ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 277

“Ci avete rotto i polmoni” La protesta di Legambiente

Flash mob di Legambiente per chiedere un drastico per chiedere un drastico cambio di rotta sull’inquinamento atmosferico urbano

 

Lunedì 13 dicembre h. 11:00
Piazza Palazzo di Città

 

 

Lunedì 13 dicembre alle ore 11.00 le attiviste e gli attivisti di Legambiente scenderanno in piazza per un flash-mob con lo slogan “Ci avete rotto i polmoni”, per chiedere alla nuova giunta torinese un drastico cambio di rotta sull’inquinamento atmosferico urbano e per affrettare le misure necessarie a rientrare nei nuovi e più stringenti limiti di esposizione fissati dall’OMS, nel quadro generale di una stringente necessità di limitare le emissioni climalteranti per rientrare nei parametri dell’Accordo di Parigi.

 

L’appuntamento è alle 10.30 in Piazza Palazzo di Città.

Bracconaggio: cacciatori in arrivo dalla Lombardia

LA LOMBARDIA ESPORTA L’UCCELLAGIONE IN PIEMONTE
“Ennesimo, gravissimo attacco del mondo venatorio contro la fauna selvatica della nostra Regione”

Caro direttore, il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE, LIDA, LIPU, OIPA, PRO Natura e SOS Gaia, denuncia una grave situazione verificatasi in Piemonte.
Nei giorni scorsi, in provincia di Vercelli, in occasione di una serie di controlli condotti dalla Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali dei Carabinieri forestali, sono stati scoperti numerosi cacciatori provenienti dal Bresciano nell’atto di abbattere esemplari di fauna protetta, con modalità vietate dalla legge. Cinque di essi sono stati identificati e denunciati. In particolare, i cacciatori utilizzavano appostamenti fissi (vietati nella nostra regione) e richiami vivi, cioè uccelli catturati illegalmente e poi costretti a cantare per invogliare altri esemplari della stessa specie ad avvicinarsi al luogo ove cacciatori sono appostati.
Tra le specie oggetto di abbattimento, anche alcune particolarmente protette perché in stato di notevole sofferenza: pispole, fringuelli, peppole, migliarini di palude ed altri ancora. Tutte specie di piccoli uccelli, grandi al massimo quanto la cartuccia che li disintegrerà.
L’episodio è gravissimo, perché mostra come le pratiche più brutali e violente dell’attività venatoria, da sempre diffusa in Lombardia ed altre regioni, vengono ora importate anche in Piemonte, ove invece erano relativamente poco diffuse.
Stupisce anche il silenzio del mondo venatorio sulla vicenda, che eventualmente non risulta circoscritta a una manciata di cacciatori Bresciani, ma può contare su connivenze e complicità a livello locale.
Il Tavolo Animali & Ambiente chiede quindi alle competenti autorità un rafforzamento dell’operazione di controllo del bracconaggio e la condanna esemplare degli individui colti a svolgere questa spregevole attività.

 

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Piero Belletti
Pro Natura Piemonte

 

Gli artigiani: “Il nuovo DL contro le frodi fiscali in edilizia blocca i cantieri già avviati”

Bonus Casa. L’incertezza e la burocrazia rallentano l’attività delle imprese

 Enzo Tanino (Confartigianato Edilizia Piemonte): “Con l’introduzione dell’obbligo del visto di conformità e della congruità delle spese, anche per lo sconto e cessione delle detrazioni edilizie ordinarie si potrebbe scrivere la parola “fine” su un sistema di detrazioni che ha creato lavoro e ha contributo a risanare e riqualificare il patrimonio edilizio”.

 

“Abbiamo l’impressione che con l’introduzione dell’obbligo del visto di conformità e della congruità delle spese anche per lo sconto e cessione delle detrazioni edilizie ordinarie, quindi per il bonus ristrutturazioni e quelli dedicati al verde e ai mobili, si sia voluta scrivere la parola “fine” su un sistema di detrazioni che, in 20 anni, ha creato lavoro, economia e ha contributo a risanare e riqualificare il vetusto patrimonio edilizio del Piemonte e nazionale”. 

E’ il giudizio di Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Edilizia, sul Decreto Legge in materia di contrasto alle frodi nel settore dei bonus fiscali, che introduce nuove norme più restrittive per i cosiddetti “bonus edilizi minori”.

 

Per i piccoli lavori edili, in pratica sono state introdotte norme, le asseverazioni, che valevano per il bonus 110% – continua Tanino – condizione che sta mettendo in seria difficoltà le piccole imprese non abituate a tale carico burocratico. Infatti, stiamo già registrando un forte rallentamento nei cantieri, ma anche alcuni fermo attività, a causa sia dell’aumento delle pratiche preliminari, sia dell’incertezza che regna tra le aziende, gli studi professionali e i clienti”.

 

Dal 12 novembre scorso, infatti, per comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessione del credito o l’applicazione dello sconto in fattura, sono necessari il visto di conformità e una attestazione di congruità della spesa rilasciata da un tecnico abilitato.

I maggiori dubbi applicativi del decreto si concentrano proprio sulla certificazione della spesa, i cui connotati non sono ancora chiari e i cui parametri si rifanno ad un decreto del MITE ancora da emanare e che potrà/dovrà essere emanato entro 30 giorni.

Gli effetti degli interventi sulle detrazioni edilizie ricadono su una ampia platea di imprese della filiera, che comprende edilizia, installazione di impianti e altri lavori specializzati nelle costruzioni, produzione di manufatti per l’edilizia e i servizi immobiliari e degli studi professionali di ingegneria e architettura; il Sistema Casa in Piemonte, infatti, offre lavoro a oltre 81.422 imprese (oltre la metà riguardano l’edilizia) di cui il 48,9% artigiane (39.800 realtà), che impiegano oltre 170mila addetti.

 

Temiamo – prosegue Tanino – che i costi per l’apposizione del visto e per il rilascio dell’attestazione di congruità della spesa, se non detraibili anch’essi, potrebbero rendere non più conveniente la richiesta dello sconto in fattura o la cessione del credito. Chi non ha capienza fiscale e quindi non può utilizzare in alternativa la detrazione nella propria dichiarazione dei redditi, dovrà probabilmente rinunciare a qualsiasi tipo di beneficio fiscale per i lavori edili di cui si parla”.

 

Sul fronte delle imprese coinvolte nel circuito in quanto esecutrici dei lavori, si registra come diverse di esse si trovino in crisi perché hanno pianificato la propria attività ed il proprio equilibrio finanziario calcolando e facendo affidamento sulle tempistiche di incasso dei crediti fiscali acquisiti e poi ceduti a banche e poste, sulla base delle precedenti regole e prassi. In questa maniera, per diverse di loro il rischio è di dover bloccare i lavori e mettere in cassa integrazione il personale.

 

“Questi i nuovi obblighi di apposizione del visto di conformità e di asseverazione  dei costi – sottolinea Tanino – rischiano seriamente di annullare la convenienza di molte agevolazioni edilizie. Per i lavori di minor entità e con minor percentuale di detrazione, quali il 50 o il 65 per cento, è molto probabile che i nuovi obblighi introdotti dal dl 157/2021 mettano la parola fine alla convenienza delle opzioni per la cessione o lo sconto in fattura”.

 

“La cessione dei crediti fiscali per lavori in edilizia e lo sconto in fattura, in seguito all’emanazione del DL 157/2021, sono, di fatto, sospesi, denuncia Tanino, con gravi ripercussioni sulla liquidità delle imprese che si ritrovano ad aver già eseguito delle commesse per le quali i tempi di incasso del corrispettivo diventano incerti. Sono necessari urgenti chiarimenti, dunque, soprattutto su come gestire le situazioni a cavallo”.

 

A sciogliere qualche dubbio sull’allarme di Confartigianato Imprese Piemonte Edilizia, arriva un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate che, in una nota dei giorni scorsi, chiarisce come “non si applichi l’obbligo di apposizione del visto di conformità se il contribuente, nel caso di interventi relativi al recupero del patrimonio edilizio, ha già ricevuto la fattura e pagato entro l’11 novembre ma non ha ancora trasmesso la comunicazione dell’opzione per lo sconto in fattura”.

 

In particolare nelle Faq pubblicate sul proprio sito internet, l’Agenzia risponde alle sollecitazioni avanzate da Confartigianato su alcuni casi concreti analizzati alla luce delle novità normative introdotte di recente. Ad esempio, in merito ai bonus diversi dal Superbonus, l’Agenzia chiarisce che l’obbligo di apposizione del visto di conformità e dell’asseverazione, introdotto dal Dl antifrode n. 157/2021 non si applica ai contribuenti che prima del 12 novembre 2021 (data di pubblicazione in gazzetta ufficiale del Dl n. 157/2021) hanno ricevuto le fatture da parte di un fornitore, assolto i relativi pagamenti ed esercitato l’opzione per la cessione o per lo sconto in fattura, anche se la relativa comunicazione non è stata ancora inviata. Con riferimento, invece, ai tecnici, viene chiarito che i professionisti abilitati alla verifica della congruità delle spese per gli interventi ammessi al Superbonus possono rilasciare per lo stesso tipo di intervento anche la nuova attestazione di congruità delle spese sostenute prevista dall’articolo 1 del Dl n. 157/2021.

 

“Pur comprendendo la necessità di porre rimedio a fenomeni di sfruttamento non corretto delle opportunità date da sconto in fattura e cessione del credito – sottolinea Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – urgono dei correttivi alla norma e un immediato documento interpretativo della stessa che li renda nuovamente fruibili, per non penalizzare ulteriormente imprese e cittadini onesti”.

Non ‘spegnete’ le Pmi. “Subito riforma della bolletta”

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Non ‘spegnete’ le Pmi. Subito riforma della bolletta per riequilibrare oneri parafiscali e ridurre costi”.

 

Dal primo gennaio le bollette elettriche potrebbero segnare un rialzo tra il 17 e il 25%.

 

“Non ‘spegnete’ le PMI italiane! Paghiamo il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 33,5% rispetto alla media dei Paesi Ue. A noi piccole imprese l’elettricità costa 4 volte di più rispetto a una grande industria a causa dell’assurdo meccanismo ‘meno consumi, più paghi’ applicato agli oneri parafiscali in bolletta e che gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le nostre piccole imprese”. L’allarme lo lancia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte che propone: “una rapida e drastica revisione della struttura della bolletta per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema tra le diverse categorie di utenti e legata all’effettivo consumo di energia. Si tratta di ‘estrarre’, almeno parzialmente, dalla bolletta gli oneri generali di sistema, trasferendo alla fiscalità generale le componenti tariffarie destinate a finanziare le agevolazioni per gli energivori e il bonus sociale. Serve anche la revisione della disciplina delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia, limitando i benefici alle sole aziende che abbiano effettivamente realizzato interventi di efficienza energetica. Serve anche rafforzare gli strumenti di accompagnamento delle Pmi nei processi di efficientamento e autoproduzione dell’energia”.

Da un dossier realizzato da Confartigianato Imprese emergono i pesanti squilibri nella struttura della bolletta energetica che penalizzano i piccoli imprenditori. Il peso degli oneri di sistema è distribuito in maniera sperequata tra le diverse categorie di utenti, poichè non è allineato all’effettivo consumo di energia. Le piccole aziende in bassa tensione, infatti, a fronte di una quota di consumi energetici del 32%, sono costrette a pagare il 49% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica, pari ad una somma di 4,7 miliardi di euro. In barba al principio ‘chi inquina, paga’, le Pmi devono finanziare la maggiore quota di oneri per le componenti della bolletta dedicate al sostegno delle energie rinnovabili, di categorie come le ferrovie e le imprese energivore, e i bonus sociali.

“Si tratta – continua Felici  – di una iniqua distribuzione del carico contributivo sugli utenti non domestici che vede le micro e piccole imprese fortemente penalizzate a fronte di consumi energetici contenuti, mentre le utenze industriali in alta o altissima tensione pagano oneri molto bassi nonostante siano responsabili di alti consumi energetici e quindi di alti livelli di emissioni. A questi problemi strutturali si aggiungono i pesanti rincari del prezzo dell’energia che in alcuni casi hanno fatto addirittura triplicare la bolletta delle piccole imprese”.

 

“Occorre riequilibrare e alleggerire il costo dell’energia pagato dalle piccole imprese. Anche se nella legge di Bilancio il Governo riuscisse a reperire 2-3 miliardi di euro per calmierare i rincari – conclude Felici – bloccare il rialzo non sarà facile. Dal primo gennaio le bollette elettriche potrebbero segnare un rialzo tra il 17 e il 25%. Senza contare che in molti casi il conto dell’energia è così esoso che in questo frangente può anche capitare di non riuscire a pagarlo alla scadenza, così da rischiare il distacco della fornitura. Questo purtroppo è il risultato delle privatizzazioni di questi decenni”.

Le eccellenze agricole e gastronomiche invernali di Carmagnola

Due intense giornate dedicate alle eccellenze agricole e gastronomiche invernali di Carmagnola con la Fiera Regionale del Bovino da Carne di Razza Piemontese e della Giora, la Mostra Mercato del Porro Lungo Dolce e le iniziative “Cà Peperone” e “Gusto Diffuso Carmagnolese”


Sabato 11 e domenica 12 dicembre 2021

Piazza Italia e Viale Garibaldi – CARMAGNOLA (TO)

 

XII Mostra-Mercato del porro lungo dolce di Carmagnola

11 e 12 dicembre | dalle ore 14:00 nel controviale di Viale Garibaldi e nel Salone Fieristico del Centro Servizi per l’Agricoltura di Piazza Italia

Ca’ Peperone – La casa delle eccellenze enogastronomiche carmagnolesi e del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese

11 e 12 dicembre | dalle ore 14:00 alle 19:30 nel controviale di Viale Garibaldi

XXVIII Fiera Regionale del bovino da carne di razza piemontese e della Giora

12 dicembre | dalle ore 9:00 alle ore 18:00 nel Foro Boario

Gusto Diffuso Carmagnolese e i grandi pasti al Salone Fieristico

11 e 12 dicembre | Gusto Diffuso presso ristoranti, bistrot e locali selezionati

Fuori di Giora e Porro a Torino e provincia

Nella settimana precedente, alcuni ristoranti di Torino e provincia proporranno nei loro menù un piatto dedicato al porro lungo dolce di Carmagnola

 

Appuntamento prenatalizio della Città di Carmagnola che ha come protagonisti il porro lungo dolce e la giora, due delle eccellenze agricole invernali della città, con mercatino dei produttori e artigiani del territorio, mercatino di natale, laboratori per bambini, scuola di cucina, incontri e degustazioni nella tensostruttura trasparente di Cà Peperone, menù a tema proposti in pranzi e cene nel Salone Fieristico o da diversi locali grazie all’iniziativa “Gusto diffuso carmagnolese”

 

www.comune.carmagnola.to.it

 

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Sabato 11 e domenica 12 dicembre 2021 il Comune di Carmagnola dedica due intense giornate alla zootecnia, alla gastronomia ed al commercio proponendo la “XXVIII Fiera Regionale del Bovino da Carne di Razza Piemontese e della Giora”, la “XII edizione della Mostra/Mercato del Porro Lungo Dolce di Carmagnola”“Cà Peperone – la casa delle eccellenze enogastronomiche carmagnolesi” con laboratori per bimbi, scuola di cucina e degustazioni, il “Gusto Diffuso Carmagnolese” con menù a tema proposti da diversi locali della città in collaborazione con il Laboratorio Gourmet Carmagnola da locali della città ed altre iniziative.

 

I principali eventi si svolgeranno nel Foro Boario e nel Salone Fieristico del Centro Servizi per l’Agricoltura di Piazza Italia e nel controviale di Viale Garibaldi, con ingressi gratuiti e nel rispetto delle normative vigenti per ciò che riguarda il contenimento della pandemia.

 

Nel Salone Fieristico sono in programma anche tre gustosissimi pasti: la “Cena dell’Allevatore” sabato alle ore 20:00, il “Pranzo del Porro Lungo Dolce di Carmagnola” domenica alle ore 12:30 e la “Cena del Bollito Misto Piemontese” domenica alle ore 20:00.

 

 

LA XXVIII FIERA REGIONALE DEL BOVINO DA CARNE DI RAZZA PIEMONTESE E DELLA GIORA

A cura dell’Assessorato all’Agricoltura, si svolge il 12 dicembre dalle ore 9 alle ore 18 nel Foro Boario di piazza Italia e si tratta di una grande manifestazione fieristica-zootecnica che, come di consueto, prevede l’esclusiva partecipazione di bovini di razza piemontese.

Si svolgerà il consueto concorso zootecnico con iscrizione dei capi secondo le dieci categorie in gara, valutazione ad opera della commissione giudicatrice e premiazione ai primi tre classificati di ogni categoria che, oltre al premio in denaro per il proprietario, riceveranno la tradizionale gualdrappa in raso ricamata a lettere dorate.

La mostra zootecnica, a cura di A.R.A.Piemonte e Cooperativa Co&Co prevede, prevede l’esposizione dei migliori capi bovini e la fiera agricola l’esposizione di attrezzature e macchine agricol.

La razza bovina piemontese è una razza antica e fiera, detta anche bianca a causa del colore quasi candido del mantello. La Giora, vacca a fine carriera riproduttiva, fornisce tagli pregiati ed il “Salame di Giora di Carmagnola” rientra nei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione e nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia.

 

LA XII MOSTRA/MERCATO DEL PORRO LUNGO DOLCE DI CARMAGNOLA

A cura dell’Assessorato alle Manifestazioni, si svolge sabato 11 dicembre dalle ore 14 alle ore 18 e domenica 12 dicembre dalle ore 10 alle ore 18 nel controviale di Viale Garibaldi e nel Salone Fieristico di Piazza Italia, con la presenza dei produttori carmagnolesi F.lli Scotta, Traversa Giacomo, Giraudi Piero e degli studenti dell’ Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Baldessano-Roccati”.

In entrambi i giorni si troverà il Mercatino delle Eccellenze del Territorio, a cura della SOMS Domenico Ferrero con la presenza dei suoi produttori, dell’Associazione “Stupinigi è” e di numerose aziende del territorio. Sarà praticamente la prima Fiera del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese, un mercato agricolo/orticolo e gastronomico, ricco di prelibatezze, nel quale sarà possibile acquistare ed assaggiare tantissime specialità dolci e salate: i porri freschi e le altre verdure invernali, vari prodotti trasformati come ortaggi e frutti in conserva, il panino orticolo, salumi, mieli di montagna, formaggi d’alpeggio, pani rustici e dolci da forno.

Durante la giornata di domenica i visitatori troveranno anche un mercatino di Natale con varie idee regalo e la SOMS Domenico Ferrero proporrà degustazioni di insalatina di cavolo alla vecchia maniera, frittata con porri e porro stufato, con offerta libera da devolvere ai suoi soci in difficoltà.

Il Porro lungo dolce di Carmagnola, caratterizzato da una notevole tenerezza e da un sapore delicato che si accompagna ad una facile digeribilità, fa parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Piemonte.

 

CA’ PEPERONE – LA CASA DELLE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE CARMAGNOLESI E DEL DISTRETTO DEL CIBO CHIERESE-CARMAGNOLESE

Cà Peperone” – La casa delle eccellenze enogastronomiche Carmagnolesi è stata una delle principali novità della 72^ Fiera Nazionale del Peperone. Una temporary food room da 100 mq curata dello specialista di food event Marco Fedele che ha ospitato numerose realtà enogastronomiche carmagnolesi, giornalisti, food-blogger e vari esperti del settore. Da questa positiva esperienza è nata l’idea di proporre il format “Cà Peperone” in varie location ed eventi, con il famoso peperone ed altre eccellenze enogastronomiche Carmagnolesi.

Nei giorni 11 e 12 dicembre Ca’ Peperone sarà dedicata soprattutto al porro lungo dolce e alla giora, sarà anche la casa del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese e verrà allestita in una tensostruttura trasparente di 100 mq nel controviale di Viale Garibaldi e proporrà, con la direzione di Marco Fedele e la collaborazione del food-blogger Monsue Barachin (al secolo Giorgio Pugnetti), laboratori culinari per bambini a cura di Cucina e Dintorni di Angela Ventruti, scuola di cucina a cura del Laboratorio Gourment Carmagnola e merende sinoira a cura di produttori della SOMS D. Ferrero e del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese, degustazioni gratuitetalk show, la colazione della domenica con i Maestri del Gusto Carmagnolesi e il food-blogger Monsue Barachin, incontri sulla cultura enogastronomica piemontese con la giornalista, scrittrice e sommelier Paola Gula per ciò che riguarda il porro e le carni, con Clara e Gigi Padovani che presentano la “Enciclopedia della Nocciola” nella giornata dedicata al “Nocciola Day”, e ancora il cooking show a 6 mani “Fuori di Porro & Giora” con Alessio Aimar del “Panificio Aimar” – vincitore della 21° Coppa d’Europa della Panificazione Nantes 2021 – lo Chef Fabio Montagna della “Bacalhau Osteria” di Torino e lo chef Lorenzo Careggio del ristorante EraGoffi di Torino.

L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti e scorte.

informazioni su degustazioni e laboratori al numero di telefono 349.4179852

 

>> Programma completo di Cà Peperone nel CS completo scaricabile sotto

 

 

“GUSTO DIFFUSO CARMAGNOLESE” NEI LOCALI E I PASTI NEL SALONE FIERISTICO

Grazie all’iniziativa “Gusto Diffuso Carmagnolese”, per gli amanti della buona tavola sono tante le opportunità per gustare i due prodotti principi del week-end nei ristoranti e locali cittadini che aderiscono alla manifestazione.

Un’idea che vuole coinvolgere le attività enogastronomiche carmagnolesi – dall’aperitivo, al pranzo e alla cena – anche in atre varie occasioni durate tutto l’anno, proponendo anche “Aggiungi un food-blogger a tavola” per raccontare su canali web e social la cucina di queste realtà.

I Menù e le varie proposte verranno presto pubblicate sulla pagina facebook.com/giovedisottolestelle

Vengono inoltre proposti tre grandi pasti all’interno del Salone Fieristico di Piazza Italia, due cene e un pranzo.

A cura del ristorante “La cucina piemontese” di Vigone, sabato 11 dicembre alle ore 20 è in programma la “Cena dell’Allevatore” e domenica 12 dicembre il “Pranzo del Porro Lungo Dolce di Carmagnola”.

Il bollito misto alla piemontese, con 5 tagli, le salse della tradizione e i suoi contorni, sarà invece il protagonista principale domenica alle ore 20 della “Cena del Bollito Misto Piemontese”, a cura della Confraternita del Gran Bollito Misto alla Piemontese di Carmagnola, dei Macellai della Garavella e della Pro Loco.

>> Menù dettagliato dei pasti al Salone nel CS completo scaricabile sotto

 

 

“FUORI DI PORRO E GIORA” A TORINO E PROVINCIA

Nella settimana precedente, alcuni ristoranti di Torino e provincia proporranno nei loro menù un piatto dedicato al porro lungo dolce di Carmagnola. A Torino i locali sono “Bacalhau Osteria” di corso Regina Margherita 22, “Così com’è” di via dei Mille 32, “Cubique” di via Saluzzo 86/B, “EraGoffi” di corso Casale 117 e “Nativo Esperienza Peruviana” di via San Bernardino 2. A Rivoli “La Piola di via Piol” in via F.lli Piol 16/A e a Piobesi Torinese il “Ristorante Hotel Celestino” in corco Italia 10.

Ad Artigiano in Fiera la qualità dell’artigianato piemontese

26 le realtà piemontesi sostenute dalla Regione Piemonte

La Regione Piemonte è presente alle XXV edizione di Artigiano in Fiera che si concluderà domenica prossima, 12 dicembre, una kermesse in cui le aziende artigiane possono promuovere e vendere i propri prodotti, consolidare il proprio mercato e presentare e raccontare la loro storia e la propria identità. L’Assessore con delega all’Artigianato, Andrea Tronzano, accompagnato per l’occasione da Antonio Intiglietta Presidente Gefi Spa, Paolo Bertolino, Segretario Generale Unioncamere, Delio Zanzottera Segretario Generale Cna Piemonte, Carlo Napoli Segretario Generale Confartigianato Piemonte, Amleto Impaloni Direttore Confartigianato Piemonte Orientale e da Patrizia Quattrone, Dirigente Settore Artigianato Regione Piemonte, ha fatto visita agli stand piemontesi presenti in fiera.

“E’ stata – aggiunge l’Assessore Tronzano – una visita interessante, gli stand del nostro territorio, sia quelli gastronomici che di altri settori, sono stati letteralmente presi d’assalto dai visitatori che hanno apprezzato la qualità dei manufatti piemontesi. Una bella iniezione di fiducia per un comparto che ha sofferto nel recente passato le restrizioni del Covid e anche uno stimolo per il futuro. Fiere come questa mettono in contatto il grande pubblico con chi dà un valore aggiunto alla propria manualità e sono 26 le realtà che la Regione Piemonte, in questa occasione, ha sostenuto”

Marazzato capofila del progetto We Care

WELFARE AZIENDALE

A Vercelli due incontri aperti al pubblico per presentare l’iniziativa tesa a migliorare la qualità della vita dei lavoratori e dei cittadini del territorio con un’ampia gamma di opportunità formative e socioassistenziali.

Prosegue con vigore crescente l’impegno del ‘Gruppo Marazzato’ in ambito welfare.

La storica azienda ambientale vercellese nata nel 1952, leaderitaliano delle soluzioni per il pianeta, è capofila di un progetto destinato al miglioramento della qualità del lavoro e delle opportunità a favore delle risorse umane proprie e di ben altre dieci aziende partners che in totale comprendono ben 2.600 dipendenti, nonché di tutta la comunità.

Un’iniziativa del valore complessivo di oltre 130mila euro, promossa in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Vercelli insieme a Confindustria Novara-Vercelli-Valsesia e altri partner del territorio. Lo scopo è promuovere l’incontro el’interazione fra riuscite e significative case studies di aziende private aderenti al bando WeCare e concretamente sensibili al tema del welfare. Concetto esteso, per l’occasione, anche ai legami parentali di lavoratori e lavoratrici per essere poi allargato e altresì portato all’attenzione anche della cittadinanza in generale.

Alla base del progetto, il cui titolo ben esprime l’interesse preventivo verso i soggetti attori del mondo del lavoro, sono declinate quattro aree di attività: sostegno alla fruizione di servizi di cura di familiari anziani, non autosufficienti e disabili; disbrigo pratiche; sportello in materia di assistenza fiscale e previdenziale; formazione e supporto per il benessere dei lavoratori e dei loro familiari.

In programma, nell’intento di diffondere al meglio le finalità del progetto stesso, ben due serate di divulgazione scientifica, i prossimi 15 e il 22 dicembre a partire dalle ore 20.45, nell’elegante cornice del Piccolo Studio sito all’interno del chiostro S. Andrea di Vercelli.

Il primo ha per oggetto le conseguenze del distanziamento sociale in età giovanile, i disagi e i disturbi da esso cagionato. Il secondo, invece, verte sulla disamina di aspetti essenziali quali l’attività di prevenzione su tematiche come nutrizione, educazione muscolo scheletrica, benessere mentale e molto altro.

Relatore il 15 dicembre del primo incontro aperto al pubblico sul tema degli effetti del Covid e sulle strategie per reagire con successo è Filippo Zizzadoro, psicologo, accademico, speaker, trainer e autore.

Il 22 dicembre, invece, a parlare di scelte salutari per la persona e l’ambiente si alterneranno il Professor Fabrizio Faggiano (Responsabile Servizio Osservatorio Epidemiologico a Direzione universitaria – ASL Vercelli), la Dottoressa Maria Luisa Berti (Dirigente Medico – Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione – ASL Vercelli) e la Dottoressa Antonella Barale (Dirigente Biologo – Coordinatore del Piano Locale della Prevenzione – Servizio Osservatorio Epidemiologico – ASL Vercelli).

Come ‘Gruppo Marazzato’ siamo lieti di continuare nella direzione di un incremento della qualità della vita dei dipendenti sia nostri che del territorio. Siamo felici di condividere questo momento insieme alle istituzioni, agli enti e alle associazioni di categoria del territorio, in sinergia con altre imprese attente alla valorizzazione della persona”, chiosa Alberto Marazzato, General Manager dell’industria ambientale che porta il suo cognome e che guida insieme ai fratelli Luca e Davide.

Per partecipare agli incontri, così come anche per ulteriori informazioni, è disponibile il linkhttps://bit.ly/welfareperleimprese

Tutte le informazioni anche sul sito www.gruppomarazzato.com.

Finanza etica: diavolo e acqua santa?

Di GIANLUIGI DE MARCHI

 

In una memorabile omelia di qualche anno fa il parroco di Pino Torinese pronunciò una frase che andrebbe scolpita davanti all’ingresso di tutte le agenzie bancarie: “Purtroppo oggi il Dio Uno e Trino è stato sostituito dal dio Tanto e Quattrino” Un’affermazione che in poche parole descrive quanto successo negli ultimi decenni, in cui l’idolatria del denaro si è diffusa in tutti i paesi ed in tutti gli strati sociali.

La corsa sfrenata alla ricchezza e ai suoi simboli non ha limiti, alimentata dai media che additano all’ammirazione dell’umanità personaggi che, in pochi anni, accumulano patrimoni smisurati che rivaleggiano con il PIL di interi Paesi.

In totale coloro che arrivano ad un patrimonio di almeno un  miliardo di dollari posseggono l’imponente cifra di 13 mila miliardi di dollari,

Nomi come Mark Zuckerberg, Elon Musk, Jeff Bezos, Jack Ma, Bill Gates, Warren Buffet sono sulla bocca di tutti, tutti conoscono la loro ascesa nel ristretto gruppo dei nababbi mondiali e sognano di poter un giorno imitarne la carriera.

Eppure…

Eppure in questi ultimi anni sono emersi, anche se in maniera ancora insufficiente, alcuni valori che sembravano dimenticati, messi da parte dal rutilante scintillio delle monete d’oro dei Paperon de’ Paperoni.

Accumulare ricchezze è un’attività che affascina tutti, ma, come dice un ben  noto proverbio: “L’argent ne fait pas le bonheur”, i soldi non danno la felicità; e l’uomo non vive di solo pane, come ricorda un altro celebre detto, ma anche di spirito, di sentimenti, di emozioni.

Forse qualche ripensamento è stato stimolato dalla recente pandemia, che ha imposto a tutti di riflettere sulla propria fragilità e sull’importanza di far riferimento a valori solidi anziché effimeri.

Forse si è capito che non basta vivere bene, o addirittura benissimo, occorre anche con-vivere con gli altri, facendosi carico anche dei problemi e delle difficoltà della società che ci circonda. E una volta afferrato il senso del con-vivere, si può arrivare anche alla tappa successiva, quella del con-dividere, cioè far partecipare gli altri alle proprie fortune.

E qui può essere utile citare un’altra memorabile omelia, questa volta del 2021, quando il parroco di Cortina, commentando il brano evangelico dei pani e dei pesci, sottolineò con acume che il miracolo non consisteva nella “moltiplicazione” (termine mai citato dai testi sacri), ma nella “divisione”, anzi proprio nella “condivisione” dei pochi beni in possesso del previdente ragazzo che aveva portato un cesto con un po’ di cibo, messo a disposizione della “moltitudine” accalcata sul monte.

Un episodio che dovrebbe far riflettere tutti coloro che posseggono pani e pesci, brioches ed aragoste, castelli e aerei privati, banche e società informatiche.

Si badi bene: non si tratta di vivere seguendo la regola francescana della povertà assoluta, ma di vivere perseguendo le regole universali dell’etica che impongono, sotto tutte le latitudini e in tutti i tempi, di destinare a chi ha bisogno non solo una distratta occhiata di compassione allungando una misera elemosina, ma un concreto impegno di riscatto e di attribuzione di dignità!

Il Comitato per i diritti umani premia quattro donne speciali

Sono quattro le donne che, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani,  il Comitato regionale per i diritti umani e civili ha voluto  premiare con un riconoscimento speciale  poiché  si  sono distinte per la tutela dei diritti nel mondo, anticipando quello che sarà il tema 2022 di cui si occuperà il Comitato regionale “I diritti  delle donne”. 

Al centro della cerimonia svoltasi  nella sala Viglione di Palazzo Lascaris, alla presenza del presidente del Comitato diritti umani e civili Stefano Allasia e dei vicepresidenti  Sara Zambaia e Giampiero Leo, le protagoniste femminili :

  • suor Angela Pozzoli (Italia) Presidente del Gruppo di volontariato vincenziano. Nata nel 1933 in Brianza, arrivata a Torino nel 1968, suora delle figlie della carità di San Vincenzo De Paoli, nel 1989 ha fondato il coordinamento mamme-bambino firmando successivamente un protocollo d’intesa con il Comune di Torino e la Regione Piemonte, nell’ambito del quale é nato un call center per le donne in difficoltà e la prima casa delle donne vittime di tratta e violenza. suor Angela in questi decenni ha aiutato migliaia di donne
  • Amiri Farzana  (Afghanistan) ginecologa presso la “Clinica dell’Amicizia Italia/Afghanistan” nel distretto 13 di Kabul. Il suo coraggioso impegno professionale è stato speso in particolare sul versante delle vaccinazioni del family planning, pratiche mediche che hanno ottenuto grande approvazione da parte della popolazione, pur se invise agli estremisti islamici.
  • Mariela Magallanes  (Venezuela), deputato venezuelano dello Stato di Aragua. Da gennaio 2019 è componente della Commissione Speciale per il Piano Paese. Dal 7 maggio 2019, a seguito della violazione della sua immunità parlamentare, perseguitata dal regime di Nicolas Maduro, è costretta a tutelare la sua integrità fisica e la sua vita e a rifugiarsi nella Residenza dell’Ambasciata d’Italia a Caracas . A marzo 2020 viene nominata dal Ministero degli Esteri del governo provvisorio Coordinatore dei deputati in esilio e da gennaio 2021 è Membro della Commissione Permanente di Politica Estera dell’Assemblea Nazionale.
  • Marie-Jeanne Balagizi Sifa, (Congo) nata nel 1979 a Bukavu, una piccola città del Kivu, all’Est della Repubblica democratica del Congo al confine con il Rwanda, in una famiglia di 13 figli. A Torino ha fondato la prima Associazione di donne dell’Africa subsahariana, poi il Forum Africane Italiane perché le donne africane e italiane abbiano uno spazio di dialogo.  Lavora sull’integrazione per portare le donne africane a partecipare attivamente alla crescita dell’Italia e allo sviluppo dell’Africa. Con la rete delle donne dell’Africa francofona collabora con 26 paesi africani per incentivare le donne a partecipare al processo di sviluppo in Africa, a lottare per la pace che è un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’Africa e contro ogni forma di violenza sulle donne.

“Anche quest’anno la Giornata mondiale dei diritti umani assume un significato importante a causa dell’emergenza pandemica che purtroppo continua ad accrescere le disuguaglianze – ha dichiarato il presidente del Comitato per i diritti umani e civili, Stefano Allasia   – Oggi diamo un riconoscimento a quattro donne diverse tra loro, ma accomunate però dalla determinazione e dalla volontà di combattere in prima linea per i diritti umani e civili. Ancora oggi nel mondo centinaia di milioni di persone sono prive di diritti fondamentali, e di tutti quei principi richiamati anche nel preambolo dello Statuto della nostra Regione, che vede quale fonte d’ispirazione la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”.

“Non possiamo rimanere indifferenti al destino di popoli che sono afflitti da regimi dittatoriali, fame, discriminazioni civili e sociali – ha dichiarato in una nota scritta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Esprimo, quindi, la mia piena adesione all’iniziativa odierna,  con la premiazione di quattro grandi donne esemplari nella difesa di questi valori. A loro e a tutti  coloro che si battono per i principi di libertà, giustizia, pace e inclusione, garantisco la vicinanza ed il pieno appoggio del governo regionale, anche tramite gli appositi strumenti di cui abbiamo voluto che la giunta regionale si dotasse”

“Il tema attorno al quale ruoterà l’attività del Comitato diritti umani nel 2022 sarà quello dei diritti delle donne – ha esordito  la vicepresidente del Comitato Diritti umani e civili Sara Zambaia – Proprio in quest’ottica abbiamo deciso di dedicare la Giornata mondiale dei diritti umani a quattro donne che si sono distinte, soprattutto nei loro paesi d’origine, per lo straordinario impegno nella difesa dei diritti. Vogliamo inoltre che sia un segnale per dare il giusto riconoscimento anche chi è attivo sul nostro territorio con associazioni e attività di volontariato”.

“Credo che il Comitato per i diritti umani – ha concluso Giampiero Leo (nella foto piccola) , vicepresidente del Comitato Diritti umani e civili –  sia partito veramente nel verso giusto e nello spirito del tempo,  decidendo di dedicare il 2022 all’impegno delle donne per la difesa dei diritti umani nel mondo. Di conseguenza assume un grande significato la premiazione di quattro straordinarie donne, provenienti dai quattro angoli del mondo, in ragione del loro coraggio, della loro coerenza, della loro dignità e della loro generosità”.

 

Disabilità, 130 progetti per l’inclusione con Fondazione Crt

Dai percorsi per diventare “giovani reporter” al social catering, dalla formazione dei “caregivers” alla “make up therapy”: i risultati di Vivomeglio
Torino, 6 dicembre 2021 – Con un investimento di 1 milione e 450 mila euro, Fondazione CRT dà il via a 130 progetti di inclusione nell’ambito di Vivomeglio, iniziativa per migliorare la qualità della vita di donne, uomini, ragazzi in difficoltà, e aumentare l’autonomia delle persone con disabilità.
I progetti di quest’anno riguardano, in particolare, ambiti di intervento coerenti con gli obiettivi della prima Agenda della Disabilità in Italia “firmata” Fondazione CRT e Consulta per le Persone in Difficoltà, lanciata il 3 dicembre in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità e ora a disposizione di tutti (sui canali online di Fondazione CRT, CPD e sulla piattaforma agendoperlagenda.it): dai percorsi per diventare giovani reporter all’avvio di tirocini e borse lavoro nell’ambito dell’agricoltura sociale, dalla “make up therapy” al social catering, dalla formazione per i “caregivers” (famiglie, operatori, volontari, figure educative che, a vario titolo, si relazionano con le persone con disabilità) alla preparazione alla vita indipendente orientata al “dopo di noi”. Molte iniziative messe in campo rispondono ai bisogni relazionali delle persone con disabilità e delle loro famiglie, acuiti dalla pandemia.
I progetti sostenuti con Vivomeglio aggiungono un nuovo tassello all’ecosistema dell’inclusione che la Fondazione CRT, in sinergia con le associazioni del territorio, ha contribuito a delineare in questi anni, promuovendo una cultura che valorizza la diversità come risorsa”, spiega il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
’Leave no one behind’ è una delle sfide dell’Agenda 2030 che la Fondazione CRT ha fatto propria, sia attraverso il sostegno e la messa in campo di idee innovative, efficaci e sostenibili per l’inclusione, sia attraverso un percorso non-stop di formazione del capitale umano sul tema dell’accoglienza”, dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci.
Tra i 130 nuovi progetti sostenuti dalla Fondazione CRT si segnalano, in particolare: “Sport e scuola per crescere insieme TUTTI!” dell’Associazione Bionic People di Torino, che propone attività motoria per alunni con disabilità delle scuole medie, avvicinandoli allo sport paralimpico attraverso incontri teorico-pratici; organizzazione di momenti di scambio/formazione per i genitori; seminari per docenti e istruttori sportivi sullo sport come strumento di inclusione.

 

Il progetto “Inse(me)rimento H” della Società Cooperativa agricola sociale Onlus “Cascina Pensolato” di Fossano che, attraverso partenariati e il coinvolgimento del territorio, offre formazione ed esperienze lavorative per persone con disabilità nell’ambito dell’agricoltura sociale.
Il progetto “Vivere l’inclusione e l’autonomia” dell’Associazione Vivere di Chieri, che gestisce le attività diurne e residenziali presso CasaAmica a Pino Torinese, Casa Ponte a Chieri e Casa delle donne a Poirino. Saranno attivati laboratori per persone con disabilità finalizzati a sviluppare abilità psicosociali e a vivere momenti di tempo libero. Previsti anche laboratori rivolti alle famiglie per la crescita e l’autonomia dei figli.
Salgono così a oltre 27 milioni di euro i contributi erogati dalla Fondazione CRT nell’ambito di “Vivomeglio” a enti e associazioni dal 2005 ad oggi, per un totale di oltre 2.500 interventi.