ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 585

Al via il Festival del Giornalismo Alimentare

Prende il via giovedì 22 Febbraio la terza edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, ospitata nelle sale del Centro Congressi “Torino Incontra” della Camera di commercio di Torino, in via Nino Costa 8

 

Ad aprire i lavori, a partire dalle 9, sarà un argomento decisamente attuale, in vista anche delle imminenti elezioni: “Quali politiche alimentari per la prossima legislatura?”. I principali enti e associazioni di categoria della filiera alimentare avranno l’occasione di presentare le proprie aspettative e richieste da inserire ai vertici dell’agenda della prossima legislatura.

Tra gli altri temi trattati durante la giornata, la Mafia nella ristorazione e distribuzione per capire come viene rappresentato sui media un problema di legalità e sicurezza alimentare, l’italian sounding e i trattati sul cibo. Nel pomeriggio ci sarà un momento di formazione e confronto tra le diverse anime della comunicazione alimentare, con il seminario su “Freelance, foodblogger, brand journalist: ovvero imprevisti e probabilità nell’era dell’informazione 4.0” e i due panel sul Brand journalism e sul futuro dei free lance.

Sempre nella giornata di giovedì si inserisce un’importante novità di questa terza edizione: il primo appuntamento Business to Business dedicato ad aziende e professionisti della comunicazione (orario: 14.30-17,00; iscrizioni a: segreteria@festivalgiornalismoalimentare.it). In uno spazio riservato di Torino Incontra, alcuni Maestri del Gusto di Torino e Provincia, selezionati dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con Slow Food Italia, incontreranno le nuove professionalità della comunicazione (blogger, social media manager, influencer), che potranno promuoversi come consulenti.

Altra grande novità saranno i laboratori pratici che si svolgeranno giovedì e venerdì pomeriggio (14,30-17), realizzati in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, l’Istituto Zooprofilattico di Piemonte Liguria e Valle d’Aosta e SMAT, Società Metropolitana Acque di Torino: i partecipanti si cimenteranno in assaggi guidati di acqua, analisi di laboratorio su campioni di cibo contaminati e una lezione pratica sull’etichettatura alimentare (iscrizioni: segreteria@festivalgiornalismoalimentare.it ).

Quest’anno Anche CinemAmbiente aderisce al Festival, organizzando un’edizione speciale intitolata “Una buona occasione al cinema” e dedicata al tema dell’alimentazione e della sostenibilità ambientale. Appuntamento nelle serate di giovedì e sabato, a partire dalle 18.30 circa presso il Cinema Centrale di Torino con ingresso gratuito. Per l’accoglienza di tutti i partecipanti, il Festival potrà contare sul supporto degli studenti della Scuola Alberghiera di Stresa e dell’Istituto Beccari di Torino. I pranzi durante i lavori presso Torino Incontra saranno offerti dall’Associazione gastronomica peruviana di Torino.

Dal Monte Taigeto alla legge sul Dopo di Noi

Anche oggi, e non solo in passato, come sarà meglio in seguito illustrato – spiega Marco Porcari, avvocato del Foro di Torino molto sensibile alle problematiche che affliggono le persone “disagiate” – c’è una scala di valori consolidata, anche se non esplicitata, che fissa il valore dell’esistenza delle persone svantaggiate ad un livello immensamente distante rispetto a quello delle persone socialmente inserite.

Non deve, pertanto, stupire se il nostro legislatore ha atteso il 2016 per prendere in considerazione, sotto il profilo patrimoniale, e tutelare, le “persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare”. Il 25 giugno 2016 è, infatti, entrata in vigore la legge n. 112/2016, recante “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”. Il provvedimento normativo introduce il sostegno e l’assistenza alle persone con disabilità grave dopo la morte dei parenti che li accudiscono. La nuova legge individua quattro diversi strumenti giuridici astrattamente idonei a proteggere gli interessi dei soggetti con disabilità grave:

 

  • le polizze di assicurazione;
  • il trust;
  • i vincoli di destinazione di cui all’art. 2645-ter c.c. e
  • i “fondi speciali”, composti di beni sottoposti a vincolo di destinazione e disciplinati con contratto di affidamento fiduciario (art. 1, comma 3, leghe n. 112/2016).

.

Fra gli aspetti di maggiore novità della nuova disciplina si segnala il fatto che il legislatore abbia voluto dare pieno riconoscimento nel nostro ordinamento alla figura (già elaborata dalla dottrina) del “contratto di affidamento fiduciario”, trasformandolo così da contratto socialmente tipico in un vero e proprio contratto “nominato”. In particolare, la legge n. 112/2016 prevede una serie di “condizioni” che il “contratto di affidamento fiduciario” (al pari del trust e dei vincoli di destinazione di cui all’art. 2645-ter c.c.) deve necessariamente rispettare al fine dell’ottenimento delle agevolazioni fiscali ivi previste (cfr. art. 6, legge n. 11212016). Accanto a tali condizioni meramente facoltative (strumentali all’ottenimento dei vantaggi fiscali), la nuova disciplina prevede, quale elemento essenziale della fattispecie, che i “fondi speciali” (costituiti e regolati da un “contratto di affidamento fiduciario”) siano “composti di beni sottoposti a vincolo di destinazione” (art. 1, comma 3, legge n. 112/2016).

***

In tal modo, l’ordinamento italiano ha espressamente riconosciuto uno strumento di diritto interno che, alla stregua di un trust, è capace di conseguire due effetti fondamentali per la realizzazione del programma fiduciario, la costituzione di un patrimonio separato in capo al fiduciario, composto dai beni (i “fondi speciali”) destinati all’attuazione del programma fiduciario, nonché l’opponibilità ai terzi del vincolo di destinazione (e quindi dello stesso programma fiduciario). Il Taigeto è una catena montuosa che si erge nel Peloponneso e separa la Laconia dalla Messenia, le cui propaggini meridionali costituiscono il costolone centrale della penisola di Mani. Il poeta Omero la definisce “grandissima” mentre gli autori bizantini la chiamarono “montagne dalle cinque dita”.Nell’antichità, era sul monte Taigeto che venivano abbandonati i bambini spartani nati deformi, destinati a soccombere alle intemperie ed alle fiere; i fanciulli, appena nati, erano esaminati dagli anziani, e, se risultavano deboli o deformi, venivano esposti sul monte Taigeto perché fossero raccolti dai Perieci o dagli Iloti, oppure lasciati morire. La Rupe Tarpea è la parete rocciosa posta sul lato meridionale del Campidoglio a Roma, dalla quale venivano gettati i traditori condannati a morte, che in tal modo, venivano simbolicamente espulsi dall’urbe; la Rupe Tarpea, inoltre, in età romana veniva usata per condannare le persone che rifiutavano la testimonianza, visto che erano gli unici “oggetti” di prova essendo i contratti tutti in forma orale; gli antichi Romani – tesi molto criticata ma suggestiva – erano soliti lanciare dalla Rupe Tarpea non solo i traditori o i reticenti, ma anche i fanciulli che si presentavano ictu oculi deboli, e deformi, con le stesse motivazioni che inducevano gli spartani a lasciarli morire sul monte Taigeto. L’aspetto maggiormente preoccupante consiste nel fatto che il principio del monte Taigeto, piuttosto che quello della Rupe Tarpea, è ancora in vigore ai nostri tempi.

***

Certo con modalità aggiornate; meno truculente ma ugualmente efficaci; il risultato non è la “morte fisica” ma la “morte civile”; le persone socialmente svantaggiate (disabili fisici, intellettivi e sensoriali, persone in trattamento psichiatrico, border line, tossicodipendenti, etilisti, barboni, analfabeti) vengono fatte “rotolare fuori” dal contesto sociale, ai margini, nel silenzio collettivo; di loro ci accorgiamo soltanto quando si rendono protagonisti di episodi di illegalità o criminalità; per il resto vengono ignorate. Anche la gente comune, la “società civile” salvo rarissime eccezioni, rimuove il problema; siamo più sensibili alle discariche dei rifiuti (e ci si mobilita per prevenire possibili danni alla salute) che non alle “discariche” delle persone. A ben pensarci una evoluzione c’è stata: le persone non vengono più abbandonate sul monte Taigeto né fatte rotolare dalla Rupe Tarpea, ma vengono segregate in una “discarica sociale”. Proprio per far venir meno tale discarica sociale, gli operatori del diritto spiega lAvvocato Marco Porcari -, accogliendo a braccia aperte la citata normativa sul “dopo di noi” ed hanno tra l’altro predisposto il “Contratto Fiduciario di Destinazione”, volto ad offrire ai fiducianti uno strumento, interamente regolato dal diritto interno, capace di realizzare una più ampia gamma di interessi meritevoli di tutela; una sora di trust interno per intenderci.

***

Tale contratto intende così realizzare, per mezzo dell’autonomia privata e degli istituti già disponibili nel diritto nazionale italiano, effetti funzionalmente equivalenti a quelli che – ad esempio – in Francia si realizzano con il tipo contrattuale denominato fiducie, ovvero quelli che in Italia sono comunemente perseguiti attraverso il ricorso al trust interno, evitando tuttavia ai fiducianti le serie difficoltà applicative e gli oneri economici che conseguono dall’applicazione di un diritto straniero. In conclusione, non dobbiamo mai dimenticare che la tutela di un soggetto incapace sottolinea fermamente Marco Porcari – risponde ad un interesse di carattere generale della collettività ed il pregiudizio patrimoniale del soggetto stesso, al fine di trarne profitto, è punito gravemente dalla legge penale, oltre ad essere considerato eticamente l’atteggiarsi più deplorevole del genere umano. Stante la delicatezza della materia l’Avvocato Marco Porcari suggerisce caldamente e vivamente a chiunque volesse utilizzare il duttile strumento messo a disposizione dal legislatore italiano, i cui confini sono stati in queste poche righe schizzati, di consultarsi con un legale esperto in materia onde realizzare al meglio la finalità sociale – prima ancora etica che giuridica – cui tende la disciplina normativa in oggetto.

www.marcoporcari.com

 

Costruire il futuro

20 febbraio 2018 ore 15:00 Politecnico di Torino Aula Magna “Giovanni Agnelli”

Con Romano Prodi, Francesco Profumo e Piero Angela

“Costruire il Futuro”, il ciclo di conferenze ideato da Piero Angela e realizzato dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, è giunto al nono appuntamento, che ha come titolo “La produttività nel mondo globalizzato” e vede la presenza di due personalità importanti: Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo e Romano Prodi, Presidente della Fondazione per la Collaborazione fra i Popoli. Tornando al loro mestiere di “professore”, Francesco Profumo e Romano Prodi affronteranno temi fondamentali per il nostro tempo e il nostro Paese, in un incontro – moderato da Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico – che si svolgerà martedì 20 febbraio alle ore 15:00 presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino.

I simboli e la mente

GiovedìScienza – Teatro Colosseo giovedì 22 febbraio 2018 – ore 17:45

Francesco d’Errico, Direttore di ricerca del Centre National de la Recerche Scientifique, Università di Bordeaux. In collaborazione con L’Ambasciata di Francia – Institut Français Italia

Ci circondano, ci fanno sognare, animano le nostre aspirazioni e ci permettono d’interpretare la realtà. Tutte le popolazioni che conosciamo sono sottomesse al diktat dei simboli: ma è sempre stato cosi? A quanto risalgono le più antiche tracce archeologiche del pensiero simbolico, in che cosa consistono, e che cosa ci dicono sui meccanismi che hanno spinto i primi produttori di simboli a prendere la strada ricca ma difficile e costosa, che ci ha portati alla complessità simbolica delle società attuali? La capacità di produrre simboli è la conseguenza diretta dell’origine della nostra specie in Africa o il risultato di un processo più lungo, che ha visto come attori altri membri, estinti, del nostro genere? Risponderà a questi e altri affascinanti quesiti sulle nostre origini il paleontologo Francesco d’Errico, direttore di ricerca presso il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) di Bordeaux, ospite di GiovedìScienza il 22 febbraio con “I simboli e la mente. Gli ultimi 80.000 anni della nostra storia culturale” (alle 17:45 al Teatro Colosseo, in Via Madama Cristina 71 a Torino). Autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, responsabile di progetti internazionali, d’Errico – nato a Foggia ma cresciuto a Torino, dove ha condotto i suoi studi – è tra i ricercatori più citati in scienze sociali negli ultimi quattro anni ed è il ricercatore italiano più citato in scienze umane. Il suo nome è legato alla scoperta dei più antichi strumenti in osso, ornamenti e incisioni astratte in Africa e Asia, che ha rimesso in discussione l’ipotesi di un’origine europea delle culture moderne.

***

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Programma completo e diretta streaming su: www.giovediscienza.it

Segreteria organizzativa tel. 011 8394913

Amerigo (Italo) e il caso Melegatti

A voler cercare le notizie belle si fa sempre più fatica. Se guardiamo al panorama italiano, ma anche internazionale, non siamo messi per niente bene. Per restare in Italia e soffermarci all’attività economiche, la cronaca registra due fatti recenti e nessuno dei due esaltanti: la cessione di Italo, ribattezzato, scherzosamente “Amerigo”, al Fondo americano Gip che è stato un successo per gli azionisti e in particolare per Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle. Altra operazione più remunerativa non se ne poteva fare. Per Della Valle, oltre al guadagno cospicuo, c’è pure l’onore della gloria, avendo asserito che lui non avrebbe voluto vendere, ma è vi stato “costretto”. Si dice che la compagine degli azionisti italiani abbia dimostrato una particolare abilità e velocità nella trattativa. Per contro, sembrerebbe che gli americani si siano fatti prendere in “braccio” e non abbiano fatto un vero affare. Non è in effetti così, perché l’acquisto di Ntv-Italo è il passepartout per entrare in Europa quando verrà liberalizzata l’alta velocità come in Italia.

 

Per questo, noi pensiamo che gli americani avrebbero anche sborsato di più per assicurarsi l’affare. Quindi, se da un lato c’è un indubbio successo per gli azionisti, dall’altro rimane l’amaro in bocca perché imprenditori italiani e banche italiane, con l’eccezione di Intesa Sanpaolo, sono stati sempre assenti. Forte delusione perché non c’è più un grande Gruppo italiano che fa da capo cordata e gli imprenditori italiani, dovendo scegliere fra “lascia o raddoppia”, lasciano sempre e pensano solo agli interessi di bottega e non hanno una visione più lungimirante. Almeno speriamo che parte di così tanti utili vengano reinvestiti in Italia. Se il polo dolciario e dell’agroalimentare è passato quasi tutto in mani francesi, speriamo almeno che il Gruppo Ferrero rimanga italiano… L’altra brutta notizia è il recente stop arrivato da parte del Tribunale di Verona all’azienda Melegatti per l’autorizzazione alla produzione, in tempo utile, per le festività pasquali della linea dolciaria.

 

Per l’azienda, in concordato preventivo, l’Amministratore delegato Daniele Zanetti del Gruppo Hausbrandt Trieste 1892, operativo nei settori di caffè, birra, vino e alta pasticceria: 500 addetti, 98 milioni di fatturato nel 2017, fa ipotesi di ristrutturazioni del debito e mette a garanzia un assegno di 1 milione di euro . Somma ovviamente insufficiente al risanamento dell’industria dolciaria, ma sono indizio di intenzioni serie da parte di un Gruppo estremamente solido. Come i dipendenti della Melegatti noi tifiamo per il salvataggio e speriamo che dentro l’uovo di Pasqua ci sia la sorpresa.

Tommaso Lo Russo

Il protocollo dell’innovazione sociale

 Il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e il Presidente dell’Associazione delle 12 Fondazioni di origine bancaria (FOB) del Piemonte Giovanni Quaglia hanno presentato oggi in Fondazione CRT il protocollo d’intesa per collaborare sulla strategia di innovazione sociale “Wecare – Welfare Cantiere Regionale”

Nell’ambito del programma WECARE verranno sviluppate attività condivise: in particolare, le Fondazioni piemontesi sosterranno progetti che, in linea con i principi della strategia regionale, siano capaci di costruire reti pubblico-private di welfare comunitario e di rispondere in modo innovativo alle problematiche sociali.

 

Va sottolineato che, nell’ambito della propria mission, le 12 FOB del Piemonte hanno aumentato da tempo la propria attenzione al welfare, ambito cui hanno destinato complessivamente oltre 100 milioni di euro lo scorso anno. “Il protocollo d’intesa siglato oggi è il punto di approdo di una collaborazione da sempre attiva e viva con la Regione Piemonte e, nello stesso tempo, è il punto di partenza di un ‘percorso’ condiviso tra pubblico e privato per un grande obiettivo: l’innovazione sociale al servizio del bene comune – dichiara il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria Giovanni Quaglia –. Le Fondazioni stanno dimostrando sempre più di essere incubatori di idee, veri e propri agenti di cambiamento, capaci di mettere a disposizione del territorio non solo risorse finanziarie, ma anche conoscenze e competenze. Questo lavorare insieme per il Piemonte, che valorizza le prerogative e le specificità di ciascun soggetto, è un modello che può fare scuola nel resto del Paese”“Ringrazio tutto il sistema delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte – afferma il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino –, perché è evidente che senza l’apporto, a vari livelli, che il sistema delle Fondazioni fornisce ad attività strategiche del campo sociale, sanitario e culturale, la vita dei piemontesi sarebbe decisamente più difficile”. La strategia regionale per l’innovazione sociale “WECARE” – che coniuga misure diverse attraverso il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, per un investimento di risorse complessive pari a 20 milioni di euro (15 FSE e 5 FESR) – è il primo e unico caso a livello nazionale in questo settore. Nasce dal lavoro di un tavolo inter-assessorile composto da 4 assessorati della Regione Piemonte: Politiche Sociali, della Famiglia e della Casa; Diritti Civili e Pari Opportunità; Attività produttive; Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale (seguito da Gianna Pentenero).

 

L’Assessore alle Politiche Sociali, della Famiglia e della Casa Augusto Ferrari afferma: “Innovare il modo di concepire e praticare le politiche sociali è una necessità fondamentale, per poter ridare sostanza alla missione su cui i nostri sistemi di welfare sono nati e a cui oggi non riescono più a dare una risposta soddisfacente: ridurre le disuguaglianze sociali. Il percorso di WECARE è nato su queste premesse, coinvolgendo tutti gli attori pubblici e privati nella sfida di coniugare politiche sociali, politiche del lavoro e sviluppo economico, pensando alla coesione sociale come grande occasione di sviluppo territoriale ed alla crescita come una sfida da realizzare attraverso la riduzione delle diseguaglianze sociali. La collaborazione con le Fondazioni bancarie piemontesi, attore fondamentale di sviluppo dei territori, è un grande passo in avanti per attuare questa strategia”.

 

“L’economia sociale è un elemento importante del nostro sistema produttivo e rappresenta un fattore di sviluppo e crescita del territorio– spiega l’Assessora alle Attività Produttive Giuseppina De Santis . Nell’ambito della strategia comune regionale, riteniamo che un tema su cui lavorare sia quello del rafforzamento delle imprese che operano cercando strade innovative per dare risposte a bisogni sociali, soprattutto nel comparto sanitario e socio-assistenziale. In quest’ottica la collaborazione con il sistema delle Fondazioni bancarie piemontesi può essere di grande interesse, anche dal punto di vista delle competenze in campo finanziario, di cui le Fondazioni stesse sono depositarie per sostenere investimenti a impatto sociale”.

 

L’assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte Monica Cerutti sottolinea l’importanza delle misure dedicate alle tematiche di genere, affrontate in maniera trasversale, presenti in questo atto dedicato all’innovazione sociale: “L’atto prevede una misura specifica di ben 4 milioni di euro investiti per la promozione del welfare aziendale, alcune azioni che potranno essere avviate, per esempio, riguarderanno le politiche di condivisione dei tempi di vita e lavoro, quelle per le pari opportunità, ma anche il sostegno al diritto allo studio. È fondamentale e importante che le istituzioni su temi così rilevanti facciano sistema e non soltanto nella condivisione delle risorse, ma anche nella progettazione”.

 

Nel mese di dicembre 2017 è stato lanciato il primo bando per la creazione dei cosiddetti distretti di coesione sociale. Obiettivo: stimolare processi collaborativi sui territori, sperimentando azioni innovative di welfare territoriale e promuovendo una migliore governance locale. In primavera è prevista l’uscita di un secondo bando dedicato ai progetti di innovazione sociale per il terzo settore. Successivamente, saranno varate le linee per la promozione del welfare aziendale e il rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente auspicabili.

***

(Foto: a sinistra: Anna Chiara Invernizzi, Augusto Ferrari, Anna Ferrino, Sergio Chiamparino, Giovanni Quaglia, Giuseppina De Santis, Mario Sacco, Gianfranco Mondino, Mario Ciabattini)

La tecnologia al servizio della società

Il Presidente e il Direttore del Siebel Energy Institute ricevono il titolo per il loro contributo al progresso della ricerca negli ambiti dell’Informatica avanzata e delle Telecomunicazioni. Il Politecnico sigla un accordo con l’Università della California – Berkeley

Ingegneria informatica e delle telecomunicazioni al servizio della società: sono questi i tratti che accomunano i due neo-laureati ad honorem del Politecnico di Torino Thomas M. Siebel, presidente e CEO di C3 IoT e presidente fondatore del Siebel Energy Institute, e S. Shankar Sastry, direttore del Siebel Energy Institute, oltre che preside della scuola di Ingegneria della University of California, Berkeley. Il Rettore Marco Gilli ha conferito oggi i due riconoscimenti insieme ai Direttori dei Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Andrea Bianco e di Automatica e Informatica Claudio DemartiniThomas M. Siebel, attualmente presidente e Chief Executive Officer di C3 IoT, è stato il fondatore, presidente e Chief Exectuive Officer di Siebel Systems, una delle società di software leader a livello mondiale, con oltre 8.000 dipendenti in 32 paesi, più di 4.500 clienti aziendali e ricavi annui superiori a 2 miliardi di dollari, che si è fusa con Oracle Corporation nel gennaio 2006.

 ***

Siebel fonda nel 1996 la Thomas and Stacey Siebel Foundation, che finanzia progetti a sostegno di soluzioni energetiche, programmi educativi e di ricerca per la sanità pubblica e per il supporto ai senzatetto e diseredati. Nel 2015 la Fondazione ha promosso il Siebel Energy Institute, un consorzio globale per la ricerca energetica innovativa e collaborativa, che promuove la collaborazione di ricerca tra le migliori università e stimola le più grandi menti in ingegneria e informatica per affrontare le sfide energetiche più urgenti del nostro tempo. Il titolo di Laurea Magistrale ad honorem in Ingegneria Informatica viene conferito a Thomas Siebel “per la sua capacità di leadership, riconosciuta a livello internazionale, nell’ambito delle Tecnologie Avanzate  dell’Informazione, in qualità di fondatore e amministratore delegato di aziende leader del settore, Siebel Systems e C3 IoT, e per gli straordinari contributi apportati allo sviluppo della Scienza e della Tecnologia, in particolare negli ambiti dell’Advanced Analytics  e dell’Internet of Things, attraverso la Siebel Foundation, il Siebel Energy Institute  e il Siebel Scholar Program”.

 

Sosale Shankar Sastry è attualmente Roy W. Carlson Professor of Engineering and Dean of Engineering presso l’Università della California – Berkeley. I suoi campi di studio spaziano dai sistemi di controllo resilienti, alla progettazione di meccanismi per sistemi complessi di reti sociali, fino alla cyber-security, ai sistemi robotici autonomi (in particolare, per veicoli aerei senza equipaggio), alla visione artificiale. “Per gli straordinari risultati di ricerca raggiunti nell’ambito del controllo adattativo e non lineare, dei sistemi robotici autonomi e della  sicurezza informatica e per gli eccellenti contributi apportati agli studi sull’impatto sociale delle Tecnologie dell’Informazione, in qualità di Preside del College of  Engineering dell’Università della California – Berkeley, di Director of the Blum Center for Developing Economies and former Director e di Director of the Center for Information Technology Research in the Interest of Society (CITRIS)”, il Politecnico gli conferisce il titolo di Laurea Magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni.

 

Come abbiamo discusso durante i tre incontri del G7 che si sono svolti a settembre qui a Torino, siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione produttiva”, commenta il Rettore del Politecnico Marco Gilli, che continua: La sfida per il futuro sarà comprendere quale potrà essere il nuovo paradigma di collaborazione uomo-macchina e promuovere politiche per rendere questa nuova forma di interazione utile per le persone e per la società. In questo contesto, Shankar Sastry e Thomas Siebel hanno apportato un contributo straordinario allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione più avanzate: Shankar Sastry, come uno dei più brillanti ricercatori del settore, Tom Siebel come leader imprenditoriale a livello mondiale. Ma oltre ai loro straordinari risultati nel campo della Scienza e della Tecnologia, con la loro attività hanno fornito un contributo eccezionale per studiare e comprendere l’impatto sociale delle tecnologie emergenti, al fine di renderle più inclusive e sostenibili.

 

“È un grande privilegio ricevere questo riconoscimento dal Politecnico di Torino, una delle università più importanti al mondo. L’onore ed il privilegio sono fonte sia di umiltà sia di grande emozione”, aggiunge Thomas Siebel“È per me un grandissimo onore ricevere questo riconoscimento da un Ateneo prestigioso con cui ho avuto importanti collaborazioni nel corso degli anni e per il quale nutro grande stima”, conclude Shankar Sastry.

 

 

In conclusione della cerimonia, il Politecnico ha siglato un accordo di partnership con la University of California at Berkeley, volto a rafforzare la collaborazione tra i due atenei negli ambiti della trasformazione digitale della società, con particolare riferimento ai settori dell’energia, della mobilità e dell’advanced manufacturing. Saranno possibili nell’ambito di questo accordo mobilità di docenti, studenti e dottorandi, attività congiunte di formazione e ricerca, scambi di materiale accademico e pubblicazioni, che potranno aprire la strada a progetti congiunti tra ricercatori torinesi e californiani. L’accordo sarà inoltre finalizzato all’attuazione di ulteriori attività comuni, svolte insieme al Sutardja Center for Entrepreneurship and Technology, il Centro che si occupa di trasferimento tecnologico e imprenditorialità di Berkeley, che accoglierà ricercatori e studenti interessati ad apprendere le metodologie di condivisione della conoscenza. Un campus del Politecnico nascerà a Berkeley: uno spazio di condivisione della cultura imprenditoriale della Silicon Valley e di scambio tra studenti e docenti.

Edilizia scolastica, il nuovo piano triennale

Fornire una panoramica a trecentosessanta gradi sulle nuove normative in materia di edilizia scolastica. Questo l’obiettivo del convegno “Edilizia scolastica: verso il nuovo piano triennale 2018-2020, obiettivi e possibilità”, svoltosi  nell’Auditorium della Città Metropolitana di Torino, in corso Inghilterra a Torino.

 

L’evento, organizzato da Regione Piemonte, ANCI e Uncem regionali e rivolto a dirigenti e funzionari degli enti locali interessati all’argomento, ha fatto il punto su una materia di grande interesse, in attesa della pubblicazione del decreto interministeriale concernente l’attuazione della programmazione nazionale sull’edilizia scolastica per il triennio 2018/2020.

 

Nell’ambito dei lavori, è stato tracciato dai relatori un quadro completo delle misure di finanziamento disponibili e delle risorse tecniche di supporto che possono essere messe in campo dalle strutture dello Stato, della Regione e degli organismi associativi degli enti locali, finalizzate all’adeguamento del patrimonio edilizio dei Comuni, con particolare riferimento all’Edilizia Scolastica.

 

Per la Regione e’ intervenuto l’assessore alle Politiche Sociali con delega all’Istruzione, che ha rimarcato la necessità di coniugare le politiche strategiche con le esigenze dei diversi territori e di garantire sempre l’istruzione in un contesto di sicurezza per i ragazzi e le famiglie. L’assessore ha sottolineato anche l’esigenza di individuare delle priorità di investimento per le cospicue risorse a disposizione, indirizzandole su interventi che possano essere effettivamente realizzati.

 

www.regione.piemonte.it

Le arance del carnevale si trasformano in compost

 Dopo i tre giorni di entusiasmante battaglia al Carnevale di Ivrea, le arance arrivano al Polo ecologico di Acea Pinerolese per trasformarsi in compost ed energia rinnovabile.

Centinaia di tonnellate di arance, protagoniste dello storico Carnevale, diventeranno così un ottimo compost di qualità pronto per l’utilizzo in agricoltura, ma anche energia elettrica e termica rinnovabile e biometano. Il compost (foto nel comunicato allegato), prodotto con le arance del carnevale 2017, è in questi giorni in vendita presso lo stand ufficiale dello Storico Carnevale di Ivrea. L’impianto di trattamento dell’organico sviluppato da Acea Pinerolese è un modello unico al mondo che integra un sistema di digestione anaerobica del rifiuto organico al compostaggio aerobico, fase nella quale il digestato (fango ricavato dalla digestione anaerobica dell’organico) viene miscelato agli sfalci di potatura e matura per 3 mesi circa, diventando compost di qualità. Mentre dal biogas interamente captato dalla prima fase di digestione anaerobica si ricava energia elettrica e termica rinnovabili e biometano. Un impianto che è diventato nel corso degli anni esempio virtuoso per tutta l’Italia che ora si appresta a replicarne il modello. Acea Pinerolese è stata premiata come Campione di Economia Circolare dal Vice Presidente dell’Unione Europea, proprio lo scorso anno, in virtù dello straordinario modello di recupero di materia e sostenibilità sviluppato a Pinerolo. L’impianto è stato inoltre, nel 2014, il primo impianto in Italia a produrre Biometano dai rifiuti organici per l’introduzione in rete e per alimentare le automobili.

Le macchine potranno effettivamente sostituire l’uomo?

Polis Policy. Questo il nome, quasi una formula, che richiama alla mente un modello razionale di prendere le decisioni per il bene della città, per definire il progetto, nell’ambito dell’Accademia di Alta Formazione, nato il 9 febbraio scorso e proposto dall’Associazione “Difendiamo il Futuro”, che si articola in tre sessioni di lavoro e approfondimenti alla riscoperta dei valori dell’analisi, per supportare la persona nello sviluppo quale parte di una collettività e della società. Il programma della scuola si articola in tre sessioni, ognuna delle quali organizzata nell’arco di un’unica giornata, il sabato. Il format delle tre giornate, sabato 17 febbraio, 17 marzo e 14 aprile, non promuove soltanto analisi e approfondimenti, ma anche l’interazione tra platea e relatori, esperti provenienti dal mondo dell’economia, della politica, della scienza, della storia e ella cultura.


Tema della prima sessione, che si terrà presso la Scuola di Amministrazione Aziendale SAA in via Ventimiglia 115, a Torino, sarà l’intelligenza artificiale. Polis Policy prenderà, infatti, le mosse dalla domanda “Le macchine potranno effettivamente sostituire l’uomo?”. Tra i relatori Pietro Terna, docente dell’ateneo torinese, l’imprenditore Massimo Giordani, digital strategist e fondatore di Time & Mind. Parteciperanno al dibattito pomeridiano l’economista Giuseppe Gario, il CEO di Atellani.com Maurizio Maranghi, Alberto Giusti, Business Angel, e Franco Chiaramonte, esperto di politiche del lavoro. La sessione terminerà con la proiezione di un cortometraggio del regista Pietro Pingitore. La seconda sessione sarà incentrata sulla questione della sostenibilità del welfare sul lungo periodo e cercherà di rispondere alla domanda “Ci saranno ancora sufficienti risorse per mantenere i nostri attuai livelli di benessere, la nostra sanità e i nostri stili di vita? “. Interverranno alla seconda sessione il filosofo Umberto Galimberti, giornalista di Repubblica, Gian Paolo Zanetta, Direttore Generale della Città della Salute e della Scienza di Torino, Elsa Fornero e Fiorella Lunardon dell’Università di Torino, Vincenzo Scudiero, segretario generale della Cgil, e Romano Guerinoni, direttore generale della Fondazione Welfare Ambrosiano. L’Europa rappresenterà il tema della terza ed ultima sessione, che cercherà di dare una risposta al quesito se si tratti di un’Europa della moneta o degli investimenti. Risponderanno a tale domanda il professor Roberto De Battistini dell’ateneo torinese, l’imprenditore dell’ Environment Park Davide Canavesio, Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Milano ed altri esponenti del mondo del giornalismo e dell’economia.

Mara Martellotta

Per iscrizioni e informazioni: segreteria@difendiamoilfuturo.it

Tel 01119373401.

www.PolisPolicy.com