Prende il via giovedì 22 Febbraio la terza edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, ospitata nelle sale del Centro Congressi “Torino Incontra” della Camera di commercio di Torino, in via Nino Costa 8

Ad aprire i lavori, a partire dalle 9, sarà un argomento decisamente attuale, in vista anche delle imminenti elezioni: “Quali politiche alimentari per la prossima legislatura?”. I principali enti e associazioni di categoria della filiera alimentare avranno l’occasione di presentare le proprie aspettative e richieste da inserire ai vertici dell’agenda della prossima legislatura.
Tra gli altri temi trattati durante la giornata, la Mafia nella ristorazione e distribuzione per capire come viene rappresentato sui media un problema di legalità e sicurezza alimentare, l’italian sounding e i trattati sul cibo. Nel pomeriggio ci sarà un momento di formazione e confronto tra le diverse anime della comunicazione alimentare, con il seminario su “Freelance, foodblogger, brand journalist: ovvero imprevisti e probabilità nell’era dell’informazione 4.0” e i due panel sul Brand journalism e sul futuro dei free lance.
Sempre nella giornata di giovedì si inserisce un’importante novità di questa terza edizione: il primo appuntamento Business to Business dedicato ad aziende e professionisti della comunicazione (orario: 14.30-17,00; iscrizioni a: segreteria@festivalgiornalismoalimentare.it). In uno spazio riservato di Torino Incontra, alcuni Maestri del Gusto di Torino e Provincia, selezionati dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con Slow Food Italia, incontreranno le nuove professionalità della comunicazione (blogger, social media manager, influencer), che potranno promuoversi come consulenti.
Altra grande novità saranno i laboratori pratici che si svolgeranno giovedì e venerdì pomeriggio (14,30-17), realizzati in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, l’Istituto Zooprofilattico di Piemonte Liguria e Valle d’Aosta e SMAT, Società Metropolitana Acque di Torino: i partecipanti si cimenteranno in assaggi guidati di acqua, analisi di laboratorio su campioni di cibo contaminati e una lezione pratica sull’etichettatura alimentare (iscrizioni: segreteria@festivalgiornalismoalimentare.it ).
Quest’anno Anche CinemAmbiente aderisce al Festival, organizzando un’edizione speciale intitolata “Una buona occasione al cinema” e dedicata al tema dell’alimentazione e della sostenibilità ambientale. Appuntamento nelle serate di giovedì e sabato, a partire dalle 18.30 circa presso il Cinema Centrale di Torino con ingresso gratuito. Per l’accoglienza di tutti i partecipanti, il Festival potrà contare sul supporto degli studenti della Scuola Alberghiera di Stresa e dell’Istituto Beccari di Torino. I pranzi durante i lavori presso Torino Incontra saranno offerti dall’Associazione gastronomica peruviana di Torino.
Anche oggi, e non solo in passato, come sarà meglio in seguito illustrato – spiega Marco Porcari, avvocato del Foro di Torino molto sensibile alle problematiche che affliggono le persone “disagiate” – c’è una scala di valori consolidata, anche se non esplicitata, che fissa il valore dell’esistenza delle persone svantaggiate ad un livello immensamente distante rispetto a quello delle persone socialmente inserite.
voluto dare pieno riconoscimento nel nostro ordinamento alla figura (già elaborata dalla dottrina) del “contratto di affidamento fiduciario”, trasformandolo così da contratto socialmente tipico in un vero e proprio contratto “nominato”. In particolare, la legge n. 112/2016 prevede una serie di “condizioni” che il “contratto di affidamento fiduciario” (al pari del trust e dei vincoli di destinazione di cui all’art. 2645-ter c.c.) deve necessariamente rispettare al fine dell’ottenimento delle agevolazioni fiscali ivi previste (cfr. art. 6, legge n. 11212016). Accanto a tali condizioni meramente facoltative (strumentali all’ottenimento dei vantaggi fiscali), la nuova disciplina prevede, quale elemento essenziale della fattispecie, che i “fondi speciali” (costituiti e regolati da un “contratto di affidamento fiduciario”) siano “composti di beni sottoposti a vincolo di destinazione” (art. 1, comma 3, legge n. 112/2016).
“grandissima” mentre gli autori bizantini la chiamarono “montagne dalle cinque dita”.Nell’antichità, era sul monte Taigeto che venivano abbandonati i bambini spartani nati deformi, destinati a soccombere alle intemperie ed alle fiere; i fanciulli, appena nati, erano esaminati dagli anziani, e, se risultavano deboli o deformi, venivano esposti sul monte Taigeto perché fossero raccolti dai Perieci o dagli Iloti, oppure lasciati morire. La Rupe Tarpea è la parete rocciosa posta sul lato meridionale del Campidoglio a Roma, dalla quale venivano gettati i traditori condannati a morte, che in tal modo, venivano simbolicamente espulsi dall’urbe; la Rupe Tarpea, inoltre, in età romana veniva usata per condannare le persone che rifiutavano la testimonianza, visto che erano gli unici “oggetti” di prova essendo i contratti tutti in forma orale; gli antichi Romani – tesi molto criticata ma suggestiva – erano soliti lanciare dalla Rupe Tarpea non solo i traditori o i reticenti, ma anche i fanciulli che si presentavano ictu oculi deboli, e deformi, con le stesse motivazioni che inducevano gli spartani a lasciarli morire sul monte Taigeto. L’aspetto maggiormente preoccupante consiste nel fatto che il principio del monte Taigeto, piuttosto che quello della Rupe Tarpea, è ancora in vigore ai nostri tempi.
alla salute) che non alle “discariche” delle persone. A ben pensarci una evoluzione c’è stata: le persone non vengono più abbandonate sul monte Taigeto né fatte rotolare dalla Rupe Tarpea, ma vengono segregate in una “discarica sociale”. Proprio per far venir meno tale discarica sociale, gli operatori del diritto
20 febbraio 2018 ore 15:00 Politecnico di Torino Aula Magna “Giovanni Agnelli”
Gio
A voler cercare le notizie belle si fa sempre più fatica. Se guardiamo al panorama italiano, ma anche internazionale, non siamo messi per niente bene

Fornire una panoramica a trecentosessanta gradi sulle nuove normative in materia di edilizia scolastica
