ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 236

Logistica, Giachino: “regaliamo 10 miliardi di Pil a porti Nord Europa“

“Sulle Infrastrutture sulla logistica occorre fare molto di più perché regaliamo ai porti del Nord Europa quasi 10 miliardi di Pil e migliaia di posti di lavoro”.

Mino Giachino interviene a margine della Assemblea degli azionisti di Saimare spa, più di 100 anni di esperienza al fianco degli operatori dello shipping e della logistica, che lo ha riconfermato presidente. “La realizzazione delle tratte italiane delle Rete ferroviaria europea (Tav, Terzo Valico, Brennero) e la Nuova Diga foranea al porto di Genova dicono chiaramente che si punta al ritorno ad una crescita sostenuta dopo 20 anni di bassissima crescita e di alto debito”. Per Giachino restano “deboli gli interventi sulla logistica pubblica, con lo sportello unico dei controlli portuali ancora bloccato. Come si fa a non capire che i lunghi tempi di attesa della merce controllata fanno si che almeno 800.000 container diretti al nostro Paese scelgano di arrivare ai porti del Nord Europa e ciò determina una perdita di lavoro logistico, di tasse portuali e di entrate fiscali pari a 8 miliardi di Pil”. Aggiunge Giachino:  “occorre al più presto delegare la gestione della logistica pubblica alle Regioni normando la Cabina di Regia presieduta a turno dalle varie Regioni. Così come assolutamente sbloccare le ZLS ferme da 4 anni. Il Nord Ovest patisce i gravi errori delle gestioni autostradali che hanno ritardato gli interventi di manutenzione straordinaria – conclude – e oggi i tempi persi in coda pesano tutti sull’autotrasporto, che sembra figlio di un Dio minore e che invece dovrebbe ritornare tra le priorità della politica trasportistica del Paese”.

Sicurezza, strategie innovative per le Pmi del terziario


Inail Piemonte, Sistema Impresa Torino, Ebiten Piemonte siglano protocollo d’intesa per diffusione MOG e RLST nelle micro e piccole aziende del terziario

Sviluppare la cultura della sicurezza sul lavoro attraverso la riduzione sistematica degli eventi infortunistici e delle malattie professionali nelle micro e piccole aziende del terziario.

Mercoledì 20 aprile è stato siglato il protocollo di intesa siglato tra Inail Piemonte, Sistema Impresa Torino, Ebiten Piemonte. L’incontro è avvenuto a Torino nella sala “Galileo Ferraris” della Direzione regionale Inail Piemonte.

L’obiettivo del progetto è finalizzato alla corretta applicazione di buone pratiche di carattere tecnico, organizzativo e formativo, attraverso approcci metodologici innovativi che tengano conto delle evoluzioni tecnologiche, tecniche, normative e dell’organizzazione del lavoro così da migliorare il livello di sicurezza del lavoratore.

L’implementazione nelle Pmi del settore terziario di MOG (Modelli Organizzazione e Gestione) e il ricorso alla figura del Responsabile della Sicurezza dei Lavoratori Territoriale (RLST) è un metodo che si è già dimostrato efficace a livello nazionale.

«Con la sottoscrizione di questo protocollo ci proponiamo un obiettivo ambizioso ma realizzabile – dichiara Giovanni Asaro, direttore regionale Inail Piemonte – da oggi infatti sul territorio piemontese si avvia una collaborazione che avrà come priorità la realizzazione di progetti di sensibilizzazione dei lavoratori del terziario sui temi della sicurezza e lo sviluppo di buone pratiche di prevenzione affinché si possa ridurre il numero degli infortuni e delle malattie professionali del settore».

«La collaborazione tra Inail Piemonte e Sistema Impresa Torino grazie anche al ruolo fondamentale svolto dal nostro organismo bilaterale Ebiten – commenta il presidente nazionale di Sistema Impresa Berlino Tazza – ha permesso di fornire al mondo del terziario una strategia di intervento concreta e innovativa per incrementare la prevenzione dei rischi e la sicurezza nei luoghi di lavoro».

«La sicurezza è una priorità per le aziende – spiega il presidente di Sistema Impresa Torino Giuseppe Lampitelli – e le iniziative del lavoro congiunto con Inail nell’ambito dei Mog e della promozione della figura RLST forniscono soluzioni efficaci e tempestive».

«Il nostro obbiettivo – dichiara il presidente di Ebiten Piemonte Massimiliano Sansò – è diffondere prassi aggiornate e migliorative per ampliare la platea dei destinatari e promuovere in modo capillare la cultura della sicurezza».

«Il percorso che stiamo condividendo con Inail – dichiara il direttore generale di Ebiten Matteo Pariscenti – genera vantaggi concreti per le aziende e per i dipendenti incrementando le tutele specifiche per il settore terziario. Un passo in avanti molto importante».

Ritratti nella foto da sinistra verso destra:

Massimiliano Sansò, Giovanni Asaro, Giuseppe Lampitelli, Berlino Tazza

Fondazione CRT, numeri in crescita

Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione CRT, guidata dal Presidente Giovanni Quaglia, ha approvato in via definitiva e all’unanimità il bilancio 2021, tra i migliori dell’ultimo quinquennio : l ‘avanzo di esercizio ha fatto risultare un +61,2% rispetto al 2020, ed è pari a 89,2 milioni di euro ; il patrimonio netto supera i 2,3 miliardi, la posizione finanziaria netta è pari a 328 milioni; salito a 158,3 milioni il fondo di stabilizzazione delle erogazioni
Nel 2021 la Fondazione CRT ha messo complessivamente a disposizione del territorio oltre 62 milioni di euro, tra tradizionali modalità di intervento per la ricerca, la formazione del capitale umano, l’innovazione, l’arte e la cultura, l’ambiente, il welfare, la salute, il sistema di protezione civile e del 118, e ulteriori iniziative “social impact investments” o “mission related investments” orientate allo sviluppo in ottica Paese.
“Questo eccellente bilancio della Fondazione CRT, sempre più orientato a una sostenibilità economico-finanziaria a lungo termine, è il presupposto per continuare a sostenere la crescita e lo sviluppo del territorio di fronte alle grandi sfide che il Paese dovrà affrontare nei prossimi mesi: una responsabilità che la Fondazione esercita anche tramite i propri bracci operativi in una logica di Gruppo”, affermano il Presidente di Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci.

“Educazione Civica: opportunità o problema?“

Ivrea, giovedì 21 aprile 2022, ore 15,30: Apidge Canavese e Valle D’Aosta nei locali dell’istituto “G. Cena” di via Dora Baltea, presenta le proposte dell’Associazione insegnanti delle Scienze giuridiche ed economiche per una nuova Educazione Civica.

“Educazione Civica: opportunità o problema?“ rappresenta un momento di riflessione che intende proporre e illustrare i documenti e le azioni comuni, che verranno intraprese al fine di garantire il più ampio e corretto successo formativo.

Da Fondazione Crt i fondi per mostre ed eventi

Aperto fino al 31 maggio il bando Esponente, focalizzato sugli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

 

Torino, 15 aprile 2022 – È aperto fino al 31 maggio sul sito www.fondazionecrt.it il bando “Esponente” della Fondazione CRT, che sostiene le attività espositive e il riordino delle collezioni dei musei per una maggior fruibilità del pubblico, in particolare dei giovani.

 

Musei, associazioni, fondazioni senza scopo di lucro, enti religiosi, enti locali come i Comuni e le Unioni montane o collinari potranno ricevere fino a 25.000 euro di contributo per ciascuna mostra, attività di catalogazione e riordino delle collezioni, premi e concorsi e, da quest’anno, anche eventi collaterali “off” – quali laboratori, workshop e performance – a supporto dell’attività espositiva tra maggio 2022 e aprile 2023.

 

In linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, Esponente 2022 promuoverà alcuni obiettivi specifici, inserendoli tra i criteri di valutazione: impatto ambientale, parità di genere, valorizzazione della diversità culturale, maggiore coinvolgimento dei giovani nei circuiti professionistici e impiego di mediatori culturali.

 

Dal 2005 a oggi, la Fondazione CRT ha reso possibili con il bando Esponente oltre 1.100 mostre e attività espositive, per contributi complessivi superiori ai 14 milioni di euro.

 

Patrizia Polliotto oggi ospite in radio e in tv a ‘Radio Radio’

A partire dalle 13.35 il noto legale torinese protagonista in diretta anche sul canale 253 del digitale terrestre.

Patrizia Polliotto, stimato legale d’affari e d’impresa specializzata anche in diritto bancario, societario, prevenzione del contenzioso e consumerismo torna per il consueto appuntamento mensile sulle frequenze della più ascoltata e seguita talk-radioitaliana fondata e diretta dal valente Fabio Duranti.

Oggi, infatti, a partire dalle 13.35 in poi è ospite di Francesco Vergovich ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’ insieme al giornalista radiotelevisivo e saggista cattolico Maurizio Scandurra.

Patrizia Polliotto, che dialoga abitualmente con le maggiori agenzie di stampa italiane tra cui in primis ‘Ansa’ e ‘Askanews’ sui più svariati temi di attualità fornendo sempre studi precisi e spunti altrettanto interessanti per la comprensione dei fenomeni socioeconomici del cambiamento in atto, è anche Presidente dei rinomati ospedali milanesi ‘San Siro’, ‘Sant’Ambrogio’ e ‘Galeazzi’ – quello in cui lavora il virologo Fabrizio Pregliasco – tutti in capo al ‘Gruppo San Donato’, prima realtà sanitaria privata italiana con un fatturato superiore al miliardo e 600 milioni di euro.

Annovera altresì in curriculum vitae importanti incarichi al vertice in primarie companies private e pubbliche quali ‘Zucchi’, ‘NB Aurora’, ‘Juventus’, ‘Reply’, ‘Engineering’ e molte altre.

​Oltre che in Fm, la trasmissione è disponibile in tutta Italia sul canale 253 del digitale terrestre, e in streaming sul sito www.radioradio.it.

Celebrata la Giornata mondiale della malattia di Chagas

Il 14 aprile

Giovedì  14 aprile. In questa data si è celebrata la Giornata mondiale della malattia di Chagas, che si stima colpisca in tutto il mondo da 6 a 7 milioni di persone, soprattutto nelle aree endemiche dei 22 Paesi dell’America Latina, estendendosi poi, in seguito ai movimenti migratori della popolazione latinoamericana,anche in aree non endemiche, quali il Canada, molti Paesi Europei e diversi del Pacifico Occidentale.

In Europa la malattia viene contratta soprattutto per vie quali trasfusioni, trapianti o per trasmissione verticale, da madre a figlio, e può rimanere a lungo latente, ragione per cui, a volte,risulta difficile da diagnosticare tempestivamente .

La Giornata mondiale della malattia di Chagas, malattia infettiva causata dal contatto umano con le feci o l’urina delle cimici triatomine, è stata dichiarata in occasione del 72esimo incontro dell’Assemblea OMS del 20 maggio 2019. Si è  scelta come data il 14 aprile, giorno in cui il medico e ricercatore brasiliano Carlos Chagas, nel lontano 1909, diagnostico’ il primo caso di questamalattia su una bambina di due anni.

In Italia, in Piemonte, l’associazione ‘PINTRE Percorsi Intrecciati’ è socia di Findechagas, Federazione Internazionale delle Associazioni delle Persone colpite dalla malattia di Chagas, cui afferiscono oltre 25 organizzazioni della società civile di Nord e Sud America, Europa e Pacifico Occidentale.

L’Associazione PINTRE ha l’obiettivo di far conoscere nella Regione Piemonte questa malattia, promuovendo campagne di sensibilizzazione e screening gratuito a favore della popolazione latinoamericana, al fine di individuare tempestivamente la comparsa della malattia e iniziarne il trattamento, prima dell’insorgere di eventuali complicazioni.

Mara Martellotta 

Armi, acciaio, malattie ed inflazione

IL PUNTASPILLI di Luca Martina

 

Per economisti e banchieri centrali la crescita degli ultimi 13 anni (prima della crisi provocata dalla pandemia) registrava un grande assente: l’inflazione. 

 

Storicamente (quantomeno dopo i due conflitti mondiali) le fasi positive del ciclo economico si sono sempre accompagnate a una salita dei prezzi di beni e servizi.

Il meccanismo è semplice: l’ottimismo sul futuro e la bassa disoccupazione conducono ad aumentare i propri acquisti e, prima o poi, i loro prezzi iniziano a salire (più un bene è ambito più diventa caro, specie se, vista la piena occupazione, non si è in grado di produrne in quantità sufficiente e nei tempi richiesti).

 

La violenta crisi che ha colpito i Paesi emergenti nel 1997, ha provocato una potentissima ondata deflazionistica (attraverso la svalutazione delle proprie valute e forti riduzioni dei prezzi delle loro esportazioni ai Paesi occidentali) che ha lambito le sponde di tutto il mondo nei due decenni successivi.

 

Se a questo si aggiunge la crescente “globalizzazione” (spostamento della produzione nei Paesi a basso costo ed incremento dei commerci internazionali) che ha accompagnato questo fenomeno, non è difficile comprendere il perché della scomparsa dell’inflazione.

 

Neanche la massiccia creazione di nuova moneta da parte delle banche centrali di tutto il mondo negli ultimi anni aveva stanato l’animale spaventato.

 

Negli anni seguiti alla crisi finanziaria del 2007 le economie di tutto il mondo (trainate dagli Stati Uniti) sono tornate a crescere (seppure a ritmi ridotti rispetto ai decenni precedenti), anche grazie all’azione concertata degli istituti centrali.

 

Ma la liquidità messa a disposizione è rimasta in larga misura “inattiva”, investita in buona parte in titoli obbligazionari, non spingendo, così, al rialzo i prezzi dei nostri acquisti bensì il valore dei portafogli investiti.

 

Uno dei massimi desideri, più volte dichiarati dai banchieri, era quello di tornare ad una situazione di “normalità”, dove un’inflazione moderata (il tasso identificato è quello del 2%) stimola a non differire gli acquisti (se penso che i prezzi aumenteranno acquisto oggi anziché aspettare future occasioni migliori) e consente alle aziende di incrementare i propri fatturati.

 

Il quadro è cambiato radicalmente negli ultimi due anni: la crisi pandemica e la guerra in Ucraina hanno provocato colli di bottiglia (dovuti alla ripresa economica post pandemica) e aumenti violentissimi dei prezzi delle materie prime.

Il ritorno, tanto agognato, dell’inflazione si è così improvvisamente materializzato ma il sogno ha assunto rapidamente i colori di un incubo per le banche centrali e per gli investitori.

 

La salita dei tassi di interesse ha prodotto forti perdite ai portafogli obbligazionari, ponendo anche dei dubbi sulla sostenibilità dei rialzi messi a segno dai mercati azionari (ed in particolare dei settori a maggiore crescita futura quale la tecnologia).

 

I maggiori rendimenti dei titoli di Stato potrebbero renderli più attraenti (dopo molti anni di vacche/interessi magrissimi) e convincere gli investitori azionari a spostarsi verso questi (meno rischiosi) investimenti.

 

Nello stesso tempo i tassi di interesse più elevati renderanno più costoso ripagare i debiti delle società e meno interessante la crescita futura degli utili, ridimensionando le prospettive dei mercati azionari.

 

Il livello dei tassi di interesse si trovava ai minimi degli ultimi 500 anni e una sua risalita non dovrebbe certo sorprendere ma si sa che i mercati non amano i cambiamenti e le incertezze che ne conseguono.

 

Il governatore della banca centrale statunitense, Jerome Powell, sembra deciso a fronteggiare la situazione adottando il “metodo Ferber”, ignorando i pianti e gli strepiti degli investitori impauriti.

 

D’altro canto “colui che vuole condurre un’orchestra, deve voltare le spalle al pubblico”.

Una maggiore gradualità dovrebbe accompagnare la politica adottata dalla BCE, impegnata a fronteggiare, oltre all’inflazione, anche un conflitto che vede l’Europa in prima linea (per la sua vicinanza geografica e per gli impatti diretti sui prezzi delle fonti energetiche importate dalla Russia).

 

L’inizio shock (specie per i mercati obbligazionari) dell’anno ci ricorda che non esistono “pasti gratis”.

 

Il prezzo da pagare per ottenere buoni risultati è quello di accettare di affrontare le (spiacevoli) conseguenze di eventi avversi, inattesi (epidemie e guerre) o meno (le periodiche fasi di rallentamento o le recessioni), senza lasciarsi trascinare dalle emozioni nella gestione dei propri risparmi.

 

Le banche centrali corrono il rischio di uccidere, con l’inflazione, anche la crescita economica ma esiste la concreta possibilità di un “normale” rallentamento ciclico che costituisca solo una dolorosa pausa per gli investitori avveduti (poco emotivi e con un portafoglio ben diversificato).

 

Il nuovo ordine mondiale, meno globalizzato, ci obbligherà probabilmente ad adeguarci al nuovo paradigma (che sa più di ritorno al passato) dove i miglioramenti dell’economia sono seguiti da una salita di inflazione e tassi di interesse.

 

Una volta allenati alla nuova situazione, dopo qualche lacrima, dovremmo essere in grado, ancora una volta, di riaddormentarci sui nostri investimenti.

Sereni come un bambino.

Parlaconme: “Il quaderno di campagna – case history”

Simona Riccio, founder della trasmissione e Social Media Marketing Manager del Caat, ha invitato ai suoi microfoni,nel corso della trasmissione PARLACONME di mercoledì 20 aprile, dalle 18 alle 19, su Radiovidanetwork, Davide Conti,Direttore Tecnico di Dorilli Società Agricola s.r.l. attraverso il quale verrà spiegato a fondo lo strumento del quaderno di campagna. Questa puntata segue quella dedicata alla tecnologia e all’innovazione, con particolare riferimento all’importanza dell’utilizzo dei quaderni di campagna, con Ivano Valmori quale ospite.

Davide Conti da quindici anni si occupa di coltivazione di ortaggi in serra, in particolar modo di pomodori di alta qualità in serre tecnologiche fuori-suolo. Il lavoro sviluppato in tutti questi anni gli ha permesso di acquisire capacità di pianificazione delle produzioni e delle relative vendite,abilità generali riguardanti la gestione aziendale e di sviluppare tecniche di coltivazione all’avanguardia anche grazie al supporto di consulenti impegnati in ambito internazionale.

Proprio grazie alla sua professionalità, esperienza e competenze, Simona Riccio ha deciso di ospitarlo per approfondire con una case history ciò che è stato precedentemente affermato.

All’agronomo, oltre a spiegare che cos’è il quaderno di campagna, vale a dire un modulo, cartaceo o elettronico, che serve a raccontare la storia della coltivazione dalla semina fino alla raccolta o, nel caso di colture come il pomodoro in cui la raccolta avviene durante tutto il ciclo colturale, fino alla fine della coltura, è stato chiesto:

Come è strutturato un quaderno di campagna e quali dati vengono registrati

Come avviene tutta la procedura di registrazione dei dati?

Le registrazioni sono fini a sé stesse o possono essere utilizzate proficuamente?

Qual è la connessione tra il quaderno di campagna e la tracciabilità dei prodotti

Quali sono i vantaggi della digitalizzazione di un quaderno di campagna?

Dopo questi interessanti domande alle quali fanno seguito altrettante chiare risposte, si è parlato anche di bombi.

Sì, bombi! Che attenzione, spesso vediamo rappresentati come api, ma api non sono. Davide spiegherà che cosa siano e a cosa servano in agricoltura e, poiché Simona Riccio è sempre più convinta che l’agricoltura sia più all’avanguardia di quanto venga percepita, è ancor più decisa a fare emergere la professionalità e le competenze che tutti gli attori di filiera hanno e che devono dimostrare all’interno delle strategie di comunicazione sempre più digitali.

MARA MARTELLOTTA

 

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Dal giorno dopo è possibile seguire la puntata senza interruzioni sul sito www.parlaconmeofficial.it

“Puliamo il mondo” a Volpiano

Sabato 23 aprile nella zona degli impianti sportivi


Ritrovo alle 14 all’ingresso del campo di atletica di via San Grato, con guanti e mascherina

Sabato 23 aprile il Comune di Volpiano, in collaborazione con Legambiente, organizza «Puliamo il mondo», per rimuovere i rifiuti abbandonati nella zona degli impianti sportivi; ritrovo alle 14 all’ingresso del campo di atletica di via San Grato 110, con guanti e mascherina. L’iniziativa è accompagnata dalla distribuzione, nei giorni precedenti, delle borracce in alluminio agli alunni del primo anno della scuola primaria di Volpiano, con l’obiettivo di promuovere comportamenti «plastic free» e salvaguardare l’ambiente.

Commenta Luca Ferrero, assessore all’Ecologia del Comune di Volpiano: «Riprendiamo questa iniziativa dopo due anni di fermo dovuti alla pandemia. Cerchiamo di sensibilizzare quanto più possibile i cittadini per contenere al massimo il fenomeno delle discariche abusive e soprattutto l’abbandono di rifiuti di ogni genere nelle campagne e sui bordi delle strade. La corretta gestione del rifiuto è ciò che serve per contribuire concretamente alla salvaguardia del pianeta. Spero che a questo evento partecipino numerosi giovani perché è proprio da loro che dobbiamo aspettarci un vero cambiamento; insieme alle nuove generazioni dobbiamo impegnarci al massimo su questo tema».