Dall Italia e dal Mondo

“Raccontare e raccontarsi”, alla galleria Malinpensa by La Telaccia 

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Quattro artisti protagonisti della mostra alla galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia, dal 6 al 19 novembre 2025, nella mostra dal titolo “Raccontare e raccontarsi”, curata dall’art director Monia Malinpensa. Gli artisti coinvolti sono Ernesto Belvisi, Mario D’Altilia, Dario Frascone e Rosalba Mangione.

L’artista Ernesto Belvisi, con una ricerca assolutamente personale, conduce una linea espressiva di evidente carattere pittorico, sia dal punto di vista estetico che da quello contenutistico, capace di offrire al fruitore un fascino unico. L’evoluzione continua del colore, la stesura delle forme e l’effetto della luce mettono in risalto un aspetto scenografico e un impianto compositivo altamente suggestivo, che gli consentono di acquisire una tecnica originale. In una spazialità infinita di segni e frammenti sospesi in un’atmosfera fantasiosa, prendono vita elementi cromatici e simbolici molto suggestivi e immediati. Sono opere che esplodono di luce in un complesso unico e dinamico.

Si tratta di uno spazio dell’anima, quello dell’artista Ernesto Belvisi, che fissa nell’opera emozioni e sentimenti ricorrenti, in cui la superficie della tela, di forte contemporaneità, evidenzia ampiamente una tecnica ad acrilico sicura. I soggetti, di chiara matrice astratta che dimostrano una evidente abilità dei mezzi, acquisiscono vibrazioni materiche di viva sostanza pittorica. Armonie del colore, contrasti chiaroscurali e composizione dinamica del segno, attraversano le opere di Belvisi con un equilibrio formale ben riconoscibile. Il rapporto tra pieni e vuoti si sviluppa, nel suo iter, con un ritmo di volumi originale e con una gestualità ricca di un aspetto visivo e tecnico personale. Si tratta di un racconto in continua evoluzione, dove l’interpretazione rivela uno scenario ricco di molteplici sensazioni e di un’energia espressiva profonda.

Il secondo artista presente in mostra è Mario D’Altilia. Legato a una figurazione di notevole elaborazione espressiva e una fantasia costante, l’artista realizza composizioni tecniche che regalano al fruitore molteplici sensazioni e riflessioni, che sono il risultato del suo fare arte. Luci, ombre e segni danno vita a una spazialità scenografica sorprendente, ricca di estro, di minuziosa grafia e un lungo studio del colore nella sua resa formale. Si tratta di un racconto fortemente intimistico, in grado di interpretare un costruttivismo ricco di sfaccettature psicologiche, all’insegna di una dimensione artistica unica che cattura l’attenzione.

La tecnica dell’olio su tela, di sicura ed elaborata stesura, si esprime nei suoi elementi simbolici e aspetti riconducibili a una ricerca personale. Le combinazioni ricorrenti di formule matematiche e di rimandi alla geometria creano nelle sue figure e nei suoi paesaggi tecnici un gioco di valenza senica che traccia sempre nuove atmosfere suggestive. Si tratta di una pittura altamente significativa, ricca di un’elaborazione incentrata sulla figura umana, capace di comunicare con il suo mondo interiore e i suoi stati d’animo. Cadenze formali, combinazioni cromatiche, linee geometriche, strutture architettoniche e infiniti numeri attraversano l’opera in perfetto equilibrio all’interno di una vera funzione rappresentativa. La cromia, sempre ben modulata, e il disegno tecnico ritmato da una vena creativa costante, si incontrano nei dipinti dell’artista in una linea di ideazione, progettualità di evidente consapevolezza pittorica.

Terzo artista presente in mostra è Dario Frascone. Nelle sue opere emergono l’inseguirsi di geometrismi, l’originale costruttore grafico e la costante resa simbolica, con precisa valenza espressiva e dinamica interpretativa. La forza cromatica, spinta dal puro sentimento, offre al fruitore una continua ricerca visiva-contenutistica, in cui emozioni e sensazioni si susseguono nel loro iter. Quello di Frascone è un percorso operativo altamente personale, sorretto dalla capacità tecnica e da una costante ricerca.

Egli realizza i suoi soggetti con una notevole abilità esecutiva: prima vengono disegnati a mano, poi sviluppati in digitale con l’ausilio del computer. Ogni opera è un racconto, una propria emozione che ci conduce al recupero dei valori, all’insegna di un’arte vista e sentita. L’artista descrive con poesia, fantasia e realtà visioni evocative non di immediata lettura, perché chiedono di essere osservate attentamente con gli occhi e l’anima, affinché possano rivelare il loro pieno significato. È un percorso continuo di personalissima interpretazione e di tecnica innovativa, dal quale nascono soggetti di forte carica creativa, impostati su un valore simbolico che rivela molteplici espressioni. Si tratta di opere dal fascino onirico, che trasformano ogni dettaglio in una compattezza espressiva, il cui messaggio finale reca un chiaro e preciso significato. In una sinfonia armonica di equilibrio formale, convergono luci intense e cromie vivaci, derivanti da studio e lavoro intenso, che evidenziano uno stile unico e un’abilità naturale incentrata su aspetti meditativi.

L’artista Rosalba Mangione colloca la sua linea di ricerca nel campo della pittura e nella ceramica di vetrofusione, in elementi di chiara valenza simbolica e concettuale nati da una riflessione continua, dove l’immagine, emotiva e meditativa, non passa inosservata. Gli effetti chiaroscurali, la presenza rilevante della materia e la spazialità senica evidenziano una propria capacità artistica, lasciando al fruitore una costante immersione e un dialogo con l’opera.

Quella di Rosalba Mangione è una ricerca astratta, dinamica ed emotiva, in cui la consistenza del colore, filtrato da una sicura composizione pittorica, si diffonde nell’opera con una gestualità personale e una vibrante atmosfera rarefatta. L’intervento dell’acrilico, dello stucco e della resina affiora con notevole stesura, creando molteplici sensazioni tecniche ed estetiche. L’umanità che emerge dalle sue opere è rappresentativa di un animo estremamente sensibile, che la contraddistingue. I temi sulla donna mettono in rilievo una sensibilità di forte impeto interiore, rispettoso verso l’animo umano. La sostanza strutturale, la luce intensa e le larghe stesure tonali rispondono a una validità pittorica con sicurezza dei mezzi. Quella di Rosalba Mangione è una pittura che offre una vasta gamma di valori espressivi e aspetti umani in continua trasformazione, dove la riflessione si fa sempre più profonda nella sua arte e assume una forte valenza simbolica. Il progetto pittorico di Rosalba Mangione è di chiara aderenza astratta e di slancio emotivo, e innesca nel fruitore un meccanismo creativo sempre diverso, vibrante di energia, ricco di vitalità e sintesi formale.

Galleria Malinpensa by La Telaccia – corso Inghilterra 51, Torino

Orari: 10.30 – 12.30 / 16 – 19 / chiuso lunedì e festivi  – telefono: 011 5628220

Mara Martellotta

PerPulire potenzia la rete di Assistenza e Service: un modello di efficienza su tutto il territorio nazionale

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Nuovi mezzi, tecnici specializzati e un back office dedicato: l’azienda consolida la sua leadership in Italia nel supporto post-vendita per il cleaning professionale.

Negli ultimi mesi PerPulire S.r.l. ha ulteriormente potenziato la propria rete di Assistenza Tecnica e Service, introducendo nuovi mezzi mobili, tecnici specializzati e strumenti di gestione digitale per migliorare la rapidità e la precisione degli interventi. Un’evoluzione che conferma la volontà dell’azienda di offrire un supporto completo e continuativo, garantendo alle imprese di servizi, alle imprese di pulizia e a tutto il settore del Facility Management una presenza stabile, competente e coordinata su tutto il territorio italiano.

Il potenziamento riguarda sia la rete di officine mobili che le sedi operative locali, oggi perfettamente integrate con il back office centrale, che gestisce in tempo reale le richieste d’intervento, pianifica le manutenzioni e monitora l’intero parco macchine. Questo approccio consente di mantenere sempre sotto controllo le attività, riducendo al minimo i fermi macchina e assicurando una gestione proattiva e personalizzata delle esigenze dei clienti.

Un Service completo, dalla Manutenzione alla Formazione

Il modello di Assistenza e Gestione Macchine di PerPulire va oltre la semplice riparazione: si tratta di un sistema strutturato che unisce supporto tecnico, formazione, consulenza e gestione dei ricambi. Le attività includono manutenzioni ordinarie e straordinarie, sostituzioni immediate, installazioni e ricambi multimarca, fino alla possibilità di fornire macchine sostitutive in tempi rapidi per garantire la continuità dei servizi di pulizia.

L’organizzazione interna consente inoltre la gestione da remoto delle matricole e delle movimentazioni, assicurando tracciabilità e monitoraggio costante. Il risultato è un service che unisce efficienza operativa e visione consulenziale, capace di accompagnare le imprese di pulizia nel tempo e di adattarsi alle specificità di ogni cantiere o settore di applicazione.

Il valore umano dietro l’efficienza

Dietro la solidità del modello PerPulire c’è una squadra di professionisti altamente qualificati, che ogni giorno lavorano per mantenere operativo il parco macchine dei clienti. Tecnici specializzati, Consulenti Commerciali e figure del reparto Ricerca & Sviluppo collaborano in sinergia per offrire un servizio che unisce competenza tecnica e attenzione alle persone.

Dalla formazione delle squadre operative alla consulenza in loco, fino ai sopralluoghi e agli audit di qualità, il team guidato da Andrea Cossu rappresenta sempre di più un punto di riferimento per il mercato del cleaning professionale. La presenza capillare dell’azienda — con sedi e personale tecnico distribuiti da Torino a Palermo — garantisce un’assistenza sempre vicina, puntuale e costruita sulle reali necessità dei clienti.

Un partner affidabile per un cleaning efficiente e sostenibile

Essere presenti significa anche saper prevedere: PerPulire continua a investire su innovazione, formazione e sostenibilità per rendere la propria rete di assistenza ancora più efficiente e capace di anticipare i bisogni del mercato. L’obiettivo è offrire un servizio che non si limiti a risolvere le criticità, ma che contribuisca a migliorare la produttività e la sicurezza delle imprese, sostenendo un modello di cleaning sempre più responsabile.

Da oltre cinquant’anni, PerPulire dimostra che la vera efficienza non dipende solo dalle macchine, ma dalle persone e dall’organizzazione che le supportano ogni giorno. Un principio che continua a guidare la crescita dell’azienda e che fa del suo service integrato un punto di riferimento nel panorama nazionale del cleaning professionale.

Il fashion a Torino prima di Natale: eleganza, vetrine-spettacolo e nuovi rituali d’acquisto

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Tra vie illuminate e vetrine scenografiche di Torino, l’avvicinarsi delle feste accende il ritmo del retail:

nelle principali arterie commerciali, i maxischermi pubblicitari a LED incorniciano campagne ad alto impatto e accompagnano il pubblico verso un’esperienza di shopping sempre più immersiva, dove immagine, servizio e prodotto dialogano con armonia.

Una capitale dello stile discreto

Torino ha un modo tutto suo di intendere la moda: essenziale, colta, mai urlata. Nel periodo pre-natalizio questa cifra stilistica emerge con forza.

 Le boutique tra via Roma, via Lagrange e piazza San Carlo propongono capsule dedicate alle festività e reinterpretazioni contemporanee dei classici invernali: lane pettinate, velluti compatti, paillettes dosate con rigore, maglieria fine abbinata a outerwear tecnico e sofisticato.

Accanto ai brand internazionali, gli atelier indipendenti confermano la vitalità del tessuto creativo locale, con micro-collezioni prodotte in piccole serie e un’attenzione sartoriale che valorizza proporzioni e materiali.

Vetrine come palcoscenici

Nel countdown verso Natale, il visual merchandising diventa un linguaggio vero e proprio. Le vetrine si trasformano in set narrativi: palette calde, luci puntuali, texture naturali e richiami all’artigianato convivono con installazioni metalliche e superfici specchiate.

 L’obiettivo è duplice: emozionare e guidare. Le scenografie invitano a un percorso fluido all’interno del punto vendita, dove i corner “gift ready” rendono immediata la scelta dei regali, dagli accessori alle piccole pelletterie, fino alla gioielleria contemporanea e alla profumeria di nicchia.

Omnicanalità che semplifica

Lo shopping pre-festivo richiede velocità e chiarezza.

Le insegne torinesi hanno affinato modelli omnicanale che integrano e-commerce e punto vendita: prenotazione online con ritiro in boutique, disponibilità in tempo reale delle taglie, resi semplificati e assistenza via chat. Crescono i servizi su misura — appuntamenti privati, personal shopper, confezioni regalo personalizzate — e si diffonde un clienteling elegante: messaggi puntuali, inviti a preview, proposte coerenti con lo stile della persona, senza ridondanze. Il digitale non sostituisce l’esperienza, la rende più intelligente.

Sostenibilità concreta, oltre lo slogan

Il tema ambientale non è più accessorio: molti negozi investono in packaging riciclabile, tracciabilità dei materiali e manutenzione dei capi (riparazioni, rimessa a modello, cura della maglieria).

Si affermano selezioni di marchi che lavorano su filiere corte e tessuti responsabili: lane rigenerate, cotoni certificati, imbottiture alternative.

Anche il vintage di qualità entra nel perimetro del “regalo consapevole”, con curatele attente e capi riportati allo stato dell’arte. Il risultato è un’offerta più matura, che incontra un pubblico informato e sensibile.

Il calendario non scritto dello shopping

Nelle settimane che precedono le feste, il flusso si intensifica secondo rituali ormai riconoscibili. Prima fase: mappatura dei desideri e prova taglie; seconda: acquisti strategici (outfit per cene, accessori essenziali, capispalla); terza: il regalo “statement”, spesso un pezzo iconico o un articolo personalizzato.

La domanda si polarizza su tre linee: maglieria fine (per praticità e tattilità), evening wear misurato (abiti midi, completi fluidi, tuxedo femminili) e accessori a firma forte (scarpe, borse mini, bijoux scultorei). Per l’uomo, vincono blazer destrutturati, dolcevita in filati nobili e derby lucidissime.

Retail experience: accoglienza e ritmo

Il punto vendita di successo in questo periodo non è solo bello: è leggibile. Layout chiari, isole tematiche e segnaletica minimale aiutano il cliente a orientarsi velocemente.

La musica lavora sul ritmo, le luci sulla profondità, i camerini sulla comfort zone: specchi corretti, ganci comodi, servizio discreto ma presente. Fondamentale il training del personale su tempi e priorità: saluto immediato, domande giuste, check-out snello. Lo scontrino cresce quando l’esperienza è senza attriti.

Torino, città che invita a fermarsi

Lo shopping natalizio a Torino si intreccia con la dimensione urbana: passeggiate sotto i portici, caffè storici, luci artistiche diffuse.

L’idea di “giornata intera” in centro funziona: colazione, prime vetrine, pranzo rapido e rientro pomeridiano per finalizzare gli acquisti con calma. Ne beneficia anche il tessuto delle vie secondarie — Quadrilatero, Crocetta, Vanchiglia — dove si scoprono progetti indipendenti, accessori d’autore, piccole tirature di gioielli e design. La città premia chi sa intrecciare retail e qualità della vita.

Comunicazione: pochi messaggi, molto chiari

Nel mare di stimoli tipico del periodo, vince la chiarezza.

Le campagne più efficaci non moltiplicano i claim: scelgono un’idea forte, un’immagine precisa, una call-to-action semplice. L’identità visiva resta coerente fra vetrina, social e sito; le promozioni sono intellegibili e puntuali; gli appuntamenti speciali (aperture serali, shopping night, styling session) hanno inviti dedicati e liste ristrette. La coerenza, più che la quantità, costruisce memorabilità.

Prospettive e responsabilità

Per il fashion torinese, il pre-Natale è un banco di prova e un’occasione di fidelizzazione.

La sfida non è vendere di più “nonostante tutto”, ma vendere meglio “insieme a tutto”: insieme alla cultura del prodotto, alla cura del servizio, alla bellezza della città. Chi saprà unire progettualità, misura e visione si troverà avvantaggiato anche nei mesi successivi, quando l’attenzione tornerà su collezioni continue e riordini ragionati.

Un autunno ricco di cibi e di colori da Borello Supermercati

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Il mese di ottobre e l’autunno in generale rappresentano un’opportunità per spaziare tra i tanti prodotti di stagione in vendita da Borello Supermercati: un trionfo di bontà, genuinità e colori a tua disposizione.

A proposito di autunno ecco una curiosità sulle castagne, regine di stagione:

🌰 𝐋𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐢 𝐜𝐡𝐞…
Le castagne, regine indiscusse dell’autunno, un tempo erano considerate anche un portafortuna! 🍀
In molte culture si credeva che tenerne una in tasca proteggesse dai malanni e scacciasse le energie negative.

E tu, come ami gustarle? Arrosto, bollite o nei dolci?

www.borellosupermercati.it

Le Donne nell’arte alla galleria Malinpensa by La Telaccia

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Fino al 31 ottobre prossimo

È tutta al femminile la mostra che si inaugura martedì 21 ottobre presso la galleria Malinpensa by La Telaccia, curata dall’art director Monia Malinpensa. Le artiste presenti in mostra sono Federica Caprioglio, Licia Martini, Daniela Rosso Prin e Serenella Sossi. La mostra, che prevede un incontro con le artiste nella giornata d’inaugurazione, sarà visitabile fino al 31 ottobre prossimo.


Federica Caprioglio nasce a Torino nel 1973. Laureata in Scienze Naturali, tra il 1994 e il 2000 studia presso l’atelier di Valeria Tomasi, a Rivoli, disegno e pittura acrilica. Nel 2012 studia a Torino acquarello naturalistico, per sei anni, con l’illustratrice torinese Cristina Girard. Nel 2016 frequenta uno stage con Roberto Andreoli, e nel 2019 con Andrea Gammino. È protagonista di diverse esposizioni presso la galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia e l’Expo Arte Internazionale di Innsbruck. Nel 2022 “Vite preziose” è una collettiva artistica naturalistica di cui è ideatrice insieme a Marco De Maria e Franco Correggia. Il progetto mette in luce la meraviglia della biodiversità boschiva, soffermandosi su quegli organismi che risultano brutti o pericolosi nell’immaginario dell’uomo contemporaneo. “Fuoco alle altre”, del 2017, è una mostra artistica sugli incendi boschivi, realizzata con Marco De Maria e con l’associazione naturalistica pinerolese e il civico museo didattico “Mario Strani” di Pinerolo.

Licia Martini, nata nel 1948 a Boves, in provincia di Cuneo, è un’insegnate laureata in filosofia che esercitava nelle scuole italiane del Cairo, è una figura poliedrica le cui vita e carriera sono state profondamente influenzate dall’Egitto. Dopo gli studi universitari si è  trasferita al Cairo, ha dedicato anni all’insegnamento. La sua attività si è estesa a molteplici iniziative culturali e sociali, sia italiane sia egiziane. La Martini è infatti membro attivo del Comitato Gestore dell’ospedale Umberto I della società di beneficenza del Cairo, oltre a essere organizzatrice di una corale egiziana e responsabile di due importanti biblioteche cairote. Vive tra l’Italia e l’Egitto, ha esposto in più di 40 collettive tra Il Cairo e Cuneo, e in personali ad Abu Dhabi. Ha esposto inoltre ad Alessandria d’Egitto e al Festival della Donna, ad Assuan. Le sue opere sono esposte all’Opera del Cairo, al Ministero dell’Ambiente Egiziano e all’Ospedale Italiano del Cairo. Alcuni suoi lavori sono esposti in varie biblioteche del progetto Mustakbal (Futuro). In Italia ha esposto ad Assisi, Mestre e Palermo, oltre che nella collezione permanente di Rittana (CN).

Daniela Rosso Prin, nata a Torino nel 1962, è una pittrice torinese cresciuta sotto la guida del maestro Dino Pasquero. Iniziato come un gioco, il percorso di questa artista è proseguito con un’incessante sperimentazione, fatta di osservazione, lavorazione e reinterpretazione degli interessi e dei momenti di vita vissuta, abbracciando la natura, la musica e il teatro. Il mondo di Daniela Rosso Prin emana freschezza e calore allo stesso tempo, e la capacità di utilizzo delle diverse tecniche pittoriche esalta la profondità dei colori usati per dar vita a soggetti mai banali o ripetitivi.
L’artista predilige la tecnica ad olio, aderendo alla pittura figurativa. Affronta indifferentemente la paesaggistica e la sfida del ritratto, riversando sulla tela le proprie intuizioni ispirative ed emozioni attraverso attente esposizioni tonali, plasmate con il pennello e, talvolta, con la spatola. Ama anche cimentarsi con le sfumature cromatiche tipiche dei gessetti. Vincitrice di diversi premi e riconoscimenti, tra cui il concorso AUPI di Milano, classificatasi al primo posto con l’opera “Omaggio a Paolo Fresu” al XLI Premio Firenze 2024, a Palazzo Vecchio – Centro culturale Firenze Europa “Mario Conti” con inserimento nella relativa mostra, le sue opere sono state esposte alla chiesa di Santa Croce di Ivrea, alla galleria d’arte San Michele di Guarene, al Mausoleo della Bela Rosin, alla Casa Olimpia di Sestriere, all’Accademia Europea delle Essenze di Savigliano, a Palazzo Chiabrera di Acqui Terme, alla Sala Civica di piazza Antenna in Soave, alla Fiera d’Arte Internazionale di Innsbruck, alla Biennale d’Arte Internazionale di Montecarlo e in diverse sale espositive, tra cui quella di Monia Malinpensa.

La pittrice e scultrice Serenella Sossi, originaria di Imperia, si è diplomata al liceo artistico di Genova, allieva dello scultore Lorenzo Garaventa. Vive da quasi trent’anni a Nizza, e a contatto con lo stimolante ambiente artistico francese ha affinato il suo personale stile attingendo da entrambe le culture. Le sue realizzazioni, riflesso di un personale percorso interiore filosofico e spirituale, sono caratterizzate da una ricerca di verticalità e dalla dualità tra astrazione e figurazione. Predomina nella sua pittura una raffinata ricerca di luci e colori.
Artista eclettica, si esprime sia in pittura sia in scultura con carattere e forte personalità. Nonostante la consolidata maturità artistica, non teme di cambiare e sperimentare con l’intento di esprimere la propria sensibilità e creare il contatto empatico e di comunicazione privilegiata con chi sappia entrare in sintonia con la sua arte e il suo messaggio. Dal 1995 si dedica esclusivamente all’attività artistica. Espone abitualmente in Italia, in Francia ed altre città europee. Ha partecipato a mostre e eventi artistici e a prestigiosi saloni d’arte contemporanea in tutta Europa. Da anni fa parte del Collettivo Artisti stArt di Nizza. Ha conseguito prestigiosi premi a importanti concorsi d’arte contemporanea e ha insegnato scultura e pittura al Centro Culturale St. Laurent du Var dal 2005 al 2025. È la realizzatrice della scultura in bronzo “Forma Sirena”, alta circa 2,50 metri, installata nel 2021 sul molo di Imperia Oneglia, commissionatale dalla Città di Imperia e finanziata dalla Fondazione Carige di Genova.

Galleria Malinpensa by La Telaccia, corso Inghilterra 51, Torino

Info: info@latelaccia.it – www.latelaccia.it

Mara Martellotta

Possibili opportunità per far crescere un’impresa

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Far crescere un’impresa non significa soltanto aumentare il fatturato: è un processo più ampio, che riguarda la capacità di leggere i mercati, attrarre capitali e trasformare l’innovazione in valore concreto. In un contesto segnato da volatilità economica, rialzo dei tassi e nuove sfide globali, le aziende italiane hanno davanti a sé uno scenario complesso ma ricco di possibilità. Dalla diversificazione delle fonti di finanziamento alla digitalizzazione dei processi, fino all’apertura a partnership strategiche e mercati internazionali, ogni scelta può diventare un moltiplicatore di crescita.

La domanda non è più se espandersi, ma come farlo in modo sostenibile e competitivo, bilanciando rischi e opportunità con la giusta strategia finanziaria.

La crescita come scelta strategica

Per un’impresa, crescere non è mai un processo lineare né scontato. Si tratta di una scelta che implica visione, capacità di leggere i trend di mercato e volontà di destinare risorse a progetti che spesso danno frutti nel medio-lungo termine. In un contesto come quello odierno, caratterizzato da cicli economici instabili e da una competizione sempre più globale, la crescita non significa soltanto aumentare le dimensioni aziendali, ma rafforzare la competitività, consolidare la propria identità e prepararsi a cogliere nuove opportunità. Pianificare questo percorso con lucidità e metodo è il primo passo per trasformare un’aspirazione in un risultato concreto.

Innovazione come motore di sviluppo

La capacità di innovare è oggi la leva principale per differenziarsi e restare rilevanti. L’innovazione si traduce non solo in nuovi prodotti o servizi, ma anche in processi più efficienti, modelli organizzativi agili e strategie di digitalizzazione che consentono di sfruttare i dati come asset competitivo. Settori come l’intelligenza artificiale, l’automazione industriale o le tecnologie green stanno ridisegnando interi comparti e le imprese che vi investono acquisiscono un vantaggio significativo. Naturalmente, l’innovazione richiede investimenti consistenti in ricerca e sviluppo e spesso si accompagna a una richiesta di capitali destinati a progetti ad alto contenuto tecnologico, che necessitano di tempo per esprimere pienamente il loro potenziale.

Internazionalizzazione e apertura a nuovi mercati

L’internazionalizzazione rappresenta un passaggio cruciale per le imprese che vogliono crescere non solo in termini di fatturato, ma anche di resilienza. L’accesso a mercati esteri consente di diversificare i ricavi, ridurre i rischi legati al ciclo economico nazionale e confrontarsi con standard più elevati. Tuttavia, aprirsi a nuovi mercati significa affrontare barriere normative, logistiche e culturali: richiede quindi analisi approfondite, reti di distribuzione adeguate e competenze manageriali specifiche. Il sostegno finanziario può arrivare da strumenti come i finanziamenti agevolati per l’export, i programmi europei per l’internazionalizzazione o le partnership con operatori locali, che riducono il rischio d’ingresso e accelerano la penetrazione commerciale.

Acquisizioni mirate per accelerare la crescita

Le operazioni di acquisizione sono una strategia spesso utilizzata dalle imprese che desiderano crescere rapidamente. Rilevare un concorrente diretto permette di consolidare la propria quota di mercato, mentre acquisire un’azienda in un settore complementare può ampliare l’offerta e aprire nuovi canali di ricavo. Le acquisizioni offrono vantaggi immediati in termini di competenze, clienti e infrastrutture, ma vanno pianificate con estrema attenzione. La valutazione del target, l’analisi dei flussi di cassa e la sostenibilità finanziaria dell’operazione sono elementi determinanti per evitare che un’operazione potenzialmente strategica si trasformi in un peso sul bilancio.

Le opzioni finanziarie a supporto della crescita

Per sostenere strategie ambiziose, le imprese possono contare su diverse forme di finanziamento. L’ingresso di nuovi soci non porta soltanto capitali freschi, ma anche competenze e relazioni utili allo sviluppo del business. I finanziamenti alternativi, come il direct lending o i minibond, garantiscono maggiore flessibilità rispetto al credito bancario tradizionale e permettono di diversificare le fonti di raccolta. Un ruolo crescente è giocato dai fondi di private equity e venture capital, che investono in aziende con elevato potenziale di crescita, spesso affiancando al capitale un supporto manageriale e strategico. La scelta della struttura finanziaria più adatta dipende dal grado di rischio che l’impresa è disposta a sostenere e dalla velocità con cui vuole realizzare i propri obiettivi.

Visione e pianificazione di lungo periodo

Qualunque strada venga intrapresa, resta fondamentale la pianificazione di lungo periodo. La crescita non può essere interpretata come un obiettivo a sé stante, ma deve inserirsi in un disegno coerente con l’identità aziendale, la disponibilità di risorse e l’impatto desiderato sul posizionamento competitivo. Significa stabilire priorità, definire tempistiche realistiche e misurare i ritorni attesi con strumenti di analisi rigorosi. Solo così la crescita diventa sostenibile, evitando mosse dettate dall’urgenza o dall’emotività. Un’impresa che cresce con visione non accumula soltanto fatturato, ma costruisce valore duraturo, rafforzando la propria reputazione e assicurandosi una posizione di solidità nel mercato del futuro.

Velleda Capello: “Non tutto sarà tuo”. Una storia di scoperte inattese e di radici ritrovate

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Un viaggio che conduce la protagonista in un luogo dove il tempo si misura in maree e le risposte risiedono nei silenzi. Questo racconto è un’immersione profonda nella memoria e nei legami che definiscono chi siamo

L’AUTRICE

Velleda Capello , scrittrice per passione  nasce a Torino il 03/06/1976 , trova nella scrittura un modo per raccontare emozioni autentiche e per allontanarsi, almeno per un momento, dalla frenesia della quotidianità. Ama le storie che intrecciano sentimenti e mistero, capaci di toccare corde profonde e di lasciare nel lettore un’emozione sospesa. Diplomata al Liceo Scientifico Padano di Torino , vive a Sanfrè , un piccolo paese in provincia di Cuneo , tra le colline del Piemonte. Non tutto sarà tuo è il suo primo libro, nato dal desiderio di trasformare pensieri e sensazioni in parole che restano, scritto nel silenzio delle sere quando le parole chiedevano spazio e voce.

IL LIBRO

Alma parte per Zanzibar con il peso di un segreto non ancora svelato, trasportando una busta sigillata. La sua fuga dal caos della vita torinese si trasforma in un’intensa ricerca di sé, guidata da messaggi misteriosi e incontri inaspettati.  Attraverso le strade polverose di Kiwengwa e i vicoli labirintici di Stone Town, si trova ad affrontare un passato che la chiama, un’origine che credeva perduta.  Mami Bibi, una donna saggia e silenziosa, e i suoi segni nascosti tra pietre, conchiglie e lettere, diventano una mappa per Alma. Ogni indizio la avvicina alla verità su Leila, una figura velata dal tempo che custodisce la chiave della sua stessa identità.  Questo viaggio la conduce in un luogo dove il tempo si misura in maree e le risposte risiedono nei silenzi.
Questo racconto è un’immersione profonda nella memoria e nei legami che definiscono chi siamo.  È una storia che parla di scoperte inattese, di radici ritrovate e della forza delle donne che, in modi diversi, tessono la trama della vita.  Alma impara a dare voce a ciò che è sempre stato dentro di lei, a costruire un futuro che finalmente le appartiene.

Disponibile presso tutte le librerie on line, Amazon, Youcanprint

sia in formato cartaceo che eBook.

Instagram: velleda_capello

Torino e le imprese più proficue dell’anno

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Nel corso del 2025, Torino ha dimostrato una sorprendente capacità di adattamento e crescita, consolidando il proprio ruolo di protagonista nell’economia italiana. 

In un contesto nazionale ancora segnato da incertezze globali, il capoluogo piemontese ha saputo distinguersi per dinamismo, innovazione e resilienza.

Le imprese locali hanno beneficiato di un ecosistema favorevole, alimentato da politiche territoriali lungimiranti, investimenti mirati e una rete di servizi digitali sempre più efficiente.

In particolare, l’adozione sempre più diffusa di strumenti web ha contribuito a rafforzare la visibilità delle aziende, facilitando l’accesso ai mercati e la costruzione di relazioni commerciali solide.

Sette settori si sono rivelati decisivi per la crescita economica della città, ciascuno con caratteristiche e traiettorie specifiche, ma accomunati da una forte spinta all’innovazione e alla sostenibilità.

Automotive e mobilità sostenibile

Torino continua a essere un punto di riferimento per l’industria automobilistica, pur in una fase di profonda trasformazione. Il gruppo Stellantis ha investito ingenti risorse nella riconversione degli impianti di Mirafiori e Grugliasco, orientandoli verso la produzione di veicoli elettrici e ibridi. La filiera locale ha risposto con prontezza, sviluppando componenti ad alta efficienza, batterie di nuova generazione e software per la guida autonoma. L’indotto ha beneficiato di un rilancio significativo, con nuove assunzioni e collaborazioni tra imprese, centri di ricerca e università.

Tecnologie verdi e transizione ecologica

Il 2025 ha segnato un’accelerazione nella transizione ecologica, e Torino si è distinta per la capacità di integrare sostenibilità e competitività. Le imprese attive nel settore delle tecnologie verdi — dall’efficienza energetica alla gestione intelligente dei rifiuti — hanno registrato tassi di crescita superiori alla media nazionale. Il Comune ha promosso bandi per la riqualificazione energetica degli edifici, incentivando l’adozione di pannelli solari, pompe di calore e sistemi di monitoraggio ambientale. Anche le startup green hanno trovato terreno fertile, grazie a incubatori specializzati e fondi di investimento dedicati.

Digitale e innovazione tecnologica

L’ecosistema digitale torinese è tra i più vivaci d’Italia. Con oltre trenta incubatori e acceleratori attivi, la città ha visto nascere e consolidarsi numerose realtà nel campo dell’intelligenza artificiale, della blockchain, della robotica e della cybersecurity. Le imprese tech hanno beneficiato di una forte domanda di soluzioni digitali, sia da parte del settore pubblico che privato. La collaborazione tra Politecnico, Università degli Studi e imprese ha generato brevetti, spin-off e progetti di ricerca applicata. Torino si è affermata come hub dell’innovazione, attirando talenti e investitori da tutta Europa.

Turismo e ospitalità

Il comparto turistico ha vissuto un anno di grande rilancio. Torino ha saputo valorizzare il proprio patrimonio culturale, architettonico e gastronomico, attirando visitatori da ogni parte del continente. Il Museo Egizio, la Reggia di Venaria, il MAUTO e il circuito delle residenze sabaude hanno registrato numeri record. Le strutture ricettive hanno ampliato l’offerta, puntando su esperienze personalizzate, sostenibilità e digitalizzazione. Anche il turismo congressuale ha ripreso vigore, con eventi internazionali ospitati presso il Lingotto e il Centro Congressi Torino Incontra.

Salute, benessere e life sciences

Il settore della salute ha mostrato una crescita solida, trainata da investimenti in ricerca, innovazione e servizi personalizzati. Le aziende farmaceutiche e biotecnologiche torinesi hanno rafforzato la propria presenza sui mercati internazionali, grazie a prodotti innovativi e collaborazioni con centri clinici di eccellenza. Parallelamente, il benessere ha conquistato nuove fasce di pubblico: palestre, centri yoga, spa e cliniche private hanno ampliato la propria offerta, rispondendo a una crescente domanda di servizi orientati alla salute mentale e fisica.

Logistica e movimentazione industriale

La posizione strategica di Torino, crocevia tra Italia, Francia e Svizzera, ha favorito lo sviluppo del settore logistico. Le imprese specializzate nella movimentazione industriale, come Cieffe Carrelli, hanno registrato un incremento della domanda, grazie all’espansione dell’e-commerce e alla necessità di soluzioni flessibili per la gestione delle merci. I poli logistici di Orbassano e Settimo Torinese sono stati potenziati, con l’introduzione di tecnologie smart per il tracciamento e l’ottimizzazione dei flussi. La logistica si è confermata un asset strategico per la competitività del territorio.

Agroalimentare e eccellenze gastronomiche

Il comparto agroalimentare ha continuato a rappresentare un pilastro dell’economia torinese, con una forte vocazione all’export e alla valorizzazione delle tradizioni locali. I produttori di vino, cioccolato, formaggi e salumi hanno consolidato la propria presenza sui mercati internazionali, puntando su qualità, tracciabilità e storytelling. Le fiere gastronomiche, i mercati contadini e le collaborazioni con chef stellati hanno rafforzato l’identità culinaria della città, contribuendo anche al turismo enogastronomico. Torino si è confermata capitale del gusto, capace di coniugare innovazione e tradizione.

Uno sguardo al futuro

Questi sette settori hanno rappresentato il motore della crescita torinese nel 2025, dimostrando come la diversificazione economica sia una strategia vincente. La città ha saputo coniugare tradizione e innovazione, puntando su sostenibilità, digitalizzazione e valorizzazione del territorio.

Le imprese hanno mostrato una notevole capacità di adattamento, investendo in formazione, ricerca e internazionalizzazione.

Con l’arrivo dell’inverno 2025 e l’avvicinarsi delle festività dicembrine, sarà interessante osservare come queste dinamiche evolveranno. Le imprese torinesi, forti dei risultati ottenuti, si preparano a chiudere l’anno con slancio e a pianificare nuove sfide per il 2026. Il futuro, a Torino, è già iniziato.

 

Malinpensa by La Telaccia: Gorini e Passera, “Oltre il confine dell’orizzonte”

Informazione promozionale

“Oltre il confine dell’orizzonte” è la mostra che inaugura la stagione autunnale della galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia con opere di due artisti: Cinzia Gorini e Fabrizio Passera. La mostra si aprirà il 2 ottobre per concludersi il 15 ottobre prossimo.

“Cinzia Gorini – afferma l’art director Monia Malinpensa – crea una linea pittorica importante su cui sviluppare diversi aspetti di rilievo naturalistico e di essenza umana, facendo risaltare il soggetto grazie a un’energia interiore costante. Il preciso studio del colore, luminoso e ben sfumato, prende corpo grazie a una conoscenza tecnica solida e matura, che rende l’opera intrisa di una propria identità stilistica. Sono opere pittoriche che stupiscono e che emergono da una suggestione unica attraverso un’espressione dinamica del colore e del segno sorprendente. Il progetto è dedicato all’amore per la natura, da cui se ne trae una energia di grande forza contenutistica e propria identità artistica. Il fruitore viene travolto da effetti cromatici straordinari, e da trasparenze uniche, nei giochi chiaroscurali, che sprigionano messaggi contemplativi e poesia visiva ispirata dal rispetto verso la natura”

Nata in Italia nel 1965, Cinzia Gorini ha debuttato a Stoccolma nel 1996 con la sua prima personale “Il Silenzio, l’Anima” con una collezione delle sue prime opere raffiguranti fari e soggetti marini. Nei decenni successivi ha sviluppato il suo stile ormai distintivo, in cui l’idea di navigare verso isole remote aggiunge un elemento di meraviglia, invitando l’osservatore a esplorare l’ignoto attraverso le sue opere astratte. Negli ultimi anni le opere di Cinzia Gorini sono state premiate alla Biennale di Montecarlo del 2021 e del 2023, e i suoi lavori inclusi in prestigiose pubblicazioni d’arte, oltre ad aver preso parte a mostre collettive in Italia e in Francia.

“La fotografia di Fabrizio Passera – ha dichiarato l’art director Monia Malinpensa – è impegnata a valorizzare luoghi abbandonati e feriti che rinascono grazie alla forza espressiva e alla profonda umanità che l’artista ci invita a riscoprire. Attraverso la sua arte egli restituisce valore all’immagine, ricordando le sue radici e trasformandole in un nuovo scenario. La serie fotografica ‘OW’ documenta uno studio di notevole preparazione tecnica, di un lungo lavoro di analisi, sia della luce sia della conoscenza strutturale. L’artista coglie dall’ex fabbrica di elettrodomestici una nuova visione del luogo dove ferma e cattura l’attimo dello scatto con gli occhi e l’animo dell’artista. La bellezza della luce, filtrata con occhio attento e mano sicura, attraversa l’immagine di quello che era una volta”.

Fabrizio Passera è nato in provincia di Bergamo, dove risiede dal 1974. Dopo aver fatto il fotografo di Still Life per circa 10 anni, nel 2022 gli è stato proposto di esporre presso un circolo culturale di Bergamo, in una mostra personale che ha riscosso buon successo tra critici e addetti ai lavori. Una delle fotografie di questa esposizione è stata riproposta a Livorno, in quanto finalista del concorso Combat Prize 2022. Nelle sue opere ricerca l’interpretazione degli spazi urbani e la relazione tra l’architettura e le persone che le vivono, tra l’artificiale e il paesaggio. Gli piace indagare, attraverso la fotografia, l’urbanizzazione e gli effetti che questa produce sulla società è sul paesaggio. È stato premiato col primo premio per la fotografia “La natura del domani” alla decima Biennale d’Arte Internazionale di Montecarlo, organizzato dalla galleria Malinpensa by La Telaccia.

Mara Martellotta