CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 834

Tavole rotonde sul tema dell'Alzheimer

Un programma di attività sul territorio e una borsa di studio dedicati al supporto dei familiari dei malati di demenza

 

anziani 2Infine Onlus, nel suo primo anno di attività, intensifica con il programma autunnale il ciclo di attività sui temi della vecchiaia, dell’umano morire e del sostegno ai malati di demenze e ai loro familiari. Per avere modo di incontrare i possibili soggetti sensibili alle problematiche che colpiscono chi debba dedicarsi alla cura di anziani affetti da demenze Infine Onlus ha strutturato azioni di informazione da veicolare tramite il sistema delle Biblioteche civiche, studiando per il loro pubblico una serie di attività che comprendono incontri, gruppi di lettura e materiale informativo che sarà proposto dagli operatori delle Biblioteche agli utenti dei prestiti.

 

in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi: propone due Tavole rotonde sul tema dell’Alzheimer, una tenutasi il 30 settembre alle 17 presso la Biblioteca civica Villa Amoretti in corso Orbassano 200 e il 28 ottobre presso la Biblioteca civica Cascina Marchesa in corso Vercelli 141/7, sempre alle 17. L’obiettivo è parlare ai cittadini, informarli sulla malattia Alzheimer (e altre demenze), sui servizi disponibili, sui loro diritti.

 

Relatori del 30 settembre sono stati:

 

Dott.ssa Teresa Bevivino Direttore distretto di Moncalieri (ASL TO 5)

Dott.ssa Daniela Leotta Direttore S.C. Neurologia Ospedale Martini

Dott. Andrea Raviolo Neuropsicologo

Prof. Alessandro Vercelli Università degli Studi di Torino e direttore NICO

 

Relatori del 28 ottobre:

Dott. Salvatore Amarù Direttore S.C. Neurologia Ospedale di Rivoli ASL TO 3

Dott.ssa Maria Giorgia Barisone Neuropsicologa

Dott. Pier Giuseppe Genovese Coordinatore servizi territoriali ASL TO 3

Modera gli incontri Marina Sozzi, presidente di Infine Onlus

L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti.

 

Gruppi di lettura presso la Biblioteca civica Villa Amoretti: Fotopensieri sulla fragilità

Il tema-cornice è la vulnerabilità: a partire da questo concetto in ogni incontro verrà letto un brano che affronti un aspetto della fragilità, in particolare la mortalità, la perdita, la vecchiaia. Dopo la lettura verranno presentate ai partecipanti una serie di fotografie tra le quali scegliere. Il collegamento di parole e immagine ha lo scopo di stimolare il coinvolgimento nel brano letto da parte di ciascuno.

Gli incontri del gruppo di lettura si svolgono nelle date: 8 e 22 ottobre – 5 e 19 novembre – 3 e 17 dicembre

 

Programma e iscrizioni presso la Biblioteca civica Villa Amoretti.

 

Gruppi di supporto per i familiari di persone con demenze

Gli incontri con il pubblico delle Biblioteche saranno anche l’occasione per aprire le iscrizioni ai gruppi di supporto, condotti da un neuropsicologo esperto delle varie forme di demenza (che avranno luogo nei locali messi a disposizione dalle biblioteche).  Con questa attività Infine Onlus esce dalla sua sede di via Santa Giulia 76 in Vanchiglia, dando ai cittadini di diversi quartieri l’opportunità di accedere al sostegno per familiari e caregiver.

 

 

Borsa di studio Giacinto Milano

Ma la novità più importante tra i progetti di Infine Onlus è rappresentata dall’assegnazione della borsa di studio, rivolta a dottori di ricerca e intitolata a Giacinto Milano, a Eleonora Belloni, ricercatrice dell’Università di Padova, che ha presentato il progetto Corpi che curano. Esplorazione dei significati della relazione di cura confrontando il punto di vista delle lavoratrici straniere e delle caregiver primarie che assistono una persona malata di demenza. Di durata biennale, la borsa ha un valore di 6.000 euro l’anno e a conclusione della ricerca l’assegnatario dovrà produrre un libro che verrà pubblicato in esclusiva a cura di Infine Onlus. Il progetto mira a indagare e a confrontare come le figlie di persone con demenza e le lavoratrici straniere (comunemente definite “badanti”), che condividono l’assistenza al malato, diano senso e significato al tema della cura e della relazione con la persona malata. L’attenzione alla relazione tra queste importanti attrici, permetterà di esplorare se e come il ruolo rivestito nei confronti del malato e la dimensione culturale di origine possano influenzare la relazione di cura. Eleonora Belloni racconta da quali spunti è nata l’idea per la ricerca: “Il punto di vista delle donne è un aspetto molto interessante, se consideriamo che il caregiver del malato di demenza è prevalentemente di genere femminile e che il lavoro delle badanti straniere rappresenta oggi gran parte del welfare sommerso del nostro Paese. La cura della demenza necessita infatti di essere maggiormente esplorata da una prospettiva sociale e culturale che ponga al centro il punto di vista degli attori direttamente coinvolti.”

 

Non è possibile fare un buon lavoro sociale sui temi dell’invecchiamento – e sul disagio causato dalla forte incidenza di varie forme di demenza nella popolazione anziana – se non si conduce una ricerca seria, proprio là dove si vuole intervenire: è questa la filosofia che sta alla base dell’operato di Infine Onlus, e così commenta la presidente Marina Sozzi: “Per questa ragione, tra le proposte pervenute in associazione, il Comitato scientifico ha scelto il progetto di ricerca di Eleonora Belloni. La ricercatrice lavorerà infatti a Torino e in provincia, mettendo in luce le caratteristiche del territorio e le criticità delle aziende sanitarie: offrirà a tutti coloro che sono impegnati nella diagnosi, nella cura e nell’assistenza delle demenze (medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, ma anche personale delle RSA, badanti, familiari, eccetera) nuove riflessioni e nuove osservazioni utili al miglioramento dei servizi, in collaborazione con chi all’interno dei servizi lavora e tenta di fare del proprio meglio. A proposito di questa borsa di studio mi sta a cuore mettere in luce la scelta fatta da un privato cittadino. Conoscendo Infine Onlus, ha sentito l’esigenza di finanziare una ricerca sui nostri temi, consapevole sia della difficoltà delle istituzioni preposte all’istruzione, che non riescono a garantire il proseguimento degli studi ai meritevoli; sia del vuoto culturale che circonda i processi dell’invecchiare e del morire”.

 

 

Infine Onlus, è una Associazione nata nel 2014 che si pone come centro di competenza sul tema della morte, del lutto, della vecchiaia, della malattia invalidante e delle problematiche di medici e pazienti sul fine vita. I temi che sono propri degli studi di Marina Sozzi, Presidente dell’Associazione sulla visione sociale della morte, trovano oggi applicazione nelle attività di Infine Onlus dedicate alla risocializzazione dei momenti ardui dell’esistenza che la nostra cultura relega nel silenzio e nella solitudine, ma anche come sostegno nelle problematiche dell’invecchiamento che sono un argomento sempre più sentito nelle generazioni che ora si affacciano alla terza età.  La riflessione e la ricerca sulla bioetica, in particolare dall’etica medica, conducono invece a percorsi formativi dedicati agli operatori sociosanitari e funerari.

 

Per sostenersi Infine Onlus si è occupata di pianificare una strategia economico-finanziaria che le garantisca durata e autonomia nel tempo e per avere la forza di incidere nella realtà sociale. Con questo scopo ha sviluppato un progetto di raccolta fondi utile, oltre che per  finanziarsi, anche per coinvolgere i cittadini nella costruzione e nella salvaguardia del proprio welfare, in ambito sociale, culturale e sanitario.

 

“GIORNATA NAZIONALE DEI NONNI” IN SALA ROSSA

ANZIANI 25IN MUNICIPIO CONSEGNA DEL PREMIO “IN SILENZIO PER GLI ALTRI”

Venerdì 2 ottobre 2015, alle ore 9.30, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, in piazza Palazzo di Città 1, nella Giornata Nazionale dei Nonni, istituita con la Legge 209 nel 2005, si svolgerà la cerimonia di premiazione per festeggiare gli Anziani che hanno scelto di impegnare il proprio tempo a beneficio degli altri svolgendo attività di volontariato.  La cerimonia sarà un’occasione per ricordare il prezioso contributo che i nonni offrono quotidianamente alle famiglie e alla società. Nel corso della cerimonia verranno consegnati i premi di riconoscimento “In silenzio per gli altri” a coloro che si sono distinti nel volontariato assistenziale e culturale. Interverranno Cesare Palenzona, Presidente del Consiglio dei Seniores e Giovanni Porcino, Presidente del Consiglio comunale di Torino.Per l’occasione il Consiglio dei Seniores ha raccolto 17 nominativi di persone che agiscono sul territorio cittadino distinguendosi tra i Seniores nel mondo del Volontariato, segnalate dalle Associazioni di appartenenza e dalle Circoscrizioni cittadine.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)

Approvato il Piano ittico: ecco come si pesca in Piemonte

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Si propone soprattutto di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità

 

Nella seduta del 29 settembre, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di deliberazione per l’adozione del nuovo Piano regionale per la tutela e la conservazione degli ambienti e della fauna acquatica e dell’esercizio della pesca.  Il documento  – come fatto rilevare dall’assessore Giorgio Ferrero – si propone soprattutto di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità, di provvedere alla tutela e, ove necessario, al ripristino degli ecosistemi acquatici.  Lo stesso Piano contempla poi la gestione  delle  zone  di  protezione,  turistiche, per  attività agonistiche e promozionali, chiuse e a regolamentazione particolare. Sul provvedimento insistevano oltre cento emendamenti, in particolare da parte del consigliere Gian Luca Vignale (Fi); dal confronto con la Giunta è stato individuato il punto di mediazione costituito da una serie di ulteriori modifiche apportate, come la data di entrata in vigore del Piano relativamente alle immissioni posticipata a gennaio 2017, le trote fario anche nelle gare di livello locale e la possibilità di praticare la pesca nelle riserve anche in inverno.  Il principale nodo del contendere è stata la classificazione come alloctona proprio della trota fario, mentre parte della comunità scientifica la considera autoctona. “Peccato però che nello stesso Piano si evinca come non vi sia alcuna certezza sulla sua vera natura. Insomma non c’è alcun elemento oggettivo per prevedere che negli allevamenti possa essere introdotta questa specie senza pericolo di ibridazioni” ha voluto ancora mettere in risalto Vignale nell’annunciare il voto negativo. Contrari al provvedimento anche Giorgio Bertola e i consiglieri del M5S. Per la maggioranza sono intervenuti nell’ordine Silvana Acossato (Pd), Marco Grimaldi (Sel) e Alfredo Monaco (Scelta di Rete civica per Chiamparino), che hanno ribadito come la revisione del Piano, attesa sin dal 2006, sia stata invece dettata dalla volontà di migliorare la gestione ittica in Piemonte. 

 

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Comunità montane addio, arrivano le Unioni

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Rimangono solo 29 enti locali, dei 524 montani, che non hanno ancora deciso se convenzionarsi con una Unione esistente oppure  formarne una

 

La chiusura delle 22 Comunità montane in Piemonte, che sono in fase di liquidazione dal marzo 2014 non si arresta. Le prime tre – Valsesia, Valle del Cervo La Bursch e Valle Elvo, nel Biellese – dal 1° ottobre cesseranno di esistere, dopo il decreto della Regione. “Un passo importante, – secondo l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia – si stanno raccogliendo i frutti di un enorme lavoro realizzato con il vicepresidente Aldo Reschigna, che ha la delega agli enti locali. In questo primo anno abbiamo già realizzato oltre 100 incontri con presidenti ed amministratori di Unioni e Commissari per portare avanti questo iter”. La Giunta regionale, nella seduta del 28 settembre, ha sancito la nascita di altri 7 enti: l’Unione montana deI comuni del biellese orientale, l’Unione montana del Pinerolese, l’Unione montana delle Valli Chisone e Germanasca, l’Unione montana Suol d’Aleramo, l’Unione montana Langa Monferrato, l’Unione montana Colline e rive del Cervo e l’ Unione montana Prealpi Biellesi. Ad oggi sono 30 le Unioni montane che hanno ricevuto dalla Regione le funzioni delle 45 complessive  e che  saranno operative entro fine anno. Rimangono solo 29 enti locali, dei 524 montani, che non hanno ancora deciso se convenzionarsi con una Unione esistente oppure  formarne una.

QUANDO IL WEB PRIVA DELLA DIGNITÀ

bulli giovani

tetiPUNTI DI (S)VISTA /

di Tersilla Garella

 

Tutti pronti a decidere da che parte stare, ad individuare la vittima e il carnefice, a stabilire chi sia il buono e chi il cattivo. Senza pronunciare in tutto ciò una parola contro la giustizia italiana. Sì, la giustizia italiana. Così lenta e talvolta così inefficiente che, mentre si aspetta che faccia il suo corso ed emetta una sentenza, qualcuno fa in tempo a togliersi la vita

 

Un vero e proprio clamore mediatico si è sollevato la scorsa settimana a favore di Andrea Natali, il 26enne che si è tolto la vita in un piccolo centro in provincia di Vercelli. Da quanto si è potuto apprendere, Andrea era un ragazzo chiuso e riservato che lavorava in una carrozzeria del posto. Succede poi che abbia iniziato a subire pesanti scherzi da parte dei suoi colleghi e sia iniziato per lui un vero e proprio calvario culminante in una profonda depressione. Succede che Andrea abbia deciso di affidarsi alla tutela di assistenti sociali, che l’hanno spinto a denunciare quelle derisioni umilianti e lesive della persona, documentate su Internet con foto e video. Succede che il ragazzo si sia recato alla polizia postale di Biella, ma che nulla di eclatante e decisivo sia stato fatto. Succede da ultimo che Andrea la scorsa settimana si sia tolto la vita impiccandosi nella propria abitazione, dopo aver trascorso un anno barricato in casa. Il web allora impazza. Si scaglia contro i colleghi del ragazzo, additati come i soli responsabili di questa tragedia.

 

Li chiama bulli e si erge a difesa di Andrea, definito una vittima del bullismo più accanito. Un’altra fetta consistente di utenti al contrario sostiene che sia necessario imparare a difendersi e a stare al mondo. Alcuni, infine, che si augurano che i responsabili scontino la pena non tanto risarcendo i genitori del ragazzo, quanto rimanendo impigliati in una fitta trama di insulti da parte della comunità online. Tutti pronti insomma a decidere da che parte stare, ad individuare la vittima e il carnefice, a stabilire chi sia il buono e chi il cattivo. Senza pronunciare in tutto ciò una parola contro la giustizia italiana. Sì, la giustizia italiana. Così lenta e talvolta così inefficiente che, mentre si aspetta che faccia il suo corso ed emetta una sentenza, qualcuno fa in tempo a togliersi la vita. E il bullismo, questa parola di cui tutti ci siamo riempiti la bocca, esiste da sempre ed è una realtà con cui ogni generazione si è trovata a fare i conti. Quattro teppistelli che scelgono il soggetto debole del gruppo. Chi non si ricorda di esserne stato vittima ai propri tempi? Con la differenza che all’epoca il tutto restava confinato tra le quattro mura della scuola e al massimo nel cortile. Ora invece questi atti vengono ripresi e circolano liberamente sul web, dove si assiste ad una gara per apparire i più spacconi del giro.

 

E così finisce che quelle che sarebbero dovute essere burle sfocino in tragedie. Perché Internet è uno strumento potentissimo, di cui ognuno di noi si serve nella vita quotidiana. Ma allo stesso tempo così influente da permettere che questi atti di vandalismo facciano il giro della rete, degradando l’individuo e privandolo della dignità. Distruggendolo psicologicamente. Senza, peraltro, che egli possa contare su istituzioni pronte a salvaguardare e a garantire i suoi diritti. Che questa tragedia ci serva da monito e ci insegni qualcosa. Sentitevi responsabili, quando ve la prendete con una persona più debole e fragile solo perché sapete che non reagirà. Sentitevi responsabili anche voi, genitori, quando non avete voglia di badare ai vostri figli, perché magari siete stanchi dopo una lunga giornata, e li parcheggiate sul divano con pc o Ipad. E si senta responsabile la giustizia, per non essere stata in grado di tutelare una giovane vita che si è spenta a soli ventisei anni.

“GIORNATA MONDIALE DEL CANE" DEDICATA ALL’AMICIZIA CON L’UOMO

cani-foto

ANIMALI, L’ON. BRAMBILLA LANCIA UNA PETIZIONE CONTRO IL CONSUMO E IL TRAFFICO DELLA CARNE DI CANE IN ORIENTE

 

Governo italiano e Unione europea compiano i passi necessari per sollecitare i governi di Cambogia, Cina, Laos, Corea del Sud, Thailandia e Vietnam “perché si impegnino a porre fine all’uccisione di cani e gatti a scopo alimentare (o per ottenere pellicce o altri sottoprodotti) e alla commercializzazione della carne o degli altri derivati”. Lo chiede la petizione presentata oggi dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, e da Ceci Chan, direttrice operativa per l’Europa della World Dog Alliance, in occasione della prime edizione italiana del “Dog Lovers Day”.

 

“Come già avviene a San Francisco, Washington, Londra e Hong Kong – spiega l’ex ministro –  dedicheremo il 26 settembre di ogni anno al tema della plurimillenaria amicizia tra uomo e cane e ai tanti meriti di questo “compagno di vita” che non sempre è ripagato con amore e rispetto. Un triste esempio è lo scandalo del consumo e del traffico della carne di cane, diffusi soprattutto in alcuni Paesi dell’Estremo oriente. L’appello che presentiamo oggi – e rinforziamo con la proiezione integrale del documentario “Eating happiness” del regista cinese Genlin – si muove sulla stessa linea di una petizione analoga rivolta al governo britannico, che proprio nei giorni scorsi ha risposto alla Camera dei Comuni, impegnandosi ad un confronto con i governi stranieri per promuovere di comune accordo gli standard di benessere animale e per mettere al bando pratiche crudeli di allevamento e cattura: la questione del consumo e del commercio della carne di cane è stata sollevata sia con il governo cinese che con il governo sudcoreano. Non dimentichiamo che proprio la Corea del Sud ospiterà i prossimi giochi olimpici invernali, nel 2018”. La petizione si può sottoscrivere sul sito www.nelcuore.org.

 

“In Italia, dove sono oltre 8 milioni i cani registrati – prosegue l’on. Brambilla –  il cane e il gatto sono protetti non solo da un consolidato tabù culturale, ma dalla legge che li definisce animali d’affezione (l. 281/91), dal codice penale che vieta di uccidere un animale “con crudeltà e senza necessità” e dalle norme europee sull’igiene degli alimenti. Ma ciò non vuol dire che non abbiamo problemi. Ce ne sono molti altri. Il più macroscopico è quello del randagismo. Neppure sul numero dei cani vagabondi vi sono stime abbastanza precise e in alcune aree del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno, ma non solo, Asl e Comuni si mostrano drammaticamente non all’altezza e la situazione è precipitata. Al minimo storico – circa 300 mila euro l’anno – sono precipitati anche gli stanziamenti statali per combattere il fenomeno: è la certificazione di una resa”.

 

“La World Dog Alliance – spiega Ceci Chan – è la prima ed unica organizzazione a livello mondiale dedicata a far “promulgare chiare leggi che proibiscano il consumo di carne canina” nei paesi asiatici. In Asia vengono macellati ogni anno 30 milioni di cani, il 70 per cento animali domestici rubati”. Di qui l’esigenza non solo di fare pressione sui governi, ma di promuovere sentimenti positivi nei confronti dei migliori amici e compagni e dell’uomo. Abbiamo registrato  come “Giornata degli amici del cane” – spiega la direttrice di Wda – il 26 settembre, perché in cantonese la pronuncia di 9·26 è foneticamente simile al proverbio “gau yi luk” (“è facile rendere felice un cane” e “un cane rendefacilmente felice la gente”). Questa ricorrenza – assicura Ceci Chan – diventerà famosa come san Valentino”.  La prima “Giornata mondiale del cane” si è conclusa con la premiazione di alcuni “cani-eroi” che si sono distinti nel servizio ad organizzazioni di utilità sociale e una sfilata canina “di simpatia ed allegria”, aperta a meticci e cani dI razza e presentata da EdoardoStoppa, con regali per tutti offerti da Maxizoo (www.maxizoo.it).

 

PREMIAZIONE CANI EROI:

“Per l’impegno profuso a servizio dei cittadini e della collettività”, sono stati premiati durante il Dog Lovers’ Day:
ASSOCIAZIONE CANI DENTRO ONLUS 
ASSOCIAZIONE DO RE MIAO 
CANI GUIDA DEI LIONS E AUSILI PER LA MOBILITA DEI NON VEDENTI ONLUS. ENTE MORALE 
FEDERAZIONE ITALIANA SALVAMENTO ACQUATICO 
NUCLEO CINOFILI SALVAMENTO ACQUATICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI 
SCUOLA D’INTERAZIONE UOMO-ANIMALE 
SCUOLA ITALIANA CANI SALVAGGIO 
UNITA’ CINOFILE DELLA POLIZIA DI STATO – QUESTURA DI MILANO 
UNITA’ CINOFILE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA 
UNITA’ CINOFILE ITALIANE DA SOCCORSO 

Al via la rassegna “Piemonte da leggere”

LIBRO SALONE

Prestito digitale gratuito alla Biblioteca della Regione

 

Mercoledì 30 settembre alle 17 la Biblioteca della Regione Piemonte di via Confienza 14, Torino, inaugura l’iniziativa “Piemonte da leggere”, serie d’incontri per presentare al pubblico volumi di diversi autori ed editori accomunati da un unico filo conduttore. L’appuntamento, dedicato ai romanzi “L’incantesimo e la spada” di Alessandro Cerutti (Riccadonna editore), “Tre giorni a luglio: un’amicizia nei giorni della Repubblica Astense” di Livio Musso (Tipografia Artese) e “Un gatto sul sabotino” di Simonetta Satragni Petruzzi (T-Art), condurrà i presenti in un insolito viaggio nei meandri della storia. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

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1700 “diversamente giovani” in festa

Gli aderenti ai Centri d’Incontro di Piemonte e Valle d’Aosta si sono riversati nelle vie di Fossano

 

anziani vecchiMillesettecento anziani hanno emozionato Fossano  e con Fossano si sono emozionati. I “diversamente giovani” dei Centri d’Incontro di Piemonte e Valle d’Aosta si sono riversati nei giorni scorsi nelle vie di Fossano per una grande giornata di Festa che ha perfettamente rispecchiato la filosofia dei venticinque anni di attività dei CIP fondati nel 1990 dal Commendator Marinetti, uomo carico di anni (per citarlo) di San Damiano d’Asti.L’evento è stato possibile grazie ad un anno di lavoro svolto dall’Associazione APS Melograno che è riuscita nel difficilissimo intento di coinvolgere e coordinare un numero eccezionalmente alto di enti. Dai volontari operativi all’Auser, dall’Ascom – Ufficio Turistico ai bambini delle scuole, tutti hanno contribuito a rendere questa manifestazione unica.

 

Via Roma offriva un colpo d’occhio incredibile. La sfilata, aperta dalla fanfara dei bersaglieri in pensione e dai bambini delle scuole dell’infanzia e primarie, era talmente lunga che quando la fanfara ha raggiunto il Duomo dopo aver percorso il perimetro Via Cavour, Piazza Castello, Via Mazzini, Via Roma, gli ultimi gruppi non avevano ancora imboccato Via Cavour. “Siamo stati troppo prudenti parlando di 1300 persone, oggi sono molte di più” ha detto l’Assessore Mignacca. “Oggi è la dimostrazione che quando riusciamo a fare sistema non possiamo che dimostrare quanto è bella Fossano.”

 

Luca Bosio, presidente dell’Associazione ASD Melograno è ancora emozionato stasera nel raccontare di quanti anziani lo hanno avvicinato oggi per ringraziarlo della giornata. In tanti hanno ammesso di aver partecipato ad una delle migliori giornate d’autunno di sempre. “Circa 1000 persone hanno pranzato nei ristoranti fossanesi nei locali convenzionati, gli altri hanno scelto di mangiare per conto proprio. Tutti sono poi tornati al foro boario per il pomeriggio danzante. Il colpo d’occhio anche lì era da togliere il fiato. Abbiamo aggiunto un servizio navetta dal Foro Boario in modo che chi voleva potesse raggiungere il centro e visitarlo con il supporto dell’Ufficio Turistico del Fossanese e delle Associazioni culturali di promozione del territorio. In questo modo è anche stato possibile far loro raggiungere agevolmente l’azienda Balocco che ha omaggiato tutti i partecipanti.”

 

Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato i bambini delle scuole primarie e dell’infanzia che hanno commosso gli anziani con letture e poesie offrendo un anticipo alla festa dei nonni presso la Ludoteca la Tana in Cascina Sacerdote. L’impatto sul pubblico, accorso numeroso alla sfilata è stato fortissimo. Negli occhi di tanti anziani si leggeva emozione, commozione e un pizzico di nostalgia, ma soprattutto tanta gioia e il piacere di restare insieme. “C’è voluto un anno di lavoro per riuscire ad organizzare un evento di una portata simile” ha continuato Luca Bosio “Ma quando si riesce ad avere un simile successo, non c’è nulla che possa ripagare di più. Abbiamo dimostrato di essere all’altezza della città che accoglie di cui ha parlato il Sindaco Sordella presentando questa giornata. E soprattutto abbiamo toccato il cuore di tante persone”.

 

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Hermès, innovare nella continuità della tradizione

Ferreri Costruzioni su Twitter: “La #boutique Hermès più grande d’Italia sarà a #Torino e siamo al lavoro in via Roma per crearla!”

 

hermes1In un periodo in cui nelle vie della moda del capoluogo piemontese si stanno verificando cambiamenti importanti, dalla chiusura di negozi storici, all’apertura dei tanti punti vendita dedicati al fast fashion, fino al mutamento del traffico automobilistico di via Roma, le radici di Hermès si mostrano ben radicate e con il suo lato innovativo punta all’ampliamento dei suoi locali dalle caratteristiche tendine arancioni. Le frequenti voci sulla crisi del colosso del lusso e la relativa chiusura della boutique di via Roma 124, sono state smentite nel maggio scorso con l’avvio dei lavori e l’apertura, durante la ristrutturazione dei locali, di un temporary shop all’interno della galleria San Federico. La direzione dei lavori è stata affidata all’impresa di costruzioni, ristrutturazioni e servizi Ferreri Costruzioni, azienda torinese nata nel 2006 chehermes3 annovera tra i clienti nomi prestigiosi come Louis Vuitton ed il Gruppo Inditex (Zara, Stradivarius, Bershka). Ed è la stessa Ferreri Costruzioni che sul suo account di Twitter il 3 luglio scorso ha svelato qualche particolare: “La #boutique Hermès più grande d’Italia sarà a #Torino e siamo al lavoro in via Roma per crearla!”; infatti lo spazio dello storico negozio raddoppierà anche al secondo piano dove prima erano presenti la collezione donna ed il reparto bambino e casa. I lavori, iniziati nel mese di maggio, dovrebbero concludersi nel mese di novembre anche se la data non è ancora stata resa pubblica. Con la speranza di poter vedere la nuova maxi boutique aperta ed illuminata per il periodo natalizio, teniamo gli occhi puntati sull’andamento dei lavori e la futura inaugurazione.

 

(Foto: il Torinese)

Yol Baldin

Come pescare in Piemonte, il piano in Regione

Il Piano si propone essenzialmente di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna  acquatica  autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità, di provvedere alla tutela e, ove necessario, al ripristino degli ecosistemi acquatici

 

pesce trotaNella seduta del 22 settembre, è iniziato in Consiglio regionale l’esame della proposta di deliberazione per l’adozione del nuovo Piano regionale per la tutela e la conservazione degli ambienti e della fauna acquatica e dell’esercizio della pesca. In particolare, si tratta dello stralcio relativo alla componente ittica, presentato dalla Giunta regionale e licenziato a maggioranza dalla terza Commissione nello scorso mese di luglio.

 

Il Piano si propone essenzialmente di garantire  la  salvaguardia  degli  ambienti  acquatici  e  della  fauna  acquatica  autoctona  nel  rispetto dell’equilibrio biologico e della conservazione della biodiversità, di provvedere alla tutela e, ove necessario, al ripristino degli ecosistemi acquatici.

 

Per raggiungere gli obiettivi – come spiegato dall’assessore Giorgio Ferrero –  sono previsti oltre la salvaguardia della fauna ittica autoctona, l’eradicamento e il contenimento della fauna ittica alloctona, anche la gestione delle immissioni e una particolare attenzione per gli ambienti e le specie di interesse naturalistico. Viene infine contemplata la gestione  delle  zone  di  protezione,  turistiche, per  attività agonistiche e promozionali, chiuse e a regolamentazione particolare.

 

Sul provvedimento insistono oltre cento emendamenti da parte della minoranza, in particolare da parte del consigliere Gian Luca Vignale (Fi), oggetto di un confronto al fine di individuare un possibile punto di mediazione, e ne sono stati discussi una decina relativi all’articolo 1. Nel ricordare come la pesca intessi attualmente in Piemonte circa 40 mila persone, lo stesso Vignale ha spiegato all’Aula come le perplessità sul Piano riguardino principalmente le classificazioni di alcune specie, come la scelta di considerare la trota fario dei ceppi atlantici come alloctona, ovvero non tipica dell’ecosistema piemontese.

 

Si tratterebbe pertanto – secondo il consigliere –  di una decisione che configge con la legge dello Stato.Nella discussione generale sono poi intervenuti nell’ordine i consiglieri Giorgio Bertola (M5S), Alfredo Monaco (Scelta di Rete civica per Chiamparino), Diego Sozzani (Fi), Marco Grimaldi (Sel), Silvana Accossato e Paolo Allemano (Pd), Francesco Graglia (FI) e Andrea Appiano (Pd).

 

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