DALLA SARDEGNA Sono state due settimane di ricovero e di agonia per Valentina Pinna la 54enne investita da un’auto mentre attraversava la strada a Cagliari. La donna, lo scorso 6 dicembre, era appena uscita dalla palestra, e stava attraversando una via in città quando è stata travolta da un’Audi guidata da un 22enne che si era immediatamente fermato per soccorrerla.
Quale futuro?
La chiamano “catastrofismo”: la tendenza a vedere la catastrofe anche dove non c’è, tendenza che può indurre a decisioni irrazionali. Il termine catastrofe deriva dal greco katà – giù, sotto – e strepho – rivolgo, capovolgo: in altre parole significa «giro verso il basso»
E’ un evento improvviso e drammatico, che stravolge la vita o la società. Il catastrofismo è la tendenza ad amplificare gli effetti negativi di questi accadimenti, ammesso che qualcosa effettivamente accada. È anche carenza di realismo. Gli esempi sarebbero innumerevoli: temperature a picco, siamo, invasi dai migranti, governo ladro, disastro ambientale, scenario apocalittico. Chi scrive non può fare riferimenti ad esempi concreti, anche recenti, realmente trascritti sui giornali cartacei e non, per tv, radio e altro ancora. Chi vuole può divertirsi a inserire su Google una delle frasi riguardanti il termometro, il governo o un disastro qualsiasi e leggersi i risultati, compresa la provenienza dei commenti medesimi, a volte anche di persone autorevoli o presunte tali. Certo, è proprio così! Per usare il “loro” linguaggio: “non se ne può più, si prospetta un futuro devastante (nell’animo), anche se lo è già il presente; le vendite di giornali andranno a picco, saremo invasi e pervasi dai ladruncoli” In quest’ultimo periodo – dopo foreste incendiate, terremoti, variazioni climatiche, tagliatori di teste, omicidi di vario tipo, disastri aerei – purtroppo anche veri – provate a riflettere, a fare una specie di bilancio sulla comunicazione emotiva: col pretesto di informare, si descrivono particolari raccapriccianti, dettagli scabrosi, si esprimono giudizi sbrigativi; si intervistano i somari. E’ una sorta di sciacallaggio: si utilizza l’emotività di un evento purtroppo effettivamente e recentemente avvenuto, come un’inondazione, un’eruzione vulcanica, uno tsunami, un omicidio dai contorni raccapriccianti, per “colorare” notizie di per sé non abbastanza tragiche. Un pessimo giornalismo, spesso abbinato a prodotti da vendere, ma con professionisti o un sistema politico che stanno dietro: carta stampata, Radio, TV e altro ancora, chi più ne ha… Forse è vero, provate a pensarci: il futuro non è necessariamente quello che avviene realmente; è anche e soprattutto quello che ci prepariamo ad accettare.
Elio Motella
“Con questa prima via Lattea del 2018 si apre la stagione notturna!
Una delle notti più belle passate in cima. Dopo una lunga camminata iniziata nel pomeriggio , siamo finalmente arrivati verso le 3.30 di notte. La Luna era ancora abbastanza alta e ci illuminava mentre montavamo la tenda. C’erano circa 40 minuti tra il tramonto Lunare e il sorgere del Sole. In questo breve lasso di tempo si è alzata una timida Via Lattea di fine marzo , a destra le prime luci dell’alba”. Questo è il racconto del fotografo bolognese Giulio Cobianchi e della sua esperienza fatta sulle dolomiti in alta quota. Attualmente è residente in Norvegia dove tuttora svolge il suo lavoro e spesso, si reca in Alto Adige per esplorare e catturare nuovi scatti della natura. Lo stesso decide di avviare una collaborazione “Foto-Musicale” insieme al musicista Francesco Montanile nel progetto “Documentary Photography – Alto Adige Sud Tirol”. Il foto documentario raggruppa una sequenza di 20 scatti imperdibili, provenienti da diversi luoghi dell’Alto Adige. Ad accompagnare il tutto saranno le musiche originali del chitarrista/compositore bolzanino Francesco Montanile, con una colonna sonora ambient appropriata al contesto, dal titolo “Alto Adige-Sud Tirol”.
Il video è disponibile sul canale you tube. Link Video You Tube: https://www.youtube.com/watch?v=D33sW4zTHII&t=18s
Foto: Giulio Cobianchi
Musica: Francesco Montanile
Ci siamo, Natale sta arrivando, strade, negozi, sfumature dorate, decorazioni scarlatte, luci scintillanti, tutto ci dice che siamo entrati nel periodo più atteso e tradizionale dell’anno
Si percepisce lo stato febbrile dello shopping, l’andirivieni impaziente e frenetico alla ricerca dei regali, il profumo di cannella e di abete. Ma cosa sarebbe questa festa, questo periodo fiabesco e incantato senza mercatini? In Italia ne abbiamo di bellissimi e famosi, casette di legno, gnomi, presepi, oggetti artigianali, zucchero filato, panettoni, torroni, ornamenti meravigliosi e se ci va bene anche il vin brulé. Bolzano, Merano, Aosta, Torino e tantissimi altri mercati della nostra penisola fanno del nostro Natale un momento romantico e magico, caloroso, malgrado le bassissime temperature. Avendo la possibilità di allontanarsi, l’opportunità di fare un viaggio dedicato alla ricerca di atmosfere natalizie curiose e alternative in giro per mondo, diversi e originali saranno gli scenari che faranno da sfondo alla favola più famosa di tutti i tempi. Alcuni di questi sono davvero singolari e stravaganti senza tradire però lo spirito natalizio e il carattere classico della festa. A Odense, in Danimarca, città dello scrittore Hans C. Andersen viene
organizzata una esposizione natalizia a lui dedicata: capi lavorati a mano, ceramiche, artigianato in legno. Tutto ci riporta alle fiabe di questo famosissimo scrittore compresi i costumi di coloro che ci lavorano: vestiti tipici dell’epoca che ci fanno fare un viaggio fatato tra le pagine dei suoi libri. Chi adora il vino non può assolutamente mancare al Santa Pauli Weinnachtsmarkt di Amburgo, decisamente rivolto ad un pubblico adulto, dove si possono degustare moltissimi vini e assaggiare delizie di tutti i tipi, anche vegane. A Toronto il Christmas Market è organizzato all’interno del Distillery District avvolti da una architettura industriale in armonia con gli edifici storici tipici della città. In questo caso, considerata la location, sarà gradevolissima l’esperienza alternativa al vin brulé. Gli stand gastronomici sono davvero molti e offrono una meravigliosa e varia scelta di cibo. Gli spettacoli sono gratuiti, dai carols ai gruppi di ballo. Nella freddissima Mosca lo sfondo del mercato natalizio è la famosa e variopinta cattedrale di San Basilio. Oltre alle casette in legno, che non sono molte in realtà, lo scenario è arricchito e reso unico dalle piste di pattinaggio, il festosissimo luna park e naturalmente dal bianco glaciale che avvolge la città.
A Manchester, in Albert Square, invece gli stand sono oltre 300 divisi in varie aree: francese, tedesca e resto del mondo. Inoltre è organizzata una parte dedicata alle famiglie che renderà il soggiorno per i più piccoli davvero divertente. Il mercatino di Natale più alto d’Europa si trova invece a Pilatus, in provincia di Lucerna, e si raggiunge attraverso la ferrovia più ripida del mondo. La vista è mozzafiato, romantica, emozionante, unica. Le bancarelle sono in tutto 45 e il profumo di pan di zenzero è inebriante ed evocativo.
Maria La Barbera
È arrivato il momento di cene e vacanze natalizie e gli italiani si preparano a mettersi in viaggio per raggiungere la propria famiglia o per concedersi qualche giorno di meritato riposo
Secondo l’app di navigazione social Waze, anche quest’anno le corse per l’acquisto degli ultimi regali genereranno qualche problema di traffico nelle principali città italiane. Secondo i dati raccolti durante il periodo natalizio dell’anno scorso dalla social navigation app Waze, che ad oggi conta oltre 110 milioni di utenti in tutto il mondo, le città di Milano, Roma, Torino, Firenze e Napoli saranno le più caotiche anche se le fasce orarie più trafficate varieranno radicalmente da regione a regione. Quali sono i giorni e gli orari peggiori per mettersi al volante durante la settimana di Natale dal 22 al 27 dicembre? Torino batte il record nazionale come città con il maggior numero di fasce orarie da “bollino nero”. Ad esempio i picchi di traffico intenso per il 26 dicembre vanno dalle 9.00 alle 10.00, dalle 11.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 15.00. Dato curioso in quanto i piemontesi, così come i toscani, paiono per lo più mattinieri. Nei giorni dal 22 al 27 dicembre il traffico viene segnalato in aumento già dalle ore 9.00 del mattino. Un altro giorno che vedrà la città di Torino particolarmente trafficata sarà il 23 dicembre con tre fasce orarie difficoltose: dalle 9.00 alle 10.00, dalle 16.00 alle 17.00 e dalle 20.00 alle 21.00. Ai milanesi si consiglia di evitare di mettersi al volante tra le 17.00 e le 18.00, soprattutto nei giorni di Natale e di Santo Stefano. Nella città meneghina si prevede un traffico intenso anche il 22 dicembre che si preannuncia da “bollino nero” in quanto, rispetto al 2017, cadrà di sabato e quindi sarà l’ultimo weekend utile per l’acquisto dei regali. Infine, anche nella giornata del 27 dicembre, secondo i dati di Waze, il traffico sarà particolarmente difficoltoso dalle 17.00 alle 18.00. A Roma, contrariamente ad altre città italiane, a Natale e a Santo Stefano si prevede un picco di traffico nell’ora precedente al pranzo e nello specifico dalle 11.00 alle 12.00. Stando ai dati di Waze, infatti, i cittadini della capitale sembrano riversarsi nelle strade proprio nell’ultima ora prima dell’impegnativo pranzo natalizio, mentre il giorno della Vigilia e della corsa agli ultimi regali, per la capitale si prevede un pomeriggio con traffico in tilt dalle 16.00 alle 19.00. Stando ai dati della social navigation app, ai fiorentini si sconsiglia di utilizzare l’auto dalle 9.00 alle 10.00 durante tutto il periodo natalizio. Al contrario, invece, durante il giorno di Natale il traffico crescerà nel pomeriggio dalle 14.00 alle 15.00 e dalle 16.00 alle 17.00, momento in cui ci si potrà finalmente alzare dalle tavole imbandite. Infine, la città di Napoli resterà off-limits dalle 17.00 alle 18.00 soprattutto nei giorni del 23, 24, 25 e 26 dicembre, quattro giorni consecutivi in cui la viabilità sarà significativamente difficoltosa. Se volete quindi arrivare puntuali ai numerosi pranzi e cene natalizi, l’app di Waze suggerisce la funzione “Viaggi Pianificati“. Permettendovi di programmare il viaggio, l’app vi avviserà automaticamente e preventivamente su quanto prima partire per arrivare puntuali a destinazione in base alle condizioni del traffico. Basterà inserire la destinazione, indicare la posizione di partenza, giorno e orario preferito di arrivo.
comportamenti violentemente simili. I fatti sono noti. A Torino, causa continui insulti delle mamme all’arbitro “femmina” di una partita di Basket di ragazzine, il pubblico è stato invitato ad uscire dalla palestra per concludere la partita. A Gela due madri a una recita scolastica natalizia delle proprie bambine si sono picchiate per accaparrarsi il miglior posto per fotografarle. Notorio che i violenti sono stupidi. Qui aggravati dai futili motivi. Violenza futilità e stupidità. Ma qui sono donne le violente. Violenza verbale e fisica. Davanti alle loro figlie e davanti alle amiche delle figlie. Loro che dovrebbero educare. Prima reazione: sono solo loro le principali responsabili. Fanno anche il paio con i genitori che percuotono gli insegnanti colpevoli di aver dato un brutto voto al figlio. Follia. Semplice e pura follia. Curabile?Anni fa ho letto un libro scritto da un avvocato, presidente di un’ associazione contro la pedofilia. Figlio di un pedofilo, raccontava del suo lungo percorso per non diventare pure lui un pedofilo. Analisi per non diventare come suo padre.
Non era contrario alla castrazione chimica. Raccontando il suo percorso concludeva coi fatti avendo famiglia e figli felici. Raccontava che il suo inferno era il suo passato ed il suo paradiso il presente ed il futuro. Ci era riuscito con la consapevolezza di cosa sarebbe potuto diventare e di ciò che è diventato. Ci è riuscito con l’aiuto di professionisti. Ci è riuscito. Più volte ho citato questo avvocato per la totale mia totale stima. Ha attraversato il deserto riuscendo in una impresa difficilissima. Lo considero
come caso estremo per stigmatizzare che anche l’impossibile può realizzarsi. Lo cito perché hanno ed abbiamo notevolmente superato il senso del limite della decenza. Lo cito perché questa violenza ci riguarda un po’ tutti. Sia ben chiaro che mi sento lontano mille miglia dalla violenza spicciola di queste donne. Piccole donne. Ma mi rifiuto di credere che il giorno dopo abbiano fatto sogni d’oro. Qualche domanda se la saranno pure posta. I 1600 km di distanza tra due realtà italiane all’ opposto come struttura sociale, ma ad oggi accomunate da questi episodi. Con l’esortazione che chi è normale, come pensa di esserlo il sottoscritto, non si volti dall’ altra parte quando assiste a simili episodi. E che la società oltre a reprimere si ponga anche il problema di educare.
Sono 19 i progetti presentati, entro il termine ultimo del 17 Dicembre previsto dal bando, dai partecipanti al Concorso internazionale per la progettazione del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai che rappresenterà il nostro Paese alla prossima Esposizione Universale
Partito il 23 ottobre scorso, il concorso internazionale per la progettazione del Padiglione Italia si poneva come obiettivo quello di dar vita a una struttura rappresentativa del nostro Paese, all’avanguardia sotto il profilo innovativoed estetico, fortemente attrattiva nei confronti dei visitatori e in grado di esprimere una Italia contemporanea, senza dimenticare l’ideale umanistico e lo stile di vita mediterraneo. Coerentemente con il tema di Expo 2020 Dubai – “Connecting minds, creating the future” – il concetto attorno al quale i 19 progetti sono stati chiamati ad esprimersi è “Beauty connects people”, dove la bellezza è intesa come elemento di connessione tra le persone ma anche come espressione di genio creativo e ricchezza culturale. L’innovazione e il digitale sono altri due elementi chiave dello sviluppo progettuale: tutto il Padiglione sarà una grande vetrina per esprimere il potenziale innovativo e creativo dell’Italia soprattutto agli occhi dei Paesi
dell’area Me.Na.Sa (Middle East, North Africa, South Asia) considerata una regione ricca di opportunità per il sistema economico italiano. Inoltre, come annunciato di recente, il Padiglione dell’Italia all’ Esposizione Universale di Dubai del 2020 sarà un modello dimostrativo della sostenibilità ambientale, il primo Padiglione “PLASTIC FREE” nella storia delle Esposizioni Universali. Il valore del bando del concorso è di 2.738.000 euro, sommando il premio di 290.000 euro complessivamente riconosciuto ai primi tre classificati e quello stimato, al netto dell’IVA, per i successivi incarichi di progettazione esecutiva, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, che potranno essere affidati successivamente. Il valore complessivo del concorso è suscettibile di incremento fino all’importo di 3.806.600 euro, nell’ipotesi di aumento del valore dell’opera da progettare. I 19 progetti pervenuti saranno adesso valutati da una Commissione di elevato standing nazionale e internazionale che determinerà quale sarà il progetto che rappresenterà l’Italia a Expo 2020 Dubai che si terrà dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2019.
(foto: il Torinese)
Ieri in Liguria sulla A12, nel tratto tra Recco e Rapallo, verso La Spezia si è verificato un grave incidente. Si è trattato di un tamponamento a catena tra sette vetture. E’ morta una persona e altre quattro, ferite, sono state condotte in codice giallo all’ospedale San Martino di Genova. La vittima è un cinquantenne di Campomorone (Genova), travolto quando è sceso dal suo furgone da un altro veicolo coinvolto nell’incidente.
(foto archivio)
DALLA CAMPANIA E’ stata chiusa per più di un’ora l’accettazione chirurgica del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Napoli a causa delle formiche. Lo ha reso noto il consigliere regionale dei Verdi, Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità. Si tratta dello stesso ospedale dove, lo scorso novembre, si verificò il caso della donna intubata coperta da numerose formiche.
Si è da poco conclusa la missione istituzionale della delegazione italiana del progetto NUR (New Urban Resources), progetto di Cooperazione Internazionale cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, avente come obiettivo l’incremento dell’autonomia energetica della Città di Betlemme tramite l’utilizzo di energie rinnovabili attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici, in un’ottica e visione complessiva di sostenibilità ambientale. (Nur in arabo significa “Luce”). La missione si è svolta dal 29 novembre al 3 dicembre. Il partenariato italiano, composto dal Comune di Torino (capofila), dal Politecnico di Torino, dal Coordinamento Comuni per la Pace (Co.co.pa), dall’Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione (SiTI), dall’azienda Ai Engineering S.r.l. e da En.A.I.P. Piemonte, è stato accolto dalla Municipalità di Betlemme e ha incontrato i partner palestinesi. Durante la conferenza stampa di apertura al Bethlehem Peace Center, presieduta dall’Avv. Salman (Sindaco di Betlemme), dalla Dott.ssa Natoli (Responsabile dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo) e dal Dott. Montà (Sindaco di Grugliasco), sono stati illustrati gli obiettivi triennali di progetto. A seguire, durante il comitato di pilotaggio svoltosi presso l’Università di Betlemme, ciascun partner ha esposto il proprio ruolo nella pianificazione; in particolare per En.A.I.P. Piemonte, Claudio Daniele (Direttore di En.A.I.P. Rivoli e Responsabile della formazione tecnica superiore), ha presentato la mission dell’ente e il proprio ruolo nel progetto NUR, legato alla formazione dei giovani palestinesi e degli imprenditori locali, che sarà gestita in collaborazione con l’ONG Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS) e il Salesian Technical School (STS). In una cornice di estrema ospitalità da parte della Municipalità di Betlemme, la delegazione italiana è stata ospite d’onore durante la cerimonia di accensione dell’albero di Natale, svoltasi nella Piazza della Natività.








