Dall Italia e dal Mondo- Pagina 13

Piani asseverati, ora c’è Lumina Fiduciaria

La rinomata realtà multipotenziale torinese è leader di settore in un’attività sempre più richiesta da PMI e grandi imprese.

PIANI ECONOMICO-FINANZIARI ASSEVERATI

Tra gli strumenti di verifica dello stato di salute e della bontà di un’impresa, o di un investimento o di un progetto di sviluppo in capo a essa c’è anche il PEF, acronimo che sta per Piano Finanziario Economico.
La cui asseverazione è determinante nonché richiesta per la partecipazione a gare e bandi come previsto dall’Art. 183 co.9 D. Lgs 50/2016 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive CE).
Pertanto, in osservanza alla normativa vigente i soggetti abilitati al rilascio dell’asseverazione dei piani economico-finanziari sono esclusivamente: le Società di Revisione iscritte nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi dell’Art. 1 Legge 1966/1939; gli Istituti di Credito. le Società di Servizi costituite da un Istituto di Credito ai sensi dell’Art. 106 D. Lgs 385/1993.
Tra le seconde, un posto di rilievo in termini di competenza, fiducia e credibilità maturate in materia sul campo spetta a ‘Lumina Fiduciaria’ (www.luminafiduciaria.it) regolarmente iscritta, come Società di Revisione ai sensi dell’Art.1 Legge 1966/1939, nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico con D.M. in data 01/04/2015 pubblicato in G.U. n.89 del 17/04/2015.
Una struttura multiservizi agile e snella, frutto dell’unione di intenti e capacità dei Ceo e Founders Alex Chiesa e Giorgio Romano, ambedue affermati Dottori Commercialisti e Revisori Contabili in grado di coprire tutto il territorio nazionale garantendo allo stesso tempo un servizio dall’elevato livello professionale e costi competitivi.
“Lumina Fiduciaria, grazie di uno staff di professionisti Partner esperti e titolati, è in grado di fornire tutta l’assistenza ed il supporto necessario ai suoi clienti sia durante la fase di predisposizione dei piani, sia in sede di valutazione preliminare di conformità dei piani stessi”, esordisce Alex Chiesa, Manager della filiale milanese della Società nata e operativa anche in Piemonte, a Torino, in Corso Vinzaglio 2.
Prosegue invece Giorgio Romano: “Al fine di poter offrire un servizio ulteriore ai nostri clienti, oltre a fornire l’asseverazione del business plan, la Società ha stipulato vantaggiose convenzioni con primarie società assicurative ed istituti di credito relativamente al rilascio della fideiussione richiesta dai bandi di gara pubblici ed in particolare per il project financing. Oggi ‘Lumina Fiduciaria’, grazie alla propria efficace ed efficiente rete d’impresa, è in grado di fornire in tempi molto rapidi le seguenti garanzie e cauzioni generalmente richieste per l’espletamento di questo particolare tipo di attività professionale”, precisa il Manager.
“Grazie alla collaborazione con i nostri Partner – chiosano insieme Chiesa e Romano – strutturiamo e gestiamo l’intera operazione di Partenariato Pubblico Privato sia per l’operatore privato che per le Pubbliche Amministrazioni. Per l’Operatore privato offriamo attività di Scouting per individuazione opportunità  sul territorio, individuazione partner per incrementare valore aggiunto della proposta, strutturazione dell’operazione, assistenza amministrativa, assistenza giuridica per redazione contratto, valutazione Economico- finanziaria del progetto con redazione Piano Economico Finanziario ( P.E.F.), assistenza alla negoziazione con la Pubblica Amministrazione, assistenza in fase di gara e assistenza in fase post- aggiudicazione”.
Mentre, sul versante delle Pubbliche Amministrazioni, tra i servizi più richiesti ‘Lumina Fiduciaria’ propone supporto al RUP per valutazione convenienza economica del progetto, analisi in modalità ‘Value for money’, elaborazione Matrice dei rischi, predisposizione del P.E.F. (Piano economico e finanziario), analisi scenari alternativi, verifica redditività e finanziabilità e valutazione congruità dell’apporto privato.
A ciò si aggiungano anche supporto alla predisposizione e stesura documentazione di gara, redazione dello Schema di Contratto e Assistenza sia in fase di gara sia in fase di aggiudicazione della concessione.

Boston, una signora americana

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IN ATTESA DI POTER DI NUOVO VIAGGIARE IN TRANQUILLITA’/ Circa otto ore di volo e ci sei, arrivi in America, nella città statunitense più vicina all’Europa, in quel luogo del nuovo continente dove la sensazione di essere ancora nel vecchio, dovuta alla rilevante presenza dello stile   britannico in molti dei suoi quartieri, è viva, ma soprattutto dove la storia degli Stati Uniti e lo Spirit of America, legato alla nascita dei movimenti indipendentisti desiderosi di rendersi liberi dai coloni inglesi che la fondarono nel 1630, sono tangibili e radicati.

Stiamo parlando della bella e sofisticata Boston dove un vero e proprio cammino della libertà, la Freedom Trail, testimonia, in 4 km di percorso segnato in rosso sui marciapiedi, i momenti più importanti della Rivoluzione, da Boston Common fino al Bunker Hill Monument troviamo infatti i luoghi più emblematici legati alla combattuta indipendenza a stelle e strisce.

La città, capitale del Massachusetts, è romantica ed elegante per i suoi vicoli di europea memoria, i suoi mattoni rossi, locali e ristoranti ricercati, ma anche colta e raffinata grazie alle sue gallerie d’arte ma soprattutto alla presenza, nella sua area metropolitana, di Università storiche come il MIT e Harvard.

Dall’atmosfera posata e dallo stile di vita sobrio e conciliante, diversa da città come New York dove i ritmi sono frenetici e le abitudini convulse, Boston è una città pacata, particolarmente amata dagli italiani per la sua accoglienza familiare e affine al vecchio mondo.

Tra i luoghi da visitare troviamo Beacon Hill, uno dei quartieri più eleganti della città, villini e case deliziose, lampioni a gas, giardini in miniatura svelati una volta l’anno dal Beacon Hill Garden Club, shopping chic, ristoranti piccoli e dallo stile garbato ma principalmente molto silenzio e calma.

Non lontano si scopre un curatissimo parco, il Boston Common & Pubblic Garden, un’area relax organizzata con varie attività e delle belle e pulite aree per i cani, numerosi e amatissimi.

Questa signora, tranquilla e misurata, possiede anche diversi spazi dedicati allo svago e al divertimento come il Quincy e il South Market, coloratissimi e vivaci luoghi di incontro per tutti, ma soprattutto per i molti giovani iscritti nelle vicine università. Ristoranti, pasticcerie, caffè, negozi, banchi caratteristici rendono questi mercati pieni di vita e sono l’area social della città insieme all’attiguo centro, Downtotwn, anch’esso pieno di locali e centri commerciali.

Il waterfront è una delle zone più incantevoli della città, vecchi approdi e magazzini ci riportano indietro nel tempo quando questo porto era un importante centro di scambi commerciali.

Long Warf , inaugurata nel lontano 1710, è un delle una banchine più grandi e vecchie della città ed oggi quasi tutte le sue vecchie strutture sono state riconvertite in appartamenti con   una meravigliosa vista sulla baia.

Non mancano poi importanti musei come il John F. Kennedy Library & Museum, l’Istitute of Conterporary Art e il Museum of Fine Arts, uno dei musei più grandi degli USA, che ospita opere moderne, manufatti egizi e naturalmente the Art of America.

Boston è una città affabile, è semplice muoversi, è rilassante visitarla, girare a piedi è possibile, anzi consigliabile, per non perdere i particolari più distintivi, i dettagli più belli e interessanti. Gli europei possono considerarla come prima tappa ideale,   introduzione perfetta, primo approdo naturale in America, è un luogo infatti che ci racconta con passione la storia americana ma che concede il tempo necessario di abituarsi ai ritmi e alle armonie di questo meraviglioso e variegatissimo continente.

 

Maria La Barbera

 

 

 

Sospesa temporaneamente a Torino e in Piemonte la vaccinazione AstraZeneca

SOSPENSIONE TEMPORANEA IN VIA PRECAUZIONALE  

A seguito della morte, avvenuta nelle scorse ore a Biella, di un docente a cui era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, in attesa degli esiti dei riscontri per verificare l’eventuale nesso di causa, in via precauzionale il commissario dell‘Area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo, ha disposto immediatamente la sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i dovuti accertamenti sul lotto coinvolto. È stata subito convocata la Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge. Si riunirà nel pomeriggio.

“Si tratta – specifica l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi – di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini”.

Lumina fiduciaria: la tutela del patrimonio per privati e imprese

La Società torinese partner privilegiato di quanti desiderino pianificare per tempo e con efficacia soluzioni utili alla protezione dei propri beni mobili e immobili.

In tempi di crisi e radicali cambiamenti economici e sociali in atto – quali in maggior grado e misura quelli prodotti dalla pandemia in corso da Covid-19 – si fa strada l’urgenza e la necessità crescenti di proteggere quanto di buono si è costruito con onestà, sacrificio e duro lavoro.
Il patrimonio, i beni, i risparmi di una vita. Specie per chi, facendo impresa, rischia ogni giorno in proprio con coraggio, affrontando mercati spesso intermittenti e insidiosi. Anche perché, specialmente in Italia, il livello e la gestione dei contenziosi, dato il momento storico, sono in aumento: e costituiscono, soprattutto per PMI e realtà produttive di vario genere – che sono, poi, di fatto, il tessuto economico propriamente italiano – una voce di costo che, spesso, assume proporzioni impensate che possono, a loro volta, destabilizzare le imprese stesse, con gravi effetti di ricaduta di fatturato e occupazionale. Di fronte a simili scenari, dunque, diventa sempre più importante la divulgazione di una coscienza critica e di un approccio nuovi tutti tesi a garantire continuità e solidità agli asset familiari e aziendali che costituiscono il cuore pulsante, il bacino e la riserva di risorse primarie su cui si fondano le certezze di tali soggetti economici attivi. Lumina Fiduciaria’ (www.luminafiduciaria.it), affermata e consolidata realtà piemontese fondata e amministrata da Giorgio Romano e Alex Chiesa, autorevoli e affermati dottori commercialisti e professionisti d’impresa torinesi, offre un’ampia gamma di servizi legati, per l’appunto, alla gestione e tutela dei patrimoni.
A partire dai cosiddetti ‘servizi fiduciari’ (tra cui, Intestazioni fiduciarie ed amministrazione di quote di società italiane ed estere, Gestione di piani di stock option, Gestione di patti di sindacato e parasociali, Mandati di acquisto di società, quote, beni, Domiciliazione di società, Amministrazione e pianificazione dell’attività delle imprese in fase di start-up, Studio di soluzioni per la gestione delle imprese in fase di ristrutturazione e crisi, Amministrazione in nome della fiduciaria, ma per conto dei fiducianti, di conti correnti, di titoli e valori mobiliari italiani ed esteri, Intestazione, in nome della fiduciaria, ma per conto dei fiducianti, di polizze assicurative italiane ed estere, Amministrazione e pianificazione di patrimoni immobiliari e mobiliari sia in Italia che all’estero).
Per arrivare, invece, alla fornitura di veri e propri strumenti di autotutela patrimoniale, tra cui Trust e derivati, pianificazioni successorie (ovvero, la gestione dei passaggi generazionali che riguardano le evoluzioni dei patrimoni e dei loro titolari negli anni). E, non ultimi per importanza, una serie di servizi finanziari utilissimi ai contribuenti, quali la ‘voluntary disclosure’ (alias, la denuncia volontaria all’Amministrazione Finanziaria di patrimoni illecitamente detenuti all’estero, ai fini di regolarizzazione degli stessi), l’asseverazione di piani economico-finanziari: e il contratto di affidamento fiduciario correlato alla cosiddetta Legge sul ‘Dopo di noi’, tesa ad assicurare sostegno e garanzia alle famiglie di soggetti con disabilità, per la corretta gestione e tutela economico-fiscale di questi ultimi nel tempo. “Il patrimonio è la carta d’identità del successo e dell’operosità di una persona: sia essa imprenditore, consumatore, dipendente, lavoratore autonomo. Costituisce, di fatto, la misura stessa del ‘fare’. Che, come conseguenza diretta, ha il ‘disporre’ dello stesso, determinando così il tenore di vita in essere e in fieri proprio del soggetto”, spiegano Giorgio Romano (fra l’altro, anche Consulente Tecnico del Giudice al Tribunale di Torino) e Alex Chiesa, entrambi CEO di ‘Lumina Fiduciaria’. Che proseguono: “Aspetto, questo, che assume maggiore rilevanza, se connesso alla tutela degli eredi: specie quando essi sono portatori di disabilità. E, pertanto, spesso impossibilitati a provvedere a se stessi, curando e gestendo, per l’appunto, il patrimonio di famiglia”.  Per poi concludere: “Un servizio primario, che assolve altresì a una funzione sociale propriamente detta, e che rappresenta al contempo l’ultima frontiera in materia di erogazione di servizi fiduciari capaci di guardare tempestivamente alle esigenze di un mondo in continua e costante evoluzione“.

Immobiliare Boldrini compie 15 anni

CASE E AFFITTI, ‘IMMOBILIARE BOLDRINI’ SPEGNE CON SUCCESSO 15 CANDELINE
Il rinomato Studio immobiliare torinese fondato nel 2006 festeggia i primi tre lustri di felice attività.

Piccole PMI crescono. E diventano grandi. Macinando, giorno dopo giorno, passi importanti nella fidelizzazione della clientela, e parallelamente altresì nella conquista di importanti fasce di mercato.
Ha infatti da poco spento con successo 15 candeline, proprio lo scorso 15 febbraio, ‘Immobiliare Boldrini’, rinomato Studio immobiliare piemontese in forma di solida e affermata realtà multipotenziale (al suo attivo ben dieci collaboratori) fondato e diretto da Kety Boldrini fondato nel 2006 proprio in quella medesima data.
Una Laurea in Economia e Commercio, un passato post studi accademici da Sales Manager per una primaria realtà multinazionale, e ora affermata e stimata libera professionista nonché Consulente Tecnico del Giudice presso il Tribunale di Torino per seguire la passione innata di sempre: l’immobiliare in tutte le sue plurime e altrettanto affascinanti declinazioni.
Una figura autorevole e competente specializzata nella compravendita di immobili residenziali di ogni tipologia e fascia di prezzo, nella gestione grandi patrimoni e nella locazione dei medesimi, nell’amministrazione di condomini e stabili, nonché in efficaci strategie di problem-solving per l’incrementazione dei proventi provenienti da rendite immobiliare, unitamente all’acquisizione e alienazione di importanti strutture per gruppi italiani ed esteri specializzati in RSA e accoglienza sanitaria per la Terza Età.
“Il nostro Studio, ubicato in centro a Torino in Via Napione 27/D, opera a 360° gradi nel variegato ramo dell’immobiliare, offrendo anche un servizio di valutazione, accompagnamento, consulenza ed eventualmente di perizia per ciascuna esigenza”, esordisce la Dottoressa Boldrini.
Che riprende: “Dalla ricerca dell’immobile idoneo o ideale, alla consulenza a mezzo partners per l’eventuale ristrutturazione e remise en forme dello stesso, sino alla compravendita destinata all’aumento di patrimoni e rendite da esso derivanti, ci occupiamo di ogni singolo passaggio della filiera accompagnando passo passo ogni singolo cliente in maniera personale e sartoriale”, approfondisce la professionista piemontese.
“La pandemia da Coronavirus ha certamente contribuito a modificare abitudini d’acquisto e orientamenti in termini di gusto e preferenza dell’utenza: gli immobili più appetibili sono oggi alloggi dotati di balconi ampiamente fruibili, e in special modo unità abitative singole o plurifamiliari impreziosite da aree verdi, giardini o sfoghi per animali domestici e bambini”, osserva Kety Boldrini, così come aveva medesimamente dichiarato anche alla nota agenzia di stampa Ansa a fine 2020, facendo il punto della situazione. “Fortunatamente, il mercato delle compravendite è più che attivo. Riceviamo giornalmente decine di richieste da parte di clienti che intendono cambiare residenza, vendendo casa e contestualmente riacquistando. E, per farlo, sono moltissimi coloro che guardano con interesse crescente anche al mercato delle aste, oggi più che mai amplissimo e altrettanto interessante, che offre molteplici opportunità in termini di rapporto qualità-prezzo e convenienza. Un settore che abbiamo sviluppato sin dalla nostra fondazione, e che oggi richiede massima competenza, passione e altrettanti aggiornamenti per seguire da vicino, in nome e per conto di chi ci conferisce fiducia e mandato, procedure complicate e per nulla semplici per privati e aziende come le nuove aste telematiche”.
Per poi concludere: “Complice in primis l’accentuazione dello smart working, l’assenza di lezioni universitarie in presenza, sono molti i piccoli proprietari o i gruppi di acquisto immobiliare che hanno perso importanti porzioni di reddito, per via dell’assenza prolungata e intermittente degli studenti di grado superiore in trasferta in città per i soliti 9-10 mesi annui. Anche nel caso di specie, siamo in grado di studiare e proporre interessanti piani di riconversione per gli immobili sfitti o vuoti, in un’ottica di profonda attenzione al delicato versante della tutela del binomio investimento-risparmio”, conclude Kety Boldrini.
Per informazioni, è disponibile il sito www.immobiliareboldrini.it, e l’infoline attiva nei giorni e nei consueti orari d’ufficio, 339 6284399, oppure il centralino dello Studio Immobiliare allo 011 5861343.

La Stampa in Liguria significa Chiaramonti

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Fino a 50 anni fa “La  S t a m p a”  era un giornale di dimensione regionale. Ricordo che quando andavo in vacanza a Bordighera, negli ultimi anni 60, eravamo in pochissimi a comprare quel giornale perché l’informazione era egemonizzata dal “Secolo XIX” e in minima parte si identificava con “Il Lavoro”, il giornale storico di Canepa e Pertini.

Dal primo febbraio ebbe inizio in Liguria, soprattutto nelle provincie di Savona e di Imperia, l’avventura del giornale torinese allora diretto da uno dei migliori direttori che abbia mai avuto, Alberto Ronchey, affiancato da Giovannini,  un altro grande giornalista, destinato poi a ruoli editoriali dentro e fuori i giornali. Sembrava quasi l’uovo di Colombo non aver mai pensato di espandere il giornale in territori abitati da tanti piemontesi e scelti per le loro vacanze da moltissimi torinesi e cuneesi. L’avventura decollo’ con solo due pagine, poi via via si sviluppò fino a creare delle edizioni autonome a Savona ed Imperia con una redazione anche a Sanremo. Venne creata una fitta rete di corrispondenti che arricchi’ il giornale, rendendolo non solo competitivo sul territorio, ma via via capace di superare nettamente la concorrenza del “Secolo” che divenne un quotidiano tendente ad una informazione scandalistica sul tipo dei giornali del pomeriggio. “La Stampa” si conquisto’ un grande prestigio in Liguria con la serietà dei suoi servizi, mai urlati, ma frutto di notizie rigorosamente vagliate. Il giornale torinese seppe diventare ligure anche per le grandi iniziative lanciate soprattutto nei mesi estivi, capaci di attrarre migliaia e migliaia di persone. Fu un’ operazione che non riuscì neppure al grande capocronista torinese Ferruccio Borio che aveva creato un legame magico con i suoi lettori. I liguri via via abbandonarono il “ Secolo” per affezionarsi alla “Stampa”. Non fu un lavoro facile perché il ligure è attaccato alle sue tradizioni e l’egemonia piemontese non  l’ha mai molto gradita neppure nel Risorgimento. Anima, demiurgo assoluto ed esclusivo di quell’ impresa è stato Sandro Chiaramonti, redattore capo e responsabile di quelle pagine fino a pochi anni fa,  quando improvvidamente il gruppo Elkann  si accordo‘ con l’editore del “Secolo”, facendo in una piccola regione un’operazione impensabile:  fondere le redazioni, utilizzare gli stessi articoli per i due giornali con l’unico risultato di distruggere il lavoro di decenni fatto da Chiaramonti, con una perdita secca di copie e di qualità dei due giornali in mano allo stesso editore.  Il pluralismo informativo in Liguria cesso’, venendo a mancare la concorrenza, senza che nessuno aprisse bocca. Nel numero de “La Stampa” di ieri leggo nell’edizione ligure un accurato racconto del cinquantenario che rammenta anche la cena svoltasi nel febbraio 1970 al “Girarrosto “ di Imperia con Giovannini. Non una parola, neppure il nome, su Sandro Chiaramonti, il vero artefice di quella grande stagione giornalistica che seppe far diventare ligure un giornale torinese con una capacità e una sensibilità eccezionali, direi uniche.
E neppure una parola per giornalisti importanti come Romano Strizioli, che nella zona di Alassio e Albenga contribuirono con il loro radicamento locale al successo del giornale. Dimenticare, nascondere, anzi cancellare la storia è manifestazione di un giornalismo non consono con le grandi tradizioni (ormai scomparse) del giornale torinese.  E’ anche un segno di meschina ingratitudine.  Alberto Ronchey si rivolterebbe nella tomba.

“Ronchey si vergognerebbe”

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni   Chi fa i titoli di prima pagina e  scrive certi editoriali su “L a  S t a m p a”, sempre più simile all’ ”Unità“ pregiudizialmente anti americana, dovrebbe pensare a rispettare i propri lettori,  evitando di sparare slogan ideologici privi di senso. Chi scrive già nella prima serata di ieri ha denunciato la gravità dell’atto di Trump e dei suoi pretoriani, giungendo a parlare anche di Mussolini e delle sue squadracce.  

Ma, leggendo stamattina, il titolo del giornale di Torino e della sua Ztl, non può che allibire: “C’era una volta l’America“, quasi fosse avvenuto un golpe di stampo guatemalteco negli USA. L’America che è un grande. Paese democratico quando l’URSS , tanto rimpianta da certi giornalisti, era una dittatura che incarcerava i dissidenti e li condannava al manicomio, non finisce sotto i colpi di un vecchio impazzito che ha perso ogni buon senso ed ha smarrito definitivamente  una dignità che non ha mai avuto. Gli USA , e lo stanno dimostrando, sono un paese ben vivo che ha reagito con  compostezza ad un atto simbolico che non avrebbe mai potuto minacciare la democrazia. Il titolo dell’editoriale “La democrazia colpita al cuore“ rivela una drammatizzazione disinformata dei fatti e un pregiudizio anti americano che fa pensare a quello dei vecchi comunisti. Pensino lor signori ai colpi inferti ogni giorno alla democrazia italiana da Conte e abbiamo il coraggio di scriverne. Lascino ad altri la stesura di articoli più impegnativi. Un direttore colto  come Alberto Ronchey non avrebbe consentito certi estremismi  e neppure il vecchio Giulio de Benedetti avrebbe accettato il pressappochismo informativo odierno che umilia la testata che fu dell’ambasciatore Alfredo Frassati. Urge una lettura accelerata e pur approfondita di Tocqueville e di Luraghi per capire cosa sono stati gli Usa che sono rimasti coerenti, tra alti e bassi, alla loro storia.

Alla scoperta di Tinder, Romeo & C.

Una app per trovare l’anima gemella o anche solo un’amicizia o l’avventura di una notte. E’ Tinder, la risposta social che evita la “complicazione” di relazioni sociali dirette finché non si verifica un incontro reale dopo avere chattato per conoscersi meglio.

L’app  mostra, oltre alle foto dei titolari dei profili, anche la distanza chilometrica della persona che ti interessa. Molti i torinesi e le torinesi presenti. Tra i profili da qualche tempo sono pubblicati anche quelli di alcuni nostri collaboratori, che mostrano le loro foto vere o “mascherate”, allo scopo di fare nuove amicizie da raccontare ai nostri lettori (ovviamente nel rispetto della privacy delle persone coinvolte). Questo articolo verrà così aggiornato di tanto in tanto in base alle esperienze, ai dialoghi, alle “amicizie” che vivremo online. 

Dai primi contatti emerge  uno spaccato delle relazioni virtuali che poi, però, spesso diventeranno concrete. Dialoghi romantici, oppure un po’/molto spinti, a volte rivelatori di solitudine o di ricerca di divertimento e – perché no – di amore vero. Ne parleremo ancora  sul “Torinese”.

Per iscriversi a Tinder è necessario avere  almeno 18 anni. Ma si scopre che alcuni utenti fingono di essere maggiorenni. Per cui: se e quando lo si viene a sapere dopo averglielo chiesto  è saggio – anzi è d’obbligo – declinare eventuali inviti a conoscersi di persona. Molti utenti, si deduce, sono escort maschi o femmine. Nella rete si trova di tutto e bisogna rispettare non solo le leggi ma (sarebbe carino) anche le regole della buona educazione. Se le immagini del tuo profilo non sono belle , essenzialmente perchè non sei bello tu, è difficile ricevere like. Alcuni soggetti postano foto fasulle di modelli e modelle strafighe: soprattutto se questi ti concedono il loro like è logico che non sono foto reali e che si tratta di profili fake magari appartenenti a disperati alla ricerca di sesso o – quasi peggio – di truffatori.

Altro sito, destinato in modo specifico ai gay è Romeo. Qui, a differenza di Tinder, è possibile scambiarsi oltre ai messaggi (inviabili a tutti, anche a chi non ti mette il suo like) anche immagini in più oltre a quelle del profilo. Anzi, c’è chi senza che nemmeno tu lo chieda, ti spedisce foto intime ancor prima di presentarsi. C’è da scandalizzarsi? No. Che cosa ti aspetti da un sito di incontri così esplicito?

Cari lettori, se volete raccontateci le vostre esperienze sui siti di incontri, le pubblicheremo volentieri sul nostro giornale.

Festa delle Forze Armate in forma ridotta

Visto il perdurare dell’emergenza sanitaria fino al 31 gennaio 2021, quest’anno le celebrazioni per la commemorazione della giornata dell’Unita Nazionale e Festa delle Forze Armate si svolgeranno, in maniera sobria, rispettosa e limitata nella partecipazione, mercoledì 4 novembre, alle ore 10.00, presso la caserma Monte Grappa,  in corso IV Novembre, 3 – Torino, sede della Brigata alpina “Taurinense”.

Alla presenza delle più alte Autorità civili e militari della città, la commemorazione, che avverrà esclusivamente in forma statica e nel pieno rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Covid-19, prevede la cerimonia dell’alzabandiera, che rinnova l’incontro tra il Paese e le Forze Armate, e la deposizione di corone d’alloro al monumento dedicato ai Caduti i cui Onori saranno resi da un picchetto in armi della Brigata “Taurinense.

Non saranno svolte le consuete manifestazioni celebrative/espositive denominate “Caserme Aperte” e “Caserme in Piazza”, nonché le iniziative all’interno degli istituti scolastici