LIFESTYLE- Pagina 280

L’autunno, colori e profumi

Dal latino autumnus , arricchire, aumentare, l’autunno è la stagione dell’anno che nel nostro emisfero, quello boreale, arriva intorno al 23 settembre: equinozio d’autunno

Al principio le ore del giorno e quelle notturne sono le stesse, poi andando avanti e con il ritorno dell’ora solare il buio prende il sopravvento e ci accompagna per la maggior parte della giornata per tutto l’inverno.L’autunno ci riporta all’ordine, alla normalità, ricominciano le scuole, le attività si normalizzano, è una stagione dolce e temperata durante la quale come diceva Samuel Butler “quello che perdiamo in fiori lo guadagniamo in frutti”.

 

Ci lasciamo alle spalle il caldo, gli spasmi delle vacanze, la siccità, i viaggi, il cambio di abitudini e tutto torna a posto, le temperature diventano miti e accettabili, si riscoprono calma e serenità e la voglia di fare nuovi progetti, di pianificare un nuovo anno. La natura ci regala una esplosione di colori morbidi e vellutati: gialli, rossi, arancioni, uno spettacolo continuo, una magia che lascia senza fiato che si può ammirare passeggiando a qualsiasi ora senza il soffocante caldo estivo.

 

A Torino l’emozione dell’autunno è coinvolgente, il verde dei parchi si trasforma in oro, le strade alberate creano una cornice aurea e le strade diventano tappeti fruscianti. In città o poco lontano cominciano importantissimi eventi come Il Salone del Gusto, il Torino Film Festival e tantissime sagre dedicate ai profumatissimi prodotti di stagione come i funghi, le castagne, il tartufo.

 

Molti artisti hanno dedicato importanti opere all’autunno rappresentandolo come un momento di calma, di silenzio, di riflessione ma le sfumature cromatiche ci parlano anche di rinascita, di risveglio della terra e dei colori: Paul Gauguin con “By the Stream”, Monet con “Autumn Effect at Argenteuil”, Tintoretto e ancora Arciboldo che gli dedica una delle sue “Teste Composte” dove uva, zucche, spighe e altri prodotti di stagione compongono il ritratto di questa gradevole stagione.

 

L’autunno insomma non è solo il preludio alla stagione invernale, è un periodo dolce e mite durante il quale con i primi fuochi accesi nel camino, una tazza calda tra le mani e una romantica serata a casa mentre fuori piove, poeticamente e con saggia energia, ci lasciamo avvolgere da un benefico spirito catartico, lontani dalla frenesia dell’estate, forse un po’ nostalgici ma felici per una nuova primavera che verrà.

Maria La Barbera

 

 

 

 

Brandistribution e Yamamay insieme per Ronaldo

Brandsdistribution (divisione di IDT Spa), l’azienda torinese leader mondiale nella distribuzione online B2B di abbigliamento e accessori firmati, da anni distributore ufficiale della collezione underwear del campione portoghese, ha siglato con Yamamay – Inticom SpA un accordo di commercializzazione in esclusiva in tutti i punti vendita italiani Yamamay del brand CR7 Underwear.

 

“Brandsdistribution – dichiara Carlo TafuriCEO di IDT Spa –  ha individuato in Yamamay il partner strategico ideale per sviluppare il grande potenziale del brand CR7 Underwear in Italia. Essere presenti in tutti i negozi della catena con la collezione CR7 Underwear è una scelta che ci permetterà di posizionare e rafforzare la linea di intimo di Cristiano Ronaldo e nello stesso tempo di dare una grande copertura del mercato grazie alla capillarità della rete Yamamay.”Gianluigi Cimmino, CEO di Pianoforte Group replica: “Per noi è un grande onore presentare nei nostri punti vendita la collezione di un fuoriclasse come Ronaldo. Ringrazio Brandsdistribution per la fiducia e la grande intuizione nel condividere questo progetto.” l lancio vedrà una forte campagna pubblicitaria on-line ed off-line con immagini di CR7 di grande impatto anche nelle vetrine di tutti gli store.

 

Biofrutteto e partecipazione

Il progetto del Biofrutteto condiviso, pensato e progettato dalla Città di Venaria Reale e dalla Fondazione Contrada Torino Onlus, rispettivamente ente capofila e partner co-finanziatori, riceverà il sostegno della Compagnia di San Paolo attraverso il bando “Cittadino Albero. Spazio pubblico, verde e sociale”, che ha come obbiettivo quello di intervenire su porzioni di territorio e/o spazi residuali urbani aumentando il patrimonio arboreo e sostenendo processi di partecipazione e cittadinanza attiva per la gestione delle aree interessate, in un ‘ottica di miglioramento della attività ambientali e umane che definiscono il “metabolismo urbano”. Il progetto consiste nella creazione di un Biofrutteto condiviso, caratterizzato da alberi da frutta e arbusti da frutto di specie diverse, da realizzarsi nell’area verde individuata dal Comune di Venaria Reale tra le vie Don Sapino, Calabresi e Moro. Un appello per le cittadine e i cittadini: tutti coloro che fossero interessati ad essere coinvolti attivamente alla partecipazione a questo progetto, potranno proporsi per l’adesione al progetto e l’adesione alla formazione gratuita prevista, rispondendo alla manifestazione d’interessepubblicata sul sito www.comune.venariareale.to.it nel canale tematico Biofrutteto condiviso. Nel canale tematico, sarà pubblicato il materiale informativo che via via seguirà nel tempo il processo di sviluppo del progetto. Il sindaco della Città di Venaria Reale, Roberto Falcone, afferma «Siamo orgogliosi di questo progetto perché aumenta la partecipazione dei cittadini e il senso di responsabilità che ognuno di noi deve avere sui beni comuni, in particolare sull’ambiente che lo circonda. Il Biofrutteto contribuirà anche a colorare l’identità urbanistica del quartiere e spero sarà motivo di orgoglio non solo per i cittadini che si prenderanno cura delle piante, ma anche per coloro che vedranno finalmente qualcosa di nuovo e bello». Dichiara altresì l’assessore all’Ambiente, Marco Allasia «Il Biofrutteto rappresenta esattamente il modello di sviluppo di città che vogliamo. Uno spazio condiviso, dove il cittadino si prende cura del verde, e lo vive come una risorsa, non come un problema. Un modello di sviluppo biologico, dove alla produzione industriale si sostituisce una produzione sostenibile e compatibile con il rispetto per l’ambiente. Un luogo dove chiunque può tornare a prendersi cura di un essere vivente e godere dei frutti di questa relazione. Un luogo dove possiamo sentirci tutti un po’ più vicini alla Terra». 

OBBIETTIVI DEL PROGETTO

– rinnovare un’area sottoutilizzata, posta all’interno di un contesto urbano ad alta densità residenziale, restituendole una funzione sociale e produttiva;

– generare valori ecologici, diffondere e salvaguardare la biodiversità del territorio;

– creare delle aree verdi a bassa manutenzione con importanti ricadute partecipative, attraverso la formazione di cittadini interessati che possano prendersi cura e raccogliere i “frutti” del loro impegno, andando a rafforzare il senso di comunità.

– miglioramento della qualità dell’aria grazie all’abbassamento dei valori di CO2 e conseguente mitigazione del clima.

Il futuro impianto del Biofrutteto sarà basato sul principio di eco-sostenibilità, grazie ad un innovativo sistema di riutilizzo delle acque meteoriche superficiali, al riuso dei rifiuti umidi e dei residui delle lavorazioni del frutteto, oltre che ad un attenzione particolare alla preservazione delle bio-diversità con interventi di sostegno della fauna che si genererà con il nuovo impianto arboreo. Oltre alla piantumazione delle specie arboree, verrà creata una zona di socializzazione, dove troveranno posto anche degli spazi funzionali e le attrezzature indispensabili per i soggetti attivi che interverranno nell’area. Sarà presente un’area di compostaggio, costruita con elementi riciclati (es. pallet in legno), un’area di rimessaggio delle attrezzature necessarie per la manutenzione del frutteto e un’area di sosta/socializzazione con tavoli e sedie ad uso dei cittadini.

PARTNER DI PROGETTO

Il Biofrutteto vuole essere uno strumento per favorire l’aggregazione sociale, incoraggiare la collaborazione e la condivisione/scambio di esperienze e conoscenze. Fondamentale per questi elementi sarà la partecipazione come partner delle realtà locali. Oltre ai cittadini attivi che vorranno partecipare alla costruzione, cura e mantenimento nel tempo del Biofrutteto queste sono le altre realtà che hanno aderito al progetto:

– i due comprensori didattici di Venaria Reale (Don Milani e Lessona – materne, elementari, medie) che introdurranno i temi ambientali e il racconto delle attività previste all’interno delle attività didattiche delle classi che parteciperanno, estendendo la partecipazione agli insegnanti e ai genitori degli alunni;

– Associazione di Volontariato Proloco Altessano e Venaria, che metterà a disposizione le proprie reti;

– la Coutenza del Canale di Venaria è stata coinvolta in qualità di soggetto esperto sui temi dell’irrigazione agricola;

– InQubatore Culturale supporterà il progetto negli aspetti della comunicazione e condivisione delle iniziative in collaborazione con l’ufficio stampa della Città di Venaria Reale;

– KORTO srl è stato coinvolto in qualità di soggetto in grado di fornire soluzioni per la possibilità di commercializzare la sovrapproduzione del frutteto, in modo da poter reinvestire eventuali proventi;

– RSA Piccola Reggia in fase di coinvolgimento

Ma tutti gli altri sono invitati a partecipare!

IL BIO-FRUTTETO IN NUMERI

9.600 mq per 100 alberi da frutto e 100 arbusti da piccoli frutti. 

Proposte gustose e “aria di casa” al Boja Fauss

Il Torinese ha provato per voi il ristorante Boja Fauss di Via Saluzzo 48/d

Il Boja Fauss nasce nel 2005 con lo chef Roberto Notarpietro a cui nel 2011 si aggiunge Jacopo Balbo come co-proprietario e direttore di sala.Negli ultimi anni è diventato famoso per la sua partecipazione al programma Cucine da Incubo condotto dal pluripremiato chef Antonino Cannavacciuolo che ha rimodernato l’intero locale.

POSIZIONE: Via Saluzzo 48, all’ingresso dell’ormai quartiere cult della movida torinese Sansalvario. È comodamente raggiungibile anche mediante mezzi pubblici (metropolitana) se si vuole evitare il problema parcheggi. @@

LOCATION: l’esterno è senza troppe pretese, ma l’interno è molto accogliente.

Ci sono 3 diverse sale (2 al piano terra e l’altra seminterrata) con mattoni a vista e cassette di legno come soffitto il che lo rende particolare e gioioso. La location inoltre è pulita e ben mantenuta. La mise en place è semplice il che fa sentire “aria di casa”. @@@

PERSONALE: educato, svelto, gentile e disponibile anche ad accontentare le richieste più particolari dei clienti. @@@@

MENU: il menù è quello della tradizione piemontese ma con alcune rivisitazioni in chiave moderna. Prevede la distinzione tra “menù pranzo” costituito dalla scelta tra menù di mare, menù di terra e piatti del giorno e “menù cena” con piatti più ricercati. Le materie prime sono tutte di primissima qualità e ciò dipende soprattutto dalla volontà dello chef di servire esclusivamente prodotti stagionali. Per lo stesso motivo il menù cambia non solo in base alle stagioni ma anche in base a “ciò che si trova di buono al mercato” proprio come farebbe la nonna di ognuno di noi. Ottimi anche i dolci in particolare il macaron al cioccolato servito con gelato al cocco. @@@@

CARTA DEI VINI: ad accompagnare i piatti del Boja Fauss c’è inoltre un’ottima carta dei vini tra cui spicca L’Accento il Ruchè di Castagnole Monferrato vino entrato nell’annuario dei migliori vini nonché tre bicchieri del Gambero Rosso. @@@@@

RAPPORTO QUALITA’/PREZZO: i prezzi vanno dal menù che a pranzo è composto da primo, secondo, acqua o vino e caffè e costa 10 euro ai piatti del giorno sugli 8 euro sempre comprensivi di acqua, ecc. Leggermente più alti i piatti della formula cena. @@@

PARTICOLARITA’: viene servita acqua microfiltrata gratuitamente. Fa bene all’ambiente e anche al portafogli. @@@@@

GIUDIZIO FINALE: è il posto ideale se si vuole fare una pausa pranzo di qualità ma senza spendere eccessivamente.

TOTALE TORETTI @: 26 /35

 

Dora Mercurio

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Legenda

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Alba in festa con Go Wine

Torna domenica 30 settembre 2018 la Festa del Vino.   XX edizione della manifestazione che porta in scena, lungo tutto il centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero. L’iniziativa, promossa da Go Wine, è divenuta nel tempo un appuntamento molto amato dal pubblico degli appassionati enoici, italiani ed esteri; un format che, anche quest’anno, consentirà di percorrere l’itinerario dalla Piazza Risorgimento (Piazza Duomo) lungo tutta la “Via Maestra”, trasformando per un giorno, il centro  in una ideale ‘via del vino’. La manifestazione coinvolge le realtà vinicole dei Comuni di Langa e Roero, mantenendo la sua connotazione di evento festoso, che richiama il tempo e il carattere  gioioso della vendemmia, con la presenza delle realtà di promozione locale, delle cantine, delle botteghe del vino e delle associazione di produttori.Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 i produttori, organizzati attraverso i Comuni partecipanti, presenteranno in degustazione le loro produzioni e promuoveranno la loro realtà territoriale e le loro manifestazioni. Dai celebri Barolo e Barbaresco, fiori all’occhiello del territorio, agli altri nobili vini delle Langhe e del Roero: il Nebbiolo d’Alba, il Roero, il Roero Arneis, la Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba, di Diano e di Dogliani, e molti altri vini ancora. Si annuncia un banco d’assaggio straordinario con molte etichette (oltre 700!) rappresentate: un’occasione straordinaria per conoscere nuovi e diversi prodotti, per assaporare il fascino di un percorso nel centro storico della città, conoscendo le tipicità che firmano le colline attorno ad Alba.   Ogni visitatore potrà effettuare le degustazioni acquistando il calice e la taschina, con la possibilità poi di scegliere e confrontare i vini proposti in degustazione.

I COMUNI DI LANGA E ROERO PROTAGONISTI DELL’EVENTO

Ecco le prime anticipazioni sul banco d’assaggio della Festa del Vino: la disposizione dei banchi d’assaggio sarà come di consueto organizzata per aree omogenee affinché i visitatori possano idealmente percorrere le varie aree di produzione.

Comuni e i vini in degustazione 
In ordine alfabetico di Comune
ALBA: Langhe Arneis; Langhe Chardonnay; Langhe Favorita; Barbaresco; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Langhe Freisa; Nebbiolo d’Alba; Moscato d’Asti
BAROLO: Roero Arneis; Barbera d’Alba; Barolo; Langhe Nebbiolo
CANALE: Roero Arneis; Barbera d’Alba; Roero; Passito
CASTELLINALDO: Langhe Favorita; Roero Arneis; Spumante da uve arneis; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo; Nebbiolo d’Alba; Roero; Spumante da uve Nebbiolo; Grappa di Roero e Arneis
CASTIGLIONE FALLETTO: Barbera d’Alba; Barolo; Langhe Nebbiolo
CISSONE: Barbera d’Alba; Dogliani; Langhe DolcettoCISTERNA D’ASTI: Arneis Terre Alfieri; Barbera d’Asti; Cisterna d’Asti
DIANO D’ALBA: Dolcetto di Diano d’Alba
DOGLIANI: Dogliani
GOVONE: Arneis Terre Alfieri; Roero Arneis; Barbera d’Alba; Langhe Pinot Nero; Langhe Rosso; Nebbiolo d’Alba; Roero; Vino da uve stramature
GUARENE: Langhe Arneis; Barbera d’Alba; Nebbiolo d’Alba
MAGLIANO ALFIERI: Roero Arneis; Barbera d’Alba; Nebbiolo d’Alba
MANGO: Piemonte Chardonnay; Barbera d’Asti; Dolcetto d’Alba
MONFORTE D’ALBA: Langhe Nascetta; Langhe Sauvignon; Barbera d’Alba; Barolo; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo
MONTA’: Roero Arneis; Barbera d’Alba; Langhe Nebbiolo; Roero; Birbèt;
MONTALDO ROERO: Langhe Favorita; Roero Arneis; Barbera d’Alba; Langhe Dolcetto; Langhe Nebbiolo; Nebbiolo d’Alba; Roero
MONTELUPO ALBESE: Langhe Chardonnay; Langhe Favorita; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Nebbiolo d’Alba
MONTEU ROERO: Langhe Favorita; Roero Arneis; Barbera d’Alba; Nebbiolo d’Alba; Roero
NEIVE: Langhe Arneis; Barbaresco; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo
PRIOCCA:
 Roero Arneis; Barbera d’Alba; Nebbiolo d’Alba; Roero
RODDI: Barbera d’Alba; Barolo; Verduno Pelaverga
RODDINO: Langhe Chardonnay; Langhe Favorita; Langhe Nascetta; Langhe Rossese; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo; Nebbiolo d’Alba
SANTA VITTORIA D’ALBA: Roero Arneis
SANTO STEFANO BELBO: Langhe Arneis; Langhe Chardonnay; Langhe Nascetta; Barbera d’Asti; Dolcetto d’Alba; Piemonte Pinot Nero; Piemonte Albarossa; Monferrato Rosso; Moscato d’Asti; Piemonte Moscato Passito
SANTO STEFANO ROERO: Roero Arneis; Nebbiolo d’Alba; Roero
TREISO: Barbaresco; Barbera d’Alba; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo
VERDUNO: Langhe Chardonnay; Langhe Favorita; Barbera d’Alba; Barolo; Dolcetto d’Alba; Langhe Nebbiolo; Verduno Pelaverga

I PRODOTTI TIPICI

A fianco delle degustazioni verranno proposti sfiziosi abbinamenti gastronomici, grazie alla presenza di “artigiani del gusto” lungo la “Via Maestra” di Alba.
Diverse le tipologie di prodotto, dai formaggi ai salumi, dalla pasta fresca ai grissini stirati a mano, dai biscotti alla nocciola al cioccolato artigianale.Ecco qui i protagonisti:
Antichi Sapori di Langa – prodotti al tartufo, paste di meliga
Boggione 
– formaggi
Cascina Azii 
– dolci alla nocciola
Damiani 
– formaggi
La Cucina delle Langhe 
– pasta fresca
La Poiana 
– formaggi
Mainero F.lli 
– cioccolato artigianale
Mieli Amel 
– mieli monoflorali
Pasticceria Bertolino
 – cuneesi, biscotti tipici piemontesi
Prunotto
 – salumi
Valetti
 – torrone

Tex Willer, 70 anni d’avventure a fumetti

Settant’anni fa usciva in formato a strisce nelle edicole il primo numero di Tex, il più longevo protagonista del fumetto italiano. Era giovedì 30 settembre 1948 e con “Il totem misterioso” iniziava la leggenda del personaggio ideato da Gianluigi Bonelli e disegnato da Aurelio Galleppini, in arte Galep

Da allora e nel corso di tutto questo tempo le gesta di Tex Willer hanno conquistato intere generazioni, entrando a far parte delle nostre abituali letture. Tex è sempre stato un eroe atipico, un fenomeno di costume che ha saputo anticipare i tempi nel  genere western. Amico e protettore degli indiani d’America, deciso nel combattere le ingiustizie da qualunque parte vengano, non fa sconti e non guarda il colore della pelle. Per gli indiani Navajos è Aquila della Notte che, dopo aver sposato Lilith, figlia del sakem della tribù Freccia Rossa, è diventato il loro capo. Rispetta e difende i pellerossa dai trafficanti d’armi o d’alcol, avventurieri e militari senza scrupoli che pensano che “l’unico indiano buono è un indiano morto“.Per i bianchi è un ranger dalla mira infallibile mentre per i fuorilegge che hanno la sventura di incrociare la sua pista tra le immense praterie, i deserti dell’Arizona e le foreste del Grande Nord rappresenta il peggiore degli incubi. E’ un uomo di legge che, pur usando dei metodi sbrigativi nel combattere fuorilegge, proprietari terrieri senza scrupoli, politicanti corrotti, indiani in rivolta, riesce a distinguere ciò che è giusto e se proprio deve uccidere lo fa solo per legittima difesa. Il suo profilo di difensore dei deboli e degli oppressi, marcatamente antirazzista, ha dello straordinario se si pensa all’epoca in cui è nato. Ed è anche per questo che Tex è un personaggio decisamente umano. La sua immagine, precisa e forte, lo presenta quasi sempre con gli stessi capi d’abbigliamento: un cappello tipoStetson, camicia gialla e fazzoletto nero annodato al collo, pantaloni stile jeans, un paio di stivali con speroni e, alla vita, l’immancabile cinturone con le pistole. Sul suo personaggio si sono scritti fiumi di parole, a testimonianza dell’interesse e dell’originalità di questo “raddrizzatore di torti”. Nelle sue imprese non è mai solo e può contare sull’aiuto dei suoi “pards”: il non più giovane  e burbero Kit Carson , il navajo Tiger Jack e il figlio Kit, in tutto e per tutto simile al padre. E può contare anche sui fedeli lettori che di mese in mese attendono con ansia le sue nuove avventure. Sergio Bonelli Editore lo celebrerà con una grande mostra intitolata “Tex. 70 anni di un mito”  al Museo della Permanente di Milano  che sarà aperta dal prossimo 2 ottobre fino al 27 gennaio 2019. Tra i tanti appuntamenti con Tex va segnalata anche la mostra itinerante gratuita, omonima di quella che si tiene a Milano, che toccherà le principali librerie Feltrinelli della penisola. Partita il 7 settembre dalla Galleria Alberto Sordi di Roma, l’esposizione si compone di venti pannelli che presentano alcune delle pagine storiche della vita editoriale del celebre ranger, permettendo così agli appassionati di approfondire alcune delle sue avventure più celebri. E tra le città che l’ospiterà ci sarà in dicembre anche Torino, alla “Feltrinelli” della stazione di Porta Nuova.

Marco Travaglini

Depuriamoci dalle tossine accumulate per accogliere l’autunno

In qualunque periodo dell’anno, ma soprattutto nelle fasi di  passaggio autunnale e primaverile è essenziale supportare il  benessere dell’organismo seguendo un’alimentazione sana e  varia, in grado di assicurare non soltanto un apporto energetico  adeguato alle esigenze fisiche e mentali, ma anche tutti quei  micronutrienti essenziali per mantenere un metabolismo  efficiente e difese immunitarie ottimali.  I processi di depurazione avvengono fisiologicamente all’interno del nostro organismo e sono responsabili del nostro benessere.  Fegato, reni, intestino e pelle sono gli organi che hanno la  funzione di eliminare le tossine e le sostanze in eccesso; ma  per aiutare l ’organismo a depurarsi naturalmente, dobbiamo  imparare ad affrontare il cambiamento di stagione,  assicurandoci e sostenendo una buona funzionalità dei fisiologici processi depurativi. A questo scopo abbiamo due  validi alleati ad aiutarci: la dieta e l’immensa “farmacia della  Natura!” In autunno siamo spesso soggetti a stanchezza, sonnolenza o  malumore, vediamo come la natura può venirci in contro e quali  sono le buone pratiche; un consiglio fondamentale, è non  perdere mai di vista il vostro obiettivo, che deve essere quello di stare bene, quindi la prima cosa da fare nel cambio di stagione  è  depurare. Le erbe per la depurazione sono preziose alleate, sia fresche che essiccate, sono una vera e propria miniera d’oro, non solo danno incredibili benefici per la nostra salute, non solo aggiungono sapore senza bisogno di grassi, sale o zucchero, ma sono anche un’elevata concentrazione di antiossidanti, vitamine e minerali. Per aiutare il corpo a espellere le tossine è possibile aggiungere alla propria dieta alcune erbe dalle proprietà  disintossicanti, come bardana, tarassaco, cardo mariano e carciofo, che  agiscono sul fegato e sulla cistifellea stimolando la produzione  di bile e il lavoro dei reni, favorendo cosi la diuresi, questo mix depurativo sotto forma di tisana, aiuterà il vostro organismo nel  processo detossinante.
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Ilaria Chionetti Pininfarina
Studio di Consulenza in Medicina Psicosomatica tel. 011/50000
Giornalista scrittrice, consulente in nutrizione e comportamento
alimentare

Auto storiche alla conquista di Ivrea

Piazza Ottinetti, nel cuore di Ivrea, la città dalla rosse torri, ha ospitato domenica 23 settembre la Giornata nazionale del veicolo storico, organizzata dal Club ruote storiche in Canavese. Particolarmente apprezzata, per tutta la giornata, è stata l’esposizione statica dei veicoli 1940 – 1960, tra i quali anche una Lancia Aprilia del 1939

Massimo Iaretti

 

Sbarca a Torino l’Hollywood peel

Parole d’ordine: luminosità, pulizia della pelle, compattezza, tonicità. Perché se “scolpire” e rimodellare forme e lineamenti è il trend estetico degli ultimi anni, dall’ovale del viso agli occhi, dalle labbra fino al seno ed al corpo,

con questa tecnica innovativa si ottiene per il viso una luminosità che pochi altri trattamenti, seppur efficaci e ed effettuati con sofisticate apparecchiature, riescono ad ottenere.Si tratta di un innovativo sistema ad alta tecnologia per la pulizia profonda della pelle del volto e per la riduzione di pori dilatati e di punti neri adatto alle donne di ogni età la cui procedura indolore, si compone di due fasi. Nella prima, viene spalmato sul volto un gel contenente carbonio in grado di penetrare nei pori. Nella seconda fase, che si effettua dopo pochissimi minuti, si illumina la pelle con un raggio laser, facendo più passaggi sul viso. Questo strumento laser q-switched emette in tempi della durata di nanosecondi una luce infrarossa che viene assorbita dalle micro-particelle di carbonio. Queste si rompono, si vaporizzano e puliscono in modo indolore i pori da tutto il materiale che le ostruisce. La pelle del viso diviene luminosa e compatta.Come dire? La moderna e sofisticata medicina estetica mette a disposizione trattamenti che consentono di attenuare le rughe e ‘invecchiare meglio’, senza ricorrere ai ritocchini della chirurgia estetica. C’è una Clinica a Torino nella quale si effettua il trattamento amato dalle celebrità e loro ‘segreto di bellezza’. Si tratta di Shibumi Med, centro specializzato nella medicina estetica e con apparecchiature all’ avanguardia, diretto dal dottor Marco Finiguerra, sito in corso Galileo Ferraris 2 (telefono 011/2386795). www.shibumimed.com

Barbara Aimar

 

La capitale del gusto

È stato presentato  a Lingotto Fiere, nella giornata inaugurale della XII edizione di Terra Madre Salone del Gusto, il brand “Torino capitale del Gusto” che accompagnerà una campagna di comunicazione tesa a esaltare la tradizione enogastronomica locale.

Si tratta di un progetto realizzato dal Comune di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, e sostenuto finanziariamente da Camera di commercio di Torino, per promuovere la città come destinazione di food experience di alto livello, da scoprire durante un soggiorno in cui, accanto alle visite nei musei e nelle pinacoteche e allo shopping, si potranno assaporare piatti tipici e bouquet di vini pregiati e fare conoscenza con le tendenze della cucina contemporanea. Il buon cibo si conferma uno straordinario valore aggiunto per il turismo internazionale. Ha infatti un peso crescente nelle scelte delle mete da parte dei viaggiatori, sempre più incuriositi dalle particolarità gastronomiche locali. “I buoni primi, le pietanze e i dolci torinesi riscuotono da sempre un successo notevole e lo stupore di quanti ne apprezzano i sapori per la prima volta diventa veicolo di promozione –sottolinea Alberto SaccoAssessore al Turismo e Commercio della Città di Torino -. Il marchio “Torino capitale del gusto” si affiancherà allo spontaneo passaparola, rafforzando un settore sempre più trainante della nostra economia. L’iniziativa pubblicitaria all’insegna dei piaceri del palato inviterà a trascorrere alcuni giorni nella città della Mole. Torino, con il Monferrato, le Langhe e il Roero è, infatti, il capoluogo di una terra Patrimonio dell’Unesco, in una regione, il Piemonte, molto attiva a rendere sempre più piacevole lo stare a tavola, attraverso la cura dell’enogastronomia, la pasticceria, la ristorazione e che lega alla gradevolezza del sapore la scoperta dell’ingente ricchezza culturale”. Torino ha tutte le carte in regola per essere annoverata tra le principali città italiane del gusto. L’innegabile fervore che si avverte è sottolineato dalle recenti aperture di locali negli ex spazi industriali, riqualificati e trasformati in incubatori di food, nei quali chef stellati esprimono la loro creatività culinaria. “In Italia e nel mondo cresce esponenzialmente la domanda di turismo enogastronomico e il nostro territorio ha tutte le caratteristiche per soddisfare queste richieste con successo: sappiamo ad esempio che le visite alle botteghe dei nostri Maestri del Gusto, ai laboratori dei casari di Torino Cheese o alle cantine dei viticoltori Torino DOC costituiscono per tutti un’esperienza indimenticabile e rappresentano uno strumento di conoscenza diretta e coinvolgente soprattutto per il turista più esigente e attento – ha spiegato Vincenzo Ilotte,Presidente della Camera di commercio di Torino. – In un’ottica di sistema con la Città abbiamo pertanto voluto finanziare questo progetto di valorizzazione del nostro patrimonio, anche in linea con le nuove competenze affidate alle Camere di commercio italiane in tema di turismo”. Il concept “Torino Capitale del Gusto” che è stato ideato dai creativi dello Studio Sanna fa leva sull’aspetto emozionale, evocativo e di autenticità in un mix di arte, cultura, paesaggio, enogastronomia, design… qual è Torino. Mmm Torino! – #MmmTorino! è inoltre il claim della campagna e logo onomatopeico che richiama la bontà delle eccellenze enogastronomiche locali. Un escamotage per rafforzare anche graficamente le sensazioni di stupore e soddisfazione.

Per la campagna sui media stampa e web è stata scelta una golosità tipicamente torinese: ungianduiotto posato sulla mano di una modella ingioiellata con un orecchino a forma di Mole Antonelliana. “Siamo certi – sottolinea Daniela BroglioDirettore di Turismo Torino e Provincia – che promuovere il lato gourmand del nostro territorio contribuirà a incrementare il numero di coloro che scelgono di passare un weekend o più giorni a Torino; basti pensare che da recenti indagini realizzate della Food Travel Monitor è emerso che un italiano su tre ha svolto almeno un viaggio motivato dall’enogastronomia negli ultimi tre anni e che i turisti enogastronomici salgono al 30%; un dato che dichiara come il settore sia passato da un ruolo accessorio a componente in grado di influenzare le scelte di viaggio”.