LIFESTYLE- Pagina 10

Non consumi il gas? Peggio per te: paghi la bolletta!

Di Gianluigi De Marchi *

Sono entrato in un supermercato alla ricerca di una birra speciale che volevo assaggiare.

Ho fatto il giro degli scaffali e, non avendola trovata, mi sono diretto alla cassa per uscire.

La cassiera mi ha bloccato il cancelletto impedendomi di passare e chiedendomi 20 euro.

Stupito, ho chiesto perché, non avendo comprato nulla.

“Non importa se non ha comprato, ha fatto un giro nei nostri locali e deve pagare la quota fissa”

Ho provato a discutere, è stata irremovibile ed alla fine, maledicendola silenziosamente, lo ho dato una banconota da 20 ed ho cercato di uscire.

Niente da fare, cancelletto chiuso.

“Signore, deve darmi anche 20 euro per il trasporto in taxi”

Non ci ho visto più dalla rabbia ed ho urlato: “Ma cosa va cianciando, sono venuto qui con la mia macchina parcheggiata nel piazzale!”

“Può darsi, ma noi abbiamo un parcheggio di taxi a disposizione dei clienti, quindi deve pagare il servizio!

Ho reagito violentemente finché….

Finché mi sono svegliato madido di sudore; per fortuna un incubo, forse le tre uova mangiate la sera prima erano state troppo pesanti per il mio fegato.

Ho raccontato il sogno a mia moglie durante la colazione, chiudendo il racconto con una frase consolatoria: “Per fortuna era un incubo, certe cose non possono succedere”

Mia moglie mi ha guardato sogghignando e porgendomi una busta aperta: “Sei sicuro che non possa succedere? Guarda questa bolletta arrivata stamattina!”

Incredibile, ma vero.

Plenitude mi ha inviato una bolletta da 23,23 euro indicando chiaramente: “Consumo totale fatturato 0 smc” ed aggiungendo sul retro “Spesa per la vendita di gas naturale euro 9,57” e “Spesa per la rete e gli oneri generali di sistema euro 9,47”.

Capito?

Non ho acceso il riscaldamento, non ho cucinato, non ho consumato un millimetro cubo di gas, ma devo pagare 23,23 euro perché Plenitude esiste…

Il bello è che 9,57 euro sono addebitati per “Vendita di gas naturale” che non ho usato, e 9,47 euro sono addebitati (come indicato nella specifica a piè di pagina) per “Attività di trasporto del gas naturale”!

Signori della Plenitude, vi invito a portarmi il gas naturale in Rolls Royce per giustificare l’addebito, altrimenti non avete motivo per prelevare 23,23 euro dal mio conto.

Signori della Plenitude, non fate come la cassiera del mio incubo, che mi estorce soldi pur non avendo comprato nella al supermercato ed addirittura pretende il pagamento del taxi solo perché c’è il parcheggio nel piazzale…

Signori della Plenitude, sicuramente il contratto prevede queste operazioni, che quindi sono legalmente a posto; ma la coscienza non vi dice nulla sulla loro eticità e correttezza commerciale?

·        Giornalista e scrittore

·        demarketing2008@libero.it

La casa come specchio di chi siamo

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ABITARE CON STILE

Rubrica settimanale a cura di Magda Jasmine Pettinà 
Uno spazio dedicato al mondo della casa in tutte le sue forme: dal mercato immobiliare al design d’interni, dall’arte di valorizzare gli spazi alle nuove tendenze dell’abitare contemporaneo. Consigli pratici, spunti estetici e riflessioni su come rendere ogni casa un luogo che rispecchi chi siamo — con uno sguardo che unisce competenza, bellezza e sensibilità.
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Dalla burocrazia al benessere, dal valore immobiliare al design d’interni: l’abitare contemporaneo è un equilibrio tra funzionalità, estetica e identità. Una riflessione sull’evoluzione dello spazio domestico, fino al concetto moderno di smart home.

Abitare non significa soltanto vivere in uno spazio, ma farne il riflesso della propria identità. La casa è il luogo in cui le nostre scelte estetiche, funzionali ed emotive si intrecciano, raccontando chi siamo molto più di quanto immaginiamo.

Nasce da questa consapevolezza “Abitare con stile”, una rubrica dedicata a chi considera la casa non solo come un bene materiale, ma come un progetto di vita in continua evoluzione.

Oggi parlare di casa significa parlare di società, di tecnologia e di benessere. L’abitare è cambiato profondamente: gli spazi non sono più soltanto contenitori di oggetti o funzioni, ma scenari del nostro quotidiano, luoghi che influenzano il nostro umore, la produttività, la qualità del tempo che trascorriamo con noi stessi e con gli altri.

Accanto agli aspetti più tecnici e burocratici — dai valori immobiliari alle normative — si è fatta strada una nuova sensibilità: quella che guarda alla qualità dell’abitare come a un equilibrio tra comfort, estetica e sostenibilità.

Progettare una casa oggi significa saper dosare funzionalità e emozione, tecnologia e calore, estetica e senso pratico. Significa scegliere materiali che dialoghino con la luce, colori che favoriscano armonia, spazi flessibili capaci di adattarsi ai nuovi ritmi della vita.

Negli ultimi decenni, l’evoluzione dell’abitare ha seguito il ritmo della società: dagli appartamenti tradizionali ai loft aperti e multifunzionali, dalle seconde case destinate al relax fino alle soluzioni di co-living e agli spazi ibridi dove casa e lavoro si fondono.

Oggi, con l’avvento della smart home, la casa diventa anche intelligente: luci, temperatura, sicurezza e consumi si gestiscono con un clic, restituendoci tempo e libertà. Ma la vera innovazione non sta solo nella tecnologia: è nel modo in cui impariamo a costruire ambienti che ci somiglino, che accolgano, rigenerino e ispirino.

Ogni casa è un racconto. E in queste pagine proveremo a esplorare, settimana dopo settimana, le infinite sfumature dell’abitare: dal valore immobiliare al fascino del design, dalle tendenze ai piccoli gesti quotidiani che trasformano uno spazio in un luogo da amare.

Perché, in fondo, abitare con stile non significa seguire le mode, ma trovare la propria armonia tra forma, funzione e anima.

Al Mauto la mostra “Ferrari Design Creative Journeys 2010-2025

La mostra “Ferrari Design. Creative Journeys 2010-2025”, realizzata dal MAUTO, Museo Nazionale dell’automobile  in collaborazione con il Centro Stile Ferrari e i Musei Ferrari, è  la prima di una serie di esposizioni tematiche ospitate nel nuovo spazio museale dedicato al design. Rimarrà aperta fino a domenica 8 marzo 2026.

“Oggi inauguriamo “Sulle strade del design”, il nuovo spazio espositivo dedicato al progetto industriale. Qui il MAUTO allarga lo sguardo e le radici dell’automobile, prodotto complesso e sintesi per eccellenza, al design industriale totale – afferma Benedetto Camerana, presidente del MAUTO.“ Sotto la guida dei curatori  Silvia Baruffaldi e Marco Sanmicheli l’esposizione costruisce accostamenti metodologici secondo criteri di ispirazione e comparazione.

Le personalità che hanno definito la storia dell’automobile, come Marcello Gandini, Giorgetto Giugiaro, Paolo Martin, Leonardo Fioravanti , Aldo Brovarone, Ercole Spada, Giovanni Michelotti, si affacciano dalla parete “album” e dalle videointerviste, per ammirare la selezione di oggetti di product design ideati da figure altrettanto straordinarie come Franco Albini, Achille Castiglioni, Marco Zanuso, Joe Colombo, Vico  Magistretti  e molti altri colleghi di percorso, materializzando un  ponte ideale capace di superare la separazione strumentale tra car design e product design, vale a dire tra i due poli che li rappresentano,Torino e Milan, poli dei due generi.
A questa sezione permanente , comunque in futura evoluzione, si affianca uno spazio per l’esposizione di automobili secondo temi a rotazione, la cui prima di una lunga serie di mostre programmate è “Ferrari Design. Creative Journeys 2010-2025″.
Ed ecco comparire, al di là della parete del design, undici Ferrari eccezionali, una galleria di meraviglie del design più avanzato, tra stile, ingegneria, aerodinamica di avanguardia, generate dal continuo dialogo che è  il carattere distintivo e autentico del Centro Stile Ferrari, sviluppato sotto la guida di Flavio Manzoni, architetto e collega. Il visitatore ad ogni passo, volgendo lo sguardo, si imbatte in Supercar da brivido”.

In esposizione undici vetture che rappresentano il distillato del team diretto da Flavio Manzoni selezionate tra gli oltre settanta modelli progettati a Maranello nel 2010, corredate da un allestimento che valorizza non soltanto il risultato finale, ma l’intero processo creativo.

Disegni e immagini dei progetti testimoniano un approccio che ricerca una bellezza formale mai fine a se stessa, ma dotata di soluzioni estetiche puntualmente finalizzate alla funzione e alla performance.

“È un grande piacere per me e il mio team di designer e modellisti vedere il Centro Stile Ferrari protagonista dell’inaugurazione di questo nuovo spazio dedicato al design all’interno del Museo dell’Automobile- ha dichiarato Flavio Manzoni, Ferrari chief Design Officer.
“La creazione del Centro Stile Ferrari ha rappresentato un passaggio importante per il marchio. L’internalizzazione del design ha permesso di ottimizzare le sinergie e la stretta collaborazione con i reparti tecnici Ferrari, inclusi gli aerodinamici e gli ingegneri che si occupano di materiali e tecnologie. L’obiettivo della mostra è stato quello di mettere in luce questo dialogo quotidiano tra designer e ingegneri, una vera e propria sinergia che offre una continua interazione a vantaggio dell’intero processo di innovazione”.

Tra i modelli presenti in scala 1 a 1 la Ferrari FXXX-K del 2014, vincitrice del Compasso d’oro 2016, versione estrema della Ferrari dedicata all’uso esclusivo in pista; la Ferrari Daytona SP3 del 2021, appartenente alla serie Icona ispirata alle automobili d’epoca, la Ferrari Vision Gran Turismo del 2022, prima concept car della Casa di Maranello dedicata al mondo del motorsport virtuale, realizzata per celebrare il 75esimo anniversario della Ferrari, la Ferrari F80 del 2024, apice della tecnologia applicata a una supercar, la Ferrari 12 cilindri del 2024, che combina tradizione e innovazione. Tra le vetture di produzione  la Ferrari del 2013, prima Ferrari stradale a sfruttare l’alimentazione ibrida elettrica, la Ferrari Monza Sp1 del 2018, vincitrice del Compasso d’Oro 2020 e rievocazione contemporanea del modello iconico del marchio.

“Il design è il linguaggio con cui l’automobile comunica con il mondo – ha dichiarato Lorenza Bravetta, direttore del MAUTO.  Nel tempo è diventato una delle sue espressioni più distintive, capace di suscitare emozione  e stimolare cultura e innovazione. Lo spazio espositivo sul design nasce con l’obiettivo di valorizzare  il processo creativo e i suoi protagonisti, dai designer, ai carrozzieri, ai visionari che, con il loro lavoro, hanno contribuito a plasmare l’immaginario collettivo legato all’automobile,  così come quello del design di prodotto e industriale, dagli oggetti quotidiani agli arredi e alle soluzioni tecnologiche più innovative. Il suo riallestimento rappresenta un evento strategico, pensato per rispondere all’abolizione dei linguaggi espositivi e delle tecnologie progettuali”

La mostra è  curata da Silvia Baruffaldi, direttore responsabile di Auto& Design e progettata da Studio Labrizzi con Leftloft per la parte di allestimento multimediale, e si sviluppa  su quasi 2 mila mq. , comprendendo lo spazio destinato alle mostre temporanee e un’area didattica realizzata in collaborazione con la Triennale di Milano.

MARA MARTELLOTTA

Avatar tatuati al museo Lombroso

Al Museo di Antropologia criminale Cesare Lombroso, in via Pietro Giuria 15, a due passi dal Valentino, grazie alla tecnologia 3D si possono scoprire i corpi tatuati di avatar a grandezza naturale.

Si tratta di una nuova installazione interattiva dedicata all’esplorazione digitale della storica collezione di tatuaggi, composta da cartelloni su cui sono riprodotti i corpi, appunto tatuati, di persone vissute tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del Novecento.

Si tratta di una delle testimonianze più singolari dell’interesse scientifico di Cesare Lombroso per il fenomeno del tatuaggio, interpretato come possibile indicatore di tendenze criminali, legate al permanere di istinti primitivi, ad un’anomala insensibilità al dolore ed a una personalità caratterizzata da vanità e impulsività. Queste teorie lambrosiane alimentarono un dibattito internazionale e contribuirono alla nascita di numerose collezioni di tatuaggi su pelle, su carta e su fotografie, importanti fonti storiche per la comprensione delle pratiche e dei significati culturali del tatuaggio nel tempo. Il progetto è stato realizzato nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo di prototipi per la fruizione digitale del patrimonio culturale della Fondazione Changes – Spoke 4 “Virtual Technologies for Museums ad Art collections. Il Museo è aperto dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18.

Igino Macagno

Hom Architetti incontra Battilossi e i suoi tappeti da sogno

Giovedi 13 novembre a partire dalle 19.00, Hom Architetti apre le porte dello spazio in Via Bologna 220/14 per l’incantevole esposizione di tappeti Battilossi

Tra memoria e materia, arte e design, prende forma negli spazi di Hom Architetti una mostra che intreccia la forza espressiva dei tessuti antichi con lo sguardo contemporaneo sul progetto d’interni. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con Battilossi, storica azienda torinese specializzata in tappeti e tessuti d’autore. “Tutto è partito”, racconta Stefania De Paola di Hom Architetti, “da un progetto d’arredo che abbiamo curato insieme, per il quale Battilossi ha realizzato un tappeto su misura. Durante una visita al loro showroom siamo rimasti colpiti da un pezzo da collezione esposto alle pareti: da lì l’idea di ospitare nei nostri spazi una selezione di manufatti vintage unici, tra arazzi, tappeti, pouf e cuscini, opere che raramente un pubblico non specializzato ha occasione di ammirare”.

Le collezioni protagoniste arrivano da due mondi lontani ma accomunati dalla stessa intensità artigiana: i kilim turchi dei primi anni del Novecento e i tappeti berberi realizzati dalle famiglie nomadi dell’Alto Atlas marocchino nello stesso periodo. Nei kilim, la tradizione tessile si trasforma in linguaggio visivo: tappeti dai pattern geometrici e dai velli erosi dal tempo diventano autentiche tele astratte, dove libertà compositiva, contrasti cromatici e proporzioni irregolari rivelano una sensibilità artistica sorprendentemente attuale. Nei tappeti berberi, invece, la forza risiede nella spontaneità del gesto e nella materia: lana naturale intrecciata con filati di recupero, colori intensi e motivi simbolici che raccontano identità, territorio e vita nomade. Ogni pezzo, unico e imperfetto, conserva il calore del deserto e la memoria delle mani che lo hanno creato.

L’evento, che si inserisce nello spirito della settimana dell’arte torinese, vuole avvicinare il pubblico a un contenuto di nicchia, a cavallo tra il mondo tessile e quello artistico. A rendere la serata ancora più viva, un dj set del giovane talento torinese Mike Esse, del collettivo Wired, accompagnerà l’esposizione con sonorità techno in contrasto con l’antichità delle trame. “Perché nei nostri progetti ci piace sempre giocare con i contrasti”, spiega De Paola.

In un tempo in cui il design d’interni ricerca autenticità e senso, queste opere portano negli spazi contemporanei la forza poetica dell’imperfezione e la bellezza delle tracce. Kilim e tappeti berberi diventano così non solo oggetti d’arredo, ma testimoni di un sapere antico capace di dialogare, con sorprendente naturalezza, con l’estetica del presente.

Lori Barozzino

Guido Gobino celebra le ATP con una Special Edition al cioccolato

Dal 9 al 16 novembre prossimo torna la Special Edition di Guido Gobino per le Nitto ATP Finals 2025, che Torino ospita per il quinto anno consecutivo, confermandosi capitale del grande tennis mondiale. Per l’occasione, Guido Gobino rende omaggio all’evento con una Special Edition esclusiva: una Pallina da Tennis in Cioccolato Fondente 75% che custodisce al suo interno chicchi di caffè ricoperti di cioccolato fondente e bianco. Il nuovo prodotto nasce dal desiderio di celebrare un appuntamento internazionale che ha saputo legare sport, eleganza e territorio, valori da sempre condivisi da Guido Gobino. A completare la creazione, un packaging completamente rinnovato, caratterizzato dal pattern iconico della Maison all’interno dell’astuccio e da una pallina in rilievo, tributo ai giorni in cui Torino si trasforma nella capitale del tennis mondiale. Tutti i prodotti sono disponibili nella sezione e-commerce del sito guidogobino.com/shop e nelle Botteghe di Torino e Milano.

Mara Martellotta

Un tenero salame di tonno e patate

Questo piatto e’ fresco, leggero e pratico, si può infatti preparare il giorno prima. Gustoso,delizioso, e morbido si accompagna perfettamente ad una bella insalata mista.

 

Buon appetito!

Ingredienti

500gr. di patate
200 gr.di tonno sott’olio
100gr. di parmigiano grattugiato
1 uovo ed 1 tuorlo
Sale, pepe q.b.

Cuocere le patate a vapore. Nel mixer impastare velocemente il tonno ben scolato, le patate, le uova, il parmigiano, il sale ed il pepe. L’impasto deve risultare sodo, eventualmente aggiungere del pangrattato, formare un filoncino compatto, lasciar riposare in frigo per circa un’ora poi, avvolgerlo in carta forno, chiuderlo bene ed avvolgere il tutto in carta stagnola chiusa a caramella. Cuocere con coperchio in acqua per circa 45 minuti. Lasciar raffreddare, tagliare a fette cosparso, a piacere, con una salsina a base di olio, prezzemolo tritato, capperi e limone. Accompagnare con una bella insalata.

Paperita Patty