per le valutazioni 2021, pur mantenendo rigide misure sanitarie”.
Alcuni dei nuovi membri della giuria nel 2021 includono Pino Lavarra (Executive Chef The Luxury Collection), Antoine Lehebel (Head Sommelier Bon Bon), Surjan Singh Jolly (Judge Master Chef India), Tom Smet (Head Sommelier Castor).
Portando la loro esperienza dalla gastronomia al servizio dell’industria alimentare e delle bevande, la nostra giuria aiuta e incoraggia i produttori a migliorare la qualità gustativa dei loro prodotti, contribuendo alla missione del nostro Istituto di rendere il mondo un posto più gustoso.
Nella prima metà del 2021, abbiamo assistito ad una massiccia crescita nella presentazione di prodotti correlati alla salute e alla sostenibilità. Ad esempio, c’è stato un forte aumento delle alternative vegetali a carne e latticini (+ 240%), prodotti senza glutine (+ 112%) e prodotti vegani (+ 77%). La sfida con prodotti sani e sostenibili sta nella loro immagine: i consumatori spesso pensano che questi prodotti siano meno gustosi. Pertanto, i produttori hanno tutto l’interesse a cambiare questa percezione.
Questo si lega bene a un’altra tendenza: spesso influenzata da sistemi di valutazione nutrizionale come la molto controversa scala European Nutri-Score, sempre più produttori ci inviano prodotti che hanno riformulato per modificare i loro valori nutrizionali. Anche qui il gusto è fondamentale. Migliorare i valori nutrizionali di un prodotto utilizzando meno sale, zuccheri o grassi ha spesso un impatto importante sul gusto, che deve essere compensato in modi innovativi.
L’International Taste Institute, fondato nel 2005 e con sede a Bruxelles, in Belgio, valuta e certifica il gusto di cibi e bevande di tutto il mondo. La sua giuria è composta da oltre 200 rinomati chef e sommelier di 15 associazioni culinarie e sommelier europee.
Nel corso degli anni, più di 18.000 prodotti sono stati certificati dalla giuria dell’International Taste Institute, che comprende prestigiosi chef e sommelier come Ferran Centelles (capo sommelier presso la Fondazione El Bulli), Manuel Jimenez (Miglior Sommelier di Spagna 2017), Alain Nonnet ( 2 Stelle Michelin per 36 anni), Gaetano Raguni (vincitore del Bocuse d’Or Italia 2017), Alan Coxon (Ambasciatore britannico per Food / Drink e conduttrice dello chef BBC TV), e Cristina Figueira (1 stella Michelin), tra molti altri affermati Chef e Sommelier.
L’International Taste Institute esegue una valutazione sensoriale oggettiva: la sua giuria segue una rigorosa metodologia di degustazione alla cieca in cui i campioni di prodotto sono resi anonimi per evitare qualsiasi distorsione di punteggio. Oltre a valutare le prestazioni del prodotto secondo i 5 criteri sensoriali standard, la giuria fornisce commenti e suggerimenti per un ulteriore miglioramento del prodotto e per l’abbinamento alimentare.

Scorci dal Torinese

Il territorio della Città Metropolitana è ricco di scorci affascinanti:

colline, borghi , corsi d’acqua, antichi manieri. Ecco una serie di suggestioni negli scatti di Loredana Frisoli

Di Freisa in Freisa, un brindisi alla ripartenza!

Degustazioni guidate, incontri di approfondimento,  proposte culturali ed enogastronomiche per una tre giorni di festa e sapori. Per avvicinarsi all’evento, il Consorzio Freisa di Chieri e Collina torinese sfida gli appassionati lanciando un “Freisa Game” sulle proprie pagine social

 

Dopo un anno di forzata e necessaria rinuncia, dal 10 al 12 settembre Chieri torna a inebriarsi con “Di Freisa in Freisa”, la manifestazione che per l’XI edizione vuole celebrare il vino simbolo di Torino e delle Colline Torinesi.

Un programma pop e ricco di contenuti per una tre giorni che promette un’immersione completa nelle innumerevoli sfumature di un vitigno antico e in continua evoluzione.

Tra le piazze e i vicoli del magnifico centro storico della “Città dalle 100 torri”, la manifestazione sarà l’occasione per scoprire le diverse anime del Freisa di Chieri, delle sue etichette e dei suoi produttori, attraverso degustazioni guidate, laboratori, incontri di approfondimento e momenti di festa.

Non mancheranno le contaminazioni con le altre eccellenze gastronomiche di un territorio pieno di tesori, che troveranno spazio in un continuo alternarsi di sapori tradizionali e pairing innovativi. Anche i ristoranti e i bar di Chieri parteciperanno alla festa offrendo il meglio della loro proposta culinaria e proponendo in esclusiva un vero e proprio menù a base Freisa.

Durante Di Freisa in Freisa, il mondo del vino si sposerà anche con la cultura, grazie a un “porte aperte” dei principali monumenti e musei di Chieri, proponendo ai partecipanti alla manifestazione un itinerario artistico e storico all’insegna della bellezza.

Anche i più piccoli saranno coinvolti nella festa attraverso l’iniziativa “Freisa bimbi”. Un insieme di laboratori per bambini dai 3 ai 6 anni e dai 6 ai 12 anni, per insegnare, attraverso il gioco, il lato “naturale” delle vigne e l’importanza di un frutto come l’uva, vero e proprio patrimonio da tutelare del territorio.

Nella foto Marina Zopegni presidente del consorzio vinicolo

Infradito, sandali senza tempo

Colorate, comode, modaiole, spensierate. Chi non ne possiede almeno un paio? Chi non le tiene in macchina, nel portabagagli, così, magari potrebbero servire

 Questi sandali leggeri e informali che ci fanno subito pensare all’estate, al mare, insomma alla bella stagione e alla vacanza hanno origini molto antiche, si parla infatti di antico Egitto dove venivano fatte con foglie di palma e papiro. In Giappone si possono trovare in fibra di riso, in India invece in legno, meglio conosciute come paduka. Le prime prodotte in gomma risalgono al 1962 e   sono brasiliane. Gli americani le indossano le flip flop con qualsiasi outfit, noi europei le usiamo con più attenzione rispettandone la vocazione minimalista e non particolarmente aggraziata. Nonostante siano considerate scarpe da usare solo in certe occasioni, dove la l’eleganza non è richiesta, possiamo comunque trovarne davvero di tutti i tipi, colori e forme, con decorazioni talvolta sfavillanti e luminosissime, con applicazioni preziose che ne fanno lievitare il prezzo facendole diventare richiestissime calzature di tendenza.

 

Ci sono aziende specializzate nella loro produzione che hanno fatto di questo prodotto la loro fortuna perché, contrariamente a quanto si pensi, il loro uso non è temporale o stagionale, in realtà si vendono e si indossano sempre, perfino con le calze nei periodi più freddi. Molti vip del presente e del passato, protagonisti del jet set, celebrità senza tempo come Jackie Kennedy, Greta Garbo, Audrey Hepburn, Rita Hayworth, Elisabeth Taylor, le hanno indossate, facendo conoscere in tutto il mondo le meravigliose e nostrane collezioni di Positano o di Capri, le hanno celebrate con portamento magicamente glamour eleggendole oggetti di culto. Seppur comode e facili da indossare è bene non farne un uso smisurato e prolungato, avvertono i podologi, infatti la conformazione tipica di questi sandali non favorisce il corretto appoggio del piede provocando disagi a causa della forzata camminata innaturale.

Maria La Barbera

 

 

Appuntamento in giardino con il Fai

Sabato 5 e domenica 6 giugno 2021

Nei Beni del FAI in Piemonte

Svelare al pubblico la straordinaria ricchezza storica, artistica, botanica e paesaggistica dei giardini italiani: è questo l’obiettivo di Appuntamento in Giardino, sabato 5 e domenica 6 giugno 2021, la manifestazione promossa da APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia, in accordo con Rendez-vous aux jardins, che si svolgerà in contemporanea in numerosi Paesi europei. Il FAI – Fondo Ambiente Italiano aderisce all’iniziativa in undici Beni da nord a sud della Penisola, dove sono in programma visite speciali a cura di esperti giardinieri, paesaggisti e storici, approfondimenti botanici per grandi e bambini, passeggiate nella natura, degustazioni e picnic (prenotazione vivamente consigliata).

IN PIEMONTE:
Sabato 5 giugno a partire dalle ore 11.15 il Castello di Masino a Caravino (TO) offrirà ad appassionati e curiosi l’opportunità di approfondire la conoscenza del parco e osservarlo da punti di vista insoliti e straordinari. Percorsi con l’accompagnamento eccezionale del capo giardiniere Federico De Fazio permetteranno di raggiungere il grande prato di Eufrasia e scoprire, passeggiando, gli alberi monumentali di Masino, la loro fisiologia e il loro delicato mantenimento attraverso metodologie di gestione circolare e sostenibile dell’ecosistema, tematica quanto mai importante, attuale e prioritaria per il FAI.
Ancora, durante la giornata, grandi e bambini potranno partecipare a speciali visite dedicate ai colori del parco e al riconoscimento degli alberi a partire dalle loro foglie. Un percorso di educazione e salvaguardia ambientale per scoprire la natura e conoscerla per prendersene cura divertendosi.
Infine, un salto indietro nel Settecento, quando al Castello di Masino si coltivavano l’ulivo, il grano, il sorgo e la vite. Una speciale visita guidata accompagnerà alla scoperta della vita agricola in maniero con una particolare attenzione alla coltura della vite e agli antichi metodi di vinificazione: dalla cantina delle botti, attestata dalla fine del Seicento, alla vigna del castello che il FAI ha recuperato nel 2019 dopo uno scrupoloso restauro paesaggistico. In conclusione, degustazione di Erbaluce, vitigno autoctono del Canavese.
Biglietto: Intero € 20; Ridotto (6-18 anni) € 10; Ridotto (fino a 5 anni): € 3; Iscritti FAI € 6; Studenti fino ai 25 anni e Carta musei: € 15
Prenotazioni e informazioni: www.castellodimasino.it

Sabato 5 e domenica 6 giugno alle ore 11.15, 14.30 e 16.15 il Castello della Manta (CN) proporrà ai visitatori, adulti e bambini, passeggiate in giardino per conoscere storie, curiosità e caratteristiche degli alberi che custodisce e scoprire il rapporto che li lega agli affreschi delle sale quattrocentesche. Cedri, magnolie, aceri, cachi, roveri, castagni del parco dialogano, infatti, con cotogni, nespoli, pruni, azzeruoli, peschi, fichi e peri dipinti nella Sala Baronale. Nelle dimore del tardo Medioevo, era consueta la raffigurazione di un verziere, cioè un giardino alberato che sfondava illusivamente le pareti, dando l’impressione di trovarsi in uno spazio aperto. Durante il percorso, sarà possibile visitare eccezionalmente una parte raramente accessibile al pubblico, il giardino sulle mura del castello. Per vivere a pieno la bellezza del Castello della Manta e della natura che lo circonda, entrambi i giorni sarà possibile prenotare borse picnic da gustare all’aperto e prendere aperitivi in loco.
Ancora, domenica 6 giugno a partire dalle ore 11.30 saranno in programma passeggiate a partire dal giardino del castello: lungo la “via della boschina”, l’antica strada che conduceva verso la montagna attraversando il versante collinare, il bosco regalerà storie e “racconterà” curiosità e tradizioni. Alle ore 17.30 l’agronomo e paesaggista Aldo Molinengo illustrerà le scoperte fatte nello scrivere il suo nuovo libro, “Il giardino del Maggio. Erbe, alberi, frutti e fiori negli affreschi del Castello della Manta”.
Durante la giornata si svolgeranno attività dedicate a tutta la famiglia: i bambini dai 3 anni in su potranno partecipare a E’ tutto per gioco, il percorso di visita del castello dedicato a chi sogna di diventare una dama o un cavaliere che abita nelle sale di un antico maniero, oppure a FAIr Play FAmily, un divertente percorso gioco da fare con i genitori alla scoperta di indizi, tracce e soluzioni di quesiti.

Biglietto ingresso con visita speciale al castello e ai giardini (durata 90 minuti): Intero € 15; Ridotto (6-18 anni) € 7; Iscritto FAI € 5; Studenti (fino a 25 anni) € 9; Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni) € 42
Bambini fino a 5 anni: ingresso gratuito

Biglietti ingresso con percorso e attività negli spazi esterni del castello (durata 45 minuti): Intero € 7; Ridotto (6-18 anni) € 3; Iscritto FAI € 3; Studenti (fino a 25 anni) € 4; Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni) € 17. Bambini fino a 5 anni: ingresso gratuito

Cestini picnic: normale € 18; bambini € 11,50; Iscritti FAI € 16

Prenotazioni e informazioni: www.castellodellamanta.it

Il calendario degli Eventi nei Beni FAI 2021 è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo di Nespresso, azienda che dal 2020 sostiene la Fondazione, di Delicius, che rinnova il sostegno al FAI affiancandosi per la prima volta al progetto, e di Pirelli che conferma per il nono anno consecutivo la sua storica vicinanza al FAI.

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MODALITÀ DI VISITA IN SICUREZZA ALL’INTERNO DEI BENI DEL FAI

Per consentire al pubblico di visitare i Beni nella massima sicurezza, il FAI si è preoccupato di garantire il pieno rispetto dei principi definiti dal Governo a partire dal mantenimento della distanza interpersonale o fisica. In tutti i Beni la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico” per evitare eventuali incroci. Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare saranno visibili solo affacciandosi; le porte saranno tenute aperte onde ridurre le superfici di contatto. Sarà d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Saranno inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso.

Il giorno precedente l’appuntamento, i partecipanti che avranno effettuato la prenotazione (vivamente consigliata) riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare materiali di supporto alla visita nel Bene, a cura dell’Ufficio Affari Culturali FAI. Gli stessi materiali, che non saranno più distribuiti in formato cartaceo, saranno accessibili in loco su supporti digitali grazie a un QR Code scaricabile direttamente in biglietteria.

L’accesso alla biglietteria, al bookshop e ai locali di servizio sarà permesso a un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta; nei negozi FAI i clienti dovranno indossare la mascherina, e saranno a disposizione guanti monouso, qualora fossero preferiti all’igienizzazione delle mani. Si invita inoltre a effettuare gli acquisti con carte di credito e bancomat, per ridurre lo scambio di carta tra personale e visitatori. L’accesso è vietato a chi abbia una temperatura corporea superiore a 37.5°.

www.fondoambiente.it – www.ibenidelfai.it

A Torino, dal 6 giugno, si pratica il Qigong in piazza

Benvenuta estate!

L’Istituto Confucio dell’Università di Torino offre alla cittadinanza una serie di quattro incontri condotti da Livia Dutto

Ingresso libero, posti limitati, prenotazione obbligatoria

 

Programmati a ottobre 2020 e poi rinviati a causa dell’emergenza sanitaria, i quattro appuntamenti con il Qigong in piazza si terranno tra giugno e luglio 2021 a Torino.

Gli incontri organizzati dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino saranno del tutto gratuiti e si svolgeranno interamente all’aperto in Piazzale Valdo Fusi. L’Istituto dunque, nel presentare una delle molteplici sfaccettature della cultura cinese, questa volta si propone anche di creare un’occasione di “socialità sicura”, focalizzata sul benessere psicofisico e sulla salute dei cittadini.

A partire da domenica 6 giugno, quindi, appuntamento la domenica mattina dalle 10.00 alle 11.30 in piazzale Valdo Fusi, previa prenotazione obbligatoria sul sito web dell’Istituto Confucio.

 

Conosciuta in occidente con il termine generico di Qigong e caratterizzata da movimenti lenti, fluidi e armoniosi, l’antica disciplina del Daoyin vanta in Cina duemilacinquecento anni di storia, ed è considerata una branca fondamentale della medicina tradizionale cinese.

Si tratta di una pratica che mira alla purificazione di corpo e spirito, adatta a ogni fascia di età, che tramite esercizi di riequilibrio energetico mira a migliorare metabolismo e facoltà motorie, mentre esercita un effetto rilassante sul sistema nervoso.

 

Livia Dutto, nata a Cuneo nel 1951, è Maestro cintura nera 3°duan di Kung Fu Wushu. Dopo diversi anni di pratica nelle discipline del Taijiquan, del Qigong e del Bagua zhang, presso l’Istituto per l’Educazione Fisica di Pechino intraprende il percorso di apprendimento del Daoyin yangshenggong e si specializza nelle forme con spada e ventaglio del Taijiquan. Nel 2008 ottiene il titolo di Campionessa Italiana (Cat.Over) negli Stili Tradizionali Esterni ai Campionati Italiani 2008 di Viagrande (CT). Dal 2008 al 2012 è Delegata Regionale del Piemonte della FIWuK – Federazione Italiana Wushu Kungfu. Insegna Daoyin yangshenggong, Taijiquan, Taijijian, Taijishan.

Modalità di partecipazione:

I posti sono limitati, per partecipare è necessario registrarsi sul sito dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino a questo link: https://istitutoconfucio.torino.it/qigong-in-piazza-a-partire-dal-6-giugno-2021/

Le iscrizioni ai primi due appuntamenti (6 e 13 giugno) aperte da lunedì 24 maggio.

Le iscrizioni al terzo e al quarto incontro (27 giugno e 4 luglio) si apriranno lunedì 14 giugno.

 

Le date: domenica 6, 13, 27 giugno e 4 luglio (è previsto un recupero nel caso una data venga annullata causa maltempo).

Dove: piazzale Valdo Fusi, Torino

Orario: dalle 10.00 alle 11.30

 

Informazioni:

Istituto Confucio dell’Università di Torino

segreteria@istitutoconfucio.torino.it011 6703913

Il doppio trekking della fortezza di Verrua Savoia

Nel primo weekend di giugno si ritorna alla Fortezza di Verrua Savoia per un trekking inedito nei dintorni della storica roccaforte Sabauda.

Sabato 5 e domenica 6 giugno l’appuntamento è alle 9 del mattino nei pressi del chiosco all’interno della Fortezza per le iscrizioni, mentre la partenza è prevista per le 9,30.

L’escursione di circa 10 km. prevede l’attraversamento del centro storico del borgo di Verrua prima di inoltrarsi nel fitto della boscaglia per un itinerario naturalistico che tra saliscendi ci permetterà di visitare alcuni punti nascosti delle nostre colline alternandosi a piccoli centri abitati con le sue piccole chiese e a zone panoramiche a ridosso del fiume Po.

Al ritorno alla fortezza sarà possibile aderire al pranzo del viandante  all’interno dei bastioni.

Per i partecipanti all’escursione si consiglia abbigliamento comodo e scarpe sportive, ed anche una scorta d’acqua.

La partecipazione al trekking prevede un costo di €5 per la sola camminata mentre per per il pranzo è previsto un costo di €. 10

Questo il menù proposto: Acciughe al verde, tomino di capra, carne in carpione, tomino fresco, tajarin burro e nocciola, acqua naturale e gasata. (vino e caffè a parte)

Al termine dell’escursione  tutti i partecipanti potranno visitare la mostra fotografica itinerante denominata “Sacro & Monferrato” , un viaggio fotografico alla scoperta delle piccole chiese di campagna in Monferrato: luoghi di fede e di memoria storica tra arte, paesaggio e tradizione. A cura del Gruppo Fotografi Monferrini e con la collaborazione delle ragazze del Monferrato Tourist.

N.B.: L’escursione è a posti limitati (dovendo fare piccoli gruppi),

è quindi necessaria la prenotazione!!
CORONAVIRUS

Lo svolgimento delle escursioni proposte da professionisti è subordinato a disposizioni, protocolli operativi e regolamenti così come richiesti dai ministeri di riferimento e accolti dalla Commissione Tecnica Scientifica e Formazione di AIGAE. Ciò comporta, per quanto vi riguarda: avere con sé ed a portata di mano i necessari dispositivi di protezione individuale;

Riapre il ristorante EraGoffi con la serra urbana

NEL NUOVO MENÙ PESCI DI ACQUA DOLCE FROLLATI, CONSERVE, FERMENTAZIONI E DESSERT VEGETALI. MA NEL CORTILE SUL PO ARRIVA ANCHE LA SERRA URBANA AEROPONICA

Il 4 giugno riapre EraGoffi, il locale torinese guidato dallo chef Lorenzo Careggio, che si trova in corso Casale, a due passi dal fiume Po.

E, alla riapertura, la semplice cucina genuina dell’allievo di Niko Romito si arricchisce di nuovi spunti, approfondisce tecniche e sperimentazioni e porta in tavola un menù pronto a segnare un nuovo corso nella vita di questo ristorante.

“I mesi di lockdown – spiega Careggio – ci sono serviti per lavorare e capire come arricchire la nostra offerta portando in cucina dei valori aggiunti che guardano alla sostenibilità e al non spreco senza dimenticare l’importanza che per me ha da sempre il mondo vegetale. Il menù che abbiamo realizzato insieme al mio secondo Enzo Barillà e alla brigata è variegato: ci sono sempre molte verdure, anche se spesso più nascoste di prima, ma anche tanto pesce e tanta carne che proponiamo in tagli non classici”.

La prima grande novità si chiama frollatura ed è legata, caso raro in Italia, al pesce di acqua dolce. La frollatura (ossia maturazione) del pesce è una tecnica portata avanti dall’australiano Josh Niland che ne ha letteralmente capovolto il consumo attraverso una conservazione simile a quella della carne. “In questi mesi – spiega Careggio, che propone dall’apertura di EraGoffi esclusivamente pesce di acqua dolce proveniente dall’allevamento piemontese di Agritrutta – abbiamo lavorato nel ricercare il momento di maturazione giusto per esaltare in modo perfetto il gusto del pesce. Dalle nostre prove, a una temperatura tra i 0 e i 2 gradi e con il 40% di umidità, siamo attestati a due giorni per lo Storione e a un massimo di 14 per la Trota, ma presto lavoreremo anche su Luccio e Coregone”.

E così nascono piatti come “Storione e sedano rapa” con lo storione frollato cotto alla brace e servito su carciofini e sedano rapa fermentato o “Trota, asparagi e ciliegie” in cui la trota, dalla pelle croccantissima, viene cotta in padella e servita con un’insalatina di asparagi e ciliegie agro. “Mi piace la consistenza del pesce frollato – prosegue Careggio – la pelle ne diventa un valore aggiunto e la conservazione è pazzesca, può essere portata veramente a lunghi periodi e non ci sono odori. Nell’ottica della sostenibilità oltre all’utilizzo di pesci di allevamento controllato e non da pesca intensiva, stiamo anche ragionando sul servire tagli differenti come la ventresca di trota frollata, o altre parti normalmente connotate come scarti (tra cui il fegato) per realizzare torchon, tartare o jus”.

La nuova stagione di EraGoffi vede anche l’introduzione di conserve (fiori di sambuco in agrodolce, ciliegie in carpione, capperi di aglio orsino sott’olio) e di prodotti fermentati come il sedano rapa o le albicocche per poter avere più gusti da proporre durante tutto il corso dell’anno.

Continua infine la ricerca che lo chef Lorenzo Careggio pone nei confronti del mondo vegetale e del dessert: oltre allo storico “Bunet, peperoni e acciughe”, entra in carta “Aglio nero e piselli”: un crumble di baccelli di piselli, gelato all’aglio nero, insalatina di piselli e fave fresche, germogli e olio alla vaniglia.

E per siglare ancor di più la passione dello chef per la natura è stata installata nel cortile di EraGoffi, in collaborazione con la torinese Agricooltur, una serra aeroponica urbana all’interno di un container dove sono coltivate erbe aromatiche e micro ortaggi; la coltura aeroponica è il metodo di coltivazione fuori suolo che utilizza la nebulizzazione di acqua con nutrimento spruzzata direttamente sulle radici.

In sala, come sempre, accoglieranno i clienti il direttore Andrea Proietti (25 anni)  e la sommelier Mary Vozza (26 anni).

EraGoffi è stato inaugurato il 23 ottobre del 2018 da Alberto FeleLorenzo Careggio e Marco Pandoli e il locale, oltre a essere stato inserito nelle principali guide nazionali del settore e segnalato per la prima volta nell’edizione della Guida Michelin 2021, è diventato in questi anni uno dei più apprezzati luoghi del gusto cittadini. I soci torinesi, a cui si è aggiunto nel 2021 Luca Briccarello, hanno anche aperto CasaGoffi (viale Michelotti 52/c), lo spazio del cortile e dell’originaria tettoia di Goffi Del Lauro affacciata sul lungo Po Michelotti in cui, da giugno a settembre, si può godere la bella stagione e la pace del luogo all’aperto con pranzi e cene più informali.

EraGoffi  si trova in corso Casale 117 a Torino (Tel. 011.427.34.50 – 389.666.72.93). L’apertura è dal martedì al sabato con orario 19.30 – 22.30, chiuso domenica e lunedì. Per maggiori informazioni: www.eragoffi.it

Omaggio a Torino dallo spazio

Omaggio fotografico dallo spazio, dell’astronauta statunitense Shane Kimbrough

E’ membro dell’equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e  sul suo profilo Instagram ha pubblicato uno scatto di Torino  dall’alto. Ha scritto:  “Turin, Italy  a city with rich history and culture in northern Italy”