Le app di incontri, l’amore ai tempi dei social. La nostra inchiesta

Una app per trovare l’anima gemella o anche solo un’amicizia o l’avventura di una notte. E’ Tinder, la risposta social che evita la “complicazione” di relazioni sociali dirette finché non si verifica un incontro reale dopo avere chattato per conoscersi meglio.

L’app  mostra, oltre alle foto dei titolari dei profili, anche la distanza chilometrica della persona che ti interessa. Molti i torinesi e le torinesi presenti. Tra i profili da qualche tempo sono pubblicati anche quelli di alcuni nostri collaboratori, che mostrano le loro foto vere o “mascherate”, allo scopo di fare nuove amicizie da raccontare ai nostri lettori (ovviamente nel rispetto della privacy delle persone coinvolte). Questo articolo verrà così aggiornato di tanto in tanto in base alle esperienze, ai dialoghi, alle “amicizie” che vivremo online. 

Dai primi contatti emerge  uno spaccato delle relazioni virtuali che poi, però, spesso diventeranno concrete. Dialoghi romantici, oppure un po’/molto spinti, a volte rivelatori di solitudine o di ricerca di divertimento e – perché no – di amore vero. Ne parleremo ancora  sul “Torinese”.

Per iscriversi a Tinder è necessario avere  almeno 18 anni. Ma si scopre che alcuni utenti fingono di essere maggiorenni. Per cui: se e quando lo si viene a sapere dopo averglielo chiesto  è saggio – anzi è d’obbligo – declinare eventuali inviti a conoscersi di persona. Molti utenti, si deduce, sono escort maschi o femmine. Nella rete si trova di tutto e bisogna rispettare non solo le leggi ma (sarebbe carino) anche le regole della buona educazione. Se le immagini del tuo profilo non sono belle , essenzialmente perchè non sei bello tu, è difficile ricevere like. Alcuni soggetti postano foto fasulle di modelli e modelle strafighe: soprattutto se questi ti concedono il loro like è logico che non sono foto reali e che si tratta di profili fake magari appartenenti a disperati alla ricerca di sesso o – quasi peggio – di truffatori.

Altro sito, destinato in modo specifico ai gay è Romeo. Qui, a differenza di Tinder, è possibile scambiarsi oltre ai messaggi (inviabili a tutti, anche a chi non ti mette il suo like) anche immagini in più oltre a quelle del profilo. Anzi, c’è chi senza che nemmeno tu lo chieda, ti spedisce foto intime ancor prima di presentarsi. C’è da scandalizzarsi? No. Che cosa ti aspetti da un sito di incontri così esplicito?

Cari lettori, se volete raccontateci le vostre esperienze sui siti di incontri, le pubblicheremo volentieri sul nostro giornale.

ALCUNI DEI DIALOGHI DEI NOSTRI CRONISTI (IN BLU, IN GRIGIO L’INTERLOCUTORE) “MASCHERATI” SU TINDER UNA VOLTA RICEVUTO IL MATCH:

 

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Allerta Meteo, il punto della situazione

Articolo Successivo

Extinction Rebellion in canotto al Salone del Libro

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta