Nel primo semestre del 2018 un secondo modello dovrebbe andare in produzione a Mirafiori. Nello stabilimento torinese si tornerà così ad assumere. A dare la notizia è il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano. Il secondo modello dovrebbe essere un grande suv dell’Alfa, tipo il Maserati Levante. Mirafiori nel 2016 ha prodotto 42.275 vetture, il 204,1% in più dell’anno prima e il 115,1% in più rispetto al 2013. In tutto 2.027 i lavoratori coinvolti ad oggi dai contratti di solidarietà.
(foto: il Torinese)

Ogni parte di mondo ha il suo modo di attaccare e di difendere, di subìre, accettare e concepire la sofferenza, di interpretare l’altro. Ci viene insegnato che la seduzione è un’arma. E quella stessa arma che con provocazione e bramosia attrae a sé lo scopo, uccide quelle donne in fuga, costrette a nascondere interamente il corpo e occultarsi dietro a un velo che nemmeno fa scorgere gli occhi, per timore di essere riconosciute, perseguitate, violentate e massacrate. Qualcosa che va oltre il proprio credo.
Da cosa nasce l’idea o la necessità di intraprendere questo percorso (di vita e lavorativo)?


Ci sono scatti di persone che sono state uccise e lasciate per strada, mentre sullo sfondo la vita, intesa nella normalità del suo contesto, prosegue. Qual è il messaggio?
La Regione Piemonte è pronta a formare anche la cura dell’aspetto estetico dei pazienti oncologici.
percorso insieme all’assessore alla Formazione professionale Gianna Pentenero”.
La società 5T intende rivedere i parametri di funzionamento degli impianti semaforici centralizzati per i tram.
STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
mie scale” .
clandestini sul bagnasciuga “.
www.giornalidelpiemonte.it mette a disposizione di ciascuno i giornali locali pubblicati in Piemonte dal 1846 ad oggi
servizi”.
Caustica, Susanna Camusso, parlando con l’agenzia Ansa: “I voucher sono diventati i pizzini che retribuiscono qualsiasi attività.
Nei giorni scorsi, a conferma del buon rapporto instaurato con i ragazzi profughi di stanza a Monteu, il titolare del bar Oasi, Fiore Antonucci, con l’aiuto del fratello Nino, ha offerto loro un pranzo particolare
sono trovati a festeggiare la loro amicizia tutti i ragazzi africani e pakistani. La sala è stata presto rallegrata dalla musica dei particolari “tamburi” africani, dalla caratteristica forma a calice, gli “Jambè”, suonati da un gruppo guidato dal maestro Tarike Amine, gruppo musicale che si occupa di musico-terapia per ragazzi diversamente abili a cura della Cooperativa sociale Pantarei. La musica incalzante dei ritmi tribali , l’insieme suggestivo delle percussioni hanno coinvolto anche i nostri ragazzi che si sonno cimentati anch’essi in questi ritmi delle loro musiche.