ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 321

La pace nella pace

Ho avuto modo di conoscere da poco la realtà del sermig, o meglio, di viverla, purtroppo in circostanze tristi, ma ne sono uscito piacevolmente meravigliato.

Meravigliato da un luogo che trasuda storia da tutti i muri, storia non solo intesa come passato, ma storia intesa come vite umane, che in quel complesso dietro a porta palazzo hanno potuto trovare un sollievo alle loro difficoltà! Ma la cosa che mi ha lasciato davvero a bocca aperta è l’aria di pace e di serenità che si può sentire quando si varca la soglia d’ingresso: tutto sembra tranquillo!

Venire a conoscenza del patto che potrebbe essere proprio il sermig, guidato sempre dal suo straordinario fondatore Ernesto Oliviero, a prendere in mano la gestione della basilica di Superga mi riempie di Gioia.

Superga è per i torinesi di tutti i tempi un riferimento, un’icona, e tutti coloro che si sentono torinesi, al solo sguardo di quella basilica che sovrasta la città, si sentono a casa.

Superga significa tanto per tutti noi: dalle visite con i genitori da piccoli, alle gite scolastiche, fino ai primi appuntamenti, ma non solo, quella basilica per il suo trascorso rappresenta anche la sportività, dove non importa la fede calcistica, li si va a rendere onore al Grande Torino.

Insomma Superga a qualsiasi età riesce a dare un tetto alle emozioni di ogni abitante di questa città, un rifugio nei momenti di sconforto, e un porto sicuro, in cui vivere con le persone a noi più care momenti di gioia.

Sapere quindi che d’ora in poi queste due case di Pace potrebbero fondersi in un’unica entità, oltre a commuovermi, mi fa davvero sperare sul futuro di questa città, la nostra Torino!

Pietro Ruspa

Est Europa, opportunità di partnership

Un incontro online – mercoledì 30 giugno alle ore 10 – per fornire indicazioni sulle reali opportunità di partnership e di collaborazione per le aziende italiane negli undici Paesi di cui fa parte la rete di Confindustria Est Europa e presentare gli strumenti a supporto delle imprese gestiti dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) e il sistema di sostegno finanziario di UniCredit nell’area.

Il webinar dal titolo Sostegni operativi per le imprese nei Paesi dell’Est Europa è organizzato da Confindustria Novara Vercelli ValsesiaConfindustria PiemonteConfindustria Est EuropaBanca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo in collaborazione con UniCredit.

Dopo il saluto di Alessandro Battaglia, presidente della Commissione Internazionalizzazione di Confindustria Piemonte, Maria Luisa Meroni, presidente di Confindustria Est Europa illustrerà le opportunità di business nei Paesi aderenti alla Federazione e il ruolo delle rappresentanze internazionali di Confindustria. Massimo Carnelos, direttore esecutivo aggiunto per l’Italia della BERS, parlerà del ruolo della Banca, mentre la presenza di Unicredit a supporto delle imprese nel processo di espansione del loro business in Est Europa verrà trattato da Alessandro Paoli, responsabile UniCredit International Center Italy. Concluderà l’incontro, prima della sessione di domande e risposte con i partecipanti, la testimonianza di Fabiano Coccato, amministratore delegato della Coccato & Mezzetti srl, aderente a Cnvv, sul tema “Avviare un business in Est Europa”.​

Diventare ricchi grazie ai consigli di Cannavacciuolo…

Tutti possono fare bella figura invitando gli amici a gustare piatti prelibati copiando le ricette del famoso chef Antonino Cannavacciuolo; ma non tutti sanno che si può anche diventare ricchi seguendo i suoi consigli finanziari.

Devo confessare che non sapevo che il simpatico Antonino fosse un abile investitore; ma qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio accattivante con la fotografia del “mago dei fornelli” in cui dichiarava testualmente: “Sono la persona più distaccata del mondo e il denaro non mi dà felicità. Ho vinto milioni da casa, oltre 2.000 euro solo il primo giorno! È così facile che chiunque può farlo”.

Nella foto si vede Antonino ospite di Mara Venier a “Domenica In” e si legge ancora: ” Al momento ciò che mi fa guadagnare di più è un nuovo programma di trading automatico di criptovalute. Si tratta della più grande opportunità che io abbia mai visto in vita mia, e che può far guadagnare una fortuna rapidamente. Invito tutti ad approfittarne, prima che le banche la blocchino”.
Sono bastati pochi minuti per scoprire che (come immaginavo) la notizia è una bufala colossale, perché è vero che Cannavacciuolo è stato a Domenica In, ma è falso, falsissimo, che abbia pronunciato quelle frasi.

Il bello è che il giorno dopo mi è arrivato un messaggio in cui Enrico Brignano, il noto comico televisivo, dichiarava: “Sono la persona più distaccata del mondo e il denaro non mi dà felicità. Ho vinto milioni da casa, oltre 2.000 euro solo il primo giorno! È così facile che chiunque può farlo. Ciò che mi ha permesso di avere successo è stato il fatto di aver approfittato rapidamente di quest’opportunità, senza alcuna esitazione. Al momento, ciò che mi fa guadagnare di più è un nuovo programma di trading automatico di criptovalute. Si tratta della più grande opportunità che io abbia mai visto in vita mia, e che può far guadagnare una fortuna rapidamente. Invito tutti ad approfittarne, prima che le banche la blocchino”.
Non bisogna certo essere delle volpi della finanza per subodorare la trappola: un’azione di marketing (chiamiamola così per non definirla con termini più pesanti…) per spingere allocchi, gonzi, oche e altri esemplari della vasta fauna delle persone che “abboccano” verso operazioni ad altissimo rischio ammantandole con la tranquilla testimonianza di un VIP.
Sarebbe bello che esistesse veramente un sistema automatico per far soldi senza lavorare; ma esiste solo nel paese dei balocchi e si sa com’è andata a finire..
Facciamoci qualche domanda.
Perché un ignoto benefattore dovrebbe creare un sistema per far arricchire il mondo? È possibile che io possa guadagnare 2.000 euro in un giorno con un algoritmo? (a proposito, qualcuno sa cosa sia?) Mentre io guadagno, chi perde speculando in maniera inversa a quella dell’algoritmo? Dopo che ho messo i miei sudati euro nel sistema automatico, riuscirò a portar via capitale e guadagni senza problemi?
Purtroppo la storia della finanza è zeppa di disastri se non addirittura di truffe. Senza andare troppo indietro nel tempo, ricordiamo che nel 1637 l’Europa impazzì per i tulipani: la gente voleva averli a tutti i costi, migliaia di persone vendettero la casa per acquistarne (un bulbo era arrivato ad un prezzo pari a 6 mesi di lavoro di un operaio!) finché un giorno … puf! la bolla scoppiò, il bulbo crollò a zero e gli improvvisati finanzieri che credevano di diventare ricchi si trovarono letteralmente sul lastrico.
Oggi sta avvenendo qualcosa di simile con il bitcoin e le tante altre “monete virtuali” che circolano sul web.
Facciamo chiarezza.
Bitcoin, Ethereum, Litecoin e le altre migliaia di “criptovalute” (se ne contano ormai oltre 9.000!) sono definite “moneta del futuro”.
Nulla di più falso.
Una moneta è uno strumento finanziario che ha due funzioni essenziali: consentire di acquistare beni e servizi (circolazione) e consentire di mettere a frutto un capitale (investimento).
Ebbene,il bitcoin non circola perché nessuno lo compra (pagando fior di commissioni) per acquistare un paio di scarpe, un arrosto di vitello o un giornale… Basta scorrere l’elenco dei negozi che in Italia accettano il pagamento in bitcoin per scoprire che su circa 4 milioni di esercizi commerciali quelli “innovativi” sono meno di 1.000 (lo 0,025%) e comprendono, tanto per fare un esempio, una birreria a Roma, un bed&breakfast in provincia di Bolzano, un caffè a Bergamo ed un sexy shop a Catania.
Che bello, vado a Roma, bevo qualche birra per “tirarmi su”, poi via a Catania per caricare una escort, passare una notte di fuoco a Bolzano e iniziare la nuova giornata a Bergamo davanti ad una bella tazza di caffè bollente…
Un po’ faticoso per giustificare l’utilizzo della “moneta”. Per quanto riguarda l’investimento, il discorso sembra diverso, perché la quotazione delle monete virtuali si è finora dimostrata un eccellente “affare”. Nessun investimento ha fatto meglio nella storia. Tranne il tulipano… Facciamoci una domanda. Quanto vale il bitcoin?
Sui siti Internet che ne suggeriscono l’acquisto i traguardi sono favolosi: 100.000 entro l’anno, 500.000 dollari entro un paio d’anni…Il fatto è che le quotazioni della moneta virtuale dipendono da una sola cosa: il volume di ordini d’acquisto sul web. Finché migliaia di “cercatori d’oro” si riversano sui siti specializzati per cambiare euro in bitcoin il prezzo è destinato a salire, è la legge della domanda e dell’offerta. Ma mentre per un investimento “tradizionale” esistono parametri per stimarne un “valore reale” (il costo a metro quadro di un appartamento, il valore patrimoniale di una società, la quantità di oro in un gioiello) per una “criptovaluta” non esiste alcun riferimento: vale perché qualcuno la vuole, ma che sia giusto il prezzo di 1.000 dollari, di 250.000 dollari o zero è affidato al caso ed al grado di “febbre d’acquisto”.
Morale: qualche lettore vuole correre il brivido, vuole diventare ricco come Cannavacciuolo senza lavorare, vuole divertirsi puntando su Ethereum anziché andare a Saint Vincent puntando sul 14, sul rosso o sul numero dispari? Liberissimo di farlo, ma l’invito è di farlo coscientemente e non sull’onda emotiva della serie: “Antonino sta guadagnando, perché non poso farlo anch’io?”.
E ricordarsi che la notizia di Cannavacciuolo è una FAKE!

 

Gianluigi De Marchi 

Consulente finanziario indipendente

Covid, cure a casa: perchè la televisione pubblica non ne parla?

A cura di: www.lineaitaliapiemonte.it

Domani presidi in tutta Italia per chiedere più trasparenza nell’informazione

Assordante silenzio da parte dell’informazione pubblica nei confronti dell’enorme lavoro, e degli ottimi risultati, ottenuti da centinaia di medici riuniti nel Comitato Cura Domiciliare Covid 19 che si sono organizzati attraverso una pagina Facebook raggiungendo e curando tanti malati di Covid ai quali era stata prescritta “tachipirina e vigile attesa”. Dopo l’evento di Milano, che ha portato oltre 10mila persone in piazza, domani si chiede spiegazione all’informazione pubblica che sul tema è rimasta misteriosamente silente…

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/06/28/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/covid-cure-a-casa-perche-la-televisione-pubblica-non-ne-parla-domani-presidi-in-tutta-italia-per.html

 

Polliotto (Unc): “Mobilità, fra i consumatori cresce il noleggio”

Dal breve al lungo termine, ecco come cambia la mobilità dei piemontesi.

“Il Covid ha cambiato il modo di spostarsi dei consumatori piemontesi”. Lo rileva Patrizia Polliotto, avvocato, fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima e più antica associazione consumeristica italiana.
“Il prolungato lockdown – spiega il legale – e l’incertezza per il futuro sotto il profilo economico hanno prodotto profonde trasformazioni nell’impiego dei mezzi di trasporto. In crescita del 30% in regione, rispetto al periodo pre-Covid, il noleggio a breve e medio termine, formula particolarmente idonea a quanti sono in grado di programmare per tempo i propri spostamenti, riducendo di molto i costi legati al mantenimento di un’auto tradizionale. In aumento anche il lungo termine, sempre più spesso preferito alla proprietà di un autoveicolo acquistato in concessionaria, nonostante gli ecobonus di Stato, proprio per via dell’agilità d’impiego legata a molteplici vantaggi quali ad esempio assistenza, cambio gomme, polizze e bollo auto inclusi”.
Per Maurizio Scandurra invece, esperto in tematiche consumeristiche, “La pandemia ha incentivato un po’ ovunque il diffondersi di formule di servizi condivisi per la mobilità ‘pay per use’ e ‘pay per drive’ sempre più in linea con i trend in atto a livello globale”.
“In incremento – approfondisce l’Avvocato Patrizia Polliotto – anche il ricorso a forme giornaliere di bike e car sharing insieme alla diffusione dei monopattini elettrici nei quali sempre più piemontesi residenti nei centri urbani ad alta densità abitativa vedono uno strumento alternativo agli spostamenti rispetto ad autobus, tram e metropolitana, coniugando rapidità con maggiore libertà di fruizione degli spazi delle città e dell’hinterland. E’ quella che viene definita ‘mobilità dolce’, che si attua in modalità slow nelle forme di cui sopra, un tempo impensabile nei centri urbani così come un tempo lo era il fatto di percorrerli in auto alla velocità massima di 30 Km/h e con accessi limitati e disciplinati delle cosiddette ZTL”.
Per qualsivoglia esigenza legata alla corretta assistenza ai consumatori, il Comitato Regionale del Piemonte è attivo tutti i giorni dal lunedì al sabato in normale orario d’ufficio a Torino in Via Roma 366 e a Pinerolo in Viale Cavalieri d’Italia 14 telefonando allo 011 5611800.
Inoltre è disponibile il sito internet all’indirizzo www.uncpiemonte.it.

Doppia laurea magistrale e formazione per il cambiamento

“TECNOLOGIE PER LE TRANSIZIONI”

Il Politecnico di Torino, insieme ai Politecnici di Bari e Milano, Università di Bologna, Napoli Federico II, Padova, Palermo e Roma La Sapienza, lancia il progetto quadro per l’alta formazione e lo sviluppo di competenze multidisciplinari

 

La globalizzazione, gli obiettivi di sviluppo sostenibile, la transizione digitale aprono nuovi scenari e pongono nuove sfide che investono profondamente le professioni tecnico-scientifiche. Emerge la necessità di una formazione tecnico-scientifica in senso più interdisciplinare in grado di integrare le tecnologie all’interno di un sistema complesso caratterizzato da più layer interconnessi: fisico, cyber, ambientale, economico e sociale. Emerge anche la necessità di coinvolgere in questo processo di aggiornamento professionale operatori già attivi nel mondo del lavoro, in ottica di formazione permanente.

Stimolato da questi fabbisogni, un gruppo di lavoro inter-Ateneo espresso da alcuni grandi Atenei – Politecnici di Bari, Milano e Torino, Università di Bologna, Napoli Federico II, Padova, Palermo e Roma La Sapienza – ha elaborato un progetto sperimentale di alta formazione denominato “Tecnologie per le transizioni”. Prime esperienze pilota del progetto: la formazione di professionalità ingegneristiche qualificate ad affrontare i problemi multidimensionali posti dalla transizione ecologica (Green Technologies) e dalla transizione digitale delle infrastrutture (Smart Infrastructures), temi che rivestono grande rilevanza strategica nel quadro del Next Generation EU. Anche nella prospettiva della valorizzazione nel contesto delle misure PNRR per le competenze trasversali.

Due la modalità attuative inizialmente previste: a) attivazione nei percorsi di laurea magistrale di segmenti formativi di alta formazione (“minor”) per sviluppare professionalità ingegneristiche dotate di strumenti e metodi interdisciplinari, di competenze digitali abilitanti e di attitudine ad operare con visione sistemica in contesti multisettoriali; b) attivazione di percorsi di “doppia laurea magistrale” per la formazione di figure professionali di alta specializzazione in contesti multisettoriali sulla base di percorsi integrati su lauree magistrali complementari.

Gli Atenei che aderiscono al progetto “Tecnologie per le transizioni” attueranno già nell’anno accademico 2021/2022 le prime iniziative didattiche ispirate a criteri generali condivisi, anche nell’ottica della mobilità studentesca e della condivisione di segmenti formativi.

L’attuazione al Politecnico di Torino

 

La realizzazione di percorsi di “doppia laurea magistrale” costituisce la novità più rilevante, adottata già a partire dall’anno accademico 2021/2022 solo dal Politecnico di Torino: i percorsi saranno due, negli ambiti delle Tecnologie Green e delle Infrastrutture Smart. Queste “doppie lauree” corrispondono effettivamente all’ottenimento di due titoli di Laurea Magistrale: il primo della tradizionale durata di due anni, mentre il secondo richiederà la frequenza a un solo anno ulteriore, abbreviando considerevolmente il percorso.

I percorsi saranno tre: i primi due, nell’ambito delle infrastrutture intelligenti (Smart Infrastructures) con l’integrazione tra Ingegneria elettrica e Computer and Communication Networks per i sistemi di infrastrutture energetici e con l’integrazione tra Ingegneria civile e ICT for Smart Societies per le infrastrutture civili; il terzo, nell’ambito delle tecnologie per la transizione ecologica (Green Technologies), con l’integrazione delle competenze di Ingegneria Energetica, Ingegneria Chimica e Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio.

L’Ateneo inserirà inoltre nei percorsi di laurea magistrale alcuni percorsi formativi di alta formazione (“minor”); a incrementare l’efficacia di questo approccio, questi percorsi saranno fruibili sia da chi si è già laureato (come pacchetti di formazione continua certificata), sia da chi è attualmente in corso.

“Il nostro paese ha bisogno di intraprendere una transizione verso uno sviluppo sostenibile in linea con il Green new deal europeo, di ammodernare le proprie infrastrutture, di dare piena corso alla digitalizzazione. Ben oltre 100 milioni di euro dei fondi Next Generation EU saranno fruibili in questa direzione. Il Politecnico farà la sua parte per assistere gli associati processi di ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione. Ma molto si può fare nella formazione e questo progetto formativo va proprio in questa direzione”, commenta il Rettore Guido Saracco, che prosegue: “Rifacendoci al PNRR, che prevede l’aggiornamento della disciplina per la costruzione degli ordinamenti didattici dei corsi di laurea, abbiamo avuto la possibilità di rimuovere i vincoli nella definizione dei crediti formativi da assegnare ai diversi ambiti disciplinari, per consentire la costruzione di ordinamenti didattici che rafforzino le competenze multidisciplinari, e questo ci ha consentito di lavorare con gli altri Atenei partner in questa direzione”.

Ma non finisce qui: sempre in linea con le direttive del PNRR, il Politecnico proporrà anche il lancio, già nell’anno accademico 2021-2022, di altri percorsi di doppia laurea triennale come ad esempio quelli tra Ingegneria Edile e Architettura o tra Matematica per le ingegnerie e Data science and engineering.

“Il Politecnico da anni lavora nella direzione di potenziare la multidisciplinarietà, il lavoro in gruppo e la trasversalità della formazione, con iniziative come i Team studenteschi, le challenge sulle quali gli studenti lavorano in gruppo su progetti lanciati dalle aziende, il Percorso Intraprendenti e dell’Alta Scuola Politecnica come progetti formativi integrativi rispettivamente per le lauree triennali e per le magistrali; da ultimo, abbiamo presentato il corso “Grandi Sfide”, che coinvolgerò con lezioni di discipline legate alle scienze umane e sociali circa 3000 studenti di tutti i corsi di laurea. Questi nuovi progetti formativi caratterizzano il nostro Ateneo come uno dei più attivi nel proporre nuove modalità di erogazione della didattica al passo con le esigenze della società e del mercato del lavoro”, aggiunge il Vicerettore alla didattica Sebastiano Foti.

Al Calamandrei di Crescentino quattro 100 (uno con lode)

Sono quattro i cento (uno con lode) raggiunti dagli allievi dell’Istituto Economico e Tecnologico ‘Piero Calamandrei’ di Crescentino, facente parte dell’Istituto di Istruzione Superiore Galileo Ferraris di Vercelli (dirigente Cinzia Ferrara).

Vita De Tullio di Torrazza Piemonte ha conseguito un brillante 100/100esimi con lode al termine del corso CAT – Costruzioni Ambiente Territorio: per il suo futuro si prospetta un percorso finalizzato a conseguire l’idoneità professionale da geometra per poi proseguire con gli studi universitari.

Nel corso SIA – Sistemi Informativi Aziendali – sono, invece, tre le allieve che hanno raggiunto ‘quota cento’: Vanessa Casarin di Crescentino, che intende proseguire gli studi nel corso di laurea in Economia Aziendale; Caterina Narbone, anch’ella di Crescentino, che si iscriverà ad una facoltà scientifica ma con l’intenzione di entrare a fare parte del Corpo della Guardia di Finanza; Alessia Novarese di Moransengo che affronterà il test di ammissione alla facoltà di Chirurgia e Ostetricia.

I recenti risulti ottenuti dagli studenti delle classi Quinte hanno ulteriormente confermato quanto certificato da Eduscopio, la graduatoria effettuata ogni anno dalla Fondazione Agnelli che stila una classifica delle migliori scuole secondarie per quanto attiene l’esito nel mondo del lavoro e negli studi universitari . Nella Provincia di Vercelli, il Calamandrei è da diversi anni in posizioni di eccellenza e al primo posto addirittura se paragonato ad altre realtà presenti nell’arco di trenta chilometri della Provincia di Alessandria, di Biella, e della Città Metropolitana di Torino.

Complessivamente nelle tre sedi di Vercelli, Trino e Crescentino, afferenti all’IIS Galileo Ferraris, sono stati ben quattro i cento con lode assegnati dalle commissioni.

Torino e Piemonte: quali traiettorie per lo sviluppo sostenibile?

Se ne è discusso in un webinar organizzato da Regione, Arpa e Ires

Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, posizionamento del Piemonte per quanto riguarda gli indicatori per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, Relazione dello Stato dell’Ambiente, redatta da Arpa Piemonte, e Relazione socioeconomica formulata dai ricercatori di Ires alla luce delle prospettive dell’uscita dall’emergenza sanitaria:  questi i temi al centro del primo webinar che si è svolto nei giorni scorsi –  “Traiettorie di sviluppo sostenibile: dati, scenari e idee per un nuovo Piemonte” – organizzato da Regione Piemonte in collaborazione con IRES e ARPA Piemonte.

Ad introdurre i lavori del seminario il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso che ha ricordato come occorra “avere visioni a lungo termine soprattutto ascoltando i giovani”.

“Lo sviluppo sostenibile è uno degli obiettivi più grandi che Europa, Italia e il Piemonte si sono dati. Noi abbiamo già gettato le basi, la strada è segnata, sappiamo quali sono gli obiettivi da raggiungere fino al primo giro di boa del 2030 – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Questa è una fase storica molto importante, arriveranno miliardi di euro e noi dovremo essere pronti a questa sfida. Sono convinto che avremo un nuovo boom economico grazie agli investimenti in ambito ambientale e digitale. Prioritario sarà investire su trasferimento tecnologico, perché con la ricerca e l’innovazione riusciremo a costruire un futuro sostenibile per le nuove generazioni. La sfida vincente sarà realizzare il connubio armonico tra ambiente e sviluppo economico”.

La Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile è stata illustrata da Stefania Crotta, Direttore regionale Ambiente, Energia e Territorio che ha sottolineato come si tratta “di una strategia che si articola sulle tre dimensioni, ambientale, economica e sociale, che muovendo dagli obiettivi di Agenda 2030, ha l’ambizione di guardare al futuro, alle nuove generazioni che rischiano di non avere le stesse opportunità di sviluppo di cui noi abbiamo goduto. La nostra missione è territorializzare la strategia in funzione dei bisogni dei nostri attori locali”.

“Dobbiamo cercare di disegnare un nuovo futuro per i nostri giovani perché è a loro che vogliamo guardare e fare del Piemonte una regione dove sia bello vivere e lavorare – ha sottolineato Paola Casagrande, Direttore regionale Coordinamento Politiche e Fondi Europei – L’obiettivo è un Piemonte più connesso, più inclusivo, più verde, con un quadro sfidante e complesso. Per definire la concentrazione sulle priorità strategiche abbiamo bisogno di tre elementi: coordinare le diverse politiche, ascoltare il territorio, attuare la programmazione strategica”.

“La sinergia che abbiamo portato avanti con Regione Piemonte in un periodo complicato come la pandemia – ha sottolineato il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto – ha fatto sì che Arpa fosse di supporto del sistema Regione sia con prodotti come il gel igienizzante e l’analisi dei tamponi molecolari, sia soprattutto con nuovi studi e metodiche per la virologia ambientale, nuove frontiere da affrontare e studiare. Con nuove metodiche cerchiamo il virus Sars-Cov- 2 nell’aria, nell’acqua e nelle acque reflue. E potremo portare avanti la conoscenza ambientale anche sulle varie matrici e i vari parametri ancora di più con la revisione della legge dell’Agenzia in discussione in Consiglio Regionale che prevede l’ampliamento alla ricerca tra le competenze di Arpa”.

Michele Rosboch, Presidente di Ires Piemonte ha evidenziato l’importanza di un percorso verso la sostenibilità che coinvolge le comunità e i territori nelle diverse dimensioni ambientali, economiche, sociali e culturali mentre i ricercatori Ires, Fiorenzo Ferlaino e Cristina Bargero, hanno illustrato alcuni aspetti tratti dalla Relazione annuale 2021.

Fiorenzo Ferlaino ha introdotto il tema degli indicatori di sostenibilità e del posizionamento del Piemonte: “Lo sviluppo della green economy, in cui gli indicatori occupazionali e di crescita sono positivi da anni, – ha evidenziato Ferlaino – è l’occasione per rilanciare il Piemonte”.

“Le prospettive del 2021, – ha sottolineato Cristina Bargero – in linea anche con le previsioni della Commissione europea relativa ai settori industriali, evidenziano segnali di ripresa in particolare per l’automotive. Ad aver inciso sulla flessione del PIL è stata in particolare la contrazione dei consumi delle famiglie che hanno adottato da un atteggiamento più prudente connesso alle aspettative ancora incerte per il futuro”.

L’incontro è stato anche l’occasione per un confronto con i principali stakeholder della Strategia regionale del mondo dell’Università e della Ricerca, delle Fondazioni bancarie, dell’Industria, della Cultura, dei Servizi, del Terzo Settore.

 

Landini a Torino: “Chiediamo la proroga del blocco dei licenziamenti”

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“Questo è il momento di unire non di dividere e non è il momento di ulteriori fratture sociali”.

Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini da piazza castello a Torino, dove si tiene  una delle tre manifestazioni nazionali a difesa del mondo del lavoro.

Presenti molto lavoratori, anche gli operai della ex Embraco. Landini ha chiesto la proroga del blocco dei licenziamenti.   “Ripartiamo, insieme.

Con il lavoro, la coesione e la giustizia sociale per l’Italia di domani” è lo slogan delle manifestazioni unitarie di Cgil, Cisl, Uil.

(foto  Facebook Cgil Piemonte)

Rems e pazienti psichiatrici, cinque anni dopo

“Le Residenze sanitarie per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) cinque anni dopo” è il titolo del seminario on line che prende il via lunedì 28 giugno alle 17.

Organizzato dall’Ufficio del garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, intende approfondirne problematiche e potenzialità anche alla luce del primo report di ricerca nazionale su pazienti psichiatrici autori di reato che il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, sulla base della banca dati del Sistema informativo per il monitoraggio del superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Smop), ha recentemente pubblicato.

“In Piemonte – sottolinea il garante Bruno Mellano, che introduce e modera l’incontro – operano due Rems: la Clinica San Michele di Bra, attiva dall’ottobre 2015, e la Anton Martin–Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese, attiva dal novembre 2016”.

Intervengono la vicerettrice dell’Università di Torino Laura Scomparin, il responsabile di Smop Giuseppe Nese, coordinatore responsabile del laboratorio territoriale di Sanità penitenziaria della Regione Campania, Giovanni Torrente e Michele Miravalle del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, lo psicologo dell’Asl To3 Marco Zuffranieri, referente per le funzioni di governance del sistema di presa in carico degli autori di reato sottoposti a misura di sicurezza della Regione Piemonte, la psichiatra Grazia Ala, responsabile della Rems Clinica San Michele di Bra e lo psichiatra Alessandro Jaretti Sodano, responsabile della Rems Anton Martin-Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese. Le conclusioni sono affidate a Franco Corleone, già commissario governativo per il percorso di superamento degli Opg e per la costruzione di una rete nazionale delle Rems.

Per seguire il seminario, che si svolge sulla piattaforma Webex del Consiglio regionale del Piemonte, è necessario inviare richiesta di partecipazione all’indirizzo mail garante.detenuti@cr.piemonte.it