LIFESTYLE- Pagina 10

Oro, Incenso e Mirra, presepi nel Monferrato

La magia del Natale torna a risplendere sulle colline del Monferrato con la nona edizione di “Oro Incenso Mirra-Presepi nel Monferrato”. Dall’8 dicembre al 6 gennaio 2025 l’evento, reso possibile dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dall’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano e dal Centro Servizi per il Volontariato Asti Alessandria, coinvolge borghi e paesini del territorio, in un percorso affascinante che invita i visitatori a scoprire centinaia di presepi realizzati da artisti locali e appassionati. I Comuni di Aramengo, Camerano Casasco, Castagnole delle Lanze, Castagnole Monferrato, Cocconato, Frinco, Grana Monferrato, Monale San Damiano tornano a esporre le loro rappresentazioni della Natività per questa rassegna che abbraccia antiche chiese, case storiche, cortili e angoli panoramici, rievocando il valore della tradizione artigianale e della comunità sullo sfondo dell’incantevole scenario monferrino.
Presepi nelle vie del paese anche a Schierano, la nota piccola frazione del Comune di Passerano Marmorito (AT) che pur avendo solo 80 anime-residenti ogni anno mette in mostra almeno 200 presepi di tutte le dimensioni come messaggio francescano di pace, fede e tradizione. Creati dalle mani degli abitanti i presepi vengono esposti davanti alle chiese, alle porte delle case e sulle finestre, nei vicoli e lungo la via maestra che attraversa il caratteristico borgo collinare a soli tre-quattro chilometri da Albugnano e dalla celebre Abbazia di Vezzolano. Illuminati nella notte creano un’affascinante atmosfera natalizia.
Realizzati con materiali semplici e naturali i presepi sono dedicati a Papa Francesco e al suo trisnonno Giuseppe Bergoglio nato a Schierano d’Asti nel 1816, da qui la straordinaria importanza del paese di Schierano. Inoltre nella chiesa di San Grato, sempre a Schierano, alle ore 16.00 di domenica 15 dicembre si terrà un concerto di Natale con la Corale Pinese. Nel pomeriggio di tutte le domeniche di dicembre e fino all’Epifania presso la sede della Pro Loco verrà offerto un caldo ristoro a tutti i visitatori, turisti, viandanti, forestieri, pellegrini.        Filippo Re

Uno straordinario presepe meccanico a Cumiana

A Cumiana prende vita uno straordinario presepe meccanico con più di 100 metri quadrati di scenografia, oltre 15 mila LED per il cielo stellato e l’illuminazione dei diorami, oltre 200 proiettori per le otto fasi della giornata, più di 400 gruppi animati, per un’installazione unica che il progettista e realizzatore, con il suo team di volontari, ha creato ricorrendo ad un incredibile lavoro di manualità  e ingegno che prosegue da ormai 22 anni.

Il presepe meccanico di Cumiana è ospitato presso la Chiesa della Confraternita dei Santi Rocco e Sebastiano e verrà inaugurato domenica 8 dicembre  alle 20.45 con la benedizione del parroco e alla presenza delle autorità locali e della cittadinanza. Durante l’evento verranno offerte tisane natalizie  e panettoni, accompagnati dalle melodie di un autentico  zampognaro.

Il presepe, che unisce tradizione e innovazione, continua ad affascinare visitatori di tutte le età  ed è  frutto dell’impegno di un gruppo di volontari coordinati dall’ideatore e progettista Paolo Conti, con il supporto dell’Associazione Alpini Cumiana è il fondamentale sostegno del parroco, don Carlo Pizzicaro.

Il presepe, a ingresso libero, è  visitabile dal 14 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 con orario 

Festivi e prefestivi 9.30-12.30, 15-18.

Dal Natale all’Epifania 15-18. Aperture straordinarie dopo il concerto di Natale del 22 dicembre e dopo la Messa della notte di Natale.

Mara Martellotta 

Scrivere a mano

GLI EFFETTI POSITIVI DI USARE CARTA E PENNA   E’ vero, scrivere al computer è comodo, veloce e pratico. Si digita con dinamicità, si corregge premendo un comando senza lasciare traccia dell’errore, si può salvare in diverse versioni, stampare e inviare con pochi click, tutto questo è innegabilmente efficiente e per certi versi insostituibile.

L’uso frequente della tecnologia e dei nuovi codici lessicali però, per quanto funzionanti ed efficaci, ha contribuito all’impoverimento della scrittura, della nostra bella lingua, della comunicazione in genere. Abbreviazioni, linguaggio contratto, emoticon che sostituiscono interi concetti, opinioni e pensieri, costituiscono un vero e proprio imbarbarimento del nostro vocabolario e dell’intera modalità espressiva.

Sarebbe opportuno quindi fare una riflessione sull’importanza che il recupero della scrittura con la penna, in corsivo soprattutto, potrebbe avere, senza con questo sottovalutare i vantaggi assicurati dai moderni strumenti di composizione.
La psicologia si è occupata in maniera approfondita del linguaggio e della scrittura ed è grazie a vari studi ed analisi che sono venuti alla luce i differenti benefici e facoltà della scrittura manuale. E’ provato infatti che usare la penna per la redazione di documenti, appunti o diari coinvolge diverse aree del cervello che coordinano la componente sensoriale e percettiva con il movimento grafico integrando così sensazioni e controllo delle azioni e del pensiero; al contrario queste aree cerebrali non vengono implicate nella digitazione attraverso la tastiera e il gesto, meramente automatico, risulta impersonale e standardizzato.
La memoria grazie alla scrittura manuale migliora indiscutibilmente, si esercita. Chi prende appunti utilizzando la penna, a causa dell’impossibilità di annotare tutto ciò che viene detto, sviluppa sensibilmente la capacità di elaborazione e di sintesi e stimola il potenziamento di quel processo atto alla raccolta di concetti e nozioni di rilievo, in sostanza quelli più importanti da ricordare. Anche l’apprendimento trae benefici grazie all’utilizzo di carta e penna, soprattutto quello dei bambini. Scrivere manualmente è infatti quella attività che permette di trasformare le idee ed il pensiero in segni concreti, di veicolare gli stati d’animo, di liberare la creatività ed entrare in contatto con le nostre emozioni. Secondo le neuroscienze, nel momento in cui l’idea astratta diviene parola scritta si attivano diverse aeree corticali del cervello che favoriscono i processi cognitivi mentre tutto ciò avviene in misura decisamente minore nella scrittura tecnologica. Inoltre i bambini che scrivono di più sanno leggere meglio.
Mettere le parole su carta, infine, ha un valore terapeutico. Scrivere di getto emozioni, stati d’animo, ansie, paure o ricordi permette di riviverli con il giusto distacco, di rielaborarli, di farli emergere per osservarli da una angolatura nuova, esterna e distolta. Mettere nero su bianco sentimenti e pensieri negativi è un modo per alleggerire pesanti zavorre interiori, riprendere fiato e ritrovare il buon umore. Compilare un diario permette di conoscersi a fondo, consente di accedere alla propria intimità e aprire un dialogo con se stessi senza censure e senza filtri, uno spazio privato dove affiora la propria realtà interiore.

Oltre ai numerosi benefici psicologici e cognitivi, utilizzare carta e penna per formulare le nostre comunicazioni ha un valore e un significato estetico, di stile e persino romantico. E’ vero che attraverso i nuovi strumenti di messaggistica possiamo scrivere senza sosta, esprimere il nostro stato e i nostri desideri senza limitazioni, ma nulla può sostituire la grazia, il garbo e lo spirito appassionato di un biglietto scritto a mano, in corsivo. Utilizzare la carta, scrivere e dedicare pensieri in calligrafia trasforma un gesto in una piccola opera, conferisce personalità e poesia ad una azione resa sin troppo uniforme e fredda da quella tastiera che ci segue ovunque.

Maria La Barbera

Surface Tension per le facciate della Corte Est delle OGR

Le OGR Torino

presentano la prima installazione di Surface Tension, nuova serie di commissioni per per le facciate della Corte Est delle OGR Torino

REBECCA MOCCIA. COLD AS YOU ARE a cura di Iacopo Prinetti un’opera video commissionata dalle OGR Torino in occasione di Luci d’Artista 08.12.2024 – 02.02.2025 | Corte Est

ACCENSIONE

8 dicembre 2024, ore 18.30

Rebecca Moccia, Cold As You Are. Intallation view at OGR Torino, 2024. Ph. Matteo Zin for OGR Torino. Courtesy OGR Torino

OGR Torino | Corso Castelfidardo 22, Torino

www.ogrtorino.it

L’8 dicembre alle 18.30 inaugura Surface Tension, il nuovo progetto delle OGR Torino: la serie di commissioni d’artista che con installazioni luminose trasformerà le facciate della Corte Est delle OGR in una grande tela di proiezione per opere site-specific.

Il primo progetto della serie è una nuova opera dell’artista Rebecca Moccia, Cold As You Are, a cura di Iacopo Prinetti, commissionata dalle OGR e prodotta in occasione della 27^ edizione di Luci d’Artista, come new entry progetto, sezione Costellazione, con cui dal 1998 la Città di Torino illumina l’inverno torinese con installazioni d’arte contemporanea. La video installazione site-specific, realizzata con il supporto tecnico di Epson, raccoglie scene intime e pubbliche, riprese dall’artista con una termocamera, combinate in una sequenza di diversi elementi e narrazioni.

L’accensione della nuova opera avverrà alla presenza del Presidente delle OGR Torino Davide Canavesio, dell’artista Rebecca Moccia e del curatore di Luci d’Artista Antonio Grulli.

L’opera utilizza lo strumento della termocamera, in cui un’ottica fotografica insieme a un sistema a raggi infrarossi converte la rilevazione di informazioni termiche in una gamma cromatica dove ciascuna gradazione di colore corrisponde alla temperatura di un dato oggetto o essere vivente. Sviluppata in ambito militare come molte tecnologie che permeano il nostro quotidiano, la termovisione porta con sé un immaginario legato a pandemie e guerre contemporanee, dove è utilizzata per identificare obiettivi distanti, in una modalità di visione-controllo incapace di cogliere la specificità dei singoli soggetti rendendoli meri bersagli.

In Cold As You Are, Rebecca Moccia ha utilizzato questo strumento per filmare un diario sociale in cui situazioni casalinghe, di festa e di lavoro si combinano con eventi pubblici, proteste e paesaggi urbani. Il cortocircuito materiale e sensoriale tra la prossimità delle immagini proiettate, il paesaggio sonoro che le accompagna, e il ricordo di scenari di controllo e conflitto, è pensato dall’artista per indagare la pervasiva e invisibile infrastruttura neoliberale in relazione alle soggettività su cui agisce con forme di governance intima, una ricerca che l’artista porta avanti sin dal progetto Ministry of Loneliness (2021-2024). Al contempo, la mancanza di definizione causata dal mezzo stesso combinata a inquadrature soggettive e ravvicinate, favorisce un racconto in cui pubblico e privato, personale e politico si fondono, mettendo in secondo piano la visione ottica per privilegiare una percezione legata allo scambio e alla condivisione di spazio, ambienti ed emozioni.

Come in AGGRO DR1FT (2024), film del regista Harmony Korine, i limiti della termocamera come strumento di documentazione visiva deviano l’attenzione su ciò che non è manifesto o che non segue una linearità percettiva per concentrarsi sul livello affettivo e sentimentale dei personaggi. Allo stesso modo, in Cold As You Are, l’immagine diventa sensorialità e stimolo aptico, che supera il visuale per ricollegarsi a esperienze personali e condivise, attivando così uno slittamento percettivo e concettuale che investe la nostra fiducia rispetto all’immagine stessa e la sua funzione.

In Moccia come in Korine, la termocamera è utilizzata quindi per creare profondità in contrasto al suo impiego in ambito militare e di controllo dove la visione si riduce, sia attraverso la gamma cromatica – solitamente in bianco (vivo – caldo) e nero (non vivo – freddo) – sia attraverso la posizione in cui si colloca chi detiene il mezzo rispetto ai suoi obiettivi. In Cold As You Are l’immagine termica si oppone così alla dinamica che riduce i corpi umani e non umani a numeri in un sistema, per concentrarsi su scambi quotidiani che dettano un racconto empatico, e non più freddo e distaccato, svelando al contempo la progressiva indistinzione tra la vita che viviamo e i conflitti che pensiamo di combattere.

Insalata di pollo esotica (con un pizzico di zenzero)

Una proposta semplice, fresca e gustosissima, l’insalata di pollo e’ perfetta in ogni occasione, gradita da tutti di facile e veloce preparazione, leggera e delicata vi permette di utilizzare il pollo rimasto sia lesso che arrosto in aggiunta a pochi sfiziosi ingredienti in un buon equilibrio di sapori.

 

Ingredienti:

 

Petto di pollo lesso o arrosto

1 cuore di sedano bianco

2 fette di ananas fresco

10 noci

1 cucchiaio di senape dolce

2 cucchiai di maionese

1 cucchiaino di zenzero fresco (facoltativo)

1 limone

Sale, pepe, olio evo

Lavare e tagliare il sedano, sfilettare il pollo, sgusciare le noci e ridurre i gherigli a pezzetti, tagliare le fette di ananas a tocchetti. In una ciotola preparare il condimento, emulsionare con un filo di olio la maionese con la senape, il sale, il pepe, lo zenzero e il succo del limone. Mettere tutti gli ingredienti in una insalatiera, mescolare con cura. Lasciar riposare al fresco per almeno un’ora prima di servire.

Paperita Patty

Ritorna a Torino, in Via Carlo Alberto, il mercatino artigianale Una Storia tra le Mani

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Evento di Artigianato Artístico Manuale

Via Carlo Alberto, 12 – Torino

7/8 DICEMBRE – 14/15 DICEMBRE – 19/24 DICEMBRE

dalle 10 alle 19

 

Ritorna a Torino, in Via Carlo Alberto, Una Storia tra le Mani, il mercatino artigianale promosso dall’omonima associazione che riunisce eccellenze della produzione artigianale del territorio piemontese ospitando spesso anche artigiani provenienti da altre regioni.

Queste le date dell’edizione natalizia, 7/8 dicembre, 14/15 dicembre e continuativo dal 19 al 24 dicembre con orario dalle 10 alle 19.

Durante queste giornate che si avvicinano alle feste, nel bellissimo contesto pedonale del centro storico di Torino,  in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, si potranno ammirare e acquistare i manufatti di oltre 40 artigiani-artisti che, alternandosi, presenteranno al pubblico le loro originali creazioni; colorate sculture in cartapesta, paesaggi, vasi-lampade, sculture, originali oggetti d’uso e monili in ceramica, abiti trasformabili confezionati con ricercati tessuti o con tessuti naturali, originali gioielli in metallo e fili di tessuto colorati, gioielli in cemento, gioielli in legno, gioielli-scultura in fusione a cera persa, preziosi oggetti e monili realizzati con la tecnica della vetrofusione, strumenti musicali fatti con zucche o canne di bambù, coperte e abbigliamento realizzato con tessuti a telaio ottenuti da filati naturali colorati a mano, borse, cappelli e numerosi altri oggetti realizzati da artigiani-artisti con molteplici tipologie di lavorazione e utilizzando svariati materiali quali metalli, vetro, legno, cuoio, carta, filati pregiati

Gli artigiani sono selezionati sulla base di precisi parametri, primo tra tutti la loro manualità, con cui realizzano pezzi unici ovvero una produzione non seriale, la creatività e capacità di valorizzare la materia prima trasformandola in oggetti lasciando una personale impronta artistica e la grande cura per il dettaglio.

Una Storia tra le Mani non è un semplice mercatino dell’artigianato, gli artigiani-artisti che ne fanno parte condividono la mission di far conoscere al pubblico la storia che nasce dalle loro mani, lo studio dei materiali e delle tecniche di lavorazione, il pensiero e l’ispirazione che c’è dietro e dentro ad un oggetto.

 

Ogni manufatto è portatore di una storia, una trasmissione di saperi, che è il risultato di tanti elementi: che cosa ha ispirato l’artigiano, quale materiale ha scelto di utilizzare, le difficoltà incontrate nel crearlo. Tutto contribuisce a dare valore a quell’oggetto e al pensiero che possa durare nel tempo, e che oltre alla sua unicità, permetta al visitatore, di fare acquisti consapevoli” e cioè di conoscere il dove, il come e la mano esperta che lo ha realizzato.

Una storia tra le mani è un’associazione di artigiani/artisti che organizza, senza scopo di lucro, un evento caratterizzato da elementi creativi e culturali in cui gli artigiani sono  parte attiva attraverso l’esposizione delle loro stesse creazioni. Nasce nel 2011  con l’obiettivo di offrire al pubblico torinese e ai turisti, in costante aumento nella città di Torino, un evento ricorrente durante l’anno con cadenza mensile e con un periodo più ampio nel mese di dicembre.
Tutti gli oggetti esposti durante gli appuntamenti sono realizzati completamente a mano, o con l’ausilio di semplice strumentazione meccanica, in un contesto di trasformazione della materia o riciclo creativo che coinvolge un pensiero progettuale, le mani, il cuore e l’anima di chi li crea.

L’associazione è inoltre impegnata in alcune date durante l’anno, attraverso tutti gli artigiani aderenti, a tenere a turno laboratori con il pubblico e ad eseguire una parte della lavorazioni sul posto mostrandole ai visitatori o, se impossibile per motivi pratici, la disponibilità degli stessi di illustrare tutte le fasi di lavorazione con l’ausilio di video e materiale fotografico.  

 

SCHEDA EVENTO

Titolo: Una Storia tra le Mani – Artigianato artistico autoprodotto con lavorazioni sul posto

Date: 7/8 dicembre, 14/15 dicembre e continuativo dal 19 al 24 dicembre

Orari: 10:00 / 19:00

Luogo: via Carlo Alberto, 12 – Torino (TO)

Info: Elena Marsico 3474253094

Info mail: unastoriatralemani@gmail.com

Web: https://www.facebook.com/UnaStoriaTraLeMani

Instagram

https://www.instagram.com/unastoriatralemani?igsh=ejBhaHUydnE2djE3

Video: https://www.youtube.com/watch?v=H596lk_3Cgk

Largo ai giovani!

Quante volte abbiamo sentito pronunciare la frase “largo ai giovani”?

La sua origine sta nel fatto che i giovani, per molte ragioni, sono dotati di una visione innovativa, hanno maggior dimestichezza con le tecnologie più moderne, hanno più energia e, dunque, potrebbero essere i naturali fautori di ogni miglioramento della società.

Spesso criticati, i giovani vengono molte volte snobbati o sminuiti perché il loro linguaggio (in senso lato) non è comprensibile ai più anziani, perché contemplano soluzioni “bizzarre”, rifiutano le conquiste dei loro padri e nonni (posto fisso, casa di proprietà, matrimonio e figli, iter di carriera pianificato) per seguire altre mete, altri obiettivi.

Come ho avuto modo di citare altre volte, il compianto Fabrizio De Andrè nel suo ultimo concerto al Brancaccio nel 1998, sostenne che non sia vero che i giovani non hanno valori; semmai siamo noi troppo attaccati ai nostri per accettarli. Occorre attendere di storicizzarli e, in ogni caso, inserirli nel corretto ambito geografico e storico.

La globalizzazione, che ha pur avuto qualche pregio, ha però portato una rivoluzione in negativo mischiando valori e culture, mescolando pregi e difetti in modo imprevisto ed imprevedibile,portando in alcune regioni del pianeta valori incompatibili per tradizione, etnia, cultura, religione e storia, portando l’opinione pubblica a credere che si tratti unicamente di fattori negativi o, al contrario, permettendo a esperienze lontane di penetrare nella nostra cultura senza che ne venga realmente percepito il reale eventuale valore.

Ma il vero problema nel puntare tutto sui giovani è duplice: da un lato rischiamo di perdere l’esperienza di cui i meno giovani e gli anziani sono portatori, esperienza che serve ad evitare moltissimi errori e, dall’altro, di demotivare i meno giovani mettendoli in una riserva perché devono cedere il passo ai giovani.

Dal punto di vista psicologico e sanitario questo comporterebbe costi altissimi per la spesa pubblica perché implicherebbe, al di là di ogni risvolto lavorativo, depressione, demotivazioni, mancanza di autostima e tutto ciò che potrebbe nascere da tale accantonamento.

Inoltre, per permettere ai giovani di emergere, di farsi largo occorre mettere in disparte i più vecchi; logica conseguenza sarà che l’ente di previdenza erogherà pensioni elevate (molti aderiscono al sistema retributivo, almeno parzialmente) in cambio di contributi freschi, di valore notevolmente inferiore (sistema ormai totalmente contributivo) il che provocherebbe in pochi anni il crack dell’ente previdenziale.

Una politica del lavoro sensata avrebbe dovuto prevedere, già al tempo in cui le casse previdenziali furono fuse nell’INPS (non ultima l’ENPALS dei lavoratori dello spettacolo) che il sistema così com’è organizzato è destinato al collasso; un ente che si occupi di previdenza ed assistenza al contempo è fortemente squilibrato quando, in periodi come la pandemia, non incassa perché le attività sono ferme, ma eroga a larghe braccia perché c’è, appunto, una pandemia; inoltre, in periodi di disoccupazionenon riceve versamenti dato che le aziende licenziano, ma eroga sussidi di disoccupazione svuotando le proprie casse.

Un imprenditore che sia tale, e non sia soltanto un finanziere che bada unicamente al ritorno economico, sa che quando un dipendente sta per uscire dall’azienda per andare in pensione andrà sostituito, formando con ampio anticipo il suo sostituto, ma questo è un costo (doppia figura per quella posizione) che solo gli imprenditori intelligenti (oggi la minoranza) sanno mettere in conto.

Oppure, e questa è la genialata dei finanzieri, assumiamo i sostituti dopo un anno dalla fuoriuscita del predecessore pensando che quel lavoro si apprenda in pochi giorni, chiedendo, provando e riprovando. E’ palese che questa è l’ennesima dimostrazione che alcuni titolari di azienda o manager non conoscono assolutamente ciò di cui parlano, ed è questa una delle cause principali di crisi del nostro sistema imprenditoriale.

I giovani insegnino ciò che conoscono (tecnologie, nuovi media) mentre i meno giovani mettano a disposizione la loro esperienza; un sereno confronto tra ciò che è stato e ciò che è, e forse sarà,può sicuramente dettare le regole per un proficuo turn over.

Peccato non sia altrettanto facile cambiare la mentalità di chi sta nella sala dei bottoni.

Sergio Motta

Il Piemonte celebra “Birrifici Aperti Unionbirrai”

 

Sabato 7 dicembre, i birrifici artigianali di tutta Italia aprono le loro porte al pubblico con visite guidate, degustazioni e incontri con i birrai. “Birrifici Aperti” è la giornata organizzata da Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti, con l’obiettivo di promuovere la cultura della birra artigianale in Italia, educando i consumatori sulle diverse varietà e qualità di birre prodotte localmente, sostenendo i piccoli produttori nel panorama birrario nazionale. In Piemonte sono 5 le aperture di birrifici artigianali per celebrare l’evento di Unionbirrai: Birrificio Gilac a Rivoli (TO), Birrificio Trunasse a Castelletto Stura (CN), Birra 100Eventi a Borgomanero (NO), Birrificio Agricolo Kauss a Piasco (CN) e BSA – Birrificio Sant’Andrea a Vercelli.

“Valorizzare il mondo della birra artigianale italiana, creando un contatto diretto tra birrifici e appassionati. Questo l’obiettivo della nostra iniziativa Birrifici Aperti – dichiara Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai – che mira a replicare ciò accaduto con successo in altri comparti come il vino e l’olio, aprendo le porte dei birrifici per far conoscere da vicino i processi produttivi, le materie prime utilizzate e, soprattutto, la passione che si cela dietro ogni bottiglia. Tutti ingredienti che rendono la birra artigianale nazionale oramai un vanto del made in Italy agroalimentare nel mondo, con sempre più riconoscimenti”.

Sarà possibile scegliere l’appuntamento preferito tra i tanti in programma in tutto lo Stivale presenti sul sito www.birrificiapertiunionbirrai.itSi potranno esplorare storie, processi e segreti dietro ogni birrificio, vivendo una giornata immersiva nel mondo della birra artigianale ma promuovendo, al contempo, il territorio con le sue peculiarità creando localmente sinergie. A giovarne saranno i consumatori, sempre più consapevoli e attenti, i quali divengono visitatori e turisti pronti ad esperienze uniche che, attraverso la convivialità, li porta a conoscere una realtà artigianale con un contatto diretto.

“Riteniamo che i piccoli birrifici artigianali possano divenire parte integrante di itinerari turistici e mete da visitare e in cui trascorrere piacevoli momenti – conclude Ferraris (Unionbirrai) – Per questo, anche a livello normativo, siamo impegnati nel promuovere la creazione delle ‘Strade della Birra’, prendendo spunto da ciò che il mondo vitivinicolo ha già realizzato con successo con le cantine”.

 

Torna “NUOVI EROI”, storie di eroi comuni 

Insigniti dal Presidente Mattarella con l’Ordine al Merito . Dal lunedì al venerdì alle 20.15 e il sabato alle 20:35 su Rai3

Sei nuovi episodi della sesta stagione di “Nuovi Eroi”, che racconta le grandi storie di eroismo quotidiano di cittadine e cittadini insigniti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il format originale prodotto da Stand by Me e Rai Approfondimento, con la preziosa collaborazione del Quirinale,  in onda da lunedì 2 dicembre a venerdì 6 dicembre alle 20.15 e sabato 7 dicembre alle 20:35 su Rai3.

Sei nuove puntate per raccontare le storie straordinarie di persone che si sono distinte in alcuni campi professionali e non solo: eroi comuni, quasi sempre sconosciuti al grande pubblico, rappresentativi dei più alti valori umani e solidali e che si sono fatti apprezzare per l’impegno civile e per il forte senso di comunità, diventando così un esempio virtuoso.

Le puntate del sabato, in onda alle 20:35, sono dedicate ai Nuovi Eroi “Young”: giovani alfieri e cavalieri che, attraverso atti di coraggio e solidarietà, si sono distinti nello studio, in attività culturali oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.

Tra le storie di questa settimana quella di Padre Vincenzo Bordo (lunedì 2 dicembre), da più di trenta anni vicino alle persone più povere di Seul dove ha fondato la “Casa di Anna” che ospita, assiste e nutre i poveri e i senzatetto della periferia della città coreana. C’è poi l’impegno per l’inclusione delle persone con disabilità di Mattia Abbate (martedì 3 dicembre) e l’esempio di imprenditoria inclusiva di Marco Caprai (mercoledì 4 dicembre), amministratore delegato di un’azienda vinicola di Montefalco in Umbria, che ha dato la possibilità ad oltre duecento persone richiedenti asilo di trovare un impiego presso la cantina della sua attività.

A ricevere l’importante riconoscimento dell’Onorificenza al merito c’è anche Sara Sclauzero (giovedì 5 dicembre), che con altre donne ha fondato il centro antiviolenza APS “Me.Dea” Onlus con la finalità di formare le persone alla non violenza in tutte le sue manifestazioni. Infine la storia di Walter Rista (venerdì 6 dicembre), ex giocatore di rugby che ha vestito la maglia della nazionale dal ’68 al ’70, co fondatore de La Drola, squadra di rugby nata all’interno del carcere di Torino.

Le puntate del sabato, in onda alle 20:35, sono dedicate ai Nuovi Eroi “Young”: giovani alfieri e cavalieri che, attraverso atti di coraggio e solidarietà, si sono distinti nello studio, in attività culturali oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà. Come Marta Grelli nella foto (sabato 7 dicembre), studentessa universitaria di Torino, che ha ideato una piattaforma informatica per offrire a persone diversamente abili l’opportunità di viaggiare in modo consapevole conoscendo i posti più adatti alle loro esigenze.

In ogni puntata la storia di uno di questi eroi comuni viene raccontata attraverso un’intervista diretta al protagonista, intervallata dalle testimonianze di amici, familiari e colleghi, da immagini fotografiche e video privati e da repertorio di cronaca, perché le loro vicende s’intrecciano molto spesso con momenti cruciali della nostra storia recente. Anche per questa stagione, a guidare il racconto la voce fuori campo di Veronica Pivetti, mentre i passaggi decisivi della vita del protagonista di puntata sono ricostruiti come sempre attraverso suggestivi re-enactement.

Chiude ogni episodio la cerimonia di conferimento dell’Onorificenza al Merito Civile svoltasi al Quirinale alla presenza del Presidente Mattarella. Un Ordine nazionale, istituito nel 1951, destinato a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari’’.

  

Rai Approfondimento presenta Nuovi Eroi, un format originale prodotto da Stand By Me. Produttore creativo Simona Ercolani; scritto da Andrea Felici. Produttrice esecutiva Stand by Me Simona Meli; Delegati Rai Mercuzio Mencucci, Maria Laura Ballesio. Regia di Claudio Pisano.

 

SINOSSI

VINCENZO BORDO (lunedì 2 dicembre)

Vincenzo Bordo è un missionario originario di Piansano, un paesino in provincia di Viterbo. La forte vocazione di dedicarsi agli altri lo porta molto lontano da casa, in Corea.

A Seoul è conosciuto con il nome di Kim Ha Jong e da più di trent’anni si dedica ai più poveri, agli anziani soli, agli orfani, ai senzatetto e agli esclusi delle periferie di Seoul. Tutte queste persone oggi trovano il proprio porto sicuro presso l’associazione “Casa di Anna”. Nel 2024 Il Presidente Sergio Matterella decide di annoverare Vincenzo tra i trenta eroi civili della Repubblica Italiana.

MATTIA ABBATE (martedì 3 dicembre)

Mattia Abbate vive a Milano e convive fin da bambino con la distrofia muscolare di Duchenne. Nonostante le sfide fisiche, lo sport è da sempre una sua grande passione, e l’Inter, la sua squadra del cuore. Negli anni sperimenta in prima persona i disservizi legati all’accesso delle persone con disabilità negli stadi, fino a decidere di scrivere una mail di denuncia alla redazione de La Repubblica. Il suo senso critico e la sua abilità di scrittura colpiscono il direttore, che gli propone di curare una rubrica dedicata al mondo della disabilità. Attraverso le sue parole, Mattia diventa una voce per tutti coloro che vivono in una società ancora lontana dall’essere inclusiva. Per il suo impegno, Il Presidente della Repubblica lo nomina Cavaliere dell’ordine al merito.

MARCO CAPRAI (mercoledì 4 dicembre)

Marco Caprai, imprenditore a Montefalco, in provincia di Perugia, muove i primi passi nel settore vinicolo grazie al padre, che gli affida la guida dell’azienda di famiglia. Le sue spiccate doti imprenditoriali portano ottimi risultati, ma con il tempo Marco si trova ad affrontare un problema crescente: sempre meno persone vogliono lavorare in campagna.
La svolta arriva grazie all’incontro con la fondazione “L’Arca del Mediterraneo”, impegnata nell’accoglienza dei migranti. Oggi, tra i filari delle sue vigne, lavorano oltre 200 richiedenti asilo, che grazie a questa opportunità riescono a costruire un futuro migliore. Il suo è un esempio di imprenditoria inclusiva che gli vale la nomina a Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

SARAH SCLAUZERO (giovedì 5 dicembre)

Sarah Sclauzero cresce tra le colline del Monferrato, in Piemonte. Durante l’adolescenza, un episodio di violenza domestica a cui assiste durante una vacanza, la sensibilizza profondamente, rendendola consapevole delle gravi disuguaglianze tra uomini e donne. Questa consapevolezza diventa il filo conduttore della sua vita. Dopo aver conseguito la laurea in psicologia e maturato una lunga esperienza nel sociale, decide di tradurre la sua visione in azioni concrete. Insieme a un gruppo di colleghe, fonda l’associazione “Me.Dea”, con l’intento di supportare le donne vittime di violenza in ogni sua forma. In un’Italia ancora troppo segnata da questo drammatico fenomeno sociale, Sarah viene insignita dal Presidente della Repubblica della nomina a Ufficiale dell’Ordine al Merito.

WALTER RISTA (venerdì 6 dicembre)

Walter Rista, ex giocatore di rugby, veste la maglia della nazionale italiana dal 1968 al 1970. Durante una trasferta in Argentina, rimane coinvolto in un incidente stradale con un pullman che trasporta detenuti. Profondamente colpito dalla loro condizione, sviluppa il desiderio di migliorare la qualità di vita dei carcerati. Successivamente incontra Pietro Buffa, all’epoca direttore del carcere di Torino, e insieme danno vita a un progetto per introdurre il rugby nelle carceri. Oggi questo sport si pratica in diversi istituti di pena in Italia, offrendo ai detenuti un percorso di risocializzazione fondato sui valori e sulle regole del rugby. Nel 2024 Walter riceve la nomina di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

MARTA GRELLI (sabato 7 dicembre)

Marta Grelli è una giovane studentessa di Torino che negli anni matura una grande passione per i viaggi. All’università è l’incontro con Marco, ragazzo ipovedente, ad aprirle le porte sul mondo della disabilità. Grazie a quest’amicizia, Marta comprende quanto sia difficile per una persona disabile viaggiare liberamente come fa lei. Decide così di sviluppare una piattaforma per mappare l’accessibilità dei luoghi turistici, offrendo uno strumento che rende il mondo più accogliente per chi affronta queste difficoltà. Per la sua intuizione, nel 2024 il Presidente Sergio Mattarella la nomina Cavaliere dell’ordine al Merito.