
A Torino arriveranno i 18 milioni di euro richiesti attraverso la partecipazione al bando nazionale per il finanziamento di interventi di riqualificazione urbana. Saranno finalizzati alla realizzazione in zone periferiche della città, di progetti nell’ambito di mobilità sostenibile, attività educative e culturali, servizi a sostegno dell’inclusione sociale e welfare. C’era stata qualche polemica nei mesi scorsi perchè Fassino accreditava alla sua amministrazione l’ottenimento dei fondi e la nuova Giunta pentastellata se ne assumeva i meriti. In ogni caso è un buon risultato per la città. A Palazzo Civico è giunta la comunicazione ufficiale del Consiglio dei Ministri, che conferma il finanziamento dell’intero importo richiesto dalla Città di Torino per l’attuazione di un piano che, per la tipologia e le caratteristiche degli interventi previsti, è stato giudicato tra i più funzionali al miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane periferiche.

“Rivendichiamo, anche alla luce del risultato, la scelta politica di questa Amministrazione di prediligere tanti interventi diffusi sul territorio rispetto ad uno o a pochi. È stata – commenta la sindaca Chiara Appendino – una scelta vincente nel metodo per l’obiettivo raggiunto e lo sarà nel merito massimizzando i benefici per tutti i torinesi. Le periferie – sottolinea Appendino – non si identificano infatti solo con un luogo fisico. Mettere al centro delle azioni del bando numerosi interventi per incidere sulle aree con maggiore dispersione scolastica, degrado degli edifici e
disoccupazione, ci permetterà di intervenire anche sulle periferie esistenziali e migliorare la qualità della vita di chi è più in difficoltà. Un grazie sentito agli uffici e a tutti coloro che hanno collaborato per riuscire ad ottenere questo finanziamento così significativo”. Ora i progetti del piano “AxTO (azioni per le periferie torinesi) 2017-2019” – redatto grazie al lavoro di diversi uffici dell’Amministrazione civica coordinati dall’architetto Valter Cavallaro, che è stato approvato dalla Giunta comunale e presentato al Governo lo scorso mese di agosto – potranno passare dalla carta alla realizzazione vera e propria. I nuovi 18 milioni di euro di stanziamento statale
integreranno altri finanziamenti : tra investimenti pubblici e privati, si tratta complessivamente di 41 milioni di euro, che dovranno dare corpo a progetti di riqualificazione urbana per assicurare ai quartieri la possibilità di valorizzare la propria offerta in termini di capacità di attrazione e di contribuire allo sviluppo di una città più omogenea ed equilibrata. Gli interventi riguarderanno la manutenzione di strade e marciapiedi, di scuole, mercati, parchi e campi sportivi, il bike sharing e l’edilizia popolare, un polo tematico a Parco Dora e altro ancora. Il piano AxTO, che prevede cinque assi (spazio pubblico, casa, lavoro e commercio, scuola e cultura, comunità e partecipazione), è consultabile on line all’indirizzo www.comune.torino.it/sfogliato/axto/#
(foto: il Torinese)

valutano attentamente tutte le informazioni sui potenziali futuri dipendenti. I due principali canali attraverso cui gli intervistati hanno dichiarato di avere trovato i migliori candidati sono il passaparola, cioè segnalazioni di colleghi o terzi, e i social network: alle piattafome social ricorre addirittura il 92% dei recruiter per trovare i professionisti più adatti o per una più approfondita valutazione di quelli di cui hanno già visto il curriculum. Prevedibilmente, il social più consultato (dall’87% degli intervistati) è LinkedIn, seguito da Facebook (47%) e Twitter (47%). 


Ieri l’assemblea dei soci di IREN Energia S.p.A. ha nominato i nuovi componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo della Società per il triennio 2016-2017-2018
Vox populi vox Dei, un detto molte volte fondato. Da tempo “addetti ai lavori” vociferavano che qualcosa non funzionava 
Offerte per il sostentamento ci sono sacerdoti come Don Angiolino Cobelli, parroco di San Bartolomeo Apostolo a Rivoli che ha promosso, insieme al gruppo Caritas locale, la realizzazione di un orto parrocchiale per sostenere le famiglie con problemi economici. È stato utilizzato un terreno di circa mille metri quadri annesso alla chiesa, alle pendici della collina di Rivoli. Gli ortaggi coltivati e raccolti da quattro anni vengono distribuiti alle famiglie in difficoltà seguite dai volontari. «Il nostro obiettivo – spiega don Angiolino– non è solo quello di produrre verdure. Con quest’idea si vuole coinvolgere chi ha bisogno di aiuto, facendolo sentire utile attraverso il lavoro pratico, in modo che non si senta assistito, ma partecipe in qualche misura del proprio sostentamento. Inoltre l’orto è un mezzo anche per impegnare qualche adulto rimasto senza lavoro in modo proficuo e a servizio degli altri. Sono molte le persone che in vari modi appoggiano questa attività. Anche don Cobelli quando le incombenze parrocchiali glielo consentono indossa tuta, scarpe da contadino e imbraccia vanga e zappa: sì perché nell’orto di San Bartolomeo non si usano utensili meccanizzati ma i tradizionali mezzi di coltivazione, più impegnativi, ma che rendono meglio il valore anche simbolico del sudore della fronte con cui ci si guadagna da vivere. I prodotti dell’orto vanno ad integrare le due distribuzioni mensili di pacchi viveri a cura della Caritas parrocchiale nonché quella settimanale di pane, messo a disposizione da un vicino ipermercato. Sulle reti nazionali per 3 settimane, e per tutto il 2017 su TV 2000, l’invito a domandarsi da dove vengono le risorse per sostenere i sacerdoti e donare un piccolo contributo, verrà anche dallo spot girato a basso costo nelle versioni da 15 e 30 secondi. Da un’idea di Alessandro Sortino, il filmato è stato realizzato da Giuseppe Carrieri. Direttore della fotografia è Giancarlo Migliore e fotografa di scena Giorgia Benazzo.
perequativo e di solidarietà nazionale scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività dei sacerdoti diocesani. Infatti da circa 30 anni i sacerdoti non ricevono più lo stipendio dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte.
diocesano bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma il loro significato indica un’ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. I contributi versati vengono inviati all’Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte oggi sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa per il Vangelo e per i fratelli, oltre che circa 600 missionari nel Terzo Mondo. Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno.
Cabina di regia e la segreteria tecnica istituita a marzo del 2015, assicurando la massima condivisione delle scelte e il coinvolgimento di tutti gli enti coinvolti nella programmazione e nella realizzazione dell’opera. Potrà avvalersi nelle varie fasi del procedimento degli enti strumentali e delle società partecipate della Regione. A motivare la scelta della Giunta è stato in primo luogo il processo di riorganizzazione interno compiuto negli ultimi anni dall’azienda della Città della Salute, in modo specifico per quanto riguarda le misure adottate in tema di
valutazione dei rischi e di anticorruzione e trasparenza, che ne fanno un soggetto particolarmente idoneo a garantire il corretto svolgimento delle procedure di gara e della successiva gestione dei contratti. L’azienda, in quanto ospedaliera universitaria, ha inoltre la possibilità di rappresentare e interloquire direttamente con tutti i soggetti che fanno parte del progetto. Già da settembre ha costituito un gruppo di lavoro proprio in vista della realizzazione del futuro Parco della Salute, le cui competenze e conoscenze verranno messe a disposizione. Secondo quanto previsto dalle normative, l’azienda ora presenterà all’Anac la richiesta di qualificazione come stazione appaltante.
La notte del 31 dicembre registra il 92% delle stanze d’albergo occupate a Torino,
Ogni sabato dal 24 dicembre verso l’aeroporto di Mosca Domodedovo
dall’editoria
primario nei processi di sviluppo del sistema socio-economico e culturale. Con l’accordo firmato oggi l’Università intende sviluppare interventi coordinati con la Fondazione attivando e coinvolgendo l’insieme quanto più ampio possibile delle competenze disponibili in Ateneo e sul territorio». Il Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura,