CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 769

Torino, la città del jazz

jazz musica

Locali storici, artisti internazionali, jam session estemporanee e rassegne decennali. E tutto ciò che ha trasformato il jazz nella colonna sonora di Torino

 

Un libro, scritto da Marco Basso, che ripercorre le tappe fondamentali della storia del jazz a Torino, ricordandone i protagonisti, i luoghi e le vicende più importanti. Un excursus costellato di aneddoti irripetibili, malinconici o divertenti, dei ricordi dei testimoni, delle immagini più belle. I nomi, le voci, i brani che hanno condizionato e arricchito la città negli ultimi cento anni. «Torino negli anni si identifica nel jazz innescando un feeling e un’affezione storica. Questo legame ha permesso alla città – ospitando concerti, rassegne e festival – di produrre l’humus che genera appassionati, collezionisti, musicisti di straordinaria levatura. Sono proprio loro, i cultori del jazz, che ne diventano poi i reali attori: questi, mentre fanno i lavori più disparati, dal notaio al direttore di banca, all’operaio, nel tempo libero ascoltano e suonano jazz. Ed è proprio il loro inesauribile entusiasmo che ha contribuito e contribuisce fortunatamente tuttora a mantenere il jazz vivo, nei locali, nelle piazze, nelle cantine. Il jazz è un modo di vivere, un virus benevolo che contagia tutto ciò con cui viene a contatto: è cultura, letteratura, pittura, e Torino ne rappresenta una delle più autentiche espressioni.»  Il libro verrà presentato mercoledì 20 maggio alle ore 18 alla Piazza dei Mestieri di Via Durandi.

 

Marco Basso nasce a Torino l’8 febbrai odel 1958. È felice di essere un acquario esoprattutto di fare nella vita le cose che ama, come occuparsi di musica e di arte figurativa. Giornalista musicale, laureato in lettere, conduttore radiofonico dall’alba delle «private» ai programmi storici di Radiorai (Stereodrome, Planet Rock, Stereonotte), insegna Storia dell’Arte. Idea e coordina Le Chiavi Della Musica, progetto di divulgazione musicale per le scuole superiori, per il quale scrive Orecchie: istruzioni per l’uso. Da anni scrive di musica sulle colonne della STAMPA.

 

 

PREFAZIONE DI ENRICO RAVA

 

 

 

 

Coordinamento No Zoo: una nuova petizione

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NESSUN ANIMALE, NEPPURE ACQUATICO, DOVRA’ ESSERE COINVOLTO NELLA RIQUALIFICA DI PARCO MICHELOTTI. PRESENTATA A PALAZZO CIVICO LA NUOVA PETIZIONE RIVOLTA AL SINDACO PIERO FASSINO

 

Riceviamo e pubblichiamo


In occasione della tribuna giornalistica che si è tenuta presso Palazzo Civico, ottenuta a seguito delle centinaia di firme raccolte in pochi giorni dal Coordinamento No Zoo, le associazioni animaliste e ambientaliste lanciano una nuova petizione sulla piattaforma Change.org dal titolo “No Zoo a Torino”. L’iniziativa questa volta è rivolta in particolare al Sindaco di Torino e al Presidente del Consiglio comunale.La nuova petizione, supportata dalla relazione specialistica dal titolo “Gli zoo, inutili e dannosi per gli animali”, illustrata in occasione della conferenza odierna dal dott. Enrico Moriconi, ribadisce le ragioni btecnico-scientifiche del dissenso delle associazioni animaliste e ambientaliste circa l’ipotesi di coinvolgere animali in cattività nell’ambito della futura destinazione del Parco Michelotti.”Non dovrà ricomparire alcun animale, né in gabbia, né dietro ad un recinto, né dentro ad un acquario o ad una teca, nella riqualificazione di Parco Michelotti” – dichiara Gualtiero Crovesio, Responsabile territoriale della LAV. Non sarebbe tollerabile, tantomeno nel luogo in cui il vecchio zoo era stato chiuso nel lontano 1987 e in cui nel frattempo si sono tenute due edizioni del VegFestival, neppure l’ipotesi di aprire esclusivamente uno spazio di promozione di zoo o bioparchi – conclude Crovesio”. Si ricorda inoltre che il progetto di valorizzazione del Parco è stato approvato senza il parere – obbligatorio ai sensi del Regolamento comunale tutela animali – della Consulta delle associazioni di volontariato animalista della Città di Torino.

 

 

LINK NUOVA PETIZIONE:

https://www.change.org/p/torino-animalisti-no-zoo-no-zoo-a-torino

 

 

I nostri NO e i nostri SI’

 

NO alla presenza di animali in cattività nel Parco e quindi NO alla loro sofferenza,

NO alla logica della privatizzazione del bene pubblico,

SI’ alla gestione del privato sotto convenzione che ne garantisca al meglio la pubblica fruizione, sotto controllo pubblico;

NO alla pregiudiziale della migliore offerta economica,

SI’ al miglior progetto sostenibile economicamente; reversibile, con possibilità di rivalsa da parte della Città qualora non correttamente realizzato e gestito;

SI’ all’abbattimento delle costruzioni precarie presenti per riportare a naturalità il luogo;

NO ad attività disparate di carattere commerciale, turistico, sportivo, senza garanzie per la fruizione pubblica dell’area nel suo complesso;

NO ad un bando ad personam in base a offerte già avanzate;

SI’ alla valenza didattica e ad attività protette per i bimbi.

 

Coordinamento No Zoo: LAV Lega Anti Vivisezione, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, L.I.D.A – Lega Italiana dei Diritti dell’Animale, ProNatura Torino, S.O.S Gaia, Ecopolis, Molecola – Circolo Legambiente Torino, OIPA, Le Sfigatte, “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori” – Comitato di Torino, Associazione META – sezione di Torino

Rotary, Inner Wheel e Rotaract a Librolandia

rotaryL’obiettivo della presenza è soprattutto quello di comunicare quanto il Rotary ha fatto, sta facendo e farà nella società, attraverso i tanti service organizzati dai club che incidono positivamente sulla qualità della vita di migliaia di persone

 

Per la prima volta al salone del libro di Torino sarà presente uno stand gestito dal Rotary, dall’Inner Wheel e dal Rotaract (le tre organizzazioni che hanno matrice rotariana) che intendono così manifestare anche al grande pubblico la loro identità e le loro realizzazioni a livello internazionale e locale. L’obiettivo della presenza è soprattutto quello di comunicare quanto il Rotary ha fatto, sta facendo e farà nella società, attraverso i tanti service organizzati dai club che incidono positivamente sulla qualità della vita di migliaia di persone. Si parla di un’associazione che nel mondo conta oltre 1 milione e 200 mila soci, è rappresentata con un seggio alle Nazioni Unite ed ha una storia che risale al 1905, quando l’americano Paul Harris la fondò nei dintorni di Chicago. L’Inner Wheel è un’associazione partner del Rotary, nata invece durante il secondo conflitto mondiale sempre negli Stati Uniti e come club esclusivamente femminile, per continuare le attività dei rotariani impegnati nello scontro bellico e servire la società civile in un momento di particolare difficoltà. Il Rotaract, infine, è un sodalizio di componenti tra i 18 ed i 30 anni, istituito in tutto il mondo nel 1968, anche in risposta al fermento sociale che si è vissuto in quegli anni.

 

Come in tutte le altre occasioni, sarà realizzato un importante progetto, denominato “Pinocchio”, grazie al quale saranno fornite decine di tablet a supporto dell’iniziativa “Scuola in ospedale”, che offre ai bambini ricoverati la possibilità di seguire corsi scolastici durante la loro degenza.

Oltre a questa importante iniziativa, lo stand illustrerà, con ampi pannelli ricchi di fotografie, 60 iniziative realizzate dai club del Piemonte sul territorio regionale ed all’estero. Fra queste degne di nota la cura della talassemia (che in pochi anni ha salvato la vita a decine di migliaia di bambini in Marocco), la realizzazione del microcredito (che ha consentito ad una trentina di piccoli imprenditori ed artigiani di avviare un’attività ea condizioni agevolate), il sostegno a MUSe (una ONLUS che aiuta i bambini immigrati ad inserirsi nelle scuola), il progetto “Guanti Rossi” (che aiuta i bambini sordi nell’apprendimento della scrittura e della lettura), il progetto “Abili per l’arte” (che consente ai non vedenti di scoprire i quadri esposti a Palazzo Madama).

 

Il Rotary inoltre organizzerà quattro conferenze nei locali del Salone, in cui presenterà alcuni libri significativi legati alla propria attività, mentre l’Inner Wheel organizzerà altre quattro conferenze presso l’Hotel Méridien. Allo stand saranno esposte decine di libri, sia di carattere “istituzionale” (la storia del Rotary e dell’Inner Wheel, le azioni a favore della collettività, ecc.), sia di carattere culturale (opere scritte da rotariani ed “innerine” che spaziano sui temi più vari, dalla storia all’arte, dalla finanza alla narrativa. Per quanto riguarda il 14 maggio, alle ore 13.30 presso la Sala Avorio, Bruno Gambarotta presenta il volume di fiabe tanzaniane “Tutukane”: un libro di grande impatto emotivo che fa scoprire la ricchezza culturale di un mondo ancora poco conosciuto. Alle ore 20.30, presso la Sala autori, Gianni Garrino presenterà il suo libro “Gli spiriti vaganti e l’uomo nuovo”, un volume che fa scoprire aspetti sconosciuti di Torino. Entrambi gli appuntamenti sono organizzati dal Rotary (insieme con Inner Wheel e Rotaract) che il giorno successivo continuerà con la presentazione di Simone Bruno del suo volume “Affiancare le famiglie fragili”, che illustra l’attività svolta da Paideia (ONLUS che si occupa di bambini affetti da problematiche psichiche) per aiutare i bimbi e le loro famiglie a vivere una vita il più possibile serena e “normale”. Il 18 maggio infine Paolo Gardino parlerà alle ore 11 del progetto “Il Rotary e la lotta alla talassemia”, un’iniziativa che, nel giro di pochi anni, ha salvato decine di migliaia di bambini malati, offrendo loro cure efficaci che garantiscono la possibilità di vivere serenamente con l’assistenza di personale specializzato. A seguire Ernesto Ramojno parlerà dell’azione della ONLUS “La scialuppa”, che offre assistenza ed aiuto finanziario alle vittime dell’usura.

 

Giovanni Vagnone

 

Le conferenze organizzate:

giovedì 14 maggio ore 13.30: Bruno Gambarotta presenta il libro di fiabe TUTUKANE (Sala Avorio);

giovedì 14 maggio ore 20.30: Gianni Garrino presenta “Gli spiriti vaganti e l’uomo nuovo” (Sala Autori);

venerdì 15 maggio ore 14.30: Luisa Vinciguerra presenta “Lo spirito dell’Inner Wheel” (Hotel Méridien);

venerdì 15 maggio ore 15.30: Silvia Bader presenta “Costanza d’Altavilla” (Hotel Méridien);

venerdì 15 maggio ore 17.30: Anna Maria Calciati presenta “Le donne nella letteratura tedesca” (Hotel Méridien);

lunedì 18 maggio ore 11.00: Ernesto Ramojno presenta “Come combattere l’usura” e Paolo Gardino  presenta “Il Rotary costruisce un ponte sul Mediterraneo”.

"Europeans Under the Same Sky"

ConsultaUE

Cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso “Diventiamo cittadini europei” a cura della Consulta Europea

 

Hanno lavorato per mesi in classe con i loro insegnanti sui temi dell’Europa per partecipare alla 31a edizione del  concorso “Diventiamo Cittadini Europei” ed hanno vinto. Questa mattina l’aula consiliare di Palazzo Lascaris era piena di ragazzi vivaci e colorati: oltre ai 180 studenti vincitori del concorso bandito dalla Consulta europea c’erano anche compagni di classe, insegnanti e dirigenti scolastici.

 

“Quest’anno hanno partecipato al concorso 1.300 studenti di 80 scuole di tutto il Piemonte: una grande partecipazione che segna il successo di un’iniziativa che in 30 anni ha coinvolto 20 mila studenti – ha commentato il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti durante il saluto iniziale -. I ragazzi si sono confrontati su temi importanti per il loro futuro: i diritti e i doveri dei cittadini dell’Europa e la disoccupazione che colpisce soprattutto i più giovani, temi che riguardano la vita di tutti noi e ci portano a riflettere sull’importanza di avere un’Europa unita che sia in grado di dare risposte concrete”.

 

“Dobbiamo ricordarci  – ha proseguito Boeti – che l’Europa è nata per dare pace e stabilità al mondo dopo 180 milioni di morti delle due guerre mondiali ed anche del fatto che moltissimi dei nostri compatrioti in passato hanno dovuto emigrare per trovare una vita migliore, esattamente come oggi stanno facendo migliaia di uomini e donne che ogni giorno arrivano sulle coste delle Sicilia con i barconi della speranza”.

 

Gli studenti vincitori del concorso partecipano ogni anno ad alcuni viaggi di studio nelle sedi delle istituzioni europee. Proprio da uno di questi viaggi degli studenti, lo scorso novembre a Berlino in occasione dei 25 anni della caduta del Muro, è nato lo slogan “Europeans Under the Same Sky” che, stampato sulle magliette della Consulta Europea regionale, è diventato il ricordo tangibile della giornata di premiazione. Al termine della cerimonia i ragazzi ed i loro insegnanti sono stati invitati a partecipare al Salone del Libro alla presentazione del Dvd dello spettacolo “L’Europa a 100 anni dalla Grande Guerra”.

 

www.cr.piemonte.it

Lancia Delta S4, storia di un mito

deltaIl debutto iridato di questa straordinaria vettura avvenne in occasione del RALLY RAC inglese, e fu subito un trionfo grazie alla vittoria del grande pilota finlandese Henri Toivonen


Venerdì 15 maggio alle ore 19 presso L’Aquilone di Via Valdellatorre106/c verrà presentato il libro “LANCIA DELTA S4” di Vittorio Roberti e Luca Gastaldi. Nel novembre del 1985 salì alla ribalta dei rally mondiali la Lancia Delta S4. Il debutto iridato di questa straordinaria vettura avvenne in occasione del RALLY RAC inglese, e fu subito un trionfo grazie alla vittoria del grande pilota finlandese Henri Toivonen. A trent’anni esatti da quell’impresa la storia della S4 è stata ricostruita in un libro (il primo in assoluto dedicato esclusivamente a questo modello) grazie a Vittorio Roberti e Luca Gastaldi. Il primo dei due autori è un ingegnere che ha lavorato presso il reparto corse Abarth dal 1979 al 1994 , e che del progetto SE038 ( quello che inizialmente identificava la Delta S4) ha seguito molte fasi di sviluppo. Gastaldi è un giornalista specializzato in storia dell’automobile ,autore in precedenza,nel 2010, di una pubblicazione a quattro mani insieme con Sergio Limone,”Le Abarth dopo Carlo Abarth”.La S4,oltre ad essere stata la prima 4×4 del Gruppo Fiat,sfoggiava un motore dotato di doppia sovralimentazione mista con compressori volumetrico e turbo. Nel libro viene trattata in maniera completa tutta la storia del modello. Quasi 400 pagine,oltre 1000 fotografie e decine di illustrazioni tecniche per descrivere l’evoluzione e le differenze tra la versione stradale e quella da competizione. Ci sono anche le testimonianze dei protagonisti (da Cesare Fiorio a Miki Biasion), gli “allestimenti gara”, le caratteristiche dei prototipi e delle versioni definitive,la storia dettagliata di ogni singolo telaio e tanto altro. Praticamente tutto, in una vera e propria bibbia su questa famosa Lancia entrata nella leggenda.

Helen Alterio

Modaterapia al Salone del Libro

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Nel libro, tante le risposte: come essere chic, cosa mettere in valigia, le regole per un guardaroba perfetto, e ancora, capi da indossare, colori da abbinare, accessori e molto di più

 

L’abito non farà il monaco, ma può raccontare molto di una persona e soprattutto ci dice quanto stia  bene  con  se stessa oppure no.  Il tema sviscerato due anni  fa nel  libro “Modaterapia” oggi è ancora  più attuale e al centro di un incontro al Salone del libro. A raccontare quanto e come  la moda  influisca sul nostro benessere, ci sono gli autori, Stefano  Sacchi e Andrea Balconi, e due protagoniste del fashion, la personal  shopper e consulente d’immagine Giuseppina Sansone e  la giornalista/web writer Erica Vagliengo.

 

La domanda sovrana è: come usare la moda per stare bene con se stessi? Nel libro, tante le risposte: come essere chic, cosa mettere in valigia, le regole per un guardaroba perfetto, e ancora, capi da indossare, colori da abbinare, accessori e molto di più. Alla fine un grande diktat: esiste un solo look vincente, il  tuo. Si, però consigli, strategie e astuzie nel libro ci sono tutti e una mano ce la danno; perché star bene con se stesse e i propri abiti non sempre viene facile. Visto poi che pure di terapia si sta parlando, ecco un capitolo e tanti  suggerimenti per: moda depressi, moda insensibili, moda nevrotici, moda schizzati. Un occhio di riguardo anche alla conoscenza di pregi e difetti del nostro corpo e ai look a seconda dell’età. E se avete altri dubbi, non vi resta che andare ai capitoli  che  più fanno al caso vostro.

Le risposte vi arrivano da autorevoli nomi del settore.

 

-Stefano Sacchi oltre ad essere  un appassionato  di  arte ed esperto  di marketing nel settore moda,  per anni  è  stato Ceo del gruppo  Fujiwara ed è anche autore di un altro libro a 4  mani con Paolo  Lucci.

 

-Andrea Balconi  ha studiato  design  e  collabora con  stilisti  di fama  internazionale.

 

-Giuseppina Sansone è  l’angelo custode di molte torinesi  che a lei  si  rivolgono per  reinventare o  migliorare il proprio  stile. Ha  un  blog  seguitissimo “Fashion and the city” e collabora con negozi,  atelier e  brands molto noti. E’ l’esperta di  shopping e gestione guardaroba, la persona ideale  per indicarvi  quali pezzi  eliminare definitivamente dal vostro armadio e  i capi  sui  cui invece puntare anche  in base alla vostra personalità  e stile di  vita.

 

-Erica Vagliengo (nella foto) oltre ad essere  giornalista e  web writer è autrice del romanzo “Voglio  scrivere per Vanity fair” la cui esilarante protagonista Emma Travet occhieggia sempre molto  anche al fashion.

 

 Laura Goria

In sei anni crollato il consumo di carne

carne ciboIndagine GfK Eurisko: il verde batte il rosso a tavola

 

Il verde batte il rosso sulle tavole degli italiani. Aumenta, infatti, il consumo di prodotti a base vegetale, crolla quello di carne: sono due milioni gli italiani che hanno ridotto il consumo di carne negli ultimi sei anni. E circa il 3% degli italiani tra i 18 e i 64 anni si ispira ai principi vegan (quasi 1.150.000). A dirlo l’indagine GfK Eurisko – TreValli “Buono da Pensare”, presentata a Milano al Fuori Expo della Regione Marche, che ha fotografato i cambiamenti nelle abitudini alimentari in Italia negli ultimi vent’anni tra salute, palato e genuinità, ma anche etica e rispetto degli animali. Il 16% degli italiani si sente vicino ad almeno un regime alimentare particolare, a partire dalla cucina vegana e da quella vegetariana. Che, insieme, raccolgono consensi dal 9% degli intervistati (3% vegani, 6% vegetariani), seguite dal macrobiotico e dal crudismo (vicini alla sensibilità del 2% del campione). Sono 4 su 5 gli italiani che conoscono alimenti a base di soia, e sfiorano il 40% quelli che li consumano abitualmente o ne hanno fatto uso almeno una volta negli ultimi sei mesi. L’acquirente tipo viene dal Nord-Ovest (36%), abita in grandi città (13%) e occupa posizioni dirigenziali (25%); sono prevalentemente donne (58%), tra i 45 e i 54 anni (28%) e in possesso di una laurea (17%). A finire più spesso nei carrelli della spesa la panna vegetale (15%), le bevande sostitutive del latte (conosciute da oltre la metà del campione e scelte dal 14%) e i piatti pronti a base di soia (12%). “La gamma dei prodotti vegetali – ha spiegato il direttore pianificazione strategica e business innovation di TreValli, Federico Camiciottoli – va incontro a esigenze relativamente nuove e in crescita”.

 

www.nelcuore.org – Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente

34° edizione del Progetto di storia contemporanea per le scuole

Il progetto, avviatosi nel 1981,  ha visto quest’anno l’adesione di 748 studenti delle scuole superiori piemontesi: 39 a titolo individuale e 709 suddivisi in gruppi tra cinque e sette studenti

 

consiglio lascarisSono stati premiati, a Palazzo Lascaris, nella mattinata del 13 maggio, i 128 vincitori della 34° edizione del Progetto di storia contemporanea rivolto agli studenti piemontesi, indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Il progetto, avviatosi nel 1981,  ha visto quest’anno l’adesione di 748 studenti delle scuole superiori piemontesi: 39 a titolo individuale e 709 suddivisi in gruppi tra cinque e sette studenti. Le scuole coinvolte sono state 51 in tutta la regione. “Ringrazio gli studenti che hanno partecipato al concorso e i loro insegnanti, grazie al cui impegno civile possiamo realizzare questo concorso dal 1981”: così il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti ha aperto le premiazioni. “La libertà e la democrazia – ha proseguito – non sono per sempre, vanno difesi ogni giorno, perché purtroppo quanto è successo 70 anni fa continua a ripetersi. Penso ad esempio alla Bosnia, meta di uno dei tre viaggi del concorso. I giovani devono conoscere la storia per ricordare sempre quello che è successo e lottare perché non accada più”.“Attraverso l’attività delle Consulte – ha spiegato Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale – il nostro primo obiettivo è quello di raggiungere e dialogare con le scuole, con i giovani, perché attraverso le scuole e attraverso gli studenti portiamo avanti un messaggio positivo. Abbiamo bisogno di costruire un futuro migliore attraverso le nuove generazioni. Questo concorso è una grande opportunità per vivere momenti che rimarranno sempre nei cuori di voi studenti e insegnanti”.

 

(www.cr.piemonte.it – Foto. il Torinese)

E se non ci fossero i nonni?

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Da FederAnziani la campagna di sensibilizzazione sul ruolo dei senior

 

24 MLD di euro il valore dell’accudimento dei nipoti, 5,4 MLD il sostegno annuo alle famiglie dei figli, 6 MLD per il turismo: così gli over 65 fanno girare l’economia. La federazione della terza età lo racconta in un video già diventato virale. L’impegno dei nonni nell’accudimento dei nipoti vale 24 miliardi di euro e consente alle mamme di lavorare; gli anziani, inoltre, sostengono le famiglie dei propri figli con 5,4 miliardi di euro ogni anno, sotto forma di trasferimenti di denaro e acquisti di beni necessari a figli e nipoti; gli anziani più fragili danno lavoro a 3 milioni di assistenti familiari; 6 miliardi di euro, infine, vengono investiti ogni anno dai senior nel settore di turismo. Con queste cifre e con un video ad alto impatto emotivo (https://www.youtube.com/watch?v=jfOe4dVoSGE) FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età, mette in evidenza il contributo fondamentale dei senior nei confronti della società e dell’economia.

 

“Vogliamo demolire uno ad uno i principali stereotipi legati alla terza età – spiega Roberto Messina, Presidente di FederAnziani – che vogliono la persona anziana come un “peso” per la società tutta, come un costo per lo Stato, sotto forma di pensioni, e per il servizio sanitario nazionale in quanto malato cronico. Con un video molto semplice abbiamo voluto mostrare il rovescio della medaglia, ovvero la forza e la vitalità dei senior che viaggiano, costruiscono relazioni, fanno da baby sitter ai propri nipoti, si dedicano alla famiglia rappresentandone il pilastro, spesso anche economico, attraverso la propria pensione. L’obiettivo della campagna è stimolare la gratitudine verso chi ha costruito questo Paese e continua a sostenerlo ogni giorno, venendo ripagato purtroppo con l’indifferenza e l’abbandono da parte della politica, come dimostrano le pensioni da fame, la crescita della povertà assoluta nella fascia degli ultrasessantacinquenni, la scarsità delle risorse per la non autosufficienza, la debolezza delle politiche per gli anziani. Non ci stancheremo mai in proposito di citare le parole di Papa Francesco, secondo il quale un popolo che non custodisce i nonni e non li tratta bene è un popolo che non ha futuro”. Il video è disponibile sul canale youtube di FederAnziani, dove ha già superato le 85mila visualizzazioni in pochi giorni, mentre 1 milione e mezzo sono state le visualizzazioni su Facebook, attraverso la pagina di FederAnziani il Giornale del web.

Enrico Borghi rieletto presidente Uncem

MONTAGNA PIEMONTE

“I Comuni montani sono una parte fondamentale della struttura del nostro Paese”

 

Enrico Borghi, presidente della Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera e dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della montagna è stato rieletto, all’unanimità alla guida dell’Uncem – Unione nazionale dei comuni e degli enti montani. Ha ottenuto il disco verde per un altro quinquennio dai 150 delegati provenienti a 13 regioni che hanno partecipato al sedicesimo Congresso nazionale Uncem che si è tenuto l’8 e 9 maggio a Torino. La fase congressuale è stata introdotta, il giorno precedente, da una partecipata assemblea incentrata sui servizi e lo sviluppo intese come chiavi della crescita, della difesa e del rilancio delle politiche per la montagna italiana. L’incontro aperto dal presidente di Uncem Piemonte, Lido Riba, ha visto la partecipazione del presidente Anci e sindaco di Torino Piero Fassino che ha sottolineato come “I Comuni montani sono una parte fondamentale della struttura del nostro Paese”. Invece il viceministro per l’agricoltur Andrea Olivero ha lanciato un patto tra Uncem e Ministero per l’agricoltura per affrontare in maniera organica le opportunità offerte dalla nuova Pac al settore dell’agricoltura di montagna. “Il primo appuntamento concreto del nostro lavoro potrà essere  l’organizzazione di un forum sull’agricoltura di montagna, da realizzare nel prossimo autunno insieme con Uncem, per mettere in fila problematiche, opportunità, risorse, e attori dello sviluppo agricolo montano”.

Massimo Iaretti