ON. BRAMBILLA: “GRAZIE ALL’ ITALIA DAL GRANDE CUORE ANIMALISTA”
Per due domeniche consecutive “Dalla parte degli animali” – la trasmissione ideata e condotta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, in onda alle 10,50 su Rete 4 – è stata ancora “regina degli ascolti”, la più seguita della rete Mediaset, ottenendo lo share più alto dell’intera giornata (compresa la programmazione serale) e con una media di contatti pari a 2 milioni di telespettatori a puntata. Un risultato straordinario con un trend di ascolti in costante crescita settimana dopo settimana. “L’Italia – commenta l’on. Brambilla – è un paese animalista. Coloro che amano e rispettano gli animali sono la maggioranza, quindi mi aspettavo questi risultati. Ringrazio tutti i telespettatori che fedelmente ci seguono e i tantissimi che si offrono di adottare i trovatelli a quattro zampe presentati durante la trasmissione. Sono doppiamente felice, perché, non soltanto regaliamo loro il calore di una famiglia, ma diffondiamo un messaggio importantissimo di amore e rispetto per tutti gli animali”. Il dato di ascolti premia una vera e propria novità nel panorama televisivo italiano: “Dalla parte degli animali”, giunta alla terza edizione, è la prima trasmissione che non si limita a parlare di animali ma cerca loro una casa. Si avvale di un mezzo potente come la televisione per dare impulso alle adozioni, contribuire a ridurre le ricadute negative del randagismo e a diffondere la cultura del possesso responsabile, oltre ad una nuova coscienza di amore e rispetto per tutti gli animali, indipendentemente dalla loro specie. L’autorevolezza di Michela Vittoria Brambilla, che non è solo una giornalista alla conduzione, ma direttamente interprete della difesa degli animali e dei loro diritti in Italia, nonché riferimento da decenni per il mondo delle onlus ambientaliste ed animaliste, ha certamente contribuito al successo della trasmissione. Una trasmissione che parla di amore, tra l’uomo e i nostri piccoli amici, raccontato dalla voce dei protagonisti delle tante storie di Dalla parte degli Animali”, che vedono protagonisti cani e gatti, ma anche cavalli, asinelli, pecore, caprette, maialini e persino un gallo. Del resto, sono centinaia di migliaia gli animali che nei rifugi italiani attendono solo una nuova chance e molti di più vivono una vita di sofferenze come randagi. Da una cascina della Brianza, trasformata in studio, l’on. Brambilla presenta ad ogni puntata nuovi video di trovatelli, girati in tutto il Paese, introduce servizi sulle strutture che li ospitano e sui volontari che se ne prendono cura, li propone in adozione e consegna direttamente alle famiglie adottanti il nuovo amico: un buon esempio per chiunque voglia regalare una nuova possibilità a un quattrozampe sfortunato, perché “l’amore non si compra”, come spesso ricorda la paladina degli animali. Una formula vincente dato che la quasi totalità dei trovatelli fino ad oggi presentati ha trovato una nuova famiglia. I numerosi servizi che integrano le puntate sono occasioni per promuovere importanti messaggi animalisti: contro la caccia, le pellicce, gli allevamenti intensivi, la promozione di uno stile di vita Veg e la tutela di tutti gli animali. I cavalli, gli agnelli e i maialini proposti in adozione o presentati tra le braccia dei loro proprietari (molti vip) al pari degli animali da compagnia permettono a Michela Vittoria Brambilla di riaffermare una volta di più quella che é da sempre la sua filosofia: gli animali sono i nostri compagni, i nostri amici, e gli amici non si mangiano. Dalla parte degli Animali anche il titolo dell’ultimo libro di Michela Vittoria Brambilla (Mondadori) in cui sono raccolte le storie più commoventi presentate nella trasmissione e raccontate in prima persona dai protagonisti a 4 zampe. Dalla parte degli Animali è un programma a cura di Carlo Gorla e Lucia Bucolo, con la regia di Lorenzo Annunziata, in collaborazione con la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (LEIDAA).
DALLA LOMBARDIA
Ferocia e violenza solo per rubare, come è successo, un cappellino o 5 euro. Il giudice: “Le modalità con le quali sono stati compiuti i reati denotano una particolare ferocia del gruppo, che ha agito come un vero e proprio branco”. Il gip dei minorenni di Milano ha disposto il carcere per ragazzini e per quattro la misura cautelare del collocamento in comunità, per diversi episodi di percosse, minacce, rapine nella zona di Abbiategrasso.
Poste Italiane il 4 marzo 2019 ha emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo celebrativo di Matera capitale europea della cultura, relativo al valore della tariffa B zona 1 pari a 1,15€
Tiratura: due milioni e cinquecentomila esemplari. Fogli da quarantacinque esemplari.I l francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura del Centro Filatelico della Direzione Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.La vignetta raffigura un panorama della città di Matera nota soprattutto come “la città dei Sassi”. Completano il francobollo la leggenda ”MATERA 2019 CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione della tariffa B zona 1.L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso l’ufficio postale di Matera città. Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.E’ stato realizzato anche un folder in formato A4 a due ante contenente un francobollo, una cartolina affrancata ed annullata e una busta primo giorno di emissione, al costo di 12€.
Inshallah Europa
Un viaggio in cui i migranti prendono “per mano” la telecamera, aprendosi e raccontando da cosa scappano e, soprattutto, che cosa sognano
Lunedì 4 marzo il Circolo dei Lettori ospita la proiezione del documentario dei giornalisti Massimo Veneziani e Federico Annibale:Inshallah Europa – la nuova via dei migranti attraverso i balcani. Tanti i punti di partenza – Asia, Africa, Medioriente – ma solo uno quello d’arrivo: l’Europa. Inshallah Europa è un viaggio di centinaia di chilometri, un racconto del cammino di migliaia di persone in fuga da guerre e povertà attraverso i Balcani. Un percorso nuovo che non passa più, come nel 2015, attraverso Serbia e Ungheria, ma che segue un cammino più vicino alla costa adriatica. Con la costante delle violenze e dei soprusi subiti. Appuntamento alle ore 21.
“INSHALLAH EUROPA”
di Massimo Veneziani
(con la collaborazione di Federico Annibale)
Montaggio: Christian Pasquini
Dur. 35 min.
Massimo Veneziani (Bari, 1978), giornalista. Dopo aver lavorato per anni nelle redazioni dei programmi televisivi di Rai3, arriva alla Testata Giornalistica Regionale della Rai. Per conto della Tgr Marche copre dal primo momento il terremoto del 2016. Ora è nella redazione cronaca del Tg3. Ha realizzato in Italia e all’estero diversi servizi e reportage sul tema dell’immigrazione.
Federico Annibale (Roma, 1991), giornalista freelance. Collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali (il Manifesto, The Jacobin, Novara media, Altraeconomia, il Salto). Da tempo si occupa di ambiente e immigrazione. È fondatore del collettivo di mediattivisti “Gipsy Kokè”, impegnato nella realizzazione di reportage a tema sociale.
RATISBONA, UNA REGINA IN BAVIERA
Incantevole, storica e protetta dai suoi cittadini
Risalente al 1250, medioevale e romana, Patrimonio dell’Umanità UNESCO grazie alla sua incredibile e miracolosa conservazione nonostante la seconda guerra mondiale, Ratisbona, Regensburg per i suoi abitanti, o Castra Regina, ai tempi di Marco Aurelio, è una incantevole città universitaria che si affaccia sulle sponde del Danubio, in piena Baviera. Testimone di innumerevoli e secolari eventi storici, guardiana di ricchezze ed eredità antichissime Ratisbona possiede un patrimonio artistico ed architettonico importantissimo mantenuto e conservato grazie anche ad una fortissima volontà cittadina che, attraverso una associazione, ha fissato una serie di regole
come l’utilizzo degli edifici o l’omologazione dello stile degli esercizi commerciali in base a quello della città a cui anche i brand internazionali si sono dovuti adeguare, per fare un esempio le insegne commerciali devono avere determinate dimensioni e colori. Il Duomo di St. Peter, costruito in 3 secoli dal 1270, è un magnifico esempio di arte gotica, uno dei più belli della Germania, ospita il famoso Domspatzen: il coro di voci bianche. Il Municipio, Rathaus, con facciata barocca dove svetta una torre civica duecentesca è ornato di busti di guerrieri e porta al suo interno importanti documenti storici. Porta Praetoria, il più importante monumento romano della città, e Neupfarrplatz, dove sorge il Memoriale in ricordo del Ghetto Ebraico, sono due tappe obbligate per conoscere il passato della città e le sue tradizioni. Poi ancora il bellissimo e suggestivo Ponte di Pietra, da dove ammirare le case a torre colorate tipiche del luogo, l’affresco di Davide e Golia sulla Goliathhaus, una delle case più caratteristiche di Ratisbona, il Castello di Thurn und Taxis residenza degli omonimi principi che organizzarono il primo servizio postale d’Europa, il Museo del Reichstag. Una curiosità, un passaggio opportuno e doveroso, è la casa di Oskar Schindler, che salvò più di 1000 ebrei durante il nazismo. Oltre all’interessante e canonico giro turistico che arricchisce il
visitatore di informazioni storiche e artistiche, è molto gradevole vivere questa città, fermarsi ad osservarla, respirare il clima allegro e ordinato che ci regala, entrare nei suoi festosi e curati negozi pieni di oggetti tipici ricercati. Laboratori di ceramiche, oggetti per la casa, tessuti, souvenir, a Ratisbona è tutto bello, tutto pregiato ed elegante, ma di una eleganza vivace, invitante, organizzata e diligente, rilassante. Ultima ma non meno importante è l’ attitudine di questa deliziosa cittadina al cibo, molti sono infatti i suoi ristoranti e bar dove mangiare piatti tipici del luogo come gli Spatzle al formaggio, i crauti, i Canederli di Ratisbona o le Conchiglie del Danubio accompagnati ovviamente da una birra artigianale e tanta gentilezza.
Maria La Barbera
DALLA PUGLIA
Inizia il primo di aprile 2019 il processo di appello nei confronti di un sacerdote 57enne foggiano. L’uomo è imputato per i reati di violenza sessuale aggravata, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e adescamento ai danni di nove minorenni di età compresa, all’epoca dei presunti abusi, tra i 12 e i 13 anni. Nel maggio 2018 venne invece condannato in primo grado dal Tribunale di Foggia a 18 anni di reclusione e 120 mila euro. Attualmente l’ex sacerdote sta scontando in carcere una condanna a 8 anni reclusione per abusi sessuali nei confronti di un 11enne.
Il mito di Annibale
Successo di pubblico e folla di giovani e studenti al Palazzo Farnese di Piacenza per visitare la mostra “Annibale, un mito Mediterraneo”, aperta al pubblico fino al 17 marzo.
Un viaggio nella storia del Mediterraneo all’epoca delle guerre puniche attraverso le vicende di Annibale Barca (247-183 a.C.) che osò sfidare Roma, con la consulenza dello storico Giovanni Brizzi che ha curato l’esposizione. Nei sotterranei della residenza ducale piacentina, splendidamente restaurati, la ricerca storica si fonde con le nuove tecnologie. È così, attraverso videoinstallazioni, videowall e proiezioni sul grande schermo vediamo il condottiero cartaginese che attraversa le Alpi con i suoi 37 elefanti sotto una fitta nevicata che immerge gli stessi visitatori nel contesto storico della straordinaria avventura di
Annibale che sconfiggerà i romani sul Ticino presso Vigevano e sul Trebbia nei pressi di Piacenza (entrambe nel 218 a.C.), al lago Trasimeno ( 217 a.C), a Canne in Puglia (216 a.C.), per poi essere sconfitto definitivamente a Zama (202 a.C.). Una lunga guerra, costata all’Italia forse 200.000 morti, insegnò a Roma la paura del nemico ma le fornì anche i mezzi e le tattiche da opporre ai futuri nemici per vincere le successive guerre in Oriente. Un viaggio nel tempo in cui il pubblico si trova letteralmente circondato dai guerrieri di Annibale e dai suoi elefanti in assetto da battaglia. Un itinerario affascinante che negli imponenti sotterranei di Palazzo Farnese si snoda tra preziosi reperti storici e artistici provenienti da enti culturali italiani e internazionali e oggetti di oltre 2000 anni fa che
sembravano perduti e che invece rivivono in speciali teche
olografiche. La storia di Annibale riporta al centro dell’attenzione lo stesso Mediterraneo, quel Mare Nostrum così importante e decisivo allora per i commerci, la cultura e la politica dell’intera Europa, tornato un elemento determinante nell’attuale periodo storico. Due sezioni della mostra ricostruiscono gli eventi geopolitici dell’epoca e quelli delle gesta di Annibale il cui volto è ritratto sulla moneta proveniente dalla Biblioteca nazionale di Francia. Nelle sezioni successive vengono approfonditi gli aspetti militari e strategici della seconda guerra punica con l’ausilio di suggestive rappresentazioni che vedono schierati Romani e Cartagenesi nelle principali battaglie, a cui si aggiunge una sala dedicata all’importanza strategica di Piacenza e della via Emilia. Non manca una sala dedicata alla famiglia di Annibale, con il padre Amilcare, i fratelli, il cognato Asdrubale, la formazione culturale greca e punica del giovane e il suo addestramento militare.
Notevole è il bozzetto di Francisco Goya “Annibale vincitore che rimira per la prima volta l’Italia dalle Alpi” arrivato dal Museo del Prado di Madrid. La mostra, promossa dalla Fondazione Piacenza e Vigevano, dal Comune di Piacenza, dai Musei di Palazzo Farnese e dalla diocesi di Piacenza-Bobbio, resta aperta fino al 17 marzo, da martedì a giovedì (ore 10.00-19.00), venerdì, sabato e domenica (ore 10.00-20.00), lunedì chiuso. Un consiglio: dopo la mostra fate un salto in Duomo, sempre nel centro piacentino, e non perdetevi la salita sulla cupola della cattedrale di Piacenza dove è possibile ammirare da pochi metri di distanza gli affreschi del Guercino.
Filippo Re
DALLA LOMBARDIA
La Polizia di Stato ha arrestato un cinquantenne che avrebbe compiuto abusi sessuali su ragazze minorenni in provincia di Monza. Si spacciava per medico, e dopo aver instaurato contatti attraverso conversazioni online le convinceva a rapporti sessuali non protetti. Si spacciava per ginecologo, e millantava di avere subito un intervento chirurgico che aveva reso il suo sperma “anticoncezionale”. E’ stato denunciato dai genitori di una delle vittime, ed è accusato di violenza sessuale su due ragazzine di età compresa tra i 15 e 17 anni. Un altro caso di adescamento è ancora al vaglio.
Al via la Triennale di Milano
Venerdì 1 marzo apre al pubblico la XXII Esposizione Internazionale – Triennale di Milano
L’architetto Ico Migliore dello studio Migliore + Servetto Architects è Curatore, insieme a Federico Bucci, Luisa Collina con Marco Bocciolone, Donatella Sciuto del Politecnico di Milano, e Direttore Artistico di Padiglione Italia. Il progetto “4 ELEMENTS TAKING CARE” definisce il Padiglione Italia come una contemporanea biblioteca del sapere scientifico per restituire la visione dell’approccio multidisciplinare e analitico del Politecnico di Milano, polo di alta formazione riconosciuto a livello internazionale. Il progetto di Migliore+Servetto definisce il Padiglione Italia come una contemporanea biblioteca del sapere scientifico per restituire la visione dell’approccio multidisciplinare e analitico del Politecnico di Milano, polo di alta formazione riconosciuto a livello internazionale. Nello spazio lo sguardo si espande dal micro al macro, muovendosi lungo una sorta di libreria a tutta altezza che, rivestendo pareti e soffitto, avvolge il visitatore. Su di essa grandi libri fuori scala ed episodi di grafica offrono approfondimenti fisici e digitali su progetti e contenuti di visione del polo didattico rispetto alla tematica “Broken Nature”. Grandi piani luminosi interattivi si animano, rispondendo alle azioni del visitatore, invitandolo ad avvicinarsi e a sfogliarne le pagine per entrare all’interno dei diversi progetti di ricerca e sperimentazione in mostra. In dialogo con questo sistema narrativo, una quadreria dinamica, resa infinita da un insieme di riflessioni continue, costruisce sulla parete di fondo una ricca wunderkammer del Politecnico. Da Carlo De Carli a Enrico Forlanini e Giovanni Muzio, disegni progettuali, immagini storiche, oggetti e ogni genere di memorabilia affollano lo spazio, quasi sfondandone i confini fisici e aprendo così una sorta di portale temporale per restituire una fotografia storica di quest’eccellenza italiana nel mondo. Al centro dello spazio, piani esplosi di luce e grafica, come pagine di un libro scomposto, si susseguono in overlapping, costruendo un’installazione dinamica. Un’articolata video-installazione che congiunge cielo e terra, e sulla quale il racconto sui quattro elementi si incrociano a contenuti relativi al tema ambientale, restituendo una visione che dall’Italia si allarga al mondo. Un Padiglione da sfogliare, ascoltare e misurare in cui l’esplorazione diventa esperienza memorabile. Un’occasione per scoprire i numeri, la creatività, la logica e la fertile contaminazione tra aree di pensiero diverse che caratterizzano da sempre il punto di forza del pensiero politecnico.
DALLA PUGLIA
E’ morto un operaio di 56 anni di Arnesano (Lecce). E’ caduto da nove metri di altezza mentre lavorava su una impalcatura che, per una forte raffica di vento, ha ceduto ed è crollata. L’uomo non indossava il casco di protezione. E’ stato soccorso da un altro operaio, ma è morto sul colpo.