Con questa esposizione torinese, suddivisa in ben nove sezioni, si vuole percorrere la complessa evoluzione del percorso dell’artista francese

Sono in mostra alla GAM di Torino, in prestito Musée d’Orsay e dal Musée de l’Orangerie, 60 capolavori di Pierre-Auguste Renoir (1841-1919), uno dei protagonisti, con Manet, Monet, Degas, Pissarro, Sisley, Cézanne, tra gli anni Settanta dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento, della grande stagione dell’Impressionismo francese. Con questa esposizione torinese, suddivisa in ben nove sezioni, si vuole percorrere la complessa evoluzione del percorso artistico di Renoir – attivo per oltre un cinquantennio tanto da produrre oltre cinquemila dipinti e un numero elevatissimo di disegni e acquerelli – evidenziando la grande varietà e qualità della sua tecnica pittorica e i diversi temi affrontati. (Piemonte Italia)
Fino al 23-02-2014 GAM Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea – Via Magenta, 31 Torino
“Doppio Sogno” è il titolo scelto per il percorso tra scultura e pittura inaugurato il 14 novembre con la prima parte dedicata alla scultura negli spazi all’aperto del Polo Reale e proseguirà l’11 dicembre con la seconda parte rivolta alla pittura nei nuovi spazi espositivi del Polo Reale a Palazzo Chiablese, in piazzetta Reale. A cura di Luca Beatrice e Arnaldo Colasanti, “Doppio Sogno” è una mostra che indaga immagini contrapposte e complementari attraverso linguaggi e simboli in relazione e opposizione: pittura e scultura, interno ed esterno, modernità e reminiscenza del classico, realismo e onirico, figurazione e contemporaneità, immagine e parola scritta.
“Sembra quand’ero all’oratorio, con tanto sole, tanti anni fa”. Così Paolo Conte nell’indimenticabile “Azzurro”. E’ un po’ quella l’atmosfera che si immagina quando, nel nostro mondo sempre più in preda al relativismo, si pensa ai giovani e all’ambiente cattolico. Spesso, infatti, i laici semplificano riducendo il tutto ad un clima da oratorio. Non è solo questo il Sinodo dei Giovani, aperto ufficialmente il 18 novembre 2012 dall’Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia e giunto fino al 2014. L’iniziativa, infatti, ha rappresentato l’orizzonte di riferimento entro cui collocare tutte le attività e le azioni di pastorale giovanile per il biennio previsto.