Magnifica Torino / La Gran Madre di notte
Non tutto è ciò che sembra….
Infatti, queste non sono tagliatelle al sugo d’arrosto ma… crepes con salsa al cioccolato !
Un peccato di gola irresistibile. Adatte ad un’insolita merenda per i vostri bimbi o un originale fine pasto.
Ingredienti
3 uova intere
250gr farina
500ml di latte intero
1 bustina di vanillina
Burro q.b.
Nutella q.b.
Cocco grattugiato q.b.
In una ciotola sbattere le uova, unire il latte, la farina setacciata e la vanillina, mescolare bene per evitare la formazione di grumi. Passare al colino l’impasto e lasciar riposare in frigorifero per 30 minuti.
In una padella antiaderente unta di burro, versare un mestolino di impasto sino a coprire il fondo, cuocere per un minuto per parte, riporre in un piatto e proseguire sino a esaurimento dell’impasto.
Tagliare le crepes a striscioline, otterrete così le “tagliatelle”. Diluire la Nutella con poco latte tiepido. Disporre le tagliatelle nei piattini, condire con salsa al cioccolato e una spolverata di cocco grattugiato
Paperita Patty
A Firenze, in occasione del 17° congresso del Pci, nella prima metà dell’aprile 1986, erano stati invitati quasi tutti i veterani.
A loro erano stati riservati anche degli eventi “collaterali” pensati per il gruppo di iscritti che avevano condiviso le sorti del più grande partito della sinistra italiana fin dal 1921, anno della fondazione del Pcd’I a Livorno. Erano i reduci della pattuglia che il 21 gennaio di quell’anno, abbandonando il teatro Goldoni dove si teneva il XVII Congresso del Partito Socialista Italiano per raggiungere il Teatro San Marco con la frazione comunista capitanata da Amadeo Bordiga (alla presenza, tra gli altri, di Antonio Gramsci, Angelo Tasca, Umberto Terracini, Palmiro Togliatti) avevano contribuito alla nascita del Partito comunista d’Italia che di lì a poco entrò in clandestinità a causa della vittoria del fascismo. In molti, sopravvissuti alle guerre del ‘900 e a mille peripezie, era rimasto nitido il ricordo di quell’evento che si consumò nel cuore del vecchio quartiere livornese della Venezia dove sorgeva il teatro San Marco, distrutto durante i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, del quale rimanevano solo i resti della facciata principale e di alcuni muri perimetrali. C’era sempre chi, nelle ricorrenze, depositava qualche fiore davanti alla lapide commemorativa che era stata collocata nel 1949 dai comunisti livornesi per il 28° anniversario. Come già detto, il 17esimo congresso nazionale comunista al Palazzo dello sport fiorentino (oltre mille delegati, 105 delegazioni estere, 1500 invitati, 586 giornalisti accreditati), aperto dalla relazione di Alessandro Natta che aveva assunto la guida del partito dopo la tragica morte di Berlinguer, aveva riservato alla “vecchia guardia” delle iniziative specifiche. Dibattiti, visite guidate alla città che ospitava i capolavori dell’arte e dell’architettura rinascimentale e sui celebri colli che la circondavano, appuntamenti gastronomici e mostre. Il folto calendario prevedeva anche una proiezione di un film cecoslovacco semiclandestino che celebrava la primavera di Praga. Mario ( useremo un nome di fantasia, celando la vera identità del protagonista – NdR) , classe 1899, comandante partigiano che a dispetto dell’età non aveva scordato il suo passo garibaldino, terminata la cena imboccò il viale che portava al cinema Moderno dove era prevista la visione della pellicola.
Il cartellone davanti al cinema non riportava titolo o immagini ma solo una grande scritta rossa in campo bianco sul manifesto 70 x 100: Luce Rossa. Mario che era stato l’ultima volta al cinema un bel po di anni prima per assistere alla proiezione di Riso amaro, spettacolare capolavoro del neorealismo girato interamente con le mondine nelle risaie vercellesi. Un film-culto, diretto da Giuseppe De Santis nel 1949, con una superba e sensuale Silvana Mangano, Vittorio Gassman e Raf Vallone. Evidentemente anche questa pellicola aveva un tratto sociale ben marcato e lo stesso titolo, quel Luce Rossa che nella sua disarmante semplicità faceva intravedere l’inequivocabile messaggio politico che la trama senz’altro avrebbe offerto al pubblico che già s’immaginava ben folto e ancor meglio orientato. Appena varcato la soglia del cinema, incontrò nell’atrio una signora bionda che non aveva certo risparmiato il trucco sul suo volto non più freschissimo. Vedendo Mario puntare deciso verso il pesante tendone verde scuro che chiudeva l’accesso alla sala, la signora uscì dal botteghino rivolgendogli un acuto “Senta un po’ , lei. Dove crede di andare, senza il biglietto?”. Mario, sfoderando un largo sorriso, rispose: “Mi hanno detto che il biglietto non serve, bella signora. Sono un veterano!”. La bionda rimase di stucco, incapace di reagire. E lui entrò, salutandola con un garbato inchino. Il giorno dopo, a chi gli chiedeva come fosse stato il film, non ebbe dubbi. “ Ci sono stati molti cambiamenti in Cecoslovacchia. Ho intravisto grattacieli altissimi ma soprattutto delle scene che non avrei mai pensato che fossero possibili in un film. Ho ottantasette anni ma così tanti seni e sederi, in vita mia, non ne avevo mai visti e per di più tutti insieme. Se quella è stata la primavera, chissà come sarebbe stata calda, anzi torrida, l’estate da quelle parti”. Nessuno osò ribattere. Nemmeno per comunicare al malcapitato che aveva sbagliato posto e serata.
Marco Travaglini
Amaretti di Mombaruzzo e grappa: abbinamento classico, elegante e sempre molto apprezzato.


APRE A TORINO IL PRIMO BISTROT DOVE IL PASSATO SI INCONTRA CON IL MODERNO

Alcune delle proposte del menù dello chef Giovanni Grasso fra le quali la Battuta di Fassona, perfettamente in linea con la tradizione piemontese, con noci brasiliane, fiori eduli, ed erbe, o l’inaspettato Lobster Sandwich, con astice, pane, maionese al sedano, sesamo ed erba cipollina, diventano delle vere e proprie esperienze se fatti precedere magari da un’aperitivo a base di frutta secca e un liquore tradizionale piemontese: il ritorno a questo momento tipicamente torinese ma ben lontano dalle usanze attuali, è un aspetto sul quale la realtá vuole impegnarsi molto.

Tour “Fatto-a-mano” 2023 sabato in Borgo Rossini
Entriamoinbottega!
Tour “Fatto-a-mano” 2023
Sabato mattina 21 gennaio in Borgo Rossini
Nuovo anno. Restyling per il portale www.fatto-a-mano.it. Nuovo Fatto a mano Tour in un pezzo di città, Borgo Rossini – Regio Parco tra i più dinamici degli ultimi tempi, segno di profonda evoluzione in chiave residenziale, commerciale e culturale. Borgo Rossini rappresenta un borgo storico a due passi dal centro, sulle sponde della Dora, che ha caratterizzato la Torino dell’800 fino all’attuale, moderna trasformazione con il Campus Einaudi, La Nuvola Lavazza…Ma la creatività in queste vie amate dai giovani, porta anche e soprattutto il nome dell’artigianato di qualità ‘made in Italy’. Sono queste realtà che andremo a conoscere con voi per finire come sempre con un aperitivo in uno spazio speciale beneaugurante per il nuovo anno.
Programma
Ore 10 – punto di ritrovo in Corso Regina Margherita 90/bis/c davanti al negozio Across the Glass (bus 11, 56, 68, 72, tram 3 e 4) . Da lì partirà il nostro giro guidate anche da Barbara Colazzo che ci racconterà la trasformazione del Borgo. Lungo il percorso visite alle botteghe.
Ore 12 – A fine visita, aperitivo presso Qu.Bi. in Via Parma 75, dove l’ospitalità è squisitamente ‘fatta a mano’
Quota di partecipazione – 22 euro a persona
Per info
Organizzazione tecnica ONEIROS Incoming By IL MONDO in VALIGIA di C. & D. Viaggi sas
Via Caraglio 6/b – 10141 Torino – Tel 011.7732249 – Cell 3288811318
www.oneirosviaggi.it – www.mondoinvaligia.it – info@mondoinvaligia.it
www.fatto-mano.it info@fatto-a-mano.it adelaidevalle58@gmail.com chiara.caratto65@gmail.com
La foto di Vincenzo Solano
Magnifica Torino / La fetta di polenta dell’Antonelli e la chiesa di Santa Giulia
Salumi e formaggi protagonisti in Monferrato
CONSORZIO COCCONATO RIVIERA DEL MONFERRATO
A partire dal 10 gennaio 2023 tornano le serate organizzate dal Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato dedicate a chi vuole affacciarsi al mondo dell’enogastronomia, per approfondire diversi aspetti dei prodotti del territorio.
Due saranno i temi del mese di gennaio:
Invito all’assaggio dei salumi: tre incontri tenuti dallo chef Sergio Pelizzoli, discepolo di Escoffier, per fornire gli strumenti utili a un acquisto consapevole dei salumi.
10/01 – Introduzione generale sulla salumeria, salame crudo del territorio
Assaggio di sette salami crudi accompagnato da un calice di Barbera di Cocconato e grissini da farina Gran Piemonte
12/01 – Il principe della salumeria, prosciutto crudo
Assaggio di sette prosciutti crudi accompagnato da un calice di Barbera di Cocconato e grissini da farina Gran Piemonte
17/01 – Salumi cotti
Assaggio di vari salumi cotti accompagnato da un calice di Barbera di Cocconato e grissini da farina Gran Piemonte
I formaggi del nostro territorio: serate d’incontro con le realtà casearie locali con assaggi e spiegazioni delle tecniche utilizzate nella fase di produzione del formaggio.
19/01 – Capre e Cavoli https://www.capreecavoli.com/
26/01 – Casa Costa http://www.casacosta.it/
31/01 – Bricco della Croce https://www.instagram.com/briccodellacroce/
Le serate si svolgeranno a partire dalle 20.30 nella sede del Consorzio in Cocconato (Asti), via Vittorio Veneto 1.
Il costo è di 70 euro a persona per i corsi singoli e di 120 euro per chi sceglierà di seguire entrambi.
Oltre ai due cicli di incontri in partenza, si stanno concretizzando nuove proposte per il futuro:
“Stiamo calendarizzando un ulteriore corso sulla salumeria, più tecnico, con il Salumificio Ferrero – anticipano dal Consorzio -. Riproporremo il corso di avvicinamento al vino e quello di approfondimento, in collaborazione con GoWine; proprio con GoWine lo scorso settembre abbiamo presentato una mappa dei vigneti di Cocconato suddivisi per azienda, con particolare attenzione al vitigno Barbera. Terremo un corso sull’agricoltura biologica finanziato dall’UE e rivolto esclusivamente alle aziende del settore. In primavera, in collaborazione con il Comune di Cocconato, ripartirà il noleggio delle e-bikes. Inoltre, a inizio dicembre, abbiamo inaugurato il nuovo punto vendita a Chivasso: l’intenzione è quella di replicare i corsi anche nella nuova sede”.
Il bioparco Zoom è aperto fino all’8 gennaio
Il Natale è passato ma il Bioparco ZOOM Torino non chiude ancora.
c’è tempo fino all’8 gennaio per visitarlo e partecipare alle numerose attività.
in occasione della befana (venerdì 6 gennaio) e per la chiusura invernale del parco (Domenica 8 gennaio) i visitatori potranno ancora assistere allo speciale show Aspettando Papà Noël.
Appena varcato l’ingresso ci si imbatterà in 10 giganti sculture luminose, che riproducono, a grandezza naturale, alcuni degli animali più amati come l’elefante, il rinoceronte, la giraffa e la zebra, incanteranno gli ospiti durante il percorso e renderanno ancora più magica l’atmosfera.
Nel Villaggio degli Elfi si potranno ancora incontrare i simpatici aiutanti di Babbo Natale che intratterranno i più piccoli, durante tutta la giornata, con animazione, laboratori, giochi e divertenti sessioni di baby dance.
nel Regno delle Renne, invece, si potranno incontrare i 4 esemplari adottati l’anno scorso (provenienti da altre strutture zoologiche europee) e capitanati da Rudolph, la fedele renna dal naso rosso e i suoi amici Cometa, Saetta e Freccia. Tutti i giorni in programma speciali talk ed extra experience durante i quali imparare tutto sul magico mondo delle renne, tra informazioni scientifiche e racconti leggendari su questa specie simbolo del periodo natalizio, e partecipare al loro feeding per vederle mangiare il loro spuntino preferito: i licheni!
E per un’experience ancora più completa, non mancheranno le proposte gastronomiche: a pranzo l’Ombiasy Restaurant proporrà speciali Menu a tema natalizio, mentre a merenda si potrà gustare frutta da immergere in una cascata di cioccolato o marshmallow arrostiti – per i più grandi accompagnati da del caldo vin brulè.
Giorni e orari di apertura del parco: dall’2 all’8 – dalle 10.30 alle 17,30
L’associazione Amici del modellismo organizza la settima edizione del GrugliascoFest “Mattoncini in festa”, principale mostra piemontese di costruzioni realizzate con i mattoncini LEGO®.
La mostra si terrà all’interno del Parco Culturale “Le Serre”, in Via Tiziano Lanza n°31 a Grugliasco nei giorni 14 e 15 gennaio 2023 con ingresso libero.
Gli orari di apertura al pubblico saranno i seguenti, sabato dalle 14:30 alle 19:30, domenica dalle 9 alle 18, ultimi ingressi al padiglione 30 minuti prima della chiusura.
Come ormai consuetudine anche per questa edizione il Grugliascofest affronterà molteplici tematiche ispirate al mondo dei mattoncini.
Troverete preziose collezioni private che rappresentano la versatilità dei mattoncini, dall’essenzialità delle opere del secolo scorso alla complessità dei recentissimi e mastodontici Titanic e Heiffel tower.
Notevole lo spazio dedicato alle opere di fantasia e a quelle ispirate alla realtà, per il fantasy, particolare attenzione è stata dedicata ai diorami legati a paesaggi del medioevo con castelli, borghi e cattedrali curatissime nella scenografia e nei particolari. Ispirata invece alla realtà è sicuramente la spettacolare zona dedicata alla enorme caserma dei vigili del fuoco opportunamente resa dinamica per riprodurre l’operatività di mezzi e personale durante un’emergenza. Dopo aver avuto i monumenti di Torino nelle ultime tre in questa edizione l’omaggio alla città sarà rappresentato da una spettacolare parata dei tram e degli autobus storici che hanno partecipato allo sviluppo della metropoli.
Gli organizzatori hanno inoltre strizzato l’occhio al dualismo tra il classico costruire con i mattoncini e la possibilità di interpretare un opera, una costruzione, attraverso più chiavi di lettura.
Ancor prima di entrare potrete approcciare questo mondo attraverso un “sentiero” di QR code che vi porteranno a conoscere altri aspetti inerenti: intrattenimento, istruzione e innovazione affrontati con il nostro “gioco”.
All’interno l’Olobrickfest vi trasporterà in un mondo dove i mattoncini fluttuano nel vuoto.
La tecnologia della torinese Global infotech e l’estro del nostro giovane socio Riccardo S. vi stupiranno con una delle più versatili e disponibili applicazioni del metaverso.
Creazioni in resina raffiguranti l’omino simbolo del tema saranno presenti grazie all’artista genovese A. Piano che per l’occasione ne porterà uno gigante con il quale ci si potrà fotografare.
Torna anche la mostra fotografica dedicata, che ci presenterà cinquanta maxi foto tematiche. Gli scatti realizzati con particolare cura del contesto e della tecnica sono foto d’autore realizzate per raccontare, stupire e divertire.
Per informazioni e-mail amicidelmodellismo@gmail.com