Dall Italia e dal Mondo- Pagina 9

Un aiuto per il trasporto di anziani, malati e rifugiati ucraini

Riceviamo e pubblichiamo

L’Onlus Aiuto di Torino, oltre a realizzare il trasporto gratuito agli anziani, disabili, per i servizi sanitari e in particolare per i malati oncologici, da oggi estende il suo servizio ai rifugiati Ucraini in fuga dalla guerra giunti a Torino. Per prenotare il servizio chiamare dal Lunedì al Venerdì dalle 10.00 alle 12.00 al numero di Tel.011 2421073.

San Valentino da Osteria Rabezzana con le serenate al tavolo

Che belle le serenate…quelle di un tempo, quando lui , da sotto la finestra della sua amata, si preparava per cantare la sua canzone preferita e poterle così dichiarare il suo eterno amore. 

Da molto tempo, ormai, questa usanza è più in auge ma all’Osteria Rabezzana, punto di riferimento oltre che gastronomico anche musicale delle serate torinesi, per la sera di San Valentino potrà trovare nuovamente ispirazione, con una serenata dedicata alla coppia, per dare all’atmosfera quel tocco di antico romanticismo che, forse, manca da un po’.
Il duo composto da Roby Avena e Angelo Palma ( già compagni musicali con Simone Campa della Paranza del Geco, che tante volte ha allietato le serate all’osteria), propongono un menù “musicale” al tavolo ma su ordinazione. Un’ esibizione in acustico , dedicata e personalizzata, che prevede l’utilizzo degli strumenti tipici che caratterizzano le melodie delle serenate, la chitarra o la fisarmonica. Ogni coppia potrà scegliere il proprio brano durante la cena, direttamente da un repertorio di 30 canzoni diverse che saranno poi interpretate dal vivo dai musicisti. Le scelte musicali spaziano dal classico canto d’amore, ma che declinano anche a sonorità tradizionale sudamericane ed europee. Si potranno anche scegliere brani tipici della Torino di una volta, romantici valzer e melodie francesi.
Ad accompagnare questo prelibato menù musicale, ci pensa l’altrettanto gustoso menù “gastronomico” pensato da chef Giuseppe Zizzo: composto dalle classiche portate di antipasto, primo, secondo e dessert, è un insieme di piatti tradizionali ma non solo, densi di quei gusti un po’ “particolari” che, per l’occasione speciale, vengono richiesti.
Si spazia, dunque, da piatti a base di pesce, come il crudo di crostacei e molluschi  o il risotto con capasanta  e crema di cime di rapa, a quelli a base di carne, come l’innovativo raviolo di lepre su vellutata di patata e timo o il carrè di cervo ai frutti rossi.
Il dessert? A base di cioccolato e frutti rossi, naturalmente.
Due menù, due cuori, una stessa passione: la condivisione del bello e del buono. A partire non solo dal cibo.
Chiara Vannini
Osteria Rabezzana – Via San Francesco D’assisi 23, Torino 
tel. 011543070
 
Info e prenotazioni: 

Leasing in costruendo, grande opportunità per le opere pubbliche

Informazione promozionale 

Leasing in costruendo: trasferire i rischi e garantire i tempi. L’esempio del Palazzetto dello Sport di Sanremo. Ne parliamo con il professionista torinese Ing. Ciardiello

D. Ingegnere, anche lei a Sanremo oggi come il nostro sindaco Lo Russo. Per il Festival o per l’Eurovision?
R. No, sono qui per altro. I comuni della Liguria realizzano molte opere pubbliche col “Leasing in costruendo”, strumento che consente di trasferire i rischi e di garantire di terminare in tempi brevissimi, come per il Palasport di Sanremo e un parcheggio in centro. Io sono qui per visionare le opere già in corso e per seguire l’iter di quelle programmate.

D. Ma questo nuovo metodo lo utilizzate solo per lo sport e i parcheggi?
R. No, si utilizza molto anche per le scuole, per la sanità e per molti altri settori. Oggi gli Amministratori si rendono conto che solo il questo modo riescono a realizzare opere senza intoppi nè troppa burocrazia, garantendosi anche il finanziamento.

Il sindaco di Sanremo, Biancheri

D. Chi finanzia?
R. Esi.pro lavora con Banca ICCREA e con le Banche di credito cooperativo che operano sul territorio e che finanzia le opere che poi vengono ripagate in venti anni a rate.

L’ing. Ciardiello intervistato dal Tg3 Rai

D. Avete progettato molte opere? E sono ultimate?
R. Si molte, molte sono in itinere altre già ultimate e utilizzate. Il Palasport di Sanremo sarà presto a disposizione dei cittadini ma anche dei molti torinesi in vacanza.

Chieri ricorda il magistrato Livatino

Sarà collocato presso l’auditorium del liceo Monti di Chieri, intitolato al magistrato Rosario Livatino, un pannello informativo o un QR-code, concordandone con l’istituto scolastico posizione e contenuti, al fine di evidenziare le caratteristiche peculiari della vita del “giudice ragazzino”, assassinato dalla stidda agrigentina il 21 settembre del 1990, e Beatificato da Papa Francesco lo scorso mese di maggio: è quanto prevede una Mozione approvata dal Consiglio comunale di Chieri, con 22 voti a favore, e presentata dal consigliere di minoranza Luigi FURGIUELE (Gruppo Misto di Minoranza).

 

 

«Papa Francesco ha definito Rosario Livatino martire di giustizia ed esempio di legalità, per questo ringrazio il consigliere Luigi Furgiuele per la sua proposta-commenta il Sindaco Alessandro SICCHIERO-Rosario Livatino con il suo sacrificio è diventato uno dei simboli della cultura della legalità e della lotta alla mafia, un simbolo come Falcone, Borsellino ed il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che noi ricordiamo nel giardino del nostro Municipio. Come sostituto procuratore prima e giudice poi, Livatino ha indagato lo stretto legame tra mafia e affari, svolgendo la sua attività con sobrietà, rigore morale, fermezza e instancabile impegno. Come ha affermato il Presidente Mattarella, ricordare la vile uccisione di Rosario Livatino significa richiamare la necessità di resistere alle intimidazioni della mafia opponendosi alle logiche compromissorie e all’indifferenza, che minano le fondamenta dello stato di diritto».

Massimo Iaretti

La tragedia della gru: “Quando non è un caso”

Caro direttore,

quando una tragedia come quella di sabato 18 dicembre accade nella provincia dove vivi e lavori, quando a quel “bar dell’angolo” ci hai fatto più volte colazione, quando conosci bene il manovratore ferito che vive nel tuo stesso comune ecco che, nella tua mente – con ancora più forza – nascono molte riflessioni. 
Queste disgrazie non sono solo figlie del destino cinico e neppure dell’ esasperata concorrenza del “libero mercato”: il libero mercato, infatti, si sarebbe autoregolamentato meglio, facendo crescere le professionalità necessarie, anche per prevenire situazioni di pericolo.
Purtroppo invece la nostra generazione ha gestito e governato per emergenze con ideologie dirigiste: non è un caso che i due più recenti disastri a Torino (l’incendio del palazzo in Piazza Carlo Felice di inizio settembre e il crollo della gru di sabato) siano accaduti in cantieri di ristrutturazione, spinti da agevolazioni fiscali che hanno dato alle imprese lo stesso effetto da “sostanza stupefacente” che il reddito di cittadinanza ha dato al mondo del lavoro dipendente (in un caso di iper eccitazione, nell’altro di sedazione).
Premesso che, al momento, non sono state accertate responsabilità, è impressionante constatare che entrambi i cantieri fossero della medesima Impresa torinese, dato statisticamente rilevante.
In questi mesi, i giornali ci hanno raccontato della mancanza di materie prime, di scarsità di tubolari per i ponteggi, di polistirolo per le coibentazioni e vogliamo credere – in generale – che non si debba far ricorso a maestranze necessariamente formate in fretta?
Occorre deregolamentare il mercato del lavoro ma – contemporaneamente – intensificare i controlli su poche fondamentali regole, potenziando gli ispettorati che vigilano sulla sicurezza. Non possiamo pensare che ci siano funzionari per recuperare da Palermo a Vicenza 0,01 euro pagati in meno su una multa stradale e non vi siano sufficienti professionisti, “consulenti pubblici”, che vigilino e coordinino la sicurezza sul lavoro!
Lo Stato non riesce a realizzare il grattacielo della Regione Piemonte in oltre 10 anni e propone (esagerati) vantaggi fiscali ai quali si deve accedere con una corsa ad ostacoli.
Ecco, le tre vittime sono cadute perché “correvano” in un percorso ad ostacoli, e non per un caso.
Carlo Nicosia
Chivasso

Barbara Vigorito: “Riscoprire motivazione al successo per uscire da pandemia”

La professionista torinese illustra una serie di strumenti utili alla prevenzione, gestione e superamento del disagio personale e professionale al tempo del Covid.

Covid, tempo di confusione, incertezza, ansie e timori. Alla luce di un biennio difficile e imprevisto, impensabile e impensato, aumenta l’esigenza di ricercare nuovi strumenti con i quali fronteggiare al meglio il presente storico in corso.

Assistiamo a un depauperamento progressivo della fiducia verso sé stessi e il prossimo. La pandemia in corso, anziché avvicinare le persone, ha prodotto un fenomeno di monadizzazione crescente della società attuale, in cui pare affermarsi sempre più sottilmente quell’homo homini lupus di hobbesiana memoria”.

Lo afferma Barbara Vigorito, professionista specializzata stimata professionista torinese con pluriennale esperienza maturata nella gestione del lutto, del dolore cronico e nel supporto alle vittime di abuso, pronta a inaugurare anche a inizio 2022 un nuovo calendario di seminari dedicati alla formazione di professionisti delle Costellazioni Familiari – strumento efficace e utile nella risoluzione sistematica e definitiva di potenziali irretimenti tesi a compromettere la qualità della vita – le cui iscrizioni sono già in corso dallo scorso 22 Novembre.

Ed è così che, in uno scenario complesso quale quello contingente, “Diventa opportuno parlare di successo. Ovvero di ciò che tale termine significa e sottintende a livello soggettivo per ciascuno. Rapportando contesti, ambizioni, desideri, capacità, risorse, spazi, luoghi e possibilità anche con quel fattore spesso poco o per nulla considerato che si chiama inconscio, il quale esercita comunque un ruolo determinante nella riuscita efficace e duratura di progetti di vita e d’impresa”, spiega Barbara Vigorito, esperta anche nella formazione e sostegno ai managementaziendali.

La mia metodica si basa essenzialmente su tre elementi ricorrenti: ascolto, elaborazione e gestione dei conflitti, counseling e costellazioni rivolte a soggetti provati e professionisti. Il bilanciamento e l’equilibrio nel ricorso agli stessi avviene in forma tailor made a seconda della persona che partecipa alle sedute”, approfondisce la professionista con studio in Via Davide Bertolotti 7 a Torino, e in curriculum anche importanti esperienze formative in materia teatrale e di doppiaggio: che offre nell’esercizio della propria professione di Counselor titolato quale valore aggiunto nella ricerca di un nuovo asset individuale con cui fornire stabilità e prospettiva ai soggetti che necessitano un riposizionamento funzionale in termini di rapporto sogni e bisogni. Avvicinando così, di fatto, la comunicazione interiore alle persone in un’ottica di maggiore identificazione e condivisione.

L’obiettivo è superare le barriere del visibile e dell’invisibile che si cela in ciascuno di noi. E che, spesso, può costituire una prigione apparentemente trasparente in grado di annullare il processo di autodeterminazione e autocoscienza progressivo che conduce alla piena realizzazione di sé. Ricercare le potenzialità inespresse che albergano in ciascuno, portarle in emersione filtrandole e depurandole dalle maglie delle sovrastrutture e dalle reti del condizionamento operante è il punto di partenza e di arrivo dei percorsi che propongo in termini di miglioramento e ritrovamento di un solido benessere acquisito e mantenuto”.

Per poi concludere: “Ritengo la formazione l’ossigeno del professionista. Motivo per cui offro strumenti e spunti sempre nuovo in grado di arricchire la filiera comunicazionale tra professionista e protagonista di ogni incontro. Riallineando la persona a sé stessa. Riposizionando al contempo modi, pensieri, attitudini, comportamenti, stili e azioni rispetto a figure e schemi familiari, professionali, amicali e relazionali distopici e disfunzionali. Ricercando le cause del disagio in totale assenza di giudizio e trasformando ogni crisi in altrettante opportunità. Siamo tutti chiamati a diventare persone nuove. E l’uomo nuovo post-Covid nasce e parte anche da qui”, conclude Barbara Vigorito diplomatasi alla ‘Hellingher Schule’, il primo e più autorevole ente formativo in Costellazioni Familiari basato sul metodo originale del suo fondatore, il noto e stimato psicoterapeuta tedesco Bert Hellingher, altresì specializzata in ipnosi regressiva legata alle problematiche connesse a stirpi e albero genealogico.

Tutte le informazioni su corsi, appuntamenti, sedute e incontri sul sito www.barbaravigorito.com.

 

Prevenzione del disagio, al via i seminari in Costellazioni Familiari

Barbara Vigorito: “Dal 22 novembre aperte le iscrizioni per il 2022 per futuri costellatori professionisti con il metodo ufficiale Bert Hellinger”

Al tempo del Covid dilaga l’incertezza anche nelle dinamiche relazionali, rendendo necessari nuove prospettive e altrettanti approcci per superare l’impasse continente in termini di impatto col disagio diffuso crescente.
“Tra le forme di trattamento alternative utili a fronteggiare al meglio il presente rientrano anche le Costellazioni Familiari”, afferma Barbara Vigorito, stimata professionista torinese con pluriennale esperienza maturata nella gestione del lutto, del dolore cronico e nel supporto alle vittime di abuso, pronta a inaugurare a inizio 2022 un nuovo calendario di seminari dedicati alla formazione di Costellatori professionisti.
“Si tratta di una valida metodologia di presa di coscienza e risoluzione di una vasta gamma di problematiche che derivano dalla famiglia e dalla stirpe di origine e possono manifestarsi nella vita di ogni giorno sul piano del benessere individuale, delle relazioni interpersonali, del processo di autorealizzazione”.
Il fondatore delle costellazioni familiari sistemiche, lo psicoterapeuta tedesco Bert Hellinger, iniziò a esporre le sue teorie tra gli anni ’70 e ’80, partendo dall’idea “che i componenti di una famiglia – approfondisce in dettaglio l’esperta – siano in una relazione sistemica tra di loro, proprio come le stelle all’interno delle costellazioni. Aveva compreso che all’interno di tutte le famiglie esistono ruoli ben definiti in ognuno dei quali si posiziona un membro di essa, proprio come le stelle all’interno di una costellazione, in cui il movimento di una condiziona anche le altre come in un vero e proprio sistema. I nostri genitori, nonni e antenati in generale continuano a vivere dentro di noi e inconsciamente influenzano la nostra vita. Spesso siamo noi a vivere alcune delle loro emozioni irrisolte o a condividerne parte del destino e possiamo chiamare queste situazioni ‘irretimenti” che il professionista titolato può contribuire a risolvere in un’ottica di miglioramento della vita del cliente”, spiega Barbara Vigorito, Counselor di lunga data con una laurea in Scienze Infermieristiche prossima alla seconda in Psicologia, cresciuta alla ‘Hellingher Schule’ nonché docente accreditata da ‘Fac Certifica’, ente di ‘Accredia’.
“Il requisito di base per poter intraprendere questa professione è, prima di tutto, di aver lavorato con sé stessi, affrontando al meglio percorsi efficaci di crescita personale: tutti argomenti, questi, che costituiscono la base della metodica esposta durante i seminari tenuti durante un weekend intensivo al mese con al centro del discorso temi-cardine quali sistemica della famiglia, della gerarchia nella famiglia e di tutto quello che è l’inconscio collettivo della stirpe della persona che si sottopone a costellazione” racconta Barbara Vigorito, i cui corsi prevedono una parte comune, con possibilità di ulteriori approfondimenti mirati al rilascio della certificazione professionale utile all’immissione nel mondo del lavoro da parte proprio di ‘Fac Certifica’ con piena validità giuridica.
“Obiettivo e risultanza della nostra metodica è risoluzione del problema del costellante, ovvero di chi sceglie di sottoporsi a tale approccio. Portare dunque alla luce le dinamiche disfunzionali che impediscono di vivere una vita quotidiana serena e felice e in armonia. Il Costellatore opera in molteplici campi: innanzitutto sulla persona stessa, vista sia singolarmente che all’interno di un contesto familiare, lavorativo, ambientale, di coppia, genitoriale, affrontando anche temi delicati come il rapporto con la malattia e la stirpe. Può lavorare in tutti gli ambiti. Esistono anche le Costellazioni Aziendali. In Brasile addirittura le impiegano in campo giuridico, sanitario, come altresì racconto anche nella mia tesi di laurea in Psicologia”, aggiunge la Dottoressa: i cui seminari e corsi sono rivolti anche a chi volesse approfondire anche soltanto uno o più degli argomenti di studio. Ottenendo sempre il riconoscimento e validazione del monte ore effettivamente svolto, recuperabile totalmente qualora si scegliesse liberamente di intraprendere il percorso da Costellatore mediante il rilascio di un attestato di frequenza specifico indicante la materia trattata e la formazione effettivamente svolta.
Perché, osserva in ultima istanza Barbara Vigorito, “Il Costellatore è un libero professionista che lavora ovunque, e può scegliere la modalità di svolgimento della propria professione. Una figura sempre più richiesta, utile e necessaria in una società frammentata e in continua evoluzione, in cui occorre recuperare il valore dell’ascolto attivo per una migliore gestione e risoluzione del disagio personale e interrelazionale su più fronti”.
Con l’obiettivo di promuovere l’efficacia di un metodo che merita di esser ancora più conosciuto ed espanso a quanti potrebbero avvertirne l’esigenza senza ancora conoscerne l’esistenza. “E orientare così al lavoro nel sociale nuovi professionisti dell’ascolto con tutte le opportune specializzazioni nel completamento di un percorso umano e professionale che li renda capaci di inserirsi in un quadro sociale in continua evoluzione”, chiosa la professionista torinese con studio in via Davide Bertolotti 7.
L’inizio dei corsi per diventare Costellatori Familiari è fissato per Gennaio 2022. Mentre a Milano il 4 e 5 dicembre prossimi avrà luogo un seminario aperto a tutti: con in più la possibilità, per chi vi parteciperà, di vedersi riconosciute le ore svolte nel computo complessivo di quelle necessarie qualora si scegliesse di aderire al corso completo di formazione in Costellazioni Familiari conseguendo l’apposito titolo di studio.
Dal prossimo 22 novembre sono invece aperte le iscrizioni, scrivendo alla Segreteria Organizzativa all’indirizzo e-mail info@barbaravigorito.com, e richiedendo altresì, per chi fosse ulteriormente interessato, l’inserimento espresso in anagrafica per la corretta ricezione delle comunicazioni riguardanti l’intero programma di attività della Scuola accreditata di Costellazioni Familiari fondata sul metodo originale Bert Hellinger.
Tutte le informazioni sul sito www.barbaravigorito.com.

Barbara Vigorito: “Dinamiche disfunzionali Post Covid, ci sono le costellazioni familiari”

Riceviamo e pubblichiamo

La nota professionista torinese illustra i molteplici vantaggi del recupero del valore dell’ascolto quale forma di prevenzione delle criticità relazionali, specie in tempo di pandemia.

“La pandemia in atto ha incrementato e prodotto nuove forme di disagio personale e sociale insieme. Criticità complesse che richiedono un approccio attento e costante alla persona, seguendo una strada capace di condurre a un ascolto attento di natura ‘tailor made’: tagliato, cioè, sartorialmente sul singolo soggetto”.
Lo afferma Barbara Vigorito, stimata professionista titolata torinese con pluriennale esperienza maturata nella gestione del lutto, del dolore cronico e nel supporto alle vittime di abuso.
“Mai come in questo preciso momento storico l’umanità è chiamata a un percorso di crescita personale più che consapevole, al fine di elaborare risposte immediate ed efficaci a problematiche complesse e contingenti originatesi dai fatti mondiali in atto”, prosegue la Dottoressa specializzata altresì in ipnologia della regressione e costellazioni familiari.
“L’obiettivo è rendere le persone coscienti della propria libertà d’azione, dei propri spazi e soprattutto del proprio potenziale psicoemotivo, in totale assenza di giudizio mediante il ricorso a una comunicazione efficace con i clienti. Fondata essenzialmente su una reciproca empatia, in grado di far emergere in superficie in maniera spontanea anche e soprattutto quei nodi, e gli altrettanti vissuti depotenzianti profondi, alla base di quei blocchi remoti che possono condizionare in misura limitante l’esistenza e il buon vivere quotidiano”, approfondisce Barbara Vigorito, una Laurea in Scienze Infermieristiche, prossima al conseguimento anche del secondo titolo accademico in Psicologia.
Per poi riprendere: “Fondo il mio metodo sulla convinzione direttamente desunta nel tempo che oggi il ‘counseling’, attuato in piena osservanza della Legge 3/2014 relativa all’esercizio delle cosiddette libere professioni non organizzate in ordini, stia assumendo una valenza e un indirizzo sempre più iperpsicologici. Personalmente preferisco pormi in relazione con le difficoltà e le problematiche contingenti dell’uomo moderno mediante il ricorso a un approccio invece più di tipo olistico, alla ricerca sempre della migliore sintonia possibile con l’anima della persona”.
E questo in concreto “Recuperando – spiega più nel dettaglio la professionista – in primis il valore dell’ascolto quale forma di prevenzione del disagio e delle criticità relazionali. Accantonando l’aspetto cerebrale propriamente inteso di ciascuno, appannaggio proprio della psichiatria”.
Perché Barbara Vigorito è “Profondamente convinta che il malessere diffuso contemporaneo non derivi tanto dalla mente, quanto piuttosto vada considerato una questione di anima: ‘psiche’ in greco significa innanzitutto ‘respiro’, inteso come la prima e più importante delle funzioni vitali, a cui gli antichi facevano corrispondere il concetto di ciò che noi, modernamente, definiamo per l’appunto ‘anima’. Intesa come ‘cuore’, parte emotiva, al di là delle implicazioni legate alle mere connessioni sinaptiche che comunque sono e restano importanti. E infatti quando le persone si sentono accolte, amate, riconoscendo di essere in un luogo sicuro, si schiude così reciprocamente in una perfetta corrispondenza biunivoca tutto il potenziale della relazione della comunione tra soggetti che camminano insieme innanzi a un percorso condiviso e voluto”.
Per la Dottoressa, inoltre, “Il Covid ha risvegliato, specie durante i due lockdown del 2020, l’esigenza profonda e urgente di guardarsi dentro. Di farlo realmente, tesaurizzando tutto il tempo nuovo straordinariamente a disposizione rispetto a un mondo abituato a correre veloce. Di andare alla ricerca di sé, portando in emersione emozioni, aspetti introspettivi e dinamiche complesse che nel silenzio dell’arresto forzato della quotidianità hanno trovato ampio spazio e altrettanta consistenza. Riscoprendo così una dimensione intimistica dell’essere umano che richiede un’elaborazione più attenta e complessa: perché anche l’anima, a volte, fa rumore”.
“E saperla ascoltare nella sua oggettività, in quella che è la sua voce reale”, specifica Barbara Vigorito, “significa innanzitutto imparare a dialogare pacificamente con essa senza timore di osservarsi emotivamente per ciò che si è realmente. Trasformando le crisi in opportunità, gli errori e i problemi in nuovi punti di forza e di partenza per una vita più sana, producente e soddisfacente insieme”.
“Tra le persone che prevalentemente si rivolgono al mio studio – specifica Barbara Vigorito – vi sono in special modo donne in età compresa fra i 35 e i 65 anni, per lo più di grado culturale e sociale elevati quali imprenditrici, avvocati, medici, libere professioniste, ricercatrici e scienziate dotate di una mentalità più aperta e ricettiva rispetto al solo scibile tradizionale: perché chi si ammanta esclusivamente della scienza quale nuova religione dominante vede solo quella, dimenticando tutto il resto. Mentre, come insegna lo scrittore Ermanno Eandi, ‘la scienza studia Dio, ma è Dio che ha creato la scienza’”.
Perché per Barbara Vigorito, formatasi alla scuola del noto psicoterapeuta, studioso di teologia e pedagogista tedesco Bert Hellinger con un consolidato know-how experience altresì nell’anamnesi e problem-solving efficace sia delle dinamiche familiari che della sistemica relazionale della stirpe di appartenenza, “Per affrontare al meglio in chiave risolutiva problematiche di coppia e di relazione sia con se stessi che con il prossimo o il proprio partner le cui cause sono spesso ignote anche ai clienti stessi, sono solita amplificare gli effetti benefici della mia attività di counseling specifico con tutto il positivo apporto delle ‘costellazioni familiari’: uno strumento preciso e altrettanto immediato per rappresentare in maniera chiara, oggettiva, puntuale, esaustiva e inequivocabile il quadro emotivo di chi ho innanzi. Perché ogni individuo è parte di un diagramma di contesto che va necessariamente considerato. E sciogliere così, in modo definitivo, i nodi energetici alla base della creazione e reiterazione delle dinamiche disfunzionali per la vita della persona”, precisa la professionista torinese, altresì in possesso anche di Attestato di Certificazione in qualità di ‘Costellatore Livello A Metodo Hellinger’, in perfetto allineamento con la dottrina del padre nobile delle costellazioni familiari, materia per la quale è spesso chiamata come studiosa e docente nel corso dei numerosi e seguiti seminari sul tema frequentemente tenuti in tutta Italia.
Sicuramente l’emergenza sanitaria ha prodotto contesti inediti, cui seguono nuove esigenze anche in termini emotivi “come l’aumento dei fenomeni di compressione domestica fra le mura di casa – chiosa la specialista – che si fanno abitazione e ufficio insieme, andando a impattare sugli abituali schemi di relazione modale e spazio-temporale fra i membri di un medesimo nucleo familiare. Anche l’incremento naturale dello stress implica forme dialogiche nuove, in un’ottica di preservazione e salvaguardia degli equilibri essenziali che, oggi più di ieri, comportano la compresenza di vita privata e professionale insieme in uno stesso luogo e in un medesimo momento”.
Scenari ormai sempre più diffusi, per gestire al meglio i quali, secondo Barbara Vigorito, “E’ opportuno puntare sempre a mettere la persona a proprio agio, conducendola in modo autonomo all’assenza di giudizio e all’abbandono progressivo del senso di colpa che è quanto di più inutile e dannoso esista per l’essere umano che intenda autodeterminarsi scientemente con successo. Riuscire da sé a farne a meno è già un passo avanti che invita l’individuo a un’azione proattiva, dando origine anche a un dialogo e a un percorso di scambio in grado di responsabilizzare massimamente il soggetto nel conquistare e mantenere piena coscienza del proprio valore. Superando ansie e paure in nome di un’esistenza che valga la pena di essere vissuta”.

Garage rock USA 1966. Discografia minore / 9

“Io ora credo, guardandomi indietro, che non abbiamo combattuto contro il nemico… Abbiamo combattuto contro noi stessi. E il nemico era dentro di noi”.

Il finale del film “Platoon” (1986) di Oliver Stone riassume il dramma universale della tragedia della Guerra del Vietnam, in quell’inferno dove “il vero nemico è quello che si annida nel più profondo della coscienza”.
In relazione al tema della nostra rubrica posso solo dire che l’impatto della chiamata alle armi fu devastante per moltissime bands di garage rock americano nel biennio 1966-1967; videro interrompersi in modo traumatico la parabola musicale che avevano avviato, senza poter (in molti casi) raccogliere nemmeno i frutti di medio termine di tanto impegno ed entusiasmo impiegati nel costruire un’idea di futuro per le loro compagini musicali.
Nella seguente lista di questa sezione discografica sono presenti alcune bands che subirono proprio questo trauma dello “scioglimento forzato” a causa dell’arruolamento nell’esercito.

 

– Long John and The Silvermen “Heart Filled With Love / Wind In The Sky” (Wanted 001);
– Syndicate Of Sound “Little Girl / You” (Hush G-228);
– Limey and The Yanks “Love Can’t Be A One Way Deal / Guaranteed Love” (Star-burst Records SB-127);
– The Scoundrels “Easy / The Scoundrel” (ABC-Paramount 45-10892);
– Paul Bearer & The Hearsemen “I’ve Been Thinking / Route 66” (Riverton 105);
– Phil and The Frantics “I Must Run / What’s Happening” (Ramco ARA 1970);
– The Outspoken Blues “Not Right Now / Mister You’re A Better Man Than I” (Orlyn ORL 66821 / 8140-6821);
– Theze Few “I Want Your Love / Dynamite” (Blacknight BK-901);
– The Tempo’s “All That I Really Want / Termite” (Twin-Spin Records 105);
– The Ariel “I Love You / It Feels Like I’m Crying” (Brent 7060);
– Joe Frank & The Knights “Can’t Find A Way / Won’t You Come On Home” (Block 510);
– The Staccatos “Gypsy Girl / Girl” (Syncro Records 661);
– Zorba and The Greeks “One And Only Girls / You’ve Had Your Chance” (Golden State Records GSR-597-A);
– The Wizard’s “I Want To Live / I’m A Blind” (Era Records 3161);
– The Chants “Hypnotized / Elaina” (B. Ware 869);
– The Yo Yo’s “The Raven / Crack In My Wall” (Coral 62501);
– The Uniques “Run And Hide / Good Bye, So Long” (Paula Records 245);
– S.J. and The Crossroads “The Darkest Hour (I / II)” (Salmar Productions SJ 100);
– The Laymen “Time Or The Place / Searchin’ Round The World” (Minaret MI-123);
– Robin and The Three Hoods “I Wanna Do It / That’s Tuff” (FAN Jr. Records 884S-5680);
– The Mor-loks “What My Baby Wants / Lookin’ For A New Day” (Decca 31950);
– The Regents “Words / Worryin’ Kind” (Penthouse 502);
– The Darelycks “Wait For Me / Bad Trip” (Fine Records FI-111);
– The Bats “How Could You Have Known / Evelyn” (Merben Records MR 501).

(… to be continued…)

Gian Marchisio

Trasporto pubblico e green pass, le criticità

LOBBLIGO DI GREEN PASS PER GLI AUTISTI MODIFICA SENSIBILMENTE IL SERVIZIO

La mappatura dei possibili disservizi legati alla mancanza del personale che da domani dovrà essere munito di green pass pone criticità a macchia di leopardo in Piemonte

È confermata la possibilità di disagi sui mezzi pubblici legati allobbligo di green pass per gli autisti in vigore da domani 15 ottobre, ma sarà circoscritta e definita con maggior precisione solo dopo i primi giorni di servizio. Lo rileva la ricognizione condotta dallAssessorato ai Trasporti della Regione Piemonte sulle aziende che prestano servizio di trasporto pubblico locale nella regione.

Alla richiesta dellAssessore regionale ai Trasporti rispetto alle corse che domani potrebbero essere soppresse per mancanza di autisti muniti di green pass le aziende hanno infatti risposto segnalando, laddove possibile, quali siano le loro previsioni di disservizio. Ne emerge un quadro a macchia di leopardo, con criticità certamente presenti, ma non diffuse in maniera omogenea sul territorio regionale; si invitano perciò gli utenti a verificare orari e linee con il proprio operatore di servizio tpl prima di raggiungere fermate e stazioni.

Le difficoltà maggiori si riscontrano soprattutto nei grandi operatori, GTT e Trenitalia: in particolare, GTT, che, oltre alla metro gestisce circa 200 linee, con più di 1.200 mezzi tra autobus, tram e treni conoltre 1800 conducenti a Torino e area metropolitana, segnala che, dai dati in suo possesso, in questo momento è stimabile una percentuale di assenze complessive tra il 10 e il 15%. Le criticità del servizio saranno gestite dando priorità alle corse più frequentate, a partire da quelle in orario scolastico e di ingresso/uscita dal lavoro. Il servizio verrà riprogrammato con aumenti degli intervalli sulle linee meno utilizzate con lobiettivo di non togliere linee né saltare corse all’ultimo momento.

Trenitalia conferma che è stato predisposto un piano di intervento da attivare in caso di necessità, ricorrendo, ad esempio, a servizi sostitutivi pronti ad intervenire a supporto del servizio ferroviario; sono 27 in tutto i treni che subiranno una sospensione.

Grandabus, il consorzio con 14 operatori nel Cuneese, può contare su un livello di criticità moderato, dal momento che prevede 15 autisti sprovvisti di green pass in tutto il gruppo: se tale numero venisse confermato dai controlli, il servizio potrebbe non subire cancellazionidi corse, o comunque presentare modifiche molto circoscritte, ma se dovesse essere, al contrario, superiore alle previsioni la totale copertura non potrà essere garantita. Tra le aziende del consorzio, Bus Company rileva 8 autisti senza green pass e la copertura totale del servizio, sempre che i numeri vengano confermati.

Sempre nel Cuneese STP Società Trasporti Pubblici ha individuato 7 corse che potrebbero essere sospese.

Giachino, altro gruppo di rilievo, con base nellAstigiano, segnala un livello di criticità medio: il 15% degli autisti è sprovvisto di certificato verde, a cui si somma l8% di personale di guida attualmente assente per malattia. Le corse che potrebbero essere prioritariamente soppresse nel caso di massicce assenze di personale sono 44, di cui 6 potenziamenti e 15 scolastiche. Sempre nell’Astigiano, Gelosobusipotizza problemi su 17 corse ordinarie e una corsa di rinforzo. ASPgarantisce il servizio extraurbano, mentre per lurbano di Asti potrebbe esserci qualche disagio.

Nel Torinese sembrerebbero invece non aver problemi le linee operate da Chiesa, che prevede un regolare svolgimento del servizio, mentre Gherri indica possibili criticità sulla linea 208 Bruzolo-San Didero-Bussoleno.

Nel Biellese l‘azienda di trasporto ATAP evidenzia la conoscenza di 25 dichiarazioni di indisponibilità corrispondenti al 13% del personale idoneo alla guida e al 15% del personale impiegato sui turni TPL. Se tali dipendenti domani esibiranno il green pass non ci saranno problemi, ma se dovessero esserci difficoltà legate alla programmazione dei tamponi da parte dei singoli, che potranno comportare assenze comunicate con preavvisi minimi, sarà complessoindividuare a priori i servizi che potrebbero essere a rischio.

Nel Novarese e Verbano-Cusio-Ossola lazienda SAF è ottimista rispetto alla copertura completa del servizio in considerazione di un tasso del 2,27% del personale non dotato di green pass. È invece garantito il servizio da parte dellazienda Comazzi, mentre non vi sono ancora previsioni da parte di VCO Trasporti.

Anche se non ha un quadro preciso delle assenze, R.T.I. Novara/STNconferma la copertura dei servizi scolastici e nel caso di ulteriori assenze non pianificate saranno apportate modifiche alle linee a minore frequentazione, come Mortara-Novara, Cilavegna-Novara, Sillavengo-Novara.

NellAlessandrino, AMAG non può ancora dare indicazioni operative in merito al servizio dei prossimi giorni.

Travalica i confini della regione il servizio di Arriva, che opera tra Piemonte, Valle dAosta e Lombardia: lazienda comunica che nonsarà possibile garantire lassenza di impatti sul regolare svolgimento dei servizi per carenza di personale viaggiante e che potrebbero esserci disservizi sulle linee 1 Torino-Milano, 256 Torino-Ivrea-Pont, 267 Torino-Piobesi-Carignano, 268 Torino-Aeroporto, 274 Bussoleno-Susa-Avigliana, 285 Oulx-Cesana-Claviere-Sestriere, 905 Susa-Bussoleno-Oulx, 275/282 Torino-Pinerolo- Argentina, linea 44 urbano TO. Le linee indicate sono a carattere prevalentemente non scolastico.

Treni Trenitalia sospesi per mancanza di personale: