ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 140

Distribuzione gas, Iren cede quote

IREN conferma l’intenzione di cedere una quota di minoranza di una newco operativa nel settore delle reti di distribuzione gas entro la fine del 2023, come anticipato nel Piano Industriale al 2030 presentato il 23 Marzo 2023.

L’obiettivo è l’individuazione di un partner finanziario che permetta a Iren di incrementare il livello di competitività in occasione delle future gare per l’affidamento delle concessioni gas sia in territori dove IREN è già presente che in territori nuovi e sinergici, e che supporti il piano di investimenti previsto dal Gruppo a Piano Industriale per le reti di distribuzione gas con oltre €750M di investimenti destinati alla transizione energetica, alla digitalizzazione e all’adeguamento dell’infrastruttura al futuro utilizzo di miscele di gas naturale e idrogeno.

A fine 2022, la rete di distribuzione gas di IREN è composta da 8.160 km di rete e ha un valore tariffario riconosciuto (RAB) pari a 724 milioni di euro.

Le interlocuzioni risultano al momento ancora in una fase preliminare.

L’arcivescovo Repole: “Non arrendersi alla precarietà”

LE PAROLE DELL’ARCIVESCOVO DI TORINO IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO

“Dovrebbe essere la condizione di tutti: avere un lavoro sicuro e adatto ai ritmi della vita. La Bibbia ne fa un requisito fondamentale quando riferisce che «Dio prese l’uomo e lo depose nel Giardino dell’Eden, perché lo lavorasse e lo custodisse» (Gen. 2, 15). La Costituzione Italiana vorrebbe che il lavoro fosse la sicurezza di tutti (art. 1). Invece oggi la caratteristica principale del lavoro è purtroppo l’insicurezza, l’instabilità: è #precarietà dei contratti che non danno garanzie di durata nel tempo, è #svuotamento dei salari che non reggono l’aumento vertiginoso dei prezzi, è #deregolazione dei turni del lavoro e del commercio che non hanno più orari e stravolgono i ritmi delle famiglie, tengono i genitori lontani dai figli o dai familiari anziani anche nei giorni di festa, anche la sera… Stiamo entrando nel tempo della precarietà, che è l’esatto contrario della sicurezza. Dobbiamo rassegnarci a tutto questo? È proprio tutto ineluttabile?”
(ROBERTO REPOLE, Arcivescovo)- Diocesi di Torino

Riconoscimento del Distretto del cibo e del vino Langhe-Monferrato e del Distretto del cibo del Roero

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa  ha riconosciuto ufficialmente ai sensi del Regolamento regionale n. 4 del 13 novembre 2020 ”Individuazione e disciplina dei Distretti del Cibo”, il Distretto del cibo e del vino Langhe – Monferrato e il Distretto del cibo del Roero, dando comunicazione al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste per la loro iscrizione all’albo nazionale dei Distretti del Cibo.

Lassessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte sottolinea che il riconoscimento dei due Distretti non può che essere un ulteriore opportunità di valorizzazione per i Comuni e le realtà economiche che ne fanno parte, dai Consorzi di tutela, alle associazioni di produttori e realtà imprenditoriali, grazie ai quali abbiamo produzioni vitivinicole e agroalimentari che hanno reso unici e rinomati a livello internazionale ii territori coinvolti.

Il nuovo Distretto del Cibo e del Vino Langhe – Monferrato è stato costituito dai due principali Consorzi di tutela del territorio, il Consorzio Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato e il Consorzio per la tutela dell’Asti, da cui è partita l’iniziativa, insieme al Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Consorzio Tutela Cardo gobbo Nizza Monferrato, GAL Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell’Umanità soc. coop, Associazione Astesana strada del Vino e del Cibo. L’obiettivo è di operare in modo sinergico per promuove il territorio e le risorse agroalimentari e vitivinicole, consolidare e sviluppare l’offerta turistica, le attività economiche che perseguono la sostenibilità economica, ambientale e sociale. E’ previsto un Piano triennale di promozione per gli anni 2023, 2024, 2025 per la valorizzazione dell’Astigiano, Monferrato Astigiano, Piana Casalese, Acquese e Valle Bormida, Langhe.

L’intera area, in cui ricadono i 197 Comuni distribuiti nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, a vocazione vitivinicola ampiamente storicizzata, si caratterizza per le produzioni di vini di qualità Docg e Doc, per le eccellenze agroalimentari certificate Dop, Igp e Pat, per le peculiarità paesaggistiche, ambientali e culturali comprendendo il Sito Unesco Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato articolato in La Langa del Barolo, Le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, Il Monferrato degli Infernot, Il Castello di Grinzane Cavour.

Il Distretto del cibo del Roero, che comprende 24 Comuni (23 nel Cuneese e Cisterna d’Asti in provincia di Asti), ha come ente capofila l’Associazione valorizzazione Roero e coinvolge l’Associazione Sindaci del Roero, il Mercato ortofrutticolo del Roero, l’Associazione per i Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero Monferrato, le associazioni agricole Condiretti, Cia, Confagricoltura del Cuneese, Confartigianato Cuneo, Associazione commerciati Albesi, Ascom Bra. La finalità è promuovere uno sviluppo omogeneo delle filiere agroalimentari presenti nell’area attraverso un piano di attività condiviso che coinvolge le aziende agricole, commerciali e artigiane del Distretto che rappresentano il tessuto imprenditoriale del territorio caratterizzato per la produzione dei prodotti di qualità certificata che commercializzano sui mercati nazionali e internazionali.

Ad oggi in Piemonte sono in totale tre i Distretti del cibo riconosciuti con il nuovo Regolamento regionale (il Distretto del Chierese-Carmagnolese è stato il primo ad ottenere il riconoscimento, nel 2022).

Le imprese di Torino e del Piemonte in campo per la ricostruzione in Ucraina

Il Piemonte è in campo per la ricostruzione in Ucraina. Alla conferenza bilaterale sulla ricostruzione convocatanei giorni scorsi a Roma ha partecipato un primo gruppo composto da oltre una trentina di aziende, ma sono numerose le realtà del territorio che hanno manifestato alle proprie associazioni di categoria l’intenzione a prendere parte alla ripartenza del Paese. Questa partecipazione è la risposta all’invito che proprio a Torino era arrivato dall’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in occasione della sua visita al Grattacielo Piemonte lo scorso 9 marzo. L’ambasciatore aveva ricordato che il Piemonte era stata una delle prime regioni a correre in aiuto dell’Ucraina dopo lo scoppio della guerra – con l’invio di aiuti, l’accoglienza dei profughi e le missioni umanitarie per portare all’ospedale Regina Margherita di Torino una ventina di bambini in modo che potessero proseguire in sicurezza le cure oncologiche – e ne aveva auspicato un coinvolgimento pieno anche nella ricostruzione.

Per il presidente Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte è quindi importante che aziende piccole e grandi del territorio siano in campo per contribuire alla ripartenza dell’Ucraina fin d’ora, nonostante il conflitto sia ancora in corso. La partecipazione alla Conferenza a Roma è stato un primo passo, ma siamo già al lavoro con l’Ambasciata Ucraina a Roma per individuare una regione ucraina con la quale sottoscrivere un memorandum di collaborazione e mettere a disposizione quanto il Piemonte può offrire per la ricostruzione ed il ritorno alla normalità.

Mirella Abbà, allevatrice di Favria, delegata Coldiretti Donne Impresa

Mirella Abbà, 36 anni, è la nuova delegata provinciale di Coldiretti Donne Impresa Torino.

Mirella Abbà, lavora nell’azienda agricola di famiglia, “Cascina Impero”, a Favria Canavese, dove alleva mucche da latte oltre che produrre energia elettrica e concime naturale dalle deiezioni animali, processate in un moderno impianto di produzione di biogas.

Mirella resterà in carica 5 anni e succede a Maria Bono che ha chiuso il suo mandato. Affiancano la neo delegata provincia le vice delegate Paola Chicco, Carmagnola e Nicla Martile in Roggero, Rivoli.

Le altre componenti del Coordinamento rappresentano le Zone in cui è suddivisa l’organizzazione provincia di Coldiretti. Sono: Renata Fiorina, zona di Carmagnola; Marta Bianco, zona di Ciriè; Tiziana Merlo, zona di Rivarolo; Valentina Cresto (designata nel Coordinamento regionale) zona di Rivarolo; Cinzia Marchetti, zona di Pinerolo; Cinzia Bricco zona di Pinerolo; Mara Sgarbi zona di Pinerolo; Daniela Cerrato zona di Rivoli; Sabina Bertola zona di Torino; Patrizia Sola zona di Torino; Ornella Cravero zona di Chivasso; Chiara Lovera, zona di Chivasso; Samanta Zolin zona di Bussoleno.

Il Coordinamento è stato eletto dall’assemblea delle delegate che si è svolta nella mattinata dedicata al confronto generazionale tra donne coltivatrici dirette: “Donne che custodiscono la Terra”. All’evento hanno partecipato, oltre al presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, al direttore Andrea Repossini e alla segretaria provinciale di Coldiretti Donne Impresa, Elisa D’Amore anche una delegazione di studentesse dell’Istituto agrario Prever di Osasco accompagnate dalla dirigente scolastica Roberta Martino e l’esperta di sicurezza alimentare presso il Ministero della Salute, Maria Caramelli.

Il dialogo con la professoressa Martino, le studentesse, la dottoressa Caramelli (che è veterinaria) e le delegate di Coldiretti Donne Impresa ha fornito ottimi spunti di riflessione sul futuro dell’agricoltura minato dai cibi sintetici e sulla necessità che siano proprio le donne imprenditrici agricole le prime “testimonial” e promotrici della sicurezza e della qualità del cibo italiano che fa grande il nostro Paese.

«Noi imprenditrici agricole – ha commentato Mirella Abbà – dimostriamo tutti i giorni, con le nostre famiglie, l’importanza di fare sempre meglio per offrire prodotti sempre più salutari e sempre più sostenibili. Mandiamo avanti le nostre aziende con senso di responsabilità, anche conciliando i tempi del lavoro con quelli della famiglia, perché sappiamo che dal nostro lavoro dipende il futuro di tutti».

Giachino: “importante che il Consiglio dei Ministri si riunisca il Primo Maggio”

Deve diventare la Giornata per creare occasioni di lavoro per chi oggi il lavoro non lo ha.
 Caro  Direttore,
Il lavoro è il primo problema del nostro Paese , checche’ ne pensi la Signora Schlein che pensa solo ai diritti. Per creare posti di lavoro seri e non di breve durata occorre rilanciare la crescita economica in modo strutturale con investimenti nelle infrastrutture , dalla TAV alla tangenziale est o quarta corsia, e una politica industriale che rafforzi la nostra manifattura d’Europa che è ancora molto competitiva sul mercato internazionale.
Noi di SILAVORO, che denunciamo la mancanza di lavoro e il suo impoverimento da Aprile 2016 , e che abbiamo il merito di aver indetto la Grande Manifestazione di Piazza per la TAV, il 10.11.2018, apprezziamo molto che il Governo si riunisca proprio il Primo Maggio per decidere misure a favore del lavoro. Negli ultimi vent’anni i salari italiani non sono aumentati e che domani si decida di ridurre la tassazione del lavoro facendo arrivare più soldi nelle tasche dei lavoratori è il modo migliore per festeggiare il lavoro.
A proposito del Reddito di Cittadinanza noi non possiamo rifarci a ciò che diceva Camillo Benso ,Conte di Cavour , del tutto attuale :” L’assistenza ai miseri è dovere sociale di una Società economicamente sviluppata e deve solo essere gestita in modo da evitare che, in presenza di una domanda di forza lavoro sul mercato, possa rendersi preferibile la condizione di assistito a quella di lavoratore”. Ecco perché valutiamo positive le intenzioni del Governo Meloni che si rifanno in pieno alla tesi del maggiore artefice  della Unità d’Italia.
Mino GIACHINO
Associazione SILAVORO

Accenture e il Politecnico di Torino, accordo triennale di collaborazione

Per rafforzare le sinergie di entrambi sul territorio.

L’accordo, finalizzato questa mattina attraverso un incontro tra il Magnifico Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, e Mauro Marchiaro,  Responsabile Industry X di Accenture Italia, ha l’obiettivo di favorire la cooperazione reciproca in attività di ricerca, di formazione didattica avanzata e di progetti di innovazione a livello locale e internazionale.

Accenture è impegnata da sempre nella valorizzazione delle eccellenze locali, supportando il patrimonio industriale e sociale e favorendo la crescita dei talenti, nell’ottica di creare nuovo valore per il Paese e per l”ecosistema” ha commentato Mauro Marchiaro, Responsabile Industry X di Accenture Italia. “A Torino siamo presenti anche con un centro dedicato allo sviluppo di prodotti e servizi connessi e intelligenti, dove aiutiamo le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale. Crediamo che il nuovo accordo avviato con il Politecnico di Torino – con cui da tempo collaboriamo su diverse iniziative accademiche e che rappresenta per noi un prezioso bacino di talenti – possa rafforzare ulteriormente il nostro legame con questo territorio, favorendo la diffusione di conoscenze ed esperienze su tecnologie fondamentali per il mercato e per la società come Cybersecurity, Data Analytics e Artificial Intelligence, generando, così, valore a 360° e supportando l’innovazione anche a livello nazionale e globale

 

Il Rettore Guido Saracco ha aggiunto: “Questo accordo amplierà per i nostri studenti le opportunità di formazione e di sbocchi lavorativi al termine del percorso di studi, preparandoli a rispondere pienamente a quelle che sono le attuali richieste del mercato.  Il programma di Accenture permetterà infatti di potenziare ed ampliare la nostra offerta formativa, creando le figure professionali che attualmente non esistono, o sono difficilmente intercettabili

Mobilità, ecco il bonus retrofit

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Il Bonus retrofit chiarisce ulteriormente come le auto elettriche non siano il futuro, bensì il presente. Per quanto permangano dei forti dubbi, come sul fronte della produzione e dello smaltimento delle batterie, e i costi d’acquisto siano generalmente elevati, questa motorizzazione rappresenta la prima grande risposta dell’Unione europea all’inquinamento causato dalla viabilità.

Il Bonus retrofit offre un contributo economico nella sostituzione del motore endotermico originale. Si tratta di una totale riqualificazione di un veicolo, che diventa economicamente sostenibile grazie al contributo previsto dalla Legge di bilancio 2022.

Un passo importante nell’ampio progetto di decarbonizzazione del sistema dei trasporti, con il Bonus retrofit che mette a disposizione dei singoli richiedenti un contributo economico massimo di 3500 euro.

Nello specifico l’aiuto offerto dal governo prevede di contribuire alla copertura del 60% della spesa sostenuta per la riqualificazione del proprio veicolo ma, avendo un tetto, la percentuale indicata non è sempre rispettata.

Altro aiuto è rappresentato dalla copertura del 60% delle spese che riguardano l’imposta di bollo per l’iscrizione al PRA e l’imposta provinciale di trascrizione.

Possono richiedere il contributo del governo tutti i proprietari di veicoli con motore a combustione che hanno riconvertito il proprio mezzo entro il 31 dicembre 2022. Ecco i mezzi, per trasporto persone e merci, inseriti nell’elenco ministeriale: tutti i veicoli rientranti nella categoria M1, destinati al trasporto di persone, con un massimo di 8 posti a sedere, eccezion fatta per il sedile del conducente; tutti i veicoli delle categorie M2 e M3, destinati al trasporto di persone, con più di otto posti a sedere, oltre al sedile del conducente; tutti i furgoni adibiti al trasporto merci, rientranti nella categoria N1, con una massa non superiore a 3,5 tonnellate.

Chiunque volesse accedere al Bonus retrofit potrà presentare domanda all’indirizzo retrofit.consap.it. Si richiederà accesso tramite SPID, indicando tutti i dati richiesti, da quelli anagrafici alla targa e categoria del veicolo, dalla data della riconversione all’IBAN bancario.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Agricoltura pulita: fondi regionali per la riduzione delle emissioni gassose

Qualità dell’aria e riduzione di emissioni gassose in agricoltura: finanziate 270 aziende piemontesi per 6,7 milioni di euro

Sono 270 le aziende agricole piemontesi che riceveranno 6 milioni e 788 mila euro di contributi complessivi, a sostegno di  investimenti nella riduzione delle emissioni di ammoniaca di origine agricola in atmosfera.

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha approvato la graduatoria dei soggetti beneficiari ammissibili a finanziamento (oltre il 95% di coloro che hanno presentato domanda di contributo) sul bando 2022 del Programma di sviluppo rurale 2014 – 2022, Operazione 4.1.3, che cofinanzia le aziende agricole che scelgono di migliorare le proprie performance ambientali nella gestione delle matrici organiche, adottando tecniche di concimazione organica a basso impatto ambientale, tra cui quelle ammesse anche in caso di semaforo antismog acceso, e di rendere più efficiente la gestione della fertilizzazione, così da ridurre i costi colturali e valorizzare gli scarti agricoli in un’ottica di economia circolare.

L’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte sottolinea che si tratta di aiuti alle aziende piemontesi che hanno scelto di investire in un’agricoltura sostenibile riducendo le perdite gassose prodotte dagli allevamenti, azione utile a diminuire l’impatto delle attività agro-zootecniche sulla qualità dell’aria.

La graduatoria è pubblicata sul sito della Regione Piemonte: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/psr-2014-2020-operazione-413-riduzione-emissioni-gas-serra-ammoniaca-atmosfera-1

esito

AMMISSIBILE E FINANZIABILI

PROV COMPETENZA

DOMANDE N.

CONTRIBUTO

AL

25

733.709,23

AT

9

198.665,89

BI

4

43.400,00

CN

149

3.615.893,99

NO

5

109.218,30

TO

73

1.931.697,68

VB

2

83.485,50

VC

3

71.954,00

Totale 

270

6.788.024,58

Conto alla rovescia per il lancio dello Space Festival

 

Dal 4 al 7 maggio Torino va in orbita grazie all’unico evento pop in Italia interamente dedicato allo spazio e all’astronomia: le diverse sedi coinvolte

ospitano una cinquantina di appuntamenti a carattere culturale e divulgativo per raccontare il fascino delle stelle e i segreti dell’Universo al grande pubblico


Qui il programma della rassegna: 
https://www.spacefestival.it/programma

Incontri divulgativi dedicati al ritorno delle missioni lunari, alla prospettiva del turismo spaziale e al ruolo delle donne impegnate in ambito scientifico-tecnologico, conferenze sull’industria piemontese e il suo importante apporto ai progetti satellitari ed esplorativi, proiezioni di film e presentazione di libri spiegati e commentati da esperti del settore, visite guidate in alcune delle realtà aziendali dell’aerospazio più rappresentative nel panorama mondiale, e ancora esposizioni di prototipi e aeromodelli, mostre fotografiche, spettacoli dal vivo e momenti esperienziali con l’utilizzo di realtà virtuale, robot e droni.

Tutto questo e molto altro ancora nel ricco programma di quattro giornate interamente dedicate allo spazio e all’astronomia che Torino si appresta a vivere dal 4 al 7 maggio 2023 con la seconda edizione di “Space Festival”, l’unico evento pop in Italia che attraverso un coinvolgente mix tra gioco, scienza e fantascienza si propone di raccontare il fascino delle stelle e i segreti dell’Universo a curiosi, famiglie e appassionati di ogni età.

La manifestazione si avvale della direzione artistica di Marco Berry, showman e autore televisivo con una lunga esperienza nel settore, artefice di un programma pensato per avvicinare il pubblico al mondo delle scienze astronomiche e dell’esplorazione spaziale grazie a un approccio in stile edutainment e caratterizzato da iniziative a carattere culturale e divulgativo ad accesso gratuito e diffuse sul territorio cittadino.

Una cinquantina le occasioni di conoscenza, intrattenimento, narrazione e informazione ospitate in diversi luoghi della città e in location quali il Politecnico di Torino, il Planetario Infini.To di Pino Torinese, la Pinacoteca Agnelli con la Pista 500 del Lingotto, l’Aero Club e il Cinema Ambrosio, l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Torino e la Cavallerizza Reale, nonché la sede di Altec che aprirà le porte del proprio centro di ricerca e produzione alle visite del pubblico.

Tra gli ospiti che prenderanno parte all’evento molti esperti e volti noti, tra cui gli astronauti Maurizio Cheli e Paolo Nespoli, l’astrofisico Roberto Battiston, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Don Luca Peyron, sacerdote della Diocesi di Torino e fondatore del primo apostolato digitale in Italia, Luca Cableri, gallerista e appassionato di collezionismo spaziale, Adrian Fartade, divulgatore scientifico, youtuber e scrittore di astronomia e astronautica, Walter Cugno, Vice Presidente del Dominio Esplorazione e Scienza di Thales Alenia Space e Responsabile del Sito aziendale di Torino, Vincenzo Giorgio, Amministratore Delegato di Altec e Steve Della Casa, critico cinematografico ed ex direttore artistico del Torino Film Festival.

Inoltre, lo “Space Festival” intende rafforzare la leadership nazionale di Torino e del Piemonte nell’ambito dell’aerospazio e valorizzarne, quale componente sempre più rilevante nel sistema economico locale, il relativo ecosistema industriale, costituito da più di 300 aziende e poli di ricerca sull’aerospazio tra i più importanti al mondo, capace di affermarsi a livello internazionale come uno dei principali player nella progettazione e costruzione di tutto ciò che orbita intorno al nostro pianeta.

Proprio l’industria aerospaziale sarà protagonista di una serie di incontri previsti nel pomeriggio della prima giornata del Festival, con il coinvolgimento diretto della Regione Piemonte che per affrontare uno dei temi prioritari nelle politiche di sviluppo dell’Ente ha messo a disposizione la Sala Trasparenza nel palazzo regionale di piazza Castello 165. Qui si parlerà di missioni lunari con il CEO di Altec, Vincenzo Giorgio, e la Luna sarà anche possibile “toccarla” grazie a un frammento del suo terreno raccolto con le missioni Apollo, portato in sala dal collezionista Luca Cableri. Altro argomento affrontato in questa sede sarà l’Urban Air Mobility, su cui si confronteranno il presidente di AMMA – Unione Industriali Torino, Stefano Serra, l’architetto Benedetto Camerana, il pilota Giuliano Golfieri, l’ingegnere Paolo Pari. A chiudere la sessione, un ospite d’eccezione: il cantautore Eugenio Finardi racconterà il suo rapporto con lo spazio. E nelle stesse date dello Space Festival Torino Airport ospiterà l’evento “Aeroporto a Porte aperte”, un’iniziativa dedicata alle famiglie e i bambini per scoprire come funziona l’aeroporto e che è inserita nel palinsesto della manifestazione.

A conferma dell’importanza per il comparto aerospaziale di questa manifestazione, l’Assessorato alle attività produttive della Regione Piemonte ne ha resa possibile la realizzazione con il proprio supporto economico, a cui si aggiunge il contributo messo a disposizione sia da Unione Industriali Torino sia da AMMA, mentre a rappresentare l’industria di settore, in qualità di sponsor, vi sono Thales Alenia Space e Altec. L’evento si svolge in collaborazione con il Politecnico di Torino ed è patrocinato da Comune di TorinoASI – Agenzia Spaziale ItalianaDistretto Aerospaziale del Piemonte e API Torino – Associazione Piccole e Medie Imprese.

Per consultare il programma e iscriversi agli eventi: www.spacefestival.it