LIFESTYLE- Pagina 102

Burocrazia… che fatica!

IL TORINESE… CON LA CODA

Nelle rubriche precedenti abbiamo accennato alla prima visita del nostro pet, alle modalità e alle tempistiche delle vaccinazioni, secondo le linee guida internazionali, abbiamo parlato della scelta dell’alimentazione e fatto accenno al tipo di animale più adatto al nostro stile di vita.
Oggi parliamo della burocrazia che dobbiamo affrontare quando portiamo a casa un nuovo cane o gatto.
In Italia tutti i cani devono essere dotati di microchip ed iscritti all’anagrafe canina della regione di residenza del proprietario. La registrazione deve avvenire entro 15 giorni dal possesso, e entro 60 giorni dalla nascita dell’animale. Ecco perché i cuccioli nati in casa  devono essere microchippati dal proprietario della madre, e una volta ceduti, si richiede il cambio di proprietario.
La registrazione del gatto all’anagrafe regionale è obbligatoria solo in alcune regioni, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Puglia ( per ora!), che dal  2020
hanno esteso ai gatti gli stessi obblighi di identificazione valevoli per i cani.
Se desideriamo portare il nostro cane o gatto fuori dai confini nazionali, la legge ci obbliga a richiedere il passaporto, emesso dalle ASL di competenza.
Per poterlo ottenere, il nostro pet deve essere microchippato e iscritto all’anagrafe ( anche il gatto ovviamente) e vaccinato per la rabbia da almeno 21 giorni. Una volta ottenuto il passaporto, questo dura tutta la vita dell’animale. Per poter partire, la vaccinazione per la rabbia deve essere aggiornata. Se dovessimo perderlo, occorrerà fare denuncia perché è un documento ufficiale.
Prima di partire, è necessario controllare sul sito del paese in cui ci rechiamo, se oltre al passaporto, siano necessari altri documenti, e soprattutto se ci spostiamo fuori dai confini europei, dobbiamo valutare se non sia obbligatoria la titolazione anticorpale per la rabbia, per poter rientrare.
Come al solito, il consiglio è quello di recarvi dal vostro veterinario, se possibile con parecchio anticipo rispetto alla data di partenza, per poter avere il tempo di sbrigare tutte le pratiche. E’ anche possibile ci si debba rivolgere alla proprio ASl in caso di situazione particolari.
.
Dott.ssa Federica Ferro
Dott. Stefano Bo

Il flop del femminismo

Chiunque abbia intorno ai 60 anni ricorderà le lotte femministe degli anni ’70, tese a ottenere la parità di diritti per le donne, con tanto di slogan ad effetto e parallelamente altre lotte (aborto, per esempio) che comunque coinvolgevano il sesso femminile.

A distanza di 50 anni è opportuno e, direi, doveroso valutare quale sia il risultato di quelle lotte, quali effetti abbiano prodotto e, soprattutto, se sia stato raggiunto l’obiettivo.

Possiamo senza tema di smentita affermare che la parità è lontana dall’essere raggiunta: sono state create le quote rosa nelle liste elettorali perché, altrimenti, le donne sarebbero state una sparuta minoranza dei candidati e gli stipendi delle donne sono, a parità di mansioni, inferiori a quelli dei colleghi maschi nella maggioranza delle aziende private.

E che dire della lettera di dimissioni, fatta firmare all’atto dell’assunzione, qualora la dipendente restasse incinta o decidesse di sposarsi?

Nato con intenti nobilissimi il movimento femminista ha perso di vista, strada facendo, l’obiettivo cercando in molti casi l’uguaglianza uomo-donna, uguaglianza che non può e non deve esserci perché uomo e donna sono diversi tra di loro sotto molteplici aspetti.

La conquista di alcune posizioni, di alcuni posti fino ad allora preclusi alle donne, però, non è sempre stato accettato di buon grado dagli uomini che, in molti casi, si sono sentiti togliere il terreno dai sotto i piedi, si sono sentiti spodestati come se fosse compromessa la loro virilità, la loro mascolinità.

Ancora oggi sono molti gli uomini che digeriscono male il fatto di avere una donna come superiore, nelle aziende come nelle forze armate, che la moglie percepisca uno stipendio maggiore del loro o che, se impiegata nella stessa azienda, raggiunga un livello superiore a quello del marito (o compagno).

Gli uomini, che hanno millenni di cultura patriarcale nel proprio DNA, hanno visto traballare il loro predominio nel giro di qualche decennio digerendo male l’inversione dei ruoli o, quantomeno, l’essere spodestati dal ruolo di “sesso forte”.

Studi recenti hanno dimostrato, inoltre, che le donne sono molto più forti degli uomini, anche per loro natura: sopportano meglio la febbre potendo lavorare anche con 39°C mentre un uomo con 38 è in coma, sopportano la gravidanza ed i dolori del parto mentre un uomo difficilmente ci riuscirebbe e questa consapevolezzadestabilizza ulteriormente i maschietti.

Anche i recenti fatti di cronaca nera, femminicidi o tentati tali, che alcuni psichiatri come Crepet (il cui giudizio condivido in toto) attribuiscono al fatto che gli omicidi non hanno mai ricevuto un NO o un rifiuto dai genitori, dimostrano quanto sostengo: per questi individui un rifiuto è un oltraggio al proprio ego perché,come diceva il Marchese del Grillo, “Io sono io, e voi non siete un c…”. Se poi il rifiuto, inteso anche come volontà di interrompere la relazione, negazione di un incontro o di riappacificazione proviene da una donna, da una ex ecco che il soggetto assume un comportamento asociale, pericoloso e spesso imprevisto.

Fin quando ci saranno mamme che giudicano le fidanzate del figlio puttane, facili, non adatte al figlio o peggio, avremo maschi che svilupperanno un concetto fortemente deviato di approccio, di corteggiamento e di relazione; individui che se trovano una donna non accetteranno che poi questa possa lasciarli, possa innamorarsi di un altro o, semplicemente, possa aprire gli occhi e capire chi sia veramente il proprio compagno.

Come nelle separazioni anche nell’educazione la colpa non sta mai da una parte sola: da un lato i genitori che non rifiutano nessuna richiesta dei figli, concedono loro tutto ciò che questi chiedono li fanno crescere nella convinzione che tutto sia dovuto, come se un diniego fosse un reato di lesa Maestà; dall’altro i giovani, ignoranti nell’affrontare la vita, vanno contro le regole che l’umanità ha fatto proprie da millenni: non uccidere, non usare violenza se non per difendersi e così via.

Il 28% degli italiani è analfabeta funzionale, non comprende cioè il significato di un testo; figuriamoci come possa comprendere il contenuto di un dialogo o, più spesso, di un monologo soprattutto quando si parte con la convinzione che l’interlocutore non stia dicendo nulla di importante o che non abbia diritto di replica.

Sergio Motta

Dicembre leinicese, 40 giorni di eventi con le Associazioni e le scuole

Con la presentazione del libro “Cannoli siciliani” di Roberta Corradin al Teatro civico Pavarotti ha preso il via il Dicembre Leinicese, tradizionale cartellone di eventi del periodo natalizio che racchiude le iniziative dell’Amministrazione comunale, delle Associazioni del territorio e dei commercianti, in collaborazione con le scuole.
Ci saranno eventi per tutte le età e tutti i gusti, dallo sport alla musica, dal teatro all’enogastronomia, per animare le vie del paese e accompagnare gli acquisti delle feste.
Ci saranno eventi non soltanto nei giorni festivi e nel fine settimana, ma il cartellone 2023-2024 riserva numerosi appuntamenti infrasettimanali in un vero e proprio percorso verso e durante le festività.
Il calendario completo:
 
23 novembre 2023
ore 19,15 TEATRO PAVAROTTI
Presentazione “Cannoli Siciliani” di Roberta Corradin
 
24 novembre 2023
ore 21 TEATRO PAVAROTTI
Proiezione filmati montagna a cura CAI Leini
 
26 novembre 2023
ore 10-18 CENTRO STORICO
Sapori d’autunno aspettando il Natale a cura Associazione Commercianti Centro Storico
ore 18 CONCENTRICO E FRAZIONI
Accensione illuminazione natalizia
 
1 dicembre 2023
ore 18 PARCO SAN VALENTINO
Accensione luci Giardino degli Gnomi
ore 18 SANTUARIO B.V. DELLE GRAZIE
Visita libera a cura Associazione Promoeventi e Santuario BV delle Grazie
ore 18,30 VIA CARLO ALBERTO
Sfilata con zampognari e scolaresche fino al Santuario
ore 19 SANTUARIO B.V. DELLE GRAZIE
Distribuzione panettone sul sagrato
 
2 dicembre 2023
dalle 10,30 alle 19 CORTILE DEL CHIOSSO
Mercatino di Natale degli hobbisti a cura Promoeventi
ore 16 CORTILE DEL CHIOSSO
Esibizione Associazione Sollievo – Concorso bimbi Natale (0-3 anni)
ore 17,30 PARCO SAN VALENTINO
Concerto The Queen Choir
ore 20,30FRAZIONE FORNACINO
Bagna caoda a cura Ass. Fornacino Club
 
3 dicembre 2023
dalle 10 alle 19 CORTILE DEL CHIOSSO
Mercatino di Natale degli hobbisti – Scatolata a sorpresa a cura Promoeventi
ore 16 CORTILE DEL CHIOSSO
Esibizione La Palestra
ore 17,30 PARCO SAN VALENTINO
Concerto Laura Verderone
 
4-9 dicembre 2023
CENTRO ANZIANI VIA CARLO ALBERTO 171
Mostra lavori studenti scuola primaria A. Frank sul tema
“Se dico terra” a cura Ass. Abalalite
 
7 dicembre 2023
ore 21 SANTUARIO B.V. DELLE GRAZIE
“Maria nell’arte: un viaggio attraverso i secoli da Oriente a Occidente” prof. Davide Aimonetto
 
8 dicembre 2023
SANTUARIO B.V. DELLE GRAZIE
Visita a Santuario e pinacoteca ex voto
a cura Santuario B.V. delle Grazie
CONCENTRICO E FRAZIONI
Babbo Natale sue due ruote
ore 16 RSA CAPIRONE
Raccolta desideri d’argento
ore 16 PIAZZA VITTORIO EMANUELE II
Kids for CRI – Animazione e truccabimbi a cura Croce Rossa Leini
ore 17 PIAZZA VITTORIO EMANUELE II
Benvenuti in casa di Babbo Natale con distribuzione bevande calde e panettoni a cura LeiniLive
 
9 dicembre 2023
ore 16 RSA CAPIRONE
Consegna desideri d’argento a cura Ass. LeiniLive
 
10 dicembre 2023
ore 15,30 TEATRO CIVICO PAVAROTTI
Spettacolo “Elfo Magico” Circo WOW a cura Ass. A.V.I.S.
 
11-15 dicembre 2023
BABBO NATALE NELLE SCUOLE Evento a cura dell’Ass. LeiniLive
 
15-17 dicembre 2023
SALA CONSILIARE
Esposizione lavori bambini scuole materne e primarie
PIAZZA VITTORIO EMANUELE II
Benvenuti in casa di Babbo Natale con distribuzione bevande calde e panettoni a cura Ass. LeiniLive
 
15 dicembre 2023
ore 21 TEATRO CIVICO PAVAROTTI
Tu si que… sei di Leini a cura Ass. LeiniLive
 
16 dicembre 2023
ore 16 PIAZZA VITTORIO EMANUELE II
Kids for CRI – Animazione e truccabimbi a cura Croce Rossa Leini
ore 21 PALAZZETTO FALCONE
Spettacolo di pattinaggio “Presepe vivente”
a cura Asd Artistic Skating
ore 21 TEATRO CIVICO PAVAROTTI
Concerto di Natale della Filarmonica Vittorio Ferrero
 
17 dicembre 2023
ore 10-18 TEATRO CIVICO PAVAROTTI
Saggio di Natale Ass. culturale musicale Maestro Depaoli
ore 14,30 PIAZZALE MICHELANGELO
Sfilata di Babbo Natale per le vie del centro storico e distribuzione di bevande calde a cura Ass. LeiniLive
ore 21 TEATRO CIVICO PAVAROTTI
Premiazione delle eccellenze sportive a cura Comune di Leini
 
18-22 dicembre 2023
ore 17 SANTUARIO B.V. DELLE GRAZIE
Novena per i ragazzi
ore 18,30 CHIESA PARROCCHIALE
Novena per gli adulti
 
18 dicembre 2023
ore 10 PIAZZA VITTORIO EMANUELE II
“L’albero di Natale dei bambini”
a cura Ass. Voglio solo un sorriso… Martina
 
21 dicembre 2023
ore 21 TEATRO CIVICO PAVAROTTI
Concerto coro polifonico C.A.R.P. Torino a cura Ass. C.A.I. Leini
 
22 dicembre 2023
ore 21 TEATRO CIVICO PAVAROTTI
Concerto coro leinicese Ass. Will Be a Gospel Choir
 
23 dicembre 2023
ore 9,30 PALAMAGGIORE
Christmas Games a cura Polisportiva Leini
ore 19,30 CHIESA PARROCCHIALE
Presepe vivente
ore 21 FRAZIONE FORNACINO
Fiaccolata a cura Ass. Fornacino Club
 
26 dicembre 2023
ore 21,00 FRAZIONE FORNACINO
Tombolata a cura Ass. Fornacino Club
 
31 dicembre 2023
ore 21,00 FRAZIONE FORNACINO
Cenone di fine anno a cura Ass. Fornacino Club
 
6 gennaio 2024
ore 16,00 FRAZIONE FORNACINO
Festa Epifania a cura Ass. Fornacino Club
 
6-7 gennaio 2024
10-12 e 14-18 PALAMAGGIORE
Christmas smile baby a cura Asd Calcio Leini

Il Calendario dell’Avvento Paideia

L’attesa del Natale è un racconto inclusivo

Tutti i fondi raccolti con il progetto saranno utilizzati per garantire percorsi di riabilitazione e momenti felici ai bambini con disabilità seguiti da Fondazione Paideia e alle loro famiglie.

Torna anche quest’anno, in un format nuovo e originale, il Calendario dell’Avvento Paideia, un progetto solidale e inclusivo realizzato da Fondazione Paideia in collaborazione con l’autore di libri per bambini Lorenzo Naia aka La Tata Maschio e l’illustratrice per l’infanzia Roberta Rossetti.

Dimenticate il classico tabellone con le caselline da aprire: il Calendario dell’Avvento quest’anno è una scatola regalo decorata double face con al suo interno un racconto, “Pranzo di Natale cercasi”, una magica storia natalizia a puntate e 24 sorprese connesse al racconto che si trasformano in decori per l’albero e segnaposti per il cenone. Ogni giorno è anche l’occasione per imparare qualcosa di importante: tutte le sorprese portano infatti con sè un messaggio, una suggestione da scoprire, un gesto di gentilezza da fare.

Ma il Calendario dell’Avvento Paideia è molto più di questo: da sempre in Fondazione ci si impegna per promuovere una cultura attenta ai bisogni di tutti i bambini e tutte le bambine. Per questo Pranzo di Natale cercasi non poteva che essere un racconto (e un progetto) davvero inclusivo.

Grazie al prezioso lavoro di Lorenzo e Roberta, la storia di Chiodino il riccio e dei suoi amici è un racconto “accessibile” diviso in capitoli, ognuno scritto con un linguaggio diverso: narrazione tradizionale, CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa), Silent Book e filastrocche. Questo per essere fruito da un pubblico di piccoli lettori sempre più ampio: bambini con disabilità ma anche bambini piccolissimi o bimbi stranieri che non hanno ancora famigliarità con la lingua italiana. Perché per Paideia siamo tutti parte della storia, ognuno con il proprio linguaggio e le proprie competenze, con i propri limiti e con le proprie personali abilità.

Con una donazione minima di 25 euro, un euro al giorno fino a Natale, tutti potranno vivere, pagina per pagina, attività su attività, la magia di una storia solidale e inclusiva e contribuire a sostenere i progetti dedicati ai bambini con disabilità e alle loro famiglie che la Fondazione organizza.

Il calendario solidale di Paideia è disponibile su https://bit.ly/calendario-avvento-paideia23 e presso il Centro Paideia di Via Moncalvo 1 a Torino.

Lorenzo Naia sul web La Tata Maschio

Se gli si chiede qual è il suo mestiere, risponde: la Tata Maschio! Ha studiato psicologia e comunicazione e ha lavorato per diversi anni nell’ambito dei servizi educativi. Oggi continua a occuparsi di infanzia, attraverso le parole: è autore per bambini e ragazzi, collabora con riviste e magazine online ed è consulente creativo per progetti rivolti alle famiglie. Ha avviato una sua linea di kids&paper design, La Tata Market, e dal 2016 si dedica alla formazione su scrittura, lettura e creatività.
www.latatamaschio.it
IG @latatamaschio
FB La Tata Maschio

Roberta Rossetti aka Il T-rex a pois

Illustratrice freelance con i piedi tra le montagne torinesi e la testa sempre in viaggio. Si dedica principalmente a progetti creativi rivolti all’infanzia e alle famiglie, dall’editoria a campagne di comunicazione per brand e aziende, passando per la formazione per adulti con proposte di corsi e workshop. Lavora con tecniche tradizionali e non digitali come l’acquerello, le matite colorate e il collage. Le sue illustrazioni trovano casa negli albi, ma anche in coloring e activty book, prodotti tessili, packaging e pattern.
www.robertarossetti.it

IG @iltrexapois
FB Il T-rex a pois

Fondazione Paideia è un ente filantropico che opera per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Nata nel 1993 per volontà delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, la Fondazione è sostenuta finanziariamente dal gruppo Ersel e dall’impegno di tanti sostenitori. Perché paideia? Il termine, in greco, significa infanzia, crescita, educazione, formazione. Paideia offre accoglienza, sostegno e momenti felici ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, prendendosi cura di genitori, fratelli, sorelle e nonni, affinché ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità. L’obiettivo è sostenere la crescita dei bambini e di chi si cura di loro, partecipando alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.

Elimina le tossine con lo Yoga

YOGA SENZA BARRIERE 

Lo yoga offre una pratica completa non solo per il benessere mentale, ma anche per la purificazione del corpo.

Le pose di torsione sono particolarmente efficaci nell’eliminare tossine, stimolando le funzioni intestinali, il fegato e la milza.

Pose di Torsione da Praticare a Casa

1. Matsyendrasana: Seduti a gambe incrociate, torcete il busto portando il braccio destro dietro di voi e il gomito sinistro contro il ginocchio destro. Ripetete sul lato opposto. Questa posizione favorisce la digestione e la detossificazione del fegato.
2. Parivrtta Anjaneyasana: Da una posizione di loto, ruotate il busto e le spalle verso sinistra o destra. Questo aiuta a stimolare la milza e migliorare la circolazione.
3. Marichyasana: Seduti con una gamba piegata e l’altra estesa, torcete il busto in direzione della gamba piegata. Questa posizione stimola il sistema digestivo e aiuta a purificare il corpo.

Praticando regolarmente queste pose, è possibile favorire la disintossicazione e promuovere una sensazione di benessere generale attraverso lo yoga.

Namasté – @odakawithserena

SERENA FORNERO

“Pressato” esalta le anime torinesi di caffè ed editoria

 

 
In pieno quadrilatero romano, in via Bellezia 16/b, nasce una nuova realtà che dá voce alla grande tradizione torinese del caffè, declinato nelle sue espressioni piú moderne, insieme al linguaggio che da sempre rappresenta e racconta la bevanda piú consumata al mondo: l’arte dell’editoria grafica o, per dirla con un termine contemporaneo, del visual design.
 
 
Un locale , un simil appartamento, con un arredamento che richiama un po’ quelli realizzati in stile ‘ urban industry’, si direbbe oggi; e che, proprio nella zona del quadrilatero, sono spesso costruiti in questo modo.

Ci troviamo in Via Bellezia, nel silenzio e nel mistero che avvolge ad ogni ora questa porzione di città, rinnovata ormai da parecchi anni ma sempre molto apprezzata dai torinesi.
“PRESSATO “, giá dal nome, evoca la filosofia che ha portato il titolare, Nello Russo, a dare vita alla prima roastery locale: come l’amore per gli strumenti delle antiche stamperie che pressavano le lettere sui futuri giornali ( strumenti, peraltro, esposti e visionabili ) , così il caffè ( per chi ancora, nostalgicamente, usa la moka)  viene “pressato” nella caffettiera. E, non in ultimo, il finale di parola  – TO, non può non omaggiare la città dove storicamente é nato il caffé, Torino. La mitica Faema e61 , ” riesumata” dal passato della famiglia Moriondo, inventori – com’è noto – della prima macchina da caffè espresso, proprio da Pressato, riprende vita: gli specialty coffee vengono preparati  con questa macchina, per assaporare i gusti moderni , é proprio il caso di dirlo, accingendosi ad entrare in una storia avvincente e,  a noi , vicinissima.
Il locale, propone un caffè di altissimo livello, servendosi anche della consulenza del già noto personaggio nel campo della tostatura sostenibile del caffè, Maurizio Galiano. Ad accompagnare questi aromi,  presentano lievitati di pasticceria, mentre, dall’ora di pranzo, sono disponibili toast e bagel con ingredienti sani e delicati, insieme a bevande di qualità quali la Birra ” Biova” , famosa  per essere stata concepita e realizzata con il pane invenduto e recuperato ( Biova Project).
La sezione artistica, seconda anima di Pressato, è frutto dell’incontro fra lo stesso Nello – di origini napoletane e con un passato lavorativo importante come art director in studi di design, case editrici  e agenzie di pubblicitá , e che ha guidato l’Archivio fotografico di Torino –   con Diego Moriondo – professionista nel campo della moda e rimasto molto entusiasta del progetto – : i loro mestieri hanno saputo dialogare fra di loro, facendosi notare negli expertise di cui Torino storicamente è stata pioniera.
La sala dedicata alle varie esposizioni librarie, è ampia, luminosa, dove è possibile degustare caffé o crearsi una piccola postazione per lavorare al pc. I prodotti editoriali e artistici , sono realizzati con tecniche di stampa analogiche e artigianali, come per esempio ” letterpress” .
PRESSATO COFFEE AND BOOKS
Via Bellezia 16 b
Orari di apertura: lunedi, mercoledì,  giovedi e venerdì dalle 8.30 alle 14.30
Sabato 9.30 – 15.30
Chiuso Martedì e Domenica
Chiara Vannini

Educare alla Bellezza: “Ma di quale benessere stiamo parlando?”

Mercoledì 29 novembre alle Gallerie d’Italia di Torino si terrà dalle 9.00 alle 16.00 l’incontro “Ma di quale benessere stiamo parlando?”rivolto a docenti, scuole, Università, ASL, operatori teatrali e culturali.
 

Realizzato nel contesto del progetto Educare alla Bellezza di Hangar Piemonte – Agenzia per le trasformazioni culturali dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemontel’appuntamento fa parte di un percorso lungo un anno fatto di laboratori nelle scuole, incontri di formazione e ricerca, webinar, percorsi di accompagnamento con esperti e culminerà in un convegno finale a novembre 2024.

Educare alla Bellezza, infatti, è un progetto che mette in dialogo il mondo della scuola, dell’arte e della cultura a partire da una domanda chiavein che modo il linguaggio e i luoghi delle arti e della cultura possono rappresentare un valore e un senso per la scuola, oggi?

La risposta è in divenire e l’appuntamento del 29 novembre sarà l’occasione per esplorare parole e pratiche artistiche per una riflessione condivisa sul benessere anche grazie all’ampio corpus esistente di evidenze dell’impatto delle arti sul benessere/salute fisica e mentale e di come attraverso le arti sia possibile affrontare problemi complessi per i quali non vi sono ancora soluzioni adeguate.

 

Il seminario prevede anche un momento di lavoro di gruppo attorno alla domanda “Che cosa posso fare io domani in classe?”. e i partecipanti saranno guidati nel percorso di riflessione da Doriana Crema (formatrice e coreografa), Maria Mamone (formatrice e performer) e Norma Nardi (graphic recorder), con la partecipazione speciale di Abdullah Miniawy (artista e performer).

Partecipazione aperta a artisti, docenti e operatori sanitari, iscrizione a questo link: https://forms.gle/RVaRby6Vp7nad6xd9. Ogni evento di Educare alla Bellezza è accreditato singolarmente sulla piattaforma S.O.F.I.A. per la formazione continua degli insegnanti.

Educare alla bellezza è un progetto, promosso dalla Fondazione Piemonte dal Vivo in collaborazione con la Fondazione teatro Ragazzi e Giovani Onlus, a cura di Hangar Piemonte in collaborazione con DoRS Regione Piemonte-Centro di Documentazione Regionale per la Promozione della Salute e Università di Milano Bicocca. Il seminario è realizzato con la partecipazione di MAO – Museo d’Arte Orientale.

Le foto di Solano e Gigli

Magnifica Torino / Due scatti di Vincenzo Solano immortalano il Duomo di San Giovanni e i suoi dintorni. Giampaolo Gigli, invece,  ci propone una suggestiva foto “fuori dalle mura” torinesi che ritrae il Monviso

Due pasticceri meridionali vincono una “Mole di Panettoni”

Francesco Mastroianni

Due pasticceri meridionali vincono con i loro panettoni le rispettive categorie della 12esima edizione di una “Mole di Panettoni”. La kermesse dedicata al protagonista della tavola natalizia, che è tenuta a all’Hotel principi di Piemonte e che ha designato i migliori maestri lievitisti di quest’anno.

Per la categoria “Panettone tradizionale di scuola piemontese”, basso e con glassa, finiscono sul podio:

– Al primo posto, la pasticceria pugliese “Millevoglie” di Alberobello con il maestro lievitista Cosimo Caradonna,

– Al secondo posto, il maestro lievitista Sergio Scovazzo del piemontese “Forno Grano” di Santena;

– Al terzo posto, il maestro Paolo D’Errico della pasticceria torinese “Farina&club bakery”.

Tripudio dell’albicocca, quest’anno per la categoria “Panettone creativo” vengono premiati:

– Al primo posto, il maestro lievitista Francesco Mastroianni della pasticceria calabrese “Casa Mastroianni” di Lamezia Terme, con il panettone creativo cioccolato e albicocca;

– al secondo posto il maestro lievitista Roberto Moreschi della pasticceria lombarda Roberto Pastry e Bakery da Sondrio, Chiavenna, con il panettone creativo caffè e albicocca;

– Al terzo posto, il maestro lievitista Enrico Murdocco del forno torinese Tellia Lab, con il panettone all’albicocca e gocce di cioccolato

Nella categoria “Panettone tradizionale di scuola milanese”, alto e con glassa, si distinguono:

– Al primo posto, il maestro lievitista Valerio Giovannozzi della pasticceria marchigiana Crystal di Porto San Giorgio, a Fermo;

– al secondo posto, il maestro lievitista Roberto Moreschi della pasticceria lombarda Roberto Pastry e Bakery di Sondrio, Chiavenna;

– Al terzo posto il maestro lievitista Marco Voci della pasticceria torinese i “Frutti del Grano” di Collegno.

I vincitori della 12esima edizione di Una mole di panettoni sono stati scelti da una giuria di esperti composta da: Giovanni Dell’Agnese, Massimiliano Prete, Giuseppe Gandolfo, Matteo Baronetto, Leo Rieser, Andrea Rastelli, Anna Mastroianni e Franco Ugetti. La Giuria ha assegnato ai panettoni, arrivati in forma anonima, un punteggio da 1 a 10 in base a vari criteri, tra cui: peso di un 1 kg (tolleranza di 100 gr. in eccesso e 50 gr. in difetto compreso il pirottino), aspetto generale, forma, aroma, cromia, alveolatura, palatibilità, acidità, retrogusto e cottura.

 

Sabato 25 novembre alle ore 9.45 all’Hotel Principi di Piemonte avrà luogo il taglio del nastro che inaugurerà la kermesse alla presenza dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, in rappresentanza del sindaco di Torino. Saranno inoltre presenti altri rappresentanti di istituzioni cittadine, mentre a nome dei lievitisti presiederà il Cavaliere del Lavoro Nicola Fiasconaro. Alle ore 10 si svolgerà invece la premiazione ufficiale.

“Ecco perché sto con Cristina Seymandi”

Parla il saggista cattolico Maurizio Scandurra, opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.

Ci sono casi che fanno riflettere sulle cose. Specie su quelle di un mondo folle sempre più alle prese nel cercare di attuare quella che, al di là delle transizioni di ogni tipo in atto, credo sia la più ardua: il rispetto della Persona.

Nonostante i progressi compiuti e la strada percorsa, il cammino appare alquanto lungo, ancora. E, talvolta, anche irto. Al punto che viene difficile pensare che, in concreto, sia mai iniziato.

Si fa ovunque un gran parlare di parità di genere, briefing & meeting per il maggiore coinvolgimento della figura femminile in sé anche negli organici d’impresa. Ma i fatti, dove stanno?

E’ un po’ come guardare al traguardo, ignorando la partenza. Vagheggiando sulla conseguenza senza tener conto della causa. Cercare il domani prescindendo dall’oggi.

La vicenda di Cristina Seymandi mi ha toccato particolarmente. In un’estate infuocata per via di un clima impazzito, che bisogno c’era di arroventarlo ancora di più? Portando alla ribalta un modello di coppia del tutto antitetico a quel sano e producente equilibrio che dovrebbe essere il carburante sicuro di ogni relazione realmente tale?

Ed ecco che la dicotomia s’insinua, pericolosa e altrettanto contagiosa, laddove dovrebbe invece regnare incontrastatamente sovrana l’armonia. Rubandole il posto. Cambiando il passo, modificandolo profondamente. Mentre il palcoscenico si sdoppia, le platee pure.

Da un lato una donna oggetto di una intollerabile ignominia. Dall’altro, tutt’altro?

Da un lato il silenzio di una persona composta, elegante, intelligente. Dall’altro, tutt’altro?

Da un lato una torinese che evita di prestare il fianco a un vorticoso giro di giostra. Dall’altra, forse,  tutt’altro, con la discreta Città della Mole pronta a improvvisarsi, suo malgrado e tout court, nel più chiacchierato dei salotti romani.

Da un lato un’imprenditrice moderna, in linea con i tempi. Una self-made-woman proprio per questo ancor più meritevole di menzione. Dall’altro un contesto finanziario dalle radici lontane cui, probabilmente, il successo degli altri – o meglio, “delle altre”, dell’altra – dà fortemente fastidio.

Sarebbe stato un connubio perfetto, se vi fosse stato tutt’altro: magari, semplicemente sciacquando il bucato in casa. Facendo memoria e tesoro della sapienza elementare, comune a ogni dignitosa civiltà, che ricorda invece come in Amore vincono sempre buonsenso, correzione fraterna e reciproco perdono, e mai il potere. Evitando, forse inconsapevolmente, di alimentare la promozione di uno stereotipo maschile totalmente in contraddizione con le premesse del 25 Novembre.

Parafrasando il grande Antonio Lubrano, “La domanda sorge spontanea”: “Ma come facevi a stare con Segre?”. Se l’è chiesto pure Roberto Dagostino (come testualmente racconta oggi 23 novembre in edicola sul quotidiano ‘La Stampa’ il collega Fabrizio Accatino), fotografato con la raggiante Seymandi alla prima nazionale del suo docufilm ‘Roma, Santa e Dannata’.

Cara Cristina, scusami se, forse troppo confidenzialmente, mi permetto di evitare il “Lei”. Desidero chiederTi perdono per i peccati mesti di noi uomini.

Invidiosetti, miseri. Permalosi, e talvolta fin troppo macchinosi.

Dì questa volta Tu, se puoi, una preghiera accorata per la nostra redenzione. Per la nostra Salvezza. Perché possiamo cambiare, fintantochè abbiamo respiro.

Siamo ancora in tempo. Sono certo che il buon Dio Ti ascolterà.

Maurizio Scandurra