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Volontari protezione civile Busano, Bartoli: “30 anni al servizio del territorio”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Sergio Bartoli – Consigliere Regionale del Piemonte in occasione del 30° Anniversario dell’Associazione Volontari di Protezione Civile di Busano

Busano, 22 giugno 2025

Trent’anni al servizio del territorio, sempre in prima linea. La Protezione Civile di Busano celebra oggi un traguardo significativo: tre decenni di impegno quotidiano, passione e spirito di servizio verso la collettività. In occasione di questa importante ricorrenza, ho avuto l’onore di portare i saluti ufficiali del Consiglio Regionale del Piemonte, riconoscendo il valore di una realtà che rappresenta un presidio fondamentale per la sicurezza e la coesione del nostro territorio.

Alla cerimonia erano presenti numerosi amministratori dei Comuni del Canavese, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Rivara, Maresciallo Capo Giovanni Conte, e l’Onorevole Augusta Montaruli, a conferma della vicinanza trasversale delle istituzioni – locali, regionali e nazionali – al mondo del volontariato.

Durante l’evento ho avuto modo di salutare anche il collega Consigliere Regionale Mauro Fava, nel segno del rispetto istituzionale che deve sempre prevalere anche oltre le dinamiche d’aula.

Nel mio intervento ho voluto esprimere un ringraziamento sincero a tutti i volontari, donne e uomini che, spesso in silenzio e lontano dai riflettori, rappresentano un esempio concreto di cittadinanza attiva. Un ricordo commosso è stato rivolto anche ai volontari scomparsi, che hanno segnato la storia dell’Associazione con il loro esempio e la loro dedizione.

Il Consiglio Regionale del Piemonte continuerà a supportare con impegno e determinazione il sistema della Protezione Civile, favorendo percorsi di valorizzazione, formazione e investimenti in grado di rafforzare ulteriormente la capacità operativa delle realtà locali.

Grazie alla Protezione Civile di Busano per questi primi 30 anni di storia e servizio: un modello che unisce competenza, altruismo e senso del dovere.

Un ringraziamento sentito va al Sindaco di Busano, Carlo Vassallo, per l’invito e per l’organizzazione dell’iniziativa, così come a tutta l’amministrazione comunale per il costante impegno sul territorio. Con grande piacere ho anche incontrato l’ex Sindaco Giambattistino Chiono, figura storica della comunità busanese, che ha guidato il Comune con dedizione per molti anni.Con profonda gratitudine, ringrazio il Generale, Cavaliere di Gran Croce Comm. Gino Gronchi per avermi conferito l’Attestato d’Onore della Federazione Mondiale delle Associazioni Vigili del Fuoco Volontari. Un riconoscimento che dedico a chi ogni giorno serve la comunità con impegno e passione.

Sergio Bartoli
Consigliere Regionale del Piemonte
Presidente V Commissione – Ambiente e Protezione Civile

Come preparare l’ingresso in RSA

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Trasferirsi in una residenza sanitaria assistenziale segna l’inizio di una quotidianità nuova, spesso sicura e stimolante, ma comunque carica di emozioni forti per chi parte e per chi resta.

Prepararsi con metodo e (perché no) con un po’ di creatività, può aiutare a trasformare la tensione in fiducia e a far sentire l’anziano protagonista del proprio percorso.

Come preparare l’ingresso in RSA: prima di tutto, condividere la decisione

Il primo passo è parlare apertamente con il futuro ospite, spiegando perché optare per una struttura bene nota del territorio, come ad esempio una RSA Torino e provincia per i residenti nel capoluogo piemontese, può assicurare assistenza continua, un ricco programma di attività e la comodità di rimanere vicino ai propri affetti.

Discutere senza fretta dei benefici riduce la sensazione di distacco e permette all’anziano, laddove possibile, di esprimere le proprie preferenze: una camera singola, un giardino accessibile, la presenza di fisioterapia quotidiana, specifiche attività ecc.

Quando è possibile, una visita in anteprima agli spazi, con incontro diretto dello staff, è capace di trasformare la struttura da luogo astratto ad ambiente concreto, già un po’ familiare.

Organizzare documenti e cure

Nelle settimane che precedono l’ingresso conviene raccogliere tutta la documentazione sanitaria: referti recenti, piani terapeutici, schede delle allergie, esenzioni e tessera sanitaria. La cartella completa velocizza l’elaborazione del Piano di Assistenza Individuale e aiuta medici e infermieri a impostare correttamente terapie e controlli.

Allo stesso tempo è utile preparare un elenco di contatti: medico di base, specialisti, farmacista di fiducia, numeri dei parenti di riferimento.

Infine, se l’anziano segue diete particolari, conviene fornire al nutrizionista della struttura indicazioni puntuali su intolleranze, consistenze gradite e orari abituali dei pasti.

Come preparare l’ingresso in RSA: fare la valigia, tra comfort e ricordi

Una volta definita la data, si passa al bagaglio. I vestiti devono essere facili da indossare, in fibre naturali e con chiusure a zip o velcro, evitando bottoni minuscoli e tessuti che irritano. Pigiami, tute, biancheria e un paio di scarpe robuste con suola antiscivolo possono coprire comodamente la quotidianità. Può essere aggiunto anche un completo più elegante che servirà per feste o ricorrenze.

Nel beauty case spazio a spazzolino, dentifricio, creme idratanti, pettine, set barba o trucco leggero, forbicine a punta tonda: curare l’aspetto alimenta l’autostima e aumenta il benessere generale.

Non meno importanti sono gli oggetti del cuore: una cornice con le foto di famiglia, il libro preferito, un plaid fatto a mano, magari il piccolo laptop o il tablet usato per videochiamare i nipoti.

Infine, bisogna ricordarsi di etichettare capi e dispositivi con nome e cognome per ridurre il rischio di smarrimenti negli spazi comuni.

Dopo il trasferimento in RSA mantenere il legame

Il giorno dell’ingresso è bene accompagnare l’anziano, aiutarlo a sistemare le sue cose e restare qualche ora per condividere il primo pranzo o una passeggiata nel corridoio. Nei giorni successivi si possono fare visite brevi ma frequenti; anche messaggi o fotografie scambiate via chat sostengono il senso di continuità affettiva.

Se la struttura lo consente, organizzare piccoli rientri a casa per un compleanno o un pranzo domenicale rafforza l’idea che l’ingresso in RSA non sia un distacco, ma una base sicura da cui muoversi in libertà.

È bene ricordare sempre che occorre costruire un ponte di fiducia tra vecchie abitudini e nuova quotidianità, con una comunicazione onesta e un legame familiare che resta vivo: solo in questo modo la residenza può diventare un luogo di qualità dove vivere con dignità e protezione.

I giovani e il lavoro: uno sguardo alla situazione in Italia

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I giovani e il lavoro: molti under 30 (e non solo) in Italia si sentono soli e poco supportati nella ricerca di un’occupazione.

A dirlo è l’Osservatorio Jobiri nel report “In cerca di futuro: cosa blocca i giovani nella ricerca di lavoro”, basato su un’indagine condotta tra gennaio e dicembre 2024 su un campione di 1.100 ragazzi tra i 18 e i 29 anni.

Il quadro che emerge è chiaro: il sistema attuale di orientamento e supporto al lavoro è percepito come inadeguato e ha urgente bisogno di un evoluzione.

Lo scenario del 2025 ha già, in seguito agli ultimi risultati in merito, attuato diverse modalità d’intervento per impedire la fuga “dei giovani cervelli verso l’estero”.

Se da un lato il report Jobiri evidenzia il senso di smarrimento tra i giovani e il lavoro, dall’altro emergono segnali positivi: molte aziende e realtà formative stanno attivando progetti per i giovani che vanno oltre i classici corsi per lavorare. L’obiettivo non è solo formare, ma costruire percorsi di crescita professionale e personale, anche nei settori meno “visibili”.

Non parliamo solo dei nuovi lavori legati al digitale, ma anche di ruoli più tradizionali o operativi, come quelli nei magazzini industriali, dove aziende all’avanguardia introducono strumenti e tecnologie innovative. È il caso delle macchine Mima, già utilizzate e vendute da imprese specializzate come Cieffe Carrelli.

 In un ambiente di lavoro conosciuto è bene sentirsi tutelato con i giusti mezzi.

A tal proposito, MIMA offre soluzioni flessibili per la gestione delle esigenze di sollevamento e movimentazione delle merci: la sua gamma di carrelli elevatori, con batteria al piombo e litio, è pensata per un utilizzo non intensivo, garantendo prestazioni affidabili, costi contenuti e una maneggevolezza ideale anche in spazi ridotti.

Anche in ambiti più relazionali come le lingue, le traduzioni o il turismo culturale, molte realtà stanno puntando su inserimenti stabili e redditizi. Tuttavia, affinché questo cambiamento diventi strutturale, serve un impegno serio anche da parte delle istituzioni.

Perché oggi più che mai, i giovani e la crisioccupazionale sono un nodo cruciale da affrontare con strumenti nuovi, concreti e duraturi.

I giovani e il lavoro: perché la ricerca ha dato un risultato così negativo?

Le cause profonde del divario tra giovani e occupazione in Italia

Per quale motivo la ricerca dell’Osservatorio Jobiri ha restituito un quadro tanto critico sulla relazione tra i giovani e il lavoro?

Le risposte risiedono in una serie di fattori strutturali e culturali che da anni penalizzano le nuove generazioni. Tra questi, un ruolo importante lo gioca la carenza di politiche efficaci: nonostante gli sforzi del Ministero Politiche Giovanili.

A questo si aggiunge un forte malessere esistenziale, alimentato da incertezza, precarietà e mancanza di prospettive concrete. Molti giovani vivono la necessità di lavorare non solo come un “bisogno di lavorare”, ma anche con un’ansia continua legata alla paura di non avere un futuro rassicurante.

 È un tema che rientra pienamente nel più ampio tema sulla crisi economica e i giovani, dove l’instabilità economica si riflette in una generale disillusione.

Infine, anche l’ambiente lavorativo ha un peso: in un ambiente di lavoro conosciuto è bene sentirsi una parte attiva e valorizzata, ma spesso i ragazzi si trovano spaesati e poco integrati, senza reali occasioni di crescita. Un problema che richiede risposte urgenti e concrete.

Opportunità per i giovani: oltre i blocchi emotivi della ricerca del lavoro

La crisi e i giovani: un nodo da sciogliere per costruire il futuro

Per parlare di opportunità per i giovani (senza che lascino la patria), nel settore lavorativo, bisogna notare come i dati del sondaggio Jobiri evidenzino chiaramente quanto sia profondo l’impatto emotivo della ricerca di un impiego.

Ansia (68%), confusione (65%) e solitudine (41%) sono le emozioni più diffuse tra i ragazzi che cercano lavoro, seguite da rassegnazione (36%) e rabbia (13%). Questi numeri raccontano una realtà complessa: giovani e lavoro oggi si incontrano in un clima di fragilità e insicurezza, che richiede interventi strutturali e mirati.

In questo contesto, serve investire in vere opportunità per i giovani, rafforzando percorsi di orientamento, supporto psicologico e soprattutto corsi per lavorimirati. Per affrontare la crisi, le istituzioni e il mondo produttivo devono garantire spazi di ascolto, crescita e formazione reale.

I giovani e il lavoro: strategie digitali e AI per un futuro occupazionale più accessibile

I giovani e il lavoro rappresentano oggi uno dei binomi più urgenti e complessi del panorama italiano. La difficoltà di accesso al mondo del lavoro da parte delle nuove generazioni è aggravata da una preparazione spesso insufficiente nella fase cruciale del pre-colloquio.

Sempre secondo l’Osservatorio Jobiri, infatti, il 77% dei giovani non si esercita prima di un colloquio, l’80% non raccoglie dati sull’azienda e l’88% non si informa sul recruiter.

Dati allarmanti che evidenziano alcune delle principali cause della disoccupazione giovanile.

Per rispondere a queste criticità, Jobiri propone progetti per i giovani basati su soluzioni tecnologiche e supporto mirato.

In particolare, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale consente di ottimizzare la stesura di CV, lettere di presentazione e profili LinkedIn, offrendo strumenti efficaci per valorizzare le proprie competenze e affrontare i processi di selezione con maggiore sicurezza.

Parallelamente, la digitalizzazione dei servizi di orientamento professionale consente a i giovani italiani di accedere a percorsi personalizzati di career coaching ovunque si trovino, abbattendo le barriere logistiche e rendendo il supporto più inclusivo.

Anche la preparazione ai colloqui viene potenziata attraverso simulazioni, feedback digitali e tecniche per la gestione dello stress, rendendo i candidati più consapevoli e reattivi.

In un mercato che ancora oggi presenta lavori ben pagati che non vuole fare nessuno, spesso per scarsa informazione o timori infondati, questi strumenti digitali rappresentano una leva fondamentale per aprire nuove opportunità.

Iniziative per i giovani: il 2025 sarà un anno chiave per il lavoro in Italia

Nonostante le criticità, è importante sottolineare che il Paese sta attivamente investendo in strategie innovative per affrontare le nuove sfide occupazionali.

Le istituzioni e molte realtà imprenditoriali stanno sviluppando soluzioni avanzate per accompagnare i giovani nel mondo del lavoro, garantendo loro mezzi e risorse eccellenti per contribuire con competenza e sicurezza alla crescita del sistema produttivo.

Oltre all’aggiornamento tecnologico e all’orientamento, si stanno facendo strada politiche che puntano sulla qualità del lavoro, come l’introduzione di ore di assistenza psicologica per i dipendenti.

Questa misura mira a promuovere un ambiente sano e collaborativo, riducendo lo stress e aumentando il benessere organizzativo. La qualità della vita lavorativa non è più considerata un lusso, ma una componente essenziale della produttività e della fidelizzazione.

Nel frattempo, crescono le iniziative per i giovani per renderli protagonisti attivi di questo cambiamento: dai corsi per lavorare in banca a percorsi professionalizzanti in settori tecnici e digitali, le opportunità si stanno ampliando. Eppure, l’allarme legato all’emergenza della fuga dei giovani dall’Italia resta centrale. Non è più una voce di sottofondo, ma un fenomeno reale che richiede azioni concrete.

Il 2025 si profila come un anno decisivo: i giovani e il lavoro oggi rappresentano un nodo cruciale per lo sviluppo del Paese. Investire su formazione, orientamento, supporto psicologico e valorizzazione dei cosiddetti lavori ben pagati che non vuole fare nessuno è l’unica via per invertire la tendenza e restituire fiducia a un’intera generazione.

Il lavoro per i giovani non può più attendere, e l’Italia ha la responsabilità – e l’occasione – di dimostrare che un cambiamento è possibile.

Come si vive a Torino e in Piemonte: consigli su dove abitare

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Come si vive a Torino e Piemonte? Vediamo come rispondere bene a questo quesito!

Capoluogo della regione Piemonte, Torino è una delle città più affascinanti del Nord Italia, situata in una posizione strategica ai piedi delle Alpi.

Elegante e ricca di storia, è nota per il suo straordinario patrimonio artistico e culturale, per la sua architettura raffinata e per essere sede di importanti aziende, università e centri di ricerca.

Abitare a Torino significa vivere in una città dinamica, ben collegata, a misura d’uomo e capace di offrire opportunità sia a studenti e lavoratori, sia a chi desidera godersi la pensione in un contesto tranquillo e stimolante.

Ma come si vive a Torino e in Piemonte?

La qualità della vita è elevata, i servizi pubblici sono diffusi ed efficienti, e non mancano aree verdi, piste ciclabili e spazi per il tempo libero.

Accanto al capoluogo, il Piemonte vanta una rete di città e borghi incantevoli dove vivere bene è ancora possibile, con un ottimo rapporto tra qualità e costo della vita.

Dove vivere in provincia di Torino

Tra i luoghi ideali dove vivere in provincia di Torino, spiccano cittadine come Chieri, tranquilla ma ben servita, e Pinerolo, ricca di storia e vicina alle valli alpine. Queste zone sono particolarmente apprezzate anche da chi cerca dove vivere da pensionato: aree sicure, immerse nella natura e con un costo della vita più contenuto rispetto ad altre regioni italiane.

Pensiamo ad esempio a Cuneo, con i suoi paesaggi montani e il centro storico elegante, una città dove qualità della vita e attenzione al dettaglio si riflettono anche nelle abitazioni, spesso ristrutturate con materiali moderni e infissi a Cuneo di ultima generazione, ideali per garantire isolamento e risparmio energetico.

Oppure ad Asti, patria dello spumante e di una vivace vita culturale, o ancora ad Alba, cuore delle Langhe, famosa per il tartufo e i grandi vini.

Vivere a Torino e in Piemonte: Costo della vita gestibile

Vivere a Torino e in Piemonte rappresenta una scelta intelligente per chi cerca un buon equilibrio tra qualità della vita e costi sostenibili. Rispetto ad altre grandi città italiane come Roma o Milano, Torino offre spese più contenute, soprattutto in ambito abitativo, rendendola uno dei posti dove andare a vivere più interessanti del Nord Italia.

Il mercato degli affitti a Torino varia in base alla zona: vivere in centro ha un prezzo più elevato, mentre quartieri periferici o semi-centrali permettono di risparmiare. In media, un monolocale può costare tra i 500 e gli 800 euro al mese, mentre per un trilocale si va dai 1.000 ai 1.400 euro, a seconda della posizione e delle caratteristiche dell’immobile.

Naturalmente, anche Torino risente dell’attuale aumento del costo della vita e dell’energia, ma resta comunque una città accessibile per chi desidera abitare a Torino senza rinunciare ai servizi.

Lo stesso vale per le città più piccole e i borghi della regione, ideali dove vivere da pensionato in tranquillità e con una spesa ancora più contenuta.

Il Piemonte, infatti, offre un’ampia gamma di case in Piemonte adatte a ogni profilo: dai giovani lavoratori alle famiglie, fino ai senior in cerca di contesti rilassanti.

Valutare bene zona, spese e qualità dell’immobile è il primo passo per vivere a Torino in modo sereno e sostenibile.

Trasferirsi e dove vivere in Piemonte: quali città considerare

Quando si prende in considerazione l’idea di trasferirsi, è fondamentale sapere dove vivere in Piemonte, valutando attentamente i quartieri e le città che meglio rispondono alle proprie esigenze.

Come si vive a Torino?

La capitale sabauda resta una delle mete preferite da expat, studenti e professionisti. Quartieri come Vanchiglia, Crocetta, Cenisia, Pozzo Strada e Lingotto offrono soluzioni diversificate per chi cerca un equilibrio tra qualità della vita, collegamenti e accessibilità economica.

Tuttavia, il Piemonte è una regione ricca di alternative valide anche al di fuori del capoluogo. Per chi desidera un contesto più tranquillo, ma ben collegato, Rivoli è tra i migliori posti dove andare a vivere in provincia: ricca di storia, con ottimi servizi e immersa nel verde.

Anche Moncalieri, a sud di Torino, è una delle località più richieste per vivere in Piemonte.

Il suo centro storico animato, la presenza di scuole, servizi e le case immerse nel verde ne fanno una meta ideale per famiglie e professionisti. Ben collegata alla città, offre ottime case in vendita in Piemonte in contesti tranquilli ma dinamici. Il mercato immobiliare include appartamenti moderni, ville indipendenti e soluzioni perfette anche per chi desidera acquistare casa con spazi ampi e vista panoramica.

Dal punto di vista immobiliare, Cuneo offre un’ampia disponibilità di case in Piemonte, con soluzioni che vanno dagli appartamenti in palazzi d’epoca nel centro cittadino, a ville indipendenti o rustici da ristrutturare nelle frazioni collinari. La qualità costruttiva degli edifici e il contesto naturale contribuiscono a rendere l’esperienza abitativa altamente soddisfacente, soprattutto per chi cerca un buon compromesso tra spazio, costi e benessere.

Per chi è interessato ad acquistare casa, Cuneo rappresenta una valida alternativa alle grandi città: il mercato immobiliare è più stabile e accessibile, e offre case in vendita in Piemonte con prezzi competitivi rispetto ad altri capoluoghi di provincia del Nord Italia.

Inoltre, la vicinanza con il confine francese, le stazioni sciistiche e la Riviera ligure la rendono anche una posizione strategica per chi ama viaggiare o godersi il tempo libero tra montagna e mare.

Vivere in Piemonte significa poter scegliere tra città dinamiche e centri più raccolti, senza rinunciare ai servizi, alla cultura e al buon vivere. Il consiglio è valutare attentamente ogni area in base al proprio stile di vita, al budget e agli obiettivi personali.

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Idee per arredamento moderno su Pinterest e non solo

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Una casa stile moderno? Ecco dei semplici consigli e trend che non dovresti perderti

Le idee di arredamento moderno sono molto ricercate dalle giovani coppie o dai single che decidono di andare a vivere da soli. Negli ultimi tempi, questi stili più accattivanti iniziano a piacere anche a chi ha voglia di rinnovare gli arredamenti stanze della propria casa.

Pinterest è una piattaforma molto usata per chi cerca ispirazione per l’arredo moderno.

Se ti stai chiedendo Pinterest cos’è, sappi che è un mix tra social network e motore di ricerca visivo, perfetto per trovare idee per una casa moderna o (soprattutto) trovare tante buone idee per arredare camere da letto moderne.

Basta digitare poche parole per scoprire tantissime idee arredamenti moderni, dai colori più di tendenza a soluzioni pratiche per organizzare gli spazi.

Su Pinterest trovi immagini, consigli e stili per ogni gusto, oltre a un sacco di spunti utili per rendere la tua casa bella e accogliente.

Come arredare una casa con idee per arredamento moderno

…e cos’è Pinterest Predicts

Bene, ora vediamo insieme le idee per arredamento moderno:

Quando si parla di stile moderno casa, due parole sono fondamentali: semplicità e funzionalità.

Dimentica l’idea che basti aggiungere un oggetto di design qua e là per ottenere un ambiente moderno: non è così.

Una casa in stile moderno si riconosce subito perché evita l’eccesso.

Niente mobili pesanti, stanze troppo piene o arredamenti inutilizzati come i vecchi salotti “da esposizione”. In una casa moderna, ogni elemento ha uno scopo preciso: deve essere pratico, funzionale e contribuire a creare un ambiente libero e ben organizzato.

Per ottenere il massimo effetto, scegli con cura i mobili, lascia respirare gli spazi e punta sulla vivibilità.

Vuoi qualche consiglio utile? Ecco alcune semplici regole da seguire: evita troppi complementi d’arredo, non mischiare troppi stili, scegli i colori con attenzione e valorizza anche elementi già presenti come vecchi impianti a vista.

Non è un caso se ogni anno viene atteso con grande curiosità il Pinterest Predicts, il report ufficiale che svela tutte le tendenze per il nuovo anno: dal beauty alla moda, fino all’interior design.

E proprio su qui (ma a cosa serve Pinterest Predicts, ti starai chiedendo), puoi trovare ispirazione concreta, esplorare stili e salvare idee per creare la casa che desideri.

Dai mix di arredamento moderno e vintage agli sfondi minimal o colorati, questa piattaforma è perfetta per chi ama collezionare immagini arredamento casa moderna e tradurle in soluzioni reali e personalizzate.

Colori casa moderna: idee e tendenze per un arredo attuale e personalizzato

Quando si sceglie come arredare uno spazio contemporaneo, i colori casa moderna diventano un elemento centrale per definire lo stile e l’atmosfera. Se desideri ambienti luminosi, accoglienti e al passo con i tempi, partire dalla palette giusta è fondamentale.

Negli arredamenti casa moderna, tonalità neutre come il beige, il tortora o il grigio chiaro sono spesso la base perfetta da abbinare a tocchi più audaci.

Tra le tendenze più apprezzate spiccano il giallo, vivace ed energico, oppure lo stile scandinavo con le sue sfumature pastello, fresche e leggere. Per un effetto più elegante e deciso, via libera ai colori scuri come il cioccolato o il grigio profondo, ideali per un arredamento per la casa moderno ma dal gusto raffinato.

Le ispirazioni non mancano, soprattutto su Pinterest, dove l’abbinamento tra vintage e moderno prende forma con oggettistica per la casa moderna, decorazioni neon e idee creative per gli arredamenti stanze.

Uno stile minimal ma personale, dove ogni elemento trova il suo spazio con equilibrio e carattere.

Lo stile Aesthetic: ispirazioni e idee per arredamento moderno su Pinterest

Lo stile aesthetic ha conquistato il mondo dell’interior design partendo dalla moda, e oggi è una delle tendenze più amate, soprattutto tra le nuove generazioni.

Nato su Tumblr, si è evoluto fondendo elementi vintage e dettagli minimal, creando ambienti unici e personali. Il suo punto di forza? La libertà espressiva: non ci sono regole rigide, solo una grande attenzione all’estetica e al comfort.

Quando si parla di idee per arredamento moderno, lo stile aesthetic è una miniera di spunti creativi: colori audaci o pastello, contrasti, oggetti particolari e accessori per casa moderna che raccontano chi siamo. Quadri, piante, cornici, carte da parati e piccoli dettagli fanno la differenza.

E cos’è Pinterest se non il luogo perfetto dove trovare tutto questo? Gli sfondi aesthetic presenti sulla piattaforma sono una fonte inesauribile di ispirazione per chi ama l’arredamento moderno case e vuole dare personalità agli spazi. E se ti senti creativo, puoi anche condividere le tue idee: scopri come pubblicare su Pinterest e diventa parte attiva di una community che ama il design quanto te.

“Torino Piemonte Europa – Il primato della politica”

 

Un confronto pubblico promosso da Moderati e Azione su futuro, territori e responsabilità istituzionale

Torino, 26 maggio 2025 – Si è tenuto oggi presso il Collegio degli Artigianelli il convegno “Torino Piemonte Europa – Il primato della politica”, promosso congiuntamente dal partito dei Moderati e da Azione, due forze politiche accomunate da una visione europeista, pragmatica e riformista del ruolo delle istituzioni.

Al centro del dibattito, la necessità di riportare la politica al centro delle decisioni strategiche, in un contesto sociale sempre più complesso, tecnologico e polarizzato.
“Il primato della politica significa tornare a decidere, con coraggio e competenza” – ha dichiarato il Consigliere Regionale Sergio Bartoli, intervenuto insieme all’On. Daniela Ruffino, all’On. Giacomo Portas e al collega Silvio Magliano.

«Non basta raccontare i problemi: bisogna affrontarli – ha aggiunto Bartoli – con responsabilità e visione.
Il Piemonte non deve inseguire il cambiamento. Il Piemonte può e deve guidarlo. Con una politica che ascolta, che agisce, che costruisce futuro e non solo consenso.»

Ampio spazio è stato dedicato anche al rapporto tra istituzioni e territori e al ruolo dell’Unione Europea nel valorizzare le esperienze locali:
«Serve un’Europa che non resti distante, ma che sappia ascoltare la voce delle comunità, valorizzando chi ogni giorno contribuisce alla crescita, alla coesione e all’innovazione.
Un’Europa che comprenda davvero le esigenze dei territori.»

Hanno portato il loro contributo anche Carlotta Salerno, Simone Fissolo, Ivana Garione, Cristina Peddis, Stefano Giuliano e Katia Agate.
A moderare l’incontro è stato il giornalista Andrea Gatta (La Repubblica).

I 10 posti più belli in montagna dell’estate 2025 in Italia 

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Quando l’estate infiamma le città, la montagna diventa rifugio, respiro e scoperta.
C’è chi cerca aria fresca e chi silenzi pieni di significato. C’è chi vuole camminare tra pascoli e cime, e chi sogna rifugi, laghi alpini e borghi dove il tempo rallenta. L’Italia, da nord a sud, offre montagne che non sono solo paesaggio: sono esperienze da vivere con lo zaino in spalla e il cuore leggero.

In questo articolo scoprirai i 10 posti più belli dove andare in montagna d’estate in Italia — una guida aggiornata al 2025 per chi ama camminare, fotografare, esplorare o semplicemente respirare a pieni polmoni. Dalle Dolomiti alle Madonie, preparati a partire: perché in montagna, ogni estate è diversa. E ogni vetta racconta una storia.

Courmayeur: la porta italiana sul Monte Bianco

Nella maestosa cornice del Monte Bianco, Courmayeur è una delle mete estive più affascinanti della Valle d’Aosta. Con le sue passeggiate panoramiche, la Skyway Monte Bianco e i sentieri che si perdono tra boschi e ghiacciai, è il punto di partenza ideale per chi vuole vivere la montagna tra sport e bellezza. Il centro, elegante ma accogliente, offre rifugi di charme, ristoranti d’altura e scorci indimenticabili.

Gressoney-Saint-Jean: natura, cultura walser e relax alpino

Sempre in Valle d’Aosta, Gressoney-Saint-Jean è una destinazione meno affollata ma ricca di fascino. Dominata dal Monte Rosa, offre sentieri per tutte le età, laghi alpini trasparenti e borghi che raccontano la cultura walser. È la scelta perfetta per chi cerca quiete, autenticità e una montagna che parla con voce antica e profonda.

Livigno: sport e natura tra le vette lombarde

Nel cuore delle Alpi Retiche, Livigno è un paradiso per gli amanti dello sport e della natura. In estate si trasforma in una palestra a cielo aperto: trekking, mountain bike, escursioni in quota e persino yoga nei prati d’altura. Lo shopping tax free e l’eccellente offerta gastronomica completano un soggiorno vivace ma immerso in un contesto naturale intatto.

Bormio: terme, trekking e paesaggi mozzafiato

Non lontano da Livigno, Bormio unisce il fascino del centro storico alla possibilità di vivere l’estate tra sentieri panoramici e relax termale. Dalle antiche Terme Romane alle passeggiate nel Parco dello Stelvio, Bormio è una meta perfetta per coppie e famiglie in cerca di equilibrio tra attività e benessere.

Ponte di Legno: tra Adamello e cielo terso

Al confine tra Lombardia e Trentino, Ponte di Legno è una destinazione da riscoprire. I percorsi nel Parco dell’Adamello, i ponti sospesi, le malghe e i rifugi panoramici offrono un’esperienza montana autentica e accessibile a tutti. Il borgo conserva ancora l’atmosfera tipica delle valli alpine, con un’accoglienza calorosa e tante proposte per chi viaggia con bambini.

Madonna di Campiglio: eleganza alpina e sentieri spettacolari

Nel cuore del Trentino, Madonna di Campiglio è il punto di partenza ideale per esplorare le Dolomiti di Brenta. Con la sua atmosfera elegante, gli impianti moderni e le infinite possibilità di escursioni, dai laghi glaciali alle ferrate, è una delle mete più complete e versatili per un’estate in quota. Ideale anche per chi cerca eventi culturali, gastronomici o sportivi durante tutta la stagione.

Moena: la fata delle Dolomiti

In Val di Fassa, Moena è conosciuta come “la fata delle Dolomiti”. Il nome non è casuale: il paesaggio qui è fiabesco, con i profili rosa delle montagne al tramonto e pascoli verdi punteggiati da baite. D’estate è un ottimo punto di partenza per escursioni nelle Dolomiti patrimonio UNESCO, ma anche un rifugio accogliente per chi cerca tranquillità e tradizioni ladine.

Ortisei: arte, cultura e camminate con vista

Ortisei è una delle perle della Val Gardena. Nota per la sua tradizione artigiana, i balconi fioriti e le passeggiate nel bosco, è una destinazione che unisce arte, natura e sport. D’estate offre panorami impareggiabili sul Gruppo del Sella, passeggiate panoramiche accessibili anche con i bambini e una cura estetica del borgo che conquista al primo sguardo.

Come organizzare il viaggio: noleggiare un’auto per la massima libertà

Per vivere al meglio un tour delle montagne italiane in estate, il consiglio è di muoversi in auto. Questo permette di raggiungere rifugi remoti, fare soste panoramiche e adattare l’itinerario ai propri ritmi. Il punto di partenza ideale per chi arriva in aereo è l’Aeroporto di Milano Malpensa, da cui è possibile noleggiare un’auto con Locauto Rent, scegliendo tra una vasta gamma di veicoli adatti alla montagna, anche per famiglie o gruppi.

A Quaglieni il premio “Tocqueville”

Lo storico prof. Pier Franco Quaglieni è stato insignito a Parigi del Premio “Tocqueville”: per i suoi studi sul pensiero liberale. Quaglieni ha già avuto sempre a Parigi il Premio Diderot nel 2019. Autore di saggi di fondamentale importanza, è anche  giornalista pubblicista dal 1968 e collaboratore del “Corriere della Sera” e di due quotidiani on line (Il Torinese e il ligure Ivg). E’ presidente del Centro “Pannunzio” che fondò giovanissimo insieme ad Arrigo Olivetti e Mario Soldati. Il presidente della Repubblica lo ha insignito della più alta onorificenza dello Stato,il cavalierato di Gran Croce, e la medaglia d’oro di prima classe di benemerito dellaScuola, della Cultura e dell’arte. Quaglieni è noto  in tutta Italia e all’ estero, dove è invitato per convegni e conferenze dalle più importanti istituzioni culturali e scientifiche. I suoi studi sono dedicati all’800 e al 900. Di particolare rilievo i suoi libri su Cavour e il Risorgimento.