CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 835

Le iniziative del Comitato No Zoo

Nel caso di riapertura di un “bioparco”, definizione apparentemente “innovativa” per una forma di detenzione animale a scopo commerciale, si ricorda che la Direttiva europea di riferimento, è stata largamente disattesa

 

zoo-torinoSi terrà mercoledì 17 giugno alle ore 16.30 all’installazione “Black villa”, nei pressi dell’ingresso dell’ex zoo, la conferenza stampa di presentazione delle iniziative organizzate dal Coordinamento No Zoo, al fine di scongiurare la riapertura di un luogo di prigionia per animali e la privatizzazione del Parco Michelotti. Presso l’installazione en plein air, memoria storica della chiusura dell’ex zoo avvenuta nel 1987, a titolo simbolico verranno imprigionati a turno nella gabbia-gazebo cittadine e cittadine torinesi contrari al progetto di “valorizzazione” del parco deliberato dal Comune di Torino. Con occasione verranno informati e invitati cittadine e cittadine a partecipare per ribadire l’opposizione alla vendita dei beni comuni e per la tutela dei diritti di tutti*.Per quanto riguarda l’ipotesi di sfruttamento degli animali nell’area in oggetto, si rimarcherà che, nonostante le “rassicurazioni” della pubblica amministrazione in merito al rispetto del Regolamento n. 320, esso non inibisce la presenza di fattorie didattiche o similari. Nel caso di riapertura di un “bioparco”, definizione apparentemente “innovativa” per una forma di detenzione animale a scopo commerciale, si ricorda che la Direttiva europea di riferimento, è stata largamente disattesa (vd. www.euzooinquiry.eu). L’evento si inquadra in prossimità dell’imminente uscita del bando di gara per la concessione al soggetto privato vincitore la gestione dell’area per la durata di trent’anni. 

 

COORDINAMENTO NO ZOO

info: noprigionierialmichelotti@gmail.com

FB: No Zoo a Torino

Viaggio studio nel cuore dell’Unione europea

parlamento europeo

In particolare, si persegue l’obiettivo di insegnare a lavorare insieme per ConsultaUEprendere decisioni che coincidano con gli interessi dei cittadini europei. Il programma della delegazione piemontese, dopo la scoperta di alcuni punti di interesse storico e culturale della capitale belga, lunedì 15 giugno prevede la visita all’Europarlamento

 

Un percorso alla scoperta delle istituzioni europee: dal 12 al 15 giugno i vincitori della XXXI edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei” sono in visita a Bruxelles, città dove hanno sede le principali istituzioni comunitarie. Si tratta del viaggio studio, organizzato dalla Consulta regionale europea, dedicato agli studenti degli istituti di istruzione secondaria del Piemonte. I temi del concorso hanno puntato l’attenzione sui concetti di cittadinanza europea e disoccupazione, soprattutto giovanile, nei Paesi Ue. Domenica 14 giugno i trentadue studenti, partecipano al “Role Play Game” del “Parlamentarium”, un  gioco di ruolo interattivo che permette di ripercorrere l’iter dei lavori d’Aula, all’interno del Centro visitatori del Parlamento. In tal modo, ai ragazzi è dato di sperimentare il processo di formazione di alleanze, negoziazione con le altre Istituzioni e comunicazione con i media. In particolare, si persegue l’obiettivo di insegnare a lavorare insieme per prendere decisioni che coincidano con gli interessi dei cittadini europei. Il programma della delegazione piemontese, dopo la scoperta di alcuni punti di interesse storico e culturale della capitale belga, lunedì 15 giugno prevede la visita all’Europarlamento, che agisce in qualità di co-legislatore e condivide con il Consiglio il potere di adottare e modificare le proposte legislative e decidere sul bilancio dell’Unione. In questa occasione è previsto il possibile incontro con alcuni eurodeputati eletti della circoscrizione Nord-Ovest, ch comprende oltre al Piemonte anche la Lombardia, la Liguria e la Valle d’Aosta. Gli studenti che partecipano al viaggio premio provengono dagli istituti superiori di Acqui Terme, Alessandria, Alba, Asti, Biella, Borgomanero, Bra, Carmagnola, Chieri, Cuneo, Ivrea, Mondovì, Novara, Omegna, Pinerolo, Savigliano, Torino e Vercelli.

 

Daniela Roselli -www.cr.piemonte.it

Raccontare la Repubblica

libro gobetti 2

libro gobettiLeonardo Casalino e Marco Gobetti sono entrambi torinesi. Il primo insegna storia e cultura italiana all’Università Stendhal di Grenoble, mentre il secondo è un noto drammaturgo, attore e regista che coniuga da sempre l’attività di prosa su strada a quella nei teatri

 

Quando i testi che compongono un volume vengono scritti, a quattro mani, da uno storico e da un attore, è possibile che le parole non richiedano solo di essere lette ma anche interpretate a voce da chiunque le “senta”. E così hanno fatto con il loro Raccontare la Repubblica (Edizioni SEB27) Leonardo Casalino e Marco Gobetti, entrambi torinesi. Il primo insegna storia e cultura italiana all’Università Stendhal di Grenoble, mentre il secondo è un noto drammaturgo, attore e regista che coniuga da sempre l’attività di prosa su strada a quella nei teatri. In Raccontare la Repubblica settanta anni di vicende italiane vengono ricostruiti e ripensati a partire da parole chiave che “ordinano” sia cronologicamente che per temi la nostra storia contemporanea, dalla nascita della Repubblica ad oggi. Dai primi passi della Costituente al Referendum, dal periodo della costruzione “materiale” tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta, i giovani ed i fermenti degli anni Sessanta, la violenza degli anni bui con  i troppi segreti che segnano interi decenni decenni; e ancora:  le regole e la giustizia al centro del dibattito pubblico dagli anni Ottanta in poi l’intreccio tra lavoro, l’avvento dell’ Europa e la globalizzazione nel passaggio stretto da un secolo all’altro per finire con il confronto tra l’inveterato vizio della “furbizia” e lo sguardo dei nuovi italiani figli dell’immigrazione. Leonardo Casalino e Marco Gobetti  offrono al lettore anche una cronologia ragionata e l’indicazione di letture per approfondire gli argomenti trattati nel libro. “ Perché il lettore curioso, magari dopo avere ascoltato o sperimentato l’interpretazione di uno dei testi proposti, possa approfondire i temi indicati”, dicono entrambi. Aggiungendo come il lettore stesso possa “aggiungere proprie domande a quelle formulate all’inizio di ogni capitolo e alle quali il libro cerca di dare delle risposte. Nella speranza che questo lavoro possa anche aiutare a trovare le parole giuste per leggere in maniera consapevole il presente e pensare il futuro”. Il volume rappresenta la prosecuzione di una collaborazione, teorica e pratica, iniziata con il ciclo Lezioni recitate, tesa a sviluppare metodi per raccontare la storia oralmente.

 

Marco Travaglini

La triste storia degli alpeggi-truffa

Uncem Piemonte ha evidenziato che fatti simili rappresentano l’ennesimo enorme danno per tutto il sistema agricolo piemontese

 

MONTAGNELa Guardia di Finanza è tornata ad occuparsi della truffa degli alpeggi, con indagati ed arrestati in tutto il Nord Italia. Un fatto analogo si era avuto in Valsusa nel mese di marzo e anche in  quell’occasione erano scattate le manette. E, oggi come allora, Uncem Piemonte ha evidenziato che fatti simili rappresentano l’ennesimo enorme danno per tutto il sistema agricolo piemontese, nonché per l’intero comparto economico delle Terre Alte e per centinaia di imprenditori onesti. Puntualizza l’Unione dei comuni montani in una nota che: “Lucrare su territorio, beni ambientali, paesaggistici, confidando nel mancato controllo delle autocertificazioni è certamente da condannare. La Magistratura farà il suo percorso e le indagini dovranno fare chiarezza su tutte le pratiche poco chiare, sulle frodi, sui pascoli affittati da imprese agricole che hanno le sedi distanti anche mille chilometri dai luoghi dove gli animali dovrebbero essere condotti. Uncem si unisce alle richieste di chi pretende una migliore organizzazione del sistema della Pac (Politica agricola comunitaria) dove questa tocca appunto alpeggi, pascoli e monticazione.”

Massimo Iaretti

Piemonte Allontanamento zero

Nuove ipotesi di intervento per quei minori che, nonostante le difficoltà delle loro famiglie d’origine, hanno bisogno di vedere tutelato il loro diritto a crescere in salute nelle proprie case, con gli affetti più cari                                                        

 

allontanamento libroGiovedì 18 giugno, alle ore 18,00, presso la Biblioteca dell’Educatorio della Provvidenza in Corso Trento, 13  a Torino (isola pedonale della Crocetta) verrà presentato il libro “Piemonte Allontanamento zero”, di Roberto Cardaci e Gaetano Baldacci (Ananke Edizioni). Con gli autori interverranno l’Assessore alle Politiche Sociali, della Famiglia e della Casa della Regione Piemonte Augusto Ferrari e il Consigliere Regionale Gian Luca Vignale. “Allontanamento zero” si occupa di tracciare nuove ipotesi di intervento per quei minori che, nonostante le difficoltà delle loro famiglie d’origine, hanno bisogno di vedere tutelato il loro diritto a crescere in salute nelle proprie case, con gli affetti più cari. Il testo partendo da un’ampia raccolta di storie di vita di parenti che hanno vissuto sulla loro pelle il dramma dell’allontanamento, evidenzia le contraddizioni e i limiti di questa pratica che risulta spesso essere nociva per i minori allontanati e di non produrre cambiamenti positivi nei loro genitori. Studi internazionali, ricerche e sperimentazioni locali dimostrano che è possibile attivare modalità di intervento alternative, basate su equipe multiprofessionali, interventi domiciliari e reti territoriali di sostegno.

 

Con questo lavoro gli autori intendono aprire un dibattito sulla grande sfida che devono affrontare le politiche di sostegno alla genitorialità alla luce dei cambiamenti proposti sia da un nuovo welfare più rispettoso della dignità delle persone, sia dalle nuove conoscenze scientifiche, che richiedono di superare logiche rigide e standardizzate ed orientarsi a intervenire con modalità più partecipative, corresponsabili, attente alle persone e ai loro bisogni. Tra le ipotesi presentate interventi di prevenzione, sostegni domiciliari all’interno del nucleo familiare e collaborazione, nella logica della “terzietà”, con le associazioni di tutela familiare. Il testo  ospita, inoltre numerosi articoli di esperti del settore familiare che hanno esplorato il tema in base alle loro sensibilità e competenze professionali e accademiche. La prefazione del libro è stata curata da Augusto Ferrari Assessore alle politiche sociali e della famiglia della Regione Piemonte, dove sono attive nuove esperienze di sostegno ai minori ed alle famiglie fragili. Il ricavato dalle vendite, su volontà degli autori, verrà interamente devoluto all’Associazione “Cresco a Casa” per i suoi interventi operativi a favore delle famiglie in difficoltà.

 

Marco Travaglini

Il più puro dei gioielli per uno stile Boho-chic

CANTONI GLAMOURLa rivista GLAMOUR di giugno, dedica uno spazio da protagonisti assoluti ai gioielli GC CANTONI , gli unici gioielli realizzati a mano in metallo prezioso puro

 

Per un’estate all’insegna del glamour e delle tendenze più esclusive del momento, il boho-chic è senza dubbio lo stile a cui ispirarsi. Super top e personaggi dello spettacolo adottano questo stile che richiama quello hippy degli anni 70 e tutti gli accessori che lo completano sono must a cui non è possibile rinunciare se si desidera avere un outfit glamour in questa magica estate. E proprio la rivista GLAMOUR di giugno, dedica uno spazio da protagonisti assoluti ai gioielli GC CANTONI , gli unici gioielli realizzati a mano in metallo prezioso puro (quello scelto da glamour per questo mese è oro puro) seguendo il metodo di lavorazione descritto nella domanda di brevetto per invenzione industriale; è “il più puro dei gioielli”.In ogni momento, in ogni luogo e situazione i gioielli GC CANTONI donano alla donna la perfezione che desidera: con il più puro dei gioielli lacantoni logo donna indossa l’essenza della perfezione che completa anche lo stile boho. La maison GC CANTONI   esalta con  le sue linee il diverso animo di ogni donna,  e completa  qualsiasi stile , anche lo stile boho che è il più cool di questa estate 2015.

 

 http://www.giovannacantoni.com/

 

 

INFORMAZIONE COMMERCIALE

Concorso Stabilo, ecco la creatività dei bimbi

circolo bimbi

Alle insegnanti è stato chiesto di partecipare al concorso, assistendo i piccoli alunni nella stesura di un elaborato a tema libero, lasciando spazio alla fantasia

 

I piccoli alunni della Scuola dell’infanzia Martin Luther King di Torino, seguiti dall’insegnante Giuseppa Torre, e quelli della Scuola dell’infanzia Borgo Venezia di Chieri), con le maestre Giuseppina Ghioni, Enrica Cassetta, Licia Gola e Sabina Lano, si sono aggiudicati il concorso “STABILO woody 3in1” promosso in Piemonte da STABILO, con l’obiettivo di stimolare la fantasia e la creatività dei bambini.  Martedì 9 giugno presso le sedi delle scuole, alle ore 11 in via Thures 11 a Torino e alle ore 14.30 in via Polesine a Chieri (TO), i piccoli “campioni” verranno premiati, con una dotazione di prodotti STABILO del valore di oltre 500 € ciascuna, da Magda Borsani, Marketing and Communication Manager STABILO Italia, Manlio Michele Lupi,referente STABILO per le Scuole. Per l’occasione saranno presenti anche Gianni Butera della cartoleria CMG (Corso Francia 185 di Collegno) a Torino e Laura Binello della cartoleria Buffetti (Via Roma 8 di Chieri) a Chieri.Sono stati più di 200 gli elaborati svolti e caricati sul sito dedicato www.stabilo.it/woody, per un totale di 67 scuole partecipanti e 800 maestre di 320 scuole dell’infanzia piemontesi coinvolte, alle quali sono stati messi gratuitamente a disposizione i matitoni woody 3in1 con il loro temperamatitone e una brochure informativa. Alle insegnanti è stato chiesto di partecipare al concorso, assistendo i piccoli alunni nella stesura di un elaborato a tema ibero, lasciando spazio alla fantasia grazie ai matitoni STABILO woody 3in1.

Massimo Iaretti

Diario collettivo dalla Grande Guerra

Cronache dal fronte guerra

Testimonianze autobiografiche inedite dei soldati italiani che hanno combattuto la Prima guerra mondiale, conservate dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

 

Dal 5 giugno e per quattro settimane (12-19-26) in edicola con il settimanale l’Espresso, troverete “Cronache dal fronte <http://temi.repubblica.it/iniziative-biblioteca/2015/05/26/la-prima-guerra-mondiale-in-italia-cronache-dal-fronte/>”,una collana di volumi realizzata a partire dalle testimonianze autobiografiche inedite dei soldati italiani che hanno combattuto la Prima guerra mondiale, conservate dall’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. Da quelle testimonianze e dal comune lavoro svolto negli ultimi anni da Nicola Maranesi con il giornalista dell’Espresso Pier Vittorio Buffa, è nato un progetto editoriale che ha portato i curatori a selezionare centinaia di pagine memorabili, accompagnate da bellissime foto dei testi originali scattate da Luigi Burroni, per raccontare la quotidianità del fronte tra il 1915 e il 1918. “Cronache dal fronte” è un “diario collettivo”, concepito come se negli anni di guerra combattenti e civili si fossero passati di mano in mano, giorno dopo giorno, lo stesso taccuino, riempiendolo oggi con la pagina di diario dell’uno, domani con la lettera spedita dall’altro, dopodomani con la memoria scritta dall’altro ancora. Il risultato è uno stupendo coro di voci, talvolta unisone talvolta dissonanti, talvolta limitrofe talvolta lontanissime, che raccontano in un modo unico i 42 mesi della Prima guerra mondiale.

Lupa in attesa di cuccioli muore investita da auto

lupoVicino alla statale del Monginevro

 

Nella  località Bivio Sagnalonga di Cesana Torinese, vicino alla statale del Monginevro, una lupa, gravida e del peso di 24 kg, è morta investita da un’ auto. Gli agenti del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino hanno recuperato la carcassa dell’animale che è stata successivamente portata alla Facoltà di Medicina Veterinaria a Grugliasco, a disposizione del professor Ezio Ferroglio per l’autopsia.

Il pensiero critico di Yanis Varoufakis

LIBRO FOTO VaroufakisUn libro molto bello, scritto con un linguaggio semplice ed efficace, che propone una lezione di giustizia sociale dell’economista che dalla Grecia prova a cambiare il futuro dell’Europa

 

S’intitola “È l’economia che cambia il mondo. Quando la disuguaglianza mette a rischio il nostro futuro” ( anche se il titolo originale, in greco,  è “Parlando di economia a mia figlia”). L’ha scritto Yanis Varoufakis, ministro delle Finanze del governo di sinistra ellenico, autore del programma economico di Alexis Tspiras. Un libro molto bello, scritto con un linguaggio semplice ed efficace, che propone una lezione di giustizia sociale dell’economista che dalla Grecia prova a cambiare il futuro dell’Europa. L’autore sceglie di non parlare direttamente della Grecia, dell’Europa e della sua crisi economica e sociale infinita, ma si dedica – rivolgendosi alla figlia che vive in Australia- alle grandi categorie economiche e sociali che influenzano la nostra vita. “Per consentire al lettore di vedere la crisi con occhi diversi e di capire le vere ragioni per cui i governi si rifiutano caparbiamente di prendere le decisioni che porterebbero alla liberazione delle nostre società, in Europa, in Grecia e in tutto il mondo“, argomenta nel libro. Yanis Varou­fa­kis è un per­so­nag­gio eclet­tico: eco­no­mi­sta radi­cale, mar­xi­sta, acca­de­mico nelle migliori università, scrit­tore, mili­tante anti-austerity, ex con­su­lente per una società di video­gio­chi sta­tu­ni­tense, appas­sio­nato di Yamaha.

 

In questo libro si rivela anche un narratore, capace di raccontare l’economia come un’epopea in cui i contadini senza terra e gli eroi dell’ Iliade, gliLibro Varoufakis operai inglesi e Oscar Wilde lottano fianco a fianco per un’idea di società alternativa a quella imposta dal capitale. Cita ilFrankenstein di Mary Shelley ( “allegoria della tendenza delle società di mercato a utilizzare la tecnologia per renderci schiavi”), e film come Tempi Moderni di Charlie Chaplin , Blade Runner e Matrix . Com’è nato il denaro? Da quando il lavoro è una merce? Che ruolo ha avuto il debito nelle società di mercato? Oltre a offrire riposte a queste domande, invita sua figlia a non prendere “la pillola azzurra” del film con Keanu Reeves, che fa svanire la verità, ma di preferire sempre, come la pillola rossa che invece mostra la realtà, “il pensiero critico e l’ostinazione nel non accettare mai nulla solo perché ti hanno detto di farlo“. Ovvero, quelle teorie e pratiche economiche che secondo Varoufakis privilegiano i pochi e impoveriscono tutti gli altri. Mentre si attendono i risultati del braccio di ferro tra il ministro e la Grecia con l’Europa sui temi vitali del futuro di tutto il continente, vi propongo un quesito. La Grecia è stata la prima area in Europa dove sono sorte delle civiltà avanzate ed è perciò considerata la culla della civiltà Occidentale. La Grecia ha un debito con l’Europa di parecchi miliardi di euro; l’Europa, a sua volta, deve alla Grecia la nascita della democrazia e dell’idea stessa di politica. Chi ha il debito più grande da onorare?

 

Marco Travaglini